Assi,tenti sessuali disabïli
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Assi,tenti sessuali disabïli
ATTRICE, SCRITTRICE E «T E- SII 1L» ALLA FINE DI NOVEMBRE UN INCONTRO IN REGIONE PER PRESENTARE IL PROGETTO DI LEGGE CON GIORGIAWÜRTH [FOTO) UN Ass ent sessual i,t i ,,, ® i d sab l i ï i Nasce qui la legge regionale Propo ta s di FEDERICO D`ASCOLI IL RISCHIO è quello di inciampare nel registro scandalistico che spesso accompagna argomenti delicati e borderline legati alla sfera sessuale. Per di più quando si intrecciano a quelli altrettanto tortuosi della disabilità. In aiuto viene Giorgia Würth, attrice, conduttrice tivù e anche scrittrice che di recente ha scritto un romanzo coraggioso sul tema per Mondadori intitolandolo L'Accarezzatrice: «E un termine poetico per descrivere l'assistente sessuale - ha raccontato durante la presentazione del libro - l'ho scelto perché la carezza esprime bene la natura di questi incontri, che hanno più a che fare con la sensualità che con la sessualità. A volte semplicemente ci si abbraccia per ore». In Italia la figura professionale dell'assistente sessuale per disabili non esiste a differenza di altri Paesi europei come Germania, Olanda, Danimarca, Svizzera e Austria. Da queste parti è ancora un tabù e si associa alla prostituzione anche se all'estero l'assistente sessuale per disabili è una persona adeguatamente formata che offre la possibilità alle persone disabili di esplorare il proprio corpo attraverso atti di intimità. Anche Hollywood ha riservato attenzione al tema due anni fa con l'intenso film The Sessions cha aveva per protagonista il premio Oscar Helen Hunt (nella foto grande in una scena). ADESSO Arezzo potrebbe diventare il crocevia di una proposta di legge regionale lanciata dal consigliere valdarnese del Partito democratico Enzo Brogi e che ha subito raccolto l'adesione della cooperativa sociale Koiné, dell'agenzia for- G i nsienw alle SS mativa Pratika e del ricercatore aretino dell'università di Perugia Federico Batini: insieme contribuiranno alla stesura del testo che vuole introdurre anche in Toscana la figura professionale dell'assistente sessuale per disabili al termine di corsi di formazione di tipo psicologico, sessuologico e medico. In attesa della legge a fine novembre dovrebbe svolgersi a Firenze, nella sala del consiglio regionale, un'iniziativa per presentare la proposta a cui è stata invitata anche Giorgia Würth. La proposta di Brogi non è l'unica traccia aretina sul tema della sessualità dei disabili: ad aprile nove senatori del Pd, tra cui anche Donella Mattesini, hanno presentato un disegno di legge per la «predisposizione di elenchi regionali di persone accreditate a svolgere sul territorio la funzione di assistenti per la sana sessualità e il benessere psicofisico di chi ha una disabilità grave». Nel frattempo a Bologna sono già iniziati i primi corsi con una sessantina di aspiranti tra i 25 e i 50 anni che hanno risposto all'appello di Max Ulivieri, disabile, attivista e fondatore del Comitato per la promozione dell'assistenza sessuale in Italia. STORICO sindaco di Cavriglia dal 1991 al 2004, Enzo Brogi è al secondo mandato sugli scranni di Palazzo Panciatichi. Non è nuovo a battaglie controcorrente come quella (vinta) per la cannabis a uso terapeutico, contro il dilagare del gioco d'azzardo o per migliorare le 1. L zL G ar tine e condizioni delle nostre carceri. «Non riconosciamo ai disabili il diritto ad avere una sessualità e questo è anacronistico oltre che ingiusto - spiega Brogi - tutto nasce grazie alla conoscenza di un ragazzo del Valdarno che chiamerò Marco che ha 21 anni e che è affetto dalla spina bifida. Una maledetta malformazione del midollo che ti blocca su una carrozzella, rendendoti dipendente dagli aiuti e dalla compassione degli altri. Da qualche tempo Marco è distratto, nervoso e scontroso: ha frequenti stimoli e desideri sessuali. E normale averne a 21 anni, non è normale non riuscire a soddisfarli». «E difficile per Marco, ma anche per tanti come lui, condividere un sentimento, sperimentare il proprio corpo sul piacere e non solo sul disagio - continua il consigliere regionale - complicato, con l'immobilità degli arti, anche ricercarlo in modo autonomo. Da un po' di tempo si chiede e mi chiede con insistenza perché lo Stato, le Regioni non intervengano come avviene in altri Paesi anche per creare una distinzione rispetto alla prostituzione. Fare l'Europa non significa forse anche mettersi al passo con gli altri culturalmente e socialmente? Credo che la bella e civile Toscana debba raccogliere questa sfida». Una sfida al pregiudizio che potrebbe partire proprio da Arezzo. GI E"-GE Enzo B rogi del Pd PIA PER CORSI DI FORMAZIONE Brogi: «E una battaglia di civiltà , il diritto alla sessualità è per tutti Alla stesura del progetto partecipano Koiné e Prafika»