angelo di leo, la scienza al servizio del paziente
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angelo di leo, la scienza al servizio del paziente
Numero 2 - 1 Aprile 2008 - Anno XXXVI - AIRC Editore - Poste Italiane spa Sped. in Abb. Postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB Milano CANCRO AL SENO Nel mondo è ancora allarme ma in Italia si fanno progressi RICERCHE AIRC Nuove terapie e indicazioni per la prevenzione SENO La ricostruzione tappa obbligata verso la guarigione PSICOLOGIA Più privacy e più empatia aiutano il malato Dal laboratorio al letto ANGELO DI LEO, LA SCIENZA AL SERVIZIO DEL PAZIENTE Battesimo • Comunione • Cresima • Laurea • Matrimonio I SUOI MOMENTI DI GIOIA DARANNO ANCORA PIÙ COLORE ALLA RICERCA. Da oggi le nostre bomboniere “Cuore” oltre che di blu si tingono di azzurro, rosa e rosso. Dal matrimonio al battesimo, dalla comunione alla cresima, fino alla laurea: ogni occasione è ideale per regalare le bomboniere di AIRC. Scopra le bomboniere “Cuore” e tutte le altre proposte su www.airc.it oppure richieda il catalogo telefonando al numero 035 4199029. Anche attraverso i suoi momenti di gioia darà più forza alla ricerca. SOMMARIO LETTERA AI SOCI Vita di ricercatore - Lavoro d’équipe tra le colline toscane.................................. 4 Epidemiologia - Il cancro del seno colpisce le più deboli.............................. 8 Risultati scientifici - I nuovi traguardi di AIRC ............................ 12 Psicologia La forza di AIRC siete voi Piero Sierra presidente AIRC - La malattia del medico ne svela l’umanità .. 14 Ricerche in vetrina - Il farmaco giusto al momento giusto ........16 Cari soci, Chirurgia robotica - Braccio di ferro per interventi di velluto ............................18 Dal mondo - Notizie flash .................... ...................... 21 Diritti del malato - Non solo privacy ma più informazione ........ 22 Nuove unità di ricerca - Ti regalo un laboratorio tutto per te.............. 24 Vita FIRC - Lasciare alla ricerca: investire sul futuro .. 26 - Con i lasciti si offre continuità alla scienza....28 Borse di studio - Partire con slancio.................................... 30 Vita AIRC - Arance e Azalee ........................................ 33 - Una raccolta da record ........................ 34 - Invita AIRC alla tua festa ...................... 35 Vita dei Comitati AIRC - Le iniziative dei nostri Comitati Regionali .... 36 CI SONO TANTI MODI PER AIUTARE LA RICERCA. • con conto corrente postale n° 307272; • con Carta di Credito, telefonando al Numero Verde 800.350.350, in funzione tutti i giorni 24 ore su 24 o collegandosi al sito www.airc.it; sabato 26 gennaio, la partecipazione in piazza dei nostri soci in occasione de Le Arance della Salute ha dato i primi frutti: sono stati raccolti 3,6 milioni di Euro. Un buon inizio d’anno per l’attività di raccolta fondi a favore della ricerca. A tutti i soci AIRC va quindi il merito di aver confermato la loro ‘scelta di campo’ che vede nel CANCRO il principale nemico da battere e nella RICERCA l'arma per farlo. Una scelta sigillata nell'atto di associarsi. Questa azione comporta un legame continuo tra il mondo della ricerca e i soci durante l'anno, sotto forma di una informazione precisa e obiettiva che contribuisce alla crescita della loro consapevolezza e del loro senso di responsabilità. AIRC risponde a questa fiducia asserendo la propria assoluta equidistanza da qualunque considerazione o posizione che, dal campo scientifico, travalichi in altri settori dell’impegno sociale, sia esso pubblico o privato. Quasi due milioni di quote associative danno stabilità nel tempo alle erogazioni. Per questo AIRC ha sempre dato priorità assoluta alla raccolta e al rinnovo delle adesione individuali. Anche il programma 5x1000 ha comportato oltre un milione di ‘scelte’ a favore di AIRC e dei suoi ricercatori: abbiamo assistito a un vero movimento di massa che ci ha prima di tutto voluto attestare piena fiducia. Solo grazie alla conferma definitiva del programma 5x1000, attraverso una legge ordinaria, e al tempestivo versamento da parte dello Stato di quanto riconosciutoci, si verificherà un incisivo aumento dei finanziamenti e una conseguente accelerazione del progresso scientifico. È fondamentale ricordare che il 5x1000 non sostituisce minimamente l’ importanza di associarsi, proprio perché le quote rimangono l’indispensabile base del vostro sostegno e rappresentano la vostra volontà di partecipare all’attività di AIRC. Per questo, chiedo a voi due semplici atti: - associarvi o rinnovare la vostra associazione ad AIRC; - confermare la vostra destinazione 5x1000 all'ormai noto codice fiscale 80051890152. • con un piccolo lascito nel suo testamento; per informazioni, www.fondazionefirc.it oppure tel. 02.794.707; • in banca sul c/c 000009000039 - Banca Intesa - (ABI 03069 CAB 09410, CIN J); • con un ordine di addebito automatico in banca o su carta di credito (informazioni al Numero Verde 800.350.350); Anche quest’anno con la dichiarazione dei redditi si può sostenere AIRC a costo zero. Contatti il numero verde 800350350 per ricevere sul cellulare un SMS con il codice fiscale di AIRC da inserire nell’apposito spazio ‘Ricerca scientifica’. Convocazione assemblea L’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro AIRC, a norma dell’articolo 8 dello Statuto sociale, è convocata per il giorno 24 giugno 2008, presso la sede sociale di Via Corridoni 7 a Milano, alle ore 13.30 in prima e alle ore 14.30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno: - Relazione del Consiglio direttivo sull’attività svolta nel 2007 e relazione dei Revisori dei conti; - Approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007; - Elezione, previa determinazione del loro numero, di membri del Consiglio direttivo per il triennio 2008-2011. - Convalida del passaggio di un revisore supplente a revisore effettivo e nomina di un nuovo revisore supplente. V I TA D I R I C E R C AT O R E Lavoro d’ÉQUIPE tra le colline toscane di Nicla Panciera L’oncologo Angelo Di Leo ha portato in Italia il meglio della sua esperienza all’estero per creare un reparto a misura d’uomo e di scienza Angelo Di Leo circondato dai suoi collaboratori dell’Unità di oncologia medica all’ospedale di Prato rato è una città incorniciata da quel panorama fantastico, dove i cavalli pascolano in libertà, che ha reso la Toscana celebre nel mondo. Qui, in pieno centro storico, si trova l’ospedale Misericordia e Dolce dove Angelo Di Leo, oncologo e ricercatore di fama, dirige il reparto di oncologia da quando ha deciso di rientrare in Italia, rinunciando al suo posto all’Istituto Jules Bordet a Bruxelles. Quattro anni nel corso dei quali molte cose sono cambiate all’Unità di oncologia medica Sandro Pitigliani, anche grazie a lui. Di Leo traccia un bilancio tutto positivo di questo primo periodo a Prato: “Al mio arrivo ho trovato un’équipe di medici e personale preparata, stimolata a migliorarsi, con la quale c’è stata immediatamente fiducia reciproca. Grazie a loro P 4 Fondamentale aprile 2008 mi sono subito trovato bene, nonostante in Italia ci sia davvero un problema di burocrazia che all’estero non c’è”. DAL LABORATORIO AL LETTO Ultima soddisfazione in ordine temporale è stata l’istituzione nel suo Dipartimento di oncologia di una delle poche Unità di ricerca translazionale esistenti in Europa: un gruppo multidisciplinare, composto da clinici, anatomopatologi e biologi molecolari che lavorano fianco a fianco in un laboratorio con tecnologie d’avanguardia. L’obiettivo principale è quello di accorciare la fase dello studio del farmaco, per farlo arrivare velocemente al letto del paziente. “È stato il giorno più bello da quando sono qui”, confida Di Leo. Qual è il motivo dell’istitu- cancro è una malattia biologizione di un’unità di ricerca in ca. Oggi, a Prato, curiamo in un’azienda sanitaria? “Credo questo modo solo il 10 per che il futuro dell’oncologia stia cento dei pazienti; con questa nella diagnosi precoce, che per- nuova unità puntiamo al 50 mette migliori approcci tera- per cento”. Come sarà possibipeutici, settore nel quale dob- le? Cambiando il modo in cui biamo ancora migliorare, per- la ricerca viene condotta e abfezionando l’efficacia dei pro- battendo le barriere che finora grammi di screening, e attivan- hanno separato ricercatori di base, clinici, pado un maggiore tologi. L’incontrasferimento di Quando tro tra figure diconoscenze dal la scienza che condipiano biologico è al servizio verse vidono lo stesso alla clinica”. del paziente problema non Non si tratta solo deve essere più di arrivare prima al letto del paziente, ma anche una casualità, magari davanti di realizzare trattamenti sem- alla macchinetta del caffè. Ogni tumore ha la sua prepre più personalizzati, basati cioè sulle caratteristiche del cisa carta di identità e ha il suo singolo individuo e della sua excursus, che è diverso da quelmalattia, perché oggi sappiamo lo degli altri. I ricercatori di che quanti sono i malati, tante base forniscono nuovi strusono le tipologie di tumore. “Il menti ai clinici, i quali, a loro Michele Borzoni volta, producono nuove osservazioni sulla natura e la progressione della malattia, per indirizzare la ricerca. “Inoltre, per poter identificare le caratteristiche dei tumori servono banche dati e banche di materiale biologico che solo chi lavora coi pazienti può fornire” afferma Di Leo. “La ricerca translazionale è il futuro. Le strutture d’élite spesso puntano alle grandi scoperte e non considerano prioritaria la ricerca applicata, ma è sbagliato perché in campo medico l’ottima ricerca che non giunge fino al paziente è inutile”. LE NOVITÀ TERAPEUTICHE L’intenso programma di ricerca che si conduce a Prato riguarda i nuovi farmaci biologici, da accostare al tradizionale trattamento chemioterapico. Si tratta di farmaci mirati, frutto della sempre maggior conoscenza dei meccanismi biologici delle cellule tumorali, e che agiscono basandosi sui marcatori biologici, quelle molecole che possono essere presenti nella cellula tumorale in una certa fase della sua vita e che la caratterizzano. Questi farmaci, dunque, sono in grado di agire direttamente sui meccanismi d’azione delle cellule neoplastiche sia bloccandone il fattore di crescita sia l’apporto di ossigeno. L’équipe di Di Leo lavora, per esempio, sul tumore della mammella e sebbene siano solo due i farmaci biologici attualmente disponibili nella pratica clinica per questa patologia, essi sono destinati in breve ad aumentare esponen- zialmente. “È in corso una rivoluzione: nei prossimi cinque anni, questi farmaci raddoppieranno ed è una stima prudente. Alcuni hanno già iniziato la terza fase di sperimentazione, quella finale, che confronterà questi nuovi trattamenti con quelli standard. C’è da essere entusiasti”. Tuttavia, va sfatato qualche mito. Per prima cosa, non sono farmaci privi di effetti collaterali. Provocano stanchezza nel lungo periodo e interferiscono con l’attività cardiaca. Inoltre, questi sono farmaci che danno il meglio di sé in combinazione con la chemioterapia, che continuerà ad avere un ruolo, seppur diverso e più contenuto rispetto al passato; insomma, la parola chemioterapia non sparirà dal vocabolario. La soluzione oggi adottata è quella della politerapia. Così come negli anni Settanta si iniziò a non somministrare più singoli farmaci chemioterapici, quanto piuttosto a proporre ‘schemi’ di chemioterapici, così la politerapia prevede la somministrazione di più farmaci biologici. Di Leo si dice fiducioso, perché “una cosa è radicalmente cambiata: le combinazioni oggi non sono più empiriche, come allora, ma sono sostenute dalla conoscenza della biologia del tumore”. Un esempio pratico: il 20 per cento dei carcinomi alla mammella è particolarmente grave e aggressivo perché presenta sulla sua superficie un numero eccessivo di recettori espressi dal gene Her2. Abbiamo scoperto che questo tipo di tumore tende a formare velocemente nuovi vasi sanguigni; è allora razionale combinare un farmaco anti Her2 con un farmaco che blocchi la proliferazione dei vasi sanguigni. Così nascono le nuove associazioni di farmaci, dai risultati promettenti”. UNA CURA PER TUTTI L’incidenza dei tumori continua ad aumentare, il numero di malati cresce, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, ma la mortalità diminuisce. Uno studio europeo ha registrato negli ultimi quattro anni una caduta della mortalità per alcuni tipi di tumori, come quello del colon e della mammella. Questo risultato si deve alla diagnosi precoce che permette di guarire, intervenendo chirurgicamente, e non solo di gestire il cronicizzarsi della malattia. Eppure l’incidenza dei Fondamentale aprile 2008 5 Michele Borzoni V I TA D I R I C E R C AT O R E Angelo Di Leo con la moglie Laura Biganzoli 6 Fondamentale aprile 2008 Questa grande qualità, di cosiddetti big killer (tumore guardare alla persona prima alla prostata, mammella, di tutto, fa di lui un medico colon, polmoni) aumenta prezioso in grado di adattarsi inesorabilmente e, secondo a chi gli sta di fronte. “I rapl’Harvard Medical School, un terzo dei tumori ha origine nel porti umani che instauriamo nostro stile di vita. Quindi, col paziente sono essenziali e nel futuro, ci saranno sempre il medico deve essere molto più malati da curare, con un abile in questo: deve capire il nuovo problema che si fa paziente e imparare a conosempre più urgente: scerlo. Sempre più persone l’incremento dei costi. sono informate, valutano i “Saremo in grado nel mondo pro e i contro di una terapia. occidentale, con i nostri Tuttavia, non si può generasistemi sanitari, di garantire a lizzare e non esistono regole. tutti i pazienti in maniera Infatti, indipendentemente indiscriminata l’accesso a dal livello socio-culturale, c’è tutti questi farmaci?” si chi vuole sapere tutto della chiede Di Leo. “Sono tumori sua situazione e chi va nel paad alta incidenza quelli nico. Per l’oncologo è facile parlare apertaper i quali mente della maavremo tanti Coltivare nuovi farmaci il lato empatico lattia, del trattamento e degli intelligenti: colon, polmone, della medicina scenari futuri, prostata, ovaio, è fondamentale ma c’è chi non vuole. Ecco, in ma lo stesso accadrà in oncoematologia questi casi, bisogna evitare di con leucemie e linfomi. La infierire pesantemente sulla situazione è complessa, i psiche di una persona che sta farmaci sono ad alto costo, già soffrendo parecchio. Il più di quanto eravamo rapporto poi con il tempo abituati quando parlavamo di cambia, con la graduale conoterapie mediche dei tumori. scenza reciproca, ma non sarà Urge una riflessione mai alla pari, per le diverse conoscenze e il diverso grado comune”. di coinvolgimento emotivo”. PRECEDENZA IL CORAGGIO ALL’ESSERE UMANO Per Angelo Di Leo, attrat- DI CAMBIARE È ancora un ragazzo, to dalla medicina per il suo lato umano, per “la possibili- iscritto al secondo anno del tà che mi forniva di assistere corso di laurea a Palermo, altri esseri umani”, è naturale quando accompagna la questa attenzione verso i pa- mamma a una visita a Milazienti e la grande disponibili- no, all’Istituto nazionale tutà che dimostra loro, rispon- mori. Fortunatamente la visidendo con cura a tutti, anche ta ha esito positivo e il giovaattraverso la posta elettronica ne Di Leo, seduto sulle scale (alla quale dedica del tempo dell’Istituto, con il libro di ogni giorno), e incontrando anatomia aperto sulle ginocuna volta alla settimana tutti chia, conosce Umberto Veroi familiari. nesi. Risale ad allora la sua folgorazione per l’oncologia: neolaureato si trasferisce a Milano per lavorare “in quel tempio che era l’Istituto di via Venezian”, ricorda. Qui rimase sette anni. Di quel periodo ha fatto tesoro anche dal punto di vista didattico. “Nella mia équipe oggi ci sono anche persone giovani, intorno ai trent’anni” ci racconta “e io li responsabilizzo come i miei maestri fecero con me. Dopo sette anni ho sentito però la necessità di lavorare in un ambiente internazionale, vedere cosa succedeva all’estero. Partii per Bruxelles, senza nessun’altro motivo oltre la curiosità. Dovevo restarci un anno”; invece il soggiorno si prolunga e Di Leo vince la sua scommessa, lavorando per ben otto anni presso l’Unità di chemioterapia dell’Istituto Jules Bordet con l’oncologa Martine Piccart, oggi direttore dell’European Organisation for Research and Treatement of Cancer. In Belgio, è stato anche docente all’Université Libre de Bruxelles (ULB). “Abbandonare Milano fu una scelta rischiosa che non avrei fatto senza il supporto di Laura, mia collega all’Istituto e diventata poi mia moglie, che decise di partire con me per il Belgio” racconta Di Leo che spende parole commoventi nei suoi confronti. “Anche quando decidemmo di rientrare in Italia, la nostra bimba Federica avrebbe dovuto iniziare le scuole, fu mia moglie a essere decisiva in una scelta, che l’avrebbe probabilmente penalizzata dal punto di vista professionale”. Oggi Laura Biganzoli dirige l’Unità di ricerca clinica e il programma di oncologia ge- riatrica a Prato. Nonostante le numerose difficoltà, come crescere una bimba da soli, “quelli passati in Belgio furono anni fantastici, conducevamo ricerca oncologica di altissimo livello, in un ambiente internazionale e Bruxelles è una città che si fa amare”. Federica oggi ha dieci anni, parla bene il francese nonostante l’abbia abbandonato con l’arrivo in Italia e non sembra particolarmente attratta dall’oncologia, benché sia la passione di entrambi i genitori. “In casa cerchiamo di non parlare di lavoro. Federica ama l’arte, forse perché ha assorbito l’amore mio e di Laura: da piccola è sempre venuta con noi in tutti i musei di arte contemporanea che visitavamo. È stata sua l’idea di preparare per i lettori di Fondamentale un disegno sulla ricerca contro il cancro” ci racconta il papà, non dispiaciuto dall’idea di avere una figlia artista. “La incoraggerò qualunque cosa voglia fare, i miei genitori mi hanno sempre sostenuto anche quando ho lasciato la Sicilia. L’arte mi piace perché a differenza della scienza permette di sperimentare l’evasione totale, anche abbandonando i binari logico-razionali imposti dal procedere scientifico”. giovani. Oggi riceve richieste da tutta Europa, ma anche da Asia e India. “La presenza di giovani e di stranieri è in aumento grazie alla convenzione con l’Università di Firenze per la formazione di specializzandi e ricercatori in oncologia. UN’ALTRA Ancora, abbiamo attivato un SFIDA VINTA Quindi, il rientro in Italia, programma di formazione per a Prato. Luogo splendido per stranieri, finanziato interacrescere una bimba rispetto mente dall’Associazione Sanad altre grandi città, tuttavia dro Pitigliani, della durata di due anni. Un meno noto dal punto di vista Grazie a Di Leo brasiliano ci sta della ricerca. a Prato si respira lasciando ora, dopo un sogInvece, il coragun’aria giorno di tre gio di Angelo e internazionale anni, ma è in Laura è stato arrivo una gionuovamente premiato perché Di Leo è ri- vane da Melbourne, Austrauscito a superare tutti gli osta- lia” racconta orgoglioso. Soddisfatto per la scelta di coli di una lenta burocrazia e in soli quattro anni ha fatto rientrare in Italia, oggi Angemolto non solo per la ricerca lo Di Leo vive con la famiglia contro il cancro ma anche per sulle colline toscane e, nei la sua nuova azienda sanitaria, pochi momenti liberi che le portando una ‘dote’ di colla- sue varie attività di ricercatore, oncologo e primario gli borazioni internazionali. Infatti, forte della sua espe- concedono, riesce anche a gorienza in un grande centro in- dersi attimi di tranquillità in ternazionale come quello di mezzo alla natura, facendo Bruxelles, fin dal suo arrivo in delle belle passeggiate con FeItalia Di Leo ha puntato sui derica e Laura. Ecco come Federica Di Leo, giovane artista di dieci anni, ha interpretato la ricerca sul cancro EPIDEMIOLOGIA Il cancro del seno colpisce le più DEBOLI di Daniela Ovadia e Valeria Cudini Dalle riviste mediche e persino dalla stampa laica sale l’allarme: il big killer delle donne è in crescita nei Paesi in via di sviluppo e fino ad alcuni anni fa persino la copertina, mentre la il cancro del seno era prestigiosa rivista medica New una malattia che afflig- England Journal of Medicine ha geva principalmente i Paesi rilanciato l’allarme con un occidentali industrializzati, importante articolo scientifico. “Il 45 per cento dei nuovi da qualche anno si assiste a casi di cancro al seno diagnoun’inversione di tendenza. Nei Paesi in via di sviluppo, sticati ogni anno (nel mondo sono circa un come quelli dell’America Latina Entro il 2020 milione) riguare Centrale, delsette tumori da donne di Paesi a basso o l’Africa, dell’Asia e dell’Europa al seno su dieci medio reddito, colpiranno così come il 55 Orientale, le donne sono sem- nel Terzo mondo per cento dei decessi” spiega pre più colpite (anche perché è aumentata la Peggy Porter, ricercatrice del durata media della vita) e le Fred Hutchinson Cancer previsioni future non sono Research Center di Seattle, certo ottimistiche. Che si tratti autrice dell’articolo sul New di una vera e propria emergen- England. “E sono cifre largaza lo conferma l’interesse dei mente sottostimate, perché media: il settimanale Time ha in molti Paesi le donne si recentemente dedicato alla ammalano ma non vengono questione un lungo reportage e nemmeno curate, o comun- S 8 Fondamentale aprile 2008 que non esistono registri in grado di fornire cifre attendibili”. Gli esperti sostengono che si tratta di una vera e propria epidemia: si prevede che entro il 2020 i Paesi meno agiati, che non possono ancora contare su diagnosi precoce, screening oncologici e trattamenti adeguati, saranno bersaglio del 70 per cento dei tumori mammari. OCCIDENTE, CATTIVO ESEMPIO Sotto accusa quella che il New England chiama l’‘occidentalizzazione dei costumi’, intendendo con questo termine una serie di cambiamenti sociali ed economici, spesso positivi per l’insieme del Paese, ma che hanno ricadute importanti sui fat- tori di rischio per cancro del seno: il controllo delle nascite, che sposta avanti l’età del primo figlio, i cambiamenti nella dieta e la diffusione dell’obesità anche nei Paesi più poveri, l’abbandono dell’allattamento al seno e l’uso della terapia ormonale sostitutiva per la menopausa. Ma non solo: praticare sport per almeno cinque ore a settimana abbassa il rischio di cancro al seno del 20 per cento, soprattutto del tipo più aggressivo, quello negativo per i recettori degli estrogeni, afferma un recente studio californiano. Eppure Paesi come la Cina, un tempo caratterizzati da abitudini di vita contadine, hanno sposato totalmente lo stile di vita occidentale senza preoccuparsi di correggerne i Corbis punti deboli (tra i quali spicca la sedentarietà), oltre ad aver parzialmente abbandonato una dieta tradizionalmente ricca di soia e povera di grassi animali, che tendeva a proteggere il seno delle donne. MENO CURE PIÙ RISCHIO Fra i vari tipi di tumore che colpiscono le donne, il cancro al seno è, a livello mondiale, il più letale. E se nell’Occidente industrializzato sono stati fatti passi da gigante nella diagnostica e nelle terapie, tanto da poter garantire la guarigione nella maggior parte dei casi, nel resto del mondo si arranca. In Cina, per esempio, questo tumore è aumentato in dieci anni del 20-30 per cento, ma non è ancora sufficientemente conosciuto e trattato in modo adeguato. In altri casi mancano gli ospedali, anche quando si tratta di Paesi che hanno un sistema sanitario organizzato: a Pune, una città indiana dove vivono 3,5 milioni di donne, esiste una sola struttura che fornisce servizi per la cura dei tumori, il che significa che la metà delle donne malate semplicemente non viene curata. In Sudafrica solo il 5 per cento d e i tumori è diagnosticato in fase preco- SOLDI PER LA ce contro il 50 per cento PREVENZIONE negli Stati Uniti e il 65 per Anche quando ci sarebbe cento in Italia. modo di accedere agli interAnche in Europa si assiste venti e alle chemioterapie, a una grande varietà di situa- spesso la diagnosi viene fatta zioni, spesso inattese: in in ritardo, il più delle volte per Ucraina (come nella maggior un problema di costi. In Egitparte dell’Europa dell’Est, to, per esempio, una mammocompresi alcuni Stati che grafia costa circa 40 euro, più sono entrati recentemente a o meno l’equivalente di un far parte della mese di stipendio C o m u n i t à La prevenzione di un operaio. E, Europea), per è una spesa anche se può esempio, esistostrano, che non tutte sembrare no le macchine lo stesso problepossono per la mammoma ce l’ha anche grafia, ma il il Giappone, permettersi numero è insufdove non c’è un ficiente, e a causa dei costi sistema sanitario pubblico, troppo elevati della pellicola tanto è vero che nonostante le fotografica i medici fanno raccomandazioni del ministesolo una proiezione del seno ro della Salute di sottoporsi a (quando invece ne servireb- una mammografia l’anno per bero due). tutte le donne al di sopra dei In Africa, invece, gli esper- 50 anni, solo il 7 per cento di ti segnalano un raddoppio dei loro lo può fare. casi in 40 anni, in totale “Purtroppo le strategie assenza di strutture per la alternative a basso costo si cura: in Kenya, per esempio, sono rivelate inefficaci” spiese non si ha la possibilità di ga Porter. “Uno studio effetandare all’estero per curarsi, tuato a Shanghai su oltre non c’è nulla da fare. 300.000 donne e basato sul“In questi Paesi il cancero- l’autopalpazione del seno non geno più potente è la mancan- ha avuto nessun effetto sulla za di cure dovuta alla povertà” mortalità, spiega ancora Porter. “Se la mortalità per carcinoma del seno è pari al 19 per cento negli USA, in Africa si sfiora il 70 per cento”. EPIDEMIOLOGIA perché le mammografie identificano la malattia ancora prima che si manifesti un nodulo palpabile”. zioni religiose hanno aderito alla campagna, convincendo gli uomini, attraverso prediche nelle moschee, della necessità di far visitare e curare le proprie mogli. Corbis LO STIGMA DEL CANCRO Mentre i fattori di rischio I COSTI DELLE CURE Se in Italia oggi la maggior attraversano le frontiere, non si può dire la stessa cosa per parte delle donne può accedequanto riguarda l’approccio re a interventi come la quaculturale al cancro e al suo drantectomia, che risparmiatrattamento. no l’integrità del seno, in altri Ci sono infatti Solo alcuni Paesi in l’informazione Paesi, compresi gli stessi Stati cui il cancro al può aiutare Uniti, questo seno è tuttora a vincere non è sempre considerato possibile sopratcome qualcosa di i pregiudizi tutto per ragioni cui vergognarsi e perciò da tenere segreto, come economiche: la mastectomia, capitava in Italia fino a un cin- ovvero l’asportazione dell’intequantina d’anni fa. In Egitto, ro seno, per quanto più invasiper esempio, una donna che sa va e invalidante, nella maggior di essere malata spesso lo parte dei casi non ha bisogno nasconde al marito per timore di ulteriori trattamenti, mentre la quadrantectomia va di essere lasciata. Dietro ogni stigma, più che quasi sempre associata a radiola povertà, c’è la disinforma- terapia. “Dove le risorse sono zione. In India, per esempio, è poche o dove le assicurazioni frequente che una donna private non rimborsano la malata venga isolata per timo- totalità delle cure, la chirurgia re di un ‘contagio’ attraverso le radicale è l’unica soluzione stoviglie o, peggio, con l’allat- che offra prospettive di guaritamento dei figli. Situazioni gione” continua Porter. L’OMS sta lavorando per analoghe si verificano in Africa, dove le donne con cancro incentivare i Governi a fare di del seno vengono letteralmen- più: in Messico, per esempio, la mammografia è stata insete cacciate dai villaggi. Diverse associazioni di rita per obbligo di legge in volontariato (soprattutto sta- tutte le assicurazioni private tunitensi) e la stessa Organiz- per salute. zazione mondiale per la sanità Nessuno sa se questi sforzi stanno promuovendo campa- congiunti riusciranno a blocgne educative rivolte proprio care la diffusione del cancro del seno nel mondo, ma una ai Paesi in via di sviluppo. Qualche risultato è già nuova consapevolezza goverstato ottenuto anche in posti na le istituzioni internazionadove fino a poco tempo fa la li e le charities che si occupaparola ‘cancro’ non poteva no di donne colpite dalla neanche essere pronunciata. malattia: quella per cui il Un esempio positivo è pro- diritto alla salute è un diritto prio l’Egitto, dove le istitu- universale. 10 Fondamentale aprile 2008 Corbis Il cancro si adatta all’ambiente in cui nasce Le donne europee (e quelle americane di origine europea) sviluppano nella maggior parte dei casi un tipo di cancro al seno sensibile agli estrogeni: questo è positivo, perché la malattia è curabile con farmaci che bloccano i recettori per gli ormoni sulle cellule maligne, come il tamoxifene. Le donne asiatiche, invece, sono esposte a un rischio maggiore di sviluppare un tipo molto più aggressivo di cancro al seno, che non ha i recettori per gli estrogeni. E infatti in queste popolazioni la malattia colpisce in media dieci anni prima che in Europa e non è trattabile con farmaci come il tamoxifene proprio perché non è sensibile agli ormoni. Una ulteriore complicazione per le asiatiche è rappresentata dalla particolare costituzione del tessuto mammario che, essendo molto denso, rende più difficile la diagnosi. Le donne africane e le afro-americane sono anch’esse predisposte a un tipo di carcinoma mammario pericoloso perché resistente agli ormoni antiestrogeni, una forma che tra le europee si vede di solito solo nelle portatrici dei geni BRCA1 e 2, ovvero nei rari casi di cancro al seno ereditario. Insomma, spesso a causare i problemi sono i geni e le caratteristiche fisiche. Basti pensare che un gruppo di medici coreani ha dovuto rivedere al ribasso tutti i dosaggi consigliati per le chemioterapie, studiati su donne europee e americane, perché le asiatiche sono molto più piccole e minute e venivano letteralmente intossicate da quantità eccessive di farmaci. Per questo l’Organizzazione mondiale della sanità sta lanciando una campagna di finanziamento della ricerca oncologica anche nei Paesi in via di sviluppo: la personalizzazione delle cure non è solo un diritto delle donne dei Paesi ricchi, ma di tutte. R I S U LTAT I S C I E N T I F I C I I nuovi traguardi di AIRC Grandi passi avanti nella comprensione e nella cura di tre importanti e diffuse patologie. I risultati delle nostre ricerche sempre più vicini al letto del paziente Nuovi bersagli per terapie mirate nel melanoma Le cellule staminali hanno la capacità di attivarsi per riparare un danno o per i normali processi di rinnovamento dei tessuti. Per questo costituiscono una sorta di dispensa per il nostro organismo da cui i tessuti attingono per rinnovarsi. Anche il tumore ha le proprie cellule staminali che contribuiscono ad alimentarlo e che sono coinvolte nei fenomeni di recidiva e metastasi. Le staminali tumorali si riproducono in continuo alimentando la crescita del tumore. In uno studio condotto da ricercatori italiani e statunitensi 12 Fondamentale aprile 2008 e finanziato anche da fondi AIRC, sono state esaminate in dettaglio le caratteristiche delle cellule staminali tumorali del melanoma. Luca Sigalotti e colleghi hanno dimostrato che anche in queste cellule sono presenti le molecole chiamate CTA (antigeni del cancro testicolare), oggi molto studiate come bersaglio (target) per le immunoterapie, ovvero quei trattamenti che mirano a indurre una risposta del sistema immunitario contro il tumore. Ma perché cercare gli antigeni del cancro del testicolo nelle cellule di melanoma? “La scelta di focalizzare l'attenzione proprio sugli antigeni CTA” spiegano gli autori dello studio “è legata alle caratteristiche specifiche di queste molecole in grado di generare una forte risposta immunitaria e presenti in diversi tipi di tessuti tumorali, tra i quali appunto il melanoma, ma non in tessuti sani ad eccezione di testicolo e placenta”. Queste molecole possiedono dunque tutti i requisiti per essere dei buoni bersagli terapeutici e aprono la strada a nuove terapie mirate, dal momento che risultano presenti anche sulle cellule staminali del melanoma. Dal punto di vista pratico, colpire le cellule staminali significa ridurre ai minimi termini le capacità del melanoma di rinnovarsi, rendendo la cura ancora più efficace. La immunoterapia attiva specifica dei tumori, anche detta vaccinoterapia, si basa sulla stimolazione del sistema immunitario che viene “addestrato” a individuare una mole- cola target (antigene) espressa sulla cellula tumorale e non su quella sana. Il sistema immunitario può quindi riconoscere con maggiore efficacia la cellula tumorale come “nemica”, attivando una risposta in grado di distruggerla. Si sfrutta, in sintesi, lo stesso meccanismo utilizzato nel caso dei comuni vaccini, ma per i tumori si tratta, ad oggi, di una vaccinazione terapeutica, quindi messa in atto in soggetti che già hanno diagnosi di cancro, e non preventiva. La produzione dei vaccini è complessa e va fatta sul singolo paziente. J Cell Physiol Data di pubblicazione: 01/2008 Il cancro della vescica batte in ritirata Oggi il tumore non è più un ‘male incurabile’ grazie a terapie sempre più efficaci e meno dannose per l'organismo, ma soprattutto grazie alla comprensione dei meccanismi che portano alla nascita del cancro e alla sua progressione. Capire questi meccanismi consente di evitare situazioni potenzialmente pericolose e di puntare su comportamenti di prevenzione. Tutto ciò si traduce in pratica in una diminuzione dei tassi di mortalità che ormai è una realtà per diversi tipi di tumore. I risultati ottenuti da uno studio internazionale, finanziato anche da fondi AIRC, sul tumore della vescica in 27 Paesi Europei sono una prova tangibile d i tali progressi. Fino ai primi anni Novanta i tassi di mortalità legati a questo tumore si sono mantenuti costanti in Europa, ma negli anni successivi hanno iniziato una discesa che ha permesso di raggiungere, in due lustri, importanti traguardi sul fronte della riduzione del numero di decessi (meno 16 per cento per gli uomini e meno 12 per cento nelle donne). Secondo i dati riferiti dai ricercatori coinvolti nello studio, le percentuali di riduzione variano nei diversi Paesi presi in considerazione, ma la tendenza alla diminuzione è praticamente presente ovunque con le sole eccezioni di Croazia, Polonia, Ungheria e Danimarca. I veri artefici di questi risultati positivi sono gli stili di vita: abitudini alimentari e di comportamento più sane. Ad esempio il fumo di sigaretta, principale fattore di rischio per il tumore della vescica, è molto meno diffuso oggi rispetto a poche decine di anni fa tra gli uomini europei e questa minore diffusione viaggia in parallelo con la riduzione dei decessi per cancro della vescica. L’eliminazione di altri possibili fattori di rischio, come l'esposizione a particolari sostanze nocive sul luogo di lavoro, le infezioni urinarie e un regime alimentare povero di frutta e verdura, potrebbero aver contribuito a rendere ancora migliori i risultati. BJU International Data di pubblicazione: 01/2008 Chi è a rischio per il tumore della prostata? Quando si parla di tumore della prostata e di fattori di rischio per questa malattia si fa riferimento, in genere, alla popolazione anziana, dal momento che tale tumore è poco comune negli uomini adulti al di sotto dei 60 anni. Ma come variano i fattori di rischio per il carcinoma della prostata con il variare dell’età? Lo chiarisce uno studio condotto da ricercatori italiani su 219 pazienti di età inferiore a 60 anni con tumore della prostata, confrontati con oltre 400 persone ricoverate in ospedale per patologie non di tipo tumorale. Lo studio, finanziato anche da fondi AIRC, ha coinvolto ospedali situati in tutta la penisola: l’area di Milano e le province di Gorizia e Pordenone al Nord, la provincia di Latina al Centro e l’area urbana di Napoli al Sud. Il rischio di tumore della prostata aumenta di oltre 5 volte negli uomini under 60 con un familiare già colpito dalla malattia, a confermare l’esistenza di una componente ereditaria per questa patologia. Anche chi ha frequentato più anni di scuola ha apparentemente un rischio più elevato: questo dato curioso viene spiegato dai ricercatori con la costatazione che chi è più colto chiede in genere di sottoporsi a più esami diagnostici, e tra questi anche il PSA, il marcatore specifico per la prostata presente nel sangue. Studiare quindi non è di per s é u n fattore che favorisce il cancro; il tumore è presente in percentuali simili anche in persone con basso livello di educazione, ma spesso non viene diagnosticato per mancanza di controlli, e quanto questo fatto influisca poi sulla prognosi finale non è ancora del tutto chiaro (cioè a volte tumori non individuati non si sviluppano e la persona non sa neanche di averlo; se invece fa gli esami, lo scopre, viene trattato e ‘conteggiato’ tra i pazienti). L’attività fisica si presenta come un fattore in grado di ridurre fino al 50 per cento il rischio di carcinoma della prostata negli uomini con meno di 60 anni. Chiudono infine questa mappa del rischio le abitudini alimentari, anche se l’associazione non è forte come per gli altri parametri presi in considerazione: il rischio cresce all’aumentare del consumo di caffè e di pane, mentre una dieta ricca di vegetali contribuisce a ridurlo, come è già stato peraltro dimostrato più volte in studi precedenti. Urology Data di pubblicazione: 11/2007 Fondamentale aprile 2008 13 Corbis PSICOLOGIA La malattia del medico ne svela l’UMANITÀ di Valeria Cudini Una vera indagine scientifica sul vissuto dei medici che si ammalano di cancro, per comprendere come migliorare il rapporto coi pazienti l centauro Chirone, ferito mira a dare indicazioni utili accidentalmente da Ercole per costruire una nuova reladurante una battaglia, era zione tra medico e paziente costretto a non trovare mai basata su una vera e propria pace non potendo né guarire alleanza, con percorsi di cura né morire a causa della sua calibrati sui bisogni della persona. natura immortaQuesto mito, le. Ritrovò la Anche chi cura nella mente di pace grazie a può ammalarsi chi ha avviato il Prometeo, a cui cedette la sua e comprendere progetto, mette immortalità po- i dubbi dei malati in luce la vera essenza del menendo così fine alle sue sofferenze. A questo dico: un guaritore che può esmito si è rifatto un originale sere ferito nella sua parte progetto di ricerca, avviato umana e mortale, e quindi canel 2005 dall’Associazione pace di mettersi nei panni del Onlus Attivecomeprima con paziente facendo emergere il la collaborazione della fon- ‘fattore di guarigione’ che è in dazione AIOM (Associazio- ognuno di noi. L’indagine ridefinisce le ne italiana di oncologia medica): il Progetto Chirone, caratteristiche del medico: primo studio italiano sui me- anche lui, come tutti noi, si dici che vivono o hanno vis- ammala, soffre, lotta per vinsuto l’esperienza del cancro, cere la malattia, ha paura di I 14 Fondamentale aprile 2008 non farcela. Un medico che passa dall’altra parte della barricata acquisisce degli strumenti in più che gli consentono di mettersi veramente nei panni del paziente, e sarà sicuramente più aperto al dialogo, determinante per innescare il processo di guarigione. È quindi un testimone importante per i suoi colleghi a cui la vita ha risparmiato questa difficile prova. UN’OCCASIONE DI CAMBIAMENTO “Per realizzare il progetto si è costituito un gruppo interdisciplinare di ricerca, a cui hanno partecipato diversi specialisti tra cui due oncologi medici, un radiologo, un epidemiologo, due chirurghi, un medico di medicina generale, due psicologi e uno statistico, due dei quali malati di cancro” spiega Manuela Provantini di Attivecomeprima. In prima battuta gli specialisti hanno preparato un questionario da proporre in forma anonima ai medici ammalati, individuando le diverse aree su cui concentrare l’indagine anche grazie ai racconti di chi ha vissuto in prima persona la malattia. In sostanza sono state raccolte informazioni su dati socio-demografici, scoperta della malattia (tipo e conferma della diagnosi), screening effettuati, scelta del medico e della cura, tempo di assenza dal lavoro, prognosi, tendenza rispetto agli altri vita dopo la malattia (se è specialisti: si concedono cambiata e come), rapporto molto più tempo libero, aumedico-paziente (se è cambia- mentano sensibilmente la prato e come). tica sessuale e danno meno “Nella fase successiva sono spazio al lavoro. “Questati contattati 205 primari sto dato potrebbe sugoncologi italiani, a cui si è co- gerire che gli oncolomunicato lo scopo del proget- gi, essendo i medici to e si è chiesto di partecipare più esposti a ‘pensar alla realizzazione dello stesso male’ e a essere pessimiproponendo, eventualmente sti, possono avere una magad altri colleghi che hanno giore propensione a reagire avuto tale esperienza, la com- alla malattia gustando magpilazione del questionario” giormente la vita che resta prosegue Provantini. loro” aggiunge Gastaldi. La raccolta del questionario, terminata nell’aprile C’È STILE E STILE 2007, ha dato un buon riEsistono differenze sostanscontro. “Siamo molto soddi- ziali nell’approccio alla masfatti. Anche se è stato uno lattia anche in base al sesso, studio difficile, che permettono dai dati raccolti è Fare il medico di definire uno emerso un cammaschile e non è questione stile pione sufficienteuno femminile. di potere mente ampio Lo stile ma(103 persone) e ma di empatia schile è carattevario” commenta rizzato dalla neStefano Gastaldi, ideatore del cessità di esercitare un conprogetto. “Nella maggior trollo. Di solito gli uomini si parte dei casi abbiamo scoper- affidano a un oncologo comto che il medico affetto da petente ma conosciuto, per cancro cambia quasi comple- poter tenere sotto controllo tamente la propria vita (solo tutta la gestione delle terapie. un terzo dichiara di non aver Le donne, invece, prima scelavvertito cambiamenti dopo gono la competenza e poi si la malattia) e il modo di rela- affidano. Sembrano essere avzionarsi col paziente”. vantaggiate rispetto ai colleTra i cambiamenti più si- ghi maschi perché sviluppano gnificativi, il maggior tempo un’energia positiva che mira da dedicare a se stessi, al part- a ricostruire la vita dopo la ner e soprattutto ai figli e alla malattia. Per questo motivo pratica religiosa. Diminuisco- sono più esposte a possibili no invece l’attività sportiva e delusioni rispetto agli uomiquella sessuale – forse a causa ni, che investono meno sul delle terapie – nei medici ma- proprio futuro perché poco lati con prognosi peggiore. inclini a considerare dei camUn dato importante è biamenti positivi. Ciò li quello che riguarda gli onco- porta, però, a essere più facillogi, perché è in netta contro- mente preda di incertezza e depressione. Quando un medico si ammala corre il rischio di entrare in una crisi generalizzata, che riguarda sia la sfera privata sia il ruolo professionale. I due ambiti tendono spesso a sovrapporsi, ma il dato positivo è che per il medico si innesca un importante processo di cambiamento – seppur molto sofferto – dell’immagine che egli ha del suo ruolo. Di fronte all’incertezza del futuro che assale un paziente oncologico, il medico reagisce come tutti gli altri. Può scegliere una risposta creativa oppure una chiusura in un mondo triste dove la propria vita è come congelata. La maggior parte dei medici che hanno risposto al questionario dimostra un atteggiamento propositivo: l’approccio con il paziente è molto più umano e aperto. Istockphoto LA RICERCA CONTINUA Vogliono trasmettere quanto essi stessi hanno sperimentato, ovvero l’importanza, dopo la malattia, di dare nuovo impulso alle relazioni e agli affetti. Il Progetto Chirone, in sostanza, disegna l’immagine di un nuovo medico: “Non più un professionista che difende il potere di un ruolo paludato, che parla un linguaggio tecnico poco o nulla comprensibile ai malati, che non ascolta il paziente e gli impone prescrizioni in modo paternalistico, chiuso nella sua torre d’avorio, bensì una figura capace di far giocare un ruolo determinante nella cura alla sua umanità di ‘guaritore ferito’” conclude Gastaldi. RICERCHE IN VETRINA Il farmaco giusto al momento GIUSTO di Cristina Ferrario Corbis Uno studio italiano aiuta a personalizzare la terapia del tumore del seno apere se una terapia sarà somministrata dopo l’intervenefficace prima ancora di to chirurgico per ridurre il risomministrarla al pazien- schio di ricadute ed eliminare te è un bel vantaggio per chi le eventuali cellule maligne redeve decidere come interveni- sidue. Lo studio è stato cofire: non la sfera di cristallo, ma nanziato da AIRC. Negli ultimi anni diversi ancora una volta l’impegno e il lavoro dei ricercatori si sono ri- studi avevano dimostrato l’effivelati lo strumento più efficace cacia delle antracicline rispetto per raggiungere un traguardo ai tradizionali protocolli di cura del tumore del tanto ambizioso. Alessandra Gen- Ora si userà seno. Con la scodel gene nari, ricercatrice il farmaco perta Her2 (presente solo dell’IST (Istituto solamente in alcuni tumori nazionale per la ricerca sul cancro di quando è utile del seno e non in altri), a cui hanno Genova) e dell’Università di Genova, assieme ad contribuito in anni passati due altri colleghi ha valutato l’effi- grandi ricercatori come Gianni cacia della terapia basata su una Bonadonna e Sylvie Ménard la particolare classe di farmaci, le ricerca è progredita. “Dall’imantracicline, nelle donne con portanza di Her2 in relazione a tumore al seno in fase iniziale questo tumore è emersa l’ipotesottoposte alla cosiddetta che- si che l’efficacia delle antraciclimioterapia adiuvante, ovvero ne dipendesse proprio dalla S 16 Fondamentale aprile 2008 presenza o dall’assenza di questo gene” afferma l’autrice dello studio, spiegando le ragioni che hanno spinto lei e il suo gruppo ad approfondire questo particolare aspetto. Le antracicline fanno parte di una delle numerose classi di farmaci utilizzati nella chemioterapia, arma efficace per combattere il cancro ma che ancora spaventa a causa degli effetti collaterali che inevitabilmente porta con sé. Sono tra le sostanze più utilizzate ed efficaci nella terapia del tumore del seno. LA LIMITAZIONE DEL DANNO “Con la prevenzione e la diagnosi precoce si possono diagnosticare tumori molto piccoli e facilmente operabili. Molte donne potrebbero considerarsi guarite dopo l’interven- to chirurgico, ma oggi non siamo ancora in grado di prevedere quale di questi tumori potrà dare origine a recidive, e di conseguenza si fa quasi sempre la chemioterapia adiuvante” chiarisce Alessandra Gennari. Migliaia di donne (in Italia sono oltre 10.000) ogni anno ne sperimentano l’efficacia, ma anche gli effetti collaterali. Proprio nell’ottica di limitare i danni al paziente personalizzando la cura, i ricercatori dell’IST hanno focalizzato la loro attenzione sul gene Her2, confermando che le antracicline sono efficaci solo nelle donne con tumore del seno positivo per il gene, circa il 30 per cento delle pazienti. Anzi, in questo caso il trattamento a IST Corbis LA RICERCA CONTINUA Come dimostra lo studio base di antracicline è più efficadei ricercatoti di Genova la ce rispetto a quello basato su presenza o l’assenza di un gene altri farmaci, sia in termini di aiuta a capire se la terapia sarà allungamento del periodo trautile, oltre al fatto che lo stesscorso prima di una eventuale ricaduta sia in termini di so- so gene può essere il bersaglio di anticorpi monoclonali utipravvivenza generale. Se invece Her2 non è lizzati nel trattamento di alcuespresso (cioè non è attivo), la ne forme di tumore. “Esiste oggi la possibilità di terapia a base di antracicline è creare delle vere e proprie di fatto inutile. “Conoscere a priori l’esito carte di identità dei tumori (e dei pazienti) basadel trattamento permette di evitare Cure classiche te su quali geni vengono espressi di sottoporre una e terapie nei singoli casi” donna a una cura intelligenti conclude Gennari. che ha effetti collaterali e che non gaconvivono Questi speciali ‘ritratti genetici’ posrantisce un reale beneficio rispetto a farmaci sono guidare la scelta della someno tossici” riassume effica- stanza più utile a combattere la malattia. cemente Gennari. Se la chemioterapia ‘à la Seguendo le indicazioni dello studio, che non a caso ha carte’ è ancora una speranza avuto ampia eco in tutto il per il futuro, già oggi si assiste mondo, le cure a base di an- a una collaborazione tra teratracicline dovrebbero essere pia standardizzata (ovvero somministrate solo al 30 per uguale per tutti i pazienti afcento delle circa 39.000 fetti da un determinato tipo donne che ogni anno in Italia di cancro) e terapia personasi ammalano di tumore del lizzata: si utilizzano contemseno. E il restante 70 per poraneamente farmaci tradicento? “Nel caso di tumori zionali e farmaci intelligenti, privi di Her2, già oggi esistono con l’obiettivo di rendere farmaci che si sono dimostrati sempre migliore la qualità di efficaci se utilizzati in partico- vita delle persone. lari combinazioni e se ne stanno studiando di nuovi” rassiCosa sono le antracicline cura la ricercatrice. “Bisogna trovare altre soluzioni di cura Il termine antracicline indica una classe di farmaci impiegati come chemioterapici nel trattamento di più adatte al singolo paziente o molti tumori solidi (tumore del seno, dell’ovaio, dei testicoli, dei polmoni eccetera) e di alcuni tipi di a gruppi specifici di pazienti”. leucemia e linfoma. Fanno parte di questa classe la doxorubicina, l’epirubicina, l’idarubicina e la Terapia personalizzata, daunorubicina, oltre ad altre molecole. dunque, e non più anonima o Per quanto riguarda il tumore del seno, l’introduzione di questi farmaci negli schemi di chemioterapia ha uguale per tutti. Ma quanto è portato evidenti benefici rispetto alle terapie più vecchie, ma con un prezzo da pagare: l’alta tossicità del importante lo studio dei geni farmaco. Con effetti collaterali come per esempio la perdita dei capelli, comuni alla maggior parte e delle corrispondenti proteidei chemioterapici, e la tossicità cardiaca in circa una donna su 100. Lo studio dell’IST di Genova ne, nel percorso che porta a consentirà quindi di utilizzare questa arma potente solo nei casi in cui il rischio è veramente bilanciato queste nuove forme di trattadal grande beneficio in termini di percentuali di guarigione. mento? Genova Fondamentale aprile 2008 17 CHIRURGIA ROBOTICA Braccio di ferro per interventi di VELLUTO di Agnese Codignola La diffusione in tutta Italia di robot chirurgici ha una grande importanza soprattutto per gli interventi oncologici u una cosa sono tutti oncologia di Milano, presso d’accordo: la robotica il quale, con il robot, dal rappresenta il futuro 2006 a oggi sono già stati efdella chirurgia, perché con- fettuati più di 250 interventi, sente di operare in modo tale ne è davvero convinto: “Dal da far sembrare le tecniche punto di vista tecnico non laparoscopiche (cioè quelle c’è confronto tra un interche utilizzano piccole incisio- vento effettuato in laparosconi e strumenti miniaturizzati) pia, nel quale il chirurgo deve comunque pratiche da releIl braccio agire manovrangare ai musei di storia della me- meccanico evita do aste lunghe parecchie decine dicina, almeno il tremolio di centimetri e per buona parte della mano rimanendo semdegli interventi chirurgici più sofisticati. In pre all’esterno del paziente, altre situazioni, invece, la con un’operazione nella chirurgia che si avvale del quale lo stesso chirurgo opera robot è complementare a direttamente con le sue quella laparoscopica, ma ha mani, le quali, attraverso un comunque un ruolo di cre- sistema che è lo stesso dei giochi elettronici virtuali, scente rilevanza. Ottavio De Cobelli, diret- trasmettono i movimenti ai tore della Divisione di urolo- bracci del robot con una figia dell’Istituto europeo di nezza straordinaria. Tutto S 18 Fondamentale aprile 2008 ciò, tra l’altro, avviene in un campo in cui la visuale, anche dei minimi dettagli anatomici, è straordinaria perché assicurata da una ricostruzione tridimensionale dell’organo effettuata dal computer”. NEL NOME DI LEONARDO Approvato dalla Food and Drug Administration statunitense nel 2000, il macchinario che opera in tutto il mondo è uno strumento chiamato Da Vinci. In pratica, si tratta di un vero e proprio robot con tre o quattro bracci meccanici, tre dei quali riservati agli strumenti chirurgici, e uno per le fibre ottiche che permettono, rispetto alla laparoscopia tradizionale, di rico- Da struire il campo operatorio in modo tridimensionale. Il chirurgo è in sala operatoria ma non agisce più direttamente sul corpo del paziente: lavora all’interno di una vera e propria consolle lontana dal tavolo operatorio, muovendo speciali joystick che trasmettono i movimenti ai bracci meccanici. Gli strumenti robotici utilizzati evitano tutti i possibili tremolii che possono colpire anche lo specialista più esperto e, grazie al movimento a 360 gradi, compiono atti chirurgici impossibili per una mano umana. E i vantaggi sono assicurati, come dimostra la Corbis Vinci crescente diffusione della tecnica: per esempio, se si considera l’intervento di asportazione di un tumore della prostata, il primo per il quale è stata convalidata la procedura robotizzata, si nota che la percentuale di interventi effettuati con il robot negli Stati Uniti è passata dal 20 per cento del 2005 al 47 per cento del 2007, e anche in Europa i dati sono simili. I chirurghi, insomma, quando ne hanno la possibilità sembrano preferire senza esitazioni il braccio del robot al proprio, anche perché imparano molto in fretta a muoversi in modo del tutto naturale. “Non è un caso che molti chirurghi si stiano affacciando con crescente fiducia al mondo della robotica” conferma Claudio Giberti, direttore del Dipartimento chirurgico dell’Ospedale San Paolo di Savona, dove il Da Vinci è arrivato nel 2005 e dove, da allora, sono stati eseguiti più di 200 interventi. “Grazie alla precisione dell’intervento diminuisce molto il rischio di sanguinamenti, il bisogno di trasfusioni, la necessità di decorsi operatori lunghi e complessi. Quando, per esempio, come accade sempre più spesso, dobbiamo intervenire per asportare un tumore della prostata che non si è ancora diffuso agli organi circostanti in un uomo giovane, il Da Vinci consente di asportare la ghiandola senza compromettere la continenza urinaria e la potenza sessuale. Il tutto con risultati analoghi, quando non migliori, di quelli ottenibili con le tecniche tradizionali”. Al San Paolo vengono correntemente effettuati, oltre alla prostatectomia radicale, asportazioni di tumori renali e interventi ginecologici, così come accade in quasi 30 ospedali italiani, dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano all’Ospedale Regionale della Valle d’Aosta (che lo usa anche in cardiochirurgia), all’Ospedale di Spoleto, al San Giovanni Addolorata di Roma fino all’Istituto San Raffaele-Giglio di Cefalù, dove si usa anche in ortopedia e nei tumori dei tessuti molli. In tutti questi centri la casistica è ormai numerosa e questo consente ai pazienti di farsi operare in tutta sicurezza senza allontanarsi troppo da casa. Corbis LA RICERCA CONTINUA Fondamentale aprile 2008 19 CHIRURGIA ROBOTICA Il congresso di MIRA Grazia Neri SPL Si chiama MIRA, da Minimally Invasive Robotic Association (ovvero Associazione per la chirurgia robotica mininvasiva), e raduna i migliori esperti al mondo di chirurgia robotica, tra i quali molti italiani: anche per questo la sede scelta per il terzo congresso mondiale, svoltosi alla fine di gennaio, è stata Roma (dopo Innsbruck e New York). L’incontro si è aperto con l’esecuzione, in tempo reale, di un intervento di asportazione della prostata in un italiano di 55 anni affetto da un tumore, eseguito sotto gli occhi di tutti i partecipanti da Vipul Patel, dell’Ohio State University Medical Center, pioniere del campo con alle spalle più di duemila prostatectomie con il robot. L’aspetto più interessante dell’intervento è stata però la fase successiva all’asportazione della ghiandola: il chirurgo ha infatti ricostruito, sempre con il Da Vinci, le strutture che garantiscono la continenza urinaria, secondo una tecnica messa a punto in Italia; l’operazione è durata in tutto poco più di un’ora e il paziente è stato dimesso il giorno dopo. All’incontro era presente anche Pier Cristoforo Giulianotti, presidente di MIRA, direttore della Divisione di chirurgia robotica dell’Illinois University di Chicago che, quando era ancora in Italia, ha fondato a Grosseto l’unica Scuola di chirurgia robotica nazionale, che è presto diventata una delle più importanti a livello mondiale. Giulianotti concorda che il futuro è nella robotica e, via via che aumentano le dimostrazioni scientifiche di superiorità di queste tecniche su quelle classiche, offrirle ai propri pazienti diventa anche una questione etica: ecco perché la chirurgia del futuro si sta diffondendo rapidamente, come dimostra il fatto che le iscrizioni al congresso sono quadruplicate rispetto al primo incontro. 20 Fondamentale aprile 2008 notevole investimento e UTILE ANCHE anche i singoli interventi PER LA DONNA Spiega Angelo Maggioni, sono costosi. Nei grandi cendirettore della Divisione di tri, dove il robot viene usato ginecologia oncologica del- da diversi specialisti, i conti l’IEO: “Dal 2006 a oggi ab- alla fine tornano, ma nei picbiamo effettuato più di un coli reparti è difficile che si centinaio di interventi per la riesca ad ammortizzare la rimozione di tumori del spesa. Un altro limite è di carattere tecnicorpo e della cervice uterina, del- Sono in corso co: con il bracrobotico, inl’ovaio e degli sperimentazioni cio fatti, non si ha annessi e di altre patologie beni- per ampliarne la sensibilità tatgne, con una ri- le indicazioni tile che consente al chirurgo di duzione della degenza post operatoria del 30- sentire direttamente i tessuti: 40 per cento e della perdita anche questo è un dettaglio di sangue tipica di questi in- tecnico che potrà essere miterventi dell’80 per cento. gliorato, come già sta avveNon solo: quasi la metà delle nendo per altre applicazioni donne operate riferisce un della ricostruzione virtuale minor dolore dopo l’opera- della realtà”. Il futuro sembra insomma zione e anche per questo abbiamo deciso di incrementa- essere nelle mani dei robot, re il numero di operazioni soprattutto per tutti quegli almeno del 20 per cento, interventi (che comunque visto anche l’aumento di ri- sono sempre più numerosi) chieste da parte delle pazien- che richiedono dissezioni fini ti. Ciò permetterà, oltretut- e ricostruzioni complesse. Infine una nota positiva: to, di acquisire maggiore esperienza in alcune neopla- l’Italia è all’avanguardia nel settore, come dimostra anche sie complesse”. Quest’ultimo aspetto ac- il fatto che alla fine di gencomuna molte delle équipe naio si è svolto a Roma il che si stanno cimentando terzo Congresso mondiale di con il Da Vinci: quasi ovun- chirurgia robotica (vedi que sono stati infatti avviati box). Nel nostro Paese si protocolli sperimentali per contano già una trentina di mettere a punto nuove appli- Da Vinci, operanti su tutto cazioni, in particolare nel il territorio. I casi trattati in campo della chirurgia addo- 29 ospedali sono stati finora minale, per l’asportazione quasi 1.600, e questo pone dei tumori del colon-retto e l’Italia al secondo posto nel mondo dopo gli Stati Uniti, per quella toracica. Al momento, tra l’altro, che hanno oltre 500 sistemi non sono ancora emersi li- robotici operanti, contro i miti invalicabili della tecni- 120 di tutta Europa. L’Italia ca. Spiega infatti Giberti: supera quindi la Francia, che “Di sicuro il costo rappre- ha 18 ospedali con un robot senta un ostacolo, soprattut- in sala operatoria, la Germato nei piccoli ospedali, per- nia, che ne ha 13 e la Gran ché lo strumento richiede un Bretagna, che ne ha solo 9. DAL MONDO Notizie flash Addio al padre dell’angiogenesi • È scomparso all’età di 74 anni Judah Folkman, il ‘padre Europa unita anche contro il cancro • Un rapporto della Comunità europea presentato nel mese di febbraio scorso chiama a raccolta i Paesi europei nella lotta contro il cancro. Alla stesura del documento hanno partecipato esperti di tutto il Continente, che hanno stimato in 20 per cento la crescita dei casi di tumore in Europa entro il 2020, soprattutto a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Solo strategie di intervento comuni potranno limitare il danno e consentire ai sistemi sanitari europei di sostenere il costo dei trattamenti per così tante persone. Nuove speranze per il tumore al fegato • Una nuova molecola, il sorafenib, rallenta la progressione del tumore al fegato e migliora la sopravvivenza dei pazienti che non hanno ottenuto buoni risultati con la chemioterapia. Il farmaco, autorizzato in Italia solo nell’ambito della sperimentazione clinica, è un antiangiogenico, cioè agisce sui vasi sanguigni impedendo che se ne formino di nuovi e rallentando così l’avanzamen- to della malattia. “Questi risultati rappresentano senz’altro una svolta, che per ora si traduce in un incremento delle possibilità di sopravvivenza di alcuni mesi, ma che per la prima volta apre orizzonti di cura concreti e inediti” ha commentato Vincenzo Mazzaferro, direttore del reparto di Chirurgia epato-gastro-pancreatica dell’Istituto nazionale tumori di Milano. Corbis illustrazioni di Angelo Ruta dell’angiogenesi’: lo scienziato ha scoperto il meccanismo dell’angiogenesi tumorale, ovvero il fatto che i tumori favoriscono la nascita di nuovi vasi che portano nutrimento alla massa maligna. Amico dell’AIRC, è stato ospite della Giornata per la ricerca sul cancro promossa da AIRC nel 1999 e la sua verve comunicativa, unita all’amore per il suo lavoro e alla grande competenza scientifica, hanno fatto del suo contributo uno dei momenti più apprezzati dal pubblico. La sua disponibilità con gli studenti anche a margine della conferenza scientifica è stata una dimostrazione di quanto la Ricerca possa avvicinarsi alla gente. Uomo di grande umanità, Folkman ha iniziato la sua carriera come pediatra, e non ha mai smesso di curare i piccoli pazienti pur dedicandosi anche alla teoria e alla ricerca. Sul sito del Children Hospital di Boston, in cui lavorava, è stato allestito uno spazio per le testimonianze di colleghi e pazienti. Risalta quella della madre di un bambino da lui salvato oltre 28 anni fa: “Un uomo che mancherà a molti e che non sarà dimenticato da nessuno”. Corbis D I R I T T I D E L M A L AT O Non solo PRIVACY ma più informazione di Valeria Cudini Con l’evolversi del rapporto tra medico e paziente, sempre più improntato su un piano paritario, anche la legge cambia e i diritti aumentano n Italia i malati, in particola- vono essere garantiti la più asre quelli colpiti da patologie soluta riservatezza e il rispetto gravi come il cancro, sono della dignità”. Ecco quindi il perché di una ancora poco tutelati sul fronte rapida guida che informa sia gli del diritto alla privacy e alla operatori (medici, infermieri, confidenzialità. Lo ha denunimpiegati ammiciato recentemente il Garante per Solo il paziente nistrativi), ma malati e fala privacy Francepuò accedere anche miliari, su come ci sco Pizzetti nel alla propria si deve comportapresentare la pubblicazione di un cartella clinica re in particolare per tutelare le piccolo manuale intitolato “La protezione dei fasce più deboli (anziani, bamdati personali del malato”, di- bini e disabili). Il punto cardine sponibile anche online sul sito delle informazioni è uno solo: le informazioni sulla salute di www.garanteprivacy.it. “Chiunque ha il diritto alla un individuo possono essere riprotezione dei dati personali ferite solo ed esclusivamente al che lo riguardano” spiega il Ga- diretto interessato, o al tutore rante. “Al cittadino che entra in legale nel caso di un minore. In contatto con medici e strutture tutti gli altri casi deve essere il sanitarie per cure, prestazioni malato a fornire esplicita automediche, acquisto di medicine, rizzazione, per iscritto, elencanoperazioni amministrative, de- do chi, tra amici e familiari, I 22 Fondamentale aprile 2008 può essere tenuto al corrente direttamente dal medico. “Anche i figli o i genitori di un malato maggiorenne, così come il coniuge, devono essere esplicitamente autorizzati dal paziente a raccogliere informazioni sul suo stato di salute” spiega ancora il Garante, che continua: “Abbiamo ricevuto diverse lamentele da parte di persone che sono state danneggiate (o si sono sentite tali) dal comportamento dei medici, che continuano a dare per scontato il fatto che, in mancanza di una autorizzazione scritta, figli, genitori, mogli o mariti possano essere messi al corrente di quanto sta accadendo”. Un caso emblematico è ora al vaglio dei tribunali: la moglie, separata da qualche mese, di un paziente con un cancro al polmone ha avuto libero acces- so alla cartella clinica dell’ex coniuge, mentre l’attuale compagna del paziente si è vista persino rifiutare il diritto di visita, finché il paziente stesso non si è ripreso abbastanza dall’intervento da rendere esplicita la sua volontà di avere accanto la nuova compagna e da denunciare i medici per violazione della privacy. Il diritto alla confidenzialità, ricorda ancora il Garante, riguarda, oltre che lo stato di salute del paziente, anche le procedure diagnostiche e terapeutiche: visite specialistiche ed esami che devono svolgersi in ambienti idonei e in presenza soltanto di chi è assolutamente necessario, a eccezione di esplicite richieste del malato. In caso di ospedali che hanno anche una funzione didattica, come quelli universitari, la presenza LA RICERCA CONTINUA Protezione per un malato fragile di studenti deve essere limitata, e comunque è buona norma che il paziente dia esplicita autorizzazione alla loro partecipazione. Questo vale in particolare quando il malato viene sottoposto a visite potenzialmente imbarazzanti (esami ginecologi, proctologici eccetera). IL DIRITTO ALLA SALUTE Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione italiana e proprio per questo si considera un dato acquisito, a cui non dedicare particolare attenzione fino a che una malattia improvvisa non obblighi a conoscere i diritti e i doveri reciproci del malato e del medico. Una questione spinosa su cui l’Italia e gli Stati membri della Comunità europea si sono interrogati più volte, fino a redigere un documento che stabilisce con precisione tutti i diritti fondamentali del malato: la Carta europea dei diritti del malato, frutto dell’esperienza del Tribunale per i diritti del malato e di una revisione sistematica di tutte le precedenti carte per i diritti fondamentali del malato. Il documento si articola in 14 punti che hanno come obiettivo di garantire sempre e per tutti un “alto livello di protezione della salute umana” rispettando i bisogni individuali in base alle differenze di età, genere, religione, livello socioeconomico e alfabetizzazione. Tra i punti fondamentali della Carta spicca proprio il diritto all’informazione: “Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutte le informazioni che riguardano il suo stato di salute, i servizi sanitari e come utilizzarli, nonché a tutte quelle che la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica rendono di- sponibili. É importante che esista un dialogo tra medico e paziente così da evitare fraintendimenti o errori”. Ciò significa da un lato che il medico è tenuto a informare il paziente su tutte le terapie o interventi a cui intende sottoporlo e dall’altro che il paziente non deve omettere alcuna informazione relativa alla sua storia clinica. Inoltre, il paziente ricoverato in ospedale può fare richiesta scritta della propria cartella clinica e di tutta la documentazione che lo riguarda. Non solo: le spiegazioni devono essere compatibili con il livello culturale del paziente: se il medico si siede accanto al letto del malato e comincia a spiegarsi con termini non chiari, è necessario che il paziente lo interrompa chiedendogli esplicitamente di essere più semplice. La posta in gioco, infatti, non è piccola: comprendere bene in cosa consiste la propria malattia, quali sono le cure, le prospettive o gli effetti collaterali permette al malato di prendere le decisioni più giuste per la propria vita. In effetti la Carta stessa ammette che strettamente collegato al diritto all’informazione è il diritto al consenso: “Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di decidere consapevolmente sulla propria salute”. Il medico è quindi obbligato a informare per tempo (almeno 24 ore prima) il proprio assistito su quanto intende fare per curarlo, mettendolo in condizioni di decidere quale soluzione adottare dopo aver vagliato con lui le prospettive. Il malato ha comunque piena facoltà di rifiutare una terapia o un intervento e persino di cambiare idea anche con Il malato di cancro è un paziente particolare che, oltre all’assistenza sanitaria, ha spesso bisogno di una serie di tutele legali che gli consentano di vivere al meglio la malattia, ovviando al rischio di perdita del lavoro o a difficoltà economiche. A tutela di questi malati l’European Cancer Leagues ha approvato nel 2004 le Linee guida europee per i malati di cancro, che dovrebbero essere adottate, nel rispetto dei diritti umani, da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea senza discriminazioni di età, sesso o altri fattori sociali. Vediamole: 1. Indagine, diagnosi e trattamento precoci per migliorare l’aspettativa di vita anche grazie a tecnologie all’avanguardia, alla continuità di assistenza e all’accesso a sperimentazioni cliniche. 2. Qualità dell’assistenza, ovvero diritto del malato a partecipare a tutte le decisioni che riguardano le terapie, sostegno alle famiglie, terapia del dolore e cure palliative garantite, équipe multiprofessionali dedicate. 3. Rapporto di qualità tra il malato e gli operatori sanitari (migliore comunicazione e interazione nell’ottica di un’assistenza sempre migliore). 4. Costante informazione del malato sia sulle sue condizioni personali sia sulle novità della ricerca. 5. Sostegno psicologico ai malati e ai loro familiari (psicologi, gruppi di sostegno, accesso a linee telefoniche dedicate eccetera). 6. Sostegno sociale ed economico (sostegno durante e dopo la malattia al paziente e ai famigliari, aspettativa per malattia, part-time, garanzia del posto di lavoro, assistenza ai gruppi più disagiati come immigrati, disoccupati e soggetti con invalidità conseguente alla malattia). 7. Riabilitazione durante e dopo il trattamento (programmi personalizzati, chirurgia ricostruttiva, facilitazioni per l’inserimento lavorativo). 8. Cure palliative (diritto del malato terminale a scegliere dove curarsi e a beneficiare di un’efficace terapia del dolore). 9. Difesa e promozione degli interessi dei malati grazie alla partecipazione attiva delle associazioni di pazienti presso istituzioni e strutture sanitarie. il trattamento già in corso, senza che questo comprometta il suo diritto a essere comunque curato. Esistono poi casi particolari (minori o soggetti incapaci di intendere e di volere) in cui le decisioni sulla salute sono affidate a un legale rappresentante (per i minori il consenso è automaticamente delegato ai genitori) che autorizza o meno allo svolgimento di determinati trattamenti, ma sempre cercan- do il più possibile di rispettare la volontà del malato che deve comunque essere sempre informato. In Italia, infatti, per qualunque trattamento sanitario, medico o infermieristico, è obbligatorio il consenso del paziente. Per questo si parla di consenso informato, che costituisce il fondamento dell’uso lecito di una terapia o di un intervento, in assenza del quale si compie un reato. Fondamentale aprile 2008 23 NUOVE UNITÀ DI RICERCA Ti regalo un laboratorio tutto PER TE di Valeria Cudini Ecco cosa prova un giovane ricercatore che grazie ad AIRC può cominciare a camminare con le proprie gambe Francesco Fazi ogliamo raccontarvi l’e- mo dove poter portare avanti sperienza di Francesco le proprie idee: un primo Fazi, che dal gennaio passo verso un laboratorio 2008 ha avuto la possibilità di strutturato e definitivo, diffiiniziare il suo nuovo progetto cile da mettere in piedi in di ricerca a Roma, presso la una realtà, come quella italiaFondazione Parco scientifico na, dove la gioventù è un handicap, in particolare nelle biomedico San Raffaele. Dal racconto del ricercato- istituzioni accademiche. re e dalle caratteristiche della Questi bandi sono stati battezzati ‘start up’, sua esperienza si comprende facilHanno una per rinforzare l’idi un progetmente che signifipreparazione dea to di avvio di una cato ha per un giovane l’opportunità approfondita e nuova carriera. I giovani che di lavorare nel internazionale hanno concorso e proprio campo di ricerca in assoluta autonomia. poi vinto le start up provenDa qualche anno AIRC gono da un’esperienza all’emette a disposizione di gio- stero o comunque in laboravani scienziati particolarmen- tori prestigiosi dove hanno te brillanti dei finanziamenti acquisito una preparazione quinquennali che consento- da poter mettere poi a frutto no loro di formare in Italia in Italia in un progetto tutto un gruppo di ricerca autono- loro. V 24 Fondamentale aprile 2008 UNO TRA SETTE Nel 2007 sono state finanziate con questa modalità sette start up, cinque in corso e due nuove, dislocate in varie regioni italiane (vedi la cartina in queste pagine). “Sì, è veramente una gran bella possibilità” conferma Fazi. “Vincendo questo finanziamento posso mettere a frutto tutto il lavoro che ho svolto in questi anni di ricerca dedicati a studiare e a chiarire i meccanismi che stanno alla base delle leucemie e, soprattutto, posso farlo in autonomia. In sostanza sono responsabile dell’originalità del mio progetto, della sua fattibilità e dei risultati che ottengo. Anche degli eventuali fallimenti, ovviamente! E ciò rende l’impresa altamente formativa. Qui alla Fondazione San Raffaele di Roma ho a disposizione un laboratorio equipaggiato, l’accesso a tutte le attrezzature e ai servizi e, cosa ancor più importante, la possibilità di interagire con gli altri gruppi di ricerca, requisito fondamentale per creare una nuova e stimolante atmosfera scientifica dove un giovane ricercatore può crescere. Il finanziamento dell’AIRC è arrivato a gennaio e quindi sono ancora all’inizio, ma mi sto organizzando. Del gruppo faranno parte anche un tecnico di laboratorio e un giovane ricercatore che ho già provveduto a selezionare”. Sta LA RICERCA CONTINUA MICRO RNA NELLE LEUCEMIE Francesco Fazi, pur essendo ancora molto giovane (ha appena compiuto 35 anni), ha già alle spalle una lunga carriera di studi, di ricerca e di riconoscimenti nell’ambito della biologia molecolare e in particolare dei meccanismi responsabili delle alterazioni genetiche che stanno alla base delle leucemie. Si è formato all’Università La Sapienza di Roma nei gruppi di lavoro di Filippo Lo Coco e soprattutto di Clara Nervi, con la quale ha avuto la possibilità di raggiungere risultati prestigiosi. “Nel 2000 ho avuto una grande occasione e cioè quella di lavorare a Milano presso l’Istituto europeo di oncologia, nell’équipe del laboratorio diretto da Giuseppe Pelicci e in collaborazione con Luciano Di Croce, oggi a capo di un gruppo di ricerca presso il CRG (Centre de Regulació Genòmica, Centro per la regolazione genomica) di Barcellona”prosegue Fazi. “Per me è stata da un lato una reale opportunità per ampliare e mettere a frutto le mie conoscenze riguardo ai meccanismi di regolazione dell’espressione dei geni, dall’altro mi ha aperto la strada a pubblicazioni su riviste scientifiche prestigiose come Science, nel 2002”. Progetti e studi ambiziosi quelli del giovane Fazi, che prova a descriverci in parole semplici quali siano le linee Paolo Malatesta Istituto nazionale per la ricerca sul cancro - Genova Fabrizio D’Adda di Fagagna IFOM Istituto FIRC di oncologia molecolare - Milano Francesca Ciccarelli IEO Istituo europeo di oncologia - Milano Andrea Brentolan Istituto scientifico San Raffaele - Milano Irma Airoldi Istituto Gaslini - Genova Francesco Fazi Parco scientifico biomedico di Roma S. Raffaele Antonio Moschetta Consorzio Mario Negri Sud S. Maria Imbaro (Chieti) di ricerca che intende portare avanti nei cinque anni (tre in realtà, prorogabili fino a cinque in base ai risultati ottenuti) del suo progetto. “In pratica il mio gruppo e io ci occuperemo di studiare i microRNA, che sono delle piccole molecole coinvolte nei meccanismi di regolazione dei geni. In questi ultimi anni si è scoperto che i microRNA svolgono un ruolo determinante in numerosi processi biologici, compresi quelli che stanno alla base dello sviluppo o della soppressione del cancro. Per questo si parla di microRNA oncogeni (cioè rt UP Le 7 start up Il progetto di Fazi è deciche intervengono nello sviluppo del cancro e aumenta- samente ambizioso e innovano le possibilità che il desti- tivo e tra l’altro non è l’unica cosa di cui il no di una cellula Da Roma giovane si occusi diriga in senso pa. Infatti, dal tumorale) o vicea Milano novembre dello versa di microRe ritorno scorso anno NA oncosoppressori (che im- per imparare Francesco è dipediscono lo svi- dai più grandi ventato ricercatore universitaluppo di neoplasie). Nello specifico noi stu- rio presso il Dipartimento di dieremo il ruolo che svolgo- istologia ed embriologia no i microRNA nei processi medica della Ia Facoltà di di formazione delle cellule medicina e chirurgia della del sangue. Allo stesso Sapienza, Università di tempo cercheremo di appro- Roma. Per non parlare delle fondire come questi processi pubblicazioni scientifiche siano sregolati nelle cellule che, dal 2001 a oggi, proseleucemiche. In prospettiva guono a ritmo serrato (ne ha queste piccole molecole po- già collezionate una quinditrebbero fornire delle indica- cina) e tutte su prestigiose zioni preziose sia per la dia- riviste internazionali (Cell, gnosi sia per il trattamento Cancer Cell, Cancer Research). delle leucemie”. Fondamentale aprile 2008 25 FIRC FONDAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO Lasciare alla ricerca, investire sul FUTURO Antonio Ricci, il papà di ‘Striscia la notizia’ ha scelto di aderire alla campagna lasciti FIRC Antonio Ricci a sempre FIRC diffonde amata della televisione italiana; la cultura del lascito testa- l’ex Presidente Carlo Azeglio mentario come atto Ciampi. Proprio Alberoni ha importante, ma semplice e che partecipato al progetto fin dalla per di più non costa nulla. Una sua ideazione, sottolineando scelta che permette di proiettar- che: “Se l’idea di fare un lascito si verso il futuro per garantire i testamentario diventa di domisuccessi della ricerca. Da alcuni nio comune, se viene interpretata dagli italiani anni molti volti noti del mondo Sdrammatizzare come un modo di pianificadello spettacolo, è una forma sereno re un futuro lontadella cultura e dello sport hanno di prevenzione no nel quale non ci scelto di fare testa- della tristezza saremo, se si crea u n’ a b i t u d i n e , mento per la Fondazione e di affiancarla nella diventa allora davvero possibile campagna di sensibilizzazione. mettere in piedi una potente Tra loro Francesco Alberoni, fonte di finanziamento per chi sociologo e scrittore, e sua lavora nei laboratori della ricermoglie Rosa, scrittrice; Michele ca e nelle corsie degli ospedali”. Mirabella, giornalista e conduttore tv; Marcello Lippi, allena- SOSTENERE I RICERCATORI tore della nazionale italiana di CON UN TESTAMENTO calcio; Raimondo Vianello e Anche Antonio Ricci, Sandra Mondaini, la coppia più autore televisivo di trasmissio- D 26 Fondamentale aprile 2008 ni famose come Striscia la notizia, ha accettato con entusiasmo la proposta di aderire alla campagna lasciti FIRC ‘Ho scelto’, prestando la sua immagine in qualità di testimonial e disponendo un piccolo lascito nel suo testamento a favore della Fondazione e dei nuovi progetti di ricerca. Ligure di nascita e pungente per natura e professione, Ricci non perde l’occasione per scherzare anche su argomenti seri: “È un modo per sdrammatizzare. Ed è importante come la prevenzione”, dice ironizzando sulla presunta tirchieria dei suoi conterranei e sul frequente atteggiamento superstizioso degli italiani. Tuttavia, non perde fiducia nella nostra generosità e nella capacità di riconoscere e scegliere un investimento sensato come quello a sostegno della ricerca scientifica: a suo parere, infatti, per sensibilizzare le persone al lascito basta spiegare loro che donare parte della loro eredità alla FIRC “è come lasciare i soldi a noi stessi”, e che “lasciare alla ricerca vuol dire investire sul futuro, che è dei nostri figli”. Inoltre, secondo Ricci, è importante ricordare alla gente che la ricerca “è l’unica strada perché la malattia venga sconfitta. Non c’è una scorciatoia più o meno esoterica, non c’è altra soluzione o via di scampo”. Perciò, sostiene che gli italiani “probabilmente aderiranno facendo gli scongiuri, ma risponderanno con generosità, anche perché questo è un modo razionale per toccare ferro. Quello irrazionale sarà anche divertente per battute e barzellette, ma è l’altro, il razionale, che assicura realmente contro i malanni”. Ci piace ricordare che Striscia la notizia si è sempre battuta contro chi specula sulla credulità disperata delle persone, tanto più quando la sofferenza di chi si rivolge a presunti maghi e sensitivi è legata a motivi di salute: “Striscia” afferma Ricci “ha ricevuto tantissime segnalazioni ed è andata a caccia degli stregoni speculatori. La base prima del truffatore è quella di colpire la sua vittima battendo il tasto del dolore e della malattia che in tanti considerano ancora incurabile. E, invece, è curabile, solo che la gente, informata male, in circostanze drammatiche e quando tutto sembra crollare, si rivolge a un mago e così il danno è doppio. Una tragedia da debellare”. PARLARE DI CANCRO È IMPORTANTE Secondo lui, quindi, è importante parlare di cancro, “perché le persone che ne vengono colpite non si autoescludano. Il tumore è anche una lotta interna, psicologica. Si deve resistere provocatoriamente, trovare occasioni di vita”. Ed è importante parlarne anche in televisione, per quanto possa essere difficile. “Va preso in maniera un po’ ironica” dice. “Non lasciamo che ci intristisca! Noi a Striscia abbiamo sempre trattato temi sociali: l’uranio impoverito, il pericolo dell’inquinamento elettromagnetico, l’amianto. La gente deve sapere che ci sono luoghi inquinati che provocano malattie come il cancro. Aderiamo sempre alle campagne sui temi sociali. La FIRC, poi, è seria”. E, rispetto alla prevenzione, qual è la sua posizione? “Ho una certa refrattarietà a farmi mettere le mani addosso” confessa. “Però adesso mi sono impegnato regolarmente a fare check-up completi. C’è l’idea per cui non bisogna mai farsi vedere malati, ma sempre vincenti. Invece, è giusto sapere, cercare di prevenire, donare soldi alla ricerca”. L’impegno di Ricci a fianco di FIRC e AIRC non è dunque un semplice atto dovuto, ma una scelta consapevole e sentita: “Sono già stato testimonial laico di AIRC due anni fa, ad Alassio” racconta “so bene quanto l’opera di questa associazione sia indispensabile al di là di ogni ragionevole dubbio. Forse è bene ricordare che senza una ricerca seria non si va proprio da nessuna parte. Dunque, qualunque iniziativa per aiutare i ricercatori è da incoraggiare e spalleggiare”. Spende le sue ultime parole rivolgendosi proprio ai liguri come lui: “Ai liguri dico: consideratelo un investimento, il migliore. Saranno soldi che frutteranno in salute ai vostri figli e nipoti, dunque è un investimento che risponde anche alle esigenze dei taccagni e degli egoisti perché riguarda il benessere diretto di chi apre il portafoglio, magari anche subito senza aspettare che il notaio legga la disposizione testamentaria. Il ligure quando si reincarnerà in un’altra vita avrà il vantaggio di trovare un problema, quello del cancro, risolto. E totalmente gratis. In questa vita, invece, smentiamo la nomea di spilorci anche perché ci sono ‘braccine corte’ peggio delle nostre. Un esempio per tutti: i biellesi come Ezio Greggio. Ma anche Ezio quando si tratta di solidarietà e di salute del prossimo è il primo a mettere le mani In concreto, effettuare un lascito testamentario è molto semplice. Basta prendere un foglio, scriverci sopra a mano, di proprio pugno (particolare essenziale), l’ammontare e il destinatario del lascito, datarlo e firmarlo. È il cosiddetto testamento olografo, che potrà essere poi affidato a una persona di fiducia, a un familiare piuttosto che a un notaio. Un’alternativa è il testamento pubblico. Questo viene redatto in presenza di terzi e offre in genere maggiori garanzie: presso uno studio notarile, davanti a dei testimoni, si dichiarano le proprie volontà al notaio il quale le trascrive su un documento che avrà poi cura di conservare. I lasciti testamentari sono la principale fonte di raccolta fondi della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Grazie ai lasciti la FIRC nei suoi oltre 20 anni di attività ha potuto erogare alla ricerca oncologica italiana oltre 140 miloni di euro. PER MAGGIORI INFORMAZIONI su come effettuare un lascito a favore di Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro oppure ricevere l’apposita pubblicazione, può consultare il sito www.fondazionefirc.it oppure telefonare allo 02 79 47 07 Aiutare la ricerca con un lascito è semplice. in tasca e quando le tira fuori non sono certamente vuote!” E quanto è importante ben lo sottolinea Elisabetta Petrucci, direttore della Fondazione: “I lasciti testamentari sono molto importanti per la FIRC: rappresentano quasi i tre quarti dei fondi raccolti ogni anno, e sono destinati al finanziamento del- l’Istituto FIRC di oncologia molecolare di Milano, uno dei più importanti centri di ricerca postgenomica al mondo, e delle numerose borse di studio per attività di ricerca”. Fonte: Grazia (10 aprile 2007) e Il Secolo XIX (12 aprile 2007). Ringraziamo le testate per la collaborazione. Fondamentale aprile 2008 27 Corbis Foglio e penna: il testamento è fatto FIRC FONDAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO Con i lasciti si offre continuità alla SCIENZA di Livia Romano Grazie ai fondi provenienti dai testamenti, FIRC può garantire ai giovani un elevato numero di borse triennali na Fondazione ha un van- scienza in Italia” spiega Elisabettaggio su un’Associazione: ta Petrucci, direttore generale grazie al suo patrimonio, della Fondazione. “I beneficiari costituito da lasciti testamentari delle nostre borse sono italiani e donazioni, e alla sua particola- laureati in medicina o in altre re forma giuridica, può assume- discipline scientifiche, che prere impegni economici di lunga sentino un progetto di studio da durata. È per questo che è nata svolgersi presso istituti di ricerca oncologica italiani la FIRC (Fondazione italiana per la Un solo anno o esteri. Le borse possono essere ricerca sul cancro) non basta annuali, biennali, con lo scopo di garantire il futuro per consentire triennali, ma si una formazione cerca sempre di della ricerca. privilegiare le lunTra i suoi obietcompleta ghe durate, perché tivi, la formazione ha un ruolo cruciale: FIRC la ricerca ha bisogno di tempo. finanzia numerose borse di stu- Titolo preferenziale, in particodio che consentono ai ricercato- lare per le borse di tre anni, è la ri di portare avanti i loro pro- disponibilità, da parte dei cangetti e di arricchire, con le loro didati, a fare esperienza presso scoperte, il mondo dell’oncolo- strutture diverse da quelle di gia. “Finanziare i giovani è uno provenienza, non necessariastrumento assolutamente neces- mente all’estero: anche la mobisario allo svecchiamento della lità interna nel Paese ha un valo- U 28 Fondamentale aprile 2008 re fondamentale. Spostarsi per conoscere una nuova realtà allarga gli orizzonti e favorisce la crescita professionale”. FIRC ha abbracciato con AIRC il progetto di seguire i futuri protagonisti dell’oncologia italiana fin dalla culla, se così si può dire; grazie a un’azione coordinata si cerca di fare in modo che la formazione di un giovane non vada sprecata: dopo i primi tempi in laboratorio, dedicati soprattutto ad apprendere nuove tecniche e nuove teorie, deve esistere per i giovani italiani uno sbocco lavorativo certo nel settore che hanno scelto, anche perché i soldi spesi per formare un giovane scienziato cominciano a fruttare, in termini di scoperte, solo dopo che ha completato il suo apprendimento. La Fondazione ha scelto di essere presente attivamente anche nel mondo dell’università, dove ha reso possibile l’istituzione di tre cattedre: una di Oncologia medica presso l’Università degli Studi di Milano, e due di Oncologia molecolare, la prima presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e la seconda presso l’Università Politecnica delle Marche, ad Ancona. Nel 1998 FIRC si è fatta anche imprenditrice di ricerca, creando una struttura all’avangurdia come l’Istituto FIRC di oncologia molecolare. Fedele alla matrice formativa della Fondazione che l’ha creato, IFOM è al contempo un istituto di formazione avanzata per giovani scienziati e uno dei più importanti centri di ricerca postgenomica al mondo. BORSE DI STUDIO Corbis Fuori sede al Sud Laurea a pieni voti in Biotecnologie con indirizzo medico, dottorato di ricerca presso l’Università Federico II di Napoli e ora una borsa di studio FIRC di durata triennale. Carmela De Marco, 27 anni, lavora nel gruppo di Giuseppe Viglietto, al Dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e attualmente sta trascorrendo un periodo ‘fuori sede’ presso il nuovo e modernissimo centro di ricerca BIOGEM-IRGS di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. “Seguo un progetto di ricerca finalizzato alla generazione di modelli sperimentali con lo scopo di studiare e chiarire il ruolo di determinati geni nei tumori” spiega Carmela. “Mi dedicherò all’analisi dettagliata dei meccanismi che regolano una particolare via di trasduzione del segnale, la via PI3K/PTEN/AKT, nel tumore del polmone. Se i risultati saranno incoraggianti, si potrà probabilmente estendere la ricerca anche ad altri tipi di tumore”. Lavorare allo sviluppo di modelli sperimentali comporta un lungo periodo di preparazione: “Predisporre quanto necessario agli studi oncologici che poi porteremo avanti può richiedere diversi mesi di lavoro” spiega la giovane ricercatrice. “Anche per questo motivo è stato importante per me riuscire a ottenere una borsa triennale”. La borsa di studio FIRC permetterà a Carmela di dedicarsi al proprio progetto: “È un aiuto importante soprattutto per noi ricercatori che viviamo lontani da casa: le spese da affrontare sono decisamente elevate”. Dalle aule ai laboratori “Dopo una pausa forzata, la borsa di studio FIRC mi ha dato l’opportunità di ricominciare a fare il lavoro che amo e per il quale ho studiato”. Sono le parole di Patrizio Caini, una laurea in Scienze biologiche, un dottorato di ricerca e diversi anni di lavoro presso l’Università di Firenze. Lo scorso anno Patrizio è stato costretto a lasciare il laboratorio per 5 mesi a causa della mancanza di fondi e durante questo periodo ha saputo sfruttare le proprie competenze in un ruolo completamente nuovo: insegnante di scienze presso una scuola media superiore. “L’esperienza dell’insegnamento è stata una bella parentesi, ma la mia vera passione è la ricerca” afferma Patrizio, che poi aggiunge: “Sono felice di essere tornato in laboratorio dove mi occuperò dello studio dei meccanismi che regolano le patologie causate dalla presenza del virus dell’epatite, con particolare attenzione al virus dell’epatite C. L’infezione da parte di questo virus può dare origine, oltre a cirrosi e tumore del fegato, anche a malattie extraepatiche che potrebbero degenerare in tumori linfatici. È un progetto nuovo che spero di riuscire a portare a termine al meglio anche grazie alla tranquillità che questa borsa FIRC mi garantisce per tre anni”. Patrizio Caini lavora presso il Centro per lo studio delle manifestazioni sistemiche da virus epatitici (MaSVE) dell’Università degli Studi di Firenze diretto da Anna Linda Zignego che da anni si occupa dello studio dei virus dell’epatite e dei meccanismi di oncogenesi virali. Fondamentale aprile 2008 29 BORSE DI STUDIO Partire con SLANCIO a cura della redazione Corbis Anche quest’anno le borse di AIRC e FIRC puntano a creare una generazione di giovani ricercatori italiani impegnati nel campo oncologico er formare un ricercatore in grado di ottenere risultati concreti nella cura dei tumori, il percorso ideale parte dalla laurea, passa attraverso un’esperienza in un laboratorio di eccellenza, continua possibilmente all’estero e prevede il rientro in Italia per mettere a frutto l’esperienza maturata. Il mestiere è affascinante e pieno di soddisfazioni, ma non sempre semplice: i fondi pubblici in questo settore sono molto ridotti, e lo sono ancor più quelli destinati alla formazione di nuovi ricercatori. Quindi, come imparare le basi della ricerca scientifica? Come cominciare a dare il proprio contributo in un laboratorio potendo contare su un percorso di formazione assicurato da ricercatori più esperti? L’unico modo è mettersi in gioco, P 30 Fondamentale aprile 2008 sperimentare in prima persona cosa significa lavorare sul bancone del ricercatore. Per consentire ciò AIRC e FIRC sostengono ogni anno decine di giovani ricercatori neolaureati, o comunque ‘alle prime armi’, che partecipano ai bandi per borse di studio triennali. Perché tre anni? Perché è il tempo minimo necessario ad acquisire una competenza di base e a familiarizzare con le tecniche, oggigiorno sempre più sofisticate, utilizzate nei laboratori. Sono ormai centinaia i medici, i biologi, i chimici, gli epidemiologi che grazie a queste borse di studio, nate in AIRC negli anni Ottanta, oggi operano nei laboratori e nelle cliniche del nostro Paese. Così come sono tanti i ricercatori di fama internazionale che proprio con una borsa come questa hanno iniziato la loro carriera, per esempio Gabriella Sozzi, direttore dell’Unità di ricerca dell’Istituto nazionale tumori di Milano, Claudio Bordignon, professore di Ematologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Silvia Franceschi, responsabile del Gruppo infezioni e cancro presso l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. QUANDO IL RICORDO SI FA RICERCA Sono numerose le persone che decidono di destinare un lascito alla ricerca, che andrà alla formazione di giovani oncologi. La lungimiranza di chi riesce a guardare oltre l’orizzonte della propria vita appartiene spesso a persone che contro il cancro hanno dovuto scontrarsi e magari perdere, ma prima hanno deciso di fare quanto era in loro potere per garantire a figli e nipoti un futuro in cui questa malattia sarà sempre più debole. E ancora, come si vede dall’elenco a pagina 32, ci sono altre borse che hanno un nome, un cognome e un volto. Sono frutto di un’intelligente e civile abitudine di ricordare una persona amata scomparsa con qualcosa di costruttivo: una borsa intitolata. È bello pensare che il fatto di studiare grazie a una borsa in memoria sia per il ricercatore fonte di grande motivazione. Una parte dei fondi proviene infine da aziende che avvertono l’importanza del ruolo che possono avere nello sviluppo sociale e scientifico del Paese. BORSE DI STUDIO BORSE FIRC TRIENNALI Nascono dalla volontà della Fondazione di sostenere programmi formativi ABRUZZO Santa Maria Imbaro (Chieti) LOMBARDIA Bergamo Consorzio Mario Negri Sud Ospedali Riuniti di Bergamo Giuseppe Lo Sasso CALABRIA Catanzaro Università di Catanzaro Magna Graecia Carmela De Marco CAMPANIA Napoli Università di Napoli Federico II Alessandra Bertoni Alessandra Carobbio Milano Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli, Regina Elena Luca Agnelli Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Paola Bertuccio Istituto europeo di oncologia Carla Micucci Arianna Sabò IFOM Istituto FIRC di oncologia molecolare FRIULI - VENEZIA GIULIA Aviano (Pordenone) Flavia Troglio Rozzano (Milano) Centro di riferimento oncologico - IRCCS Istituto Clinico Humanitas Stefania Berton LAZIO Roma Università di Roma Tor Vergata Daniela Barcaroli Istituto Regina Elena Federica Cuppone Università di Roma La Sapienza Gioia Ubaldo LIGURIA Genova Università di Genova Francesca Bellora Istituto Giannina Gaslini Daniela Di Paolo Paola Vacca Renata Ilde Maria Mazzucchelli Pavia Consiglio nazionale delle ricerche Emmanuele Crespan PIEMONTE - VALLE D’AOSTA Candiolo (Torino) Istituto per la ricerca e la cura del cancro Francesca De Bacco Lucia Napione TOSCANA Firenze Università di Firenze Patrizio Caini Eliana Parente Lucca Azienda Usl2 Lucca Mariagrazia Quattrocchi BORSE AIRC SPONSORIZZATE Nascono dai contributi di aziende specificatamente destinati al finanziamento di borse di studio Borsa biennale Borsa annuale STARWOOD HOTELS & RESORTS WORLDWIDE STARWOOD HOTELS & RESORTS WORLDWIDE ABRUZZO - Santa Maria Imbaro (Chieti) LOMBARDIA - Milano Consorzio Mario Negri Sud Fondazione IRCCS Istituto nazionale tumori Rossella Venditti Paola Tiberio Borsa biennale Borsa triennale STARWOOD HOTELS & RESORTS WORLDWIDE SCHENKER - ERICO GHEZZI LIGURIA - Genova LOMBARDIA - Bergamo Istituto nazionale per la ricerca sul cancro - IST Ospedali riuniti di Bergamo Paola Orecchia Vittoria Guerini Fondamentale aprile 2008 31 BORSE DI STUDIO BORSE AIRC E FIRC INTITOLATE Nascono da lasciti testamentari o donazioni che vogliono ricordare il nome di persone o enti specifici BORSA ANNUALE ENRICO CASSARÀ BORSA BIENNALE MARIA MEMMO CAIROLI Università di Catanzaro Magna Graecia Università di Roma La Sapienza - Roma Tiziana Mega BORSA TRIENNALE FRANCESCO IPPOLITO Università di Napoli Federico II Stefano Amente Chiara Napoletano BORSA ANNUALE DARENGO MONTECCHI Istituto nazionale per la ricerca sul cancro - Genova Marta Zancolli BORSA ANNUALE DOTT. MARIO SANNA BORSA ANNUALE PROVINCIA DI CROTONE Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri - Milano Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri - Milano Marco Mazzoletti BORSA ANNUALE LISA MASCOLO IFOM Istituto FIRC di oncologia molecolare - Milano Daniele Fachinetti BORSA ANNUALE AMELIA MARTINELLI Università di Bari - Bari BORSA ANNUALE ADRIANA ZOBOLÈ STABILE BORSA ANNUALE E. PASQUETTO E F. SCANFERLA Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli - Roma IFOM Istituto FIRC di oncologia molecolare - Genova Università di Firenze - Firenze Paola Bagnato Martino Donnini BORSA ANNUALE MARIA TERESA SERTOLI SALIS Azienda ospedaliera universitaria senese - Siena Elisabetta Fratta BORSA BIENNALE VILLA LA ROTONDA - FRATELLI VALMARANA Università di Siena - Siena Francesca Finetti BORSA ANNUALE ALBERTA BARUCHELLO Università di Padova - Padova Erika Falisi BORSA ANNUALE DOTT. ANTONIO FERRARI Università di Verona - Verona Elisa Dalla Pozza BORSA ANNUALE JURI AMADIO Istituto veneto di medicina molecolare - Padova Sara Cipolat BORSA ANNUALE OSCAR VENTURATO CNR Sezione Padova - Padova Chiara Gabbiani BORSA ANNUALE PAOLO BRAZZO Istituto oncologico veneto - Padova Elisa Bergamo BORSA BIENNALE ITALO FALCHI Istituto oncologico veneto - Padova Marika Crescenzi BORSA BIENNALE VOLONTARI DEL COMITATO VENETO Università di Padova - Padova Stefano Ugel BORSA BIENNALE WILMA BRAZZELLI Università di Padova - Padova Sara Bobisse 32 Fondamentale aprile 2008 BORSE TRIENNALI ELENA MATTERA - CA MAMMARIO Ospedale S. Andrea - Roma Barbara Cecchinelli IFOM Istituto FIRC di oncologia molecolare - Milano Elena Maspero Luciana Impera BORSA ANNUALE LOREDANA GUALANDI SABOTTI Luca Lavra Marta Rossi BORSE TRIENNALI PIERLUIGI MENEGHELLI Ospedali Riuniti di Bergamo - Bergamo Chiara Capelli Istituto europeo di oncologia - Milano Andrea Chiavelli BORSE TRIENNALI LEONINO FONTANA E MARIA LIONELLO Università di Napoli Federico II - Napoli Vincenzo Damiano Silvana Libertini Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale del Consiglio nazionale delle ricerche - Napoli Teresa Guida Università di Salerno - Fisciano (Salerno) Simona Pisanti Centro interdipartimentale per la ricerca sul cancro - Università degli Studi di Ferrara - Ferrara Elisa Callegari Laboratorio nazionale consorzio interuniversitario per le biotecnologie - Trieste Marco Napoli Istituto clinico Humanitas Rozzano (Milano) Elena Monica Borroni Istituto per la ricerca e la cura del cancro - Candiolo (Torino) Andrea Casazza Università di Firenze - Firenze Valentina Barbetti Università di Pisa - Pisa Valentina Mey Ospedale S. Maria della Misericordia - Perugia Claudia Caserta Università di Perugia - Perugia Luisa Tasselli Università di Chieti G. D’Annunzio - Chieti Rosa Puca I N I Z I AT I V E La testimonial più dolce dell’anno… Con le Arance della Salute, il 26 gennaio sono stati raccolti 3,6 milioni di euro grazie alla mobilitazione di 20.000 volontari e 450.000 cittadini a quasi vent’anni è nostra testimonial ma non perde il proprio smalto: l’Arancia Rossa di Sicilia ha soddisfatto anche quest’anno le nostre aspettative, regalando alla ricerca 3,6 milioni di euro con l’iniziativa del 26 gennaio ‘Le Arance della Salute’. D ndro Alessa o r ie P l De L’arancia si conferma quindi un agrume doppiamente prezioso: da una parte il suo patrimonio di antocianine favorisce la salute del DNA e previene i tumori, dall’altra il frutto dà sostegno e continuità alla ricerca, mobilitando in maniera strepitosa i nostri volontari e sostenitori. Oltre all’appoggio della Regione Siciliana, che ha offerto le 450.000 reticelle di arance, preziosa è stata la collaborazione del Gambero Rosso: i suoi esperti hanno curato la nostra tradizionale pubblicazione ‘pocket’ distribuita sulle piazze, selezionando ricette salutari che valorizzano le proprietà antiossidanti di frutta e ortaggi. … e quella più profumata 11 maggio: si torna nelle piazze con le Azalee per sostenere la ricerca a Festa della Mamma si avvicina, insieme allo storico e più popolare appuntamento AIRC: ‘L’Azalea della Ricerca’. Domenica 11 maggio, in 3.100 piazze italiane, i nostri più di 20.000 volontari distribuiranno oltre 600.000 azalee: con un contributo di 14 euro sarà possibile fare un bel regalo a tutte le mamme e sostenere la ricerca oncologica. Le piantine saranno accompagnate da una pubblicazione dedicata alle adolescenti, unica per contenuti e scopo: preparare una nuova generazione di mamme, più informate e consapevoli L ina ist Cr del fatto che dalla loro salute dipenderà quella dei loro figli. Per il sesto anno consecutivo, la trasmissione di Canale 5 ‘Buona Domenica’, condotta da Paola Perego, dedicherà la puntata dell’11 maggio alla raccolta fondi a favore di un progetto che ci sta particolarmente a cuore: la ricerca sui tumori infantili. tto bo a i Ch Fondamentale aprile 2008 33 I N I Z I AT I V E Una raccolta da RECORD I Leo Club Italiani hanno devoluto ad AIRC in un solo anno 205 mila euro per sconfiggere i tumori dell’infanzia n anno fa 5.000 giovani di tutta Italia hanno lanciato una grande sfida: raccogliere 143 mila euro per finanziare la ricerca AIRC che si occupa di studiare i tumori cerebrali infantili. Dopo mesi di sensibilizzazione e iniziative, gli instancabili ragazzi e ragazze del Leo Club non solo hanno raggiunto l’obiettivo ma l’hanno ampiamente superato, raccogliendo la cifra record di 205 mila euro. “Un anno fa ci siamo dati un traguardo ambizioso. Per tagliarlo e superarlo migliaia di giovani Leo ci hanno messo il cuore” ha dichiarato alla consegna del simbolico assegno Alberto Soci, presidente dei Leo Club nel 2007. E ha aggiunto: “Oggi è per noi un onore poter consegnare il frutto della nostra mobilitazione a chi U trasformerà queste risorse in risultati concreti per la cura dei piccoli pazienti”. Come metodi di diagnosi più veloci e accurati, nuove tecnologie più efficaci e meno invasive, terapie innovative, dai vaccini tumorali alle medicine biologiche, con meno effetti collaterali e una miglior qualità di vita e riabilitazione. Al suo fianco un altro giovane Leo, Emanuele Guido, responsabile dell’ufficio stampa dei Leo nel 2007, che ha ricordato quanto “i ragazzi del Leo abbiano capito che sostenere la ricerca oncologica è una responsabilità collettiva”. Gli hanno fatto eco le parole del presidente AIRC Piero Sierra “I risultati della ricerca ricadono a pioggia su tutti i cittadini, per questo ognuno di noi deve sentirsi coinvolto nel sostenerla”. Alberto Soci (con in mano l’assegno) e Emanuele Guido (secondo da sinistra) insieme ai ricercatori che partecipano ai due Progetti AIRC interregionali pediatrici 34 Fondamentale aprile 2008 I N I Z I AT I V E Invita AIRC alla tua festa Un modo tutto nuovo per festeggiare il tuo momento di gioia e dare più forza alla ricerca sul cancro a oggi hai la possibilità di dare più valore ai tuoi giorni di festa! Partecipando alla nostra iniziativa ‘Un buon invito’, potrai sostenere la lotta ai tumori e arricchire i tuoi momenti speciali con un significato ancor più profondo: se, ad esempio, stai per sposarti, se il tuo compleanno si avvicina o ti manca poco alla laurea, puoi trasfor- mare i tuoi festeggiamenti in un messaggi da far leggere agli gesto di solidarietà, chiedendo amici, invitandoli a sostenere la ad amici e parenti tua scelta; i tuoi di sostituire i soliti Matrimonio, cari potranno regali con una risponderti, lascialaurea, donazione a favore i loro commenti compleanno... ree fare della ricerca. la loro donaAderire alla no- Tutte occasioni zione direttamente stra proposta è per donare online, tramite semplice: basta vialla ricerca carta di credito o sitare il sito conto PayPal. Inoltre, se vorrai, potrai conoscere www.unbuoninvito.it e creare la l'importo delle donazioni e i tua pagina personale. Potrai nomi di chi le ha effettuate, e inserire le tue fotografie, frasi e D anche scegliere di rendere visibili queste informazioni. Dopo aver realizzato la pagina, sarai in grado di comunicare a tutti la tua iniziativa, utilizzando gli strumenti messi a disposizione sul sito: potrai inviare una mail speciale ai tuoi invitati, oppure creare - con le tue parole e le tue immagini - coloratissime locandine e cartoline, da stampare in formato A4 e A5. Potrai poi esporle nei luoghi che preferisci e/o consegnarle agli invitati. Per ulteriori informazioni clicca sul sito www.unbuoninvito.it e www.airc.it, alla sezione ‘come aiutarci’. Non perdere l’occasione di starci vicino! Fondamentale aprile 2008 35 Un euro contro i tumori infantili Fino al 3 maggio, tutti coloro che vogliono sostenere insieme ad AIRC l’impegno dei ricercatori dell’IST e dell’Ospedale Gaslini di Genova nella lotta ai tumori cerebrali infantili possono farlo anche con un solo euro: presso tutte le edicole liguri che espongono la scritta ‘Questa edicola partecipa alla raccolta fondi AIRC’ è infatti possibile accompagnare l’acquisto del quotidiano Il Secolo XIX con un euro per la ricerca. Il donatore avrà in cambio una ricevuta, a testimonianza del suo contributo. I tumori cerebrali infantili sono difficili da curare e provocano gravi conseguenze anche sulla salute dei bambini guariti: AIRC ha perciò deciso di rinnovare il piano di finanziamento a favore dello studio di queste forme tumorali, investimento che ha dato buoni frutti ma che non ha ancora consentito di scoprire una cura definitiva. Running Italy dal 19 al 27 luglio 2008 il primo giro podistico d’Italia, che unisce allo sport cultura, turismo e divertimento, all’insegna della solidarietà. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.runningitaly.it Capolavori che ritornano È stata inaugurata il 28 febbraio la mostra a favore di AIRC ‘Capolavori che ritornano’, voluta e organizzata dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza presso la prestigiosa sede della Fondazione Memmo di Palazzo Ruspoli a Roma. Centocinquanta opere di grandi maestri appartenenti alla collezione del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, riscattate in ogni parte del mondo in un progetto di recupero e di valorizzazione del patrimonio artistico dei territori in cui opera il Gruppo. L’iniziativa, che terminerà il 15 giugno, mette in evidenza il significato collezionistico del ‘ritorno’, l’importanza del recupero che consente di reinserire tessere mancanti in un mosaico originale. AIRC, in sinergia con questo ambizioso progetto culturale, investirà i fondi raccolti nel ‘brain-gain’, ossia nel finanziamento dei ‘cervelli che ritornano’, quelli che sono ‘i capolavori della ricerca’. Nel 2008, infatti, la nostra Associazione pone al centro dei suoi progetti l’investimento in nuovi talenti, sostenendo le esperienze dei giovani ricercatori all’estero ma anche creando condizioni ottimali affinché possano tornare in Italia. Per informazioni: Comitato AIRC Lazio, telefono 06 4463365 ndo la enta e Pres oupon zione c c o , t o ia ques dell'Ass a mostra l el era no tess gresso d potran e n C i o all' ci AIR posizi n i so re l'es evolato a visit ezzo ag o. al pr di 8 eur ✂ COMITATI REGIONALI AIRC Comitato Abruzzo - Molise Viale Regina Elena, 126 65123 Pescara - tel. 085 352 15 Comitato Basilicata Via Orazio Petruccelli, 14 85100 Potenza - tel. 0971 411 208 Comitato Calabria Viale degli Alimena, 3 87100 Cosenza tel. 0984 790 470 Comitato Campania Via dei Mille, 40 - 80121 Napoli tel. 081 403 231 Comitato Emilia Romagna Via Barontini, 26 - 40138 Bologna tel. 051 244 515 Comitato Friuli - Venezia Giulia Via del Coroneo, 5 34133 Trieste tel. 040 365 663 Viale Trieste, 62 - 33100 Udine tel. 0432 213 71 Comitato Lazio Viale Regina Elena, 291 00161 Roma - tel. 06 446 336 5 - 493 880 72 Comitato Liguria Via Caffaro, 1 - 16124 Genova tel. 010 277 058 8 Comitato Lombardia Via Corridoni, 7 - 20122 Milano tel. 02 779 71 Comitato Marche c/o Istituto di Biologia e Genetica dell’Università Via Brecce Bianche 60131 Ancona - tel. 071 280 413 0 Comitato Piemonte - Valle d’Aosta c/o Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro Strada Provinciale 142, km 3,95 10060 Candiolo (Torino) tel. 011 993 335 3 Comitato Puglia Via Melo, 205 - 70121 Bari tel. 080 521 870 2 Comitato Sardegna Via De Candia, 5 - 09124 Cagliari tel. 070 664 172 Comitato Sicilia Piazzale Ungheria, 73 - 90141 Palermo tel. 091 611 034 0 - 611 046 9 Comitato Toscana Via Cavour, 21 - 50129 Firenze tel. 055 217 098 - 239 899 4 Comitato Umbria Via Scarlatti, 37 - 06121 Perugia tel. 075 583 813 2 Comitato Veneto Palazzo Cà Michiel - S. Marco 3907 (S. Angelo calle Avvocati) 30124 Venezia - tel. 041 528 917 7 Fiori d’arancio in breve... dall’Abruzzo - Molise Invito a nozze per Bari, Milano e Roma. Anche nel 2007 all’interno della fiera IOSposa i Comitati Regionali AIRC di Puglia, Lombardia e Lazio sono stati ospiti del laboratorio ‘Il Matrimonio dei sensi’, il progetto di Gabriella Giamminola e Fabrizio Ferri che affronta a tutto tondo il giorno del grande evento. Un’immagine di IOSposa di Bari Durante le quattro giornate di fiera, in tutte e tre i capoluoghi, originali oggetti offerti da alcuni espositori e artisti sono stati venduti a metà del loro valore per sostenere la ricerca oncologica. Ma cos’è un matrimonio senza viaggio di nozze? A questo ci ha pensato una ricca lotteria che ha messo in palio splendidi viaggi offerti da Rallo Travel. COMITATO Abruzzo - Molise Pescara Teatro gremito per il concerto in memoria di Ricardo Sabatini, ingegnere pescarese scomparso a causa del cancro. Sul palco, accompagnati da intense proiezioni video, i Nottefonda e i successi di Fabrizio De André. In memoria dell’amico, Anna Salvioni ha detto: “Negli anni della sua personale battaglia contro il male ha lasciato nel cuore di tantissimi la speranza che un giorno il cancro non sia più un male incurabile”. I fondi raccolti in occasione della serata contribuiranno a realizzare questo desiderio. Pescara In anteprima nazionale, presso l’Auditorium Flaiano, si è tenuta la rappresentazione teatrale di ‘Un altro giro di giostra’, testamento letterario di Tiziano Terzani. Lo spettacolo, ideato da Francesco di Sario e con la regia di Milo Vallone, approfondisce il tema del conflitto interiore di chi si trova a dover affrontare la malattia. Fossacesia (Chieti) Eccoli! Sono i volontari della delegazione AIRC, che compie 10 anni: il Comitato Abruzzo - Molise desidera ringraziarli per l’impegno e la passione con cui, giorno dopo giorno, perseguono gli obiettivi comuni, sperando di non perdere mai un appoggio così prezioso. Auguri! Foto di gruppo dei volontari di S. Angelo del Pesco, Agnone, Capracotta, Castel Del Giudice e Quadri. Il preside Giovanni Latorreca, Donatella Di Biase, Carla Antonioli Mosciano S. Angelo (Teramo) ‘Una mancia… ta di solidarietà’ dai dipendenti del Ristorante Borgo Spoltino, che hanno devoluto ad AIRC l’ammontare delle mance di alcuni mesi di lavoro. Le Arance della Salute - Pescara Natale con i pulcini Pescara Per il quarto anno consecutivo, il Comitato Abruzzo - Molise ha deciso di festeggiare l’arrivo del Natale con un torneo interamente dedicato ai più piccoli: 198 partite per 70 squadre della categoria piccoli amici e pulcini, provenienti da tutta la provincia di Pescara. Un grande successo ottenuto grazie alle società calcistiche coinvolte, allo staff del CP Pescara, ai sindaci dei comuni, agli sponsor (l’azienda Dolci Sport in particolare) e a Franco Cornelii, ideatore e organizzatore. Anche quest’anno il Comitato Abruzzo - Molise propone alle aziende un calendario speciale, con una serie di immagini delle due regioni ispirate al tema del folklore. COMITATO Basilicata Pizza scima e non solo Pianibbe di Casoli (Chieti) Non tutti sanno che sapore abbia la pizza ‘scima’, una piadina non lievitata. Proprio per permettere a tante persone di assaggiare questo piatto e numerosi altri prodotti locali, l’Associazione sportiva dilettantistica IMM Casoli già da quattro anni organizza la sagra ‘Pizza scima… a tempo perso’. Buona musica, una lotteria e un quadrangolare di calcio hanno accompagnato la cucina tradizionale. Le Arance della Salute - Potenza Bis per il trio Omniart Massimo Barale al violino, Ruggiero Mascellino alla fisarmonica e Ferdinando Caruso al contrabbasso: sono i componenti del trio Omniart, che si è esibito in due concerti, a Potenza presso il Teatro Stabile e a Matera presso l’Auditorium comunale. In particolare, la serata di Potenza è stata un vero trionfo: musiche di Astor Piazzolla, Gioacchino Rossini e Nicola Piovani, e bis richiesti a gran voce. Il trio ha così riproposto le più belle colonne sonore di film e brani scritti dallo stesso Mascellino. La cucina lucana sbarca in America Basilicata Anche la rivista italoamericana Fra noi, realizzata a Chicago, ha dedicato un articolo al libro La cucina lucana, curato da Giancarlo Lanari e pubblicato su iniziativa del Comitato AIRC Basilicata per raccogliere fondi a sostegno della ricerca. Si tratta di una raccolta di ricette tradizionali lucane, in italiano e in inglese, per riscoprire la semplicità e il gusto della cucina di una volta, a base di prodotti genuini e naturali. Oltre a essere un viaggio gastronomico, questo volume è un’occasione per ripercorrere la storia della Lucania, le sue tradizioni e il suo bel dialetto. Anche e soprattutto per chi, oltreoceano, sente nostalgia di casa… in breve... dalla Basilicata Potenza Anche quest’anno grande successo delle uova di Pasqua distribuite dal Comitato! Grazie alla collaborazione di scuole, imprese, istituti bancari e privati, tanti bambini hanno potuto fare una scorpacciata di cioccolato e tanti fondi sono stati raccolti per la ricerca. COMITATO Calabria COMITATO Campania Le Arance della Salute - Napoli Peter Pan vola per AIRC Napoli L’8 febbraio il sipario del Teatro Augusteo si è alzato per la ricerca e il ricavato dei biglietti è stato devoluto ad AIRC. In scena Peter Pan, il musical tratto dal capolavoro di James Matthew Barrie per la regia di Maurizio Colombi. Le musiche non potevano che essere affidate a Edoardo Bennato, che già si ispirò a Peter Pan per il suo ‘Sono solo canzonette’. A interpretare il ragazzo che non voleva crescere Manuel Frattini. Mentre Arturo Brachetti, il genio trasformista, è stato l’eccezionale direttore artistico. Ad appassionare gli spettatori lo sbarco della nave pirata, il personaggio di Trilly proiettato con il laser, gli effetti speciali del volo di Peter Pan e le coreografie, curate da Gillian Bruce e Chiara Valli. in breve... dalla Campania Capua (Caserta) Festa di bambini e per i bambini quella alla masseria Gio Sole. Premi, divertimento e un aiuto concreto ad AIRC. Le Arance della Salute - Borgia (Catanzaro) Correre insieme Santa Caterina dello Ionio (Cosenza) Valori sociali e sportivi corrono insieme da dodici anni a Santa Caterina dello Ionio. Qui, in un clima di entusiasmo, si sfidano i nomi più prestigiosi del podismo italiano e internazionale nella manifestazione ‘Corrinsieme’. Un grande evento non solo sportivo: per volontà degli organizzatori Mimmo Carone e Gino Caporale l’intero ricavato delle iscrizioni è destinato ad AIRC. in breve... dalla Calabria Cosenza Estrazione con brindisi all’enoteca ‘I Vini di Greta’, dove la Federazione italiana donne arti professioni affari, sezione di Rende, ha organizzato una tombolata. L’intero incasso della serata è stato devoluto al Comitato AIRC Calabria. Cutro (Crotone) Le instancabili mani di Teresa Scarpinino Muraca hanno realizzato per AIRC dei cestini decorati con ricami e merletti, poi messi all’asta. 38 Speciale Comitati aprile 2008 Napoli Olimpia Fontanelli è stata ricordata attraverso le sue indimenticabili opere d’arte allo Studio Parisio Mostra. COMITATO Emilia Romagna Arte e sport Santo Stefano di Campagnola Emilia (Reggio Emilia) Il ricordo di Giuseppe Asioli e Gabriella Tavagliavini è ancora vivo e soprattutto è stato Le Arance della Salute - Formigine (Modena) ispirazione per un’iniziativa di arte e sport promossa a favore di AIRC. Al Circolo Golf Santo Stefano di Campagnola è stata allestita una mostra di artisti contemporanei e una gara di golf su 18 buche. A coronamento dell’evento un’estrazione di un’opera del noto artista Silvio Geat. COMITATO Lazio Angeli per i più piccoli Il galà della ricerca San Nicolò (Piacenza) Tra i banchetti natalizi di San Nicolò, ce n’è uno molto speciale, animato da angeli di tela Aida e fiori di seta. A confezionarli le abili mani di un gruppo di amiche tra cui la mamma di Martina, scomparsa a causa di un tumore. E proprio al finanziamento dei progetti pediatrici di AIRC è destinato il ricavato della vendita. La risposta all’appello è stata straordinaria. Roma Alla vigilia della Giornata per la Ricerca sul Cancro, il Comitato Lazio, con la preziosa collaborazione di Starwood Hotels, ha organizzato una splendida serata presso il Le Arance della Salute - Roma Grand Hotel St Regis. Dopo il cocktail di benvenuto e la cena, gli invitati hanno partecipato a un’asta a favore di AIRC, condotta dai battitori d’eccezione Mara Venier, Paola Ferrari De Benedetti e Francesco Bellavista Caltagirone; in palio, oggetti preziosi, donati da note firme tra cui Tiffany, Chopard, Bulgari, Loro Piana e Petochi. 240 gli ospiti presenti, tra cui il presidente del Comitato Lazio Gaetano Gifuni, i vicepresidenti e alcuni consiglieri. in breve... dall’Emilia Romagna Un grande ringraziamento alle Aziende e Società che numerose hanno scelto gli auguri di Natale AIRC in sostituzione degli omaggi natalizi a dipendenti, clienti e collaboratori. E grazie anche agli sposi che sempre di più decidono per una donazione a favore della ricerca oncologica in occasione del matrimonio o nozze d’argento o d’oro. San Giorgio (Piacenza) Al Circolo ufficiali del 50° Stormo il cocktail natalizio è stato l’occasione per consegnare ad AIRC i fondi raccolti nel corso dell’anno. COMITATO Friuli - Venezia Giulia Il presidente del Comitato Lazio Gaetano Gifuni. Le Arance della Salute - CRO Aviano (Pordenone) Gli antiquari del Triveneto Trieste Anche per il suo 25° anniversario la Mostra d’antiquariato di Trieste ha avuto un partner d’eccezione: AIRC. Per festeggiare il quarto di secolo, la kermesse è stata ospitata nel Salone degli Incanti dell’ex Pescheria. Il meglio dell’antichità triestina e mitteleuEtta Carignani, vicepresidente ropea ha incantato oltre 8.000 Comitato AIRC e Tina Campailla, visitatori. Accanto a questo allesticonsigliere. mento quello a cura del nostro Comitato: una ‘sfilata’ di prestigiosi costumi d’epoca. A Trieste si sfila Trieste Il mondo della moda si è messo al servizio della ricerca. Grazie all’impegno della Confartigianato della provincia di Trieste, a settembre, due eleganti sfilate sono state l’occasione per il Comitato AIRC Friuli - Venezia Giulia di distribuire materiale informativo e raccogliere quote associative. Una pizza contro il cancro Fabrica di Roma (Viterbo) È arrivata alla seconda edizione l’iniziativa ‘Mangia una pizza e friggi il cancro’, golosa distribuzione di pizze fritte preparate esclusivamente a mano. Tra un assaggio e l’altro è stato allestito lo spettacolo ‘Forza Venite Gente’, della compagnia teatrale Nunseponnoguardà. L’intero ricavato delle due iniziative è stato devoluto alla nostra Associazione. In ricordo di Vittorio Velletri (Roma) La Piazzetta della Cultura del Centro culturale amministrativo era gremita durante l’esecuzione dell’opera musicale Carmina Burana, di Carl Orff. Uno spettacolo promosso dall’Associazione Culturale Coro Ruggero Giovannelli, con il patrocinio del Comune. Insieme alla formazione corale, diretta da Claudio Micheli, si sono esibiti la soprano Cornelia Dupré, il tenore Carlo Puntelli e il baritono Sergio Leone, accompagnati dai pianisti Marcello Candela e Leandro Piccioni e dal Quartetto PercusSioni. Il pubblico non solo ha potuto apprezzare la bravura degli artisti ma ha ricordato l’amico Vittorio Alessandrelli, componente del coro veliterno prematuramente scomparso. Omaggio a Jole De Maria Libri usati ma utili Fonte Nuova (Roma) Il ricordo della mezzasoprano Jole De Maria è stato l’occasione per una proiezione del concerto eseguito dalla cantante al Palazzo della Cancelleria di Roma nel 1983. All’emozionante filmato è seguita un’intervista al professor Ruggero De Maria, direttore del reparto di biotecnologie oncologiche dell’Istituto Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico AIRC. A condurre la serata, la giornalista Paola Sorge; presenti gli artisti di fama internazionale Rolando Nicolosi e Irene Bottaro. Alassio (Savona) Volete liberarvi di cose che, per voi, sono ormai inutili e non avete spazio in casa dove conservarle? Semplice, portate i vostri libri usati, i CD e i VHS in Galleria C. Chaplin! Raggiungerete tre obiettivi: più spazio, darete ad altre persone la possibilità di leggere, vedere, ascoltare e soprattutto sosterrete la ricerca sul cancro. La bella iniziativa è opera dell’instancabile volontario Mario De Michelis che dal dicembre dello scorso anno ha allestito il mercatino più ‘intelligente’ della Liguria. La ricerca vi aspetta nella galleria C. Chaplin di Alassio! Festival barocco e solidale Viterbo Trentasettesima edizione per il ‘Festival Barocco’, manifestazione di altissima qualità artistica che propone concerti di musica classica in location suggestive. Come di consuetudine, gli organizzatori non hanno tralasciato l’aspetto sociale, facendo del Festival un’occasione per compiere un gesto di solidarietà: l’incasso della serata conclusiva, che ha visto esibirsi presso il Teatro dell’Unione gli Archi dei filarmonici di Berlino, è stato devoluto ad AIRC. I brani proposti sono stati eseguiti da Albrecht Mayer (oboe) e da Alessandro Cappone (violino), figlio di Giusto, prima viola della Filarmonica di Berlino a cui il concerto è stato dedicato. in breve... dal Lazio Civita Castellana (Viterbo) È proprio ‘Natale per Tutti’ lo slogan della raccolta fondi promossa domenica 23 dicembre nel negozio di abbigliamento, calzature e pelletteria Turnover. Mentre le mamme erano alle prese con la scelta dei regali, il pomeriggio dei più piccoli è stato allietato da giochi gonfiabili, clown, palloncini e dolci a volontà. Roma Anche quest’anno il Comitato Regionale Lazio-Sardegna della FISI Federazione Italiana Sport Invernali - ha destinato alla ricerca oncologica il ricavato dell’iniziativa ‘Lo Sport è Vita, la FISI a Difesa della Vita’. Il Comitato AIRC Lazio ringrazia la Federazione per il suo generoso sostegno. Roma Lo scorso 25 ottobre, nella splendida cornice di Sant’Ivo alla Sapienza, il Coro dei dipendenti del Senato, diretto da Pier Paolo Cascioli, ha eseguito musiche di Bach, Corelli, Franck, Monteverdi, Mozart e Rontani in ricordo di Antonella Marsilio. Sermoneta (Latina) L’Associazione Rioni del centro storico di Sermoneta ogni anno dimostra ad AIRC la sua vicinanza. Lo fa con le ‘Giornate della Solidarietà’. Nel programma 2007 il convegno-dibattito ‘Impatto clinico dei progressi della ricerca’, spettacoli musicali e teatrali, una gara podistica, una lotteria e una serata con cucina sermonetana. Roma I Volontari associati per i musei italiani offrono ai soci AIRC e alle classi delle elementari e medie aderenti al ‘Progetto AIRC Junior’ visite guidate gratuite presso la Galleria Borghese. Per prenotazioni: 06. 85357564 dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 13. COMITATO Liguria Le Arance della Salute - Genova Buon compleanno Faber Genova La PFM-Premiata Forneria Marconi ha rinnovato l’omaggio a Fabrizio De André in occasione del 68° compleanno del cantautore con la terza edizione dello spettacolo ‘Buon Compleanno Faber’. All’appuntamento del 16 febbraio al Vaillant Palace, sono arrivati tanti amici e ospiti illustri tra cui De Scalzi e Nico Di Palo, i fondatori dei New Trolls, Sara Jane Morris, Mariella Nava, i Tazenda, Shel Shapiro, Gnu Quartet e Giulia Ottonello. Ognuno ha reso omaggio al cantautore genovese, che firmò con PFM la storica tournée del 1979, interpretando i suoi brani più noti. Oltre che un eccezionale evento musicale, la serata ha rappresentato un momento di sensibilizzazione importante: l’incasso infatti è stato devoluto alla nostra Associazione. I giovani per la ricerca Genova Il futuro della ricerca verrà scritto dalle nuove generazioni. Da chi dedicherà la sua vita alla scienza e da chi la sosterrà per farla avanzare. Proprio come gli Scouts ‘Genova 36’ che davanti alle Parrocchie di San Martino, San Rocco e Chiappeto hanno distribuito calendari ideati e fatti da loro. in breve... dalla Liguria Diano Marina (Imperia) Le Casalinghe Pasticcere e i ragazzi del Leo Club sono stati gli artefici di una golosa iniziativa a favore di AIRC. In dicembre al Teatro Concordia decine di torte si sono sfidate per vincere il premio di più buona e più bella torta di Natale. Genova Leggerissimi, impeccabili, subacquei e a un prezzo imperdibile! Tra novembre e dicembre al Comitato AIRC Liguria in cambio di una quota associativa molte persone hanno potuto acquistare diversi modelli di orologi tra cui degli intramontabili Swatch. Liguria Natale tempo di luci e mercatini. Chi si è recato a quelli di Campomorone (Genova), Alassio (Savona) o Albenga (Savona), oltre a trovare originali idee regalo come statuette di legno d’olivo intagliate a mano, ha potuto sostenere AIRC. Genova A ottobre, presso l’Oratorio Nostra Signora del Rosario San Biagio, si è tenuto un emozionante concerto a favore di AIRC con musiche di Mozart. La danza è vita COMITATO Lombardia Le Arance della Salute - Milano AIRC centra il bersaglio Cresce ogni anno di più l’entusiasmo dei tiravolisti FITAV per il Torneo di Tiro a Volo dedicato ad AIRC, arrivato alla quinta edizione. I Comitati FITAV Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Il campione Andrea Benelli Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto hanno puntato allo stesso bersaglio: sconfiggere i tumori. Grande soddisfazione per la vicepresidente FITAV Emanuela Bonomi Croce che ha sottolineato la generosità dei praticanti e la loro sensibilità nei confronti della ricerca scientifica. L’iniziativa è tra quelle importantissime che permettono al movimento tiravolistico di segnalare in maniera convinta il proprio ruolo nella società italiana. Da parte di AIRC il più sentito ringraziamento va, oltre al vicepresidente, anche al presidente Luciano Rossi, ai presidenti dei Comitati Regionali FITAV che si sono adoperati sul campo per la buona riuscita del torneo e, naturalmente, a tutti i tiravolisti. Il Design raddoppia Milano Grandissimo successo per la terza edizione di Love Design, la mostra-mercato di oggetti di design al Museo della Permanente. Il rinnovato appuntamento, organizzato dal Comitato Lombardia in collaborazione con ADI (Associazione per il disegno industriale), ha realizzato il tutto esaurito per gli oltre 3.000 oggetti donati gratuitamente dalle più prestigiose case produttrici del settore. Un grazie di cuore alle 53 aziende aderenti, ai 200 volontari impegnati a supporto dell’evento e agli 8.000 visitatori che hanno affollato le sale del Museo. Hanno partecipato e donato i loro articoli a LOVE DESIGN: Acerbis international, Agape, Alessi, Ares Line, Artemide, B&B, Boffi, Caimi Brevetti, Cantori, Catellani & Smith, Davide Groppi, Desalto, D.M.K. Daniela Mola, Driade, è De Padova, Electrolux, Fiam Italia, Fiat Group Automobiles, Flos, Flou, FontanaArte, Foscarini, Fratelli Fantini, F.lli Guzzini, G.T. Design, Gruppo Sintesi, Iguzzini, Ing. Castaldi, Kartell, Kvadrat, Lagostina, Living Divani, Lorenz, Luceplan, Martinelli Luce, MatteoGrassi, Mdf Italia, Mirabello, Molteni & C., Nespresso, Oluce, OY Light, Poltrona Frau, Prandina, Pratesi, Rimadesio, Sacea, Sambonet, Technogym, Teuco, TVS, Vortice, Wedgwood, Zafferano, Zanotta. Protagonista è stata anche la nuovissima Fiat 500 Lounge personalizzata LOVE DESIGN, donata esclusivamente da Fiat Group Automobiles Spa. Milano e Busto Arsizio (Varese) Nuovo spettacolo dedicato ad AIRC del ‘Teatro per la Vita’ di Marco Piccinini ed Elena Pavesi, volontari del Comitato Lombardia. A solcare il palco ‘Il Laboratorio dei Sogni’, opera teatrale e musicale, scritta e diretta dallo stesso Piccinini, che ricorda i momenti più significativi della vita di Walt Disney. Grande sinergia degli attori con il Corpo di Ballo ‘Borgo Insigne’ di San Colombano al Lambro, diretto da Lucia Cecchini Galloni, e splendidi costumi firmati da Elena Panigada. A tutto questo si è aggiunta un’organizzazione tecnica impeccabile a opera del team ‘i moschettieri’. Un grande applauso e un grazie di cuore a tutti! in breve... dalla Lombardia Lombardia ‘1 euro, 1 libro per te, 1 aiuto per AIRC’ è un’efficace iniziativa firmata Yamamay, noto marchio di lingerie. L’azienda ha deciso di sostenere il Comitato Lombardia permettendo ai propri clienti, con uno scontrino di almeno 49 euro, di acquistare al prezzo di 1 euro il libro “Ti ha detto Da sinistra Martina Stella, niente la mamma?” stampato in Barbara Pinto comproprietaria di Yamamay, 50.000 copie e i cui proventi sono Bona Borromeo e Rina Garda, presidente di Yamamay tutti destinati alla ricerca. Almenno San Bartolomeo (Bergamo) L’impegno del presidente del Golf Club ‘L’Albenza’ Giorgio Perolari, del suo Consiglio e dello staff, ha dato vita anche quest’anno alla ‘Coppa AIRC’ con la tradizionale cena natalizia per tutti i soci del Club. Montorfano (Como) Bel successo per la gara sul percorso del Golf Club Villa d’Este con cena finale. Grazie al consigliere Lella Tronchetti e a Isabella Gallo, alla disponibilità del presidente del Golf Club Giancarlo Rizzani, che ha ospitato la gara, e a Emilio Garino e Corrado Radice, che hanno offerto la cena. Milano La conferenza tenutasi a Milano presso la Sala delle Colonne del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, nell’ambito della Giornata per la Ricerca sul Cancro, è stata quest’anno l’occasione per Bona Borromeo, presidente del Comitato Lombardia, d’incontrare i suoi volontari e ringraziarli così del prezioso aiuto che nel corso dell’anno non fanno mai mancare all’AIRC. Milano Sono tanti i milanesi in fila al Chiosco Giannasi di Piazza Buozzi. Qui c’è il pollo allo spiedo più buono della città! E per il quarantennale del Chiosco, se possibile, lo è stato ancora di più: Dorando Giannasi ha devoluto l’intero incasso della giornata ad AIRC e il suo staff ha lavorato gratuitamente per un giorno. Milano Nella splendida cornice della Rotonda della Besana, allestita con grande maestria da Paola Corsini per conto di Rattiflora, la Società milanese per la caccia a cavallo ha festeggiato il suo 125° anniversario con AIRC, ricordando lo storico presidente di entrambe queste realtà, Guido Venosta, con una cena dal menù raffinato accompagnata da musica. Un grazie di cuore a Gibi Litta Modignani, Master SMCC, Carla Venosta e Anna Prinetti Castelletti. Presidente SMCC Bergamo 18 aprile: cena e musica a Palazzo Medolago Albani Dal 15 al 21 aprile Pink Rooms: asta su eBay di oggetti d’arredamento esclusivamente rosa Azzano San Paolo (Bergamo) Dal 21 aprile al 10 maggio: 3° Trofeo Tomasoni e 11° Trofeo Celeste Stroppa, gare di bocce presso i campi del Centro Sportivo Comunale COMITATO Piemonte - Valle d’Aosta Apertura speciale Milano ll Gruppo Coin ha inaugurato la rinnovata sede di Milano di Piazza Cinque Giornate con un grande evento dedicato al Comitato Lombardia: una cena per 200 ospiti, un party/shopping, uno spettacolo pirotecnico all’esterno, l’inaugurazione del più grande schermo d’Europa sulla facciata dell’edificio e lo shopping serale con una straripante folla che con i suoi acquisti ha permesso di raccogliere un importante contributo in favore della ricerca. COMITATO Marche foto Eno Santecchia Le Arance della Salute - Caldarola (Pavia) Suonala ancora Lucio Ancona Dopo cinque anni di impegni continui tra regie teatrali, performance con grandi orchestre (Royal Philarmonic Orchestra e Orchestra Ciaikovskij di S. Pietroburgo) e concerti-evento in grandi spazi, Lucio Dalla è tornato in teatro. Un tour che ha attraversato l’Italia approdando anche ad Ancona, dove sul palco del Teatro delle Muse il cantautore bolognese si è esibito con i suoi fedeli musicisti e l’attore Marco Alemanno che oltre a cantare la canzone del nuovo album ‘I.N.R.I.’ in duetto con Lucio è uno dei produttori del disco. Un concerto che, con quello di Peppino di Capri e di Ornella Vanoni e Gino Paoli, entra nella ormai solida tradizione del Teatro delle Muse: dedicare ogni anno ad AIRC una serata eccezionale. A teatro con AIRC Ancona Il Teatro delle Muse ospiterà anche per la stagione 2008 un programma di altissimo livello. Ma quest’anno qualcosa lo rende ancora più unico: per ogni abbonamento o biglietto emesso la Fondazione Teatro delle Muse devolverà un contributo alla ricerca sul cancro. E non è tutto, la Fondazione diffonderà l’iniziativa tramite il suo sito Internet, organizzerà il consueto concerto interamente dedicato ad AIRC e ospiterà altre iniziative a favore della nostra Associazione. 42 Speciale Comitati aprile 2008 Le Arance della Salute - Barge (Cuneo) Più forte del male Torino Il 18 dicembre, al Mirafiori Motor Village, il noto ciclista Fabrizio Macchi ha presentato il suo libro Più forte del male, un’autobiografia in cui racconta al figlio Thomas la sua vita e come abbia saputo essere ‘più forte’ di un tumore. Presenti all’incontro Tiziana Nasi, presidente Comitato Paralimpico, e Silvia Giordano, del Comitato Tecnico Scientifico di AIRC. Chiusura in bellezza con il concerto del Sunshine Gospel Choir di Moncalieri (Torino), organizzato dal nostro Comitato e con la preziosa collaborazione di Fiat. Tris di concerti Piemonte Lo scorso autunno il Comitato AIRC Piemonte ha promosso ben tre concerti: uno del Coro Mimosa, insieme alla Corale Polifonica Vianney e all’Orchestra Ensamble giovanile Vianney, nella Chiesa parrocchiale San Giovanni Maria Vianney di Torino; uno della Società del Quartetto, presso il Museo Borgogna di Vercelli, e infine quello in memoria di Sergio Cavestro da Luigi Miola, presidente del Club Lirico Amici di Renato Bruson. A tutti i musicisti e agli spettatori un grazie di cuore. in breve... dal Piemonte - Valle d’Aosta Alessandria La festa patronale di San Baudino è stata davvero golosa: le torte dell’Associazione Panificatori hanno fatto la gioia di grandi e piccini. L’incasso è stato destinato al progetto AIRC ‘Tumori pediatrici’. Torino Il 16 novembre al Teatro Cardinal Massaia di Torino, l’Associazione culturale e teatrale Lewis & Clark di Chivasso ha messo in scena la commedia ‘I ragazzi irresistibili’, di Neil Simon. Il suo presidente e regista Ivan Fabio Perna ha destinato parte dell’incasso alla ricerca. Candiolo (Torino) A conclusione dell’Incontro con i ricercatori tenutosi a Candiolo in occasione della Giornata per la Ricerca sul Cancro, il presidente del Comitato Piemonte - Valle d’Aosta Allegra Agnelli e il consigliere Paolo Comoglio hanno voluto incontrare e ringraziare i tanti volontari che, anno dopo anno, contribuiscono al successo delle iniziative di piazza. in breve... dalla Puglia COMITATO Puglia Musica d’incanto Trani (Barletta - Andria Trani) Cornice eccezionale per il palcoscenico della rassegna ‘Incanto d’Esta- Le Arance della Salute - Bari te’. Stiamo parlando della Cattedrale di Trani davanti alla quale si sono rincorse famose arie d’opera. L’orchestra filarmonica Umberto Giordano era diretta dal maestro Fabrizio Maria Carminati, e le arie sono state interpretate dal tenore Aldo Caputo, dalla soprano Teresa Di Bari, dalla mezzosoprano Miroslava Yordanova e dal baritono Mauro Bonfanti. Presentatore d’eccezione Michele Mirabella affiancato da Carmen Pignatelli. Sponsor della serata, tra gli altri, la Fondazione Vincenzo Casillo. Auguri Francesco Bari Francesco Ragni non voleva un compleanno come gli altri ma qualcosa di unico. Così ha radunato i suoi tanti amici alla discoteca Gilda. Si potrebbe pensare che una serata così affollata sia stata pieni di regali per il festeggiato, invece a ricevere un dono importante è stata AIRC. Francesco ha infatti invitato tutti i partecipanti a devolvere le quote solitamente riservate ai regali alla ricerca. E in Puglia questo lodevole modo di festeggiare l’hanno adottato in tanti, come Nico e Daniela Napoli che nella bellissima Villa Violante in Agro di Ginosa Marina (Taranto) hanno allestito un’allegra festa per i propri amici. E ancora la moglie e i figli di Nicola Latrofa, che a Cassano Murge (Bari) gli hanno organizzato una festa a sorpresa. Bari La splendida Baia San Giorgio ha ospitato a luglio una festa, con lotteria a favore di AIRC, organizzata da Manuel Virgintino. Il più fortunato è partito con il primo premio: un viaggio a Marrakech offerto dal tour operator Rallo Travel, da sempre vicino alla nostra Associazione. San Ferdinando di Puglia (Foggia) Compiere 160 anni non capita tutti i giorni! Quelli della fondazione di S. Ferdinando di Puglia sono stati festeggiati nella chiesa madre del paese, dove il complesso ‘Il salotto dell’opera’ ha eseguito arie d’opera con il tenore Leonardo Gramigna e la soprano Marilena Gaudio. Organizzatrice impeccabile dell’evento Giovina D’Addato e Carmen Pignatelli è stata la brillante presentatrice. Bitonto (Bari) Al Teatro Comunale Tommaso Traetta si è svolta una serata concerto per AIRC con il bravissimo pianista Alberto Jovene. Bari La ricerca è preziosa e Horus Gioielleria lo sa bene. Tanto che, per ogni coppia di sposi che sceglie i regali presso il negozio, destina una percentuale a favore del Comitato AIRC Puglia. San Vito dei Normanni (Brindisi) ‘Il sole negli occhi - omaggio a Ezio per il suo compleanno’ è il titolo di una serata davvero speciale che Antonio Montanaro, presidente dell’Associazione culturale ‘Arcobaleno’, Gabriella Carlucci dell’amministrazione comunale, e la famiglia D’Agnano, hanno organizzato in memoria di Ezio D’Agnano. L’intero ricavato è stato donato ad AIRC. San Nicandro Garganico (Foggia) Benvenuta alla nuova delegazione del Comitato AIRC Puglia! Con grandissimo entusiasmo si sono messi subito al lavoro e hanno organizzato una bella serata presso il Teatro Italia dal titolo ‘Un sorriso per AIRC’. A giugno arriva la IV edizione di ‘Masserie aperte alla ricerca’. Un appuntamento originale e imperdibile. COMITATO Sardegna Le Arance della Salute - Cagliari La vicepresidente Mariella Carrieri, lo chef Vincenzo De Palo, le proprietarie del ristorante Maria e Mila Nigro. Tocco di chef Notte di luci Barletta (Barletta - Andria Trani) Basta la firma dello chef Vincenzo De Palo perché un menù sia prelibato, e se aiuta AIRC, diventa davvero squisito. Lo possono confermare i numerosi ospiti che hanno affollato il ristorante Brigantino della famiglia Nigro in occasione di una serata dedicata alla nostra associazione. Porto Cervo (Sassari) Le notti della Sardegna si illuminano di solidarietà. Starwood Hotels ha infatti rinnovato il proprio impegno a fianco di AIRC organizzando, lo scorso luglio, l’ormai tradizionale galà di beneficenza a Porto Cervo, presso il locale Safina del Pevero Golf Club. Dopo la cena i partecipanti hanno potuto assistere a una splendida sfilata: le modelle indossavano abiti firmati Krizia e gioielli Bulgari, poi battuti all’asta insieme ad altri preziosi oggetti donati dagli sponsor locali. A presentare l’evento la madrina di sempre Sandra Mondaini affiancata da Massimo Giletti, che hanno fatto gli onori di casa insieme a Luigi Concas, presidente del Comitato Sardegna, al sindaco di Arzachena Pasquale Ragnedda e all’Area Manager Costa Smeralda di Starwood Hotels Hans Cauchi. COMITATO Sicilia Un drive per la ricerca Is Molas - Pula (Cagliari) Sono stati giorni intensi, di gare e corsi, quelli del torneo di golf Sardinya Champion Classic, realizzato presso il Golf Club di Is Molas dalla Federazione italiana golf Regione Sardegna in collaborazione con la Provincia di Cagliari. In attesa di scoprire chi fosse il migliore in campo, venerdì 7 novembre i concorrenti hanno partecipato a una cena di gala, mentre la premiazione è avvenuta durante la serata finale. Il ricavato del torneo è stato interamente destinato alla ricerca sul cancro. in breve... dalla Sardegna Cagliari Per ricordare il presidente di Musicainsieme, in collaborazione con i membri dell’Associazione, il Comitato Sardegna ha organizzato un concerto di coro e organo presso la Chiesa di Santa Chiara. L’esecuzione della ‘Vierte Messe op. 38’ di K. Nussbaumer e dello ‘Stabat Mater’ di J.G. Rheinberger è stata premiata dagli applausi di un pubblico entusiasta. Cagliari Pomeriggio culturale e non solo presso la Fondazione Istituto di Studi Storici G. Siotto: è stato infatti presentato il testo di Giuseppe Manno Lettere a Tarsilla, con il prezioso contributo artistico dell’attrice Elena Pau e della pianista Irma Toudjan. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Comitato Sardegna e l’Associazione Amici del Libro. Le Arance della Salute - Milazzo (Messina) In Sicilia la prevenzione è di casa Viagrande (Catania) Si è concluso in ottobre il programma di screening gratuito dei tumori cutanei ideato dalla fondazione IOM (Istituto oncologico del Mediterraneo) in collaborazione con AIRC. Presso l’ambulatorio di dermatologia oncologica dell’Istituto, sotto la responsabilità di Raffaello Impallomeni, tra il 15 ottobre 2004 ed il 15 ottobre 2007 sono stati visitati circa 5000 pazienti, in prevalenza donne attorno ai 45 anni. In base alla valutazione clinica e strumentale emersa dall’esame, per circa il 65 per cento è stato programmato un controllo con cadenza annuale, per il 30 per cento con cadenza semestrale. 110 pazienti sono stati sottoposti a ricovero in day-surgery per l’asportazione di neoformazioni pigmentate displastiche o ‘francamente’ tumorali. Tra le neoformazioni tumorali diagnosticate, assume un’importanza fondamentale il dato riguardante i 13 casi di melanoma cutaneo maligno che evidenzia un notevole incremento dell’incidenza rispetto alle statistiche nazionali (12/100.000 abitanti), insieme ai 75 casi di epitelioma basocellulare, con prevalenza delle forme superficiali, ai 5 casi di epitelioma spinocellulare, ai 15 casi di nevi melanocitari con severa displasia istologica e ai 2 casi di angiosarcoma cutaneo. Questi pazienti successivamente sono stati ricoverati per essere sottoposti alla ricerca del linfonodo sentinella e ulteriori valutazioni. Ancora una volta la prevenzione si è dimostrata un’arma vincente. Tutti in pista Sinnai (Cagliari) Le socie della Sezione di Sinnai dell’Università della III età si sono date da fare: hanno preparato cestini di paglia della tradizione sarda, ceramiche dipinte, tessuti e ricami e li hanno esposti in una Mostra Mercato presso i locali dell’Oratorio di Santa Vittoria. Tutti i fondi raccolti sono stati devoluti ad AIRC. Cagliari Come ogni anno la scuola materna Baby Club ha dedicato la sua festa di Natale alla nostra Associazione: in cambio di una piccola offerta a favore della ricerca, ogni bimbo ha potuto decorare l’albero di Natale della scuola con le coloratissime coccarde AIRC. 44 Speciale Comitati aprile 2008 In Sicilia sono tante, impeccabili e tutte esaurite le serate danzanti a favore di AIRC. Ricordiamo la delegazione di Gela (Caltanisetta) che, grazie alla collaborazione del Club nautico e del suo presidente Giacomo Iozza, ha rinnovato l’appuntamento con una serata sempre molto apprezzata. E poi Augusta (Siracusa) dove il ballo offerto dal Kiwanis Club e dal suo presidente Alberto Pace, è stato un successo coronato da magnifici premi. E ancora la festa da ballo che da oltre dieci anni l’attivissima delegazione AIRC di Piazza Armerina (Enna) organizza in dicembre. Accanto ai nostri volontari, la generosità di tutte le pasticcerie, dei tanti commercianti locali e del signor Mantegna, che ha aperto per noi le sale dell’Hotel Villa Romana. Oggi si parla di nuove cure Caltagirone (Catania) AIRC è indispensabile per il progresso della ricerca: questo è emerso dall’incontro organizzato dalla delegazione AIRC, con il patrocinio del comune, ‘Il tumore come parassita dell’organismo, un tallone d’Achille da sfruttare per la cura?’. Sono intervenuti Michele Milella, della divisione di Oncologia medica dell’Istituto Regina Elena di Roma, Angelo Messina, dell’Istituto di Patologia generale III cattedra della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Catania, e il vicesindaco Alessandra Foti. Castellammare del Golfo (Trapani) ‘Attualità sul tema del carcinoma dell’utero’ è la conferenza ospitata all’Istituto Piersanti Mattarella grazie al direttore dell’AUSL 9 Calogero Minore e condotta da Ignazia Milazzo, ginecologa del locale consultorio familiare. Milazzo (Messina) La delegazione di Milazzo ha organizzato all’Istituto ‘L. da Vinci’ un incontro con alcuni relatori dello IEO di Milano sui temi ‘La prevenzione del carcinoma mammario, passato, presente e futuro’ e ‘Il carcinoma del collo dell’utero: vaccinazione e screening’. Marcello Aragona dell’Azienda ospedaliera universitaria G. Martino di Messina ha parlato di ‘Curare l’uomo, non solo il cancro. Nuovi approcci metodologici incentrati sul paziente’. Moderatore Salvo Ocera del presidio ospedaliero G. Fogliani di Milazzo. Il giorno successivo si è svolto nella Chiesa di S. Giacomo un concerto. Protagonisti il Duo di violino e fisarmonica dei maestri Christian Frattima e Adolfo Zagari presentati da Massimo Raffa. Il concerto è stato dedicato a chi ha combattuto il cancro credendo fortemente nella ricerca, in particolare Rosanna, figlia di una volontaria. Uova di Pasqua I siciliani hanno risposto ancora una volta all’appello della più importante manifestazione regionale: l’Uovo della ricerca. Anche per il 2008 la distribuzione di uova pasquali è stata un successo! Que- sto importante risultato si somma a quello della golosa campagna natalizia che ha coinvolto delegate e sostenitori nella diffusione di squisite praline e particolari torroncini di mandorla e pistacchio. Caro Babbo Natale… Milazzo (Messina) Domenica 16 dicembre un’allegra folla di bambini ha invaso la Sala a Vetri Diana. Ad attirarli il concorso ‘Caro Babbo Natale ti scrivo…’. Più di 600 le lettere, i pensierini, i racconti, le filastrocche e i disegni che hanno addobbato il simbolico ‘Albero AIRC’. Non poche sono state le difficoltà nella scelta dei vincitori, alla fine hanno tagliato il traguardo della II edizione i ragazzi della IV A della scuola elementare Sacro Cuore che hanno meglio rappresentato il messaggio di AIRC con il motto: ‘la ricerca è vita’. A scuola per prevenire Sicilia La scuola siciliana è in prima fila quando si parla di prevenzione, soprattutto grazie all’impegno di persone come Guido Di Stefano, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. Di Stefano promuove presso le scuole siciliane le iniziative AIRC. Accanto al suo impegno c’è poi la disponibilità dei professori delle facoltà di Catania, Palermo e Messina grazie ai quali sono state organizzate già quaranta conferenze. Fondamentale anche la collaborazione tra insegnanti e volontari, come dimostra l’iniziativa sostenuta dalla delegazione AIRC di Venetico (Messina) e dall’Istituto Comprensivo di Spadafora (Messina) e aperta a tutte le scuole della provincia. Qui, per il terzo anno si sono svolte le ‘Giornate educative per la prevenzione tumorale’ accompagnate dalla rassegna musicale ‘Insieme… per combattere il cancro’. Grazie a Caterina Trimarchi, responsabile della locale delegazione AIRC, Antonella Giacobello, Elisa Basile, Maria D’Andrea e Riccardo Franza. Un altro esempio di sinergia tra scuola e ricerca sono gli incontri organizzati a Mascalucia (Catania) in occasione de ‘Le Arance della Salute’, presso l’Istituto Federico II di Svevia. 1500 ragazzi hanno assistito a una conversazione sulle proprietà benefiche dell’Arancia rossa di Sicilia. Dalle parole si è passati presto ai fatti: la Confagricoltura di Catania ha regalato le arance e la ditta Oranfresh ha messo a disposizione una macchina spremiagrumi. in breve... dalla Sicilia Catania Grande successo per la seconda edizione del ‘Te con l’AIRC’ nei saloni del Circolo Unione di Palazzo Biscari, concessi gratuitamente dal presidente del circolo Enrico Battiato Paternò Castello e dalla famiglia Moncada. Catania La Confindustria di Catania ha deciso di utilizzare le carte da gioco firmate AIRC per fare un regalo ai soci e alla ricerca. Castellammare del Golfo (Trapani) La vivace delegazione di Castellammare del Golfo ha allestito una mostra fotografica in ricordo di Vincenzo Bambino, un estroso e geniale fotografo locale. Le immagini scelte raccontavano il dopoguerra e alcuni personaggi e paesaggi del meraviglioso golfo. Giarre (Catania) Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con il memorial ‘Domenico D’Urso’, torneo di beach volley 4x4, al lido Equador in Fondachello Nascali. Hanno partecipato 7 squadre maschili e l’intero ricavato della manifestazione, fortemente voluta dalla generosa famiglia D’Urso e dal lido Equador, con il patrocinio del Lions Club CT ‘Faro Biscari’, è stato devoluto ad AIRC. Mascalucia (Catania) Silvana Meli ha animato il salone della biblioteca comunale con ‘Una carioca per AIRC’. Il torneo ha coinvolto tutti i cittadini. Un grazie speciale al sindaco, agli assessori e al dirigente della biblioteca comunale di Mascalucia che hanno offerto gratuitamente i locali. Un’immagine della tredicesima sagra del fico d’india Mirabella Imbaccari (Catania) L’instancabile delegazione AIRC locale ha partecipato lo scorso settembre alla Festa del Grano di Raddusa (Catania) con uno stand per raccogliere contributi. E a ottobre è stata invitata alla XXIII sagra del ficodindia organizzata dal sindaco del comune di San Cono (Catania) Rosa Vallone: l’intero ricavato è stato devoluto ad AIRC. Siracusa Anche quest’anno, sulla scia del magnifico risultato delle passate edizioni, a Siracusa e provincia sono stati distribuiti i biglietti della lotteria pro AIRC, la più importante e redditizia manifestazione della Sicilia a livello provinciale. I fortunati estratti sono stati premiati con una Ford Fiesta, un TV LCD 26 pollici, una telecamera digitale, un micro hi-fi e una MTB. Trapani Un pomeriggio di burraco e bridge in memoria della nostra prima delegata di Trapani Silvana Liotti Adragna è stata l’occasione per sostenere la ricerca oncologica. Sicilia A Natale nelle piazze siciliane sbocciano decine di stelle. Nelle vie principali di Siracusa, i fiori erano presentati in magnifiche ciotole con il logo AIRC. Ad Augusta, Priolo, Melilli, Villasmundo (tutte in provincia di Siracusa) la diciannovesima edizione dell’iniziativa è stata accompagnata dalla generosa partecipazione della ditta Giovanni Aprile, al nostro fianco dal 1989. COMITATO Toscana COMITATO Umbria Le Arance della Salute - Pistoia Le Arance della Salute - Orvieto (Terni) Cena con Delitto Firenze Serata benefica all’insegna del mistero quella al Grand Hotel di Firenze: con il contributo artistico della Compagnia delle Ombre, infatti, è stato messa in scena una Cena con Delitto. I partecipanti hanno potuto così vestire i panni degli investigatori e cimentarsi nella caccia all’assassino. Per dare un ulteriore tocco di ‘giallo’ all’iniziativa, sono stati invitate alcune autorità toscane, come il prefetto, il questore, il comandante provinciale dei Carabinieri, il comandante della Guardia di Finanza, insieme al procuratore onorario della Corte di cassazione e a Leonardo Gori, scrittore fiorentino di libri thriller. Una tavola di moda Narni (Terni) 280 commensali e una raccolta fondi al di sopra delle aspettative. È questo il risultato della bella serata organizzata dalla delegata Lucia Rossi presso la pizzeria ‘Tre Terzieri’. Alla cena è seguita una splendida sfilata di moda e parte dell’incasso è stato devoluto al Comitato AIRC Umbria. Oggetti d’arte belli e buoni Firenze È ormai una tradizione l’Asta ospitata da oltre vent’anni alla prestigiosa Casa d’Aste Pandolfini. Dopo l’esposizione a Borgo degli Albizi, numerosi oggetti d’arte, argenti e varie amenità donati al Comitato da generosi sostenitori sono stati battuti lo scorso 28 novembre, e il ricavato è stato destinato alla ricerca oncologica. AIRC desidera ringraziare tutti quelli che hanno realizzato l’evento, i donatori e i compratori che da tanto tempo seguono l’iniziativa con entusiasmo e partecipazione. Saltocchio (Lucca) Lunghe tavolate e piatti della migliore tradizione toscana alla cena organizzata da Pierangelo Granucci e Gino Toschi con l’aiuto delle rispettive mogli l’8 di dicembre. 250 persone si sono sedute a tavola per sostenere la ricerca. Firenze, 5 aprile L’Associazione Progetto Firenze, in collaborazione con Starwood Hotels, propone il ‘Gran Ballo di Primavera’ nella prestigiosa cornice del Giardino d’Inverno del Grand Hotel di Firenze. 46 Speciale Comitati aprile 2008 Rotary for AIRC Todi (Perugia) Nel cuore dell’Umbria è facile trovare residenze d’epoca dove l’atmosfera è magica e il relax assicurato. Tra queste c’è il Relais Todini che in febbraio ha aperto le porte ad AIRC. Grazie all’impegno del Rotary Club di Todi la dimora storica è stata animata da una serata a favore della nostra Associazione. in breve... dall’Umbria Acquasparta (Terni) Ad Acquasparta l’anno nuovo ha portato con sé le più belle foto d’epoca del paese e dei suoi abitanti. Lo ha fatto attraverso un calendario ‘storico’ ideato e distribuito per sostenere AIRC. Assisi (Perugia) Le mani di Lucia Di Tullio si sono messe ancora una volta a servizio della ricerca e per il secondo anno consecutivo hanno dato vita, con l’aiuto di un gruppo di volontarie e con il patrocinio del Comune, a una mostra mercato di ricamo presso le sale delle Logge. Spoleto (Perugia) Visita a teatro, cocktail e musiche di Verdi. Ecco gli ingredienti della serata organizzata grazie alla disponibilità del Teatro Lirico Sperimentale ‘A. Belli’ e alla preziosa collaborazione di Chiara Profili e della nostra instancabile consigliera Gabriella Righi. Sul palco l’anteprima de ‘Il Trovatore’ di Giuseppe Verdi, con i solisti, l’orchestra e il coro del Teatro Lirico Sperimentale sotto la direzione del Maestro Carlo Palleschi. Cocktail sul Garda Garda (Verona) Serata speciale a Villa Scaveaghe, palazzo del ’500 affacciato sul Garda: con i consiglie- Vittorio Coin, Yaya Coin, ri Claudia Wallner, Maddalena Biasi, Ghilla di Canossa Laura Veronesi e Serena Serblin, i e Sigifredo di Canossa. Canossa, proprietari della dimora, hanno organizzato un cocktail. La somma raccolta verrà destinata ai centri oncologici di Padova e Aviano, e alle ASL del Triveneto con divisioni di oncologia. Non è tutto: è stata istituita una borsa di studio intestata alla marchesa Erica di Canossa. Prezioso il sostegno di Cattolica Assicurazioni. COMITATO Veneto in breve... dal Veneto Le Arance della Salute - Villa di Villa (Belluno) Dulcis in fundo Verona Chiusura in bellezza per la sezione scaligera di AIRC con una prestigiosa asta di Bulgari al Palazzo della Gran Guardia. Oltre un centinaio i lotti battuti, acquistati dal pubblico in Da sinistra: Filippo Lotti, Claudia Wallner, sala ma anche tramite Alberto Festa e telefono e web. L’iniziativa Daniela Castagna è stata presentata dal consigliere del Comitato AIRC Veneto Claudia Wallner, insieme ad Alberto Festa, direttore generale di Bulgari Italia, a Daniela Castagna, direttrice del negozio di Verona, e alla grande verve e professionalità di Filippo Lotti, battitore di Sotheby’s. Profumo di pane Asiago (Vicenza) A luglio Asiago è stata invasa da un delizioso profumo di pane. Merito dei fornai dell’Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza, del Mandamento di Asiago e della Libera Associazione Panificatori Vicenza che si sono riuniti e hanno sfornato pane, dolci e pizze. Da tre anni, grazie a questa iniziativa, non solo si valorizzano i prodotti artigianali ma si sensibilizza l’opinione pubblica sull’importanza di sostenere la ricerca oncologica, a cui viene devoluto tutto il ricavato. Il consigliere del Comitato Serena Serblin ha ringraziato i volontari per la riuscita della manifestazione. Anno XXXVI - Numero 2 1 Aprile 2008 - AIRC Editore Direzione e Redazione: Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro - via Corridoni 7, 20122 Milano, telefono 02 7797.1 - www.airc.it Codice Fiscale 80051890152 Conto corrente postale n. 307272 Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 128 del 22 marzo 1973. Stampa Mondadori Printing - Verona con il contributo della cartiera Norske Skog. Terrassa Padovana (Padova) Una tavola speciale è stata apparecchiata per la festa ‘Sapori e tradizioni’, a cui il Gruppo Amici di AIRC ha invitato 200 persone. Il ricavato è stato consegnato ad Alberto Amadori dell’Istituto di oncologia dell’Università di Padova. Caselle di Sommacampagna (Verona) L’Associazione Polisportiva Caselle Tennis ha versato ad AIRC una parte delle quote d’iscrizione al quarto Torneo Categoria più Under. Preganziol (Treviso) Berta Pasqualato Simonetto ha organizzato la trentaquattresima Conviviale a favore della ricerca: oltre 100 signore hanno accettato l’invito al ristorante Antica Altino. Abano Terme (Padova) Presso la Chiesa Sacro Cuore si è tenuto un concerto lirico del Coro A. Boito; tra loro la soprano Maria Grazia Mazzetto e il tenore Elia Varotto. Rosolina Mare (Rovigo) Lotteria benefica a favore di AIRC organizzata da Valentina Vianelli presso ‘Codevi SaS Campeggio’. Taglio di Po (Rovigo) Il Circolo ACLI S. Gaetano della frazione di Mazzorno Destro ha deciso di festeggiare il Natale con un party a sostegno di AIRC. Jesolo (Venezia) Alcuni volontari jesolani, insieme all’agenzia ‘5 spiagge’ di Jesolo, hanno organizzato una cena al ristorante ‘Da Guido’. A rappresentare AIRC il ricercatore di Padova Antonio Rosato. Venezia Il Gruppo sportivo Artigiani ha vinto per AIRC il Trofeo ‘Città di Venezia - regata a cronometro su caorline’, l’iniziativa ha dato risalto alle realtà di volontariato presenti sul territorio assegnando a ciascuna una barca. Bonavigo (Verona) L’associazione ‘Oscar… per tutti’ ha organizzato un concerto nella Chiesa di S. Giovanni Battista per istituire una seconda borsa di studio intitolata a Oscar Venturato e dedicata ai tumori al pancreas. Al concerto, diretto da Maura Mazzonetto, era presente per AIRC il professore di anatomia patologica dell’Università di Verona Aldo Scarpa. Verona In occasione degli ‘Incontri del Grande Teatro’ del Teatro Nuovo, Mariella Lo Giudice e gli attori dello Stabile hanno sensibilizzato il pubblico sull’importanza di sostenere la ricerca. Verona Il divertimento e la ricerca sono stati la coppia d’assi della serata organizzata dal consigliere Claudia Wallner e Maddalena Biasi con l’appoggio di Italo Folonari, amministratore delegato Mercury SpA, al Byblos Art Hotel Villa Amistà. Direttore responsabile Maurizio Savi Consulenza editoriale Daniela Ovadia (Agenzia Zoe) Coordinamento redazionale Patrizia Brovelli Progetto grafico e impaginazione Umberto Galli Consulenza scientifica Maria Ines Colnaghi Responsabile editoriale Emanuela Properzj Testi Agnese Codignola, Valeria Cudini, Cristina Ferrario, Anna Franzetti, Elisa Mosconi, Daniela Ovadia, Nicla Panciera, Livia Romano Fotografie Michele Borzoni, Corbis, Istockphoto, Lorenzo Marioni, Grazia Neri. L’Istituto italiano della donazione certifica con un marchio di eccellenza le organizzazioni non profit che forniscono elementi di garanzia sull’assoluta trasparenza ed efficacia nella gestione dei fondi raccolti. Speciale Comitati aprile 2008 47