Iniziamo a parlare del Bottom Turn. Il miglior modo di

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Iniziamo a parlare del Bottom Turn. Il miglior modo di
Iniziamo a parlare del Bottom Turn.
Il miglior modo di approcciare qualsiasi manovra nelle onde è quello di farlo con una
buona velocità: per questo motivo, prima di iniziare la surfata, state sulla parte più
alta dell’onda e mantenetevi il più vicino possibile al lip; solo quando vi accorgete che
la stessa onda è diventata molto verticale, buttatevi giù a tutta velocità verso la
pancia per iniziare a curvare con la vostra tavola.
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Durante questa fase di transizione, comunemente chiamata Bottom Turn, in questo
primo caso (vedi sequenza fotografica 1 e 3) in Back Foot, che tradotto vuol dire
Bottom eseguito con il peso del proprio corpo tutto sul piede posteriore, provate
dunque a mantenere nella curva la velocità al massimo, cercando di mantenere il
bordo interno della vostra tavola in acqua. Quindi in questo passaggio cambiate
l’intensità della forza esercitata sul bordo interno della tavola, spostando
gradatamente la pressione del vostro piede posteriore sulla tavola mentre curvate
nella pancia dell’onda, per poter poi risalire sulla stessa ancora con ottima velocità
ed evitare che la tavola saltelli e si stoppi. Questo movimento iniziale è simile a quello
che fareste per impostare una strambata radicale e, ricordate inoltre, più sarete
aggressivi e veloci e più leggera e docile sarà la vela fra le vostre mani: questo vi
permetterà di potervi concentrare soprattutto sulla conduzione del bordo interno e
sul raggio della vostra curva, ma nel contempo dovrete anche tenere la vela il più
vicino possibile al vostro corpo e per riuscirci è basilare che la mano posteriore sia
bella larga verso la bugna e tiri forte il boma.
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Anche per il Bottom Turn (vedi sequenza fotografica 2 e 4) in Front Foot, che
tradotto vuol dire Bottom eseguito con il peso del proprio corpo tutto sul piede
anteriore, la cosa più importante per poterlo impostare correttamente è arrivare
alla base dell’onda con una velocità elevatissima. Per ottenerla, lanciatevi giù
dall’onda buttandovi col corpo in avanti, in modo tale da mantenere il rail frontside
della vostra tavola tutto in acqua. Dunque a maggior ragione anche con questo tipo
di Bottom vale la regola di aspettare che l’onda diventi bella ripida prima di
partire, infatti, solo quando il lip ci porta ci si lancia giù dall’onda trasversalmente,
rimanendo più a lungo sulla parte più ripida per acquistare maggior velocità,
piegando le gambe e tenendo le mani larghe sul boma. Riepilogando, per questo
tipo di Bottom ci si lancia alla base dell’onda solo una volta raggiunta una buona
velocità, questo è fondamentale, con il corpo tutto proteso in avanti e le mani belle
larghe sul boma e, soprattutto per chi è all’inizio, può essere utile spostare la
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mano posteriore ancora più indietro e cazzare forte per evitare che la bugna
tocchi l’acqua e per favorire lo spostamento della vela e del baricentro del corpo
in avanti. Questo, assieme alla forte pressione esercitata dalla punta dei piedi sul
bordo interno della tavola, favorirà la presa sull’acqua della tavola durante tutta
la curva del Bottom. Il Bottom in Front Foot è indicato per tavole Single Fin e tavole
Quad e solo su onde dal logo high in su, mentre quello in Back Foot si presta a
qualsiasi tavola ed altezza d’onda.
Per finire vi do un consiglio: cercate di eseguire in entrambi i due tipi di Bottom
delle linee dolci, questo vi permetterà di mantenere quasi inalterata la vostra
velocità iniziale e di effettuare la fase di risalita verso la cresta dell’onda con
abbastanza potenza da lasciarvi fare quello che più vi pare e piace (Cut Back, Off
the Lip, Aerial, 360 e via discorrendo).
Have fun and “GO FOR IT”