1 - InVivo NSA

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1 - InVivo NSA
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Lug- Ago 2016 #11
INF O
N E WS
S U P P OR TO
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InVivo NSA Italia: FreshUP:
• Manuel Maire
• Thermokey DRY
Economia&Mercati:
• Mais, Soia
Newean:
• Vincitori
ICF:
• Andamento
PHYSIOLick:
• Vincitori
Mondo:
• Brexit e BIO
Un nuovo anno per consolidare il lavoro iniziato
Grandi cambiamenti, nuovi assetti ed un team in costante crescita
Cari
dipendenti,
clienti, fornitori, l’anno
fiscale
2015-2016
(primo luglio – 30
giugno) è appena
terminato. Un anno
fondamentale per la nostra azienda
che ha visto molti cambiamenti. Alcuni
avrebbero voluto osservare esiti visibili ed
immediati, ma era nella mia responsabilità
organizzare una nuova struttura prima di
ogni altra cosa. Al mio arrivo l’anno scorso
ho avuto a cuore di rinforzare le squadre in
tutte le nostre attività. Una riorganizzazione
profonda che ci permette oggi di essere
pronti ad affrontare le numerose sfide che
ci aspettano. L’anno fiscale 2016-2017 sarà
l’esempio perfetto e v’invitiamo a vedere
le dimensioni di questi cambiamenti
in occasione della Fiera di Cremona
di fine ottobre. Saremo lieti di darvi il
benvenuto nel nostro stand. Con l’inizio
del nuovo anno fiscale, colgo l’occasione
per ringraziare tutti i nostri collaboratori
per l’impegno e la formidabile energia
che dedicano ogni giorno a questa bella
azienda. Nulla sarebbe possibile senza
tutti voi.
Manuel MAIRE
Il Challenge Newean ha il suo vincitore
Irene Restelli ha la meglio su tutti
Ottobre 2015: Filozoo lancia NEWEAN,
una nuova gamma di latte ricostituito,
accompagnata da un programma
completo per uno svezzamento ottimale
dei vitelli. Per ottimizzare sin da subito le
vendite, l’azienda ha abbinato a questo
lancio anche un Challenge commerciale
della durata di nove mesi. Questo
Challenge si è infatti concluso il 30
giugno, con la vittoria di Irene RESTELLI. La
giovane veterinaria, che ha incentrato sulla
nutrizione dei vitelli la sua tesi di laurea, ha
la maggioranza dei suoi clienti sulla zona
di Milano ma ha contribuito alla diffusione
della nostra offerta NEWEAN su molte
province, principalmente in Lombardia.
Diventata una vera specialista della vitellaia,
Irene è stata in grado di dimostrare appieno
le sue capacità facendo comprendere a
molti allevatori l’importanza di considerare
il vitello sin dai primi istanti di vita. Irene è
una di quelle reclute che partecipano al
ringiovanimento della nostra azienda, una
generazione entusiasta di cui l’azienda si
avvale per adattarsi ai cambiamenti nel
mondo agricolo di oggi e domani. Siamo
perciò molto lieti di premiare il suo lavoro
eccezionale, offrendole un fine settimana
“all inclusive” a Parigi con una persona a
sua scelta. Complimenti a lei ed a tutti i
colleghi che hanno raggiunto il Challenge.
PHYSIOLick, gioco di squadra e sana competizione
Conclusa la gara per assegnare tre biglietti per il MotoGP di Misano
Si è conclusa la gara per l’assegnazione
dei tre biglietti per il gran premio di
San Marino che si terrà il prossimo 11
Settembre nel circuito di Misano. La gara,
iniziata il 12 Maggio, ha visto di settimana
in settimana nuovi protagonisti e ripetuti
capovolgimenti di situazione. Nelle
ultime settimane la distanza tra i primi 5
partecipanti si è assottigliata arrivando al
traguardo in alcuni casi letteralmente al
fotofinish. In particolare, oltre ai vincitori,
vanno sottolineate le performance di
Maria Giulia Varini e Sergio Cavalli che,
rispettivamente al 4° ed al 5° posto, si sono
trovati in area podio praticamente fino alla
fine. Complimenti anche ad Alessandro
Ferri e Davide Venturini che hanno
mantenuto un passo di gara costante
posizionandosi non lontano dai primi posti.
I vincitori, immortalati nella foto a fianco
(Foto 2), sono stati premiati durante la prima
giornata di Team Building organizzata a
Lug-Ago 2016 - Newsletter
Cavalese onorati anche dalla presenza
di un’ombrellina d’onore, Irene Restelli,
vincitrice del challenge newean. Al primo
posto quindi vediamo Marco Pilati che,
dopo una partenza non ottima, recupera, si
porta al comando e vince con una buona
distanza dal secondo. Al secondo posto
Alessandro Saracino che, non lontano dal
terzo classificato si aggiudica negli ultimi
giorni la seconda posizione. Luisa Lonati,
rappresentata nel giorno della
premiazione da Giovanni
Cavalli che si è fatto portavoce
di Luisa, sale sul terzo
gradino del podio dopo aver
combattuto per la posizione
con Maria Giulia Varini che
con il suo ritmo è riuscita con
spirito competitivo a rimanere
sempre tra i primi fino alla
fine della gara, conclusasi il 30
Giugno.
CLASSIFICA FINALE:
1- PILATI MARCO
2- SARACINO ALESSANDRO
3- LONATI LUISA
4- VARINI MARIA GIULIA
5- CAVALLI SERGIO
6- FERRI ALESSANDRO
7- VENTURINI DAVIDE CLAUDIO
8- BENATTI STEFANO
9- RICCADONNA ROBERTO
10- MANFREDI MAURO
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Non dimentichiamo l’asciutta nel periodo estivo
Thermokey DRY, il prodotto per l’estate
Lo stress da caldo influenza negativamente la produzione, la riproduzione e lo stato
di salute delle vacche da latte. Numerose strategie sono adottate per le vacche
in lattazione ma poche sono indirizzate
nell’asciutta dagli allevatori per mitigarne gli effetti negativi in questa particolare
fase metabolica. Nelle bovine in lattazione
lo stress termico si manifesta con una diminuzione dell’ingestione e un calo della
produzione, mentre nelle bovine in asciutta ha effetti diretti sui nascituri e sul calo
di produttività nella lattazione successiva.
I vitelli nascono più piccoli e con scarsa
immunità
Secondo numerose osservazioni, il periodo di gestazione per bovine sottoposte a
stress termico si è dimostrato più corto e i
vitelli hanno mostrato un peso inferiore sia
alla nascita sia allo svezzamento. Durante
le temperature elevate, si ha, infatti, una
riduzione di flusso ematico alla placenta
e all’utero che limita gli apporti di ossigeno e nutrienti al feto, ciò altera la sintesi
placentare di alcune sostanze, tra cui il
lattogeno placentare, che modifica la crescita e il metabolismo fetale. Le vitelle che
nascono da madri sottoposte a stress da
caldo possono avere una bassa concentrazione ematica di proteine e d’immunoglobuline. Si può assistere anche a un diminuito assorbimento d’immunoglobuline.
Il rinnovo del tessuto immunitario può
essere compromesso
Lo stress da caldo in asciutta influenza negativamente la produzione di latte nella
successiva lattazione. E’ noto che durante
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l’asciutta si ha in mammella un intenso rinnovo cellulare per compensare le perdite
cellulari avvenute nella lattazione precedente e sostituire così le cellule secretorie
in fase di senescenza. Quest’attività si concentra in una particolare finestra temporale
di 3-6 settimane prima del parto. Questo
periodo assume una notevole importanza
perché può condizionare la prestazione
produttiva successiva. Lo stress da caldo in
questo periodo può determinare l’aumento del progesterone e la diminuzione dell’estrone che possono sopprimere la differenziazione delle cellule epiteliali causando la
scadente successiva prestazione produttiva.
Diminuisce l’ingestione e si altera il
metabolismo.
La ridotta ingestione che si manifesta
durante lo stress da caldo può limitare
la ricostituzione delle riserve corporee,
ma soprattutto si ha un’alterata funzionalità metabolica (aspetti metabolici
inerenti la lipomobilizzazione) che si ripercuote nelle prime settimane di vita.
Scarsa risposta anticorpale
Alcuni studi hanno evidenziato la minor
risposta immunitaria nelle bovine sottoposte a stress da calore durante l’asciutta.
Lo stato sanitario e riproduttivo è compromesso
Un recente studio eseguito in Florida che
ha considerato un numero importante
di bovine in asciutta ha dimostrato che
le bovine che hanno trascorso l’asciutta
nei mesi più caldi presentavano più mastiti e richiedevano numerosi interventi
fecondativi per ottenere una gravidanza.
Effetto sulla produzione dello stress da
caldo nella vacca in asciutta
Durante tutto il periodo estivo, lo stress da
caldo rappresenta una minaccia con pesanti effetti sull’allevamento. Tra gli effetti più
negativi vediamo una ridotta produzione di
latte nella lattazione successiva; una minor
e produzione di grasso e proteine ed una
depressione immunitaria durante il periodo
di transizione. Questo spiega perchè la fase
di prevenzione è fondamentale per evitare
perdite da sempre legate a questo periodo.
Thermokey DRY
Combattere lo stress
da caldo nella vacca in
asciutta
BENEFICI
L’ultimo nato della linea THERMOKEY dedicato per le bovine in fase di asciutta e
in transizione. THERMOKEY DRY limita gli
effetti negativi dell’esposizione a temperature elevate. Riduce l’infiammazione della
ghiandola mammaria e i casi di mastite clinica e di ritenzione placentare. Contiene
gli effetti del bilancio energico negativo.
Migliora l’ambiente ruminale favorendo
l’ingestione e l’efficienza alimentare.
COMPOSIZIONE
Estratti di piante selezionati per la loro azione specifica antinfiammatoria e specifica
sull’integrità intestinale. Vtamina E e una
fonte bioattiva di Selenio Organico ad azione antiossidante. Lievito vivo per modulare
l’ambiente ruminale.
CONSIGLI UTILI PER UNA PERFETTA
GESTIONE DELL’ASCIUTTA DURANTE LO
STRESS DA CALDO
SPAZIO: Dare molto spazio possibile alle
vacche in asciutta e in fase di transizione.
GESTIONE DEL MICRO-CLIMA: Climatizzare
adeguatamente gli ambienti.
ACQUA DISPONIBILE: Assicurare acqua da
bere a volontà.
LA RAZIONE: La composizione della razione
per la preparazione al parto e per le prime
settimane di lattazione deve assicurare la
massima ingestione. SPECIALITA’: Utilizzare
THERMOKEY DRY perché ha una spiccata
attività antiossidante e antinfiammatoria.
Lug-Ago 2016 - Newsletter
ECONOMIA & MERCATI
mais, soia, mondo
MAIS
La produzione globale di Mais per la
stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1° Settembre) è stimata a 1010.74
Mio t, -0.1% rispetto alle stime del
mese precedente. La produzione di
Mais è stimata in diminuzione per il Brasile (-2 Mio t) a causa delle inferiori rese
previste. Un Giugno 2016 insolitamente
freddo ha inoltre influito negativamente
sul secondo raccolto nel Paraná dopo
una stagione generalmente favorevole
alla crescita delle colture. La produzione
di Mais in Canada è prevista in diminuzione di 1.3 Mio t date le recenti informazioni sui terreni e le stime su minori
raccolti in seguito alla siccità di Giugno
in Ontario (tra i più secchi degli ultimi
30 anni). La Produzione di Mais negli
USA è stimata in aumento per la stagione 2016-17 (+2.79 Mio t) riflettendo un
aumento nelle aree seminate e coltivate.
Gli stock finali di Mais per il 2016-17 sono
stimati al rialzo (+1.85 Mio t). La maggiore offerta globale di Frumento da foraggio potrebbe indebolire il prezzo del
Mais in mercati price sensitive in Unione
Europea e Asia. Gli stock finali di Mais per
la stagione 2016-17 sono previsti in crescita (+3.27 Mio t), riflettendo principalmente l’aumento di 2.1 Mio t per la Cina.
Oltre alla Cina, gli stock finali sono stimati
in crescita(+1.2 Mio t) anche negli Stati
uniti e in Indonesia.
Fonte: CLAL
SOIA
La produzione globale di semi di
Soia per la stagione 2016-17 (inizio
della stagione: 1° Ottobre) è prevista
a 325.95 Mio t, +2.25 Mio t rispetto
alle stime del mese precedente. La
produzione di Soia è in aumento negli
Stati Uniti (+2.18 Mio t), nell’Unione Europea (+0.05 Mio t) e nel Canada. Negli
Stati Uniti la produzione di semi di Soia
è prevista in crescita a 105.60 Mio t, per
le maggiori aree coltivate, stimate ad un
livello record di 83.0 milioni di acri (Acreage report del 30 Giugno), +1.6 milioni
di acri rispetto alle stime di Giugno. Con
l’incremento dell’offerta, si prospetta una
crescita della trasformazione della Soia in
farina e olio (crush) e dell’export (+1.04
Mio t). Gli stock finali di semi di Soia ne-
gli USA sono stimati a 7.90 Mio t, +0.84
Mio t rispetto al mese scorso. Gli stock
finali globali di Soia per la stagione 201617 sono stimati in crescita (+0.79 Mio t),
riflettendo l’aumento negli Stati Uniti, il
quale più che compensa una diminuzione del Brasile (-0.1 Mio t).
ICF
Fonte: CLAL
Indice Clima di Fiducia, Agricoltura
L’indice di clima di fiducia del
settore Agricoltura, rappresenta un
valore (minimo= -100; massimo=
+100) che sintetizza i giudizi degli
operatori sull’andamento corrente
degli affari della loro azienda e le loro
attese
sull’evoluzione
economica
della stessa nei prossimi 2-3 anni.
MONDO BREXIT E CERTIFICAZIONI BIO: COSA
SUCCEDERÀ?
La domanda è legittima ed è una delle
mille sfaccettature del referendum sulla
uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Il Ccpb, il Consorzio per il controllo
dei prodotti biologici di Bologna, ha
dato la prima risposta, fatta la doverosa
premessa che la Brexit non sarà operativa prima di due anni. Il Regno Unito
verosimilmente stringerà con l’Ue un
accordo di equivalenza: prodotti bio certificati nel Regno Unito potranno essere
commercializzati nell’Unione Europea e
viceversa. Accordi simili sono già in vigore tra Europa e Stati Uniti, Giappone,
Canada, Svizzera e molti altri paesi. Per
i consumatori italiani non cambierà
molto: nelle etichette dei prodotti britannici che arriveranno nei supermercati e negozi italiani (non molti a essere
sinceri), si potrà leggere la provenienza,
esattamente come accade ora. Allo
stesso modo alle aziende, soprattutto
quelle che esportano prodotti bio italiani nel Regno Unito, che sono tante,
Lug-Ago 2016 - Newsletter
si ipotizza non verranno richiesti particolari adempimenti in più rispetto ad
oggi [...]. L’attenzione verso il mondo
del cosiddetto “organic” è in crescita un
po’ ovunque. In Germania, informa Der
Spiegel, l’acquisto dei prodotti biologici
nel 2015 ha toccato un valore di 8,62 miliardi di euro, l’11% in più rispetto all’anno
precedente [...]. Nella vicina Francia, nel
2015 il mercato del bio valeva circa 5,8
miliardi di euro. Persino l’Ucraina sta assecondando la scia mondiale e i consumatori di Kiev sono disposti a pagare
prezzi più elevati per l’acquisto di prodotti coltivati senza pesticidi, fertilizzanti e additivi sintetici [...]. Altissima
l’attenzione al biologico anche in Italia
[...]. A maggior ragione quando hanno
appreso che il prezzo retribuito da due
colossi come Sterilgarda e Granarolo,
un’industria e una cooperativa, si aggirava intorno ai 56 centesimi al litro. È chiaro che si tratta per la stalla di una rivoluzione copernicana, a partire dallo sguardo
complessivo, che deve essere più attento alle performance, al benessere degli
Fonte: ISMEA
animali e alla qualità del prodotto che
non ai volumi per capo. Ma il fatto che
gli animali siano tali e non robot è un
concetto condiviso dalla maggior parte
dei produttori e dagli addetti ai lavori, a
partire dai grandi ricercatori in tema di
genomica, come il direttore dell’Anarb
(Associazione nazionale allevatori di razza Bruna), Enrico Santus. In Italia oggi gli
ettari coltivati con metodi biologici sono
quasi due milioni, con dimensioni aziendali medie di circa 50 ettari (fonte: Confagricoltura) e una spiccata propensione
ai mercati internazionali. Solo in Italia il
mercato del bio vale 2 miliardi di euro.
In attesa che si raggiunga un’intesa a
livello comunitario per una nuova legge
del settore – in ritardo di un anno sulla
tabella di marcia – rilanciamo l’analisi di
Didier Perreol, presidente dell’Agenzia
francese sul Biologico, secondo il quale
se il paese transalpino si convertisse interamente al biologico entro il 2050 vi
sarebbe il modo di arginare il calo della
popolazione attiva agricola e, addirittura,
di aumentarne gli addetti.
Fonte: CLAL
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