Obesità e malattia da reflusso gastroesofageo Osservatorio

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Obesità e malattia da reflusso gastroesofageo Osservatorio
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Osservatorio
Recenti Prog Med 2010; 101: 106-111
Obesità e malattia da reflusso gastroesofageo
Salvatore De Marco, Carlo Passaglia
Riassunto. L’obesità, definita come Indice di massa corporea
>30, e la malattia da reflusso gastroesofageo colpiscono, rispettivamente, il 30% e il 15-20% della popolazione adulta
nei paesi occidentali. Esistono numerose evidenze epidemiologiche sulla elevata prevalenza dei sintomi e delle complicanze della malattia da reflusso gastroesofageo nei pazienti obesi; i meccanismi fisiopatologici coinvolgono la motilità esofagea e gastrica, l’aumentata pressione intraddominale, gli ormoni sessuali, le abitudini alimentari e la presenza
di ernia iatale. Il trattamento chirurgico dell’obesità comprende diversi tipi di intervento: di tipo restrittivo (riduzione
del volume gastrico con comparsa di precoce senso di sazietà), di tipo malassorbitivo (riduzione della superficie assorbente dell’intestino tenue) e di tipo misto (restrittivo e malassorbitivo). Il tipo di trattamento chirurgico nei pazienti
obesi influisce sull’andamento post-operatorio della malattia da reflusso esofageo; in particolare il by-pass gastrico su
ansa alla Roux determina in genere la maggiore riduzione dei
sintomi nei pazienti obesi affetti da tale patologia.
Summary. Obesity and gastroesophageal reflux disease.
Parole chiave. Adiposità viscerale, chirurgia bariatrica, Indice di massa corporea, malattia da reflusso gastroesofageo,
obesità.
Key words. Abdominal obesity, bariatric surgery, body
mass index, gastroesophageal reflux disease, obesity.
Introduzione
ta dà conto, in parte, del parallelo aumento di incidenza della MRGE. L’associazione tra obesità e
MRGE, infine, si riflette anche sulle decisioni operative dello specialista in chirurgia bariatrica; quest’ultima viene riservata in genere a pazienti affetti da obesità patologica (definita come BMI >40,
o BMI >35 in soggetto con almeno un altro fattore
di rischio cardiovascolare).
Obesità e malattia da reflusso gastroesofageo
(MRGE) rappresentano due diffuse patologie la cui
incidenza è progressivamente aumentata negli ultimi decenni nei paesi industrializzati. L’obesità,
definita in base all’indice di massa corporea (BMI=
peso corporeo in kg/altezza in metri2) >di 30, in casistiche del Nord America incide nel 33% della popolazione adulta1. La malattia da reflusso gastroesofageo (intesa come comparsa di sintomi fastidiosi correlati al reflusso del contenuto gastrico
in esofago con frequenza settimanale) è segnalata
in circa il 15-20% della popolazione adulta, con una
maggiore prevalenza in Nord America rispetto all’Europa e all’Estremo Oriente, e con un andamento in crescita negli ultimi decenni2-4. In Italia,
un studio condotto mediante interviste su 700 pazienti ha evidenziato una prevalenza di sintomi di
MRGE nella popolazione adulta di circa il 15%5.
L’obesità è uno dei fattori più fortemente legati alla comparsa di malattia da reflusso attraverso molteplici meccanismi, e l’incremento di incidenza negli ultimi anni dell’obesità nella popolazione adul-
Obesity, defined as body mass index >30, and gastroesophageal reflux disease show a prevalence of 30%, and 1520% respectively, in adults in western countries. Obesity increase prevalence of gastroesophageal reflux disease,
through difference physiopathological mechanism, that involve esophageal and gastric motility, sexual hormones, dietary habits and drugs intake, presence of hiatal hernia, elevated intra-abdominal pressure. Several surgical treatment
options are avalaible in obese patients, which can be divided into restrictive (acting through reduction of gastric volume), or malabsorptive techniques (acting through functional shortening of digestive tract), or a combination of
both. Type of surgical approach influences gastroesophageal reflux disease outcome in obese patients with
pre-existing symptoms; Roux-en-Y gastric bypass probably
represents the best option for these, eligible for bariatric
surgery.
Epidemiologia
L’aumentata incidenza di MRGE in soggetti obesi è
chiaramente evidenziata in numerose casistiche riportate in letteratura. La meta-analisi di Hampel et al.6 su
210 pazienti evidenzia un aumentato rischio di MRGE
sintomatica (8 pirosi retro sternale e/o reflusso) sia in
pazienti con eccesso ponderale (BMI >25; OR 1,47; 95%
CI: 1,158-1,774), sia in obesi (BMI >30; OR 1,94; 95% CI
:1,468-2,556).
È stata inoltre evidenziata una correlazione lineare
tra la incidenza di sintomi da MRGE e vari livelli di
BMI, persino nei pazienti con BMI normale (BMI compreso tra 20 e 25), se stratificati secondo un cut off pari
a 22,47.
UO Medicina 5°, Dipartimento di Gastroenterologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Pisa.
Pervenuto il 19 gennaio 2010.
S. De Marco, C. Passaglia: Obesità e malattia da reflusso gastroesofageo
L’aumentata incidenza di MRGE è stata evidenziata
zienti in trattamento dietetico. Dopo rimozione del BIB,
anche usando un parametro oggettivo (pH metria esofala sintomatologia migliorava a valori superiori a quelli
gea delle 24 ore), in un gruppo di 31 pazienti affetti da
pretrattamento19.
obesità patologica; in questo caso, i rilievi pH metrici sono risultati patologici nel 61% dei pazienti8. Nella metaanalisi di Hampel et al.6, l’eccesso ponderale (BMI >25)
Meccanismi fisiopatologici
aumenta l’incidenza di esofagite erosiva (OR 1,76; 95%
della MRGE nei soggetti obesi
CI: 1,156-2,677); il dato è stato confermato anche in altri studi4.
Il ruolo del sesso è stato valutato in numerosi studi9Numerosi meccanismi sono stati proposti per
10, che hanno dimostrato come il sesso femminile, nelspiegare l’aumento di incidenza della MRGE nei
l’ambito della popolazione di pazienti obesi, rappresenti
soggetti obesi.
un ulteriore fattore di rischio per la insorgenza di MRGE.
9
Lo studio di Nillson et al. ha evidenziato una Odd Ratio
di 3,3 (95% CI 2,4-4,7) per MRGE in obesi maschi con
ALIMENTAZIONE E FARMACI
BMI >35, e di 6,3 (95% CI: 4,9-8,0) nelle donne.
Non solo il BMI, ma anche l’adiposità viscerale, rappresentata dal parametro della circonferenza addomiUn primo meccanismo da considerare è legato alnale, mostra una correlazione lineare con l’incidenza delle abitudini alimentari del soggetto obeso. Il magla MRGE, se riferita sia alla comparsa di sintomi11, sia
gior consumo di grassi, di snack, di cioccolata, l’aualla presenza di parametri patologici alla pH metria esomentata assunzione di alcolici e di bevande gassate,
fagea delle 24 ore12.
sono tutti possibili fattori favorenti la comparsa di
L’obesità determina una aumentata incidenza anche
malattia da reflusso gastroesofageo, sia tramite audelle complicanze della MRGE.
mento dei rilasciamenti transitori del cardias (grasUn incremento di incidenza di esofago di Barrett (BE)
si, bevande gassate), sia per un danno diretto sulla
è stato correlato all’aumento sia del BMI che della adiposità viscerale13. In questo studio, la valutazione della
mucosa esofagea (alcol), sia per riduzione del tono
adiposità viscerale è stata ottenuta valutando parametri
del cardias (grassi, cioccolata). I pazienti obesi, inolantropometrici oggettivi (mediante CT), e quest’ultima
tre, a seguito dell’aumentata incidenza di patologie
si è dimostrata un parametro
cardiovascolari, assumono
più significativo rispetto alfrequentemente farmaci
l’incremento del BMI nel preche possono interferire con
dire il rischio di comparsa di
L’obesità e la malattia da reflusso gastroesofala motilità esofagogastrica,
BE. Altri studi infatti, limigeo (MRGE) sono patologie ad elevata e crequali beta bloccanti, calcio
tati alla generica valutazione
scente prevalenza nei paesi occidentali. Vari
del BMI6, hanno fallito nelantagonisti, nitrati con vastudi epidemiologici evidenziano come l’obel’indentificare un aumentato
ri meccanismi fisiopatolosità rappresenti un fattore di rischio per lo svirischio di comparsa di BE nei
gici (riduzione del tono del
luppo della MRGE e delle sue complicanze.
soggetti obesi.
cardias, ritardato svuotaL’aumento di incidenza
mento gastrico, etc.).
dell’adenocarcinoma esofageo presenta un significativo
incremento negli obesi (BMI >30) rispetto ai soggetti
ORMONI
magri con BMI <22 (OR 16,2; 95% CI: 6,3-41,4)14. Il dato è stato confermato dalla meta-analisi di Hampel et
al6, sia nei pazienti con eccesso ponderale (OR 1,52; 95%
Il ruolo degli estrogeni è dimostrato dalla magCI: 1,147-2,009), sia in quelli obesi (OR 2,78; 95% CI:
giore incidenza di MRGE nelle donne obese; la som1,850-4,164) .
ministrazione di estrogeni in donne in fase post-meL’aumento del peso corporeo nel tempo determina la
nopausale aumenta ulteriormente il rischio di
frequente comparsa di sintomi da MRGE; in particolare
2 causa un aumento di
MRGE.
Le donne obese presentano più bassi livelli
l’incremento del BMI di 3,5 kg/m
circolanti di sex hormone binding globulin, con con3 volte del rischio di comparsa di sintomi (OR 2,8; 95%
CI 1,6-4,8)7.
seguente incremento della frazione di estradiolo liNon c’è tuttavia una chiara dimostrazione che il cabero; esiste inoltre una incrementata quota di sublo del peso corporeo, a seguito di provvedimenti dietetistrati per la sintesi degli estrogeni, vi sono evidenze
ci, determini una riduzione della incidenza dei sintodi sintesi diretta di estrone nel tessuto grasso dei
15-17. Una valutazione pH metrica e clinica è stata
mi
soggetti obesi. Gli estrogeni determinano incremeneseguita prima e dopo l’inizio di una dieta a bassissimo
to della sintesi di ossido nitrico in cellule muscolari
contenuto calorico (<420 Kcal / die; contenuto in carboilisce, fenomeno che induce il rilasciamento del cardrati <20 g/die), con miglioramento dei sintomi e dei padias sia in modelli animali che negli esseri umani9.
rametri pH metrici18. Lo studio, tuttavia, ha analizzato
pochi pazienti e la valutazione è stata eseguita dopo soli 14 giorni dall’inizio della dieta. Un altro studio è stato condotto in pazienti obesi che hanno ottenuto calo
AUMENTO DELLA ADIPOSITÀ VISCERALE
ponderale mediante posizionamento di pallone intragastrico (bioenteric intragastric balloon: BIB) o mediante
L’aumento della circonferenza addominale (e
dieta, per 13 settimane; dopo questo termine, anche i
quindi
della adiposità viscerale), tramite l’aumenpazienti trattati con dieta sono stati sottoposti a posito della pressione intra-addominale e quindi della
zionamento di BIB per 48 settimane. Lo studio ha evipressione intra-gastrica20, può favorire la compardenziato un transitorio peggioramento dei sintomi nei
pazienti portatori di BIB e un miglioramento nei pasa di reflusso gastroesofageo.
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Il tessuto adiposo viscerale, inoltre, è un tessuto metabolicamente attivo che produce numerose
citochine, tra cui TNF alfa e interleuchina-6 (IL-6)
le quali possono influenzare la motilità esofagogastrica. In particolare, la produzione di IL-6 indotta dalla infiammazione della mucosa esofagea
determina un incremento di H2O2 nelle cellule muscolari lisce con induzione della sintesi di PAF e
PGE2, che a loro volta mediano il rilasciamento
delle cellule muscolari e in particolare la riduzione
del tono dello sfintere esofageo inferiore21.
ALTERAZIONI MANOMETRICHE DELLO SFINTERE ESOFAGEO INFERIORE
LES rispetto al diaframma crurale che funziona
da ”sfintere esterno”, alla perdita dell’angolo gastrico acuto di His, alla funzione di reservoir di
acido assunto dalla porzione di stomaco e migrato
nella cavità toracica.
In affetti da obesità patologica, il riscontro di ernia iatale correla con più alta incidenza di esofagite da reflusso e/o bassi valori di pH nell’esofago distale, rispetto a pazienti obesi della stessa coorte
senza riscontro endoscopico di ernia iatale25. Uno
studio recente condotto con manometria ad alta definizione ha consentito di individuare negli obesi un
più elevato gradiente pressorio esofagogastrico e
una più elevata pressione intragastrica, con una
correlazione lineare con l’aumento del BMI; il che
determina un effetto meccanico di distorsione anatomica della giunzione esofagogastrica, con una
maggiore separazione spaziale dello sfintere interno ed esterno (il diaframma crurale) rispetto ai controlli normopeso, in particolare durante la inspirazione. Questo meccanismo favorirebbe nel tempo lo
sviluppo dell’ernia iatale26.
Nei pazienti obesi è frequente il riscontro di alterazioni manometriche dello sfintere esofageo inferiore (LES), in particolare il riscontro di LES ipotensivo (definito da una pressione endoluminale
basale, misurata manometricamente, inferiore a
10 mmHg).
Il LES ipotensivo è un fattore favorente la comparsa di MRGE; diversi lavori hanno dimostrato la
correlazione tra aumento del BMI e riduzione del tono del LES; come nei pazienti obesi, il tono del LES
ALTERAZIONI MOTORIE DELLO STOMACO
appare ridotto nei pazienti con sintomi di MRGE, rispetto a soggetti obesi asintomatici22. In un gruppo
I soggetti obesi presentano una aumentata comdi 345 affetti da obesità patologica, è stata valutata
pliance gastrica rispetto a soggetti normopeso, ma
la percentuale di incidenza di LES ipotensivo rispetesistono poche evidenze27 di una aumentata incidenza di ritardato svuotamento gastrico, quale meccanito a pazienti con normale tono del LES (10-35 mm
smo favorente la MRGE, negli obesi affetti da MRGE,
Hg)23. I portatori di LES ipotensivo (52%) presentarispetto a obesi asintomatici o a soggetti normopeso.
vano più alta incidenza di sintomi da MRGE, rispetEsistono, al contrario28,29, studi che segnalano un acto a quelli con pressione normale del LES (52,6% vs
celerato svuotamento ga32,1%; p=0,003).
strico in soggetti obesi; la
I rilasciamenti transiconseguenza è che l’acceletori del LES (transient loDifferenti meccanismi fisiopatologici sono alla
rato svuotamento gastrico
wer esophageal sphincter
base dello sviluppo di malattia da reflusso gariduce il senso di sazietà e
relaxations: TLESRs), destroesofageo in soggetti obesi: alterazioni deldi conseguenza rappresenfiniti come completo rilala motilità esofagea e gastrica, le abitudini alisciamento del LES in asta un fattore favorente
mentari e l’uso di farmaci, la presenza di ernia
senza di atto deglutitorio,
l’obesità, è solo indirettaiatale, la elevata pressione intra-addominale lemente correlato a MRGE.
sono eventi prevalentegata all’aumento della adiposità viscerale ed il
mente post-prandiali, in
Controversa è la funzione
sesso (prevalenza nel sesso femminile).
della grelina, piccolo poligenere elicitati dalla dipeptide secreto principalstensione gastrica, che
mente dallo stomaco, coinpossono favorire la comvolto tra l’altro nella secrezione del GH e nella regoparsa di reflusso. I soggetti obesi presentano – rispetto a soggetti normopeso – un aumento dei rilazione ipotalamica del senso di fame. La grelina è un
potente procinetico gastrico, e i livelli sierici appaiono
lasciamenti transitori del LES nel periodo postaumentati nei pazienti malnutriti e diminuiti negli
prandiale; inoltre, i rilasciamenti transitori nei
soggetti obesi si associano più spesso ad episodi di
obesi; l’assenza di una riduzione dell’effetto procinetico negli obesi, a differenza di quanto sarebbe lecito
reflusso gastroesofageo, rispetto a quelli che si veaspettarsi data la riduzione dei livelli di grelina, è
rificano nei soggetti normopeso24.
probabilmente legata alla perdita, negli obesi, degli
effetti della grelina sulla cinesi gastrica30.
ERNIA IATALE
L’ernia iatale costituisce un comune riscontro
endoscopico nei pazienti obesi, più frequente che
nei soggetti normopeso. Essa favorisce il reflusso
tramite svariati meccanismi25, correlati principalmente alla distorsione anatomica della giunzione
esofago-gastrica con la migrazione prossimale del
ALTERAZIONI MANOMETRICHE DEL CORPO ESOFAGEO
I soggetti obesi presentano una più elevata incidenza di alterazioni manometriche del corpo esofageo
(in particolare esofago a schiaccianoci, o disordini
aspecifici di motilità) rispetto ai soggetti normopeso23.
S. De Marco, C. Passaglia: Obesità e malattia da reflusso gastroesofageo
In particolare, circa il 50% di soggetti affetti da
obesità patologica presenta alterazioni manometriche del corpo esofageo, rispetto ad una incidenza del
10-15%31 nei soggetti normopeso.
Uno studio di comparazione32 tra due gruppi di
pazienti affetti da MRGE, obesi e normopeso, ha
evidenziato una incidenza di alterazioni motorie in
entrambi i gruppi in circa il 40% dei pazienti (probabilmente secondarie alla MRGE); i due gruppi
differivano nella ridotta clearance esofagea (percentuale di transito completo del bolo: 66% nei pazienti obesi vs 88% nei soggetti normopeso). La ridotta clearance nei pazienti obesi è un fattore favorente la comparsa di MRGE.
Alcune recenti rassegne33,34 hanno analizzato
l’effetto della chirurgia bariatrica sulla MRGE nei
pazienti obesi. L’eterogeneità degli studi presenti
in letteratura e le stesse diverse tecniche chirurgiche adottate complicano la valutazione complessiva dei dati. La chirurgia bariatrica per il trattamento della obesità patologica ha assunto negli ultimi 20 anni una importanza via via crescente, in
parallelo con l’aumento di prevalenza dell’obesità
nelle popolazione generale.
Le tecniche attualmente in uso sono tecniche di
tipo prevalentemente restrittivo, tese a ridurre il
volume gastrico e quindi ad indurre precoce senso
di sazietà.
Il posizionamento del pallone intragastrico
(BIB) consiste nella introduzione nel fondo gastrico, sotto guida endoscopica, di un pallone di
materiale plastico, che viene riempito di soluzione fisiologica (circa 500-700 mL) e che deve essere rimosso entro 6 mesi per evitare comparsa di
decubiti sulla parete mucosa dello stomaco. Il suo
impiego è limitato a pazienti non in grado, o non
desiderosi, di sottoporsi ad un intervento chirurgico, e che non hanno risposto ad un trattamento
medico.
Il bendaggio gastrico
(laparoscopic adjustable
gastric banding: LAGB)
consiste nel posizionamento per via laparoscopica di
un anello di silicone intorno alla porzione prossimale
dello stomaco, collegato ad
un reservoir sottocutaneo;
attraverso la introduzione
o la rimozione di variabili
quantità di liquido dal resevoir, è possibile variare
la distensione dell’anello
gastrico, in modo da au-
Esiste anche un bendaggio di tipo esofago gastrico (LAEB) che consiste nel posizionare l’anello a
livello cardiale, abbracciando la porzione terminale dell’esofago, metodica ormai in disuso per la frequente insorgenza di disfagia.
La gastroplastica verticale con bendaggio (vertical banded gastroplasty: VBG) consiste nel creare
un pouch gastrico prossimale cucendo la parete gastrica mediante staple gun parallelamente alla piccola curva, e quindi nel posizionare intorno alla
porzione distale del pouch un anello di silicone per
restringerne il calibro.
Effetti della chirurgia bariatrica
sulla MRGE nei pazienti obesi
mentare o ridurre le dimensioni del pouch gastrico
prossimale, e quindi aumentare o diminuire l’effetto restrittivo.
La gastrectomia verticale (sleeve gastrectomy:
SG) consiste nella asportazione della grande curva
gastrica, creando di fatto una tubulizzazione dello
stomaco residuo, parallela alla piccola curva, che
assicura la continuità delle vie digestive.
Tecniche di tipo malassorbitivo consistono nel
ridurre la superficie assorbente del tenue e/o la sua
capacità assorbitiva (bypass digiuno ileale, diversione bilio pancreatica sec. Scopinaro); tali tecniche sono attualmente di scarso impiego per via delle complicanze a lungo termine legate alla sindrome da malassorbimento.
Un intervento di tipo misto (restrittivo e malassorbitivo) è rappresentato dal by-pass gastrico su
ansa alla Roux (Roux-en-Y gastric by-pass: RYGB),
che consiste nella creazione di un piccolo pouch gastrico prossimale che viene completamente separato dallo stomaco distale; il pouch prossimale viene direttamente connesso al digiuno con una gastro-enteroanastomosi latero- terminale, by-passando lo stomaco residuo ed il duodeno, che vengono anastomizzati al digiuno.
In 164 pazienti obesi affetti da MRGE sottoposti a LAGB35 il 68% ha presentato miglioramento dei sintomi, mentre nel 32% dei casi i sintomi sono rimasti invariati o peggiorati. I due
gruppi presentavano simile calo di peso corpoLa chirurgia bariatrica è riservata a pazienti afreo, mentre la valutaziofetti da obesità patologica (BMI >40, o BMI >35
ne manometrica preopecon associato un ulteriore fattore di rischio
ratoria evidenziava una
cardiovascolare). Esistono varie tecniche, sia di
più alta incidenza di ditipo restrittivo (riduzione del volume gastrico),
sordini di motilità del
sia malassorbitive ( riduzione della superficie
corpo esofageo nel grupenterica assorbente, sia di tipo misto (combipo di pazienti con sintonazione di tecnica restrittiva e malassorbitiva).
matologia invariata o
Il by pass gastrico su ansa alla Roux è l’appeggiorata; risultati opproccio chirurgico che determina più degli alposti, con peggioramento
tri un favorevole esito della MRGE a lungo terdei sintomi di MRGE, somine nella fase post-operatoria.
no stati evidenziati in altri studi36.
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Un effetto positivo sulla MRGE viene rimarcato in particolare nei pazienti con corretto posizionamento del bendaggio, o quando lo stesso non si
disloca distalmente nel tempo37.
Una recente rassegna38 prende in esame 20 studi
per un totale di circa 3000 pazienti trattati con LAGB;
essa segnala che LAGB possiede proprietà antireflusso sia migliorando i sintomi, sia migliorando i parametri manometrici (aumento del tono del LES, diminuzione del numero dei TLESRs), pH metrici ed endoscopici dei pazienti. Segnala, invece, la comparsa
di sintomatologia da MRGE e peggioramento dei sintomi preesistenti in una modesta percentuale di pazienti, in relazione in particolare al dislocamento distale dell’anello gastrico, al suo eccessivo restringimento o alla presenza di alterazioni manometriche
del corpo esofageo in fase preoperatoria. Da segnalare come l’effetto favorevole, in particolare in termini
di remissione di sintomi, compare precocemente, prima di un significativo calo del peso corporeo, come se
il LAGB determinasse un miglioramento dei meccanismi antireflusso della giunzione esofago-gastrica.
L’effetto della presenza di ernia iatale nel paziente obeso affetto da MRGE sottoposto a LAGB è tuttora oggetto di discussione; è stato proposto di non sottoporre a LAGB pazienti con preesistente ernia iatale per un aumentato rischio di dislocazione distale del
banding39. Altri autori, al contrario, non hanno evidenziato una aumentata incidenza di MRGE in pazienti con ernia iatale sottoposti a LAGB40,41.
Un effetto peggiorativo rispetto alla MRGE postoperatoria è frequente conseguenza della VBG,
il cui impiego in pazienti affetti da MRGE viene
sconsigliato o proposto eventualmente in associazione ad intervento di plastica antireflusso42.
L’uso del pallone intragastrico (BIB) determina
invariabilmente un peggioramento dei sintomi di
MRGE nei pazienti con sintomi preesistenti alla
procedura, e a volte causa comparsa di sintomi nei
pazienti in precedenza asintomatici; i sintomi migliorano intorno alla ventesima settimana, probabilmente a seguito di un meccanismo di adattamento delle pareti gastriche, e scompaiono dopo alcuni mesi dalla rimozione del pallone19,43.
Il bypass gastrico su ansa alla Roux (RYGB) ha
determinato in numerosi studi sia la riduzione dei
sintomi della MRGE, sia quella del consumo degli
inibitori di pompa44,45, oltre che un consistente calo del peso corporeo (dopo 12 mesi, in media la perdita di circa il 70 % dell’eccesso di peso). L’effetto
antireflusso si manifesta anche nei pazienti obesi
sottoposti a RYGB ed a contemporanea conversione
di preesistente plastica antireflusso44-46.
Alcuni studi di confronto47,48 tra differenti trattamenti chirurgici per l’obesità hanno evidenziato
un più favorevole effetto del RYGB rispetto al
LAGB sulla riduzione dei sintomi della MRGE.
In conclusione, dai dati della letteratura si può
affermare che la RYGB rappresenta il trattamento di chirurgia bariatrica che ottiene nel tempo il
miglior esito in termini di remissione dei sintomi
nei pazienti obesi affetti da MRGE.
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Dott. Salvatore De Marco
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