SISTEMI ANTIOSSIDANTI DI STREPTOCOCCUS MUTANS, UN
Transcript
SISTEMI ANTIOSSIDANTI DI STREPTOCOCCUS MUTANS, UN
SISTEMI ANTIOSSIDANTI DI STREPTOCOCCUS MUTANS, UN PATOGENO COINVOLTO NELLA CARIE DENTARIA A. De Vendittis,* M. Amato, F. Riccitiello, R. Rullo, M. Masullo, E. De Vendittis Dip. Biochimica Biotecnologie Mediche, Dip. Scienze Odontostomatologiche Maxillo Facciali, Fac. Medicina e Chirurgia, Università di Napoli Federico II Le infezioni endodontiche sono causate da microrganismi patogeni appartenenti alla famiglia degli anaerobi obbligati che, avendo grande capacità di adattamento alla sopravvivenza nell’ambiente ossidante della bocca, devono disporre di un efficiente sistema di controllo dell’omeostasi redox. Lo studio dei meccanismi molecolari con cui si realizza tale controllo in Streptococcus mutans, il principale agente eziologico per lo sviluppo della carie dentaria, nasce dalla possibilità di “sfruttare” eventuali punti di criticità da utilizzare per la progettazione di nuovi farmaci da impiegare nella prevenzione e/o trattamento delle lesioni endodontiche. Un recente studio condotto in questo laboratorio ha consentito di caratterizzare una forma ricombinante della superossido dismutasi da S. mutans (rSmSOD), l’enzima che elimina l’anione superossido prodotto durante il consumo di ossigeno. In particolare è stato appurato che la rSmSOD appartiene al gruppo delle SOD “cambialistiche”, in grado cioè di funzionare con ioni Fe o Mn nel sito attivo ed è stato dimostrato che la diversa captazione del metallo costituisce un adattamento alle differenti condizioni di crescita di S. mutans nel cavo orale. Inoltre, la presenza di Fe o Mn nel sito attivo modifica la sensibilità della rSmSOD verso alcuni inattivatori fisiologici con proprietà ossidanti, quali il perossido d’idrogeno o il perossinitrito. La ricerca è stata ora allargata al sistema della tioredossina, costituito dal flavoenzima NADPH-dipendente tioredossina riduttasi (SmTrxR) e dal suo substrato proteico, la tioredossina (SmTrx). Tale sistema provvede al mantenimento dello stato ridotto delle proteine citoplasmatiche, riducendo gli eventuali ponti disolfuro formatisi tra residui di cisteina liberi di proteine bersaglio. Sono stati realizzati i vettori per l’espressione eterologa sia della SmTrx che della SmTrxR e sono state prodotte le loro forme ricombinanti. Si sta procedendo ora alla caratterizzazione delle loro proprietà biochimiche. Misure di attività della rSmTrx, effettuate mediante dosaggio nefelometrico di precipitazione di insulina in presenza di DTT, hanno indicato che tale fattore proteico è pienamente attivo. Per la rSmTrxR il suo dosaggio sarà eseguito mediante riduzione di un substrato sintetico in presenza di NADPH. La disponibilità dei due fattori proteici in forma attiva consentirà infine di procedere con la caratterizzazione delle loro proprietà biochimiche e di realizzare in vitro il sistema ricostituito della tioredossina di S. mutans. Area tematica: 05 Parole chiave: S. mutans; SOD; Tioredossina Pubblicazioni recenti: De Vendittis A et al., Mol. BioSyst. 6 (2010) 1973-1982.