angelo di leo, la scienza al servizio del paziente

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angelo di leo, la scienza al servizio del paziente
Numero 2 - 1 Aprile 2008 - Anno XXXVI - AIRC Editore - Poste Italiane spa Sped. in Abb. Postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB Milano
CANCRO
AL SENO
Nel mondo
è ancora allarme
ma in Italia
si fanno progressi
RICERCHE AIRC
Nuove terapie
e indicazioni
per la prevenzione
SENO
La ricostruzione
tappa obbligata
verso la guarigione
PSICOLOGIA
Più privacy e più empatia
aiutano il malato
Dal laboratorio al letto
ANGELO DI LEO, LA SCIENZA
AL SERVIZIO DEL PAZIENTE
Battesimo • Comunione • Cresima • Laurea • Matrimonio
I SUOI MOMENTI DI GIOIA DARANNO ANCORA
PIÙ COLORE ALLA RICERCA.
Da oggi le nostre bomboniere “Cuore” oltre che di blu si tingono di azzurro,
rosa e rosso.
Dal matrimonio al battesimo, dalla comunione alla cresima, fino alla
laurea: ogni occasione è ideale per regalare le bomboniere di AIRC.
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Anche attraverso i suoi momenti di gioia darà più forza alla ricerca.
SOMMARIO
LETTERA AI SOCI
Vita di ricercatore
- Lavoro d’équipe
tra le colline toscane.................................. 4
Epidemiologia
- Il cancro del seno
colpisce le più deboli.............................. 8
Risultati scientifici
- I nuovi traguardi di AIRC ............................ 12
Psicologia
La forza di AIRC
siete voi
Piero Sierra presidente AIRC
- La malattia del medico ne svela l’umanità .. 14
Ricerche in vetrina
- Il farmaco giusto al momento giusto ........16
Cari soci,
Chirurgia robotica
- Braccio di ferro
per interventi di velluto ............................18
Dal mondo
- Notizie flash .................... ...................... 21
Diritti del malato
- Non solo privacy ma più informazione ........ 22
Nuove unità di ricerca
- Ti regalo un laboratorio tutto per te.............. 24
Vita FIRC
- Lasciare alla ricerca: investire sul futuro .. 26
- Con i lasciti si offre continuità alla scienza....28
Borse di studio
- Partire con slancio.................................... 30
Vita AIRC
- Arance e Azalee ........................................ 33
- Una raccolta da record ........................ 34
- Invita AIRC alla tua festa ...................... 35
Vita dei Comitati AIRC
- Le iniziative dei nostri Comitati Regionali .... 36
CI SONO TANTI MODI
PER AIUTARE LA RICERCA.
• con conto corrente postale n° 307272;
• con Carta di Credito, telefonando al
Numero Verde 800.350.350, in funzione
tutti i giorni 24 ore su 24 o collegandosi
al sito www.airc.it;
sabato 26 gennaio, la partecipazione in piazza dei nostri soci in occasione de Le
Arance della Salute ha dato i primi frutti: sono stati raccolti 3,6 milioni di Euro. Un buon
inizio d’anno per l’attività di raccolta fondi a favore della ricerca.
A tutti i soci AIRC va quindi il merito di aver confermato la loro ‘scelta di campo’
che vede nel CANCRO il principale nemico da battere e nella RICERCA l'arma per farlo.
Una scelta sigillata nell'atto di associarsi. Questa azione comporta un legame continuo
tra il mondo della ricerca e i soci durante l'anno, sotto forma di una informazione precisa e obiettiva che contribuisce alla crescita della loro consapevolezza e del loro senso
di responsabilità. AIRC risponde a questa fiducia asserendo la propria assoluta equidistanza da qualunque considerazione o posizione che, dal campo scientifico, travalichi
in altri settori dell’impegno sociale, sia esso pubblico o privato.
Quasi due milioni di quote associative danno stabilità nel tempo alle erogazioni.
Per questo AIRC ha sempre dato priorità assoluta alla raccolta e al rinnovo delle adesione individuali.
Anche il programma 5x1000 ha comportato oltre un milione di ‘scelte’ a favore
di AIRC e dei suoi ricercatori: abbiamo assistito a un vero movimento di massa che ci
ha prima di tutto voluto attestare piena fiducia. Solo grazie alla conferma definitiva del
programma 5x1000, attraverso una legge ordinaria, e al tempestivo versamento da
parte dello Stato di quanto riconosciutoci, si verificherà un incisivo aumento dei finanziamenti e una conseguente accelerazione del progresso scientifico.
È fondamentale ricordare che il 5x1000 non sostituisce minimamente l’ importanza di associarsi, proprio perché le quote rimangono l’indispensabile base del vostro
sostegno e rappresentano la vostra volontà di partecipare all’attività di AIRC. Per questo, chiedo a voi due semplici atti:
- associarvi o rinnovare la vostra associazione ad AIRC;
- confermare la vostra destinazione 5x1000 all'ormai noto codice fiscale
80051890152.
• con un piccolo lascito nel suo testamento;
per informazioni, www.fondazionefirc.it
oppure tel. 02.794.707;
• in banca sul c/c 000009000039 - Banca
Intesa - (ABI 03069 CAB 09410, CIN J);
• con un ordine di addebito automatico in
banca o su carta di credito (informazioni
al Numero Verde 800.350.350);
Anche quest’anno con la dichiarazione dei
redditi si può sostenere AIRC a costo zero.
Contatti il numero verde 800350350 per
ricevere sul cellulare un SMS con il codice
fiscale di AIRC da inserire nell’apposito
spazio ‘Ricerca scientifica’.
Convocazione assemblea
L’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro AIRC, a norma dell’articolo 8 dello Statuto sociale, è convocata per il giorno 24 giugno
2008, presso la sede sociale di Via Corridoni 7 a Milano, alle ore 13.30 in prima e alle ore
14.30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:
- Relazione del Consiglio direttivo sull’attività svolta nel 2007 e relazione dei
Revisori dei conti;
- Approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007;
- Elezione, previa determinazione del loro numero, di membri del Consiglio
direttivo per il triennio 2008-2011.
- Convalida del passaggio di un revisore supplente a revisore effettivo e nomina di
un nuovo revisore supplente.
V I TA D I R I C E R C AT O R E
Lavoro d’ÉQUIPE
tra le colline toscane
di Nicla Panciera
L’oncologo Angelo Di Leo ha portato in Italia il meglio della sua esperienza
all’estero per creare un reparto a misura d’uomo e di scienza
Angelo Di Leo circondato dai suoi collaboratori dell’Unità di oncologia medica all’ospedale di Prato
rato è una città incorniciata da quel panorama
fantastico, dove i cavalli
pascolano in libertà, che ha reso
la Toscana celebre nel mondo.
Qui, in pieno centro storico, si
trova l’ospedale Misericordia e
Dolce dove Angelo Di Leo,
oncologo e ricercatore di fama,
dirige il reparto di oncologia da
quando ha deciso di rientrare in
Italia, rinunciando al suo posto
all’Istituto Jules Bordet a Bruxelles. Quattro anni nel corso
dei quali molte cose sono cambiate all’Unità di oncologia
medica Sandro Pitigliani, anche
grazie a lui. Di Leo traccia un
bilancio tutto positivo di questo
primo periodo a Prato: “Al mio
arrivo ho trovato un’équipe di
medici e personale preparata,
stimolata a migliorarsi, con la
quale c’è stata immediatamente
fiducia reciproca. Grazie a loro
P
4 Fondamentale aprile 2008
mi sono subito trovato bene,
nonostante in Italia ci sia davvero un problema di burocrazia
che all’estero non c’è”.
DAL LABORATORIO
AL LETTO
Ultima soddisfazione in ordine temporale è stata l’istituzione nel suo Dipartimento di
oncologia di una delle poche
Unità di ricerca translazionale
esistenti in Europa: un gruppo
multidisciplinare, composto da
clinici, anatomopatologi e biologi molecolari che lavorano
fianco a fianco in un laboratorio con tecnologie d’avanguardia. L’obiettivo principale è
quello di accorciare la fase dello
studio del farmaco, per farlo arrivare velocemente al letto del
paziente. “È stato il giorno più
bello da quando sono qui”,
confida Di Leo.
Qual è il motivo dell’istitu- cancro è una malattia biologizione di un’unità di ricerca in ca. Oggi, a Prato, curiamo in
un’azienda sanitaria? “Credo questo modo solo il 10 per
che il futuro dell’oncologia stia cento dei pazienti; con questa
nella diagnosi precoce, che per- nuova unità puntiamo al 50
mette migliori approcci tera- per cento”. Come sarà possibipeutici, settore nel quale dob- le? Cambiando il modo in cui
biamo ancora migliorare, per- la ricerca viene condotta e abfezionando l’efficacia dei pro- battendo le barriere che finora
grammi di screening, e attivan- hanno separato ricercatori di
base, clinici, pado un maggiore
tologi. L’incontrasferimento di
Quando
tro tra figure diconoscenze dal
la scienza
che condipiano biologico
è al servizio verse
vidono lo stesso
alla clinica”.
del paziente problema non
Non si tratta solo
deve essere più
di arrivare prima
al letto del paziente, ma anche una casualità, magari davanti
di realizzare trattamenti sem- alla macchinetta del caffè.
Ogni tumore ha la sua prepre più personalizzati, basati
cioè sulle caratteristiche del cisa carta di identità e ha il suo
singolo individuo e della sua excursus, che è diverso da quelmalattia, perché oggi sappiamo lo degli altri. I ricercatori di
che quanti sono i malati, tante base forniscono nuovi strusono le tipologie di tumore. “Il menti ai clinici, i quali, a loro
Michele Borzoni
volta, producono nuove osservazioni sulla natura e la progressione della malattia, per indirizzare la ricerca. “Inoltre,
per poter identificare le caratteristiche dei tumori servono
banche dati e banche di materiale biologico che solo chi lavora coi pazienti può fornire”
afferma Di Leo. “La ricerca
translazionale è il futuro. Le
strutture d’élite spesso puntano
alle grandi scoperte e non considerano prioritaria la ricerca
applicata, ma è sbagliato perché in campo medico l’ottima
ricerca che non giunge fino al
paziente è inutile”.
LE NOVITÀ
TERAPEUTICHE
L’intenso programma di ricerca che si conduce a Prato riguarda i nuovi farmaci biologici, da accostare al tradizionale
trattamento chemioterapico. Si
tratta di farmaci mirati, frutto
della sempre maggior conoscenza dei meccanismi biologici delle cellule tumorali, e che
agiscono basandosi sui marcatori biologici, quelle molecole
che possono essere presenti
nella cellula tumorale in una
certa fase della sua vita e che la
caratterizzano. Questi farmaci,
dunque, sono in grado di agire
direttamente sui meccanismi
d’azione delle cellule neoplastiche sia bloccandone il fattore
di crescita sia l’apporto di ossigeno.
L’équipe di Di Leo lavora,
per esempio, sul tumore della
mammella e sebbene siano
solo due i farmaci biologici attualmente disponibili nella
pratica clinica per questa patologia, essi sono destinati in
breve ad aumentare esponen-
zialmente. “È in corso una rivoluzione: nei prossimi cinque
anni, questi farmaci raddoppieranno ed è una stima prudente. Alcuni hanno già iniziato la terza fase di sperimentazione, quella finale, che confronterà questi nuovi trattamenti con quelli standard. C’è
da essere entusiasti”.
Tuttavia, va sfatato qualche
mito. Per prima cosa, non
sono farmaci privi di effetti
collaterali. Provocano stanchezza nel lungo periodo e interferiscono con l’attività cardiaca. Inoltre, questi sono farmaci che danno il meglio di sé
in combinazione con la chemioterapia, che continuerà ad
avere un ruolo, seppur diverso
e più contenuto rispetto al
passato; insomma, la parola
chemioterapia non sparirà dal
vocabolario. La soluzione oggi
adottata è quella della politerapia. Così come negli anni Settanta si iniziò a non somministrare più singoli farmaci chemioterapici, quanto piuttosto
a proporre ‘schemi’ di chemioterapici, così la politerapia prevede la somministrazione di
più farmaci biologici. Di Leo
si dice fiducioso, perché “una
cosa è radicalmente cambiata:
le combinazioni oggi non sono
più empiriche, come allora,
ma sono sostenute dalla conoscenza della biologia del tumore”. Un esempio pratico: il 20
per cento dei carcinomi alla
mammella è particolarmente
grave e aggressivo perché presenta sulla sua superficie un
numero eccessivo di recettori
espressi dal gene Her2. Abbiamo scoperto che questo tipo di
tumore tende a formare velocemente nuovi vasi sanguigni;
è allora razionale combinare
un farmaco anti Her2 con un
farmaco che blocchi la proliferazione dei vasi sanguigni.
Così nascono le nuove associazioni di farmaci, dai risultati
promettenti”.
UNA CURA
PER TUTTI
L’incidenza dei tumori
continua ad aumentare, il
numero di malati cresce, anche
a causa dell’invecchiamento
della popolazione, ma la
mortalità diminuisce. Uno
studio europeo ha registrato
negli ultimi quattro anni una
caduta della mortalità per
alcuni tipi di tumori, come
quello del colon e della
mammella. Questo risultato si
deve alla diagnosi precoce che
permette
di
guarire,
intervenendo chirurgicamente,
e non solo di gestire il
cronicizzarsi della malattia.
Eppure l’incidenza dei
Fondamentale aprile 2008 5
Michele Borzoni
V I TA D I R I C E R C AT O R E
Angelo Di Leo con la moglie
Laura Biganzoli
6 Fondamentale aprile 2008
Questa grande qualità, di
cosiddetti big killer (tumore
guardare
alla persona prima
alla prostata, mammella,
di
tutto,
fa
di lui un medico
colon, polmoni) aumenta
prezioso
in
grado
di adattarsi
inesorabilmente e, secondo
a
chi
gli
sta
di
fronte.
“I rapl’Harvard Medical School, un
terzo dei tumori ha origine nel porti umani che instauriamo
nostro stile di vita. Quindi, col paziente sono essenziali e
nel futuro, ci saranno sempre il medico deve essere molto
più malati da curare, con un abile in questo: deve capire il
nuovo problema che si fa paziente e imparare a conosempre
più
urgente: scerlo. Sempre più persone
l’incremento dei costi. sono informate, valutano i
“Saremo in grado nel mondo pro e i contro di una terapia.
occidentale, con i nostri Tuttavia, non si può generasistemi sanitari, di garantire a lizzare e non esistono regole.
tutti i pazienti in maniera Infatti, indipendentemente
indiscriminata l’accesso a dal livello socio-culturale, c’è
tutti questi farmaci?” si chi vuole sapere tutto della
chiede Di Leo. “Sono tumori sua situazione e chi va nel paad alta incidenza quelli nico. Per l’oncologo è facile
parlare apertaper i quali
mente della maavremo tanti
Coltivare
nuovi farmaci il lato empatico lattia, del trattamento e degli
intelligenti:
colon, polmone, della medicina scenari futuri,
prostata, ovaio, è fondamentale ma c’è chi non
vuole. Ecco, in
ma lo stesso
accadrà in oncoematologia questi casi, bisogna evitare di
con leucemie e linfomi. La infierire pesantemente sulla
situazione è complessa, i psiche di una persona che sta
farmaci sono ad alto costo, già soffrendo parecchio. Il
più di quanto eravamo rapporto poi con il tempo
abituati quando parlavamo di cambia, con la graduale conoterapie mediche dei tumori. scenza reciproca, ma non sarà
Urge una riflessione mai alla pari, per le diverse
conoscenze e il diverso grado
comune”.
di coinvolgimento emotivo”.
PRECEDENZA
IL CORAGGIO
ALL’ESSERE UMANO
Per Angelo Di Leo, attrat- DI CAMBIARE
È ancora un ragazzo,
to dalla medicina per il suo
lato umano, per “la possibili- iscritto al secondo anno del
tà che mi forniva di assistere corso di laurea a Palermo,
altri esseri umani”, è naturale quando accompagna la
questa attenzione verso i pa- mamma a una visita a Milazienti e la grande disponibili- no, all’Istituto nazionale tutà che dimostra loro, rispon- mori. Fortunatamente la visidendo con cura a tutti, anche ta ha esito positivo e il giovaattraverso la posta elettronica ne Di Leo, seduto sulle scale
(alla quale dedica del tempo dell’Istituto, con il libro di
ogni giorno), e incontrando anatomia aperto sulle ginocuna volta alla settimana tutti chia, conosce Umberto Veroi familiari.
nesi. Risale ad allora la sua
folgorazione per l’oncologia:
neolaureato si trasferisce a
Milano per lavorare “in quel
tempio che era l’Istituto di
via Venezian”, ricorda. Qui
rimase sette anni. Di quel periodo ha fatto tesoro anche
dal punto di vista didattico.
“Nella mia équipe oggi ci
sono anche persone giovani,
intorno ai trent’anni” ci racconta “e io li responsabilizzo
come i miei maestri fecero
con me. Dopo sette anni ho
sentito però la necessità di lavorare in un ambiente internazionale, vedere cosa succedeva all’estero. Partii per Bruxelles, senza nessun’altro motivo oltre la curiosità. Dovevo
restarci un anno”; invece il
soggiorno si prolunga e Di
Leo vince la sua scommessa,
lavorando per ben otto anni
presso l’Unità di chemioterapia dell’Istituto Jules Bordet
con l’oncologa Martine Piccart, oggi direttore dell’European Organisation for Research and Treatement of
Cancer. In Belgio, è stato
anche docente all’Université
Libre de Bruxelles (ULB).
“Abbandonare Milano fu una
scelta rischiosa che non avrei
fatto senza il supporto di
Laura, mia collega all’Istituto
e diventata poi mia moglie,
che decise di partire con me
per il Belgio” racconta Di Leo
che spende parole commoventi nei suoi confronti.
“Anche quando decidemmo
di rientrare in Italia, la nostra
bimba Federica avrebbe dovuto iniziare le scuole, fu mia
moglie a essere decisiva in
una scelta, che l’avrebbe probabilmente penalizzata dal
punto di vista professionale”.
Oggi Laura Biganzoli dirige
l’Unità di ricerca clinica e il
programma di oncologia ge-
riatrica a Prato. Nonostante
le numerose difficoltà, come
crescere una bimba da soli,
“quelli passati in Belgio furono anni fantastici, conducevamo ricerca oncologica di altissimo livello, in un ambiente internazionale e Bruxelles è
una città che si fa amare”.
Federica oggi ha dieci
anni, parla bene il francese
nonostante l’abbia abbandonato con l’arrivo in Italia e
non sembra particolarmente
attratta dall’oncologia, benché sia la passione di entrambi i genitori. “In casa cerchiamo di non parlare di lavoro.
Federica ama l’arte, forse perché ha assorbito l’amore mio
e di Laura: da piccola è sempre venuta con noi in tutti i
musei di arte contemporanea
che visitavamo. È stata sua l’idea di preparare per i lettori
di Fondamentale un disegno
sulla ricerca contro il cancro”
ci racconta il papà, non dispiaciuto dall’idea di avere
una figlia artista. “La incoraggerò qualunque cosa voglia
fare, i miei genitori mi hanno
sempre sostenuto anche
quando ho lasciato la Sicilia.
L’arte mi piace perché a differenza della scienza permette
di sperimentare l’evasione totale, anche abbandonando i
binari logico-razionali imposti dal procedere scientifico”.
giovani. Oggi riceve richieste
da tutta Europa, ma anche da
Asia e India. “La presenza di
giovani e di stranieri è in aumento grazie alla convenzione
con l’Università di Firenze per
la formazione di specializzandi e ricercatori in oncologia.
UN’ALTRA
Ancora, abbiamo attivato un
SFIDA VINTA
Quindi, il rientro in Italia, programma di formazione per
a Prato. Luogo splendido per stranieri, finanziato interacrescere una bimba rispetto mente dall’Associazione Sanad altre grandi città, tuttavia dro Pitigliani, della durata di
due anni. Un
meno noto dal
punto di vista
Grazie a Di Leo brasiliano ci sta
della ricerca. a Prato si respira lasciando ora,
dopo un sogInvece, il coragun’aria
giorno di tre
gio di Angelo e
internazionale anni, ma è in
Laura è stato
arrivo una gionuovamente
premiato perché Di Leo è ri- vane da Melbourne, Austrauscito a superare tutti gli osta- lia” racconta orgoglioso.
Soddisfatto per la scelta di
coli di una lenta burocrazia e
in soli quattro anni ha fatto rientrare in Italia, oggi Angemolto non solo per la ricerca lo Di Leo vive con la famiglia
contro il cancro ma anche per sulle colline toscane e, nei
la sua nuova azienda sanitaria, pochi momenti liberi che le
portando una ‘dote’ di colla- sue varie attività di ricercatore, oncologo e primario gli
borazioni internazionali.
Infatti, forte della sua espe- concedono, riesce anche a gorienza in un grande centro in- dersi attimi di tranquillità in
ternazionale come quello di mezzo alla natura, facendo
Bruxelles, fin dal suo arrivo in delle belle passeggiate con FeItalia Di Leo ha puntato sui derica e Laura.
Ecco come Federica Di Leo, giovane artista di dieci anni, ha interpretato la ricerca sul cancro
EPIDEMIOLOGIA
Il cancro del seno
colpisce le più DEBOLI
di Daniela Ovadia e Valeria Cudini
Dalle riviste mediche e persino dalla
stampa laica sale l’allarme: il big killer
delle donne è in crescita nei Paesi in
via di sviluppo
e fino ad alcuni anni fa persino la copertina, mentre la
il cancro del seno era prestigiosa rivista medica New
una malattia che afflig- England Journal of Medicine ha
geva principalmente i Paesi rilanciato l’allarme con un
occidentali industrializzati, importante articolo scientifico.
“Il 45 per cento dei nuovi
da qualche anno si assiste a
casi di cancro al seno diagnoun’inversione di tendenza.
Nei Paesi in via di sviluppo, sticati ogni anno (nel mondo
sono circa un
come quelli dell’America Latina
Entro il 2020 milione) riguare Centrale, delsette tumori da donne di
Paesi a basso o
l’Africa, dell’Asia
e
dell’Europa al seno su dieci medio reddito,
colpiranno
così come il 55
Orientale,
le
donne sono sem- nel Terzo mondo per cento dei
decessi” spiega
pre più colpite
(anche perché è aumentata la Peggy Porter, ricercatrice del
durata media della vita) e le Fred Hutchinson Cancer
previsioni future non sono Research Center di Seattle,
certo ottimistiche. Che si tratti autrice dell’articolo sul New
di una vera e propria emergen- England. “E sono cifre largaza lo conferma l’interesse dei mente sottostimate, perché
media: il settimanale Time ha in molti Paesi le donne si
recentemente dedicato alla ammalano ma non vengono
questione un lungo reportage e nemmeno curate, o comun-
S
8 Fondamentale aprile 2008
que non esistono registri in
grado di fornire cifre attendibili”.
Gli esperti sostengono che
si tratta di una vera e propria
epidemia: si prevede che
entro il 2020 i Paesi meno
agiati, che non possono
ancora contare su diagnosi
precoce, screening oncologici e trattamenti adeguati,
saranno bersaglio del 70 per
cento dei tumori mammari.
OCCIDENTE, CATTIVO
ESEMPIO
Sotto accusa quella che il
New England chiama l’‘occidentalizzazione dei costumi’,
intendendo con questo termine una serie di cambiamenti sociali ed economici,
spesso positivi per l’insieme
del Paese, ma che hanno
ricadute importanti sui fat-
tori di rischio per cancro del
seno: il controllo delle nascite, che sposta avanti l’età del
primo figlio, i cambiamenti
nella dieta e la diffusione
dell’obesità anche nei Paesi
più poveri, l’abbandono dell’allattamento al seno e l’uso
della terapia ormonale sostitutiva per la menopausa.
Ma non solo: praticare
sport per almeno cinque ore
a settimana abbassa il rischio
di cancro al seno del 20 per
cento, soprattutto del tipo
più aggressivo, quello negativo per i recettori degli estrogeni, afferma un recente studio californiano. Eppure
Paesi come la Cina, un
tempo caratterizzati da abitudini di vita contadine,
hanno sposato totalmente lo
stile di vita occidentale senza
preoccuparsi di correggerne i
Corbis
punti deboli
(tra i quali
spicca la sedentarietà), oltre
ad aver parzialmente abbandonato una dieta tradizionalmente ricca di soia e povera
di grassi animali, che tendeva a proteggere il seno delle
donne.
MENO CURE
PIÙ RISCHIO
Fra i vari tipi di tumore
che colpiscono le donne, il
cancro al seno è, a livello
mondiale, il più letale. E se
nell’Occidente industrializzato sono stati fatti passi da
gigante nella diagnostica e
nelle terapie, tanto da poter
garantire la guarigione nella
maggior parte dei casi, nel
resto del mondo si
arranca.
In Cina, per
esempio, questo tumore è
aumentato in dieci anni del
20-30 per cento, ma non è
ancora
sufficientemente
conosciuto e trattato in
modo adeguato.
In altri casi mancano gli
ospedali, anche quando si
tratta di Paesi che hanno un
sistema sanitario organizzato: a Pune, una città indiana
dove vivono 3,5 milioni di
donne, esiste una sola struttura che fornisce servizi per
la cura dei tumori, il che
significa che la metà delle
donne malate semplicemente non viene
curata.
In Sudafrica solo
il 5 per
cento
d e i
tumori
è diagnosticato in fase preco- SOLDI PER LA
ce contro il 50 per cento PREVENZIONE
negli Stati Uniti e il 65 per
Anche quando ci sarebbe
cento in Italia.
modo di accedere agli interAnche in Europa si assiste venti e alle chemioterapie,
a una grande varietà di situa- spesso la diagnosi viene fatta
zioni, spesso inattese: in in ritardo, il più delle volte per
Ucraina (come nella maggior un problema di costi. In Egitparte dell’Europa dell’Est, to, per esempio, una mammocompresi alcuni Stati che grafia costa circa 40 euro, più
sono entrati recentemente a o meno l’equivalente di un
far parte della
mese di stipendio
C o m u n i t à La prevenzione di un operaio. E,
Europea), per
è una spesa anche se può
esempio, esistostrano,
che non tutte sembrare
no le macchine
lo stesso problepossono
per la mammoma ce l’ha anche
grafia, ma il
il
Giappone,
permettersi
numero è insufdove non c’è un
ficiente, e a causa dei costi sistema sanitario pubblico,
troppo elevati della pellicola tanto è vero che nonostante le
fotografica i medici fanno raccomandazioni del ministesolo una proiezione del seno ro della Salute di sottoporsi a
(quando invece ne servireb- una mammografia l’anno per
bero due).
tutte le donne al di sopra dei
In Africa, invece, gli esper- 50 anni, solo il 7 per cento di
ti segnalano un raddoppio dei loro lo può fare.
casi in 40 anni, in totale
“Purtroppo le strategie
assenza di strutture per la alternative a basso costo si
cura: in Kenya, per esempio, sono rivelate inefficaci” spiese non si ha la possibilità di ga Porter. “Uno studio effetandare all’estero per curarsi, tuato a Shanghai su oltre
non c’è nulla da fare.
300.000 donne e basato sul“In questi Paesi il cancero- l’autopalpazione del seno non
geno più potente è la mancan- ha avuto nessun effetto sulla
za di cure dovuta alla povertà”
mortalità,
spiega ancora Porter. “Se la
mortalità per carcinoma
del seno è pari al 19
per cento negli
USA, in Africa si
sfiora il 70 per
cento”.
EPIDEMIOLOGIA
perché le mammografie identificano la malattia ancora
prima che si manifesti un
nodulo palpabile”.
zioni religiose hanno aderito
alla campagna, convincendo
gli uomini, attraverso prediche nelle moschee, della
necessità di far visitare e curare le proprie mogli.
Corbis
LO STIGMA
DEL CANCRO
Mentre i fattori di rischio I COSTI DELLE CURE
Se in Italia oggi la maggior
attraversano le frontiere, non
si può dire la stessa cosa per parte delle donne può accedequanto riguarda l’approccio re a interventi come la quaculturale al cancro e al suo drantectomia, che risparmiatrattamento.
no l’integrità del
seno, in altri
Ci sono infatti
Solo
alcuni Paesi in l’informazione Paesi, compresi
gli stessi Stati
cui il cancro al
può aiutare
Uniti, questo
seno è tuttora
a vincere
non è sempre
considerato
possibile sopratcome qualcosa di
i pregiudizi
tutto per ragioni
cui vergognarsi e
perciò da tenere segreto, come economiche: la mastectomia,
capitava in Italia fino a un cin- ovvero l’asportazione dell’intequantina d’anni fa. In Egitto, ro seno, per quanto più invasiper esempio, una donna che sa va e invalidante, nella maggior
di essere malata spesso lo parte dei casi non ha bisogno
nasconde al marito per timore di ulteriori trattamenti, mentre la quadrantectomia va
di essere lasciata.
Dietro ogni stigma, più che quasi sempre associata a radiola povertà, c’è la disinforma- terapia. “Dove le risorse sono
zione. In India, per esempio, è poche o dove le assicurazioni
frequente che una donna private non rimborsano la
malata venga isolata per timo- totalità delle cure, la chirurgia
re di un ‘contagio’ attraverso le radicale è l’unica soluzione
stoviglie o, peggio, con l’allat- che offra prospettive di guaritamento dei figli. Situazioni gione” continua Porter.
L’OMS sta lavorando per
analoghe si verificano in Africa, dove le donne con cancro incentivare i Governi a fare di
del seno vengono letteralmen- più: in Messico, per esempio,
la mammografia è stata insete cacciate dai villaggi.
Diverse associazioni di rita per obbligo di legge in
volontariato (soprattutto sta- tutte le assicurazioni private
tunitensi) e la stessa Organiz- per salute.
zazione mondiale per la sanità
Nessuno sa se questi sforzi
stanno promuovendo campa- congiunti riusciranno a blocgne educative rivolte proprio care la diffusione del cancro
del seno nel mondo, ma una
ai Paesi in via di sviluppo.
Qualche risultato è già nuova consapevolezza goverstato ottenuto anche in posti na le istituzioni internazionadove fino a poco tempo fa la li e le charities che si occupaparola ‘cancro’ non poteva no di donne colpite dalla
neanche essere pronunciata. malattia: quella per cui il
Un esempio positivo è pro- diritto alla salute è un diritto
prio l’Egitto, dove le istitu- universale.
10 Fondamentale aprile 2008
Corbis
Il cancro si adatta all’ambiente in cui nasce
Le donne europee (e quelle americane di origine europea)
sviluppano nella maggior parte dei casi un tipo di cancro al
seno sensibile agli estrogeni: questo è positivo, perché la
malattia è curabile con farmaci che bloccano i recettori per
gli ormoni sulle cellule maligne, come il tamoxifene.
Le donne asiatiche, invece, sono esposte a un rischio
maggiore di sviluppare un tipo molto più aggressivo di
cancro al seno, che non ha i recettori per gli estrogeni. E
infatti in queste popolazioni la malattia colpisce in media
dieci anni prima che in Europa e non è trattabile con farmaci
come il tamoxifene proprio perché non è sensibile agli
ormoni. Una ulteriore complicazione per le asiatiche è
rappresentata dalla particolare costituzione del tessuto
mammario che, essendo molto denso, rende più difficile la
diagnosi.
Le donne africane e le afro-americane sono anch’esse
predisposte a un tipo di carcinoma mammario pericoloso
perché resistente agli ormoni antiestrogeni, una forma che
tra le europee si vede di solito solo nelle portatrici dei geni
BRCA1 e 2, ovvero nei rari casi di cancro al seno ereditario.
Insomma, spesso a causare i problemi sono i geni e le
caratteristiche fisiche. Basti pensare che un gruppo di
medici coreani ha dovuto rivedere al ribasso tutti i dosaggi
consigliati per le chemioterapie, studiati su donne europee
e americane, perché le asiatiche sono molto più piccole
e minute e venivano letteralmente intossicate da quantità
eccessive di farmaci.
Per questo l’Organizzazione mondiale della sanità sta
lanciando una campagna di finanziamento della ricerca
oncologica anche nei Paesi in via di sviluppo: la
personalizzazione delle cure non è solo un diritto delle
donne dei Paesi ricchi, ma di tutte.
R I S U LTAT I S C I E N T I F I C I
I nuovi traguardi
di AIRC
Grandi passi avanti nella
comprensione e nella cura
di tre importanti e diffuse patologie.
I risultati delle nostre ricerche
sempre più vicini al letto
del paziente
Nuovi bersagli
per terapie
mirate
nel melanoma
Le cellule staminali hanno la
capacità di attivarsi per riparare
un danno o per i normali processi di rinnovamento dei tessuti. Per questo costituiscono una
sorta di dispensa per il nostro
organismo da cui i tessuti attingono per rinnovarsi.
Anche il tumore ha le proprie cellule staminali che contribuiscono ad alimentarlo e che
sono coinvolte nei fenomeni di
recidiva e metastasi. Le staminali tumorali si riproducono in
continuo alimentando la crescita del tumore.
In uno studio condotto da
ricercatori italiani e statunitensi
12 Fondamentale aprile 2008
e finanziato anche da fondi
AIRC, sono state esaminate in
dettaglio le caratteristiche delle
cellule staminali tumorali del
melanoma.
Luca Sigalotti e colleghi
hanno dimostrato che anche in
queste cellule sono presenti le
molecole chiamate CTA (antigeni del cancro testicolare), oggi
molto studiate come bersaglio
(target) per le immunoterapie,
ovvero quei trattamenti che
mirano a indurre una risposta
del sistema immunitario contro
il tumore.
Ma perché cercare gli antigeni del cancro del testicolo nelle
cellule di melanoma?
“La scelta di focalizzare l'attenzione proprio sugli antigeni
CTA” spiegano gli autori dello
studio “è legata alle caratteristiche specifiche di queste molecole in grado di generare una
forte risposta immunitaria e
presenti in diversi tipi di tessuti tumorali, tra i quali appunto
il melanoma, ma non in tessuti sani ad eccezione di testicolo
e placenta”.
Queste molecole possiedono
dunque tutti i requisiti per essere dei buoni bersagli terapeutici
e aprono la strada a nuove terapie mirate, dal momento che
risultano presenti anche sulle
cellule staminali del melanoma.
Dal punto di vista pratico,
colpire le cellule staminali significa ridurre ai minimi termini le
capacità del melanoma di rinnovarsi, rendendo la cura ancora più efficace.
La immunoterapia attiva
specifica dei tumori, anche
detta vaccinoterapia, si basa
sulla stimolazione del sistema
immunitario che viene “addestrato” a individuare una mole-
cola target
(antigene)
espressa
sulla cellula
tumorale e
non su quella
sana. Il sistema immunitario
può quindi riconoscere con
maggiore efficacia la cellula
tumorale come “nemica”, attivando una risposta in grado di
distruggerla.
Si sfrutta, in sintesi, lo stesso
meccanismo utilizzato nel caso
dei comuni vaccini, ma per i
tumori si tratta, ad oggi, di una
vaccinazione terapeutica, quindi messa in atto in soggetti che
già hanno diagnosi di cancro, e
non preventiva. La produzione
dei vaccini è complessa e va fatta
sul singolo paziente.
J Cell Physiol
Data di pubblicazione: 01/2008
Il cancro
della vescica
batte
in ritirata
Oggi il tumore non è più
un ‘male incurabile’ grazie a
terapie sempre più efficaci e
meno dannose per l'organismo, ma soprattutto grazie
alla comprensione dei meccanismi che portano alla nascita del cancro e alla sua progressione. Capire questi meccanismi consente di evitare
situazioni potenzialmente
pericolose e di puntare su
comportamenti di prevenzione. Tutto ciò si traduce in
pratica in una diminuzione
dei tassi di mortalità che
ormai è una realtà per diversi
tipi di tumore.
I risultati ottenuti da uno
studio internazionale, finanziato anche da fondi AIRC,
sul tumore della vescica in 27
Paesi Europei sono una
prova tangibile
d i
tali progressi.
Fino ai primi anni Novanta i tassi di mortalità legati a
questo tumore si sono mantenuti costanti in Europa, ma
negli anni successivi hanno
iniziato una discesa che ha
permesso di raggiungere, in
due lustri, importanti traguardi sul fronte della riduzione del numero di decessi
(meno 16 per cento per gli
uomini e meno 12 per cento
nelle donne). Secondo i dati
riferiti dai ricercatori coinvolti nello studio, le percentuali
di riduzione variano nei
diversi Paesi presi in considerazione, ma la tendenza alla
diminuzione è praticamente
presente ovunque con le sole
eccezioni di Croazia, Polonia,
Ungheria e Danimarca.
I veri artefici di questi
risultati positivi sono gli stili
di vita: abitudini alimentari e
di comportamento più sane.
Ad esempio il fumo di sigaretta, principale fattore di
rischio per il tumore della
vescica, è molto meno diffuso
oggi rispetto a poche decine
di anni fa tra gli uomini
europei e questa minore diffusione viaggia in parallelo con
la riduzione dei
decessi per cancro
della vescica. L’eliminazione di altri possibili
fattori di rischio, come
l'esposizione a particolari
sostanze nocive sul luogo di
lavoro, le infezioni urinarie e
un regime alimentare povero
di frutta e verdura, potrebbero aver contribuito
a rendere ancora
migliori i risultati.
BJU International
Data di pubblicazione: 01/2008
Chi è a rischio
per il tumore
della prostata?
Quando si parla di tumore
della prostata e di fattori di
rischio per questa malattia si
fa riferimento, in genere, alla
popolazione anziana, dal
momento che tale tumore è
poco comune negli uomini
adulti al di sotto dei 60 anni.
Ma come variano i fattori
di rischio per il carcinoma
della prostata con il variare
dell’età?
Lo chiarisce uno studio
condotto da ricercatori italiani
su 219 pazienti di età inferiore a 60 anni con tumore della
prostata, confrontati con oltre
400 persone ricoverate in ospedale per patologie non di tipo
tumorale.
Lo studio, finanziato anche
da fondi AIRC, ha coinvolto
ospedali situati in tutta la
penisola: l’area di Milano e le
province di Gorizia e Pordenone al Nord, la provincia di
Latina al Centro e l’area urbana di Napoli al Sud.
Il rischio di tumore della
prostata aumenta di oltre 5
volte negli uomini under 60
con un familiare già colpito
dalla malattia, a confermare
l’esistenza di una componente ereditaria per questa patologia.
Anche chi ha frequentato
più anni di scuola ha apparentemente un rischio più elevato: questo dato curioso viene
spiegato dai ricercatori con la
costatazione che chi è più
colto chiede in genere di sottoporsi a più esami diagnostici, e tra questi anche il PSA, il
marcatore specifico per la prostata presente nel sangue.
Studiare quindi non è di per
s é
u n
fattore
che favorisce il cancro; il tumore è presente in
percentuali simili anche in persone con basso livello di educazione, ma spesso non viene
diagnosticato per mancanza di
controlli, e quanto questo fatto
influisca poi sulla prognosi
finale non è ancora del tutto
chiaro (cioè a volte tumori non
individuati non si sviluppano e
la persona non sa neanche di
averlo; se invece fa gli esami, lo
scopre, viene trattato e ‘conteggiato’ tra i pazienti). L’attività
fisica si presenta come un fattore in grado di ridurre fino al
50 per cento il rischio di carcinoma della prostata negli
uomini con meno di 60 anni.
Chiudono infine questa
mappa del rischio le abitudini
alimentari, anche se l’associazione non è forte come per gli
altri parametri presi in considerazione: il rischio cresce
all’aumentare del consumo di
caffè e di pane, mentre una
dieta ricca di vegetali contribuisce a ridurlo, come è già
stato peraltro dimostrato più
volte in studi precedenti.
Urology
Data di pubblicazione: 11/2007
Fondamentale aprile 2008 13
Corbis
PSICOLOGIA
La malattia del medico
ne svela l’UMANITÀ
di Valeria Cudini
Una vera indagine scientifica sul vissuto
dei medici che si ammalano di cancro,
per comprendere come migliorare
il rapporto coi pazienti
l centauro Chirone, ferito mira a dare indicazioni utili
accidentalmente da Ercole per costruire una nuova reladurante una battaglia, era zione tra medico e paziente
costretto a non trovare mai basata su una vera e propria
pace non potendo né guarire alleanza, con percorsi di cura
né morire a causa della sua calibrati sui bisogni della
persona.
natura immortaQuesto mito,
le. Ritrovò la Anche chi cura
nella mente di
pace grazie a
può ammalarsi chi ha avviato il
Prometeo, a cui
cedette la sua e comprendere progetto, mette
immortalità po- i dubbi dei malati in luce la vera
essenza del menendo così fine
alle sue sofferenze. A questo dico: un guaritore che può esmito si è rifatto un originale sere ferito nella sua parte
progetto di ricerca, avviato umana e mortale, e quindi canel 2005 dall’Associazione pace di mettersi nei panni del
Onlus Attivecomeprima con paziente facendo emergere il
la collaborazione della fon- ‘fattore di guarigione’ che è in
dazione AIOM (Associazio- ognuno di noi.
L’indagine ridefinisce le
ne italiana di oncologia medica): il Progetto Chirone, caratteristiche del medico:
primo studio italiano sui me- anche lui, come tutti noi, si
dici che vivono o hanno vis- ammala, soffre, lotta per vinsuto l’esperienza del cancro, cere la malattia, ha paura di
I
14 Fondamentale aprile 2008
non farcela. Un medico che
passa dall’altra parte della
barricata acquisisce degli
strumenti in più che gli consentono di mettersi veramente nei panni del paziente, e
sarà sicuramente più aperto
al dialogo, determinante per
innescare il processo di guarigione.
È quindi un testimone importante per i suoi colleghi a
cui la vita ha risparmiato questa difficile prova.
UN’OCCASIONE
DI CAMBIAMENTO
“Per realizzare il progetto si
è costituito un gruppo interdisciplinare di ricerca, a cui
hanno partecipato diversi specialisti tra cui due oncologi
medici, un radiologo, un epidemiologo, due chirurghi, un
medico di medicina generale,
due psicologi e uno statistico,
due dei quali malati di cancro” spiega Manuela Provantini di Attivecomeprima. In
prima battuta gli specialisti
hanno preparato un questionario da proporre in forma
anonima ai medici ammalati,
individuando le diverse aree
su cui concentrare l’indagine
anche grazie ai racconti di chi
ha vissuto in prima persona la
malattia. In sostanza sono
state raccolte informazioni su
dati socio-demografici, scoperta della malattia (tipo e
conferma della diagnosi),
screening effettuati, scelta del
medico e della cura, tempo di
assenza dal lavoro, prognosi, tendenza rispetto agli altri
vita dopo la malattia (se è specialisti: si concedono
cambiata e come), rapporto molto più tempo libero, aumedico-paziente (se è cambia- mentano sensibilmente la prato e come).
tica sessuale e danno meno
“Nella fase successiva sono spazio al lavoro. “Questati contattati 205 primari sto dato potrebbe sugoncologi italiani, a cui si è co- gerire che gli oncolomunicato lo scopo del proget- gi, essendo i medici
to e si è chiesto di partecipare più esposti a ‘pensar
alla realizzazione dello stesso male’ e a essere pessimiproponendo, eventualmente sti, possono avere una magad altri colleghi che hanno giore propensione a reagire
avuto tale esperienza, la com- alla malattia gustando magpilazione del questionario” giormente la vita che resta
prosegue Provantini.
loro” aggiunge Gastaldi.
La raccolta del questionario, terminata nell’aprile C’È STILE E STILE
2007, ha dato un buon riEsistono differenze sostanscontro. “Siamo molto soddi- ziali nell’approccio alla masfatti. Anche se è stato uno lattia anche in base al sesso,
studio difficile,
che permettono
dai dati raccolti è Fare il medico di definire uno
emerso un cammaschile e
non è questione stile
pione sufficienteuno femminile.
di potere
mente ampio
Lo stile ma(103 persone) e ma di empatia schile è carattevario” commenta
rizzato dalla neStefano Gastaldi, ideatore del cessità di esercitare un conprogetto. “Nella maggior trollo. Di solito gli uomini si
parte dei casi abbiamo scoper- affidano a un oncologo comto che il medico affetto da petente ma conosciuto, per
cancro cambia quasi comple- poter tenere sotto controllo
tamente la propria vita (solo tutta la gestione delle terapie.
un terzo dichiara di non aver Le donne, invece, prima scelavvertito cambiamenti dopo gono la competenza e poi si
la malattia) e il modo di rela- affidano. Sembrano essere avzionarsi col paziente”.
vantaggiate rispetto ai colleTra i cambiamenti più si- ghi maschi perché sviluppano
gnificativi, il maggior tempo un’energia positiva che mira
da dedicare a se stessi, al part- a ricostruire la vita dopo la
ner e soprattutto ai figli e alla malattia. Per questo motivo
pratica religiosa. Diminuisco- sono più esposte a possibili
no invece l’attività sportiva e delusioni rispetto agli uomiquella sessuale – forse a causa ni, che investono meno sul
delle terapie – nei medici ma- proprio futuro perché poco
lati con prognosi peggiore.
inclini a considerare dei camUn dato importante è biamenti positivi. Ciò li
quello che riguarda gli onco- porta, però, a essere più facillogi, perché è in netta contro- mente preda di incertezza e
depressione.
Quando
un medico si
ammala corre il
rischio di entrare in
una crisi generalizzata, che riguarda sia la
sfera privata sia il ruolo
professionale. I due ambiti
tendono spesso a sovrapporsi,
ma il dato positivo è che per
il medico si innesca un importante processo di cambiamento – seppur molto sofferto – dell’immagine che egli
ha del suo ruolo. Di fronte
all’incertezza del futuro che
assale un paziente oncologico, il medico reagisce come
tutti gli altri. Può scegliere
una risposta creativa oppure
una chiusura in un mondo
triste dove la propria vita è
come congelata.
La maggior parte dei medici che hanno risposto al
questionario dimostra un atteggiamento propositivo:
l’approccio con il paziente è
molto più umano e aperto.
Istockphoto
LA RICERCA CONTINUA
Vogliono trasmettere quanto
essi stessi hanno sperimentato, ovvero l’importanza,
dopo la malattia, di dare
nuovo impulso alle relazioni
e agli affetti.
Il Progetto Chirone, in sostanza, disegna l’immagine di
un nuovo medico: “Non più
un professionista che difende
il potere di un ruolo paludato,
che parla un linguaggio tecnico poco o nulla comprensibile
ai malati, che non ascolta il
paziente e gli impone prescrizioni in modo paternalistico,
chiuso nella sua torre d’avorio, bensì una figura capace di
far giocare un ruolo determinante nella cura alla sua umanità di ‘guaritore ferito’” conclude Gastaldi.
RICERCHE IN VETRINA
Il farmaco giusto
al momento GIUSTO
di Cristina Ferrario
Corbis
Uno studio italiano aiuta
a personalizzare
la terapia del tumore del seno
apere se una terapia sarà somministrata dopo l’intervenefficace prima ancora di to chirurgico per ridurre il risomministrarla al pazien- schio di ricadute ed eliminare
te è un bel vantaggio per chi le eventuali cellule maligne redeve decidere come interveni- sidue. Lo studio è stato cofire: non la sfera di cristallo, ma nanziato da AIRC.
Negli ultimi anni diversi
ancora una volta l’impegno e il
lavoro dei ricercatori si sono ri- studi avevano dimostrato l’effivelati lo strumento più efficace cacia delle antracicline rispetto
per raggiungere un traguardo ai tradizionali protocolli di
cura del tumore del
tanto ambizioso.
Alessandra Gen- Ora si userà seno. Con la scodel gene
nari, ricercatrice
il farmaco perta
Her2 (presente solo
dell’IST (Istituto
solamente in alcuni tumori
nazionale per la ricerca sul cancro di quando è utile del seno e non in
altri), a cui hanno
Genova) e dell’Università di Genova, assieme ad contribuito in anni passati due
altri colleghi ha valutato l’effi- grandi ricercatori come Gianni
cacia della terapia basata su una Bonadonna e Sylvie Ménard la
particolare classe di farmaci, le ricerca è progredita. “Dall’imantracicline, nelle donne con portanza di Her2 in relazione a
tumore al seno in fase iniziale questo tumore è emersa l’ipotesottoposte alla cosiddetta che- si che l’efficacia delle antraciclimioterapia adiuvante, ovvero ne dipendesse proprio dalla
S
16 Fondamentale aprile 2008
presenza o dall’assenza di questo gene” afferma l’autrice dello
studio, spiegando le ragioni che
hanno spinto lei e il suo gruppo
ad approfondire questo particolare aspetto. Le antracicline
fanno parte di una delle numerose classi di farmaci utilizzati
nella chemioterapia, arma efficace per combattere il cancro
ma che ancora spaventa a causa
degli effetti collaterali che inevitabilmente porta con sé. Sono
tra le sostanze più utilizzate ed
efficaci nella terapia del tumore
del seno.
LA LIMITAZIONE
DEL DANNO
“Con la prevenzione e la
diagnosi precoce si possono
diagnosticare tumori molto
piccoli e facilmente operabili.
Molte donne potrebbero considerarsi guarite dopo l’interven-
to chirurgico, ma oggi non
siamo ancora in grado di prevedere quale di questi tumori
potrà dare origine a recidive, e
di conseguenza si fa quasi sempre la chemioterapia adiuvante” chiarisce Alessandra Gennari. Migliaia di donne (in Italia
sono oltre 10.000) ogni anno
ne sperimentano l’efficacia, ma
anche gli effetti collaterali.
Proprio nell’ottica di limitare i danni al paziente personalizzando la cura, i ricercatori
dell’IST hanno focalizzato la
loro attenzione sul gene Her2,
confermando che le antracicline sono efficaci solo nelle
donne con tumore del seno
positivo per il gene, circa il 30
per cento delle pazienti. Anzi,
in questo caso il trattamento a
IST
Corbis
LA RICERCA CONTINUA
Come dimostra lo studio
base di antracicline è più efficadei
ricercatoti di Genova la
ce rispetto a quello basato su
presenza
o l’assenza di un gene
altri farmaci, sia in termini di
aiuta
a
capire
se la terapia sarà
allungamento del periodo trautile,
oltre
al
fatto
che lo stesscorso prima di una eventuale
ricaduta sia in termini di so- so gene può essere il bersaglio
di anticorpi monoclonali utipravvivenza generale.
Se invece Her2 non è lizzati nel trattamento di alcuespresso (cioè non è attivo), la ne forme di tumore.
“Esiste oggi la possibilità di
terapia a base di antracicline è
creare delle vere e proprie
di fatto inutile.
“Conoscere a priori l’esito carte di identità dei tumori (e
dei pazienti) basadel trattamento
permette di evitare Cure classiche te su quali geni
vengono espressi
di sottoporre una
e terapie
nei singoli casi”
donna a una cura
intelligenti conclude Gennari.
che ha effetti collaterali e che non gaconvivono Questi speciali ‘ritratti genetici’ posrantisce un reale
beneficio rispetto a farmaci sono guidare la scelta della someno tossici” riassume effica- stanza più utile a combattere
la malattia.
cemente Gennari.
Se la chemioterapia ‘à la
Seguendo le indicazioni
dello studio, che non a caso ha carte’ è ancora una speranza
avuto ampia eco in tutto il per il futuro, già oggi si assiste
mondo, le cure a base di an- a una collaborazione tra teratracicline dovrebbero essere pia standardizzata (ovvero
somministrate solo al 30 per uguale per tutti i pazienti afcento delle circa 39.000 fetti da un determinato tipo
donne che ogni anno in Italia di cancro) e terapia personasi ammalano di tumore del lizzata: si utilizzano contemseno. E il restante 70 per poraneamente farmaci tradicento? “Nel caso di tumori zionali e farmaci intelligenti,
privi di Her2, già oggi esistono con l’obiettivo di rendere
farmaci che si sono dimostrati sempre migliore la qualità di
efficaci se utilizzati in partico- vita delle persone.
lari combinazioni e se ne stanno studiando di nuovi” rassiCosa sono le antracicline
cura la ricercatrice. “Bisogna
trovare altre soluzioni di cura
Il termine antracicline indica una classe di farmaci impiegati come chemioterapici nel trattamento di
più adatte al singolo paziente o
molti tumori solidi (tumore del seno, dell’ovaio, dei testicoli, dei polmoni eccetera) e di alcuni tipi di
a gruppi specifici di pazienti”.
leucemia e linfoma. Fanno parte di questa classe la doxorubicina, l’epirubicina, l’idarubicina e la
Terapia personalizzata,
daunorubicina, oltre ad altre molecole.
dunque, e non più anonima o
Per quanto riguarda il tumore del seno, l’introduzione di questi farmaci negli schemi di chemioterapia ha
uguale per tutti. Ma quanto è
portato evidenti benefici rispetto alle terapie più vecchie, ma con un prezzo da pagare: l’alta tossicità del
importante lo studio dei geni
farmaco. Con effetti collaterali come per esempio la perdita dei capelli, comuni alla maggior parte
e delle corrispondenti proteidei chemioterapici, e la tossicità cardiaca in circa una donna su 100. Lo studio dell’IST di Genova
ne, nel percorso che porta a
consentirà quindi di utilizzare questa arma potente solo nei casi in cui il rischio è veramente bilanciato
queste nuove forme di trattadal grande beneficio in termini di percentuali di guarigione.
mento?
Genova
Fondamentale aprile 2008 17
CHIRURGIA ROBOTICA
Braccio di ferro
per interventi di VELLUTO
di Agnese Codignola
La diffusione in tutta Italia di robot
chirurgici ha una grande importanza
soprattutto per gli interventi oncologici
u una cosa sono tutti oncologia di Milano, presso
d’accordo: la robotica il quale, con il robot, dal
rappresenta il futuro 2006 a oggi sono già stati efdella chirurgia, perché con- fettuati più di 250 interventi,
sente di operare in modo tale ne è davvero convinto: “Dal
da far sembrare le tecniche punto di vista tecnico non
laparoscopiche (cioè quelle c’è confronto tra un interche utilizzano piccole incisio- vento effettuato in laparosconi e strumenti miniaturizzati) pia, nel quale il chirurgo
deve comunque
pratiche da releIl braccio
agire manovrangare ai musei di
storia della me- meccanico evita do aste lunghe
parecchie decine
dicina, almeno
il tremolio
di centimetri e
per buona parte
della mano
rimanendo semdegli interventi
chirurgici più sofisticati. In pre all’esterno del paziente,
altre situazioni, invece, la con un’operazione nella
chirurgia che si avvale del quale lo stesso chirurgo opera
robot è complementare a direttamente con le sue
quella laparoscopica, ma ha mani, le quali, attraverso un
comunque un ruolo di cre- sistema che è lo stesso dei
giochi elettronici virtuali,
scente rilevanza.
Ottavio De Cobelli, diret- trasmettono i movimenti ai
tore della Divisione di urolo- bracci del robot con una figia dell’Istituto europeo di nezza straordinaria. Tutto
S
18 Fondamentale aprile 2008
ciò, tra l’altro, avviene in un
campo in cui la visuale,
anche dei minimi dettagli
anatomici, è straordinaria
perché assicurata da una ricostruzione tridimensionale
dell’organo effettuata dal
computer”.
NEL NOME
DI LEONARDO
Approvato dalla Food and
Drug Administration statunitense nel 2000, il macchinario che opera in tutto il
mondo è uno strumento
chiamato Da Vinci.
In pratica, si tratta di un
vero e proprio robot con tre
o quattro bracci meccanici,
tre dei quali riservati agli
strumenti chirurgici, e uno
per le fibre ottiche che permettono, rispetto alla laparoscopia tradizionale, di rico-
Da
struire il campo operatorio in
modo tridimensionale. Il chirurgo è in sala operatoria ma
non agisce più direttamente
sul corpo del paziente: lavora
all’interno di una vera e propria consolle lontana dal tavolo operatorio, muovendo
speciali joystick che trasmettono i movimenti ai bracci
meccanici. Gli strumenti robotici utilizzati evitano tutti i
possibili tremolii che possono colpire anche lo specialista più esperto e, grazie al
movimento a 360 gradi,
compiono atti chirurgici impossibili per una mano
umana. E i vantaggi sono assicurati, come dimostra la
Corbis
Vinci
crescente diffusione della tecnica: per esempio, se si considera l’intervento di asportazione di un tumore della prostata, il primo per il quale è
stata convalidata la procedura robotizzata, si nota che la
percentuale di interventi effettuati con il robot negli
Stati Uniti è passata dal 20
per cento del 2005 al 47 per
cento del 2007, e anche in
Europa i dati sono simili.
I chirurghi, insomma,
quando ne hanno la possibilità
sembrano preferire senza esitazioni il braccio del robot al
proprio, anche perché imparano molto in fretta a muoversi
in modo del tutto naturale.
“Non è un caso che molti
chirurghi si stiano affacciando con crescente fiducia al
mondo della robotica” conferma Claudio Giberti, direttore del Dipartimento chirurgico dell’Ospedale San
Paolo di Savona, dove il Da
Vinci è arrivato nel 2005 e
dove, da allora, sono stati eseguiti più di 200 interventi.
“Grazie alla precisione dell’intervento diminuisce molto il
rischio di sanguinamenti, il
bisogno di trasfusioni, la necessità di decorsi operatori
lunghi e complessi. Quando,
per esempio, come accade
sempre più spesso, dobbiamo
intervenire per asportare un
tumore della prostata che non
si è ancora diffuso agli organi
circostanti in un uomo giovane, il Da Vinci consente di
asportare la ghiandola senza
compromettere la continenza
urinaria e la potenza sessuale.
Il tutto con risultati analoghi, quando non migliori, di
quelli ottenibili con le tecniche tradizionali”. Al San
Paolo vengono correntemente effettuati, oltre alla prostatectomia radicale, asportazioni di tumori renali e interventi ginecologici, così come
accade in quasi 30 ospedali
italiani, dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano all’Ospedale Regionale della Valle
d’Aosta (che lo usa anche in
cardiochirurgia), all’Ospedale
di Spoleto, al San Giovanni
Addolorata di Roma fino all’Istituto San Raffaele-Giglio
di Cefalù, dove si usa anche
in ortopedia e nei tumori dei
tessuti molli. In tutti questi
centri la casistica è ormai numerosa e questo consente ai
pazienti di farsi operare in
tutta sicurezza senza allontanarsi troppo da casa.
Corbis
LA RICERCA CONTINUA
Fondamentale aprile 2008 19
CHIRURGIA ROBOTICA
Il congresso di MIRA
Grazia Neri SPL
Si chiama MIRA, da Minimally Invasive Robotic Association (ovvero
Associazione per la chirurgia robotica mininvasiva), e raduna i
migliori esperti al mondo di chirurgia robotica, tra i quali molti
italiani: anche per questo la sede scelta per il terzo congresso
mondiale, svoltosi alla fine di gennaio, è stata Roma (dopo
Innsbruck e New York).
L’incontro si è aperto con l’esecuzione, in tempo reale, di un
intervento di asportazione della prostata in un italiano di 55 anni
affetto da un tumore, eseguito sotto gli occhi di tutti i partecipanti da
Vipul Patel, dell’Ohio State University Medical Center, pioniere del
campo con alle spalle più di duemila prostatectomie con il robot.
L’aspetto più interessante dell’intervento è stata però la fase
successiva all’asportazione della ghiandola: il chirurgo ha infatti
ricostruito, sempre con il Da Vinci, le strutture che garantiscono la
continenza urinaria, secondo una tecnica messa a punto in Italia;
l’operazione è durata in tutto poco più di un’ora e il paziente è stato
dimesso il giorno dopo.
All’incontro era presente anche Pier Cristoforo Giulianotti, presidente
di MIRA, direttore della Divisione di chirurgia robotica dell’Illinois
University di Chicago che, quando era ancora in Italia, ha fondato a
Grosseto l’unica Scuola di chirurgia robotica nazionale, che è presto
diventata una delle più importanti a livello mondiale. Giulianotti
concorda che il futuro è nella robotica e, via via che aumentano le
dimostrazioni scientifiche di superiorità di queste tecniche su quelle
classiche, offrirle ai propri pazienti diventa anche una questione
etica: ecco perché la chirurgia del futuro si sta diffondendo
rapidamente, come dimostra il fatto che le iscrizioni al congresso
sono quadruplicate rispetto al primo incontro.
20 Fondamentale aprile 2008
notevole investimento e
UTILE ANCHE
anche i singoli interventi
PER LA DONNA
Spiega Angelo Maggioni, sono costosi. Nei grandi cendirettore della Divisione di tri, dove il robot viene usato
ginecologia oncologica del- da diversi specialisti, i conti
l’IEO: “Dal 2006 a oggi ab- alla fine tornano, ma nei picbiamo effettuato più di un coli reparti è difficile che si
centinaio di interventi per la riesca ad ammortizzare la
rimozione di tumori del spesa. Un altro limite è di
carattere tecnicorpo e della cervice uterina, del- Sono in corso co: con il bracrobotico, inl’ovaio e degli
sperimentazioni cio
fatti, non si ha
annessi e di altre
patologie beni- per ampliarne la sensibilità tatgne, con una ri- le indicazioni tile che consente al chirurgo di
duzione della degenza post operatoria del 30- sentire direttamente i tessuti:
40 per cento e della perdita anche questo è un dettaglio
di sangue tipica di questi in- tecnico che potrà essere miterventi dell’80 per cento. gliorato, come già sta avveNon solo: quasi la metà delle nendo per altre applicazioni
donne operate riferisce un della ricostruzione virtuale
minor dolore dopo l’opera- della realtà”.
Il futuro sembra insomma
zione e anche per questo abbiamo deciso di incrementa- essere nelle mani dei robot,
re il numero di operazioni soprattutto per tutti quegli
almeno del 20 per cento, interventi (che comunque
visto anche l’aumento di ri- sono sempre più numerosi)
chieste da parte delle pazien- che richiedono dissezioni fini
ti. Ciò permetterà, oltretut- e ricostruzioni complesse.
Infine una nota positiva:
to, di acquisire maggiore
esperienza in alcune neopla- l’Italia è all’avanguardia nel
settore, come dimostra anche
sie complesse”.
Quest’ultimo aspetto ac- il fatto che alla fine di gencomuna molte delle équipe naio si è svolto a Roma il
che si stanno cimentando terzo Congresso mondiale di
con il Da Vinci: quasi ovun- chirurgia robotica (vedi
que sono stati infatti avviati box). Nel nostro Paese si
protocolli sperimentali per contano già una trentina di
mettere a punto nuove appli- Da Vinci, operanti su tutto
cazioni, in particolare nel il territorio. I casi trattati in
campo della chirurgia addo- 29 ospedali sono stati finora
minale, per l’asportazione quasi 1.600, e questo pone
dei tumori del colon-retto e l’Italia al secondo posto nel
mondo dopo gli Stati Uniti,
per quella toracica.
Al momento, tra l’altro, che hanno oltre 500 sistemi
non sono ancora emersi li- robotici operanti, contro i
miti invalicabili della tecni- 120 di tutta Europa. L’Italia
ca. Spiega infatti Giberti: supera quindi la Francia, che
“Di sicuro il costo rappre- ha 18 ospedali con un robot
senta un ostacolo, soprattut- in sala operatoria, la Germato nei piccoli ospedali, per- nia, che ne ha 13 e la Gran
ché lo strumento richiede un Bretagna, che ne ha solo 9.
DAL MONDO
Notizie
flash
Addio al padre
dell’angiogenesi
• È scomparso all’età di 74 anni Judah Folkman, il ‘padre
Europa unita anche contro
il cancro
• Un rapporto della
Comunità europea
presentato
nel
mese di febbraio
scorso chiama a
raccolta i Paesi
europei nella lotta
contro il cancro.
Alla stesura del
documento hanno
partecipato esperti di
tutto il Continente, che
hanno stimato in 20 per cento la
crescita dei casi di tumore in Europa entro il 2020, soprattutto a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Solo strategie di intervento comuni potranno limitare il
danno e consentire ai sistemi sanitari europei di sostenere il
costo dei trattamenti per così tante persone.
Nuove speranze
per il tumore al fegato
•
Una nuova molecola, il sorafenib, rallenta la progressione
del tumore al fegato e migliora
la sopravvivenza dei pazienti
che non hanno ottenuto buoni
risultati con la chemioterapia.
Il farmaco, autorizzato in Italia
solo nell’ambito della sperimentazione clinica, è un
antiangiogenico, cioè agisce
sui vasi sanguigni impedendo
che se ne formino di nuovi e
rallentando così l’avanzamen-
to della malattia. “Questi risultati rappresentano senz’altro
una svolta, che per ora si traduce in un incremento delle
possibilità di sopravvivenza di
alcuni mesi, ma che per la
prima volta apre orizzonti di
cura concreti e inediti” ha
commentato Vincenzo Mazzaferro, direttore del reparto di
Chirurgia epato-gastro-pancreatica dell’Istituto nazionale
tumori di Milano.
Corbis
illustrazioni di Angelo Ruta
dell’angiogenesi’: lo scienziato ha scoperto il meccanismo
dell’angiogenesi tumorale, ovvero il fatto che i tumori favoriscono la nascita di nuovi vasi che portano nutrimento alla
massa maligna.
Amico dell’AIRC, è stato ospite della Giornata per la ricerca
sul cancro promossa da AIRC nel 1999 e la sua verve comunicativa, unita all’amore per il suo lavoro e alla grande competenza scientifica, hanno fatto del suo contributo uno dei
momenti più apprezzati dal pubblico. La sua disponibilità con
gli studenti anche a margine della conferenza scientifica è
stata una dimostrazione di quanto la Ricerca possa avvicinarsi alla gente.
Uomo di grande umanità, Folkman ha iniziato la sua carriera
come pediatra, e non ha mai smesso di curare i piccoli
pazienti pur dedicandosi anche alla teoria e alla ricerca. Sul
sito del Children Hospital di Boston, in cui lavorava, è stato
allestito uno spazio per le testimonianze di colleghi e pazienti. Risalta quella della madre di un bambino da lui salvato
oltre 28 anni fa: “Un uomo che mancherà a molti e che non
sarà dimenticato da nessuno”.
Corbis
D I R I T T I D E L M A L AT O
Non solo PRIVACY
ma più informazione
di Valeria Cudini
Con l’evolversi del rapporto tra medico e
paziente, sempre più improntato su un piano
paritario, anche la legge cambia e i diritti
aumentano
n Italia i malati, in particola- vono essere garantiti la più asre quelli colpiti da patologie soluta riservatezza e il rispetto
gravi come il cancro, sono della dignità”.
Ecco quindi il perché di una
ancora poco tutelati sul fronte
rapida
guida che informa sia gli
del diritto alla privacy e alla
operatori
(medici, infermieri,
confidenzialità. Lo ha denunimpiegati ammiciato recentemente il Garante per Solo il paziente nistrativi), ma
malati e fala privacy Francepuò accedere anche
miliari, su come ci
sco Pizzetti nel
alla propria si deve comportapresentare la pubblicazione di un cartella clinica re in particolare
per tutelare le
piccolo manuale
intitolato “La protezione dei fasce più deboli (anziani, bamdati personali del malato”, di- bini e disabili). Il punto cardine
sponibile anche online sul sito delle informazioni è uno solo:
le informazioni sulla salute di
www.garanteprivacy.it.
“Chiunque ha il diritto alla un individuo possono essere riprotezione dei dati personali ferite solo ed esclusivamente al
che lo riguardano” spiega il Ga- diretto interessato, o al tutore
rante. “Al cittadino che entra in legale nel caso di un minore. In
contatto con medici e strutture tutti gli altri casi deve essere il
sanitarie per cure, prestazioni malato a fornire esplicita automediche, acquisto di medicine, rizzazione, per iscritto, elencanoperazioni amministrative, de- do chi, tra amici e familiari,
I
22 Fondamentale aprile 2008
può essere tenuto al corrente
direttamente dal medico.
“Anche i figli o i genitori di un
malato maggiorenne, così come
il coniuge, devono essere esplicitamente autorizzati dal paziente a raccogliere informazioni sul suo stato di salute” spiega
ancora il Garante, che continua: “Abbiamo ricevuto diverse
lamentele da parte di persone
che sono state danneggiate (o si
sono sentite tali) dal comportamento dei medici, che continuano a dare per scontato il
fatto che, in mancanza di una
autorizzazione scritta, figli, genitori, mogli o mariti possano
essere messi al corrente di
quanto sta accadendo”.
Un caso emblematico è ora
al vaglio dei tribunali: la moglie, separata da qualche mese,
di un paziente con un cancro al
polmone ha avuto libero acces-
so alla cartella clinica dell’ex coniuge, mentre l’attuale compagna del paziente si è vista persino rifiutare il diritto di visita,
finché il paziente stesso non si è
ripreso abbastanza dall’intervento da rendere esplicita la sua
volontà di avere accanto la
nuova compagna e da denunciare i medici per violazione
della privacy.
Il diritto alla confidenzialità,
ricorda ancora il Garante, riguarda, oltre che lo stato di salute del paziente, anche le procedure diagnostiche e terapeutiche: visite specialistiche ed
esami che devono svolgersi in
ambienti idonei e in presenza
soltanto di chi è assolutamente
necessario, a eccezione di esplicite richieste del malato. In caso
di ospedali che hanno anche
una funzione didattica, come
quelli universitari, la presenza
LA RICERCA CONTINUA
Protezione per un malato fragile
di studenti deve essere limitata,
e comunque è buona norma
che il paziente dia esplicita autorizzazione alla loro partecipazione. Questo vale in particolare quando il malato viene sottoposto a visite potenzialmente
imbarazzanti (esami ginecologi,
proctologici eccetera).
IL DIRITTO
ALLA SALUTE
Il diritto alla salute è sancito
dalla Costituzione italiana e
proprio per questo si considera
un dato acquisito, a cui non dedicare particolare attenzione
fino a che una malattia improvvisa non obblighi a conoscere i
diritti e i doveri reciproci del
malato e del medico.
Una questione spinosa su
cui l’Italia e gli Stati membri
della Comunità europea si sono
interrogati più volte, fino a redigere un documento che stabilisce con precisione tutti i diritti
fondamentali del malato: la
Carta europea dei diritti del malato, frutto dell’esperienza del
Tribunale per i diritti del malato e di una revisione sistematica
di tutte le precedenti carte per i
diritti fondamentali del malato.
Il documento si articola in
14 punti che hanno come
obiettivo di garantire sempre e
per tutti un “alto livello di protezione della salute umana” rispettando i bisogni individuali
in base alle differenze di età, genere, religione, livello socioeconomico e alfabetizzazione.
Tra i punti fondamentali
della Carta spicca proprio il diritto all’informazione: “Ogni
individuo ha il diritto di accedere a tutte le informazioni che
riguardano il suo stato di salute,
i servizi sanitari e come utilizzarli, nonché a tutte quelle che
la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica rendono di-
sponibili. É importante che
esista un dialogo tra medico e
paziente così da evitare fraintendimenti o errori”. Ciò significa da un lato che il medico è
tenuto a informare il paziente
su tutte le terapie o interventi a
cui intende sottoporlo e dall’altro che il paziente non deve
omettere alcuna informazione
relativa alla sua storia clinica.
Inoltre, il paziente ricoverato
in ospedale può fare richiesta
scritta della propria cartella clinica e di tutta la documentazione che lo riguarda. Non solo: le
spiegazioni devono essere compatibili con il livello culturale
del paziente: se il medico si
siede accanto al letto del malato
e comincia a spiegarsi con termini non chiari, è necessario
che il paziente lo interrompa
chiedendogli esplicitamente di
essere più semplice. La posta in
gioco, infatti, non è piccola:
comprendere bene in cosa consiste la propria malattia, quali
sono le cure, le prospettive o gli
effetti collaterali permette al
malato di prendere le decisioni
più giuste per la propria vita.
In effetti la Carta stessa ammette che strettamente collegato al diritto all’informazione è il
diritto al consenso: “Ogni individuo ha il diritto ad accedere a
tutte le informazioni che lo
possono mettere in grado di decidere consapevolmente sulla
propria salute”.
Il medico è quindi obbligato
a informare per tempo (almeno
24 ore prima) il proprio assistito su quanto intende fare per
curarlo, mettendolo in condizioni di decidere quale soluzione adottare dopo aver vagliato
con lui le prospettive.
Il malato ha comunque
piena facoltà di rifiutare una
terapia o un intervento e persino di cambiare idea anche con
Il malato di cancro è un paziente particolare che, oltre all’assistenza
sanitaria, ha spesso bisogno di una serie di tutele legali che gli
consentano di vivere al meglio la malattia, ovviando al rischio di
perdita del lavoro o a difficoltà economiche.
A tutela di questi malati l’European Cancer Leagues ha approvato nel
2004 le Linee guida europee per i malati di cancro, che dovrebbero
essere adottate, nel rispetto dei diritti umani, da tutti gli Stati membri
dell’Unione Europea senza discriminazioni di età, sesso o altri fattori
sociali. Vediamole:
1. Indagine, diagnosi e trattamento precoci per migliorare
l’aspettativa di vita anche grazie a tecnologie all’avanguardia, alla
continuità di assistenza e all’accesso a sperimentazioni cliniche.
2. Qualità dell’assistenza, ovvero diritto del malato a partecipare a
tutte le decisioni che riguardano le terapie, sostegno alle famiglie,
terapia del dolore e cure palliative garantite, équipe
multiprofessionali dedicate.
3. Rapporto di qualità tra il malato e gli operatori sanitari
(migliore comunicazione e interazione nell’ottica di un’assistenza
sempre migliore).
4. Costante informazione del malato sia sulle sue condizioni
personali sia sulle novità della ricerca.
5. Sostegno psicologico ai malati e ai loro familiari (psicologi,
gruppi di sostegno, accesso a linee telefoniche dedicate eccetera).
6. Sostegno sociale ed economico (sostegno durante e dopo la
malattia al paziente e ai famigliari, aspettativa per malattia,
part-time, garanzia del posto di lavoro, assistenza ai gruppi più
disagiati come immigrati, disoccupati e soggetti con invalidità
conseguente alla malattia).
7. Riabilitazione durante e dopo il trattamento (programmi
personalizzati, chirurgia ricostruttiva, facilitazioni per l’inserimento
lavorativo).
8. Cure palliative (diritto del malato terminale a scegliere dove
curarsi e a beneficiare di un’efficace terapia del dolore).
9. Difesa e promozione degli interessi dei malati grazie alla
partecipazione attiva delle associazioni di pazienti presso
istituzioni e strutture sanitarie.
il trattamento già in corso,
senza che questo comprometta
il suo diritto a essere comunque curato.
Esistono poi casi particolari
(minori o soggetti incapaci di
intendere e di volere) in cui le
decisioni sulla salute sono affidate a un legale rappresentante
(per i minori il consenso è automaticamente delegato ai genitori) che autorizza o meno
allo svolgimento di determinati
trattamenti, ma sempre cercan-
do il più possibile di rispettare
la volontà del malato che deve
comunque essere sempre informato.
In Italia, infatti, per qualunque trattamento sanitario, medico o infermieristico, è obbligatorio il consenso del paziente.
Per questo si parla di consenso
informato, che costituisce il
fondamento dell’uso lecito di
una terapia o di un intervento,
in assenza del quale si compie
un reato.
Fondamentale aprile 2008 23
NUOVE UNITÀ DI RICERCA
Ti regalo un laboratorio
tutto PER TE
di Valeria Cudini
Ecco cosa prova un giovane
ricercatore che grazie ad AIRC può
cominciare a camminare con le
proprie gambe
Francesco Fazi
ogliamo raccontarvi l’e- mo dove poter portare avanti
sperienza di Francesco le proprie idee: un primo
Fazi, che dal gennaio passo verso un laboratorio
2008 ha avuto la possibilità di strutturato e definitivo, diffiiniziare il suo nuovo progetto cile da mettere in piedi in
di ricerca a Roma, presso la una realtà, come quella italiaFondazione Parco scientifico na, dove la gioventù è un
handicap, in particolare nelle
biomedico San Raffaele.
Dal racconto del ricercato- istituzioni accademiche.
re e dalle caratteristiche della Questi bandi sono stati battezzati ‘start up’,
sua esperienza si
comprende facilHanno una per rinforzare l’idi un progetmente che signifipreparazione dea
to di avvio di una
cato ha per un giovane l’opportunità approfondita e nuova carriera.
I giovani che
di lavorare nel internazionale
hanno concorso e
proprio campo di
ricerca in assoluta autonomia. poi vinto le start up provenDa qualche anno AIRC gono da un’esperienza all’emette a disposizione di gio- stero o comunque in laboravani scienziati particolarmen- tori prestigiosi dove hanno
te brillanti dei finanziamenti acquisito una preparazione
quinquennali che consento- da poter mettere poi a frutto
no loro di formare in Italia in Italia in un progetto tutto
un gruppo di ricerca autono- loro.
V
24 Fondamentale aprile 2008
UNO TRA SETTE
Nel 2007 sono state finanziate con questa modalità
sette start up, cinque in corso
e due nuove, dislocate in varie
regioni italiane (vedi la cartina in queste pagine).
“Sì, è veramente una gran
bella possibilità” conferma
Fazi. “Vincendo questo finanziamento posso mettere a
frutto tutto il lavoro che ho
svolto in questi anni di ricerca
dedicati a studiare e a chiarire
i meccanismi che stanno alla
base delle leucemie e, soprattutto, posso farlo in autonomia. In sostanza sono responsabile dell’originalità del mio
progetto, della sua fattibilità e
dei risultati che ottengo.
Anche degli eventuali fallimenti, ovviamente! E ciò
rende l’impresa altamente formativa. Qui alla Fondazione
San Raffaele di Roma ho a
disposizione un laboratorio
equipaggiato, l’accesso a
tutte le attrezzature e ai servizi e, cosa ancor più importante, la possibilità di interagire con gli altri gruppi di ricerca, requisito fondamentale per creare una nuova e stimolante atmosfera scientifica
dove un giovane ricercatore
può crescere. Il finanziamento dell’AIRC è arrivato a
gennaio e quindi sono ancora all’inizio, ma mi sto organizzando. Del gruppo faranno parte anche un tecnico di
laboratorio e un giovane ricercatore che ho già provveduto a selezionare”.
Sta
LA RICERCA CONTINUA
MICRO RNA
NELLE LEUCEMIE
Francesco Fazi, pur essendo ancora molto giovane (ha
appena compiuto 35 anni),
ha già alle spalle una lunga
carriera di studi, di ricerca e
di riconoscimenti nell’ambito della biologia molecolare
e in particolare dei meccanismi responsabili delle alterazioni genetiche che stanno
alla base delle leucemie.
Si è formato all’Università La Sapienza di Roma nei
gruppi di lavoro di Filippo
Lo Coco e soprattutto di
Clara Nervi, con la quale ha
avuto la possibilità di raggiungere risultati prestigiosi.
“Nel 2000 ho avuto una
grande occasione e cioè
quella di lavorare a Milano
presso l’Istituto europeo di
oncologia, nell’équipe del laboratorio diretto da Giuseppe Pelicci e in collaborazione
con Luciano Di Croce, oggi
a capo di un gruppo di ricerca presso il CRG (Centre de
Regulació Genòmica, Centro per la regolazione genomica) di Barcellona”prosegue Fazi. “Per me è stata da
un lato una reale opportunità per ampliare e mettere a
frutto le mie conoscenze riguardo ai meccanismi di regolazione dell’espressione
dei geni, dall’altro mi ha
aperto la strada a pubblicazioni su riviste scientifiche
prestigiose come Science,
nel 2002”.
Progetti e studi ambiziosi
quelli del giovane Fazi, che
prova a descriverci in parole
semplici quali siano le linee
Paolo Malatesta
Istituto nazionale per la ricerca
sul cancro - Genova
Fabrizio D’Adda di Fagagna
IFOM Istituto FIRC di oncologia
molecolare - Milano
Francesca Ciccarelli
IEO Istituo europeo
di oncologia - Milano
Andrea Brentolan
Istituto scientifico
San Raffaele - Milano
Irma Airoldi
Istituto Gaslini - Genova
Francesco Fazi
Parco scientifico biomedico
di Roma S. Raffaele
Antonio Moschetta
Consorzio Mario Negri Sud
S. Maria Imbaro (Chieti)
di ricerca che intende portare avanti nei cinque anni
(tre in realtà, prorogabili
fino a cinque in base ai risultati ottenuti) del suo progetto. “In pratica il mio
gruppo e io ci occuperemo
di studiare i microRNA, che
sono delle piccole molecole
coinvolte nei meccanismi di
regolazione dei geni. In questi ultimi anni si è scoperto
che i microRNA svolgono
un ruolo determinante in
numerosi processi biologici,
compresi quelli che stanno
alla base dello sviluppo o
della soppressione del cancro. Per questo si parla di
microRNA oncogeni (cioè
rt UP
Le 7 start up
Il progetto di Fazi è deciche intervengono nello sviluppo del cancro e aumenta- samente ambizioso e innovano le possibilità che il desti- tivo e tra l’altro non è l’unica cosa di cui il
no di una cellula
Da Roma
giovane si occusi diriga in senso
pa. Infatti, dal
tumorale) o vicea Milano
novembre dello
versa di microRe ritorno
scorso
anno
NA oncosoppressori (che im- per imparare Francesco è dipediscono lo svi- dai più grandi ventato ricercatore universitaluppo di neoplasie). Nello specifico noi stu- rio presso il Dipartimento di
dieremo il ruolo che svolgo- istologia ed embriologia
no i microRNA nei processi medica della Ia Facoltà di
di formazione delle cellule medicina e chirurgia della
del sangue. Allo stesso Sapienza, Università di
tempo cercheremo di appro- Roma. Per non parlare delle
fondire come questi processi pubblicazioni scientifiche
siano sregolati nelle cellule che, dal 2001 a oggi, proseleucemiche. In prospettiva guono a ritmo serrato (ne ha
queste piccole molecole po- già collezionate una quinditrebbero fornire delle indica- cina) e tutte su prestigiose
zioni preziose sia per la dia- riviste internazionali (Cell,
gnosi sia per il trattamento Cancer Cell, Cancer
Research).
delle leucemie”.
Fondamentale aprile 2008 25
FIRC
FONDAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO
Lasciare alla ricerca,
investire sul FUTURO
Antonio Ricci, il papà di ‘Striscia
la notizia’ ha scelto di aderire
alla campagna lasciti FIRC
Antonio Ricci
a sempre FIRC diffonde amata della televisione italiana;
la cultura del lascito testa- l’ex Presidente Carlo Azeglio
mentario come atto Ciampi. Proprio Alberoni ha
importante, ma semplice e che partecipato al progetto fin dalla
per di più non costa nulla. Una sua ideazione, sottolineando
scelta che permette di proiettar- che: “Se l’idea di fare un lascito
si verso il futuro per garantire i testamentario diventa di domisuccessi della ricerca. Da alcuni nio comune, se viene interpretata dagli italiani
anni molti volti
noti del mondo Sdrammatizzare come un modo
di pianificadello spettacolo,
è una forma sereno
re un futuro lontadella cultura e
dello sport hanno di prevenzione no nel quale non ci
scelto di fare testa- della tristezza saremo, se si crea
u n’ a b i t u d i n e ,
mento per la Fondazione e di affiancarla nella diventa allora davvero possibile
campagna di sensibilizzazione. mettere in piedi una potente
Tra loro Francesco Alberoni, fonte di finanziamento per chi
sociologo e scrittore, e sua lavora nei laboratori della ricermoglie Rosa, scrittrice; Michele ca e nelle corsie degli ospedali”.
Mirabella, giornalista e conduttore tv; Marcello Lippi, allena- SOSTENERE I RICERCATORI
tore della nazionale italiana di CON UN TESTAMENTO
calcio; Raimondo Vianello e
Anche Antonio Ricci,
Sandra Mondaini, la coppia più autore televisivo di trasmissio-
D
26 Fondamentale aprile 2008
ni famose come Striscia la
notizia, ha accettato con entusiasmo la proposta di aderire
alla campagna lasciti FIRC
‘Ho scelto’, prestando la sua
immagine in qualità di testimonial e disponendo un piccolo lascito nel suo testamento
a favore della Fondazione e dei
nuovi progetti di ricerca.
Ligure di nascita e pungente per natura e professione,
Ricci non perde l’occasione
per scherzare anche su argomenti seri: “È un modo per
sdrammatizzare. Ed è importante come la prevenzione”,
dice ironizzando sulla presunta tirchieria dei suoi conterranei e sul frequente atteggiamento superstizioso degli italiani. Tuttavia, non perde
fiducia nella nostra generosità
e nella capacità di riconoscere
e scegliere un investimento
sensato come quello a sostegno della ricerca scientifica: a
suo parere, infatti, per sensibilizzare le persone al lascito
basta spiegare loro che donare
parte della loro eredità alla
FIRC “è come lasciare i soldi a
noi stessi”, e che “lasciare alla
ricerca vuol dire investire sul
futuro, che è dei nostri figli”.
Inoltre, secondo Ricci, è
importante ricordare alla
gente che la ricerca “è l’unica
strada perché la malattia venga
sconfitta. Non c’è una scorciatoia più o meno esoterica, non
c’è altra soluzione o via di
scampo”. Perciò, sostiene che
gli italiani “probabilmente
aderiranno facendo gli scongiuri, ma risponderanno con
generosità, anche perché questo è un modo razionale per
toccare ferro. Quello irrazionale sarà anche divertente per
battute e barzellette, ma è l’altro, il razionale, che assicura
realmente contro i malanni”.
Ci piace ricordare che Striscia la notizia si è sempre battuta contro chi specula sulla
credulità disperata delle persone, tanto più quando la sofferenza di chi si rivolge a presunti maghi e sensitivi è legata
a motivi di salute: “Striscia”
afferma Ricci “ha ricevuto
tantissime segnalazioni ed è
andata a caccia degli stregoni
speculatori. La base prima del
truffatore è quella di colpire la
sua vittima battendo il tasto
del dolore e della malattia che
in tanti considerano ancora
incurabile. E, invece, è curabile, solo che la gente, informata male, in circostanze drammatiche e quando tutto sembra crollare, si rivolge a un
mago e così il danno è doppio.
Una tragedia da debellare”.
PARLARE DI CANCRO
È IMPORTANTE
Secondo lui, quindi, è
importante parlare di cancro,
“perché le persone che ne vengono colpite non si autoescludano. Il tumore è anche una
lotta interna, psicologica. Si
deve resistere provocatoriamente, trovare occasioni di vita”. Ed
è importante parlarne anche in
televisione, per quanto possa
essere difficile. “Va preso in
maniera un po’ ironica” dice.
“Non lasciamo che ci intristisca!
Noi a Striscia abbiamo sempre
trattato temi sociali: l’uranio
impoverito, il pericolo dell’inquinamento elettromagnetico,
l’amianto. La gente deve sapere
che ci sono luoghi inquinati che
provocano malattie come il cancro. Aderiamo sempre alle campagne sui temi sociali. La FIRC,
poi, è seria”.
E, rispetto alla prevenzione,
qual è la sua posizione? “Ho una
certa refrattarietà a farmi mettere le mani addosso” confessa.
“Però adesso mi sono impegnato regolarmente a fare check-up
completi. C’è l’idea per cui non
bisogna mai farsi vedere malati,
ma sempre vincenti. Invece, è
giusto sapere, cercare di prevenire, donare soldi alla ricerca”.
L’impegno di Ricci a fianco
di FIRC e AIRC non è dunque
un semplice atto dovuto, ma
una scelta consapevole e sentita:
“Sono già stato testimonial laico
di AIRC due anni fa, ad Alassio” racconta “so bene quanto
l’opera di questa associazione sia
indispensabile al di là di ogni
ragionevole dubbio. Forse è
bene ricordare che senza una
ricerca seria non si va proprio da
nessuna parte. Dunque, qualunque iniziativa per aiutare i
ricercatori è da incoraggiare e
spalleggiare”.
Spende le sue ultime parole
rivolgendosi proprio ai liguri
come lui: “Ai liguri dico: consideratelo un investimento, il
migliore. Saranno soldi che
frutteranno in salute ai vostri
figli e nipoti, dunque è un investimento che risponde anche
alle esigenze dei taccagni e degli
egoisti perché riguarda il benessere diretto di chi apre il portafoglio, magari anche subito
senza aspettare che il notaio
legga la disposizione testamentaria. Il ligure quando si reincarnerà in un’altra vita avrà il vantaggio di trovare un problema,
quello del cancro, risolto. E
totalmente gratis. In questa vita,
invece, smentiamo la nomea di
spilorci anche perché ci sono
‘braccine corte’ peggio delle
nostre. Un esempio per tutti: i
biellesi come Ezio Greggio. Ma
anche Ezio quando si tratta di
solidarietà e di salute del prossimo è il primo a mettere le mani
In concreto, effettuare un lascito testamentario è molto semplice.
Basta prendere un foglio, scriverci sopra a mano, di proprio pugno
(particolare essenziale), l’ammontare e il destinatario del lascito,
datarlo e firmarlo. È il cosiddetto testamento olografo, che potrà
essere poi affidato a una
persona di fiducia, a un
familiare piuttosto che a un
notaio. Un’alternativa è il
testamento pubblico. Questo
viene redatto in presenza di
terzi e offre in genere maggiori
garanzie: presso uno studio
notarile, davanti a dei testimoni,
si dichiarano le proprie volontà
al notaio il quale le trascrive su
un documento che avrà
poi cura di conservare.
I lasciti testamentari sono la principale fonte di
raccolta fondi della Fondazione Italiana per la Ricerca
sul Cancro.
Grazie ai lasciti la FIRC nei suoi oltre 20 anni di attività
ha potuto erogare alla ricerca oncologica italiana oltre
140 miloni di euro.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
su come effettuare un lascito
a favore di Fondazione Italiana
per la Ricerca sul Cancro oppure
ricevere l’apposita pubblicazione,
può consultare
il sito www.fondazionefirc.it
oppure telefonare allo 02 79 47 07
Aiutare la ricerca
con un lascito è semplice.
in tasca e quando le tira fuori
non sono certamente vuote!”
E quanto è importante ben
lo sottolinea Elisabetta Petrucci,
direttore della Fondazione: “I
lasciti testamentari sono molto
importanti per la FIRC: rappresentano quasi i tre quarti dei
fondi raccolti ogni anno, e sono
destinati al finanziamento del-
l’Istituto FIRC di oncologia
molecolare di Milano, uno dei
più importanti centri di ricerca
postgenomica al mondo, e delle
numerose borse di studio per
attività di ricerca”.
Fonte: Grazia (10 aprile
2007) e Il Secolo XIX (12 aprile
2007). Ringraziamo le testate per
la collaborazione.
Fondamentale aprile 2008 27
Corbis
Foglio e penna: il testamento è fatto
FIRC
FONDAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO
Con i lasciti si offre
continuità alla SCIENZA
di Livia Romano
Grazie ai fondi provenienti
dai testamenti, FIRC può garantire
ai giovani un elevato numero
di borse triennali
na Fondazione ha un van- scienza in Italia” spiega Elisabettaggio su un’Associazione: ta Petrucci, direttore generale
grazie al suo patrimonio, della Fondazione. “I beneficiari
costituito da lasciti testamentari delle nostre borse sono italiani
e donazioni, e alla sua particola- laureati in medicina o in altre
re forma giuridica, può assume- discipline scientifiche, che prere impegni economici di lunga sentino un progetto di studio da
durata. È per questo che è nata svolgersi presso istituti di ricerca
oncologica italiani
la FIRC (Fondazione italiana per la Un solo anno o esteri. Le borse
possono essere
ricerca sul cancro)
non basta
annuali, biennali,
con lo scopo di
garantire il futuro per consentire triennali, ma si
una formazione cerca sempre di
della ricerca.
privilegiare le lunTra i suoi obietcompleta
ghe durate, perché
tivi, la formazione
ha un ruolo cruciale: FIRC la ricerca ha bisogno di tempo.
finanzia numerose borse di stu- Titolo preferenziale, in particodio che consentono ai ricercato- lare per le borse di tre anni, è la
ri di portare avanti i loro pro- disponibilità, da parte dei cangetti e di arricchire, con le loro didati, a fare esperienza presso
scoperte, il mondo dell’oncolo- strutture diverse da quelle di
gia. “Finanziare i giovani è uno provenienza, non necessariastrumento assolutamente neces- mente all’estero: anche la mobisario allo svecchiamento della lità interna nel Paese ha un valo-
U
28 Fondamentale aprile 2008
re fondamentale. Spostarsi per
conoscere una nuova realtà
allarga gli orizzonti e favorisce la
crescita professionale”.
FIRC ha abbracciato con
AIRC il progetto di seguire i
futuri protagonisti dell’oncologia italiana fin dalla culla, se
così si può dire; grazie a un’azione coordinata si cerca di
fare in modo che la formazione di un giovane non vada
sprecata: dopo i primi tempi
in laboratorio, dedicati soprattutto ad apprendere nuove
tecniche e nuove teorie, deve
esistere per i giovani italiani
uno sbocco lavorativo certo
nel settore che hanno scelto,
anche perché i soldi spesi per
formare un giovane scienziato
cominciano a fruttare, in termini di scoperte, solo dopo
che ha completato il suo
apprendimento.
La Fondazione ha scelto di
essere presente attivamente
anche nel mondo dell’università, dove ha reso possibile l’istituzione di tre cattedre: una
di Oncologia medica presso
l’Università degli Studi di
Milano, e due di Oncologia
molecolare, la prima presso
l’Università degli Studi di
Napoli Federico II e la seconda presso l’Università Politecnica delle Marche, ad Ancona.
Nel 1998 FIRC si è fatta
anche imprenditrice di ricerca,
creando una struttura all’avangurdia come l’Istituto FIRC di
oncologia molecolare. Fedele
alla matrice formativa della
Fondazione che l’ha creato,
IFOM è al contempo un istituto di formazione avanzata
per giovani scienziati e uno dei
più importanti centri di ricerca postgenomica al mondo.
BORSE DI STUDIO
Corbis
Fuori sede al Sud
Laurea a pieni voti in Biotecnologie con indirizzo medico,
dottorato di ricerca presso l’Università Federico II di Napoli e ora
una borsa di studio FIRC di durata triennale.
Carmela De Marco, 27 anni, lavora nel gruppo di Giuseppe
Viglietto, al Dipartimento di medicina sperimentale e clinica
dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e attualmente sta
trascorrendo un periodo ‘fuori sede’ presso il nuovo e
modernissimo centro di ricerca BIOGEM-IRGS di Ariano Irpino, in
provincia di Avellino.
“Seguo un progetto di ricerca finalizzato alla generazione di
modelli sperimentali con lo scopo di studiare e chiarire il
ruolo di determinati geni nei tumori” spiega Carmela. “Mi
dedicherò all’analisi dettagliata dei meccanismi che regolano
una particolare via di trasduzione del segnale, la via
PI3K/PTEN/AKT, nel tumore del polmone. Se i risultati saranno
incoraggianti, si potrà probabilmente estendere la ricerca
anche ad altri tipi di tumore”. Lavorare allo sviluppo di modelli
sperimentali comporta un lungo periodo di preparazione:
“Predisporre quanto necessario agli studi oncologici che poi
porteremo avanti può richiedere diversi mesi di lavoro” spiega la
giovane ricercatrice. “Anche per questo motivo è stato
importante per me riuscire a ottenere una borsa triennale”.
La borsa di studio FIRC permetterà a Carmela di dedicarsi al
proprio progetto: “È un aiuto importante soprattutto per noi
ricercatori che viviamo lontani da casa: le spese da affrontare
sono decisamente elevate”.
Dalle aule ai laboratori
“Dopo una pausa forzata, la borsa di studio FIRC mi ha dato
l’opportunità di ricominciare a fare il lavoro che amo e per il
quale ho studiato”. Sono le parole di Patrizio Caini, una laurea in
Scienze biologiche, un dottorato di ricerca e diversi anni di lavoro
presso l’Università di Firenze.
Lo scorso anno Patrizio è stato costretto a lasciare il laboratorio
per 5 mesi a causa della mancanza di fondi e durante questo
periodo ha saputo sfruttare le proprie competenze in un ruolo
completamente nuovo: insegnante di scienze presso una scuola
media superiore. “L’esperienza dell’insegnamento è stata una
bella parentesi, ma la mia vera passione è la ricerca” afferma
Patrizio, che poi aggiunge: “Sono felice di essere tornato in
laboratorio dove mi occuperò dello studio dei meccanismi che
regolano le patologie causate dalla presenza del virus dell’epatite,
con particolare attenzione al virus dell’epatite C. L’infezione da
parte di questo virus può dare origine, oltre a cirrosi e tumore del
fegato, anche a malattie extraepatiche che potrebbero
degenerare in tumori linfatici. È un progetto nuovo che spero di
riuscire a portare a termine al meglio anche grazie alla tranquillità
che questa borsa FIRC mi garantisce per tre anni”.
Patrizio Caini lavora presso il Centro per lo studio delle
manifestazioni sistemiche da virus epatitici (MaSVE)
dell’Università degli Studi di Firenze diretto da Anna Linda
Zignego che da anni si occupa dello studio dei virus dell’epatite
e dei meccanismi di oncogenesi virali.
Fondamentale aprile 2008 29
BORSE DI STUDIO
Partire
con SLANCIO
a cura della redazione
Corbis
Anche quest’anno le borse di AIRC
e FIRC puntano a creare
una generazione di giovani
ricercatori italiani impegnati
nel campo oncologico
er formare un ricercatore
in grado di ottenere risultati concreti nella cura dei
tumori, il percorso ideale parte
dalla laurea, passa attraverso
un’esperienza in un laboratorio
di eccellenza, continua possibilmente all’estero e prevede il
rientro in Italia per mettere a
frutto l’esperienza maturata. Il
mestiere è affascinante e pieno
di soddisfazioni, ma non sempre semplice: i fondi pubblici in
questo settore sono molto ridotti, e lo sono ancor più quelli
destinati alla formazione di
nuovi ricercatori.
Quindi, come imparare le
basi della ricerca scientifica?
Come cominciare a dare il proprio contributo in un laboratorio potendo contare su un percorso di formazione assicurato
da ricercatori più esperti? L’unico modo è mettersi in gioco,
P
30 Fondamentale aprile 2008
sperimentare in prima persona
cosa significa lavorare sul bancone del ricercatore.
Per consentire ciò AIRC e
FIRC sostengono ogni anno
decine di giovani ricercatori
neolaureati, o comunque ‘alle
prime armi’, che partecipano
ai bandi per borse di studio
triennali. Perché tre anni? Perché è il tempo minimo necessario ad acquisire una competenza di base e a familiarizzare
con le tecniche, oggigiorno
sempre più sofisticate, utilizzate nei laboratori.
Sono ormai centinaia i
medici, i biologi, i chimici, gli
epidemiologi che grazie a queste
borse di studio, nate in AIRC
negli anni Ottanta, oggi operano nei laboratori e nelle cliniche
del nostro Paese. Così come
sono tanti i ricercatori di fama
internazionale che proprio con
una borsa come questa hanno
iniziato la loro carriera, per
esempio Gabriella Sozzi, direttore dell’Unità di ricerca dell’Istituto nazionale tumori di
Milano, Claudio Bordignon,
professore di Ematologia dell’Università Vita-Salute San
Raffaele di Milano e Silvia Franceschi, responsabile del Gruppo
infezioni e cancro presso l’Agenzia internazionale per la ricerca
sul cancro.
QUANDO IL RICORDO
SI FA RICERCA
Sono numerose le persone
che decidono di destinare un
lascito alla ricerca, che andrà
alla formazione di giovani
oncologi. La lungimiranza di
chi riesce a guardare oltre
l’orizzonte della propria vita
appartiene spesso a persone che
contro il cancro hanno dovuto
scontrarsi e magari perdere, ma
prima hanno deciso di fare
quanto era in loro potere per
garantire a figli e nipoti un
futuro in cui questa malattia
sarà sempre più debole. E
ancora, come si vede dall’elenco
a pagina 32, ci sono altre borse
che hanno un nome, un
cognome e un volto. Sono
frutto di un’intelligente e civile
abitudine di ricordare una
persona amata scomparsa con
qualcosa di costruttivo: una
borsa intitolata. È bello pensare
che il fatto di studiare grazie a
una borsa in memoria sia per il
ricercatore fonte di grande
motivazione.
Una parte dei fondi
proviene infine da aziende che
avvertono l’importanza del
ruolo che possono avere nello
sviluppo sociale e scientifico del
Paese.
BORSE DI STUDIO
BORSE FIRC TRIENNALI
Nascono dalla volontà della Fondazione di sostenere
programmi formativi
ABRUZZO
Santa Maria Imbaro (Chieti)
LOMBARDIA
Bergamo
Consorzio Mario Negri Sud
Ospedali Riuniti di Bergamo
Giuseppe Lo Sasso
CALABRIA
Catanzaro
Università di Catanzaro
Magna Graecia
Carmela De Marco
CAMPANIA
Napoli
Università di Napoli Federico II
Alessandra Bertoni
Alessandra Carobbio
Milano
Fondazione IRCCS Ospedale
Maggiore Policlinico,
Mangiagalli, Regina Elena
Luca Agnelli
Istituto di ricerche
farmacologiche Mario Negri
Paola Bertuccio
Istituto europeo di oncologia
Carla Micucci
Arianna Sabò
IFOM Istituto FIRC di oncologia
molecolare
FRIULI - VENEZIA GIULIA
Aviano (Pordenone)
Flavia Troglio
Rozzano (Milano)
Centro di riferimento oncologico
- IRCCS
Istituto Clinico Humanitas
Stefania Berton
LAZIO
Roma
Università di Roma Tor Vergata
Daniela Barcaroli
Istituto Regina Elena
Federica Cuppone
Università di Roma La Sapienza
Gioia Ubaldo
LIGURIA
Genova
Università di Genova
Francesca Bellora
Istituto Giannina Gaslini
Daniela Di Paolo
Paola Vacca
Renata Ilde Maria Mazzucchelli
Pavia
Consiglio nazionale delle
ricerche
Emmanuele Crespan
PIEMONTE - VALLE D’AOSTA
Candiolo (Torino)
Istituto per la ricerca e la cura
del cancro
Francesca De Bacco
Lucia Napione
TOSCANA
Firenze
Università di Firenze
Patrizio Caini
Eliana Parente
Lucca
Azienda Usl2 Lucca
Mariagrazia Quattrocchi
BORSE AIRC SPONSORIZZATE
Nascono dai contributi di aziende specificatamente destinati al finanziamento di borse di studio
Borsa biennale
Borsa annuale
STARWOOD HOTELS & RESORTS WORLDWIDE
STARWOOD HOTELS & RESORTS WORLDWIDE
ABRUZZO - Santa Maria Imbaro (Chieti)
LOMBARDIA - Milano
Consorzio Mario Negri Sud
Fondazione IRCCS Istituto nazionale tumori
Rossella Venditti
Paola Tiberio
Borsa biennale
Borsa triennale
STARWOOD HOTELS & RESORTS WORLDWIDE
SCHENKER - ERICO GHEZZI
LIGURIA - Genova
LOMBARDIA - Bergamo
Istituto nazionale per la ricerca sul cancro - IST
Ospedali riuniti di Bergamo
Paola Orecchia
Vittoria Guerini
Fondamentale aprile 2008 31
BORSE DI STUDIO
BORSE AIRC E FIRC INTITOLATE
Nascono da lasciti testamentari o donazioni che vogliono
ricordare il nome di persone o enti specifici
BORSA ANNUALE
ENRICO CASSARÀ
BORSA BIENNALE
MARIA MEMMO CAIROLI
Università di Catanzaro
Magna Graecia
Università di Roma
La Sapienza - Roma
Tiziana Mega
BORSA TRIENNALE
FRANCESCO IPPOLITO
Università di Napoli Federico II
Stefano Amente
Chiara Napoletano
BORSA ANNUALE
DARENGO MONTECCHI
Istituto nazionale per la ricerca
sul cancro - Genova
Marta Zancolli
BORSA ANNUALE
DOTT. MARIO SANNA
BORSA ANNUALE PROVINCIA DI
CROTONE
Istituto di ricerche
farmacologiche
Mario Negri - Milano
Istituto di ricerche
farmacologiche
Mario Negri - Milano
Marco Mazzoletti
BORSA ANNUALE LISA MASCOLO
IFOM Istituto FIRC
di oncologia molecolare - Milano
Daniele Fachinetti
BORSA ANNUALE
AMELIA MARTINELLI
Università di Bari - Bari
BORSA ANNUALE
ADRIANA ZOBOLÈ STABILE
BORSA ANNUALE
E. PASQUETTO E F. SCANFERLA
Ospedale S. Pietro
Fatebenefratelli - Roma
IFOM Istituto FIRC di oncologia
molecolare - Genova
Università di Firenze - Firenze
Paola Bagnato
Martino Donnini
BORSA ANNUALE
MARIA TERESA SERTOLI SALIS
Azienda ospedaliera
universitaria senese - Siena
Elisabetta Fratta
BORSA BIENNALE
VILLA LA ROTONDA - FRATELLI
VALMARANA
Università di Siena - Siena
Francesca Finetti
BORSA ANNUALE
ALBERTA BARUCHELLO
Università di Padova - Padova
Erika Falisi
BORSA ANNUALE
DOTT. ANTONIO FERRARI
Università di Verona - Verona
Elisa Dalla Pozza
BORSA ANNUALE JURI AMADIO
Istituto veneto di medicina
molecolare - Padova
Sara Cipolat
BORSA ANNUALE
OSCAR VENTURATO
CNR Sezione Padova - Padova
Chiara Gabbiani
BORSA ANNUALE PAOLO BRAZZO
Istituto oncologico
veneto - Padova
Elisa Bergamo
BORSA BIENNALE ITALO FALCHI
Istituto oncologico
veneto - Padova
Marika Crescenzi
BORSA BIENNALE VOLONTARI
DEL COMITATO VENETO
Università di Padova - Padova
Stefano Ugel
BORSA BIENNALE
WILMA BRAZZELLI
Università di Padova - Padova
Sara Bobisse
32 Fondamentale aprile 2008
BORSE TRIENNALI ELENA
MATTERA - CA MAMMARIO
Ospedale S. Andrea - Roma
Barbara Cecchinelli
IFOM Istituto FIRC di oncologia
molecolare - Milano
Elena Maspero
Luciana Impera
BORSA ANNUALE
LOREDANA GUALANDI SABOTTI
Luca Lavra
Marta Rossi
BORSE TRIENNALI
PIERLUIGI MENEGHELLI
Ospedali Riuniti
di Bergamo - Bergamo
Chiara Capelli
Istituto europeo
di oncologia - Milano
Andrea Chiavelli
BORSE TRIENNALI LEONINO
FONTANA E MARIA LIONELLO
Università di Napoli
Federico II - Napoli
Vincenzo Damiano
Silvana Libertini
Istituto di endocrinologia
e oncologia sperimentale
del Consiglio nazionale
delle ricerche - Napoli
Teresa Guida
Università di Salerno - Fisciano
(Salerno)
Simona Pisanti
Centro interdipartimentale per la
ricerca sul cancro - Università
degli Studi di Ferrara - Ferrara
Elisa Callegari
Laboratorio nazionale consorzio
interuniversitario
per le biotecnologie - Trieste
Marco Napoli
Istituto clinico Humanitas Rozzano (Milano)
Elena Monica Borroni
Istituto per la ricerca e la cura
del cancro - Candiolo (Torino)
Andrea Casazza
Università di Firenze - Firenze
Valentina Barbetti
Università di Pisa - Pisa
Valentina Mey
Ospedale S. Maria della
Misericordia - Perugia
Claudia Caserta
Università di Perugia - Perugia
Luisa Tasselli
Università di Chieti
G. D’Annunzio - Chieti
Rosa Puca
I N I Z I AT I V E
La testimonial più
dolce dell’anno…
Con le Arance della Salute, il 26
gennaio sono stati raccolti
3,6 milioni di euro
grazie alla mobilitazione di 20.000
volontari e 450.000 cittadini
a quasi vent’anni è
nostra testimonial ma
non perde il proprio
smalto: l’Arancia Rossa di
Sicilia ha soddisfatto anche
quest’anno le nostre aspettative, regalando alla ricerca 3,6
milioni di euro con l’iniziativa del 26 gennaio ‘Le Arance
della Salute’.
D
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Alessa o
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P
l
De
L’arancia si conferma quindi un agrume doppiamente
prezioso: da una parte il suo
patrimonio di antocianine
favorisce la salute del DNA e
previene i tumori, dall’altra il
frutto dà sostegno e continuità alla ricerca, mobilitando in
maniera strepitosa i nostri
volontari e sostenitori.
Oltre all’appoggio della
Regione Siciliana, che ha
offerto le 450.000 reticelle di
arance, preziosa è stata la collaborazione del Gambero
Rosso: i suoi esperti
hanno curato la nostra
tradizionale pubblicazione ‘pocket’
distribuita sulle
piazze, selezionando ricette
salutari che
valorizzano le
proprietà
antiossidanti di
frutta e
ortaggi.
… e quella
più profumata
11 maggio: si torna
nelle piazze con le Azalee
per sostenere la ricerca
a Festa della Mamma si
avvicina, insieme allo storico e più popolare appuntamento AIRC: ‘L’Azalea della
Ricerca’. Domenica 11 maggio,
in 3.100 piazze italiane, i nostri
più di 20.000 volontari distribuiranno oltre 600.000 azalee:
con un contributo di 14 euro
sarà possibile fare un bel regalo
a tutte le mamme e sostenere la
ricerca oncologica.
Le piantine saranno accompagnate da una pubblicazione
dedicata alle adolescenti,
unica per contenuti e
scopo: preparare una
nuova generazione
di mamme, più
informate e
consapevoli
L
ina
ist
Cr
del fatto che dalla loro salute
dipenderà quella dei loro figli.
Per il sesto anno consecutivo, la trasmissione di Canale 5
‘Buona Domenica’, condotta da
Paola Perego, dedicherà la puntata dell’11 maggio alla raccolta
fondi a favore di un progetto
che ci sta particolarmente a
cuore: la ricerca sui tumori
infantili.
tto
bo
a
i
Ch
Fondamentale aprile 2008 33
I N I Z I AT I V E
Una raccolta
da RECORD
I Leo Club Italiani
hanno devoluto ad AIRC
in un solo anno
205 mila euro
per sconfiggere
i tumori dell’infanzia
n anno fa 5.000 giovani
di tutta Italia hanno
lanciato una grande
sfida: raccogliere 143 mila
euro per finanziare la ricerca
AIRC che si occupa di studiare i tumori cerebrali
infantili. Dopo mesi di sensibilizzazione e iniziative, gli
instancabili ragazzi e ragazze
del Leo Club non solo hanno
raggiunto l’obiettivo ma
l’hanno ampiamente superato, raccogliendo la cifra
record di 205 mila euro. “Un
anno fa ci siamo dati un traguardo ambizioso. Per
tagliarlo e superarlo migliaia
di giovani Leo ci hanno
messo il cuore” ha dichiarato
alla consegna del simbolico
assegno Alberto Soci, presidente dei Leo Club nel
2007. E ha aggiunto: “Oggi
è per noi un onore poter
consegnare il frutto della
nostra mobilitazione a chi
U
trasformerà queste risorse in
risultati concreti per la cura
dei piccoli pazienti”. Come
metodi di diagnosi più veloci e accurati, nuove tecnologie più efficaci e meno invasive, terapie innovative, dai
vaccini tumorali alle medicine biologiche, con meno
effetti collaterali e una
miglior qualità di vita e
riabilitazione. Al suo fianco
un altro giovane Leo, Emanuele Guido, responsabile
dell’ufficio stampa dei Leo
nel 2007, che ha ricordato
quanto “i ragazzi del Leo
abbiano capito che sostenere
la ricerca oncologica è una
responsabilità collettiva”. Gli
hanno fatto eco le parole del
presidente AIRC Piero Sierra
“I risultati della ricerca ricadono a pioggia su tutti i cittadini, per questo ognuno di
noi deve sentirsi coinvolto
nel sostenerla”.
Alberto Soci (con in mano l’assegno) e Emanuele Guido (secondo da sinistra)
insieme ai ricercatori che partecipano ai due Progetti AIRC interregionali pediatrici
34 Fondamentale aprile 2008
I N I Z I AT I V E
Invita AIRC
alla tua festa
Un modo tutto nuovo
per festeggiare
il tuo momento di gioia
e dare più forza
alla ricerca sul cancro
a oggi hai la possibilità di
dare più valore ai tuoi
giorni di festa!
Partecipando alla nostra iniziativa ‘Un buon invito’, potrai
sostenere la lotta ai tumori e
arricchire i tuoi momenti speciali con un significato ancor
più profondo: se, ad esempio,
stai per sposarti, se il tuo compleanno si avvicina o ti manca
poco alla laurea, puoi trasfor-
mare i tuoi festeggiamenti in un messaggi da far leggere agli
gesto di solidarietà, chiedendo amici, invitandoli a sostenere la
ad amici e parenti
tua scelta; i tuoi
di sostituire i soliti
Matrimonio, cari potranno
regali con una
risponderti, lascialaurea,
donazione a favore
i loro commenti
compleanno... ree fare
della ricerca.
la loro donaAderire alla no- Tutte occasioni zione direttamente
stra proposta è
per donare online, tramite
semplice: basta vialla ricerca carta di credito o
sitare il sito
conto PayPal. Inoltre,
se
vorrai,
potrai conoscere
www.unbuoninvito.it e creare la
l'importo
delle
donazioni e i
tua pagina personale. Potrai
nomi
di
chi
le
ha
effettuate, e
inserire le tue fotografie, frasi e
D
anche scegliere di rendere visibili queste informazioni.
Dopo aver realizzato la pagina, sarai in grado di comunicare a tutti la tua iniziativa, utilizzando gli strumenti messi a disposizione sul sito: potrai inviare
una mail speciale ai tuoi invitati, oppure creare - con le tue
parole e le tue immagini - coloratissime locandine e cartoline,
da stampare in formato A4 e
A5. Potrai poi esporle nei luoghi
che preferisci e/o consegnarle
agli invitati.
Per ulteriori informazioni
clicca sul sito www.unbuoninvito.it e www.airc.it, alla sezione ‘come aiutarci’.
Non perdere l’occasione di
starci vicino!
Fondamentale aprile 2008 35
Un euro contro i tumori infantili
Fino al 3 maggio, tutti coloro che vogliono sostenere insieme ad AIRC l’impegno dei ricercatori dell’IST e dell’Ospedale Gaslini di Genova nella lotta ai
tumori cerebrali infantili possono farlo anche con un solo euro: presso tutte le
edicole liguri che espongono la scritta ‘Questa edicola partecipa alla raccolta
fondi AIRC’ è infatti possibile accompagnare l’acquisto del quotidiano Il Secolo XIX con un euro per la ricerca. Il donatore avrà in cambio una ricevuta, a testimonianza del suo contributo. I tumori cerebrali infantili sono difficili da curare e
provocano gravi conseguenze anche sulla salute dei bambini guariti: AIRC ha
perciò deciso di rinnovare il piano di finanziamento a favore dello studio di queste forme tumorali, investimento che ha dato buoni frutti ma che non ha ancora consentito di scoprire una cura definitiva.
Running Italy dal 19 al 27 luglio 2008 il primo giro podistico d’Italia, che unisce allo sport cultura, turismo e divertimento, all’insegna della solidarietà. Per
maggiori informazioni, visitate il sito www.runningitaly.it
Capolavori che ritornano
È stata inaugurata il 28 febbraio la mostra a favore di AIRC ‘Capolavori che ritornano’, voluta e organizzata dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza presso la prestigiosa sede della Fondazione Memmo di Palazzo Ruspoli a Roma. Centocinquanta opere di grandi maestri appartenenti alla collezione del Gruppo Banca
Popolare di Vicenza, riscattate in ogni parte del mondo in un progetto di recupero e di valorizzazione del patrimonio artistico dei territori in cui opera il Gruppo. L’iniziativa, che terminerà il 15 giugno, mette in evidenza il significato collezionistico
del ‘ritorno’, l’importanza del recupero che consente di reinserire tessere mancanti in un mosaico originale.
AIRC, in sinergia con questo ambizioso progetto culturale, investirà i fondi raccolti nel ‘brain-gain’, ossia nel finanziamento dei ‘cervelli che ritornano’, quelli che
sono ‘i capolavori della ricerca’. Nel 2008, infatti, la nostra Associazione pone al
centro dei suoi progetti l’investimento in nuovi talenti, sostenendo le esperienze
dei giovani ricercatori all’estero ma anche creando condizioni ottimali affinché
possano tornare in Italia.
Per informazioni: Comitato AIRC Lazio, telefono 06 4463365
ndo la
enta
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visit ezzo ag o.
al pr di 8 eur
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COMITATI REGIONALI AIRC
Comitato Abruzzo - Molise
Viale Regina Elena, 126
65123 Pescara - tel. 085 352 15
Comitato Basilicata
Via Orazio Petruccelli, 14
85100 Potenza - tel. 0971 411 208
Comitato Calabria
Viale degli Alimena, 3
87100 Cosenza
tel. 0984 790 470
Comitato Campania
Via dei Mille, 40 - 80121 Napoli
tel. 081 403 231
Comitato Emilia Romagna
Via Barontini, 26 - 40138 Bologna
tel. 051 244 515
Comitato Friuli - Venezia Giulia
Via del Coroneo, 5
34133 Trieste tel. 040 365 663
Viale Trieste, 62 - 33100 Udine
tel. 0432 213 71
Comitato Lazio
Viale Regina Elena, 291
00161 Roma - tel. 06 446 336 5 - 493 880 72
Comitato Liguria
Via Caffaro, 1 - 16124 Genova
tel. 010 277 058 8
Comitato Lombardia
Via Corridoni, 7 - 20122 Milano
tel. 02 779 71
Comitato Marche
c/o Istituto di Biologia
e Genetica dell’Università
Via Brecce Bianche
60131 Ancona - tel. 071 280 413 0
Comitato Piemonte - Valle d’Aosta
c/o Istituto per la Ricerca
e la Cura del Cancro
Strada Provinciale 142, km 3,95
10060 Candiolo (Torino)
tel. 011 993 335 3
Comitato Puglia
Via Melo, 205 - 70121 Bari
tel. 080 521 870 2
Comitato Sardegna
Via De Candia, 5 - 09124 Cagliari
tel. 070 664 172
Comitato Sicilia
Piazzale Ungheria, 73 - 90141 Palermo
tel. 091 611 034 0 - 611 046 9
Comitato Toscana
Via Cavour, 21 - 50129 Firenze
tel. 055 217 098 - 239 899 4
Comitato Umbria
Via Scarlatti, 37 - 06121 Perugia
tel. 075 583 813 2
Comitato Veneto
Palazzo Cà Michiel - S. Marco 3907
(S. Angelo calle Avvocati)
30124 Venezia - tel. 041 528 917 7
Fiori d’arancio
in breve... dall’Abruzzo - Molise
Invito a nozze per Bari, Milano e
Roma. Anche nel 2007 all’interno
della fiera IOSposa i Comitati
Regionali AIRC di Puglia, Lombardia e Lazio sono stati ospiti del
laboratorio ‘Il Matrimonio dei sensi’,
il progetto di Gabriella Giamminola
e Fabrizio Ferri che affronta a tutto
tondo il giorno del grande evento.
Un’immagine di IOSposa di Bari
Durante le quattro giornate di fiera,
in tutte e tre i capoluoghi, originali oggetti offerti da alcuni espositori e artisti sono stati venduti a metà del loro valore per sostenere la ricerca oncologica. Ma cos’è un matrimonio senza viaggio di
nozze? A questo ci ha pensato una ricca lotteria che ha messo in
palio splendidi viaggi offerti da Rallo Travel.
COMITATO Abruzzo - Molise
Pescara Teatro gremito per il concerto in memoria di Ricardo Sabatini, ingegnere pescarese scomparso a causa del cancro. Sul palco, accompagnati da
intense proiezioni video, i Nottefonda e i successi di Fabrizio De André. In
memoria dell’amico, Anna Salvioni ha detto: “Negli anni della sua personale
battaglia contro il male ha lasciato nel cuore di tantissimi la speranza che un
giorno il cancro non sia più un male incurabile”. I fondi raccolti in occasione
della serata contribuiranno a realizzare questo desiderio.
Pescara In anteprima nazionale, presso l’Auditorium Flaiano, si è tenuta la
rappresentazione teatrale di ‘Un altro giro di giostra’, testamento letterario di
Tiziano Terzani. Lo spettacolo, ideato da Francesco di Sario e con la regia di
Milo Vallone, approfondisce il tema del conflitto interiore di chi si trova a dover
affrontare la malattia.
Fossacesia (Chieti) Eccoli! Sono i volontari
della delegazione AIRC, che compie 10 anni:
il Comitato Abruzzo - Molise desidera ringraziarli per l’impegno e la passione con cui,
giorno dopo giorno, perseguono gli obiettivi
comuni, sperando di non perdere mai un
appoggio così prezioso. Auguri!
Foto di gruppo dei volontari di S.
Angelo del Pesco, Agnone, Capracotta, Castel Del Giudice e Quadri.
Il preside Giovanni Latorreca,
Donatella Di Biase, Carla Antonioli
Mosciano S. Angelo (Teramo) ‘Una mancia… ta di solidarietà’ dai dipendenti del
Ristorante Borgo Spoltino, che hanno devoluto ad AIRC l’ammontare delle mance di alcuni mesi di lavoro.
Le Arance della Salute - Pescara
Natale con i pulcini
Pescara Per il quarto anno
consecutivo, il Comitato Abruzzo - Molise ha deciso di festeggiare l’arrivo del Natale con un
torneo interamente dedicato ai
più piccoli: 198 partite per 70
squadre della categoria piccoli amici e pulcini, provenienti da
tutta la provincia di Pescara. Un grande successo ottenuto grazie alle società calcistiche coinvolte, allo staff del CP Pescara,
ai sindaci dei comuni, agli sponsor (l’azienda Dolci Sport in particolare) e a Franco Cornelii, ideatore e organizzatore.
Anche quest’anno il Comitato
Abruzzo - Molise propone alle
aziende un calendario speciale, con una serie di immagini
delle due regioni ispirate al
tema del folklore.
COMITATO Basilicata
Pizza scima e non solo
Pianibbe di Casoli (Chieti) Non tutti sanno che sapore abbia
la pizza ‘scima’, una piadina non lievitata. Proprio per permettere a tante persone di assaggiare questo piatto e numerosi
altri prodotti locali, l’Associazione sportiva dilettantistica IMM
Casoli già da quattro anni organizza la sagra ‘Pizza scima… a
tempo perso’. Buona musica, una lotteria e un quadrangolare
di calcio hanno accompagnato la cucina tradizionale.
Le Arance della Salute - Potenza
Bis per il trio Omniart
Massimo Barale al violino, Ruggiero Mascellino alla fisarmonica
e Ferdinando Caruso al contrabbasso: sono i componenti del
trio Omniart, che si è esibito in due concerti, a Potenza presso
il Teatro Stabile e a Matera presso l’Auditorium comunale. In
particolare, la serata di Potenza è stata un vero trionfo: musiche di Astor Piazzolla, Gioacchino Rossini e Nicola Piovani, e
bis richiesti a gran voce. Il trio ha così riproposto le più belle colonne sonore di film e brani scritti dallo stesso Mascellino.
La cucina lucana sbarca in America
Basilicata Anche la rivista italoamericana Fra noi, realizzata a
Chicago, ha dedicato un articolo al
libro La cucina lucana, curato da
Giancarlo Lanari e pubblicato su
iniziativa del Comitato AIRC Basilicata per raccogliere fondi a sostegno della ricerca. Si tratta di
una raccolta di ricette tradizionali
lucane, in italiano e in inglese, per
riscoprire la semplicità e il gusto
della cucina di una volta, a base
di prodotti genuini e naturali.
Oltre a essere un viaggio gastronomico, questo volume è
un’occasione per ripercorrere la storia della Lucania, le sue tradizioni e il suo bel dialetto. Anche e soprattutto per chi, oltreoceano, sente nostalgia di casa…
in breve... dalla Basilicata
Potenza Anche quest’anno grande successo delle uova di Pasqua distribuite dal Comitato! Grazie alla collaborazione di scuole, imprese, istituti bancari e privati, tanti bambini hanno potuto fare una scorpacciata
di cioccolato e tanti fondi sono stati raccolti per la ricerca.
COMITATO Calabria
COMITATO Campania
Le Arance della Salute - Napoli
Peter Pan vola per AIRC
Napoli L’8 febbraio il sipario del Teatro Augusteo si è alzato per la
ricerca e il ricavato dei biglietti è stato devoluto ad AIRC. In scena
Peter Pan, il musical tratto dal capolavoro di James Matthew Barrie per la regia di Maurizio Colombi. Le musiche non potevano che
essere affidate a Edoardo Bennato, che già si ispirò a Peter Pan
per il suo ‘Sono solo canzonette’. A interpretare il ragazzo che non
voleva crescere Manuel Frattini. Mentre Arturo Brachetti, il genio
trasformista, è stato l’eccezionale direttore artistico. Ad appassionare gli spettatori lo sbarco della nave pirata, il personaggio di Trilly
proiettato con il laser, gli effetti speciali del volo di Peter Pan e le
coreografie, curate da Gillian Bruce e Chiara Valli.
in breve... dalla Campania
Capua (Caserta) Festa di bambini e per i bambini quella alla masseria
Gio Sole. Premi, divertimento e un aiuto concreto ad AIRC.
Le Arance della Salute - Borgia (Catanzaro)
Correre insieme
Santa Caterina dello Ionio (Cosenza)
Valori sociali e sportivi corrono insieme
da dodici anni a Santa Caterina dello
Ionio. Qui, in un clima di entusiasmo,
si sfidano i nomi più prestigiosi del podismo italiano e internazionale nella
manifestazione ‘Corrinsieme’. Un grande
evento non solo sportivo: per volontà degli
organizzatori Mimmo Carone e Gino Caporale
l’intero ricavato delle iscrizioni è destinato ad AIRC.
in breve... dalla Calabria
Cosenza Estrazione con brindisi all’enoteca ‘I Vini di Greta’, dove la
Federazione italiana donne arti professioni affari, sezione di Rende, ha
organizzato una tombolata. L’intero incasso della serata è stato devoluto al Comitato AIRC Calabria.
Cutro (Crotone) Le instancabili mani di Teresa Scarpinino Muraca
hanno realizzato per AIRC dei cestini decorati con ricami e merletti, poi
messi all’asta.
38 Speciale Comitati aprile 2008
Napoli Olimpia Fontanelli è stata ricordata attraverso le sue indimenticabili opere d’arte allo Studio Parisio Mostra.
COMITATO Emilia Romagna
Arte e sport
Santo Stefano di
Campagnola Emilia (Reggio Emilia)
Il ricordo di Giuseppe Asioli e Gabriella Tavagliavini
è ancora vivo e soprattutto è stato Le Arance della Salute - Formigine (Modena)
ispirazione per un’iniziativa di arte e sport promossa a favore
di AIRC. Al Circolo Golf Santo Stefano di Campagnola è stata
allestita una mostra di artisti contemporanei e una gara di golf
su 18 buche. A coronamento dell’evento
un’estrazione di un’opera del noto artista
Silvio Geat.
COMITATO Lazio
Angeli per i più piccoli
Il galà della ricerca
San Nicolò (Piacenza) Tra i banchetti natalizi di San Nicolò, ce
n’è uno molto speciale, animato da angeli di tela Aida e fiori di
seta. A confezionarli le abili mani di un gruppo di amiche tra cui la
mamma di Martina, scomparsa a causa di un tumore. E proprio
al finanziamento dei progetti pediatrici di AIRC è destinato il ricavato della vendita. La risposta all’appello è stata straordinaria.
Roma Alla vigilia della Giornata per la Ricerca sul Cancro, il
Comitato Lazio, con la preziosa collaborazione di Starwood Hotels, ha organizzato
una splendida serata presso il Le Arance della Salute - Roma
Grand Hotel St Regis. Dopo il
cocktail di benvenuto e la cena, gli invitati hanno partecipato a
un’asta a favore di AIRC, condotta dai battitori d’eccezione
Mara Venier, Paola Ferrari De Benedetti e Francesco Bellavista
Caltagirone; in palio, oggetti preziosi, donati da note firme tra
cui Tiffany, Chopard, Bulgari, Loro Piana e Petochi. 240 gli
ospiti presenti, tra cui il presidente del Comitato Lazio Gaetano
Gifuni, i vicepresidenti e alcuni consiglieri.
in breve... dall’Emilia Romagna
Un grande ringraziamento alle Aziende
e Società che numerose hanno scelto
gli auguri di Natale AIRC in sostituzione
degli omaggi natalizi a dipendenti,
clienti e collaboratori. E grazie anche
agli sposi che sempre di più decidono
per una donazione a favore della ricerca oncologica in occasione del matrimonio o nozze d’argento o d’oro.
San Giorgio (Piacenza) Al Circolo ufficiali del 50° Stormo il cocktail
natalizio è stato l’occasione per consegnare ad AIRC i fondi raccolti nel
corso dell’anno.
COMITATO Friuli - Venezia Giulia
Il presidente del Comitato Lazio
Gaetano Gifuni.
Le Arance della Salute - CRO Aviano (Pordenone)
Gli antiquari del Triveneto
Trieste Anche per il suo 25° anniversario la Mostra d’antiquariato
di Trieste ha avuto un partner
d’eccezione: AIRC. Per festeggiare il quarto di secolo,
la kermesse è stata ospitata
nel Salone degli Incanti dell’ex Pescheria. Il meglio dell’antichità triestina e mitteleuEtta Carignani, vicepresidente
ropea ha incantato oltre 8.000
Comitato AIRC
e Tina Campailla,
visitatori. Accanto a questo allesticonsigliere.
mento quello a cura del nostro Comitato: una ‘sfilata’ di prestigiosi costumi d’epoca.
A Trieste si sfila
Trieste Il mondo della moda si è messo al servizio della ricerca.
Grazie all’impegno della Confartigianato della provincia di Trieste, a settembre, due eleganti sfilate sono state l’occasione per
il Comitato AIRC Friuli - Venezia Giulia di distribuire materiale informativo e raccogliere quote associative.
Una pizza contro il cancro
Fabrica di Roma (Viterbo) È arrivata alla seconda edizione
l’iniziativa ‘Mangia una pizza e friggi il cancro’, golosa distribuzione di pizze fritte preparate esclusivamente a mano. Tra
un assaggio e l’altro è stato allestito lo spettacolo ‘Forza Venite Gente’, della compagnia teatrale Nunseponnoguardà.
L’intero ricavato delle due iniziative è stato devoluto alla nostra Associazione.
In ricordo di Vittorio
Velletri (Roma) La Piazzetta della Cultura del Centro culturale amministrativo era gremita durante l’esecuzione dell’opera musicale Carmina Burana, di Carl Orff. Uno spettacolo
promosso dall’Associazione Culturale Coro Ruggero Giovannelli, con il patrocinio del Comune.
Insieme alla formazione corale, diretta da Claudio Micheli, si
sono esibiti la soprano Cornelia Dupré, il tenore Carlo Puntelli e il baritono Sergio Leone, accompagnati dai pianisti
Marcello Candela e Leandro Piccioni e dal Quartetto PercusSioni. Il pubblico non solo ha potuto apprezzare la bravura degli artisti ma ha ricordato l’amico Vittorio Alessandrelli, componente del coro veliterno prematuramente
scomparso.
Omaggio a Jole De Maria
Libri usati ma utili
Fonte Nuova (Roma) Il ricordo della mezzasoprano Jole De
Maria è stato l’occasione per una proiezione del concerto eseguito
dalla cantante al Palazzo della Cancelleria di Roma nel 1983. All’emozionante filmato è seguita un’intervista al professor Ruggero De
Maria, direttore del reparto di biotecnologie oncologiche dell’Istituto Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico
AIRC. A condurre la serata, la giornalista Paola Sorge; presenti gli
artisti di fama internazionale Rolando Nicolosi e Irene Bottaro.
Alassio (Savona) Volete liberarvi di cose che, per voi,
sono ormai inutili e non avete
spazio in casa dove conservarle? Semplice, portate i vostri libri usati, i CD e i VHS in Galleria C. Chaplin! Raggiungerete tre
obiettivi: più spazio, darete ad altre persone la possibilità di leggere, vedere, ascoltare e soprattutto sosterrete la ricerca sul cancro.
La bella iniziativa è opera dell’instancabile volontario Mario De Michelis che dal dicembre dello scorso anno ha allestito il mercatino
più ‘intelligente’ della Liguria. La ricerca vi aspetta nella galleria C.
Chaplin di Alassio!
Festival barocco e solidale
Viterbo Trentasettesima edizione per il ‘Festival Barocco’, manifestazione di altissima qualità artistica che propone concerti di musica classica in location suggestive. Come di consuetudine, gli organizzatori non hanno
tralasciato l’aspetto sociale, facendo
del Festival un’occasione per compiere un gesto di solidarietà: l’incasso
della serata conclusiva, che ha visto
esibirsi presso il Teatro dell’Unione gli
Archi dei filarmonici di Berlino, è stato
devoluto ad AIRC. I brani proposti sono
stati eseguiti da Albrecht Mayer (oboe) e
da Alessandro Cappone (violino), figlio di
Giusto, prima viola della Filarmonica di Berlino a
cui il concerto è stato dedicato.
in breve... dal Lazio
Civita Castellana (Viterbo) È proprio ‘Natale per Tutti’ lo slogan della raccolta fondi promossa domenica 23 dicembre nel negozio di abbigliamento,
calzature e pelletteria Turnover. Mentre le mamme erano alle prese con la
scelta dei regali, il pomeriggio dei più piccoli è stato allietato da giochi gonfiabili, clown, palloncini e dolci a volontà.
Roma Anche quest’anno il Comitato Regionale Lazio-Sardegna della FISI Federazione Italiana Sport Invernali - ha destinato alla ricerca oncologica il
ricavato dell’iniziativa ‘Lo Sport è Vita, la FISI a Difesa della Vita’. Il Comitato AIRC Lazio ringrazia la Federazione per il suo generoso sostegno.
Roma Lo scorso 25 ottobre, nella splendida cornice di Sant’Ivo alla Sapienza, il Coro dei dipendenti del Senato, diretto da Pier Paolo Cascioli, ha eseguito musiche di Bach, Corelli, Franck, Monteverdi, Mozart e Rontani in
ricordo di Antonella Marsilio.
Sermoneta (Latina) L’Associazione Rioni del centro storico di Sermoneta
ogni anno dimostra ad AIRC la sua vicinanza. Lo fa con le ‘Giornate della
Solidarietà’. Nel programma 2007 il convegno-dibattito ‘Impatto clinico dei
progressi della ricerca’, spettacoli musicali e teatrali, una gara podistica,
una lotteria e una serata con cucina sermonetana.
Roma I Volontari associati per i musei italiani offrono ai soci AIRC e alle classi delle elementari e medie aderenti al ‘Progetto AIRC Junior’ visite guidate
gratuite presso la Galleria Borghese. Per prenotazioni: 06. 85357564 dal
martedì al sabato dalle ore 9 alle 13.
COMITATO Liguria
Le Arance della Salute - Genova
Buon compleanno Faber
Genova La PFM-Premiata
Forneria Marconi ha rinnovato
l’omaggio a Fabrizio De
André in occasione del 68°
compleanno del cantautore
con la terza edizione dello
spettacolo ‘Buon Compleanno Faber’. All’appuntamento
del 16 febbraio al Vaillant Palace, sono arrivati tanti amici e ospiti illustri tra cui De Scalzi e Nico
Di Palo, i fondatori dei New Trolls, Sara Jane Morris, Mariella Nava,
i Tazenda, Shel Shapiro, Gnu Quartet e Giulia Ottonello. Ognuno
ha reso omaggio al cantautore genovese, che firmò con PFM la
storica tournée del 1979, interpretando i suoi brani più noti. Oltre
che un eccezionale evento musicale, la serata ha rappresentato un
momento di sensibilizzazione importante: l’incasso infatti è stato
devoluto alla nostra Associazione.
I giovani per la ricerca
Genova Il futuro della ricerca verrà scritto dalle nuove generazioni. Da chi dedicherà la sua vita alla scienza e da chi la sosterrà per farla avanzare. Proprio come gli Scouts ‘Genova 36’
che davanti alle Parrocchie di San Martino, San Rocco e
Chiappeto hanno distribuito calendari ideati e fatti da loro.
in breve... dalla Liguria
Diano Marina (Imperia) Le Casalinghe Pasticcere e i ragazzi del Leo
Club sono stati gli artefici di una golosa iniziativa a favore di AIRC. In
dicembre al Teatro Concordia decine di torte si sono sfidate per vincere
il premio di più buona e più bella torta di Natale.
Genova Leggerissimi, impeccabili, subacquei e a un prezzo imperdibile!
Tra novembre e dicembre al Comitato AIRC Liguria in cambio di una
quota associativa molte persone hanno potuto acquistare diversi modelli di orologi tra cui degli intramontabili Swatch.
Liguria Natale tempo di luci e mercatini. Chi si è recato a quelli di Campomorone (Genova), Alassio (Savona) o Albenga (Savona), oltre a trovare originali idee regalo come statuette di legno d’olivo intagliate a mano,
ha potuto sostenere AIRC.
Genova A ottobre, presso l’Oratorio
Nostra Signora del Rosario San Biagio,
si è tenuto un emozionante concerto a
favore di AIRC con musiche di Mozart.
La danza è vita
COMITATO Lombardia
Le Arance della Salute - Milano
AIRC centra il bersaglio
Cresce ogni anno di
più l’entusiasmo dei tiravolisti FITAV per il Torneo di Tiro a Volo dedicato ad AIRC, arrivato
alla quinta edizione. I
Comitati FITAV Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Il campione Andrea Benelli
Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna,
Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto hanno puntato allo stesso bersaglio: sconfiggere i tumori. Grande soddisfazione per la vicepresidente FITAV Emanuela Bonomi Croce che ha sottolineato la generosità dei praticanti e la loro sensibilità nei confronti della ricerca
scientifica. L’iniziativa è tra quelle importantissime che permettono
al movimento tiravolistico di segnalare in maniera convinta il proprio ruolo nella società italiana. Da parte di AIRC il più sentito ringraziamento va, oltre al vicepresidente, anche al presidente Luciano Rossi, ai presidenti dei Comitati Regionali FITAV che si sono
adoperati sul campo per la buona riuscita del torneo e, naturalmente, a tutti i tiravolisti.
Il Design raddoppia
Milano Grandissimo successo
per la terza edizione di Love Design, la mostra-mercato di oggetti
di design al Museo della Permanente. Il rinnovato appuntamento,
organizzato dal Comitato Lombardia in collaborazione con ADI
(Associazione per il disegno industriale), ha realizzato il tutto esaurito per gli oltre 3.000 oggetti donati gratuitamente dalle più prestigiose case produttrici del settore. Un grazie di cuore alle 53 aziende aderenti, ai 200 volontari impegnati a supporto dell’evento e
agli 8.000 visitatori che hanno affollato le sale del Museo.
Hanno partecipato e donato i loro articoli a LOVE DESIGN: Acerbis international, Agape,
Alessi, Ares Line, Artemide, B&B, Boffi, Caimi Brevetti, Cantori, Catellani & Smith, Davide
Groppi, Desalto, D.M.K. Daniela Mola, Driade, è De Padova, Electrolux, Fiam Italia, Fiat
Group Automobiles, Flos, Flou, FontanaArte, Foscarini, Fratelli Fantini, F.lli Guzzini, G.T.
Design, Gruppo Sintesi, Iguzzini, Ing. Castaldi, Kartell, Kvadrat, Lagostina, Living Divani,
Lorenz, Luceplan, Martinelli Luce, MatteoGrassi, Mdf Italia, Mirabello, Molteni & C., Nespresso, Oluce, OY Light, Poltrona Frau, Prandina, Pratesi, Rimadesio, Sacea, Sambonet, Technogym, Teuco, TVS, Vortice, Wedgwood, Zafferano, Zanotta. Protagonista è
stata anche la nuovissima Fiat 500 Lounge personalizzata LOVE DESIGN, donata esclusivamente da Fiat Group Automobiles Spa.
Milano e Busto Arsizio (Varese) Nuovo spettacolo dedicato ad AIRC del ‘Teatro per la
Vita’ di Marco Piccinini ed Elena
Pavesi, volontari del Comitato
Lombardia. A solcare il palco ‘Il
Laboratorio dei Sogni’, opera
teatrale e musicale, scritta e diretta dallo stesso Piccinini, che
ricorda i momenti più significativi della vita di Walt Disney. Grande sinergia degli attori con il Corpo
di Ballo ‘Borgo Insigne’ di San Colombano al Lambro, diretto da
Lucia Cecchini Galloni, e splendidi costumi firmati da Elena Panigada. A tutto questo si è aggiunta un’organizzazione tecnica impeccabile a opera del team ‘i moschettieri’. Un grande applauso e
un grazie di cuore a tutti!
in breve... dalla Lombardia
Lombardia ‘1 euro, 1 libro per te,
1 aiuto per AIRC’ è un’efficace iniziativa firmata Yamamay, noto
marchio di lingerie. L’azienda ha
deciso di sostenere il Comitato
Lombardia permettendo ai propri
clienti, con uno scontrino di almeno 49 euro, di acquistare al prezzo di 1 euro il libro “Ti ha detto Da sinistra Martina Stella,
niente la mamma?” stampato in Barbara Pinto comproprietaria di Yamamay,
50.000 copie e i cui proventi sono Bona Borromeo e Rina Garda, presidente
di Yamamay
tutti destinati alla ricerca.
Almenno San Bartolomeo (Bergamo) L’impegno del presidente del Golf
Club ‘L’Albenza’ Giorgio Perolari, del suo Consiglio e dello staff, ha dato
vita anche quest’anno alla ‘Coppa AIRC’ con la tradizionale cena natalizia
per tutti i soci del Club.
Montorfano (Como) Bel successo per la gara sul percorso del Golf Club
Villa d’Este con cena finale. Grazie al consigliere Lella Tronchetti e a Isabella Gallo, alla disponibilità del presidente del Golf Club Giancarlo Rizzani, che ha ospitato la gara, e a Emilio Garino e Corrado Radice, che hanno
offerto la cena.
Milano La conferenza tenutasi a Milano presso la Sala delle Colonne del
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, nell’ambito della Giornata per la Ricerca sul Cancro, è stata quest’anno l’occasione per Bona
Borromeo, presidente del Comitato Lombardia, d’incontrare i suoi volontari e ringraziarli così del prezioso aiuto che nel corso dell’anno non fanno
mai mancare all’AIRC.
Milano Sono tanti i milanesi in fila
al Chiosco Giannasi di Piazza Buozzi.
Qui c’è il pollo allo spiedo più buono
della città! E per il quarantennale del
Chiosco, se possibile, lo è stato ancora di più: Dorando Giannasi ha devoluto l’intero incasso della giornata ad
AIRC e il suo staff ha lavorato gratuitamente per un giorno.
Milano Nella splendida
cornice della Rotonda della
Besana, allestita con grande maestria da Paola Corsini per conto di Rattiflora,
la Società milanese per la
caccia a cavallo ha festeggiato il suo 125° anniversario con AIRC, ricordando
lo storico presidente di
entrambe queste realtà,
Guido Venosta, con una
cena dal menù raffinato
accompagnata da musica.
Un grazie di cuore a Gibi Litta
Modignani, Master SMCC,
Carla Venosta e Anna Prinetti
Castelletti. Presidente SMCC
Bergamo 18 aprile: cena e musica a Palazzo Medolago Albani
Dal 15 al 21 aprile Pink Rooms: asta su eBay di oggetti d’arredamento esclusivamente rosa
Azzano San Paolo (Bergamo) Dal 21 aprile al 10 maggio: 3°
Trofeo Tomasoni e 11° Trofeo Celeste Stroppa, gare di bocce
presso i campi del Centro Sportivo Comunale
COMITATO Piemonte - Valle d’Aosta
Apertura speciale
Milano ll Gruppo Coin ha inaugurato la rinnovata sede di Milano di
Piazza Cinque Giornate con un grande evento dedicato al Comitato Lombardia: una cena per 200 ospiti, un party/shopping, uno
spettacolo pirotecnico all’esterno, l’inaugurazione del più grande
schermo d’Europa sulla facciata dell’edificio e lo shopping serale
con una straripante folla che con i suoi acquisti ha permesso di
raccogliere un importante contributo in favore della ricerca.
COMITATO Marche
foto Eno Santecchia
Le Arance della Salute - Caldarola (Pavia)
Suonala ancora Lucio
Ancona Dopo cinque anni di impegni
continui tra regie teatrali, performance
con grandi orchestre (Royal Philarmonic Orchestra e Orchestra Ciaikovskij
di S. Pietroburgo) e concerti-evento in
grandi spazi, Lucio Dalla è tornato in
teatro. Un tour che ha attraversato l’Italia approdando anche ad Ancona,
dove sul palco del Teatro delle Muse il
cantautore bolognese si è esibito con i suoi fedeli musicisti e
l’attore Marco Alemanno che oltre a cantare la canzone del
nuovo album ‘I.N.R.I.’ in duetto con Lucio è uno dei produttori
del disco. Un concerto che, con quello di Peppino di Capri e di
Ornella Vanoni e Gino Paoli, entra nella ormai solida tradizione
del Teatro delle Muse: dedicare ogni anno ad AIRC una serata
eccezionale.
A teatro con AIRC
Ancona Il Teatro delle Muse ospiterà anche per la stagione
2008 un programma di altissimo livello. Ma quest’anno qualcosa lo rende ancora più unico: per ogni abbonamento o biglietto
emesso la Fondazione Teatro delle Muse devolverà un contributo alla ricerca sul cancro. E non è tutto, la Fondazione diffonderà l’iniziativa tramite il suo sito Internet, organizzerà il consueto concerto interamente dedicato ad AIRC e ospiterà altre iniziative a favore della nostra Associazione.
42 Speciale Comitati aprile 2008
Le Arance della Salute - Barge (Cuneo)
Più forte del male
Torino Il 18 dicembre, al
Mirafiori Motor Village, il
noto ciclista Fabrizio
Macchi ha presentato
il suo libro Più forte del
male, un’autobiografia
in cui racconta al figlio
Thomas la sua vita e
come abbia saputo essere ‘più forte’ di un tumore.
Presenti all’incontro Tiziana
Nasi, presidente Comitato Paralimpico, e Silvia Giordano, del Comitato Tecnico Scientifico di
AIRC. Chiusura in bellezza con il concerto del Sunshine Gospel Choir di Moncalieri (Torino), organizzato dal nostro Comitato e con la preziosa collaborazione di Fiat.
Tris di concerti
Piemonte Lo scorso autunno il Comitato AIRC Piemonte ha
promosso ben tre concerti: uno del Coro Mimosa, insieme alla
Corale Polifonica Vianney e all’Orchestra Ensamble giovanile
Vianney, nella Chiesa parrocchiale San Giovanni Maria Vianney
di Torino; uno della Società del Quartetto, presso il Museo
Borgogna di Vercelli, e infine quello in memoria di Sergio Cavestro da Luigi Miola, presidente del Club Lirico Amici di Renato Bruson. A tutti i musicisti e agli spettatori un grazie di cuore.
in breve... dal Piemonte - Valle d’Aosta
Alessandria La festa patronale di San Baudino è stata davvero golosa:
le torte dell’Associazione Panificatori hanno fatto la gioia di grandi e
piccini. L’incasso è stato destinato al progetto AIRC ‘Tumori pediatrici’.
Torino Il 16 novembre al Teatro
Cardinal Massaia di Torino,
l’Associazione culturale e teatrale Lewis & Clark di Chivasso
ha messo in scena la commedia ‘I ragazzi irresistibili’, di Neil
Simon. Il suo presidente e regista Ivan Fabio Perna ha destinato parte dell’incasso alla
ricerca.
Candiolo (Torino) A conclusione dell’Incontro con i ricercatori tenutosi
a Candiolo in occasione della Giornata per la Ricerca sul Cancro, il presidente del Comitato Piemonte - Valle d’Aosta Allegra Agnelli e il consigliere Paolo Comoglio hanno voluto incontrare e ringraziare i tanti
volontari che, anno dopo anno, contribuiscono al successo delle iniziative di piazza.
in breve... dalla Puglia
COMITATO Puglia
Musica d’incanto
Trani (Barletta - Andria Trani) Cornice eccezionale
per il palcoscenico della
rassegna ‘Incanto d’Esta- Le Arance della Salute - Bari
te’. Stiamo parlando della Cattedrale di Trani davanti alla
quale si sono rincorse famose arie d’opera. L’orchestra filarmonica Umberto Giordano era diretta dal maestro Fabrizio
Maria Carminati, e le arie sono state interpretate dal tenore
Aldo Caputo, dalla soprano
Teresa Di Bari, dalla mezzosoprano Miroslava Yordanova e dal baritono Mauro
Bonfanti. Presentatore
d’eccezione Michele Mirabella affiancato da Carmen
Pignatelli. Sponsor della serata, tra gli altri, la Fondazione Vincenzo Casillo.
Auguri Francesco
Bari Francesco Ragni non voleva un compleanno come gli altri
ma qualcosa di unico. Così ha radunato i suoi tanti amici alla
discoteca Gilda. Si potrebbe pensare che una serata così affollata sia stata pieni di regali per il festeggiato, invece a ricevere
un dono importante è stata AIRC. Francesco ha infatti invitato
tutti i partecipanti a devolvere le quote solitamente riservate ai
regali alla ricerca. E in Puglia questo lodevole modo di festeggiare l’hanno adottato in tanti, come Nico e Daniela Napoli che
nella bellissima Villa Violante in Agro di Ginosa Marina (Taranto)
hanno allestito un’allegra festa per i propri amici. E ancora la
moglie e i figli di Nicola Latrofa, che a Cassano Murge (Bari) gli
hanno organizzato una festa a sorpresa.
Bari La splendida Baia San Giorgio ha ospitato a luglio una festa, con
lotteria a favore di AIRC, organizzata da Manuel Virgintino. Il più fortunato è partito con il primo premio: un viaggio a Marrakech offerto dal
tour operator Rallo Travel, da sempre vicino alla nostra Associazione.
San Ferdinando di Puglia (Foggia) Compiere 160 anni non capita tutti i
giorni! Quelli della fondazione di S. Ferdinando di Puglia sono stati
festeggiati nella chiesa madre del paese, dove il complesso ‘Il salotto
dell’opera’ ha eseguito arie d’opera con il tenore Leonardo Gramigna e
la soprano Marilena Gaudio. Organizzatrice impeccabile dell’evento Giovina D’Addato e Carmen Pignatelli è stata la brillante presentatrice.
Bitonto (Bari) Al Teatro Comunale Tommaso Traetta si è svolta una serata concerto per AIRC con il bravissimo pianista Alberto Jovene.
Bari La ricerca è preziosa e Horus Gioielleria lo sa bene. Tanto che, per
ogni coppia di sposi che sceglie i regali presso il negozio, destina una
percentuale a favore del Comitato AIRC Puglia.
San Vito dei Normanni (Brindisi) ‘Il
sole negli occhi - omaggio a Ezio per il
suo compleanno’ è il titolo di una serata davvero speciale che Antonio Montanaro, presidente dell’Associazione culturale ‘Arcobaleno’, Gabriella Carlucci
dell’amministrazione comunale, e la
famiglia D’Agnano, hanno organizzato
in memoria di Ezio D’Agnano. L’intero
ricavato è stato donato ad AIRC.
San Nicandro Garganico (Foggia) Benvenuta alla nuova delegazione del Comitato AIRC Puglia!
Con grandissimo entusiasmo si
sono messi subito al lavoro e
hanno organizzato una bella serata presso il Teatro Italia dal titolo
‘Un sorriso per AIRC’.
A giugno arriva la IV edizione di ‘Masserie aperte alla ricerca’.
Un appuntamento originale e imperdibile.
COMITATO Sardegna
Le Arance della Salute - Cagliari
La vicepresidente Mariella
Carrieri, lo chef Vincenzo
De Palo, le proprietarie del
ristorante Maria e Mila Nigro.
Tocco di chef
Notte di luci
Barletta (Barletta - Andria Trani) Basta la firma dello chef
Vincenzo De Palo perché un
menù sia prelibato, e se aiuta
AIRC, diventa davvero squisito.
Lo possono confermare i numerosi ospiti che hanno affollato il ristorante Brigantino della famiglia
Nigro in occasione di una serata
dedicata alla nostra associazione.
Porto Cervo (Sassari) Le notti della Sardegna si illuminano
di solidarietà. Starwood Hotels ha infatti rinnovato il proprio
impegno a fianco di AIRC organizzando, lo scorso luglio, l’ormai tradizionale galà di beneficenza a Porto Cervo, presso il
locale Safina del Pevero Golf Club. Dopo la cena i partecipanti hanno potuto assistere a una splendida sfilata: le modelle indossavano abiti firmati Krizia e gioielli Bulgari, poi battuti all’asta insieme ad altri preziosi oggetti donati dagli sponsor locali.
A presentare l’evento la madrina di sempre Sandra Mondaini
affiancata da Massimo Giletti, che
hanno fatto gli onori di casa insieme a Luigi Concas, presidente del
Comitato Sardegna, al sindaco di
Arzachena Pasquale Ragnedda e
all’Area Manager Costa Smeralda
di Starwood Hotels Hans Cauchi.
COMITATO Sicilia
Un drive per la ricerca
Is Molas - Pula (Cagliari) Sono stati giorni intensi, di gare e
corsi, quelli del torneo di golf Sardinya Champion Classic, realizzato presso il Golf Club di Is Molas dalla Federazione italiana
golf Regione Sardegna in collaborazione con la Provincia di Cagliari. In attesa di scoprire chi fosse il migliore in campo, venerdì
7 novembre i concorrenti hanno partecipato a una cena di gala,
mentre la premiazione è avvenuta durante la serata finale. Il ricavato del torneo è stato interamente destinato alla ricerca sul
cancro.
in breve... dalla Sardegna
Cagliari Per ricordare il presidente di Musicainsieme, in collaborazione con i membri dell’Associazione, il Comitato Sardegna ha organizzato un concerto di coro e organo presso la
Chiesa di Santa Chiara. L’esecuzione della ‘Vierte Messe op.
38’ di K. Nussbaumer e dello
‘Stabat Mater’ di J.G. Rheinberger è stata premiata dagli
applausi di un pubblico entusiasta.
Cagliari Pomeriggio culturale e non solo presso la Fondazione Istituto di Studi Storici G. Siotto: è stato infatti
presentato il testo di Giuseppe Manno Lettere a Tarsilla, con il prezioso contributo artistico dell’attrice Elena
Pau e della pianista Irma Toudjan. L’iniziativa è frutto
della collaborazione tra il Comitato Sardegna e l’Associazione Amici del Libro.
Le Arance della Salute - Milazzo (Messina)
In Sicilia la prevenzione è di casa
Viagrande (Catania) Si è concluso in ottobre il programma di
screening gratuito dei tumori cutanei ideato dalla fondazione IOM
(Istituto oncologico del Mediterraneo) in collaborazione con AIRC.
Presso l’ambulatorio di dermatologia oncologica dell’Istituto, sotto
la responsabilità di Raffaello Impallomeni, tra il 15 ottobre 2004 ed
il 15 ottobre 2007 sono stati visitati circa 5000 pazienti, in prevalenza donne attorno ai 45 anni. In base alla valutazione clinica e
strumentale emersa dall’esame, per circa il 65 per cento è stato
programmato un controllo con cadenza annuale, per il 30 per
cento con cadenza semestrale. 110 pazienti sono stati sottoposti
a ricovero in day-surgery per l’asportazione di neoformazioni pigmentate displastiche o ‘francamente’ tumorali. Tra le neoformazioni tumorali diagnosticate, assume un’importanza fondamentale il
dato riguardante i 13 casi di melanoma cutaneo maligno che evidenzia un notevole incremento dell’incidenza rispetto alle statistiche nazionali (12/100.000 abitanti), insieme ai 75 casi di epitelioma
basocellulare, con prevalenza delle forme superficiali, ai 5 casi di
epitelioma spinocellulare, ai 15 casi di nevi melanocitari con severa
displasia istologica e ai 2 casi di angiosarcoma cutaneo. Questi
pazienti successivamente sono stati ricoverati per essere sottoposti alla ricerca del linfonodo sentinella e ulteriori valutazioni. Ancora
una volta la prevenzione si è dimostrata un’arma vincente.
Tutti in pista
Sinnai (Cagliari) Le socie della
Sezione di Sinnai dell’Università
della III età si sono date da fare:
hanno preparato cestini di paglia
della tradizione sarda, ceramiche
dipinte, tessuti e ricami e li hanno
esposti in una Mostra Mercato
presso i locali dell’Oratorio di Santa
Vittoria. Tutti i fondi raccolti sono
stati devoluti ad AIRC.
Cagliari Come ogni anno la
scuola materna Baby Club ha
dedicato la sua festa di Natale alla nostra Associazione: in
cambio di una piccola offerta
a favore della ricerca, ogni
bimbo ha potuto decorare
l’albero di Natale della scuola
con le coloratissime coccarde
AIRC.
44 Speciale Comitati aprile 2008
In Sicilia sono tante, impeccabili e tutte esaurite le serate danzanti
a favore di AIRC. Ricordiamo la delegazione di Gela (Caltanisetta)
che, grazie alla collaborazione del Club nautico e del suo presidente Giacomo Iozza, ha rinnovato l’appuntamento con una serata
sempre molto apprezzata. E poi Augusta (Siracusa) dove il ballo
offerto dal Kiwanis Club e dal suo presidente Alberto Pace, è stato
un successo coronato da magnifici premi. E ancora la festa da
ballo che da oltre dieci
anni l’attivissima delegazione AIRC di Piazza Armerina (Enna) organizza in dicembre.
Accanto ai nostri volontari, la generosità di
tutte le pasticcerie, dei
tanti commercianti locali e del signor Mantegna, che ha aperto
per noi le sale dell’Hotel Villa Romana.
Oggi si parla di nuove cure
Caltagirone (Catania) AIRC è indispensabile per il progresso della
ricerca: questo è emerso dall’incontro organizzato dalla delegazione AIRC, con il patrocinio del comune, ‘Il tumore come parassita
dell’organismo, un tallone d’Achille da sfruttare per la cura?’. Sono
intervenuti Michele Milella, della divisione di Oncologia medica dell’Istituto Regina Elena di Roma, Angelo Messina, dell’Istituto di Patologia generale III cattedra della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Catania, e il vicesindaco Alessandra Foti.
Castellammare del Golfo (Trapani) ‘Attualità sul tema del carcinoma dell’utero’ è la conferenza ospitata all’Istituto Piersanti Mattarella grazie al direttore dell’AUSL 9 Calogero Minore e condotta da
Ignazia Milazzo, ginecologa del locale consultorio familiare.
Milazzo (Messina) La delegazione di Milazzo ha organizzato all’Istituto ‘L. da Vinci’ un incontro con alcuni relatori dello IEO di Milano
sui temi ‘La prevenzione del carcinoma mammario, passato, presente e futuro’ e
‘Il carcinoma del
collo dell’utero:
vaccinazione e
screening’. Marcello Aragona dell’Azienda ospedaliera universitaria
G. Martino di Messina ha parlato di ‘Curare l’uomo, non solo il cancro. Nuovi approcci metodologici incentrati sul paziente’. Moderatore Salvo Ocera del presidio ospedaliero G. Fogliani di Milazzo. Il
giorno successivo si è svolto nella Chiesa di S. Giacomo un concerto. Protagonisti il Duo di violino e fisarmonica dei maestri Christian Frattima e Adolfo Zagari presentati da Massimo Raffa. Il concerto è stato dedicato a chi ha combattuto il cancro credendo fortemente nella ricerca, in particolare Rosanna, figlia di una volontaria.
Uova di Pasqua
I siciliani hanno risposto ancora una volta all’appello della più importante manifestazione regionale: l’Uovo della ricerca. Anche per
il 2008 la distribuzione di uova pasquali è stata un successo! Que-
sto importante risultato si somma a quello della golosa campagna
natalizia che ha coinvolto delegate e sostenitori nella diffusione di
squisite praline e particolari torroncini di mandorla e pistacchio.
Caro Babbo Natale…
Milazzo (Messina) Domenica 16 dicembre un’allegra folla di
bambini ha invaso la Sala a Vetri Diana. Ad attirarli il concorso ‘Caro
Babbo Natale ti scrivo…’. Più di 600 le lettere, i pensierini, i racconti, le filastrocche e i disegni che hanno addobbato il simbolico ‘Albero AIRC’. Non poche sono state le difficoltà nella scelta dei vincitori,
alla fine hanno tagliato il traguardo della II edizione i ragazzi della IV
A della scuola elementare Sacro Cuore che hanno meglio rappresentato il messaggio di AIRC con il motto: ‘la ricerca è vita’.
A scuola per prevenire
Sicilia La scuola siciliana è in prima fila quando si parla di prevenzione, soprattutto grazie all’impegno di persone come Guido Di
Stefano, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. Di Stefano promuove presso le scuole siciliane le iniziative AIRC. Accanto al suo impegno c’è poi la disponibilità dei professori delle facoltà
di Catania, Palermo e Messina grazie ai quali sono state organizzate già quaranta conferenze. Fondamentale anche la collaborazione
tra insegnanti e volontari, come dimostra l’iniziativa sostenuta dalla
delegazione AIRC di Venetico (Messina) e dall’Istituto Comprensivo
di Spadafora (Messina) e aperta a tutte le scuole della provincia.
Qui, per il terzo anno si sono svolte le ‘Giornate educative per la
prevenzione tumorale’ accompagnate dalla rassegna musicale ‘Insieme… per combattere il cancro’. Grazie a Caterina Trimarchi, responsabile della locale delegazione AIRC, Antonella Giacobello,
Elisa Basile, Maria D’Andrea e Riccardo Franza.
Un altro esempio di sinergia tra scuola e ricerca sono gli incontri
organizzati a Mascalucia (Catania) in occasione de ‘Le Arance
della Salute’, presso l’Istituto Federico II di Svevia. 1500 ragazzi
hanno assistito a una conversazione sulle proprietà benefiche dell’Arancia rossa di Sicilia. Dalle parole si è passati presto ai fatti: la
Confagricoltura di Catania ha regalato le arance e la ditta Oranfresh ha messo a disposizione una macchina spremiagrumi.
in breve... dalla Sicilia
Catania Grande successo per la seconda edizione del ‘Te con l’AIRC’
nei saloni del Circolo Unione di Palazzo Biscari, concessi gratuitamente dal presidente del circolo Enrico Battiato Paternò Castello e dalla
famiglia Moncada.
Catania La Confindustria di Catania ha deciso di utilizzare le carte da gioco
firmate AIRC per fare un regalo ai soci e alla ricerca.
Castellammare del Golfo (Trapani) La vivace delegazione di Castellammare del Golfo ha allestito una mostra fotografica in ricordo di Vincenzo
Bambino, un estroso e geniale fotografo locale. Le immagini scelte raccontavano il dopoguerra e alcuni personaggi e paesaggi del meraviglioso golfo.
Giarre (Catania) Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con il
memorial ‘Domenico D’Urso’, torneo di beach volley 4x4, al lido Equador in
Fondachello Nascali. Hanno partecipato 7 squadre maschili e l’intero ricavato della manifestazione, fortemente voluta dalla generosa famiglia D’Urso
e dal lido Equador, con il patrocinio del Lions Club CT ‘Faro Biscari’, è stato
devoluto ad AIRC.
Mascalucia (Catania) Silvana Meli ha animato il salone della biblioteca
comunale con ‘Una carioca per AIRC’. Il torneo ha coinvolto tutti i cittadini.
Un grazie speciale al sindaco, agli assessori e al dirigente della biblioteca
comunale di Mascalucia che hanno offerto gratuitamente i locali.
Un’immagine della tredicesima sagra del fico d’india
Mirabella Imbaccari (Catania) L’instancabile delegazione AIRC locale
ha partecipato lo scorso settembre alla Festa del Grano di Raddusa
(Catania) con uno stand per raccogliere contributi. E a ottobre è stata
invitata alla XXIII sagra del ficodindia organizzata dal sindaco del comune di San Cono (Catania) Rosa Vallone: l’intero ricavato è stato devoluto
ad AIRC.
Siracusa Anche quest’anno, sulla scia del magnifico risultato delle passate
edizioni, a Siracusa e provincia sono stati distribuiti i biglietti della lotteria pro
AIRC, la più importante e redditizia manifestazione della Sicilia a livello provinciale. I fortunati estratti sono stati premiati con una Ford Fiesta, un TV LCD
26 pollici, una telecamera digitale, un micro hi-fi e una MTB.
Trapani Un pomeriggio di burraco e bridge in memoria della nostra prima
delegata di Trapani Silvana Liotti Adragna è stata l’occasione per sostenere
la ricerca oncologica.
Sicilia A Natale nelle piazze siciliane sbocciano decine di stelle. Nelle
vie principali di Siracusa, i fiori erano presentati in magnifiche ciotole con il logo AIRC. Ad Augusta, Priolo, Melilli, Villasmundo (tutte in provincia di Siracusa) la diciannovesima edizione dell’iniziativa è stata
accompagnata dalla generosa partecipazione della ditta Giovanni Aprile, al nostro fianco dal 1989.
COMITATO Toscana
COMITATO Umbria
Le Arance della Salute - Pistoia
Le Arance della Salute - Orvieto (Terni)
Cena con Delitto
Firenze Serata benefica all’insegna del mistero quella al
Grand Hotel di Firenze: con il
contributo artistico della Compagnia delle Ombre, infatti, è
stato messa in scena una
Cena con Delitto. I partecipanti hanno potuto così vestire i panni degli investigatori e cimentarsi nella caccia all’assassino. Per dare un ulteriore tocco
di ‘giallo’ all’iniziativa, sono stati invitate alcune autorità toscane, come il prefetto, il questore, il comandante provinciale dei
Carabinieri, il comandante della Guardia di Finanza, insieme al
procuratore onorario della Corte di cassazione e a Leonardo
Gori, scrittore fiorentino di libri thriller.
Una tavola di moda
Narni (Terni) 280 commensali e una raccolta fondi al di sopra
delle aspettative. È questo il risultato della bella serata organizzata dalla delegata Lucia Rossi presso la pizzeria ‘Tre Terzieri’.
Alla cena è seguita una splendida sfilata di moda e parte dell’incasso è stato devoluto al Comitato AIRC Umbria.
Oggetti d’arte belli e buoni
Firenze È ormai una tradizione l’Asta ospitata da oltre
vent’anni alla prestigiosa Casa
d’Aste Pandolfini. Dopo l’esposizione a Borgo degli Albizi, numerosi oggetti d’arte, argenti e varie amenità donati al
Comitato da generosi sostenitori sono stati battuti lo scorso
28 novembre, e il ricavato è stato destinato alla ricerca oncologica. AIRC desidera ringraziare tutti quelli che hanno realizzato
l’evento, i donatori e i compratori che da tanto tempo seguono
l’iniziativa con entusiasmo e partecipazione.
Saltocchio (Lucca) Lunghe tavolate e piatti della migliore tradizione toscana alla cena organizzata
da Pierangelo Granucci e Gino
Toschi con l’aiuto delle rispettive
mogli l’8 di dicembre. 250 persone si sono sedute a tavola per
sostenere la ricerca.
Firenze, 5 aprile L’Associazione Progetto Firenze, in collaborazione
con Starwood Hotels, propone il ‘Gran Ballo di Primavera’ nella prestigiosa cornice del Giardino d’Inverno del Grand Hotel di Firenze.
46 Speciale Comitati aprile 2008
Rotary for AIRC
Todi (Perugia) Nel cuore dell’Umbria è facile trovare residenze
d’epoca dove l’atmosfera è magica e il relax assicurato. Tra queste
c’è il Relais Todini che in febbraio ha aperto le porte ad AIRC. Grazie all’impegno del Rotary Club di Todi la dimora storica è stata
animata da una serata a favore della nostra Associazione.
in breve... dall’Umbria
Acquasparta (Terni) Ad Acquasparta l’anno nuovo ha portato con sé le
più belle foto d’epoca del paese e dei suoi abitanti. Lo ha fatto attraverso un calendario ‘storico’ ideato e distribuito per sostenere AIRC.
Assisi (Perugia) Le mani di Lucia Di Tullio si sono messe ancora una
volta a servizio della ricerca e per il secondo anno consecutivo hanno
dato vita, con l’aiuto di un gruppo di volontarie e con il patrocinio del
Comune, a una mostra mercato di ricamo presso le sale delle Logge.
Spoleto (Perugia) Visita a teatro, cocktail e musiche di Verdi. Ecco gli
ingredienti della serata organizzata grazie alla disponibilità del Teatro
Lirico Sperimentale ‘A. Belli’ e alla preziosa collaborazione di Chiara Profili e della nostra instancabile consigliera Gabriella Righi. Sul
palco l’anteprima de ‘Il Trovatore’ di Giuseppe Verdi, con i solisti, l’orchestra e il coro del Teatro Lirico Sperimentale sotto la direzione del
Maestro Carlo Palleschi.
Cocktail sul Garda
Garda (Verona) Serata speciale a
Villa Scaveaghe, palazzo del ’500
affacciato sul Garda: con i consiglie- Vittorio Coin, Yaya Coin,
ri Claudia Wallner, Maddalena Biasi, Ghilla di Canossa
Laura Veronesi e Serena Serblin, i e Sigifredo di Canossa.
Canossa, proprietari della dimora, hanno organizzato un cocktail.
La somma raccolta verrà destinata ai centri oncologici di Padova e
Aviano, e alle ASL del Triveneto con divisioni di oncologia. Non è
tutto: è stata istituita una borsa di studio intestata alla marchesa
Erica di Canossa. Prezioso il sostegno di Cattolica Assicurazioni.
COMITATO Veneto
in breve... dal Veneto
Le Arance della Salute - Villa di Villa (Belluno)
Dulcis in fundo
Verona Chiusura in
bellezza per la sezione scaligera di AIRC
con una prestigiosa asta di Bulgari
al Palazzo della
Gran
Guardia.
Oltre un centinaio i
lotti battuti, acquistati dal pubblico in
Da sinistra: Filippo Lotti,
Claudia Wallner,
sala ma anche tramite
Alberto Festa e
telefono e web. L’iniziativa
Daniela Castagna
è stata presentata dal consigliere del Comitato AIRC Veneto
Claudia Wallner, insieme ad Alberto Festa, direttore generale di
Bulgari Italia, a Daniela Castagna, direttrice del negozio di Verona, e alla grande verve e professionalità di Filippo Lotti, battitore
di Sotheby’s.
Profumo di pane
Asiago (Vicenza) A luglio
Asiago è stata invasa da
un delizioso profumo di
pane. Merito dei fornai
dell’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza, del Mandamento
di Asiago e della Libera Associazione Panificatori Vicenza che
si sono riuniti e hanno sfornato pane, dolci e pizze. Da tre
anni, grazie a questa iniziativa, non solo si valorizzano i prodotti artigianali ma si sensibilizza l’opinione pubblica sull’importanza di sostenere la ricerca oncologica, a cui viene devoluto tutto il ricavato. Il consigliere del Comitato Serena Serblin
ha ringraziato i volontari per la riuscita della manifestazione.
Anno XXXVI - Numero 2
1 Aprile 2008 - AIRC Editore
Direzione e Redazione: Associazione Italiana per la Ricerca sul
Cancro - via Corridoni 7, 20122 Milano,
telefono 02 7797.1 - www.airc.it
Codice Fiscale 80051890152
Conto corrente postale n. 307272
Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 128 del 22 marzo
1973. Stampa Mondadori Printing - Verona con il contributo
della cartiera Norske Skog.
Terrassa Padovana (Padova) Una tavola speciale è stata apparecchiata
per la festa ‘Sapori e tradizioni’, a cui il Gruppo Amici di AIRC ha invitato 200
persone. Il ricavato è stato consegnato ad Alberto Amadori dell’Istituto di
oncologia dell’Università di Padova.
Caselle di Sommacampagna (Verona) L’Associazione Polisportiva Caselle Tennis ha versato ad AIRC una parte delle quote d’iscrizione al quarto Torneo Categoria più Under.
Preganziol (Treviso) Berta Pasqualato Simonetto ha organizzato la trentaquattresima Conviviale a favore della ricerca: oltre 100 signore hanno
accettato l’invito al ristorante Antica Altino.
Abano Terme (Padova) Presso la Chiesa Sacro Cuore si è tenuto un concerto lirico del Coro A. Boito; tra loro la soprano Maria Grazia Mazzetto e il
tenore Elia Varotto.
Rosolina Mare (Rovigo) Lotteria benefica a favore di AIRC organizzata da
Valentina Vianelli presso ‘Codevi SaS Campeggio’.
Taglio di Po (Rovigo) Il Circolo ACLI S. Gaetano della frazione di Mazzorno
Destro ha deciso di festeggiare il Natale con un party a sostegno di AIRC.
Jesolo (Venezia) Alcuni volontari jesolani, insieme all’agenzia ‘5 spiagge’
di Jesolo, hanno organizzato una cena al ristorante ‘Da Guido’. A rappresentare AIRC il ricercatore di Padova Antonio Rosato.
Venezia Il Gruppo sportivo Artigiani ha vinto per AIRC il Trofeo ‘Città di Venezia - regata a cronometro su caorline’, l’iniziativa ha dato risalto alle realtà
di volontariato presenti sul territorio assegnando a ciascuna una barca.
Bonavigo (Verona) L’associazione ‘Oscar… per tutti’ ha organizzato un
concerto nella Chiesa di S. Giovanni Battista per istituire una seconda borsa
di studio intitolata a Oscar Venturato e dedicata ai tumori al pancreas. Al
concerto, diretto da Maura Mazzonetto, era presente per AIRC il professore
di anatomia patologica dell’Università di Verona Aldo Scarpa.
Verona In occasione degli ‘Incontri del Grande Teatro’ del Teatro Nuovo,
Mariella Lo Giudice e gli attori dello Stabile hanno sensibilizzato il pubblico
sull’importanza di sostenere la ricerca.
Verona Il divertimento e la ricerca sono stati la coppia d’assi della serata
organizzata dal consigliere Claudia Wallner e Maddalena Biasi con l’appoggio di Italo Folonari, amministratore delegato Mercury SpA, al Byblos
Art Hotel Villa Amistà.
Direttore responsabile Maurizio Savi
Consulenza editoriale Daniela Ovadia (Agenzia Zoe)
Coordinamento redazionale Patrizia Brovelli
Progetto grafico e impaginazione Umberto Galli
Consulenza scientifica Maria Ines Colnaghi
Responsabile editoriale Emanuela Properzj
Testi Agnese Codignola, Valeria Cudini, Cristina Ferrario, Anna Franzetti,
Elisa Mosconi, Daniela Ovadia, Nicla Panciera, Livia Romano
Fotografie Michele Borzoni, Corbis, Istockphoto,
Lorenzo Marioni, Grazia Neri.
L’Istituto italiano della donazione
certifica con un marchio di eccellenza
le organizzazioni non profit
che forniscono elementi di garanzia
sull’assoluta trasparenza ed efficacia
nella gestione dei fondi raccolti.
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