Intervento di Azzurra Solinas Rappresentante degli studenti
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Intervento di Azzurra Solinas Rappresentante degli studenti
Intervento di Azzurra Solinas Rappresentante degli studenti Magnifico Rettore, Autorità, Studenti, Convenuti nella giornata celebrativa dei 450 anni della fondazione della nostra Università, le rappresentanze studentesche colgono l’occasione per effettuare una riflessione sulla condizione dell'Università e degli studenti sardi nello specifico. Quest’anno trascorso non è stato facile sotto molti punti di vista, ma gli studenti hanno lavorato assiduamente per portare avanti iniziative e progetti per il bene della nostra Università su tematiche relative alla didattica, alla mobilità studentesca regionale, nazionale e internazionale, la valorizzazione del merito e la tutela dei diritti degli studenti. Crediamo fortemente che queste, siano le tematiche cardine di ogni sano sistema Universitario, riteniamo che merito e internazionalizzazione, oggi più che mai, debbano essere i pilastri del sistema Italiano. Sul merito e la meritocrazia, non si può non citare la legge 240, che introduce un sistema di valutazione degli atenei, sistema che non ha incrementato la meritocrazia ma, a parer nostro, ha abbassato lo standard di qualità degli Atenei, che spesso si ritrovano ad essere dei meri esamifici, mirando più al numero che alla qualità e le competenza dei laureati. Per non parlare della totale assenza di una reale lotta al fenomeno del nepotismo all'interno del sistema universitario italiano. La legge 240 cerca di porre le sue basi su criteri come, rinnovamento, nuova didattica, ma non tiene conto dei provvedimenti finanziari che ad essa sono correlati. La conseguenza più diretta è l'impossibilità di offrire servizi validi agli studenti, destinare risorse sufficienti alla ricerca e alle nuove tecnologie. Le problematiche maggiori, come spesso accade, si riscontrano negli Atenei del meridione: ciò ha provocato, tra l’altro, un incremento del flusso migratorio di studenti verso il settentrione del paese. Moltissimi Atenei, sopratutto nel Mezzogiorno, hanno cercato di porre rimedio ai tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, con l'incremento delle contribuzioni studentesche. Rimedio che il nostro Ateneo e i suoi organi di governo hanno cercato di evitare, tenendo sempre presenti le particolarità locali e le difficoltà che la crisi economica in Sardegna determina sui bilanci delle famiglie. Essere studenti, ed esserlo in Sardegna, spesso è una condizione difficile. Non chiediamo differente trattamento rispetto ai nostri colleghi di altre regioni, ma bensì, chiediamo pari diritti e pari opportunità. Come studenti sardi crediamo che investire in servizi agli studenti e garantire un offerta formativa che sia concorrenziale rispetto agli altri atenei italiani, sia la base per vedere garantito il nostro futuro e le aspettative lavorative all'interno della nostra isola. Sul piano locale è altresì importante riportare in questa sede i notevoli e positivi risultati raggiunti dall’Ersu di Sassari, dai suoi dipendenti e amministratori, in termini di qualità e tipologia dei servizi. L’apertura della nuova Residenza sita in Via Rosello consentirà di poter soddisfare la domanda di alloggio di altri 41 studenti, gli impegni di spesa previsti per la totale ristrutturazione delle residenze di Via Verona e Padre Manzella, la partecipazione al bando del MIUR per ottenere un finanziamento di 1 milione di euro al fine di implementare le dotazioni tecnologiche per il risparmio energetico della ex Brigata Sassari, ed infine lo straordinario risultato ottenuto col cofinanziamento di 20 milioni di euro, per un totale di 40, per la realizzazione del cosidetto campus universitario con 500 posti letto, che consentirà nel 2014 di superare quota 1000 posti letto per studenti universitari. Il contenimento delle tariffe per la mensa, l’adozione di un nuovo menù che vada incontro alle esigenze di vegetariani, vegani e celiaci, e ancora, il forte contributo per l’abbattimento del costo del trasporto urbano e una rigorosa verifica sui requisiti degli idonei al fine di garantire trasparenza ed equità sono risposte alle esigenze degli studenti degne di nota. Va ribadito che tutto ciò è il risultato di impegno e sacrificio, conoscenza delle problematiche e pragmatismo di una rappresentanza studentesca, la nostra, ostile agli slogan e alle urla, proiettata esclusivamente alla realtà delle cose, alla ricerca di solide e convincenti soluzioni. Certo, ribadiamo tutta la nostra indignazione per i tagli effettuati dalla Regione sul Diritto allo Studio Universitario: quasi 900 mila euro in meno sul capitolo borse di studio, circa mezzo milione di euro in meno su quello relativo ai costi di gestione, la drastica riduzione dei contributi per il fittocasa, il mancato finanziamento del bando relativo alla cooperazione internazionale. Al tempo stesso, il blocco delle assunzioni rischia di dequalificare l’offerta dei servizi. Volgendo però lo sguardo oltremare, rispetto alle iniziative politiche sul sostegno economico dell’Universitaria e del Diritto allo Studio osserviamo che le operazioni di definanziamento cambiano nella forma ma non nella sostanza. Opposizione totale, la nostra, contro lo strumento del “prestito d’onore”, forma di indebitamento precoce fortemente sostenuta nel decreto attuativo della riforma Gelmini. Per concludere, un ringraziamento per il grande impegno e la collaborazione va Magnifico Rettore, il Prorettore e il Direttore Generale, nonché dei collaboratori tutti, grazie ai quali, il nostro impegno di studenti e di rappresentanti, è stato reso più valido e puntuale. Grazie e auguri all’Università di Sassari.