israele - Unicredit

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israele - Unicredit
ISRAELE – Guida Paese
Gennaio, 2016
ISRAELE
V
Superficie: 20.770 km²
Città principali: Gerusalemme (capitale), Tel Aviv- Giaffa, Caifa,
Ramat Gan, Bersabea, Petah Tiqwa
Popolazione ed età media: 8 mln; 39,6 anni
CIA World Factbook, 2013
Lingue: ebraico e arabo (lingue ufficiali), inglese e russo
Fonte: CIA World Factbook, 2016
Forma di governo: Repubblica Parlamentare
Agenzie di rating
Rating
Outlook
A+
A1
A
-
Stabile
Stabile
Stabile
-
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Dati macroeconomici
PIL ($ mld)
PIL pro-capite ($)
Variazione del PIL (% )
Consumi privati (% )
Consumi privati (% PIL)
Inflazione (% )
Disoccupazione (% )
Bilancio Pubblico(% PIL)
Debito pubblico (% PIL)
Cambio NIS/USD
Opportunità per il business internazionale 3
Classificazione
53° (su 189 paesi)
27° (su 140 paesi)
37° (su 175 paesi)
Punti di debolezza
2014
2015
2016p
2017p
306
294
309
332
37.225
34.970
36.130
38.120
2,6
2,3
3
3,9
3,6
3,2
4
4,1
55,9
55,3
55,5
55,8
0,5
-0,6
0,9
2,1
5,9
5,5
5,4
5
-2,7
-2,2
-2,7
-2,3
65,9
63,5
62,9
62,3
3,6
3,9
3,9
3,8
2014
2015 (I-X)
Export Italia
2.273
1.991
Import Italia
905
764
Saldo Italia
1.368
1.227
Stagnazione dei
negoziati di pace con i
Territori Palestinesi.
Impatto negativo dello
stato della sicurezza sul
potenziale economico.
Debito pubblico alto.
Punti di forza
Sistema economico
solido con buone
prospettive di crescita:
economia aperta e
diversificata, rafforzata
dall’ammissione del
Paese all'OCSE (2010).
Opportunità offerte
dalla produzione di gas
naturale da grandi
riserve off-shore.
Forza lavoro altamente
qualificata (Israele è
leader nel settore
dell’industria high-tech).
Settore bancario
robusto.
Fonte: Economist Intelligence Unit, Gennaio 2016
Interscambio mln €
Frammentazione politica
e coalizione al Governo
fragile.
Adeguata protezione per
gli investimenti.
Sostegno politico e
finanziario degli USA e
della diaspora.
Fonte: Istat, Gennaio 2016
1
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0
a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
Fare business: World Bank, Doing Business 2016
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2015-2016
Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2014
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
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Gennaio, 2016
2014
ISRAELE – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist
Intelligence Unit, 2016.
1) Scenario politico.
Le ultime elezioni politiche di (marzo 2015) hanno registrato la vittoria del Likud
del Primo Ministro Netanyahu (30 seggi su 120), a cui è stato dato mandato per la
formazione di un nuovo governo (4° mandato). L’attuale coalizione (61
parlamentari su 120) comprende "Bayt Yehudi", formazione nazionalista religiosa
che raccoglie consensi anche dai centristi di "Kulanu", partito di nuova creazione
facente capo a Moshe Kahlon e i religiosi di Shas e United Torah Judaism, mentre
l'opposizione è guidata dal "Campo Sionista" di Isaac Herzog e Tzipi Livni.
2) Tematiche attuali.
Le tematiche socio-economiche, in particolare l'aumento del costo della vita con
riferimento alle maggiori spese per abitazioni, sanità ed educazione, oltre alle
sfide nel settore energetico con la recente approvazione del quadro di riferimento
per lo sfruttamento di importanti giacimenti di gas rimangono al centro del
dibattito politico e rappresentano le priorità per il nuovo esecutivo, assieme ai temi
di politica estera e di sicurezza. A riguardo, permangono le tensioni con l’Iran e i
Territori Palestinesi.
3) Scenari futuri.
Lo scenario politico rimane complessivamente poco stabile considerato
soprattutto la frammentazione all’interno dell’attuale coalizione al governo, e le
difficili sfide economiche e di politica estera e sicurezza che questa deve
affrontare. Pertanto non si esclude un crollo anticipato dell’esecutivo nel medio
periodo, con possibili elezioni anticipate.
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del PIL 2014
1) Elementi di forza.
• Sistema economico solido. Inoltre, la scoperta di ingenti giacimenti di gas
naturale offshore dovrebbe comportare un ulteriore sviluppo dell'economia.
• Prospettive di crescita. L’economia dovrebbe tornare a crescere nei prossimi
anni (intorno al 4% nel 2016-17) guidata dall’importante crescita dei consumi
privati (aiutato dal basso tasso di disoccupazione), dall’aumento della
produzione di gas e delle esportazioni (la crescita delle esportazioni potrebbe
essere compromessa in parte da un rinnovato apprezzamento dello shekel, la
valuta locale).
• Deficit statale basso. La riforma del sistema di tassazione del settore
energetico dovrebbe consentire maggiori entrate, alleggerendo il deficit statale.
Ci si attende infatti una sua graduale diminuzione, fino a far registrare un
surplus (ma non prima del 2018).
• Sistema bancario robusto. A fronte di una complessa congiuntura economica
internazionale, il settore bancario non ha avuto ricadute rilevanti.
• Elevata cultura d’impresa. Il Paese vanta di una elevata capacità di
innovazione (alto numero di brevetti) e della costituzione di numerose startup. Israele è leader nell’industria high tech (biomedicine, agricoltura,
Homeland Security) con una disponibilità di manodopera qualificata.
2) Elementi di debolezza.
• Debito pubblico alto (oltre 60%).
• Impatto negativo dei problemi legati alla sicurezza.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA World
Factbook, 2016.
3) Scenari futuri.
La sfida principale che attende le autorità israeliane è quella di continuare a
sostenere la crescita, contrastando l'apprezzamento della valuta locale. Nel
frattempo il Governo dovrà realizzare alcune importanti misure economiche e fiscali
recentemente adottate: a) nuova regolamentazione per l’importazione di prodotti
alimentari, in vista di una maggiore liberalizzazione; b) riforma del settore abitativo
per incrementare l’offerta di alloggi ed accelerare la realizzazione di infrastrutture; c)
aumento sia della base impositiva che del tasso d’imposizione sui profitti delle
società titolari di licenza per lo sfruttamento delle risorse di gas naturale.
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Gennaio, 2016
2014
ISRAELE – Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Import dall’Italia per settori (% ,
2014)
1) Scambi con l’Italia.
Nel 2014 l’interscambio bilaterale ha totalizzato €3,1 mld, costituito da €2,2 mld di
esportazioni e da €905 mln di importazioni. Il saldo commerciale è stato positivo per
l’Italia per €1,3 mld. I dati provvisori per i primi dieci mesi del 2015 riportano un
commercio bilaterale pari a €2,7 mld, di cui €764 mln di importazioni e €1,9 mln di
esportazioni.
2) Import settoriale dall’Italia.
L’export italiano si compone principalmente di meccanica strumentale, autoveicoli e
altri mezzi di trasporto, prodotti chimici, mobili e altri manufatti ecc.
Fonte: Rielaborazioni UniCredit su dati SACE,2016.
Principali investitori (mln €, 2014)
Fonte: Rielaborazioni UniCredit su dati Central
Bureau of Statistics – 2014.
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Nel 2014 l’interscambio commerciale complessivo Israele – Mondo è stato pari a
€105 mld, di cui €51 mld di export e €54 mld di import. I principali partner
commerciali del paese sono Stati Uniti, Cina, Hong Kong, Svizzera, Turchia e
Germania. Nel 2014 la Germania è stata un buon partner commerciale per Israele,
con un interscambio bilaterale pari a circa €3,9 mld, con importazioni dalla Germania
pari a €2,7 mld, ed esportazioni pari a €1,2 mld.
Nel 2014 il flusso degli investimenti esteri (IDE) in Israele è stato al di sotto della
media registrata nel periodo 2008-2012, ed è crollato rispetto al 2013 del 45,5%,
passando da €8,885 mld del 2013 a €4,841 mld. Nel 2014 sono state acquisite circa
82 start-up, essenzialmente da parte di multinazionali. I principali paesi investitori
sono gli Stati Uniti, le Isole Cayman, l’Olanda, l’Hong Kong e la Svizzera. L’Italia è
presente nel Paese con investimenti in diversi settori, tra cui le telecomunicazioni, le
assicurazioni, il tessile, i materiali per costruzioni e l’industria spaziale. Inoltre,
particolarmente promettente è la cooperazione nel settore dell’energia e dell’acqua
(nel Dicembre 2013 è stata firmata una Dichiarazione sulla collaborazione bilaterale in
tale settore in occasione del Vertice di Roma).
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
1) Contesto operativo.
Tra i principali punti di forza: quadro normativo favorevole agli investimenti esteri
che presenta poche restrizioni (eccetto il settore della difesa), contesto finanziario
favorevole, apparato infrastrutturale adeguato e in continuo miglioramento. Tra i
principali ostacoli: le tensioni con l’Iran e l’instabilità regionale. Israele è 53° su 189
Paesi nella classifica 2016 Doing Business, e 27° su 140 Paesi in quella del Global
Competitiveness Report 2015 -16.
2) Pagamenti e riscossioni. Il sistema di pagamento più comune è la lettera di
credito. Per la risoluzione delle insolvenze occorrono in media 2 anni e si recuperano
in media 62,10 centesimi ogni dollaro, con l’esito più probabile di una cessione
frazionata dell’azienda. Il Paese è al 29° posto nella classifica Doing Business 2016 per
quanto concerne la facilità nel risolvere casi di insolvenza.
Principali indicatori DB 2016
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, The Global
Competitiveness Report 2015-2016. *Classifica stilata in base alle risposte
ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business
2016 (0 = migliore performance).
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Gennaio, 2016
2014
ISRAELE – Guida Paese
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