OGM nel mondo, crescita sotto il 10%

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OGM nel mondo, crescita sotto il 10%
OGM nel mondo, crescita sotto il 10%
Dominano i paesi americani, crescita scarsa in Europa e nei paesi dell'Africa
di Nicoletta De Cillis
[ 13 febbraio 2009]
La superficie coltivata a transgenico nel 2008 ha raggiunto i 125 milioni di ettari, con una
percentuale di crescita che per la prima volta è scesa sotto 10%. Questo il dato che emerge dall’
annuale rapporto dell’ ISAAA (International Service for the Acquisition of Agri-biotech
Applications) sullo stato delle coltivazioni di Ogm nel mondo.
In testa ancora gli Stati Uniti con 62.5 milioni di ettari, seguiti da Argentina (21) , Brasile (15.8),
India e Canada (7.6), Cina (3.8). La varietà più diffusa continua ad essere la soia, che interessa il
53% dell'area globale, seguita da mais (30%), cotone (12%) e colza (5%). La superficie coltivata a
Ogm nei paesi in via di sviluppo resta inferiore a quella presente nei paesi industrializzati che, da
soli, rappresentano il 95% delle aree convertite a transgenico, concentrate soprattutto nel continente
americano.
Mancano novità sostanziali sia sotto il profilo delle colture seminate sia dei ‘tratti’, cioè delle
caratteristiche introdotte nelle piante tramite ingegneria genetica. Prevale la tolleranza agli erbicidi
(63%), utilizzata in soia, mais, colza e cotone, mentre la resistenza agli insetti si è contratta al 13%.
In aumento i tratti ‘stacked’, ossia combinanti più eventi transgenici nella stessa pianta (22%).
Questo fa della resistenza agli erbicidi la tecnologia dominante (85%).
In Africa, il continente che, stando alle promesse dell'agro-industria dovrebbe trarre i maggiori
benefici dagli Ogm in termini di sicurezza alimentare, non ci sono elementi di rilievo. A parte il
Sud Africa, con 1.8 milioni di ettari, la novità riguarda l'ingresso di Burkina Faso ed Egitto, che
hanno coltivato rispettivamente 8.500 ettari di cotone e 700 di mais Bt. Dati che, se confrontati con
l'area agricola complessiva coltivabile nei rispettivi paesi, evidenziano percentuali esigue di colture
transgeniche: lo 0,02% per il Burkina Faso e lo 0,002 % per l'Egitto. In sud America, la Bolivia, già
fortemente contaminata dai paesi vicini, ha ufficializzato la coltivazione della soia resistente
all'erbicida, diventandone l'ottavo maggiore produttore. Nel 2008 gli Stati Uniti hanno prodotto in
maniera estensiva anche la barbabietola tollerante gli erbicidi (59%), dato che, se comparato su
scala complessiva, rappresenta lo 0,002% della superficie totale coltivabile. Nella vecchia Europa
non ci sono progressi sostanziali, nonostante gli appelli ad adottare gli Ogm per mitigare gli effetti
della crisi economica e l'aumento dei prezzi. In Francia, per tutto il 2008 è stata messa al bando la
coltivazione del mais della Monsanto e gli altri sette paesi coltivatori, Spagna, Repubblica Ceca,
Romania, Portogallo, Germania, Polonia e Slovenia hanno totalizzato una superficie di 100.000
ettari; meno della superficie totale del Comune di Roma.
Per saperne di più:
Global status of Commercialized biotech/GM Crops: 2008
http://www.isaaa.org