Siccità in Sudan

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Siccità in Sudan
SUDAN
ACQUA E IGIENE PER LE
COMUNITÀ DEL DARFUR
COLPITE DA EL NIÑO
UN PROGRAMMA PER MIGLIORARE LA SICUREZZA
ALIMENTARE E LE CONDIZIONI DI VITA DEGLI
SFOLLATI IN DARFUR
PERCHÉ STIAMO INTERVENENDO ADESSO
Lo stato del Darfur è uno dei più colpiti dalla povertà a causa delle ricorrenti crisi di siccità e
carestie che interessano il cosiddetto “Corno d’Africa”, causate dal cambiamento climatico, dalla
degradazione del suolo e dalla guerra civile.
Nell'ultimo anno, la riduzione delle piogge causata dal fenomeno climatico El Niño ha colpito
duramente i raccolti e la disponibilità di fonti di acqua sicure nell'area. La produzione di miglio,
sesamo, arachidi e cotone ha avuto una riduzione del 27% rispetto al 2014. La scarsità di acqua fa
sì che la popolazione abbia accesso a soli 3-4 l/giorno/persona (invece che a un minimo di 15
l/giorno/persona come raccomandato dagli standard Sphere); la carenza di acqua sta inoltre
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provocando una riduzione del cibo per il bestiame, uccidendo molti animali che sono fondamentali
per il sostentamento delle comunità, e le cui carcasse inquinano le già scarse sorgenti di acqua.
L’agenzia delle nazioni unite OCHA ha calcolato che 3,5 milioni di sudanesi, di cui 250.000 vivono
in Darfur, siano stati colpiti dall’emergenza.
Inoltre la crisi causata dal conflitto in Darfur, che dura ormai da 13 anni, si è ulteriormente
aggravata da metà gennaio 2016, con la ripresa di attacchi e violenze alla popolazione civile e
centinaia di migliaia di sfollati.
In quest’area, la malnutrizione infantile raggiunge il 28% (il tasso più alto del paese) e le condizioni
igienico-sanitarie sono tra le peggiori del paese: la mortalità infantile sotto i 5 anni è pari a
126/1000 (contro la media nazionale di 70/1000 ), la mortalità infantile si attesta a 56/1000 (contro
la media nazionale di 13/1000) e più del 25% delle donne è malnutrito.
IL PROGRAMMA DI OXFAM ITALIA
Oxfam lavora in Sudan dal 2009 implementando programmi per la fornitura di acqua potabile,
servizi igienico sanitari (WASH), sicurezza alimentare, mezzi di sostentamento e uguaglianza di
genere nel Darfur. Oxfam è una delle poche organizzazioni internazionali in grado di lavorare in
questi territori assieme ai suoi partner locali in un contesto complesso e instabile sia dal punto di
vista politico che umanitario.
Stiamo intervenendo in sinergia con altre organizzazioni internazionali in Nord Darfur per dare una
risposta immediata all'emergenza umanitaria in corso e per migliorare le capacità di resilienza
delle comunità agro-pastorali e degli sfollati. In particolare, grazie al sostegno della Commissione
Europea (ECHO), Oxfam sta implementando il progetto “Emergency response for the Jebel Marra
conflict affected people displaced in Sortony (North
Darfur State)”, concentrando il proprio lavoro sul
miglioramento dell'accesso all'acqua potabile e a
condizioni igienico-sanitarie adeguate per le
persone più vulnerabili – circa 22.600 donne,
bambini e sfollati.
Le attività che stiamo realizzando sono:
1. Apertura di un nuovo pozzo a Tue e riabilitazione
di un pozzo a Kupi per rifornire di acqua il campo di
Sortony, dove si concentra il maggior numero di
sfollati. I pozzi sono stati messi in sicurezza e dotati
di pompa a motore ed è stato costruito un sistema
idrico per il trasporto dell’acqua verso il campo,
dove sono state allestite 2 grandi cisterne per
fornire acqua potabile a circa 20.000 persone;
2. costituzione di comitati di gestione delle fonti
di acqua. Verranno costituiti e formati dei comitati
che sovrintendano al buon utilizzo delle fonti di
acqua e garantiscano un'equa distribuzione della
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risorsa. I comitati saranno costituiti da leader tradizionali, nomadi delle comunità agro-pastorali e
sfollati e si occuperanno sia della manutenzione dei pozzi e della potabilizzazione dell'acqua, sia
della prevenzione e gestione dei conflitti riguardanti la risorsa naturale.
3. installazione di 200 latrine nel campo profughi di Sortony. Le latrine potranno essere
utilizzate da 4.000 persone (rispettando pienamente gli standard Sphere di 1 latrina ogni 20
persone). Le latrine installate da Oxfam durano circa 2 anni, hanno accesso separato per genere e,
visto che l’illuminazione notturna favorisce il raduno degli uomini vicino alle latrine diminuendo la
sicurezza per le donne, non saranno provviste di illuminazione. Saranno invece distribuite torce alle
donne.
4. distribuzione di kit igienici a 1.400 famiglie (circa 8.000 persone) e attività di formazione e
sensibilizzazione da parte di promotori comunitari della salute sulle buone pratiche igieniche, la
gestione dell’acqua e dei rifiuti.
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