Siate i benvenuti tra noi! Newsletter di aggiornamento sui

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Siate i benvenuti tra noi! Newsletter di aggiornamento sui
Numero maggio giugno 2008
Siate i
benvenuti tra noi!
Newsletter di aggiornamento sui progetti di
Amici dei Bambini in Marocco
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PDF créé avec la version d'essai pdfFactory Pro www.gs2i.fr/fineprint/pdffactory.htm
Marhaba Bicum, ovvero “siate i benvenuti
tra noi”. Eccovi il secondo numero del
2008, dalla nostra redazione estera, che
entra direttamente nelle vostre case per
tenervi aggiornati su quanto si sta facendo
in loco anche grazie al vostro aiuto e
sostegno.
Ricordiamo ancora che Marhaba Bicum
potrà arrivarvi comodamente a casa, sul
vostro computer, se vorrete segnalarci il
vostro indirizzo e-mail; se invece ricevete
il notiziario ma non lo desiderate, basta
inviarci
un
messaggio
all’indirizzo
sottostante e verrete cancellati dal nostro
indirizzario generale.
Se l’idea riscontra il Suo interesse e
desiderasse aderire a questa iniziativa è
necessario che comunichi la Sua e-mail
all’indirizzo di posta elettronica del nostro
ufficio: [email protected], affinché possa ricevere i
prossimi numeri del notiziario.
La newsletter è comunque disponibile anche
sul sito Internet di Amici dei Bambini,
all’indirizzo www.amicideibambini.it nelle
pagine dedicate ai progetti in Marocco.
Su questo numero:
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A come Abracadabra e Akkari!!!
La Prima formazione dell’associazione familiare Osraty
Un bar per essere premiati e la musica per domriere!
I bambini kafil riabbandonati e senza tutela
Il Paese delle cicogne
Carissimi sostenitori
Vi informiamo che quasi tutti i bambini sostenuti nei diversi centri di
accoglienza del Marocco saranno in colonia durante i mesi di luglio e
agosto. Di conseguenza, la corrispondenza potrà subire dei ritardi. Noi
stiamo raccogliendo tutte le letterine in arrivo e recapitarle ai bambini.
Per le loro risposte, tuttavia, potrebbe essere necessario attendere il
mese di settembre.
È comunque bene che i piccoli possano divertirsi e rilassarsi al mare o in
giro per il Marocco!!!
Grazie per la vostra comprensione e buona lettura!
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A come Abracadabra e Akkari!!!
Una domenica al Centro Akkari di Rabat per festeggiare “Abracadabra”, la giornata che Amici
dei Bambini, ha, ormai da anni, dedicato ai più sfortunati fra i piccoli, quelli abbandonati.
Quando siamo arrivati il cortile era vuoto, fatta eccezione per gli educatori e i volontari di
Caravane
sans
Frontières
che
lo
addobbavano e preparavano i giochi per la
festa. Poi, di colpo, sono arrivati loro, i
bambini, a decine, ed hanno riempito con le
loro grida di gioia tutto l’ambiente, è stato
bellissimo, sembravano impazziti, per
calmarli e convincerli a sedersi per
presentargli le attività c’è voluta tutta la
bravura di un volontario che li incantati con
canzoni e danze. In seguito sono stati divisi
per squadre e sono cominciate le sfide:
pittura, staffette, prove di canto, giochi di
abilità…davvero divertente. Ad animare
ulteriormente la festa è intervenuto un
clown, che i bimbi non hanno lasciato
respirare un attimo. Verso la fine del
pomeriggio, appena prima della merenda,
riuniti tutti al centro del cortile, abbiamo pronunciato la parola magica “Abracadabra”,
speriamo che forte e sentita com’è stata gridata dai bambini, possa davvero realizzare
l’obiettivo e regalare ad ogni figlio, una famiglia. Infine, dopo la merenda, è arrivato il tanto
atteso momento delle premiazioni, per le quali avevamo fatto realizzare delle vere coppe.
Immaginate, se ci riuscite, lo stupore negli occhi dei piccoli quando le hanno viste. Credevano di
aver vinto la Coppa del Mondo. E’ stato davvero un bellissimo pomeriggio, soprattutto perché
alla festa hanno partecipato anche alcune famiglie adottive coi loro figli, che naturalmente si
sono integrati perfettamente, oltre che tutto il personale del Centro, compresa la super attiva
direttrice e lo staff al gran completo di Ai.Bi. Marocco…“Abracadabra”!!!
Chiara Ceccon
Volontaria in formazione AiBi
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La prima formazione dell’associazione familiare Osraty
Nel quadro di un progetto UNDP, finanziato dalla cooperazione italiana, appena vinto
dall’associazione familiare Osraty, in partenariato con AiBi, si è svolta dal 5 all’8 luglio il primo
modulo formativo previsto.
Il progetto ha lo scopo di favorire il rafforzamento delle capacità di Osraty, cha rappresenta, in
Marocco, l’unico esempio di associazione
familiare a sostegno della Kafala (la forma di
adozione consentita dall’Islam ed in vigore nei
Paesi islamici). Accanto a quest’azione di
rafforzamento
interno
dell’associazione,
nell’ottica di uno sviluppo della sua azione nel
Paese, il progetto prevede una serie di attività,
come una campagna di informazione e
sensibilizzazione della società civile e delle
autorità sul tema dell’abbandono e della
Kafala, la creazione di due centri di servizio
(informativo e di sostegno psicologico) alle
coppie adottanti, nonché la formazione di un
gruppo di mutuo aiuto tra coppie adottive e
interessate alla Kafala.
La prima delle tre formazioni previste si è concentrata sulla gestione e l’amministrazione
contabile di un’associazione, con un focus sul percorso seguito da Aibi: come si passa da piccolo
gruppo di mutuo aiuto a grande associazione al servizio dei bambini abbandonati. Tutte le
formazioni sono tenute dal personale di AiBi Italia capace di trasmettere le capacità raccolte
negli anni, ma anche di raccogliere e stimolare le proposte e l’entusiasmo dei partner locali.
Anna Carmen Armato
Volontaria espatriata AiBi Marocco
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Un bar per essere premiati e la musica per dormire!
Come poco spesso accade, il centro di Ben Slimane ti apre il cuore! Questo centro ti da la prova
che esistono anche delle persone motivate davvero dall’interesse del bambino e che fanno tutti
gli sforzi possibili per far in modo che, anche se in un centro di accoglienza, possa crescere ed
essere educato in modo sano e completo.
Da poco, grazie all’aiuto economico di Amici
dei Bambini, attraverso il sostegno a distanza,
la direttrice ha introdotto due piccole ma
geniali novità. Lo scopo è quello di ottenere
maggiore disciplina dai bambini in modo tenuo
e senza violenze.
La prima è la creazione di un minibar
all’interno del giardino del centro dove i
bambini possono andare a sedersi e prendere
qualcosa utilizzando il buono, di un
determinato valore, che viene loro distribuito
una volta a settimana se si sono comportai
bene: niente buono per chi ha litigato, non fa i
compiti o non è ubbidiente! Ma al tempo stesso il minibar offre un esempio di socializzazione e
porta un angolo di mondo esterno dentro al centro. Una piccola cosa ma molto più efficace di
tante punizioni e utile a migliorare il comportamento dei bambini.
La seconda novità del centro riguarda, invece, la filodiffusione che è stata realizzata in tutti i
dormitori affinché i bambini si possano addormentare ascoltando la musica.
La direttrice e le educatrici, infatti, avevano difficoltà a calmare i bambini la sera, ad evitare
che chiacchierassero e litigassero, mentre la musica non appena si spegne la luce sembra li aiuti
a distendersi e prendere sonno più rapidamente.
Piccole cose che mostrano l’impegno e la volontà di fare tutto il possibile per rendere migliore
la vita dei piccoli ospiti di Ben Slimane!
Bouchra El Mahadoui
Operatrice Sad
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I bambini kafil riabbandonati e senza tutela
Accade spesso purtroppo che i Centri di accoglienza marocchini si ritrovino ad accogliere
nuovamente bambini che anni prima avevano visto partire tra le braccia di una mamma e un
papà.
Complici alcune peculiarità dell’attuale legge sulla kafala (l’istituto di diritto dei paesi islamici
che regola l’unica forma di adozione concessa, una sorta di affido sine die) e la mancata
idoneità di alcun coppie a divenire genitori, sono i bambini a subire le conseguenze di scelte
drammatiche.
Cio’ che accade è che se, anche dopo anni e anni, i genitori che hanno in kafala un bambino
decidono di non volerlo più tenere e di riportarlo in istituto, per le ragioni più diverse, sono
legittimati a farlo dal momento che la kafala li impegna in un rapporto di affido che non li rende
i tutori legali dei bambini e che può essere, per loro scelta, interrotto.
In tal modo, di recente al Centro Akkari di Rabat sono stati abbandonati per la seconda volta due
fratellini di 10 e 7 anni, dopo aver vissuto per 6 in una famiglia. La ragione? Stavano diventando
troppo capricciosi e la madre kafil soffriva di eccessivo stress a causa loro. Un’altra ragazza di
13 anni, invece, è stata riportata al centro di Ben Slimane per un peggioramento delle condizioni
economiche della famiglia molto facoltosa che l’aveva in kafala e la quale, a causa sua, non
riusciva a mantenere lo stesso status.
Si tratta evidentemente di decisioni e gesti crudeli compiuti a danno gravissimo dei bambini, a
causa di una legge che non ne tutela affatto gli interessi, ma si concentra unicamente sui
genitori.
L’intenzione di AiBi di lottare per una modifica del testo legislativo si intreccia con l’impegno in
tal senso della Ligue Marocaine pour la Protection de l’Enfance e della giovane associazione di
genitori kafil Osraty, che si batte perché la kafala possa divenire adozione a tutti gli effetti.
Anna Carmen Armato
Volontaria espatriata AiBi
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Il paese delle cicogne
Sono dovuta venire fino in Marocco per vederne così tante,
distanti ed eleganti, in volo a planare o arroccate sui loro
nidi di geometrica perfezione. Abitano rovine di
magnificenti palazzi o alti comignoli. Niente fagottini rosa
o azzurri attaccati al loro becco, niente missioni speciali.
Restano lì, distanti, appunto. Le ultime le ho sorprese sul
tetto di uno degli istituti con i quali collaboriamo, quello di
Benslimane, al suo interno decine di bambini senza
famiglia. L’ho trovata un’immagine stridente, carica di
ingiustizia. Tanti figli senza famiglia e tante famiglie senza
figli e nessuno che faccia da spola. Sia l’adozione
internazionale, che la forma di tutela nazionale, la Kafala,
comportano, in questo paese, davvero molte difficoltà per
le famiglie che vi si avvicinano, i bambini crescono e per le
cicogne finiscono per essere troppo pesanti. In questo
scenario il ruolo del sostenitore, il vostro, diventa
infinitamente importante. Per un bambino abbandonato
sapere che da qualche parte c’è qualcuno che investe in
affetto su di lui, che si interessa alla sua vita presente e
scommette su un suo futuro migliore diventa vitale, tiene accesa in lui la speranza.
Perciò ancora grazie per quello che fate, in fondo anche l’Italia ha le sue cicogne e fanno tanti
voli, col cuore…
Chiara Ceccon
Volontaria in formazione AiBi
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Carissimi sostenitori,
Alla fine di questo Sol, vi ricordiamo che siamo sempre a Vostra disposizione per
chiarimenti
o
informazioni
tramite
il
nostro
indirizzo
mail:
[email protected] e invitiamo chi non lo avesse ancora fatto a comunicarci
il Suo indirizzo di posta elettronica, per rendere la comunicazione sempre più
pratica e veloce.
Anche se la corrispondenza ci giunge già al nuovo indirizzo, vogliamo ricordarlo
ancora una volta per chi non avesse ancora preso nota:
AiBi, Servizio traduzioni Sad,
42 rue El Mourabitine, apt. 52,
Hassan – Rabat, Maroc
Preghiamo inoltre tutti i cari sostenitori che ci inviano dei regalini per i bambini
sostenuti, di NON inserire sulla busta il nome del bambino, ma solo l’indirizzo di
Ai.Bi (l’ufficio postale altrimenti si rifiuta di consegnarci il pacco).
Grazie mille e buone vacanze a tutti!
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