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N o TIz IE
notizie
A cura di “Europe Direct – Carrefour Eu­
ro­peo Alpi”
(Istituto Agrario di San Michele all’Adige)
di Silvia Ceschini
e Giancarlo Orsingher
ALIMENTARE, L’UNIONE EUROPEA
RICONOSCE ALTRE 4 DOP ITALIANE
La Comunità Europea ha riconosciuto altre 27
denominazioni protette (Dop e Igp) per prodotti europei, di cui quattro italiani. Si tratta del
formaggio “Stelvio” o “Stilfser” (Dop), dell’olio
extravergine “Sardegna” (Dop), della “Carota
Altopiano del Fucino” (Igp) e del “Limone Femminello del Gargano” (Igp).
La lista dei nuovi riconoscimenti è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee. Oltre all’Italia i riconoscimenti premiano
prodotti di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia.
Con le nuove denominazioni protette l’Italia sale a 159 prodotti a denominazione d’origine
protetta (160 se si considera la Stg-Specialità tradizionale garantita rappresentata dalla
“Mozzarella”) seguita dalla Francia a 152,
dalla Spagna (105), Portogallo (104) e Grecia (84).
Da questo momento, decorre -ricorda la Cia- un
periodo di sei mesi per eventuali dichiarazioni
di opposizione, al termine del quale la denominazione verrà definitivamente iscritta nel registro delle Dop ed Igp.
Terra Trentina
BILANCIO POSITIVO PER LA PROMOZIONE
DEI PRODOTTI AGRICOLI
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La Commissione europea ha adottato un rapporto che stende un bilancio piuttosto positivo delle misure comunitarie di promozione dei
prodotti agricoli sia sul mercato interno che nei
Paesi terzi.
Il rapporto, che si riferisce al periodo
2004/2006, mostra la riduzione progressiva
dei crediti stanziati per queste azioni, che dai
60 milioni di euro del 2004 scendono a 52
milioni di euro nel 2006, con una diminuzione pari al 15%. Un’ulteriore riduzione è previ-
sta per il 2007 (45,8 milioni di euro). Questa
tendenza è dovuta ai problemi riscontrati dagli
operatori nello spendere gli stanziamenti che
erano stati messi a loro disposizione.
Dal 2004 sono stati accettati 174 programmi di promozione, 128 per il mercato interno
e 46 per i Paesi terzi e ciò rappresenta un aumento nel corso del tempo. La Commissione ha
notato che gli Stati membri continuano a manifestare interesse per programmi destinati al
mercato interno, mentre l’interesse è meno evidente per le misure destinate a incoraggiare il
consumo di prodotti dell’UE nei Paesi terzi.
PROGETTO DI SEMPLIFICAZIONE
DELL’OCM DEL LATTE
La Commissione europea ha adottato una proposta destinata a semplificare varie disposizioni dell’organizzazione comune del mercato
(OCM) del latte e dei prodotti lattieri.
Le modifiche previste permettono sopratutto di
introdurre un tasso di aiuto unico per il latte distribuito nelle scuole.
La proposta concerne inoltre lo stoccaggio privato (soppressione degli aiuti allo stoccaggio
di crema o di latte scremato in polvere, divenuti obsoleti), l’intervento sul burro (soppressioni
degli obblighi amministrativi legati all’apertura
e alla sospensione delle procedure di acquisto di burro all’intervento), il latte da consumo
(autorizzare, a condizione di menzionarlo sull’etichetta, la produzione e la commercializzazione di latte con proporzioni diverse di materie grasse rispetto alle tre categorie attuali -latte
scremato, con un massimo di 0,5% di materie
grasse; latte semi-scremato, da 1,5% a 1,8% di
materie grasse; latte intero, composto almeno
con 3,5% di materie grasse-), le licenze all’importazione (fine dell’obbligo di presentare un
IL TERMINE “TOKAJ” È RISERVATO
UNICAMENTE AL VINO UNGHERESE
La Commissione europea ha adottato una relazione in cui propone formalmente che l’indicazione geografica “Tokaj” sia riservata esclusivamente per i vini ungheresi dal primo aprile.
L’accordo del 1993, che autorizza i produttori francesi e italiani ad utilizzare rispettivamente i termini “Tokay” e “Tocai” per designare vitigni per un periodo di tredici anni, scadrà infatti
il 31 marzo.
Il termine “Tokay” è usato in Alsazia per designare i vini del vitigno “Pinot gris” e il termine
“Tocai” (“friulano” e “italico”) è usato dai viticoltori italiani del Friuli.
Nella sua sentenza del 12 maggio 2005, la
Corte di giustizia dell’UE aveva confermato il
carattere legale di questo periodo di transizione (e quindi, il divieto di utilizzare questa denominazione, a decorrere dall’aprile 2007, per
alcuni vini italiani). Sul piano internazionale,
la Commissione tenta dal 2004 di proteggere questa indicazione geografica nei paesi terzi e di impedire che questa denominazione sia
utilizzata per designare altri vitigni. L’accordo
UE/Stati Uniti del marzo 2006 prevede il divieto di utilizzare nella Comunità il termine “Tokay” per designare un vitigno sulle etichette di
vini americani. Le stesse disposizioni sono previste nell’accordo UE/Australia, che deve ancora essere siglato.
QUOTE ZUCCHERO ABBANDONATE
Dopo il via libera del comitato di gestione, la
Commissione ritirerà dal mercato 13,5% della produzione europea di zucchero, che corrisponde ad un volume totale di 2,012 milioni
di tonnellate, sopratutto in Francia, Germania
e Polonia.
L’Unione Europea dovrà “congelare” una parte
della sua produzione della campagna attuale
2007/2008 per ridurre gli eccedenti nel mercato che costano cari al bilancio comunitario
in spese di stoccaggio e rischiano di provocare
una diminuzione sensibile dei prezzi.
Questo volume di zucchero dovrà essere venduto come zucchero fuori quota agli industriali
dello zucchero o dell’isoglucosio (per la produzione di bioetanolo o di prodotti chimici).
La Commissione deve ancora adottare formalmente il nuovo regolamento che entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione dell’atto sulla Gazzetta Ufficiale. Vale a dire giusto prima
del periodo di semina della bietola, per permettere ai produttori e fabbricanti di pianificare nelle migliori condizioni la loro produzione 2007.
AUMENTO DEI REDDITI AGRICOLI
PER PERSONA
Stando ai dati pubblicati da Eurostat, il reddito
reale in agricoltura per persona occupata nel
settore è aumentato del 2,6% nell’UE-25 nel
2006, dopo un calo del 7,3% nel 2005. Questo aumento è dovuto ad una riduzione della
manodopera agricola (-2,2%) e ad un lieve aumento del reddito agricolo reale (+0,4%). La
crescita limitata del reddito agricolo reale nell’UE-25 nel 2006 deriva a sua volta da una
stabilità della produzione agricola, da aumenti
contenuti dei costi degli input (+0,2%) e dagli
ammortamenti (+0,2%), nonché da un aumento
del valore reale delle sovvenzioni al netto dalle imposte (+0,8%).
Il reddito agricolo per persona occupata nel
settore è stato superiore al livello del 2005 in
19 Stati membri. I Paesi Bassi hanno segnato
la crescita più rilevante, +17,6% tra il 2005
e il 2006, seguiti da Francia (+8,6%), Austria (+6,6%), Lituania (+6,5%), Repubblica ceca (+6,4%), Danimarca (+5,8%), Germania
(+5,1%), Lettonia (+4,9%), Ungheria (+4,5%),
Polonia (+4,0), Lussemburgo (+4,0%) e Belgio
(+2,6%). I cali più consistenti sono stati rilevati
in Irlanda (-10,2%), in Finlandia (-6,2%), a Malta (-5,5%), in Estonia (-4,4%), in Italia (-4,2%),
in Slovenia (-2,7% e in Slovacchia (-0,8%). La
crescita è appena positiva nel Regno Unito
(+0,2%) e in Spagna (+0,3%).
EUROPARLAMENTO DETTA REGOLE
CONTRO LA MONTAGNA DEI RIFIUTI
Per far fronte alla montagna di rifiuti che sommerge i paesi dell’Unione europea, il Parlamento europeo ne propone un contenimento della
produzione, la loro riutilizzazione e riciclaggio
ed infine la distruzione.
L’assemblea di Strasburgo ha votato, a grande maggioranza, dopo l’esame di oltre 180
emendamenti, due relazioni tese ad attualizzare la normativa in vigore, con l’obbiettivo di
ridurne l’impatto ambientale. L’’Europarlamento ha stilato una classifica dei rifiuti divisa in
cinque categorie, in ordine decrescente di importanza. In base a questa gerarchia gli stati
membri devono impegnarsi prima di tutto per
la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, poi per
il loro riutilizzo, quindi per il riciclaggio e altre
forme di recupero e solo in ultima analisi per lo
smaltimento, sicuro ed ecologico, dei rifiuti.
Attualmente il 33% dei rifiuti comunali viene riciclato, il 18% distrutto negli inceneritori, il 49%
resta all’aria aperta e deve trovare una collocazione. Il Parlamento europeo chiede che il
50 per cento dei rifiuti solidi urbani ed il 70
per cento di quelli industriali siano riciclati entro il 2020.
Terra Trentina
certificato d’importazione, grazie al sistema di
controllo moderno della DG “Fiscalità”).
Questo mini-pacchetto di misure tecniche prevede infine di autorizzare l’industria europea
ad allineare sulle norme internazionali (vale a
dire 34%) il tasso di proteine del latte conservato che, attualmente, varia tra 31 e 37%.
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