Produzione di parole - Dipartimento di Psicologia

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Produzione di parole - Dipartimento di Psicologia
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Produzione di parole
Errori nell’afasia
Francesco Vespignani
[email protected]
12-13 gennaio 2010
Bibliografia
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Testo di riferimento:
Romani Fonologia: I processi (cap. 8)
Indice
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
1 Metodi e modelli
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
2 Modelli di Dell e Levelt
3 Rappresentazione sillabica
4 Errori nell’afasia
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Metodi e modelli
Errori e Cronometria
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Studio degli errori spontanei:
nei parlanti normali
nei pazienti afasici
Velocità e accuratezza di produzione:
denominazione di figure semplici (distrattori, priming ...)
produzione di frasi (completamento, descrizione di scene)
Modelli
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
La maggior parte dei modelli di produzione
assumono l’esistenza di differenti
componenti.
In particolare all’interno della selezione delle
parole si assume che entrino in gioco:
message
component
FUNCTIONAL
Lexical
Entry
Selection
Function
Assignment
PROCESSING
sistema semantico, selezione
dell’elemento lessicale
sistema fonologico, selezione della forma
della parola
Si assume esistano unità (rappresentazioni)
delle parole e dei fonemi.
grammatical
component
POSITIONAL
Lexical
Form
Retrieval
Constituent
Assembly
PROCESSING
phonological
component
to output systems
Errori
Produzione di
parole
Psicolinguistica
L’esistenza di differenti componenti e rappresentazioni dà conto delle
differenti tipologie di errori (lapsus) prodotti spontaneamente.
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Gli errori spontanei mostrano regolarità, indipendentemente dalla
lingua e dal livello di istruzione. Sono classificabili in:
Errori semantici: sostituzione di una parola con una parola di
significato simile o opposto. “Oggi fa un gran freddo ..mm..
caldo”, “Ho visto un cane ..mm.. gatto”.
Errori fonologici: produzione errata di uno o più fonemi
Fonologici lessicali: errori producono una parola. cavolo per
tavolo.
Fonologici non-lessicali: errori producono una non-parola. per
giraffa: ciraffa, giaffa, giriaffa, rigiaffa.
Errori fonetici: errori nella realizzazione fonetica dei fonemi.
(afasici)
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Modelli di Dell e Levelt
Selezione delle rappresentazioni
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Gli attuali modelli di produzione (considereremo i modelli di Dell e
Levelt) assumono che sia le parole che i fonemi siano selezionati
attraverso meccanismi di attivazione alla logogen di Morton.
Il modello di Dell spiega errori semantici assumendo una
rappresentazione decomposta dei concetti (gatto=mammifero,
domestico, peloso, quattro zampe etc.) che attiva oltre al target
anche altri concetti relati. Il modello di Levelt assumendo una rete di
co-attivazione di concetti relati.
Entrambi i modelli assumono che anche la rappresentazione fonemica
funzioni in termini di livelli di attivazione. Gli errori fonologici non
lessicali sono spiegati da entrambi i modelli nella selezione dei fonemi
a seguito della selezione della parola.
Flusso dell’informazione
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Ciò che distingue principalmente i due modelli è il grado di
interdipendenza (interattività) fra i livelli di rappresentazione delle
parole e dei fonemi che le compongono:
Modello a stadi discreti di Levelt: i processi che attivano e
ordinano i fonemi iniziano solo quando la parola è stata selezionata
per competizione. Il modello è inoltre a senso unico nel senso che il
livello di attivazione dei fonemi non ha effetti sulla selezione della
parola.
Modello a cascata di Dell: la codifica fonologica inizia non appena
le entrate lessicali iniziano ad essere attivati. Inoltre tutti i
collegamenti di attivazione fra unità sono bidirezionali, implicando
una interattività fra selezione delle parole e dei fonemi.
Flusso dell’informazione
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
ANIMALE
Rappresentazione
sillabica
CANE
CANE
RATTO
GATTO
RATTO
Errori nell’afasia
/cane/
r
/ratto/
g
a
/gatto/
t
/cane/
t
o
r
GATTO
/ratto/
g
a
/gatto/
t
t
o
Errori fonologici lessicali
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
I due modelli spiegano in modo simile gli errori semantici e gli errori
fonologici non lessicali.
Errori nell’afasia
Errori fonologici lessicali:
bias lessicale: cavolo per tavolo
errori misti: bias lessicale e relazione semantica: ratto per gatto
Bias lessicale
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Errori come cavolo per tavolo potrebbero essere errori fonologici
(come savolo) che semplicemente per caso producono parole della
lingua. Una serie di dati empirici permette di scartare questa ipotesi:
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
In generale pazienti afasici producono più errori fonologici
non-lessicali che lessicali. Il fatto che alcuni pazienti producano
quasi esclusivamente errori lessicali depone a favore della
specificità degli errori lessicali.
In laboratorio, utilizzando scioglilingua per indurre errori
spontanei, gli errori più frequenti sono di scambio di fonemi che
generano parole (foglio-vino → voglio-fino) piuttosto che
non-parole (teglia-fungo → feglia-tungo).
All’aumentare della velocità la proporzione di errori lessicali
diminuisce.
Anche gli errori misti (ove la parola prodotta condivide oltre a
caratteristiche formali anche la classe grammaticale o tratti di
significato) si è dimostrato sono più frequenti di quanto il caso
predirebbe.
Bias lessicale - Modello di Dell
Produzione di
parole
CANE
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
/pane/
/cane/
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
p
.
k
a
n
e
Bias lessicale - Modello di Dell
Produzione di
parole
CANE
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
/pane/
/cane/
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
p
.
k
a
n
e
Bias lessicale - Modello di Dell
Produzione di
parole
CANE
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
/pane/
/cane/
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
p
k
a
n
e
In caso di rumore o errori nel sistema è possibile che si selezioni pane.
Errori misti - Modello di Dell
Produzione di
parole
ANIMALE
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
RATTO
GATTO
/ratto/
/gatto/
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
r
g
a
t
t
o
In caso di rumore o errori nel sistema è possibile che si selezioni ratto.
Errori lessicali - Modello di Dell
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Il modello di Dell spiega in modo naturale la prevalenza di errori
lessicali e all’interno di questi quella di errori misti (è stato sviluppato
proprio con l’obiettivo di spiegare tali fenomeni).
Il costo rispetto al modello di Levelt è una maggior quantità di nodi
attivati e quindi un sistema più prono all’errore e complesso nella
dinamica (pur con un’architettura più semplice).
Il modello di Levelt si presta di più ad una realizzazione
computazionale (WEAVER) che simula i tempi di reazione di una
serie di esperimenti.
Errori lessicali - Modello di Levelt
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Le caratteristiche di essere discreto e a senso unico del modello di
Levelt (si ha attivazione multipla solo a livello semantico concettuale,
solo un’elemento del lessico è selezionato per la produzione) richiede
ulteriori meccanismi per spiegare la prevalenza di errori lessicali e
misti (bias lessicale).
Tali meccanismi sono meccanismi di controllo che agiscono sulle
rappresentazioni in uscita.
Nel modello di Levelt una volta che la stringa pre-articolatoria è
pronta viene reinviata al sistema semantico (meccanismi di
comprensione) per un controllo di coerenza. Errori che coinvolgono
parole (relate) avrebbero più probabilità di passare inosservati.
Errori lessicali - Modello di Levelt
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Rappresentazione sillabica
Rappresentazione strutturale sillabica
Produzione di
parole
ω
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Errori nell’afasia
σ0
σ
Rappresentazione
sillabica
R
A
tr
R
A
N
C
E
n
t
σ
N
i
R
A
C
n
N
C
o
La parola ω ha struttura esocentrica (senza testa), composta di
sillabe σ, una delle quali accentata σ 0 .
La sillaba σ è composta di un nucleo vocalico N che fondendosi con
la coda C genera la rima R che si unisce con l’attacco A. Gli
elementi possono essere singoli fonemi o clusters di fonemi (tr ).
Errori fonologici non-lessicali
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Anche gli errori non-lessicali mostrano regolarità:
tipicamente coinvolgono singoli fonemi
preservazione sillabica: stessa posizione nella sillaba (attacco,
coda). il partello sul conte o il cantello sul porte ma non il
nartello sul pocte
preservazione della distinzione consonanti-vocali (solida anche in
afasici)
preservazione delle regole fonotattiche della lingua (solida anche
in afasici)
ruolo speciale per il fonema di inizio parola
maggior probabilità di scambio con fonemi simili (che
condividono tratti) e in contesti fonologici simili (una mella
carabella)
Errori a inizio parola
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Sono i più frequenti in parlanti normali, tipicamente in termini di
scambio fra due parole, presenti in sequenze di ripetizione di parole
ma non di pseudoparole.
In alcuni casi il primo fonema mostra vantaggi: alcuni pazienti
afasici, fenomeno “sulla punta della lingua”.
Wilshire (1998) propone:
1
L’ordine dei fonemi è stabilito in termini di un gradiente di
attivazione da sx verso dx. (vantaggi per il recupero del primo
fonema)
2
Vi sono legami di inibizione reciproca fra un insieme di lessemi
candidati alla produzione, tale inibizione funziona meno bene per
il primo fonema
Selezione e copia
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Modelli di Dell e
Levelt
Nei modelli di Dell e Levelt è necessario postulare un ulteriore
meccanismo per rendere conto del rispetto della struttura sillabica
nella maggior parte degli errori fonologici non lessicali.
Rappresentazione
sillabica
Meccanismo di selezione e copia:
Metodi e modelli
Errori nell’afasia
struttura sillabica e sequenza di fonemi sono recuperati dalla
memoria in modo indipendente
la struttura sillabica fornisce uno scheletro di caselle vuote che
sono riempite dai fonemi selezionati
i fonemi sono classificati diversamente se sono di nucleo (vocali),
attacco o coda
il meccanismo di copia funziona solo se etichetta sillabica del
fonema e della casella coincidono
Unità sillabiche piene
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Nel modello di Dell strutture
sillabiche piene (dopo la copia: CVC
→ tan) esistono a livello fonologico,
legate al nodo-parola da legami con
grado di attivazione decrescete che
determina l’ordine delle sillabe entro
la parola.
Nel modello di Levelt strutture
sillabiche piene emergono solo in
termini fonetici a seguito del processo
di prosodificazione, in quanto
morfemi o parole adiacenti (inglese,
olandese) possono modificare la
struttura sillabica della parola (vedi
figura).
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Errori nell’afasia
Normali e afasici
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Pazienti afasici oltre a commettere errori più frequentemente,
commettono errori di natura diversa, per lo più non-lessicali:
Errori nella produzione di parole isolate in compiti di
denominazione (rari nei normali)
Errori di sostituzione di fonemi (nei parlati normali si ha
frequentemente trasposizione)
Errori che non rispettano la struttura sillabica
All’interno dell’afasia si distingue fra:
deficit fonologico-lessicale (identità dei fonemi all’interno delle
parole)
deficit fonologico-articolatorio (semplificazione/regolarizzazione
della struttura sillabica tramite elisione e inserzione, ad esempio
inserendo vocali o eliminando consonanti in attacchi complessi
trento)
Errori nei modelli computazionali
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Il modello di Dell può essere danneggiato in modi differenti:
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Aumentando la velocità di decadimento dell’attivazione si
producono più errori lessicali e misti.
Riducendo il numero di iterazioni del programma si aumentano
gli errori non-lessicali.
Indebolendo le connessioni fra nodi parola e nodi fonema si
aumentano gli errori non-lessicali.
Tali danneggiamenti in termini di proprietà globali del sistema non
danno conto delle specificità sillabiche e dei differenti pattern nei
pazienti.
Levelt assume che i processi di sillabificazione possano essere
coinvolti nella spiegazione di tali regolarità.
Un modello alternativo
Produzione di
parole
Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Romani propone un modello alternativo:
Errori nell’afasia
Da una parte cerca di superare l’idea che struttura sillabica
(scheletro) e fonemi siano conservati come unità distinte in memoria,
dall’altra assumere una serie di cause distinguibili (danneggiabili
selettivamente) per spiegare i differenti tipi di errore.
Un modello alternativo
Produzione di
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Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
Recupero diretto di fonologia strutturata in sillabe (no logogen ne
patterns di attivazione a livello dei fonemi)
Il buffer di uscita contenente sillabe piene può contenere più parole e
tende a decadere.
Esiste un meccanismo automatico di “mantenimento” del buffer che
opera in termini di riparazione dell’informazione fonetica.
Errate riparazioni danno luogo ad errori.
Un modello alternativo
Produzione di
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Psicolinguistica
Metodi e modelli
Modelli di Dell e
Levelt
Rappresentazione
sillabica
Errori nell’afasia
I meccanismi di riparazione operano in base a due tipologie di
principi:
Conoscenze delle regole fonotattiche della lingua, specificate a
livello sillabico
Conoscenze semantico lessicali
I differenti pattern di errore negli afasici sono spiegati assumendo
differenti possibili loci del deficit: nella conoscenza lessico-fonologica,
in uno dei due sistemi di conoscenza che permettono il mantenimento
del buffer, nel processo fonoarticolatorio.