13 - Federazione Coldiretti Torino

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13 - Federazione Coldiretti Torino
Psr - misura 111.1
sottoazione B
Federazione Italiana
Gruppi Coltivatori Sviluppo
Federsviluppo
Associazione regionale del Piemonte
Programma sviluppo rurale 2007-2013 Fondo europeo agricolo
Informazione nel settore agricolo per lo sviluppo rurale
zzz Il Bacillus thuringiensis compie
110 anni, almeno per quanto riguarda la sua scoperta. I suoi usi
agronomici presero piede soprattutto in seguito allo sviluppo delle
prime forme di agricoltura biologica moderna: si tratta infatti di un
microrganismo utilizzato per produrre antiparassitari naturali diffusamente impiegati nella difesa
delle colture orticole, frutticole, forestali e nel verde pubblico, grazie
alla sua capacità di rispettare gli
organismi utili e alla bassa persistenza nell’ambiente.
Il Bacillus thuringiensis, da un
punto di vista ambientale, è un batterio sporigeno che vive normalmente nel terreno. Se però le sue
spore vengono purificate e poi
spruzzate sulle superfici fogliari,
esso può provocare problemi agli
insetti nel cui intestino – se sono
sensibili – una volta ingerito il batterio avviene la sporulazione, cui
segue la liberazione di alcune tossine in grado di danneggiare il tratto digerente delle larve.
Le principali sottospecie d’interesse pratico per il controllo degli
insetti dannosi in agricoltura sono
tre: kurstaki e aizawai, attive contro molte specie di lepidotteri; tenebrionis, attiva contro alcune
specie di coleotteri della famiglia
dei crisomelidi.
Nei formulati commerciali gli
ingredienti attivi sono costituiti da
spore del batterio e da cristalli proteici; più raramente sono presenti i
soli cristalli.
Le tossine, innocue per l’uomo
anche per una questione di pH
gastrico, sono prodotte sotto forma di cristalli, i quali si dissolvono in particolari condizioni di alcalinità spinta con valori di pH
superiori a 9.
Di certo, l’efficacia di un formulato è in diretta correlazione alle
16-30 settembre 2011
Pagine informative
anno 67 – numero 17
Il Bacillus thuringiensis
compie centodieci anni
Batterio sporigeno che vive normalmente nel terreno
modalità e alla tipologia di formulazione. A parità di microrganismo
utilizzato, infatti, è la qualità del
formulato e della sua conservazione e manipolazione a fare la differenza al momento dell’applicazione, che viene effettuata con le stesse attrezzature impiegate nei comuni trattamenti antiparassitari.
Per risparmiare sulle quantità
d’impiego e ottenere i migliori risultati, è fondamentale intervenire contro le larve giovani che, come noto, sono le più sensibili; in
caso contrario, occorrerà aumentare le dosi d’impiego, senza tuttavia avere la garanzia di buoni risultati. Di conseguenza è vantag-
gioso monitorare la dinamica di
presenza degli adulti – e quindi
delle ovideposizioni – servendosi
di trappole a feromoni, se disponibili, che aiutano ad eseguire i
trattamenti al momento opportuno. Informazioni ancora più affidabili si possono ottenere abbinando le trappole a feromoni a
periodici campionamenti sulle
piante, alla ricerca di larve e uova.
Nel caso la dinamica di popolazione dell’insetto bersaglio sia caratterizzata da un prolungato periodo di presenza degli adulti, i trattamenti vanno ripetuti a non più
di 7 giorni l’uno dall’altro.
È importante che l’agricoltore
sappia bene quali sono le caratteristiche dell’insetto bersaglio, dell’ambiente in cui si dovrà operare e
del formulato commerciale che
verrà impiegato.
Indicazioni:
1) la scelta del prodotto va fatta
considerando lo spettro d’azione e
quindi controllando sull’etichetta
della confezione la sottospecie e il
ceppo. Per esempio, un Bt della
sottospecie tenebrionis non dovrà
essere impiegato per il controllo
della piralide del mais, che è un lepidottero, ma piuttosto contro la
dorifora della patata, che è un coleottero;
2) la conoscenza della specie
d’appartenenza dell’insetto bersaglio è fondamentale per la scelta
del formulato. Per esempio, se una
coltura di cavoli viene attaccata da
larve di lepidotteri occorre sapere
se si tratta di cavolaia, rapaiola,
plutella o mamestra e se sono presenti una o più specie. In base alla
risposta, verrà scelto il ceppo di Bt
più efficace: infatti, se fra gli insetti che infestano la coltura ci fosse
anche la mamestra, sarebbe più
indicato un Bt della sottospecie aizawai, in caso contrario andrebbe
bene la sottospecie kurstaki; in
presenza di mamestra, ma con solo Bt kurstaki a disposizione, si dovrà invece intervenire con dosi più
elevate e, soprattutto, su larve
molto giovani;
3) l’uso del Bt non può essere
fatto senza conoscere i principali
tratti del ciclo biologico e del comportamento dell’insetto bersaglio. Per esempio, il Bt non è efficace contro le larve di insetti che si
sviluppano direttamente all’interno dei fusti, ma piuttosto contro quelle che si alimentano prevalentemente di foglie;
4) il Bt è un antiparassitario “vivo”, pertanto è fondamentale accertarsi della qualità di conservazione
del formulato che si sta per acquistare o impiegare. Il Bt va conservato in locali bui, freschi e asciutti; in
queste condizioni mantiene la sua
efficacia per un paio di anni;
5) dal momento che il Bt agisce
solo per ingestione, la sua distribuzione sulla vegetazione deve essere
omogenea e caratterizzata da una
copertura uniforme delle foglie e
dei frutti da proteggere;
6) il Bt è fotolabile – quindi si
può degradare se esposto alla luce
– per cui i trattamenti vanno ese-
Notizie dal portale per lo sviluppo rurale
colari attuative, all’analisi quantitativa e qualitativa dell’avanzamento della spesa dei Psr, con focus sulle principali misure di finanziamento. Sotto i riflettori saranno anche l’attività della Rete
Rurale Nazionale e la narrazione
dei casi più significativi che emergono dal territorio italiano. In evidenza la rubrica “Sportello Giovani” con cui PianetaPsr vuol dare il
suo contributo al ricambio generazionale, riportando storie di
successo aziendale, testimonial di
progetti che hanno avuto proprio
nei finanziamenti dei Psr la determinante leva finanziaria. Con particolare attenzione sarà seguito lo
sviluppo della cosiddetta “green
economy” – economia verde,
un’economia il cui impatto ambientale sia contenuto entro limiti
accettabili – e l’ampio capitolo
delle attività connesse, il cui ruolo
di diversificazione e di integrazione del reddito agricolo ha un saldo
ancoraggio proprio nelle misure
dei Psr. Il quadro dell’informazione è completato anche da approfondimenti
monotematici,
pubblicati sul “Magazine Rrn”, allegato trimestrale della newsletter
PianetaPs, che nel suo primo numero tratta dei rapporti tra agricoltura e biodiversità.
In quest’ottica, PianetaPsr intende proporsi come punto di incontro per aziende agricole, enti
guiti verso sera. Se dopo il trattamento piove, l’applicazione va ripetuta;
7) le caratteristiche dell’acqua
impiegata per il trattamento sono
importanti: innanzitutto il pH
della soluzione pronta per l’irrorazione dovrebbe essere compreso
tra 5 e 7. Infatti, se esso fosse troppo acido le proteine che costituiscono i cristalli si denaturerebbero perdendo il loro potere insetticida; se invece esso fosse maggiore
o uguale a 8 i cristalli potrebbero
iniziare a degradarsi nelle varie
subunità tossiche prima ancora
dell’ingestione da parte dell’insetto e giungere nel suo intestino in
una forma inattiva perché troppo
degradata. A tale proposito è bene
non mescolare mai il Bt a fitofarmaci a reazione alcalina, come per
esempio il rame. Se l’acqua che
viene impiegata nel trattamento
ha di per sé un pH troppo elevato,
occorre quindi acidificarla aggiungendo un po’ di aceto o acido
citrico. È bene inoltre evitare di
impiegare acqua con concentrazioni di cloro superiori alla norma.
zz Fonti
Scuola esperienziale
e banca dati Fitogest.com
Alcuni dei
principali
argomenti trattati
sul numero
di settembre
PianetaPsr, la newsletter che mette in rete l’attualità delle politiche di sviluppo rurale
zzz È on-line PianetaPsr, la newsletter che mette in rete l’attualità
con l’informazione di servizio sullo sviluppo rurale. L’approccio divulgativo integra la comunicazione della Rete Rurale Nazionale e
allarga il target a un pubblico più
generalista. Nella newsletter vengono dunque dati alle notizie un
taglio e un linguaggio accessibili
anche ai non addetti ai lavori, valorizzando non solo l’agricoltura
come attività economica, ma anche la sua nuova veste di fornitrice di beni di pubblica utilità, capace di creare occupazione e di svolgere un ruolo decisivo in termini
di tutela dell’ambiente e di crescita del territorio, con particolare
riferimento alle aree rurali. Un
ruolo che la stessa Unione europea ha messo al centro della politica agricola comune già da alcuni
anni e che intende rafforzare anche in futuro con la prossima
riforma che regolerà l’agricoltura
europea fino al 2020.
PianetaPsr seguirà con attenzione il negoziato sulla nuova Pac,
ma nel suo obiettivo resta primaria la missione di informazione di
servizio. Saranno molti gli argomenti trattati mensilmente, con
aggiornamenti anche settimanali:
gli articoli e i servizi prenderanno
spunto dalla cronaca e dall’attualità che, direttamente o indirettamente, coinvolgono la politica
dello sviluppo rurale e dei relativi
programmi regionali. Ampio spazio sarà dato alle norme e alle cir-
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locali, organizzazioni di categoria,
sindacati e istituzioni; in una parola, il cosiddetto partenariato, aperto anche al contributo di esperti e
opinion leader, in grado di fornire
punti di vista e chiavi di lettura importanti per comprendere le dinamiche socio-economiche dell’agricoltura e delle aree rurali.
Il cuore della redazione è rappresentato dai tanti dirigenti,
funzionari e collaboratori della
Rete Rurale Nazionale, il cui compito principale è quello di “tradurre” la conoscenza professionale in informazione di servizio
accessibile a tutti.
zz Info
http://www.pianetapsr.it
zz In primo piano:
l Cofinanziamenti al 95 per
cento per i Paesi in crisi.
Riforma Pac:
l In cantiere le polizze salvareddito;
l Il pagamento unico sotto la
lente.
Il punto sui Psr:
l Lampeggia la “spia rossa”
del disimpegno;
l In arrivo mutui agevolati
per chi investe;
l Tabacco, 20 milioni per aiutare il settore.
Focus:
l Una carta vincente chiamata filiera.
Regioni:
l Sicilia - La sterzata del Psr
per contrastare l’effetto
crisi;
l Lazio - Il pacchetto giovani
fa da volano dei
finanziamenti.
Sportello Giovani:
l In vetrina 40 progetti
innovativi firmati Psr;
l Giovani donne al timone
delle aziende.
Agroenergie:
l Le serre chiedono spazio al
IV Conto energia.
Innovazione:
l Così la semina su sodo
evita l’erosione del suolo.
Gli speciali
l Il sistema fiscale in agricoltura - parte II.