Il Cut Back è appunto una manovra originaria del surf da onda, la

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Il Cut Back è appunto una manovra originaria del surf da onda, la
Il Cut Back è appunto una manovra originaria del surf da onda, la differenza è che
per poterla eseguire nel surf sono indispensabili sia una perfetta padronanza
dell’onda che un totale controllo della tavola, mentre nel windsurf abbiamo il
vantaggio di avere una vela che ci aiuta a mantenere velocità ed equilibrio durante
l’esecuzione della stessa. Questa manovra può essere eseguita con qualunque tipo
di onda e vento ed è la curva che si effettua sulla parte più ripida del lip, dopo il
Bottom Turn, per tornare nuovamente alla base dell’onda.
Il Cut Back, in relazione alla conformazione della spalla dell'onda, alla sua potenza
ed al grado di difficoltà della curva che si intende intraprendere, si può eseguire in
svariati modi passando da un “classic Cut Back” (vedi sequenza 1) con un raggio
della curva molto ampio, ad uno con curva più stretta od, infine, ad un “Cut Back in
re-back” sull’onda (vedi sequenza 2), secco ed aggressivo con un notevole spruzzo
d’acqua e con la tavola che ritorna nel punto originale di entrata sull’onda.
Quest’ultima, al momento, è la transizione più in voga tra i guru del wave riding
moderno come Kauli Seadi, Keith Teboul e Levi Siver che, grazie anche ai nuovi shape
delle tavole multi fin da loro sviluppati negli ultimi anni, ne hanno favorito
l’esecuzione. La manovra andrà eseguita in velocità sulla sommità dell'onda o al
massimo a metà della stessa; se la impostate diversamente rischierete di scendere
troppo verso la base del frangente e di perdere tutta la velocità. Per compiere il
movimento che vi consentirà di far curvare la tavola a 180° dovrete agire spingendo
sul bordo esterno (quello che guarda verso terra) con il piede posteriore; il busto,
abbastanza basso, dovrà ruotare e sbilanciarsi verso la direzione che intendete
prendere, con un movimento tanto più brusco quanto più la manovra vorrà essere
eseguita in maniera aggressiva. Ora vi spiegherò meglio fase per fase.
Dopo il Bottom Turn (analizzato nel capitolo I sul precedente numero di Funboard),
iniziate a girare nel momento in cui, alzando lo sguardo, localizzate il punto esatto in
cui volete piazzare il vostro Cut Back. Il punto migliore è quello più vicino possibile
alla parte dell’onda che sta rompendo.
Risalendo l’onda assumete una posizione più centrale con il corpo, mantenendo
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sempre lo sguardo fisso sul punto in cui volete andare a colpire il lip. Mentre ci si
avvicina al lip si passa dalla presa larga ad una più stretta del boma, spostando la
mano della bugna più avanti (in vicinanza delle cimette del trapezio). Le prime volte
provate ad esagerare, mettete la mano posteriore di fianco a quella anteriore e vi
renderete conto di quanto questo movimento sia importante per far sventare la vela
e permettervi di spingere a fondo la tavola durante il Cut Back. Altra cosa
fondamentale è che il piede posteriore deve prendere tutta la poppa della tavola e
spingere forte sul tallone per far mordere l’acqua al bordo backside prima del Cut
Back e far girare la tavola velocemente, passando appunto dal bordo frontside a
quello backside, sfruttando anche tutto il peso del vostro corpo.
Più spingerete forte col piede posteriore e più radicale sarà il vostro Cut Back, ma
ricordatevi però di non piantarvi e di lasciare nuovamente correre la vostra tavola
verso la base dell’onda per ricominciare tutto da capo. Un ultimo consiglio, il surf
da onda o il bodyboard aiutano moltissimo ad imparare a leggere le onde ed a capire
quindi in anticipo come e dove frangeranno. Questa è una dote essenziale per
trovarsi sempre nel punto giusto ed al momento giusto, per poter piazzare
sorprendenti Cut Back per la vostra gioia e l'ammirazione di chi vi guarda.
Have fun and “GO FOR IT”
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