Risposta congiunta ANMB_FDSI - Associazione Nazionale Maestri

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Risposta congiunta ANMB_FDSI - Associazione Nazionale Maestri
I Presidenti ANMB e FDSI rispondono al documento pubblicato dalla signora Caterina Arzenton.
Il 1° maggio 2008, sotto il titolo ”01 gennaio 2007, che l’odissea abbia inizio!” la signora Caterina
Arzenton, Presidente del Comitato Italiano Danze Internazionali (CIDI), ci ha deliziato con una
lettera il cui inconfondibile lessico è una miscellanea di dichiarazioni false, provocatorie e
diffamatorie.
Se al termine di “odissea” si è voluto dare il suo vero significato: “Serie di fatti o di avvenimenti
infausti e dolorosi, seguito di avventure e traversie” il titolo è quanto mai appropriato.
Riportiamo i passi salienti di questo illuminato documento:
• “quel giorno (01 gennaio 2007) il WDC ci ha dato il compito di creare una struttura
adeguata.”
E’ falso!
Il 1° dicembre 2006, prima della sospensione del Consiglio Italiano Danza Sportiva (CIDS),
avvenuta il 1° gennaio 2007, uscì un comunicato della Segreteria WDC in cui si leggeva “E’
pertanto avviato un processo di istituzione di un Consiglio di Danza Italiano, a cui spetterà la
gestione di tutte le questioni riguardanti il ballo e la danza sportiva ai sensi dell’articolo 3.2 dello
Statuto societario WDC. Tale organismo sarà presentato ai membri di pieno diritto del Consiglio
in occasione dell’assemblea annuale 2007 che dovrà deliberare sull’eventuale qualificazione a
membro WDC. Durante questo periodo dal 1° gennaio 2007 al 31 maggio 2007 sarà insediato un
Comitato Direttivo noto come CIDI, composto dai seguenti membri: Caterina Arzenton
(Presidente), Luca Baricchi, Massimo Giorgianni e Espen Salberg.”
Firmato: Stuart Saunders, Segretario WDC.
Pertanto, il WDC designò, come struttura adeguata, un Comitato con il solo compito di traghettare
le tre “storiche” Federazioni Professionistiche Italiane: Associazione Nazionale Maestri di Ballo
(ANMB), Federazione Italiana Professionisti Danza (FIPD) e Federazione Italiana Tecnici
Danzasportiva (FITD) dal Consiglio Italiano Danza Sportiva (CIDS), sospeso, a un nuovo
Consiglio Nazionale di Danza.
L’ANMB, al momento della convocazione dell’Assemblea Annuale del Consiglio Generale WDC
2007, era la sola associazione professionistica italiana rimasta fedele alle direttive del Presidium.
Ciò nonostante fu fatto di tutto affinché l’ANMB non venisse nominata come “attuale Membro a
pieno diritto” WDC per l’Italia (Full Member), come prevede lo Statuto (articolo 3.2).
Il signor Jerry Abrate, Consigliere Nazionale ANMB e responsabile dei rapporti con la Segreteria
WDC, più volte sollecitato, (6 o 7 volte) come sostiene il Segretario Generale WDC, a inserire la
“questione Italia” in Agenda, per incuria o per dimenticanza o per un dubbio disegno politico, fece
scadere i tempi. Tutto fu rimandato al 2008.
Alla luce di quanto è accaduto, oggi appare sempre più evidente come quella “incuria” abbia
portato otto “furbetti”, ora sette perché uno si è dimesso, a imporre il loro potere, costituendo un
organismo associativo, fuori dall’ordinamento sportivo, quale è l’attuale Italian Dance Council
(IDC), operazione che ha preceduto di mesi una decisione, che solo l’Assemblea Generale Annuale
del Consiglio WDC avrebbe potuto prendere il 29 maggio 2008.
• “Dato oggettivo che ancor oggi se ne trova conferma nell’evidente fare dell’ANMB, che
nell’assurdo tentativo di farsi indipendentemente riconoscere dalla WDC, ha costituito da
sola un nuovo organismo (tale CID) escludendo le altre associazioni all’atto della
costituzione” e aggiunge incomprensibilmente “ove si fissano le regole dell’ente e
lasciando esclusivamente loro la possibilità di aderire, secondo le uniche volontà costituenti
già impostate.”
La verità è diversa:
quando l’ANMB si rese conto della trappola, insieme alla FederDanza Sport Italia (FDSI) e alla
Federazione Italiana Sportiva Danze Jazz (FISDJ) nel luglio 2007 costituirono un “coordinamento
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collegiale” a cui diedero il nome di “Consiglio Italiano Danza (CID)”. Il 4, il 12 settembre 2007 e il
10 marzo 2008, attenendosi all’articolo 4.10 dello Statuto WDC che recita:
Se un’Associazione Professionale o un ente/corpo di ballo istituito in un qualsiasi territorio
presenta domanda per divenire Membro del Consiglio, (la FDSI e la FDSJ sono affiliate alla Lega
Dilettantistica WDC), ed esiste già un membro stabilito in quel territorio (ANMB) in qualità di
associazione professionale o ente/corpo di ballo, il Consiglio potrà, a sua assoluta discrezione,
richiedere che il Membro esistente costituisca un Consiglio Nazionale con il nuovo richiedente.
Tale Consiglio Nazionale, prima di essere ammesso come Membro, dovrà sottoporre una bozza di
Statuto all’approvazione del Consiglio. Qualora il Consiglio approvi tale Statuto e qualora il
Consiglio Nazionale costituitosi sia ritenuto idoneo a rappresentare equamente i soci del Membro
esistente e dei Membri richiedenti, ciò sarà notificato a questi ultimi in forma scritta.
Conseguentemente a detta notifica da parte del Consiglio, il Membro esistente cesserà di esserlo e
il Consiglio Nazionale lo sostituirà in qualità di Membro per quel territorio.
chiesero che fosse messo in “Agenda” il riconoscimento del CID stesso in occasione
dell’Assemblea Generale Annuale del 29 maggio 2008.
Oggi, questo Consiglio Italiano Danza (CID) conta due Federazioni professionistiche (ANMB e
FITD) e cinque federazioni amatoriali, FDSI, FISDJ, FID (Federazione Italiana Danza),
Associazione Nazionale Nueva Federcaribe e LDDS (Lega Dilettanti Danza Sportiva) con oltre
45.000(quarantacinquemila) tesserati.
• “Di fronte a tutto ciò, noi non abbiamo avuto nessuna altra possibilità!!! L’unico modo di
venirne a capo era di andare avanti e soddisfare le richieste della WDC creando l’IDC”.
Finalmente, una chiara ammissione del Presidente CIDI.
Oggi siamo venuti a sapere che è stato il WDC a volere che fosse costituito l’IDC, imponendo la
dirigenza dei seguenti otto membri, detti “fondatori”: Caterina Arzenton (Presidente), Jerry Abrate,
Nicola Amato e Nicola Iannaco, (fondatori della Federazione Italiana Danza Amatoriale (FIDA),
Fabio Selmi, tecnico FIDS, “collegamento autorizzato” dal suo Presidente, Massimo Giorgianni,
Luca Baricchi e Augusto Schiavo nella funzione di “portatori d’acqua.”
Abbiamo finalmente compreso perché il signor Jerry Abrate, Segretario Generale AMNB, durante
la seduta del Consiglio Direttivo Nazionale del 18 e 19 marzo 2008, abbia affermato che, il
Consiglio Annuale WDC 2008 avrebbe riconosciuto l’IDC come “Full Member” WDC per l’Italia,
e che la nostra richiesta di riconoscimento del CID non sarebbe stata presa in considerazione.
Su questa stravagante situazione la Segreteria WDC non si è mai pronunciata. Che strano!
Come Dirigenti delle tre Federazioni che si riconoscono nel WDC: una professionistica (ANMB) e
due dilettantistiche (FDSI e FISDJ) non è forse un nostro diritto chiedere al signor Donnie Burns
MBE, Presidente ed al Presidium WDC:
a) Perché è stato permesso alla signora Caterina Arzenton di pubblicare la notizia
ingannevole che l’Italian Dance Council (IDC) costituito il 1° novembre 2007 era il nuovo
“Full Member”WDC per l’Italia, e sotto questa sigla organizzare, a Firenze, il Campionato
Assoluto Professionisti WDC 2008, senza attendere che si fosse pronunciato il Consiglio
Generale WDC il 29 maggio prossimo?
b) Perché troviamo ancora scritto sul sito WDC che l’attuale “Full Member” WDC per l’Italia
è il CIDI, Caterina Arzenton Presidente ed il signor Jerry Abrate Segretario, e non l’IDC?
c) Se il 29 maggio 2008 l’IDC, che è la risultanza del cambio di denominazione da CIDI a IDC
con l’aggiunta di altri cinque membri, verrà imposta all’Italia, perché continuare a parlare
di “libero mercato” e di “democrazia“, quando, dopo essere stata avanzata la coraggiosa
proposta del “ballo senza frontiere”, si impedisce alle associazioni e/o federazioni, a cui
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appartengono quelle Coppie, di scegliersi liberamente il loro Consiglio Nazionale di Danza
Sportiva, con Dirigenti democraticamente eletti?
• “L’ANMB attraverso il suo Presidente o di chi attraverso lui tenta di avere ancora voce,
dopo aver tracollato il mondo amatoriale della danza, (riducendo la FDSI ad un pugno di
anime perse) ci prova anche con i Professionisti.”
Quanta stupidità!
E’ bene che la signora Arzenton o colui che scribacchia per lei sappiano che oggi la FDSI conta
oltre 14.000 “anime perse” di cui 6700 competitori e che in occasione dei recenti Campionati
Italiani (1-2-3-4 maggio 2008) hanno gareggiato 1.159 Coppie.
Il vanto della FDSI è “crescere per il futuro” dal momento che oltre la metà dei competitori sono
sotto i 18 anni.
Questo esaltante successo lo si deve soprattutto a una leale collaborazione tra ANMB e FDSI.
Auguriamo a tutto il libero professionismo e dilettantismo italiano che quel “tracollo” duri nel
tempo.
• “Hanno iniziato scrivendo lettere diffamatorie, pubblicandole sui loro siti ufficiali e non,
mandandole perfino direttamente alla WDC.”
Perché la signora Arzenton non adotta il nostro sistema che è quello di puntualizzare punto per
punto le sue affermazioni?
Non generalizzi, pubblichi quelle lettere diffamatrici, a esse saranno date le opportune risposte.
È stato più volte scritto al Presidente WDC, Donnie Burns MBE, per informarlo di come procede la
Danza e la Danza Sportiva in Italia, sottolineando la scarsa capacità politica del Presidente CIDI e
del suo Segretario.
Silenzio assordante.
L’ultima lettera, è stata inviata, dal Presidente ANMB e CID sig. Giovanni Nicoli il 10 ottobre 2007
e nella quale si chiedevano alcuni chiarimenti:
1) Quali sono le ragioni vere che nel 2007 hanno portato ad ignorare una “questione” così
importante come quella italiana?
2) Fu colpa del nostro rappresentante per superficialità, dimenticanza o per altri occulti motivi ?
3) Si sta forse instaurando in Italia un monopolio assoluto nel Ballo e nella Danza Sportiva?
4) In noi sta crescendo la sensazione che la signora Arzenton stia abusando di un potere,
conferitogli dal Presidium WDC, che sicuramente dell’Italia sa solo quello che gli viene
riferito e non ciò che corrisponde alla verità.
Il 17 ottobre 2007 giunse la risposta del signor Donnie Burns MBE. Il contenuto può essere così
riassunto:
per quanto accade in Italia fa fede solo quello che gli viene riferito dalla signora Arzenton e dal signor
Segretario Abrate. La considerazione è tale che gli è stato conferito “il compito a lungo termine di
creare un “Italian Dance Council” completo e democratico”.
E’ stato tanto a “lungo termine” che, dopo solo 14 giorni (1° novembre 2007) la signora Arzenton,
infischiandosi dell’articolo 4.10 dello Statuto WDC (si dubita che lo conosca), costituiva l’IDC, un
organismo associativo incompleto e antidemocratico, retto da uno statuto a dir poco vergognoso.
Terminò la sua lettera, esortando l’ANMB a “fare la vostra parte nella storia del ballo in Italia,
compito in cui il WDC sarà lieto di fornire il proprio supporto all’ANMB”. Tutto qui.
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Su questa dichiarazione crediamo sia doverosa una puntualizzazione: l’ANMB ha iniziato a fare “la
storia del ballo” fin dal 1950 e intende continuare per la strada intrapresa in difesa del libero
professionismo italiano, riconoscendosi ancora nel WDC.
• “Ora la domanda è: ma se tanto ci tengono ad entrare in WDC, a far parte della famiglia
WDC, ad ottenere il riconoscimento WDC….”
Chiosare un coacervo di stupidaggini, incomprensibili affermazioni e stomachevoli sdolcinature, scritte
dalla signora Arzenton sul sito www.idcitaly.it il 1° maggio 2008, è veramente una difficile impresa.
Ma siamo proprio sicuri che l’autrice della lettera sia lei?
Ciò nonostante non possiamo esimerci dal precisare che l’ANMB non “tiene tanto” a entrare nel
WDC, perché ancora è dentro e nessuno, a oggi, l’ha ufficialmente sospesa, né tanto meno ad un
riconoscimento WDC, perché lo ha già.
Per quanto riguarda l’espulsione della signora Caterina Arzenton, Presidente Regionale ANMB
Veneto, del signor Jerry Abrate Segretario Generale ANMB ed il signor Nicola Iannaco socio
ANMB, a breve sarà pubblicato il verbale della riunione del Consiglio Direttivo Nazionale del 29
aprile 2008 così tutti potranno conoscere le ragioni di quelle espulsioni.
• “L’IDC è un’ associazione di associazioni, che raggruppa le realtà italiane che vogliono far
parte del mondo del WDC”
E’falso! Ripetiamo.
L’IDC, è la risultanza del potere di sette persone, a meno che il dimissionario non sia stato
sostituito, illegale ed antidemocratico, impropriamente definito“organismo associativo”. Infatti,
non è costituito da un “coordinamento da associazioni e/o federazioni aderenti al WDC”, ma dal
dissennato progetto che dovrebbe portare quei “sette” a “governare”, in modo incontrollato, il
libero professionismo e dilettantismo italiano.
• “Ci siamo schierati contro tutti per difendere i valori di una associazione con a capo un
vero Presidente, il Maestro Leo Bevini”.
E’ vergognoso.
Questo Presidente, manifestando un buonismo che non gli si addice, chiama in causa le dimissioni
dell’ex Presidente ANMB, cavalcando l’episodio più sconcertante della storia dell’Associazione.
Chieda al suo “Segretario”, allora Consigliere Nazionale ANMB, la causa di quelle dimissioni, e
soprattutto, si faccia raccontare quello che andava dicendo sul conto del “vero Presidente”.
Come può, questa Signora, scendere tanto in basso nel tentativo di difendere un potere che, in Italia,
nessuno gli ha dato?
Com’è possibile affermare in maniera tanto riprovevole che il CDN ANMB ha” buttato fuori il
Presidente perché diventato scomodo…lo hanno umiliato ed insultato?”
• “costruire un nuovo mondo sano e amorevole per la danza per il ballo sportivo.”
Quale ballo sportivo?
Quello che, in un comunicato IDC del 24 gennaio 2008, veniva definito, per far piacere al
Presidente FIDS, con “finalità ludiche e ricreative, di show business”.
• “noi vogliamo il bene di quello in cui crediamo, il ballo che sia sportivo o ludico ricreativo,
o come volete chiamarlo, sempre ballo è, sempre quei passi sono, e sempre quelle musiche
useremo.”
E’ incredibile che questo Presidente, non conosca la differenza tra ballo, danza e danza sportiva,
ma soprattutto è incredibile che scriva “noi vogliamo il bene di quello che crediamo.”
Il Consiglio Direttivo Nazionale ANMB ricorda che il 13 febbraio 2006, quando “i numeri
defluirono via dall’ANMB”, quattro illustri personaggi vennero ad offrire il loro aiuto “tecnicoetico”, chiedendo che venisse firmato un “contrattino” che prevedeva in sintesi: “2000 euro a testa
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al mese per cinque anni, più un’indennità di trasferta per attività o missioni da svolgersi in Italia
e/o all’estero”.
Il CDN respinse l’offerta.
Guarda caso, quei quattro illustri personaggi fanno parte di quei sette dirigenti IDC che dichiarano
di volere “il bene di quello che hanno creato insieme.”
E’ vero che il 2 febbraio 2007 ci fu un altro tentativo, andato a vuoto, anche con la FIPD?
• “chi lavora contro un’Associazione (ANMB) rispettabile e ricca di storia sono proprio loro
gli attuali dirigenti” e ancora “loro che vogliano comandare con arroganza, dettati
dall’odio di non essere quello che avrebbero voluto.”
Tutto questo è blasfemo. Vorremmo ricordare a questo “democratico” Presidente che mentre lei ed
in suoi sei “cortigiani” sono stati imposti dall’alto, per mettere le mani sulla libera danza sportiva
italiana, il nuovo Consiglio Direttivo Nazionale ANMB è stato eletto da un’Assemblea Elettiva
democratica.
Se il Presedente CIDI cerca chi rema contro, può cercare altrove.
A commento della lettera, pubblicata il 1° maggio 2008 dalla signora Arzenton, è stato scritto a
sufficienza, anche se ci sarebbe ancora molto da scrivere per ribattere a tante altre perfide e
monomaniacali esternazioni.
Oggi ci fermiamo qui.
Giovanni Nicoli
Presidente
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