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Periodico d’informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L- 27/02/2004, NR 26) ART. 1 COMMA 2, DCB RE
Coopselios
NOTIZIE
ANNO XIII
OTTOBRE 2011
Pari opportunità e conciliazione:
nuovi percorsi di R.S.I.
Foto di copertina: corteo di suffragette manifesta per il suffragio universale a New York nel 1912
Copyright American Press Association, 1912 (fonte: wikipedia.org)
COPERTINA OTTOBRE_2011.indd 1
DUE FONDAZIONI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO
NUOVI STRUMENTI COMUNICATIVI E METODOLOGICI
DENTRO AI SERVIZI: RIFLESSIONI E RACCONTI
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24-10-2011 17:27:17
sommario
Hanno collaborato
a questo numero:
NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
3.
Apre il Nido “Farnesiana” a Piacenza
4.
A Piacenza il progetto Tutor di classe
5.
Sviluppo e ricerca. Coopselios impagnata in due fondazioni
Ventennale Legge 381. Una ricorrenza importante
Convegni e saloni realizzati e in programma
APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
6.
ANZIANI | La qualità reale e percepita nel servizio domicialiare
7.
INFANZIA | Nuovi strumenti per rendere visibile e comunicabile la ricerca nei servizi
8.
MINORI |
L’esperienza dei centri educativi semiresidenziali per bambini e adolescenti
Integrazione sui banchi di scuola
10.
PSICHIATRIA | Bisogni formativi e personalizzazione del curriculum degli operatori
FOCUS
11.
Generazione sandwich
12.
Non solo buoni propositi
13.
Le politiche e le azioni di Conciliazione
Coopselios premiata per le Pari Opportunità
14.
Azioni di welfare cooperativo
Il colore dell’impossibile
16.
Nuovi metodi, nuova motivazione
Comitato di Redazione
Sabrina Bonaccini, Franco Dallari,
Ester Schiaffonati, Antonietta Serri
Coordinamento di Redazione
Giulia Caramaschi
Cooperazione sociale in Appennino
17.
Buon compleanno Lainate
18.
“Insieme per loro ...3”
Impaginazione
Comma|Compograf (RE)
Stampa
Cooperativa Sociale L’Olmo
Montecchio Emilia (RE)
L’estate finisce in festa!
19.
Coopselios notizie
Periodico trimestrale diffuso
gratuitamente ai soci della Cooperativa
Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in
abbonamento postale DL 353/2003
(conv. in L - 27/02/2004, NR 26)
ART. 1 COMMA 2, DCB RE
Tassa riscossa - Taxe percue
Proprietario: Guido Saccardi
Cooperativa Sociale COOPSELIOS
Società Cooperativa
Via M.K. Gandhi, 3
42123 Reggio Emilia
Tel. 0522 378610
Fax 0522 323658
www.coopselios.com
[email protected]
Direttore Responsabile
Fabrizio Montanari
LA VOCE DI COOPSELIOS
15.
Sabrina Bonaccini
Dina Bonicelli
Gloria Bonomo
Claudio Boriotti
Giulia Caramaschi
Educatori Centri Educativi
Semiresindeziali (PC)
Equipe Centro Arcobaleno
Elisa Ferri
Michela Ferri
Daniela Idri
Annalisa Lusuardi
Claudia Manzini
Silvia Panini
Cecilia Pizzochero
Claudia Ratti
Luca Vergassola
Lettera di Gloria, mamma scettica!
Ai soci di Reggio Emilia ricordiamo
la convenzione con:
Pubblicazione stampata su carta ecologica CYCLUS OFFSET da 140 gr. carta naturale totalmente riciclata, senza
utilizzo di cloro nè di sbiancanti attivi.
NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
nuovi servizi
Apre il Nido “Farnesiana” a Piacenza
L
unedì 5 settembre ha aperto le porte, a Piacenza, il nuovo nido d’infanzia “Farnesiana”, un
servizio rivolto alle bambine e ai bambini di età
compresa tra i 3 e i 36 mesi.
Il nido è gestito dal Consorzio Farnesiana (fondato
da Coopselios, Unicoop e Copra Ristorazioni), prima realtà consortile piacentina che opera in campo
educativo in stretto rapporto con il Comune. Risale
al dicembre 2009 il bando emesso dal Comune per
l’affidamento in concessione della progettazione,
della realizzazione dei lavori di ristrutturazione, della
gestione del servizio. Quasi due anni dopo il Sindaco
Roberto Reggi, in visita al nido a due settimane dall’apertura elogia “l’ottimo lavoro svolto, anche grazie
ad un’efficace collaborazione tra enti pubblici e privati,
che in così poco tempo ha dato una risposta concreta
a ben 67 famiglie”.
Un lavoro terminato in soli 130 giorni di cantiere,
da aprile ad agosto, sotto la direzione dell’architetto
Luigi Zilli e per opera dell’impresa piacentina CFB.
L’edificio, sorto negli anni ’20, rappresenta la prima
struttura della città rivolta all’infanzia: ex OMNI, si
è poi trasformato in asilo nido, inaugurando un’esperienza pioneristica sul territorio.
Gli ambienti ad uso dei bambini sono disposti su due
piani: il piano terra accoglie le sezioni dei lattanti
(3-10 mesi), dei piccoli (11-17 mesi), dei medi (1823 mesi), la zona pranzo e la “Piazza”; il primo piano
ospita la sezione grandi (24-36 mesi), la zona pranzo
e l’atelier. Nel seminterrato sono collocati i locali ad
uso del personale educativo, ausiliario e di cucina.
Il servizio, convenzionato con il Comune per 60 posti,
è aperto dalle 7,30 alle 18,30, dal 5 settembre al 31
luglio, con possibilità di apertura anche in agosto.
Mentre nei periodi di Natale e Pasqua il Nido rimarrà
chiuso solo nei giorni festivi.
La progettazione e la gestione del nido sono il risultato di una fusione e di una contaminazione di aspetti
progettuali e gestionali di Coopselios e di Unicoop.
L’esperienza maturata negli anni nella gestione di
vari servizi rivolti alla prima infanzia ha permesso ad
entrambe le cooperative di maturare una conoscenza
Interno e Esterno del Nido “Farnesiana”
professionale funzionale ad una nuova progettazione
del servizio, coerente con un processo di miglioramento continuo. Le linee educative che guidano il
progetto pedagogico del Nido “Farnesiana” sono volte
a valorizzare:
• un’idea di bambino, di famiglia e di ambienti,
immersi in una rete di rapporti, di esperienze e di
relazioni, tali da formare un sistema complesso ed
articolato; ogni bambino è “un mondo a sé”, ricco
di persone, di affetti, di sentimenti, di attimi che ne
sottolineano l’unicità e la diversità;
• il bambino come anello fondamentale di una relazione, nel rispetto delle differenze di ciascuno, dei
ritmi, delle caratteristiche individuali, dei bisogni e
dei vissuti personali che rendono ogni bambino un
soggetto unico e insostituibile;
• l’ambiente come “terzo educatore”: l’ambiente, con
i materiali in esso presenti, favorisce relazioni,
interazioni, apprendimenti. La cura dello spazio, la
scelta degli arredi influenzano fortemente i processi
di socializzazione; l’attenzione alla tipologia e alle
varietà del materiale (strutturato e non strutturato,
naturale) costituiscono una ricchezza e un sostegno
dei molteplici linguaggi dei bambini.
ELISA FERRI
Coordinatrice Nidi d’Infanzia - Area di Piacenza
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
nuovi servizi
A Piacenza il progetto Tutor di classe
A febbraio 2011 è partito a Piacenza il progetto sperimentale “Tutor di Classe”, per un totale di 200 ore di
intervento educativo.
L’iniziativa ha coinvolto 4 classi dell’Istituto Superiore
di primo grado Faustini-Frank e 1 classe della scuola
primaria Pezzani all’interno delle quali hanno operato
due educatori Coopselios (Stefano Bazzoni e Samanta
Piacentini), al fine di sostenere il gruppo classe nella
gestione del disagio scolastico grave.
L’obiettivo è stato quello di intervenire nelle classi dove è
presente un
forte disagio
complessivo,
al fine di
fornire sostegno al corpo
docente con
ricadute
positive sul
benessere e
sull’apprendimento degli
alunni.
Nella scuola
di oggi infatti
i docenti
lamentano la
forte difficoltà a svolgere il proprio compito educativo e
formativo a causa della compresenza in classe di alunni
portatori di situazioni definite pluri-problematiche e di
diversa gravità:
•
•
•
•
•
•
•
•
disturbi lievi della condotta
difficoltà di comunicazione nella lingua italiana
disturbi specifici dell’apprendimento
disagio sociale familiare
disturbi dell’attenzione
difficoltà nel rispetto delle regole
elevata conflittualità
eccitabilità emotiva.
In queste classi si fatica a fare scuola, il clima di classe è
compromesso, l’apprendimento è rallentato, gli strumenCoopseliosnotizie | ottobre 2011
ti a disposizione inadeguati e i docenti si sentono soli di
fronte ad una serie di complesse difficoltà.
Qui sono intervenuti gli educatori di Coopselios. Il
progetto è stato introdotto da incontri preliminari tra
educatori, insegnanti, referente del Comune di Piacenza. Sono stati definiti gli obiettivi educativo-didattici, le
azioni da intraprendere, le modalità di coinvolgimento
del tutor, il calendario del suo impiego.
Internamente a Coopselios si sono poi svolti incontri di
monitoraggio sull’andamento del progetto, sugli strumenti da mettere in campo e sulle modalità di gestione
della classe che meglio potevano risultare efficaci in un
arco temporale di breve durata (febbraio-maggio 2011).
Il percorso in classe
In entrambi gli istituti la prima fase è stata di osservazione e di conoscenza degli studenti. Successiva si sono
introdotte attività mirate.
All’istituto superiore Faustini-Frank il lavoro si è concentrato su obiettivi di tipo comportamentale. Mentre nella
scuola primaria abbiamo lavorato sulla gestione delle
emozioni e sulla facilitazione della socializzazione. È
stato inoltre sperimentato un gioco concesso in dotazione dal Comune di Piacenza volto a far riflettere i bambini
sulla considerazione delle regole e sulle difficoltà che
insorgono quando queste non vengono rispettate.
Valutazione della sperimentazione
Coopselios valuta positivamente la sperimentazione attuata. È previsto per fine maggio un incontro di
chiusura alla presenza degli educatori, degli insegnanti
referenti delle classi coinvolte, del referente del Comune
di Piacenza, per valutare congiuntamente gli esiti della
sperimentazione.
Coopselios ha già preso contatti con altre scuole del piacentino per estendere il progetto in altre realtà in vista
del prossimo anno scolastico.
È in fase di elaborazione inoltre una brochure descrittiva
della sperimentazione svolta che verrà diffusa su tutti i
territori nei quali la cooperativa opera a livello nazionale.
CLAUDIA RATTI
Coordinatrice del Servizio Integrazione Scolastica (PC)
NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
impegno nel welfare
Sviluppo e ricerca.
Coopselios impegnata
in due fondazioni
Gestire bene i servizi, cercare soluzioni capaci di soddisfare le esigenze dei
clienti e delle comunità, promuovere
una cultura della persona, significa
garantire elevati standard di qualità
nell’erogazione ma anche impegnarsi
costantemente nella ricerca e nello
sviluppo di nuove strategie di risposte ai bisogni, nell’ottica della qualità
e della sostenibilità.
In questa prospettiva continua
l’impegno di Coopselios all’interno di
Fondazioni che hanno lo scopo di promuovere studio e ricerca nei diversi
settori dei servizi alla persona.
Da ormai 3 anni è attiva la Fondazione Easy Care (www-easy-care.it)
per affrontare le tematiche legate
all’invecchiamento e all’impatto della
graduale perdita di autonomia sulla
persona anziana e sulla famiglia.
Loris Malaguzzi, con lo scopo di
diffondere educazione di qualità a
Reggio Emilia e nel mondo. Siglato
il 28 settembre l’atto costitutivo di
una realtà internazionale dedicata
alla ricerca, all’internazionalità, alla
solidarietà e alla qualità educativa.
L’iniziativa vede Coopselios fra i soci
fondatori, insieme a CIR, per il mondo cooperativo, al Comune di Reggio
Emilia e ad altre importanti realtà
nazionali e internazionali: la Fondazione Manodori di Reggio Emilia, il
gruppo editoriale Feltrinelli, Reggio
Institutet (Svezia), North American
Reggio Emilia Alliance, Narea (USA e
Canada), Red Solare (Argentina).
Ventennale Legge
381. Una ricorrenza
importante
Ricorre quest’anno il ventennale della
Legge che ha riconosciuto e disciplinato le cooperative sociali, conferendo loro dignità formale e sostanziale
e permettendo la regolamentazione
del lavoro di soci e dipendenti con un
Contratto Collettivo Nazionale.
Legacoopsociali e Agci promuovono
una giornata-evento a Roma, l’8 novembre al teatro Capranica di Piazza
Montecitorio, per ricordare questo
importante passaggio: rappresentanti delle istituzioni, del Terzo Settore,
della cultura e del sapere si alterneranno insieme alle testimonianze
delle cooperative.
Convegni e saloni realizzati e in programma
• 15/09, Iris Network (Riva del Garda), intervento di Raul Cavalli
(Direttore Generale Coopselios e Presidente Fondazione Easy Care),
sul tema “Servizi mutualistici, educativi e socio sanitari a sostegno del
welfare aziendale: il caso “Prontoserenità”.
• 24/09, Festival dell’Educazione (Castel San Giovanni, PC), intervento di Patrizia Dadomo (R.T.P. Minori Piacenza) sul tema “L’esperienza dei centri educativi semiresidenziali per bambini ed adolescenti”.
• 4/10, La sostenibilità della qualità sociale in Appennino (Castelnuovo nè Monti, RE), intervento di Katia Cuoghi (Direttore Area Reggio).
La Fondazione, che vanta l’ideazione
di Prontoserenità, un nuovo modello
di erogazione di servizi socio-sanitari, continua a promuovere il confronto e il dibattito (vedi il box Convegni
e saloni) sui temi legati all’evoluzione
del welfare.
Sul versante dell’educazione, Coopselios si è impegnata nella Fondazione
no profit Reggio Children - Centro
• 25/10, Promuovere le comunità attraverso le mutualità (Unioncamere Reggio Emilia), intervento di Raul Cavalli sul tema “L’esperienza
Prontoserenità per un welfare territoriale, mutualistico ed aziendale”.
• 3-4/11, Salone sulla non autosufficienza (Bologna), intervento di
Uberto Fontana (coordinatore R.S.A. Scandiano) nel workshop “Morte,
speranza, emozioni e vita. Riflessioni su come accogliere e accompagnare la persona morente”.
• 22-25/11, Forum Risk Management In Sanità (Arezzo), Coopselios sarà presente con uno stand e con interventi da definire.
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
anziani
La qualità reale e percepita
nel servizio domiciliare
Il perché di un regolamento comportamentale ed etico
L
o scorso anno è emersa dai coordinatori dei
servizi domiciliari la necessità di formalizzare
un documento a supporto della professionalità
degli operatori.
È così che si è dato il via, con il supporto e le indicazioni dell’RTS del Settore Anziani Dina Bonicelli,
alla redazione del regolamento comportamentale ed
etico: uno strumento che si affianca al codice etico
di Coopselios, una guida con indicazioni di norme
comportamentali e relazionali da seguire nel lavoro di
presa in carico degli assistiti.
I coordinatori sono infatti convinti che, nella formazione dell’operatore venga dedicato ampio spazio all’apprendimento delle modalità di cura, di movimentazione e di assistenza dell’anziano e meno tempo si
impegni nel fornire indicazioni sulla presentazione di
sé, un aspetto fondamentale per chi entra nelle case
dei nostri assistiti, comunica la professionalità anche
attraverso la propria immagine e accresce la fiducia e
la credibilità del servizio.
La professionalità dell’operatore socio sanitario è costituita dalle conoscenze (SAPERE), le capacità operative (SAPER FARE) e dai comportamenti eticamente
corretti (SAPER ESSERE) e deve essere valorizzata in
tutti i suoi aspetti: tecnica, immagine e relazione.
Il regolamento comportamentale ed etico, che sarà
scaricabile in tempi brevi dal sito aziendale
www.coopselios.com e che tutti i soci potranno consultare, si divide in tre sessioni.
La prima è dedicata alla qualità dell’immagine che
deve essere percepita; abiti e calzature idonee, capelli
raccolti, l’uso della divisa e del camice, del cartellino,
dei DPI, le indicazioni per l’utilizzo del cellulare in
servizio.
La seconda parte descrive, invece, le modalità relazionali corrette da adottare con i familiari, l’assistito, i
Responsabili e la Committenza, ed alcune indicazioni
per una comunicazione efficace. Viene sottolineata
l’assertività e l’ascolto attivo come elementi determinanti nella relazione di cura. La terza parte descrive
l’importanza dell’aggiornamento e della formazione
Coopseliosnotizie | ottobre 2011
Gruppo di Lavoro
continua per gli operatori.
Il documento è stato presentato e condiviso con tutti
gli operatori dei servizi domiciliari di Coopselios
che si sono impegnati a rispettarlo nell’operatività
quotidiana.
Per valutare il riscontro degli assistiti e dei familiari/caregiver è stato inserito nel questionario annuale
di soddisfazione sul servizio un quesito dedicato alla
percezione dell’immagine dell’operatore domiciliare.
La redazione, la presentazione e diffusione del
regolamento comportamentale ed etico, unitamente
all’effettiva applicazione e alla verifica, costituiscono uno degli obiettivi di miglioramento previsti per
l’anno 2011 dei servizi di assistenza domiciliari del
settore anziani.
Le indicazioni riportate possono sembrare un po’
scontate, ma l’abitudine e la fretta possono indurci a
sottovalutare l’importanza di questi aspetti. L’analisi
e la riflessione degli aspetti legati al servizio, anche
impliciti, sono sempre occasione di crescita professionale e personale e la garanzia di una maggior qualità
del servizio.
Vi chiediamo di leggerlo e …aspettiamo riscontri.
DINA BONICELLI
Responsabile Tecnico Settore Anziani
MICHELA FERRI
Coordinatrice Servizio Assistenza Domiciliare (PC)
APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
infanzia
Nuovi strumenti per rendere visibile e
comunicabile la ricerca nei servizi
L
o scorso anno, attraverso le consuete attività
di formazione e di ricerca, il Settore Infanzia
di Coopselios ha approfondito due tematiche
centrali nel processo educativo:
- il ruolo dell’atelier come risorsa di qualificazione ed
arricchimento della proposta educativa e didattica
nei servizi per i bambini 0-6 anni;
- il tema del progetto pedagogico.
Si tratta di percorsi definiti anche in relazione agli
obiettivi di miglioramento che si da annualmente il
Settore e che devono essere declinati trasversalmente
in tutte le strutture del settore infanzia.
Il percorso sull’atelier è confluito nella realizzazione di
2 pubblicazioni di settore, “Atelier aperto” e “Materiali
in gioco”, presentate e divulgate in diversi momenti di
formazione e confronto pubblico.
L’approfondimento sul percorso sul progetto pedagogico, dopo momenti di formazione e condivisione
con tutti i pedagogisti del settore, è confluito in un
documento di sintesi, dalla forma semplice, immediata e piacevole alla consultazione, distribuito a tutte le
famiglie dei bambini frequentanti i nostri servizi.
Saper fare e saper comunicare
Tuttavia, l’importanza di elaborare strumenti a supporto dell’offerta pedagogica non si esaurisce all’interno del Settore Infanzia o delle singole strutture. Al
contrario, si tratta di percorsi da comunicare, rendere
fruibili, trasparenti, nell’ottica del coinvolgimento
delle famiglie.
Per questo, allo scopo di valorizzare le riflessioni
emerse e il tanto materiale elaborato, ma soprattutto
al fine di creare un circolo virtuoso di qualità condivisa, i progetti elaborati nel 2010 sono stati tradotti,
con il supporto dell’Ufficio Comunicazione, in due
blog raggiungibili dal sito Coopselios, e in un progetto
di newsletter di struttura.
Blog
I blog rappresentano spazi virtuali dove le idee, i
progetti, le iniziative e gli appuntamenti vengono resi
pubblici.
Possono diventare
interessanti strumenti di autoformazione e approfondimento per tutti
i nostri operatori;
rappresentano canali di promozione
commerciale a
disposizione per le
progetto-pedagogico.coopselios.com
famiglie che frequentano i nostri
servizi oltre che per
tutti i visitatori del
sito Coopselios.
Infatti, in un contesto dove l’esigenza
di partecipazione si
scontra con ritmi
di vita spesso poco atelierpossibili.coopselios.com
concilianti, la creazione di piazze virtuali di approfondimento e scambio, ad integrazione delle modalità più tradizionali
di comunicazione, diventa una buona occasione per
vivere da vicino le esperienze di vita dei propri figli,
tessere relazioni, porsi come parte attiva nel promuovere una cultura dell’infanzia.
Newsletter
Sempre per andare incontro alle esigenze comunicative dei genitori, le strutture del Settore Infanzia
di Reggio Emilia e provincia, in via sperimentale,
realizzeranno una newsletter da inviare ai familiari
in formato elettronico, 3 volte nel corso dell’anno. Si
tratta di uno strumento agile, che verrà personalizzato struttura per struttura, per consentire ai genitori di
essere informati sui percorsi progettuali in corso nelle
diverse sezioni e sugli eventi della città che possono
essere di interesse.
SABRINA BONACCINI
Responsabile Tecnico Settore Infanzia
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
minori
L’esperienza dei centri educativi
semiresidenziali per bambini e adolescenti
Immagini dalla Val Tidone e Val Luretta – 30 anni di storia
S
abato 24 settembre si è svolto, a Castel San Giovanni (PC), il convegno sul tema “I centri semiresidenziali in Val Tidone: 30 anni di storia, 30 anni
di testimonianze, 30 anni di fatiche e di passione che ha
accomunato due generazioni di Educatori, Coordinatori,
Logopedisti, Psicologi, Neuropsichiatri”.
Dopo i saluti dell’amministrazione comunale e l’intenso intervento del Presidente della Provincia di Piacenza
Massimo Trepidi, la Responsabile del Distretto di Ponente, dottoressa Piera Reboli, ha ricordato l’importanza,
soprattutto in questi momenti di crisi, dell’impalcatura
solida che caratterizza i Centri Educativi Semiresidenziali
della Val Tidone e della provincia. La prima struttura
semiresidenziale – lo ricorda la Responsabile del Servizio
Sociale dell’Azienda Usl distretto di Ponente, dottoressa
Maria Grazia Molinelli – risale infatti al 1981.
Dopo i saluti delle Autorità, Ester Schiaffonati, Direttore
dell’Area di Piacenza di Coopselios, è stata chiamata a sottolineare la sinergia tra l’Azienda USL e la nostra cooperativa e l’importante rapporto tra gli attori, i protagonisti, gli
educatori con i ragazzi e i loro progetti.
Si sono poi succeduti gli interventi dei relatori, tra cui lo
psichiatra e psicanalista Gustavo Pietropolli Charmet,
Presidente del Centro di Analisi dei Codici affettivi “Il
Gruppo di Lavoro
Coopseliosnotizie | ottobre 2011
Minotauro” di Milano, che ha ribadito l’importanza di
educare nella criticità dei nostri tempi dove l’adolescenza
si fa sempre più età critica e sfugge ai canali strutturati
dell’educazione. Da qui la strategia dell’educazione di strada non come tampone a un’educazione impossibile in un
centro strutturato ma come un progetto innovativo fatto
di intenzioni, di emozioni, di narrazioni a supporto della
crescita.
Pierpaolo Triani, Docente di metodologia del lavoro socioeducativo e Didattica generale presso la Cattolica di Piacenza e di Brescia, ha ricordato l’importanza del metodo
educativo. Mentre Giusy Ziliani, Coordinatore Educativo
delle Strutture Semiresidenziali per Minori del Distretto
di Ponente, ha presentato un’importante panoramica
dei progetti ora esistenti sul territorio della Val Tidone:
i Centri Semiresidenziali, l’Home Visiting, l’Educativa di
Transito, la Mediazione Familiare, la collaborazione con il
Tribunale dei Minori, ecc..
L’intervento di Patrizia Dadomo, RTP Settore Disabili e
Minori di Coopselios, ha voluto porre l’attenzione sul ruolo dell’Educatore, sulla sua evoluzione e sulla definizione
del suo profilo professionale, con il contributo dell’Associazione Nazionale degli Educatori.
Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Castel
San Giovanni, Maurizio Albertini, ha introdotto invece il
tema cruciale della Scuola come tassello del puzzle dell’intervento educativo. Ha chiuso i lavori la dottoressa Forni
della Regione Emilia Romagna, ricordando il valore della
terra emiliana come palestra di relazione, come modello
di welfare in un periodo in cui è richiesto un investimento
fondamentale sulle risorse di quel capitale umano che è
l’educazione, dalla più tenera età fino all’adolescenza.
Una giornata importante, che ci ha restituito la fotografia
di un territorio ricco di un’offerta variegata e personalizzata sui diversi bisogni, ricco di sinergie, professionalità
e, soprattutto, tanta volontà di proseguire, nonostante la
crisi in atto, sulla strada della qualità.
GLI EDUCATORI
Centri Educativi Semiresidenziali per bambini e adolescenti
del Distretto di Ponente (PC)
APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
minori
Integrazione sui banchi di scuola
Esperienza di intervento educativo nella comunità Rom
S
abato 21 maggio si è tenuto, a La Spezia, il Convegno
“L’apprendimento, modalità di
sviluppo e segnali di difficoltà” e mi è
stata offerta la possibilità di intervenire con un contributo, basato sui dati
raccolti attraverso la nostra metodologia di lavoro e la tesi di laurea di un
nostro collega (Federico Emanueli),
relativo alla nostra esperienza di intervento educativo nella comunità Rom.
L’iscrizione a scuola dei minori rom residenti al “Campo
nomadi di Via del Camposanto” è divenuta una pratica
ben accettata e svolta, in alcuni casi, senza bisogno di
supporto, da tutti i genitori.
Nell’anno scolastico 2010/2011, ogni minore in età
dell’obbligo scolastico è stato regolarmente iscritto a
scuola. Ciò sembra testimoniare una percezione del
mondo scolastico da parte dei genitori che va al di là
della semplice e passiva accettazione di un obbligo da
dover assolvere.
Deve essere però evidenziata l’alta scolarizzazione raggiunta nella fascia del pre-obbligo scolastico, con una
pressoché totale iscrizione dei minori alla scuola materna e una buona percentuale di iscrizione di minori
all’asilo nido. La frequenza nel ciclo pre-obbligo sembra
essere (dato che è stato confermato da insegnanti ed
esperti presenti al convegno) un fattore determinante
nel proseguimento scolastico e nell’adattamento dei
minori a contesti strutturati e regolamentati molto
distanti dalla routine del campo rom. I fattori che
hanno ritardato l’ingresso dei minori rom negli asili
nidi e nelle scuole materne sono molteplici: le madri
generalmente tendono a vivere in simbiosi con l’ultimo
figlio nato (almeno fino al compimento del terzo anno),
l’obbligo a conoscere e dialogare quotidianamente con
gli insegnanti, il timore di essere sostituiti nel ruolo
genitoriale, l’utilizzo dei minori durante l’attività di
menghel (elemosina) svolta dalle madri.
È tuttavia importante rilevare che le madri della nuova
generazione hanno vissuto con disagio (rispetto alle
loro madri) l’essere utilizzate nell’elemosinaggio e
non ritengono di poter coinvolgervi i
propri figli.
Sottolineiamo inoltre che i primi inserimenti andati a buon fine (e la metà
degli inserimenti effettuati quest’anno) sono avvenuti presso il Centro
infanzia Aurora gestito da Coopselios.
In alcuni casi sono stati avviati dei
progetti di affiancamento e supporto
in classe dei bambini rom effettuati
da educatori del “Servizio educativo campo nomadi”
nelle situazioni in cui l’inserimento in classe è risultato
particolarmente difficoltoso, sia a causa dell’estremo
isolamento dovuto soprattutto a difficoltà comunicative o più frequentemente per la condotta particolarmente indisciplinata del minore.
Per ciò che riguarda la scuola elementare, la frequenza
scolastica dei minori rom è fortemente influenzata anche dalle modalità con le quali i bambini si inseriscono
in classe, dal rapporto che sviluppano con i compagni
e gli insegnanti e, infine, dalle soddisfazioni personali
che riescono ad ottenere da tale esperienza. Infatti, se
i bambini trovano a scuola un ambiente accogliente,
stimolante, che suscita il loro interesse è probabile che
la loro voglia di andare a scuola possa contribuire a
limitare gli effetti negativi delle mancanze genitoriali.
Gli educatori intervengono nel sostegno scolastico
pomeridiano cercando di fare in modo che le carenze
esperienziali e culturali dei minori non impediscano
loro di sentirsi parte integrante del gruppo classe.
L’obiettivo che ci siamo posti per il futuro è di lavorare
con le madri di seconda generazione che hanno figli
iscritti al nido e alla materna al fine di dar loro le competenze per poter seguire personalmente i propri figli
una volta iscritti alla scuola primaria. In questo modo
pensiamo di interpretare lo spirito educativo, rivolto
all’emancipazione e alla sostenibilità progettuale, che
caratterizzava la cooperativa “Il Girasole” e che ha trovato una totale coerenza con quello di Coopselios.
LUCA VERGASSOLA
Coordinatore Educativo Territoriale di La Spezia
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
psichiatria
Bisogni formativi e personalizzazione
del curriculum degli operatori
N
egli ultimi anni, all’interno della struttura gli
“Ulivi” di Podenzana, è aumentata notevolmente la una richiesta di presa in carico di ospiti
con problematiche psichiatriche o afflitti da dipendenza
patologica (Alcol, sostanze stupefacenti, gioco d’azzardo).
Nel 2010 si è cercato di rispondere alle esigenze di
formazione del personale strutturando, su indicazione di
alcuni operatori (Coordinatore, Educatori), una serie di
incontri tematici che hanno introdotto nozioni operative di psicopatologia con particolare riguardo a: disturbi
psicotici, disturbi gravi della personalità, di dipendenza;
riabilitazione psichiatrica all’interno di un percorso di
valutazione e il miglioramento della qualità di vita nell’utente; discussione di casi clinici, role play e strategie di
problem solving e decision making.
In seguito all’emergere di una esigenza da parte degli
operatori e della cooperativa di personalizzare il proprio
curriculum formativo, si è pensato di creare un questionario di tipo qualitativo che, somministrato al personale
della struttura (Educatori/Psicologi, Infermieri professionali e Operatori Sociosanitari), facesse emergere le
esigenze di formazione. Il questionario riguardava principalmente tre aree formative: 1) personale di gruppo, 2)
tecnica con seminari, 3) culturale e studio. Sono stati raccolti 30 questionari e l’analisi delle risposte agli item ha
permesso la stesura del progetto formativo per il 2011.
Gli incontri a cadenza mensile hanno e avranno una
durata di circa 2h, si svolgeranno a Podenzana nella sala
laboratorio della Residenza e alla fine di ogni incontro
verrà rilasciato materiale informativo e approfondimenti
specifici sulle tematiche affrontate. Gli incontri sono
tenuti dal Dott. Andrea Rosignoli Psicologo/Psicoterapeuta che svolge attività libero professionale nel settore
Psichiatria della Cooperativa.
Mese
Febbraio
Titolo dell’incontro
Le diverse figure professionali; Differenze
tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra.
Marzo
Il concetto di doppia diagnosi; Indicazioni
generali. L’importanza della comorbilità psichiatrica con il paziente tossicodipendente.
Aprile
Comorbilità psichiatrica: Il Disturbo Bipolare e quello Borderline della personalità.
Maggio
Aspetti legali e amministrativi in psichiatria;
interdizione e amministratore di sostegno.
Giugno
Lavoro di gruppo su due casi attraverso la
metodologia Balint.
Luglio
La gestione delle coppie. Aspetti teorici ed
esperienze italiane.
Settembre Lavoro di gruppo: strategie di coping e autoefficacia.
Tecniche di disarmo dell’aggressività.
Ottobre
Le coppie in psichiatria; discussione di casi
clinici.
Novembre Il lavoro riabilitativo e di animazione con
l’ospite psichiatrico in comunità terapeutica.
Al termine di tutti gli incontri (dicembre 2011) verrà somministrato questionario teso alla verifica degli
apprendimenti avuti durante l’esperienza formativa.
ANDREA ROSIGNOLI
Psicologo, psicoterapeuta
Coopseliosnotizie | ottobre 2011
FOCUS
pari opportunità - riflessioni di una consigliera
Generazione sandwich
Le donne appaiono nell’agenda politica solo come lavoro gratuito dato per
scontato (e se possibile intensificato) e come responsabili di una spesa pubblica fuori controllo. Cittadine diseguali cui si chiede di pagare costi aggiuntivi
per la propria disuguaglianza. (Chiara Saraceno, La Repubblica, 8/9/11)
G
ià di mio faccio Panini, se fossi vissuta in Francia avrei fatto Baguette…, sapere poi che faccio
parte della generazione sandwich mi fa sentire
decisamente meglio…
La generazione sandwich è quella dei cinquanta-sessant’anni che si devono occupare sia dei figli che dei
genitori: cosa mai successa alle precedenti generazioni,
dove il nucleo familiare era più ampio e inserito in una
rete comunitaria dove ognuno trovava una propria
collocazione.
Affrontare il percorso di “cura” di figli e genitori non dovrebbe essere un obbligo da incastrare fra un impegno e
l’altro, ma un piacere. Certo è che servirebbero equilibrio
e tranquillità per poter vivere queste relazioni cogliendone gli aspetti più positivi…Non sempre però è così.
Che famiglia è oggi quella italiana? Sicuramente molto
diversa da quella che ci propinano i media. Ha senz’altro
poco a che fare con le immagini che vediamo, ad esempio, nella pubblicità del Mulino Bianco… tutti lì a scorrazzare in un prato tanto verde da apparire di plastica.
Ora le figlie e i figli rimangono per più tempo all’interno
dalle famiglie, spesso per problemi legati alla mancanza
di un lavoro stabile. Riescono ad uscire da casa intorno ai
35/40 anni, ma a volte ritornano a causa di una separazione o della perdita del lavoro.
Quando i figli se ne vanno, in casa spesso ritornano i nipoti, che non sempre possono essere accuditi da genitori
precari, anche se non più giovanissimi, o in condizioni
economiche svantaggiate.
Non solo. Il 70% del lavoro di cura nella coppia è ancora
a carico delle donne, come in nessun altro paese dell’unione Europea dove esistono più che da noi servizi
sostenibili e adeguati ai ritmi della vita contemporanea.
In Italia solamente l’11,7% di bambini è accolto nei nidi
pubblici; il 22-23% frequenta nidi privati, mentre il rimanente 50% resta a casa con la mamma, se non lavora, o
con i nonni. Ora capiamo anche perché è calato il numero delle nascite. Ciò non significa però che sia aumentato
il tempo per le donne. Si, perché, d’altro canto, è aumentato enormemente il tempo da dedicare alla cura degli
anziani, essendosi alzata la speranza di vita e conseguentemente anche il rischio della non autosufficienza.
Non dimentichiamo inoltre che, per una donna, dover
dedicare molto tempo alla famiglia significa avere meno
possibilità di qualificarsi professionalmente, accettare stipendi più bassi (perché in Italia è così, lo dicono le statistiche) e una condizione professionale spesso più incerta.
Come cooperativa sociale, non possiamo ignorare uno
scenario tanto complesso che ci vede coinvolti come
lavoratori e come cittadini.
Ben venga quindi il progetto di conciliazione che Coopselios intende attuare in tempi brevi. Un progetto che
aiuterà le nostre socie ad avere una vita personale e
lavorativa più sostenibile e che, per questo, avrà ricadute positive anche sul lavoro, sulla motivazione, sulla
produttività.
Ho iniziato con una citazione di Chiara Saraceno.
Concludo con una citazione di Lorella Zanardo, tanto
appropriata alla nostra realtà:
Noi donne rappresentiamo la maggioranza della popolazione, decidiamo gli acquisti, cresciamo figli, curiamo
gli anziani e in questo momento di crisi rappresentiamo
il welfare. Io credo sia venuto il momento di prenderci
ciò che ci spetta. Non chiediamo, perché non si chiede
ciò a cui si ha diritto, non è un favore che chiediamo. È
il rispetto dei
diritti costituzionali. Occupiamo
le posizioni che
ci spettano,
pretendiamo ciò
che ci spetta.
Il momento è
questo. Iniziamo
da subito.
SILVIA PANINI
R.T.P. e Consigliera
di Amministrazione
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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FOCUS
pari opportunità
Non solo buoni propositi
Un laboratorio aperto per un confronto continuo e azioni concrete
Parlare di pari opportunità in un’ottica
di genere non è semplice. Tanto meno è
semplice farlo in una cooperativa nella
quale il 92% dei lavoratori sono donne
e non sembra che vi siano particolari
problemi su questo piano.
La difficoltà nel trattare questo argomento sta nel fatto che il discorso sul
genere chiama in causa convinzioni, stereotipi, esperienze fortemente radicate
nella nostra identità. Idee e comportamenti che nessuna e nessuno è disposto
a mettere facilmente in discussione. Le
resistenze sono tante, paradossalmente anche da parte
delle donne che pensano di aver ottenuto buona parte
di ciò che desideravano, che hanno avuto l’opportunità
di esprimersi secondo le loro esigenze e le loro capacità.
Donne che non sono disposte ad ammettere che forse
per loro le condizioni sono state più favorevoli, ma non
per tutte lo sono, non sempre. A volte non è solo una
questione di volontà, di determinazione, di “bravura” e
la parità non è sempre acquisita. E se lo è, non lo è una
volta per tutte.
Viviamo in un momento politico e sociale in cui, anche
se apparteniamo a realtà aziendali come la nostra dove il
rispetto delle pari opportunità di genere sembra garantito, è bene tenere alta l’attenzione su un tema messo
costantemente in discussione, nei fatti, nel linguaggio,
nelle immagini della politica, dell’economia, dei media.
La nostra natura cooperativa - e possiamo aggiungere
cooperativa al femminile - ci impone di essere socialmente responsabili di fronte ad un argomento che, purtroppo, rappresenta ancora un’emergenza sociale. E quando
si inizia a ragionare su una questione tanto profonda, è
bene farlo a partire dai noi stessi, dalla nostra quotidianità, dal nostro modo di sentire e vivere questi problemi.
Cominciamo allora da Coopselios. Come si sta “da noi”?
Attraverso quali indicatori possiamo capirlo? Come fare
per sentire il “polso della situazione”? Siamo sicuri che
non sia possibile fare meglio?
Anche in queste domande sta il senso del percorso
avviato sulla gestione delle Risorse Umane in un’ottica
Coopseliosnotizie | ottobre 2011
di Pari Opportunità - percorso che ci ha
portato a individuare due nuove figure
aziendali che opereranno in accordo
con il Consiglio di Amministrazione e
in stretta collaborazione con l’Ufficio
Soci: un Responsabile Pari Opportunità
(Giulia Caramaschi) e un Coordinatore
di Conciliazione (Annalisa Lusuardi).
Non solo. Il Gruppo di Lavoro sulle
Pari Opportunità, ha stabilito alcune
prime azioni da intraprendere nel breve
periodo, per cogliere il sentire generale e,
contemporaneamente, mettere a punto
un sistema di monitoraggio costante e puntuale:
- revisione dei questionari sul clima interno, con domande specifiche su Pari Opportunità e Conciliazione;
- individuazione di indicatori volti a monitorare periodicamente l’andamento delle pari opportunità e valutarne
l’impatto delle buone pratiche.
A ciò si aggiunge l’apertura dello sportello sociale che va
di pari passo con l’idea che il discorso sulle pari opportunità debba essere aperto, continuo, costante. Un discorso
al quale ognuno può partecipare, segnalando problemi,
malesseri, sensazioni e, semplicemente, sottoponendo
temi all’attenzione dell’Ufficio Soci, del Coordinatore di
Conciliazione o del Responsabile Pari Opportunità.
L’obiettivo finale è quello di diffondere una cultura
dell’accoglienza riguardo a questioni tanto sensibili e
del rispetto del principio della pari dignità sul lavoro.
L’impegno è quello di creare un ambiente caratterizzato
da una sensibilità diffusa su queste tematiche e nel quale
sia possibile, compatibilmente con le esigenze legate
all’erogazione del servizio, rimuovere gli ostacoli che
impattano negativamente sulla conciliazione vita-lavoro.
La Responsabilità Sociale d’Impresa ci impone anche
questo, anche a fronte di una situazione favorevole. A
maggior ragione, a partire da un terreno già fertile, ci
aspettiamo di sperimentare nuove strategie per un miglioramento continuo anche in quest’ambito.
GIULIA CARAMASCHI
Responsabile Comunicazione e Pari Opportunità
FOCUS
pari opportunità
Le politiche e le azioni
di Conciliazione
In questi anni molte sono
state le trasformazioni
sociali che hanno coinvolto
l’identità delle singole persone e delle organizzazioni. È cambiato il mercato
del lavoro e, causa la grave
crisi dei mercati globali,
continuerà anche nel
prossimo futuro a subire
importanti trasformazioni.
Sempre più il mercato del
lavoro chiede nuove flessibilità, sia nella tipologia dei
rapporti di lavoro, che negli orari e nelle retribuzioni.
Coopselios si caratterizza inoltre in una sostanziale flessibilità legata alle diversificate tipologie dei servizi erogati. Una
flessibilità che si riflette ovviamente nella gestione dei tempi di vita casa/lavoro. Sono cambiati i soggetti che entrano
nel mondo del lavoro che vedono una presenza sempre più
significativa di donne e di immigrati. Coopselios esprime
nella composizione della propria forza lavoro oltre il 92% di
presenze femminili, e vede una rappresentanza di un 20%
di soci e dipendenti non italiani.
Una vita lavorativa quindi che si intreccia sempre di più
con i tempi di vita personali e familiari, dentro un sistema
sociale sempre più complesso che deve trovare strategie
per garantire e salvaguardare la qualità di entrambe i livelli
di vita. Ecco perché sono e saranno sempre più indispensabili misure di conciliazione.
Ma cosa si intende per misure di conciliazione?
Si intendono misure di conciliazione tutte quelle strategie
tese a rendere meno drammatico il conflitto sul tempo della vita quotidiana e che facilitano e sostengono la combinazione dei tempi di vita lavorativa e vita personale.
Il sistema di conciliazione è un sistema complesso che
deve agire ed interagire su molteplici fattori; sui bisogni
dei singoli individui, sull’organizzazione del lavoro, sui
tempi e le forme della vita sociale, sui tempi delle città e dei
servizi erogati dal territorio. Un sistema di conciliazione
efficace sostiene e crea benefici sia per le persone che per le
aziende; aiuta infatti a ridurre il turnover e l’assenteismo,
facilita il reclutamento del personale, migliora l’immagine
dell’azienda, attutisce le conflittualità interne e, aumentando la sicurezza personale, migliora la qualità del lavoro.
Investendo su una nuova politica orientata alle Pari Opportunità, Coopselios sta progettando e strutturando diverse
strategie tese alla conciliazione.
Intanto ha individuato un Coordinatore di Conciliazione chiamato a gestire e ricercare soluzioni di reciproca
convenienza tra esigenze aziendali e bisogni dei lavoratori
e che in questo momento sta lavorando insieme all’ufficio
Attività Sociali cercando di ampliare e migliorare i progetti
di welfare aziendale; questo sia attraverso strategie interne,
sia avvalendosi di strumenti legislativi quali la Legge 53
che, attraverso bandi ministeriali, prevede l’accesso a possibili finanziamenti (Coopselios ha partecipato a luglio 2011
a questo bando). Contribuendo al benessere dei propri
lavoratori, a un clima più armonico di lavoro, Coopselios
muoverà un ulteriore passo nel più vasto campo della
responsabilità sociale, sostenendo un sistema di relazioni
più umano, più equilibrato, più equo.
ANNALISA LUSUARDI
Coordinatrice di Conciliazione
Coopselios premiata
per le Pari Opportunità
Si è svolta a Milano la
terza edizione dell’International Social Commitment Awards, promosso dall’Associazione
Cultura&Solidarietà,
il 10 ottobre 2011 al
Teatro San Babila. La
giuria ha selezionato fra
i premiati Coopselios
per le attività a tutela
dei diritti e delle pari
Guido Saccardi e Maria Cristina
opportunità. Fra gli
Remuzzi ritirano il Premio
altri premiati, in un
festival che valorizza le esperienze comunicative,
artistiche, politiche, professionali vicine al sociale e
alla solidarietà: Pupi Avati, che ha ricevuto il premio
dal Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, per il Film “Una Sconfinata Giovinezza”.
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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FOCUS
pari opportunità
Azioni di welfare cooperativo
Il termine “Welfare State”, “Stato
del benessere”, viene utilizzato
a partire dalla seconda guerra
mondiale per designare un sistema
socio-politico-economico in cui la
promozione della sicurezza e del
benessere dei cittadini è assunta
dallo Stato, nelle sue articolazioni
istituzionali e territoriali. Questo
sistema è adottato, in parte, anche
nella politica aziendale della nostra
cooperativa attraverso azioni e
convenzioni volte a sostenere i
lavoratori. I Regolamenti votati
dall’Assemblea dei soci nel 2008 regolamentano le sezioni soci e tutte le attività a carattere sociale intraprese
dalla Cooperativa.
Vi segnalo le attività più importanti:
• convenzione con Finanza & Lavoro (concessione di
prestiti ai soci lavoratori non finalizzati ad una specifica spesa);
• erogazione del premio di anzianità sociale;
• concessione ai soci lavoratori di una erogazione straordinaria del T.F.R.;
• convenzioni con istituzioni in grado di erogare prestazioni pensionistiche complementari (COOPERLAVORO);
• convenzioni per l’acquisto di beni e servizi a fruizione
individuale quali musei, teatri, palestre, agenzie viaggio, cartolibrerie, negozi, ristoranti, aziende trasporti,
centri benessere, cinema;
• convenzione con agenzia viaggi per l’utilizzo durante il
periodo estivo di appartamenti a costi contenuti.
Un paragrafo a parte la merita sicuramente la Convenzione con Mutua Nuova Sanità (Piano Sanitario gratuito
per tutti i soci lavoratori e i soci volontari sotto i 70 anni
di età). La convenzione prevede:
sconti su visite e accertamenti in libera professione nei
centri medici convenzionati (www.mutuanuovasanita.
it area riservata login: cooperativa password: sociale);
servizio medico d’urgenza (nelle ore coperte da guardia
medica) con numero verde 800212477;
servizio rimborso totale ticket sanitari;
Coopseliosnotizie | ottobre 2011
nuovi servizi di assistenza domiciliare (organizzazione
dei prelievi ed accertamenti domiciliari, consegna di
farmaci, consegna di esiti al domicilio, spesa a domicilio servizi attivi per persone impossibilitate a muoversi
dal proprio domicilio) modalità di accesso numero
verde 800212477.
Progetti 2012
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di ampliare i
servizi di Mutua Nuova Sanità (gratuiti per i soci) inserendo nella polizza i Servizi di Specialistica. Tutti i soci
potranno effettuare visite specialistiche e accertamenti
diagnostici presso i centri convenzionati in tempi brevi
(quelli della libera professione) pagando una franchigia.
Se ad esempio ho necessità di una visita urgente (rimangono scoperte solo visite ginecologiche e dentistiche)
mi rivolgo per l’appuntamento nei centri convenzionati
che mi riceveranno in brevissimo tempo e pagherò per
questa visita € 25,00 (a fronte di visite che normalmente
costano da € 80,00 a € 120,00). Potrò anche effettuare in
tempi brevi accertamenti quali TAC, Risonanze, Mammografie ecc pagando una franchigia di € 35,00 (a fronte
di accertamenti che costano da € 80,00 a € 200,00 circa).
Lo Sportello Sociale
Dal 1 ottobre è aperto presso la sede di Coopselios a
Reggio Emilia lo Sportello Sociale (contattabile anche
attraverso telefono) con lo scopo di individuare percorsi
mirati alla risoluzione di diverse problematiche di natura
organizzativa o di vita sociale e familiare che impediscono la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. All’interno dello Sportello il lavoratore potrà ricevere informazioni utili per orientarsi nella rete dei servizi aziendali e
territoriali. Lo Sportello sarà aperto il lunedì e il giovedì
dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e il mercoledì dalle ore 14,30
alle ore 17,30. Per info o appuntamenti potete contattare
l’ufficio Attività Sociali allo 0522/378676-335/1453580
(Claudia Manzini Responsabile Ufficio Attività Sociali)
e allo 0522/378644-320/4778806 (Annalisa Lusuardi
Coordinatore di conciliazione).
CLAUDIA MANZINI
Responsabile Attività Sociali
LA VOCE DI COOPSELIOS
non solo lavoro...
Il colore dell’impossibile
Una riflessione sull’uso “improprio” del colore presso il Centro
Arcobaleno di Correggio
L
avorare con la disabilità assume spesso il connotato della ricerca dell’impossibile realizzabile. Un
ossimoro. Alle volte esaltante, alle volte fastidioso.
Accettare la sfida di vivere quotidianamente con chi ha
dei limiti fisici e psichici impone uno sguardo costruito
sull’idea di una restituzione al “di noi diverso” di un
afflato di vita.
Si configura così il nostro lavoro, un pensiero non molto
lontano da chi concepisce la vita come una sfida alla
ricerca di un se stesso migliore. Migliore anche perché
migliori possono essere le condizioni di vita degli altri.
La nostra retorica di equipe ricerca quotidianamente
nella forza di volontà il motore della trasformazione. Il
gruppo alle volte ce la fa, alle altre no. Ma riparte sempre
dalla prostrazione. Il merito è nella capacità di sopportazione della frustrazione. Come dire: il risultato arriva
dopo un centinaio di tentativi.
Di fatto, chi di noi non lotta per un futuro migliore? Chi
di noi non pensa che il domani sognabile non sia migliore dell’oggi difficoltoso? Lo sappiamo di avere a che fare
con un illusione: ma questa ci tiene vivi, ci impone di
sperare e di accoglierci come esseri incompleti, sostanziati in una piccola parte di un tutto che è la vita. Che è il
nostro mondo circostante.
Anche questa volta abbiamo aperto gli occhi e quando
Matteo e Rita dell’Associazione Altrarte ci hanno proposto di tentare una strada nuova abbiamo immediatamente risposto affermativamente.
L’idea era questa: vestire gli utenti con una tuta bianca,
comprare del colore lavabile rosso e verde ed utilizzare
un sottofondo musicale per recitare una favola orientale.
Una celebrazione del tricolore, a modo nostro. Un pensiero per chi ha faticato ad unire realtà e storie diverse
sotto un’unica bandiera.
Quel giorno non abbiamo pensato che sporcarsi di
colore mani, piedi e vestiti volesse dire passare un paio
d’ore sotto la doccia con gli utenti. Abbiamo desiderato
dieci minuti di risate. Abbiamo rivolto l’attenzione alla
liberazione dello sfidare, per un giorno, il nostro senso
comune che ci vuole preziosamente ragionevoli. Di fatto
ognuno di noi lavora circolarmente attorno alle idee; ci
è sembrato pertanto naturale spingerci a dare il nostro
personale contributo alla realizzazione dell’impossibile
realizzabile.
Uno di noi ha preso in mano la macchina fotografica e ha
ripreso tutto. Vedere Silvio lanciare il colore sulla schiena
di Antonello è stata una folgorazione. Osservare Donella
sorridere, una liberazione. Ci è bastato e ci ha ripagato
della faticosa mattinata. In fondo abbiamo tentato e
abbiamo capito che l’impossibile alle volte ha un colore.
EQUIPE DEL CENTRO ARCOBALENO DI CORREGGIO
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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LA VOCE DI COOPSELIOS
idee, scambi, progetti
Nuovi metodi, nuova
motivazione
Mi chiamo Daniela e lavoro da circa
nove anni come Educatrice all’interno del servizio di assistenza per
l’integrazione scolastica. Nel mio
percorso lavorativo sono entrata in
contatto con diversi aspetti della
disabilità, dai meno gravi ad altri di
maggiore criticità, affrontati tutti
con un approccio empatico unito a
sapere specifico.
Spesso, però, nella nostra quotidianità, ci troviamo ad affrontare
situazioni estremamente problematiche sulle quali è necessario mantenere alta l’attenzione. Talvolta,
infatti, nella routine della quotidianità, tendiamo a farci delle opinioni
sulla nostra utenza e a rafforzarle
per poi basare su quest’ultime il
nostro modo di operare: il rischio è
quello di incappare in un circolo vizioso che può essere interrotto solo
per mezzo di un intervento esterno. La formazione, in questo caso,
diventa un tassello cruciale. Anche
a questo sono serviti gli incontri
formativi tenuti da Francesca
Cavallini e Fabiola Casarini, psicologhe e ricercatrici presso l’Università
di Parma e Docenti e Responsabili
presso i Centri TICE di Piacenza e
Castel San Giovanni. Gli incontri
vertevano sulla presentazione del
metodo operativo A.B.A. (Applied
Behavior Analysis).
Il metodo, elaborato per intervenire
nel caso di stereotipìe degenerative autolesionistiche, punta sulla
costruzione di stimoli in grado di
mantenere alta l’attenzione e, soprattutto, la motivazione dell’utente. Un metodo soddisfacente dal
punto di vista motivazionale anche
Coopseliosnotizie | ottobre 2011
per l’operatore in quanto offre una
modalità di confronto sulla base di
dati oggettivi con la conseguente
possibilità di sperimentare, attraverso tentativi ed errori, un’accettabile strategia di intervento atta a
fronteggiare nel miglior modo possibile la problematica in questione.
DANIELA IDRI
Educatrice
Cooperazione sociale
in Appennino
Si è svolto il 4 ottobre a Castelnovo
ne’ Monti il convegno “La sostenibilità della qualità sociale in Appennino. La cooperazione sociale come
risorsa”, organizzato da Legacoop
Reggio Emilia e Coopselios con il
patrocinio del Comune di Castelnovo ne’ Monti. È stata l’occasione
per una riflessione sul ruolo della
cooperazione sociale in Appennino
e sui possibili sviluppi del rapporto
tra le amministrazioni pubbliche e
la cooperazione nella ricerca di un
nuovo welfare.
Ha aperto i lavori Simona Caselli,
presidente di Legacoop Reggio Emilia. “Noi siamo convinti – ha spiegato
la presidente di Legacoop Caselli –
che oggi più che mai ci sia la necessità
di una riqualificazione degli strumenti
del welfare nel loro complesso, ma
anche l’opportunità di un intervento
privato qualificato, complementare e
integrativo rispetto al servizio pubblico sanitario e socio-sanitario, capace
di rispondere sul territorio e in forma
integrata alle esigenze della persona
nei diversi, e spesso nuovi bisogni. Ci
sembra che proprio dalla montagna
vengano indicazioni molto interessanti. Qua sono nate esperienze di grande
livello che dimostrano anche oggi come
la collaborazione tra amministrazioni pubbliche e privato sociale possa
dare grandi risultati, sia dal punto di
vista della qualità dei servizi che della
occupazione”.
Sono intervenuti al convegno: Katia
Cuoghi, di Coopselios, Rosanna
Bacci, presidente del Ginepro, e
Sergio Fiorini, di Alti Monti, per
la cooperazione sociale; l’assessore
ai Servizi sociali del Comune di
Castelnovo ne’ Monti Mirca Gabrini, la presidente della Provincia
Sonia Masini, il Direttore Generale
e la Coordinatrice Sociale dell’Ausl
Reggio Emilia Fausto Nicolini e
Elisabetta Negri.
Negli interventi è stato sottolineato
l’ottimo rapporto con la cooperazione sociale, e l’importante ruolo
che questa realtà svolge nei Comuni
dell’Appennino. Sono stati anche
affrontati i gravi problemi indotti
dalla crisi e dalla sempre maggiore
carenza di risorse da parte delle
pubbliche amministrazioni.
Ha concluso i lavori del convegno
Teresa Marzocchi, assessore alle
Politiche sociali della Regione
Emilia-Romagna, che ha toccato
alcune delle principali questioni che
riguardano il welfare e il ruolo del
privato sociale, a partire dalla revisione della Legge Regionale sulle
cooperative sociali.
LA VOCE DI COOPSELIOS
ricorrenze
Buon compleanno Lainate
Il 19 luglio la RSA di Lainate ha compiuto un anno e,
per l’occasione, l’animazione insieme alla Direzione e al
Personale della Struttura hanno deciso di organizzare
una “Festa di Compleanno” un po’ speciale.
Quella che inizialmente doveva essere una semplice
merenda in giardino con animazione musicale, con il
passare delle settimane e si è trasformata in un vero e
proprio Luna Park.
L’idea era quella di ricreare l’atmosfera di una festa
di paese con musica, danze e giochi. Con il dovuto
anticipo sono stati appesi avvisi all’interno della struttura, per informare parenti, chiedere collaborazione
per raccogliere materiale e allestire una piccola “pesca
miracolosa”.
Nelle settimane precedenti l’evento la saletta occupazionale della RSA si è trasformata in una specie di
magazzino e i parenti degli ospiti e tutti i dipendenti ne
hanno approfittato per “svuotare box e cantine”.
La mattina della festa con l’aiuto del personale e di
alcuni ospiti abbiamo iniziato ad addobbare la struttura
con festoni e palloncini, nel giardino sono stati allestiti,
oltre alla “pesca miracolosa”, il gioco delle bocce e una
pista per birilli; è stata inoltre gonfiata una piscina per
la pesca con i retini e da un vecchio manichino in ferro
battuto è stato ricavato un bersaglio per il lancio del
cerchio.
Ma il gioco che sicuramente ha riscosso più successo,
vista la stagione, è stato il lancio al bersaglio con i palloncini ad acqua.
Avevamo preparato dei pannelli di compensato con le
foto di alcuni dipendenti della struttura tra cui la Direttrice, l’Assistente Sociale, i Medici, l’Animatrice, la RAA
e il Caposala: ad ogni foto, opportunamente plastificata, corrispondeva un numero di punti. Dopo un primo
momento di imbarazzo da parte degli ospiti è partita
la gara e a turno gli anziani si sono divertiti a centrare
con i gavettoni le nostre facce, il tutto accompagnato
dall’animazione musicale di Giancarlo.
Con mio grande piacere nel pomeriggio ci hanno raggiunto anche alcuni ospiti della neonata RSD.
Ci chiedevamo se una festa, così organizzata, potesse
risultare alla fine una “bambinata”, ma gli ospiti sono
stati capaci di “prendersi in giro” e per un giorno di
ricordarsi come si gioca.
Un’esperienza che sicuramente sarà riproposta, che ha
contribuito ad aumentare il clima di affiatamento con
cui tutta l’equipe manda avanti la “baracca”, clima che
percepito dagli ospiti li aiuta a divertirsi senza freni
e inibizioni e che ci ha dimostrato che alla fine basta
poco per divertire e che a tutti fa bene, per un giorno,
tornare bambini.
CECILIA PIZZOCHERO
Educatrice R.S.A. Lainate
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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LA VOCE DI COOPSELIOS
ricorrenze
“Insieme per
loro… 3”
La ormai tradizionale festa “Insieme per loro” ha raggiunto la terza
edizione raccogliendo anche quest’anno un grande successo. Il 18
agosto, nell’area antistante la chiesa
di Niviano, si è svolta la festa per gli
ospiti delle case protette presenti
nel territorio del comune di Rivergaro: “Villa Verde” di Ancarano e la
Casa di riposo “Gasparini” di Pieve
Dugliara. L’idea è nata tre anni fa
con lo scopo di unire, almeno per
una sera, persone che lavorarono in
realtà diverse ma che hanno un fine
comune: il benessere degli ospiti
che abitano le strutture.
Protagonisti fondamentali per
realizzare questo evento sono stati
i volontari dei circoli “Il Castello” di
Niviano e il circolo “Carpia” di Suzzano che, come ormai di consueto,
hanno partecipato attivamente.
Lo spirito di solidarietà e la voglia
di fare qualcosa insieme negli anni
si sono consolidate e rafforzate,
tanto che il numero degli operatori delle due strutture, lavoratori
volontari nello stand della festa,
continua ad aumentare.
Questa edizione ha mostrato di
avere una marcia in più: si sono atCoopseliosnotizie | ottobre 2011
tivate molte persone anche di altri
paesi limitrofi.
Presenza oramai abituale di questa
festa è il Sindaco di Rivergaro, Pietro Martini che quest’anno ha manifestato la sua soddisfazione nel
vedere come due strutture operanti
nel medesimo territorio riescano
ad unirsi realizzando iniziative
significative per gli anziani. L’importanza di questa iniziativa è stata
sottolineata anche dal Vescovo di
Piacenza, Gianni Ambrosio, che ha
lodato lo spirito di collaborazione
degli operatori.
Un ringraziamento particolare
a Guido Saccardi, che ha voluto
festeggiare con noi, e a tutti i
parenti dei nostri anziani che, con
la loro presenza, danno voci ai loro
cari, che nonostante la malattia,
hanno ancora il desiderio di voler
essere parte integrante della nostra
società. Ringraziamo inoltre gli
operatori della Polizia Municipale
del Comune di Rivergaro che hanno
collaborato attivamente nello stand
gastronomico; Don Mauro Tramelli,
parroco di Niviano e cappellano
di Villa Verde. Infine un ringraziamento al gruppo giovani della
parrocchia di Niviano che sotto la
direzione del sig. Gianni ha dato un
contributo significativo e indispensabile.
Come ogni anno il ricavato della
festa verrà utilizzato dal circolo “il
Castello” per l’acquisto di strumenti
e attrezzature da donare alle due
strutture.
Considerato il successo della terza
edizione, l’appuntamento è per
il prossimo anno per la quarta
edizione, “Insieme per loro … 4”,
arrivederci!
CLAUDIO BORIOTTI
R.T.P. Settore Anziani, Piacenza
L’estate finisce
in festa!
Ma chi l’ha detto che la fine dell’estate deve essere triste? Certamente non noi che, anzi, abbiamo
festeggiato per due giorni con
musica, giochi, danze, grigliata e
bancarelle.
La nostra festa in realtà si è così
volutamente trasformata nella festa
di tutti noi, dei parenti, degli amici,
dell’intero quartiere che, come va
di moda in questi ultimi tempi, ha
trovato porte aperte.
La due giorni è così “volata” via
tra gli spettacoli dei ballerini della
scuole di danza “Niki Dance” e
“Pianeta Danza”, le bancarelle con
gli oggetti di artigianato dell’Associazione Auser, i giochi, la musica
di Alessandro, il nostro musico
terapeuta, e le canzoni del cantante
milanese Giancarlo. Ma, se come
dice un detto adattato “l’occhio vuole la sua parte, ma la pancia non si
tira indietro”, ecco che la splendida
cena con megagrigliata ha riscosso
un notevole successo. E ben pochi
sono stati i piatti che sono rientrati
in cucina con qualche avanzo, anzi!
Figlio di un ospite dell’R.S.A. Quarenghi
LA VOCE DI COOPSELIOS
l’esperienza di un genitore
Lettera di Gloria, mamma scettica!
Sono una mamma di un bimbo che frequenta il nido
L’Arca di Reggio Emilia.
Normalmente capita di mandare lettere o email per segnalare un disservizio o per esprimere la propria insoddisfazione, mentre in questo caso io sento il bisogno di
esternare la mia completa soddisfazione per l’esperienza che stiamo vivendo noi genitori e nostro figlio.
Vorrei fare alcune premesse. Oltre a questo bimbo che
frequenta da settembre la sezione piccoli, ho altri due
figli, gemelli, di 9 anni. Loro non hanno frequentato il
nido, perché a quei tempi ero a casa dal lavoro e sentivo il bisogno di crescerli io, di non perdermi neanche
un attimo delle loro conquiste e delle loro esperienze.
Con questo terzo figlio invece è stato tutto molto diverso. Dopo aver trascorso con lui i mesi della maternità
ho dovuto riprendere il mio lavoro. E così, tra mille
valutazioni, dubbi e perplessità, con molta tristezza e
scetticismo sono stata costretta a iscriverlo al nido...
con la speranza, dentro di me, che non ci fosse neanche
un posticino...
Invece, il giorno in cui piena di ansia ho consultato le
assegnazioni, ho dovuto fare i conti con la realtà....era
stato preso al nido L’Arca!! Ed ecco che ho iniziato a
dovermene fare una ragione. Non avendo mai vissuto
questa esperienza ed ero veramente piena di insicurezze. Ho sempre ritenuto gli asili nido una sorta di deposito per i bimbi. Anche quando ero andata a visitarne
alcuni, nonostante gli ambienti belli, nonostante le
rassicurazioni di chi aveva già vissuto questa esperienza, rimanevo scettica e convinta che comunque mi sarei
persa dei momenti di crescita del mio bimbo.
E così arrivò il giorno in cui conobbi le maestre e poi il
primo giorno di asilo. Il mio piccolo di 16 mesi mi fece
una grandissima tenerezza perché nella sua ingenuità
era molto felice di andare in questo posto nuovo. Però
non appena capì che l’asilo stava diventando la sua
quotidianità e non più un simpatico diversivo, il piccolo
iniziò a dare qualche segno di sofferenza. Ma tra i due
soffrivo sicuramente di più io!!!
Da subito, però, avevamo capito che in questo cammino non eravamo soli. C’erano tanti altri bimbi che
urlavano e tante altre mamme che uscivano dalla porta
“immagonate”, ma c’erano anche delle persone carinissime e disponibili, sempre pronte a consolare mamme
e bambini...le tate!!! Si chiamavano Brenda (che dopo
poco è stata sostituita da un’altra
maestra), Elena e
Vera.
Tra alti e bassi, il
mio bambino ha
raggiunto in breve
tempo la serenità, è diventato
tranquillo e non
sembra semplicemente rassegnato
alla sua nuova
realtà, anzi è proprio felice! Ora al mattino mi saluta
sereno perché sa che non gli mancheranno l’affetto e le
attenzioni.
Ora ho capito che devo ricredermi su tutto quello che
pensavo riguardo ai nidi. Non è vero che in questi mesi
mi sono persa dei momenti fondamentali della crescita
di mio figlio, anzi, c’è una grande continuità tra noi e
la sua vita all’asilo, le sue conquiste sono condivise con
persone stupende e questa esperienza ha arricchito sia
il piccolo che noi genitori.
Ringrazio Elena Arletti e Vera Tosi, perché ritengo
siano davvero delle tate stupende; sono sempre state
disponibili, attentissime (succede addirittura che si
accorgono prima di me se mio figlio non è in formissima...), sono sempre pronte a informare sulle attività
fatte, su quello che il bimbo ha scoperto, fatto, mangiato o disegnato; sono affettuose e amorevoli, non si
limitano a guardare e pulire i bambini, loro li amano
davvero questi piccoli che fino a qualche mese fa non
conoscevano neanche! Mio figlio non è mai tornato a
casa sporco, disordinato, è sempre curato e durante il
giorno mi nomina sempre i suoi piccoli amichetti e le
sue tate Vera ed Elena. E per me è davvero una tranquillità sapere che il mio bimbo trascorre le sue mattinate in compagnia di persone attente e scrupolose, di
cui io mi fido ciecamente.
Ora tutti i dubbi e il mio scetticismo non esistono
più, anzi! Addirittura rimpiango di non aver fatto fare
l’esperienza del nido anche agli altri miei figli!
GLORIA BONOMO
Mamma di Christian
ottobre 2011 | Coopseliosnotizie
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Periodico d’informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L- 27/02/2004, NR 26) ART. 1 COMMA 2, DCB RE
Coopselios
NOTIZIE
ANNO XIII
OTTOBRE 2011
Pari opportunità e conciliazione:
nuovi percorsi di R.S.I.
Foto di copertina: corteo di suffragette manifesta per il suffragio universale a New York nel 1912
Copyright American Press Association, 1912 (fonte: wikipedia.org)
COPERTINA OTTOBRE_2011.indd 1
DUE FONDAZIONI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO
NUOVI STRUMENTI COMUNICATIVI E METODOLOGICI
DENTRO AI SERVIZI: RIFLESSIONI E RACCONTI
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24-10-2011 17:27:17