pdf 6.2 Mb - Natalino Russo

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cli Lùis ilunuel rùìrierririo sulÌr
snrìdir pef Sxntirgo dc Corììp{rsleltìl.r
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(oorprìgntì.fúì chl ùfe.ìrcclo. ìpcllc$ini
diLcuireNo h ciitì dellx Grlizir nr cuil!
t m c l i z i o n er u o l e r ì p o s i n o l c s p o g l i c
dcll tìposroÌoGixco,no.
Ircdrhn.ì() sù pcr lc rìì()nliìgne\.ersoi
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nc clcll. Gîlizia. h complsnix dcllc srel
lc è unr costxnlc.Dircll().r olest. qr.reslo
è un vixggio dcllîniîìî, r'n irnrenfio
nicnre .ftutb ofigimìle. pertorso dr .ri
glirir di Fìsonc pcr inoîni più dispiì'
iìri seùrdici .lonnc c ùonrini. 'ìrinisrri.
oonrini di cùltuù c diplonÌìîìci. fr(liosi
c spot,lili. pellegfirìi in nrîrci. solîo il
shnroto dellî conchiglix che .lx sccoli
f xppfcscnÌr qùcslo pellegi'ug!jìo
E un rixggio tìrro e fitxtro. e forse
poprio i'l quesrosrr ì1suo fascino.n.'lla
(tucci! sorrilce indelebilediqùanticiso
Do girì pxsstìri.Nei segni chc hxnno lxscirro, ìn unl n'xclizìonechL'nra(. i di
vcrsi popol, di l'xjs \îsco. Nrlxfra.
R i o l a ,c a s r i l l . vì L e ó o .G . r l i c i a D n e 6 e
rcgionic dilcr'sc lirgue. sftr'i. e cùltlrfe.
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Inìpossibile pcr.lL1si, si rfxtta rto di
rììcl(eNi in selld c. senzx xlcunr lcLlr.
pedrìrfe re,so lbccrno
Camino
de
t€ vie per Sdtjago sono molteplici, attraversano tutra l'Eufopa secondo un disegno a raggiera. I? più famosa e i e
r€ssante è queÌla chiamara Camino
Francés. Il viaggio ha inizio ai piedi del
versante franc€se dei Pirenei, nel piccoto
centro di SaintJean-Pied{e-Pod.
,,sello"
Qui oueniamo subiro il primo
(timbro) sulla "credencial' e, aft?versato
prinra il barrio "espanol" e poÌ la poÍ2 di
Notre Dame, ci merirmo sulla salira verso il Pùefo de ]banea. a quota 1.057. E,
un inizio faticoso, dopo uJintera siomata in aùtostEda venmdo dau'Italia e una
notre roppo corta per îiguadagnar€ forze. Ma pian pianino siamo in cima e poco dopo già a RoncevaÍes, il mitico luogo dele gesta di Orlando. Non è un vero
e proprio centro: una chiesa con con,
venlo, un paio cli accoglienti risrori e
l'ostelo p€r i pelegrini.
Il paesaggio è alpino, tuto inrorno
maesrosemonragne e boschi a pefdta
ddchio, e paroL e proftlmi. Ptr chr è a
piedl la prima appa finisce qùi. Ma la
nostra pedalata conrinua.
In breve attraversiamo bei cenrri dai
nomi evocativi come Bufguer€, zubiri,
Maci sonoanche
althevie giacobee
consTddoto dal I9a7 -Htno
tth.îario dltuîale dev &.ropaI
c.n ardrú gta.obeo ptuÌtoíe strade
tmnqlílka su BJlaIro o stmatù cú
tuù,t saUscddl Sùto soadatè te rie
cbe poltano 4 S4ì.ddgo: tra te 7nù
antLba .tbe l CMtno
Fra@se
des.alto ia qt@sto ftportagq cí sM
íl Port<tgbese, i! Marlnìt a tl Percofto
.lel Nord e Lt Vla deuArgeúa Wr.q {
porúe.1, SaíÍtfeút Plad de porL
Nelú.J,<ttoAlatul4, ln ,narcia Mso
I\rèno de lbanetL
Larrasoaùa. ci sembra di giungere a
Pampiona in ùn batter dì pedali. Una
breve visit, al cenrro,ml il iempo srffÌge e il nostro obiemivo è rxggiungere per
l a s e m P u e n t eì a R e i n s .Q u i i l C a m i n o
Francéssi unisce a quello Aiagonés provenienîe da ùn altro impofanre valico
dei Pìrcnei, il Puerto de Somport. Ci accomodiamo per h noslE pnma noîe sùÌ
Camino. r'accoglìenza all'Albergue de
Padres Reparadoresè ideaie: comodi leÈ
ti, po*anoni intern€t, parcheggio interno per le bici. Riposiamo benissimo.
Siamo in qùattro con ahrettanre bici:
Salvatore, l,{arcellino, Alessio ed io. Tutri
con bo6e, ìo con un caneÍo fafto in €asa rh fonìna di avere un papa ingeenoso) sul qu.Àleho caricarogli ono-nove
chìi che mi porto dierro. h bella sragione ci evta il peso dì un abbigliamenro
,A.bbiamodtrnì divemi e io resto quasi
sempre indietro, inrenro a fare foto e a
pedalrJe sereno. Dopo Puente la Reina
Ìa 6îrada ci conduce, Dassando Der I,o
grono, capitale della liioja, alla Ànzicxa
Nàiera, dove conclùdiamo la seconda
giornata in sella con una cena abbondante e un sonno ristoratore nel moder
no Gtello locale. Il Camino de Samiago,
lante volte sognato e desidemro, comin
cia a prendere forma sono i pedalir "Caminante no hay camino, se hace camino
al andar" ricordano i versi di Anronio
11giomo dopo ci asperîa una rappa interessa e. Con l'obietrivo di raggiungere Burgos pas,mo per SantoDomrngo
de Ia Calzada, dove vis,riamo la bella
caftedmle. All'interno ci accoglie il."nto
di ùn gallo, in bela mostra in una teca
ben illuminata e preparata a mo' di pollaio, in una cappella a sinist'a dela na
145
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lt) a'):)',)
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14'Lizttti,t
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Omni il paesîggio è cîmbixto, quesrî è gii la spagnrìcome
Ìa conosconotulti, polvc.c e sole. A un ceÍo pùnto nii rccorgo
di avef pe.so il contxtto .on gli
altd. Accendo il cellulxfeiùn
sms dice _Sìamodneni a
S a h a g Í r n " I. o p e r ò h o
li '
a?r;îffi
qualchechi
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Ecco
segnie mitideiviandantÍ
Calzadìllade la
sÙìlia "aÌbergùe" ci
nrette poco a convincets
mi. Mi lèrmo lì. RÌaccendo il relefo
no e mando un snìs: Ci vediamoin
un gallo inporantc, lcgato a un famoso
mirJcolo dcl passxto,uno dci tanti chc
insienle x leggende e aneddoti popolan.r il Crmjno dc Saniìago
Ci f.cciàmo rinlbrJre la "crcdcncial" e
siamo nuovamcnie in sella. la stmda per
Burgos è ancora lungà. AÍraversìamo
gmziosi centri come Redecilla del Cami
no, Espinosadel Camino, Aapuerca (a
poca diranza le làmose grote), e a sem
quasÌ fan! approdìamoà Bu]3os,che si
presenra come una gran.le ma accogliente ci!tà. Districandoci net traffico ur
bano. un po' do,nendando un po' an
dando a naso, riùsciamo a guadagnare il
bel parco in cui è ubicato I ostello.
Qui lìcciamo conoscenz
gxzzo che ha Gricato le s
pessegginoe sia îndando da rondra I
Città del Capo. E pa.tito tre mesi fa,
chissàqu:ìnto tempo ha ancoradavanti.
conunmantello
eunazuogl
perhonaocia
Etsendo un itineraio
storico, íl
Canino de Santiago è anàaîo arriccbendosí di míti e leggende e sÉ
gnifìcatí esoterici, spessasíntetizza
ti in sinboll cbe sono .lluentate ae
It Più difÍuso e conosciuto è la
concbielia (detta "concba de Santiago"), la CaPa Santa emblema dí
saegezza e simbolo de 'auuenuto
pellegrinaggio. Dal Mediaew in poí
í Pelegnní giacobei di rítorno dal
l1logo sacro sí sona fregiati de a
concbíglia, rendendolo tl sínbolo
uniL'etsale del Cammíno: quasl tuttí coloro cbe íntraprendono la
narcía ne banno una Eià alla partenza. Oggí è ín tufti i caúellí cbe
seAnano la direzione.
Gli c.ntícbí pellegrinì diretti t1
Santiago estíL,ano n nantello
sctro con soqra cucita Ia croce di
SantiaEo, e si apPogAiauano a un
bastone (detto
cajado'
a
"bordón') cbe rccan le4ata in ci
("catabaza") co|1
funzione di bonaccia Peî t'acqua e
Per nParare il caPo dal sole e
da a Píoggía Lsaùano n cappe o
tlè tto se nP llc e mente som bre rc.
Concbiglia, zucca e bastone sono
ancora oggi i sínboli più díffusi
lunqo il cammtuq e rendono îicanoscibíli í uiandanti.
Il gìomo dopo facciamoun giro velo
ce al ce.t1o, passandoìn bìcì davantial
la ,naestosa facciata della caÍedlale, dove un pellegrino in bronzo se ne sta sedulo su unà panchjna a riposare.
L'uscita da Burgos con le prime luci
del maùino è suggesdva.Per un'agevole
stemta ?ttraversiamo campì coìtivati, ti
no a dio..are sù asialto. Il senrìercdeì
pellegrini continùa legge.mente pnì a
su.l. ma noi.ìecidiaDo diseguire la slm
da. anche pe.ché il mio caÍello non mi
consemedi percorere fòndi molto acci
E così che affiYìamo a Casrojeriz.
plssrndo pcr nlnùscoli cenffi dove non
inco.damo un anima.per campi di grano verdissnri e stenninrti. non avendo
avanti alr.o clie la lìnea dell orizzonre.
solo verso nord, stumare sùllo sfondo, le
sgome di alcùne montagne,che però a
quella disranzanon incutono alcun ti
Sfi?dinetleserte
esúerati agpvoli
L'rerdendo
le Mse
dal tuft|
deuo
st aE '4 sí affnúa r4î raíd di ahrerc
&n .bilortetri poteîdo sceguele dt
vAsie ìltîacclato sùlle sttu te
aslaltatè o ltngo ì sèittelì che hdfltu
unfddo Mpattd
I'tmporTaúe è
atw uM bìcì nbssto e br@ Aaîtbq
ì sli!rceidi soto cotttutí e tut .laîúo
t tgu4 il cons:tglb è qrèAÒ .li dfl.laft
nolte este,Iw
Pt^@ e M.lefl
Ltsltare I bolghi e st 'lngn aflLTzla
cof t taút PelleArtut .lel CMùa
A
slnktr4 tlctuefto.lt
Saf Aite
t47
Italia". E' utu bella sefa, solilaria e I'an
quìlla. Faccio conoscenzacon i gestori
dell'ostello, il brasiliano ,A.cacioe l'italia
na Orìetta. Sono simp'rtici, e mi raccontano ùna gran quàntità di aneddoti. Decido che il modo migliore di fare questo
viaggjo è dawcro andar piàno, il pÌù
possibile, in modo dà arivare presto negli ostellj e padare con gli altri pellegrini
carùninaton e pedalatori.
Dietro ogni volto c'è ùn mondo che
vaÌe la pena scoprirc.
Un altro risveglio. Ormai è il quinto
giomo. continuo ancora per bei sentieri
che attnversano ceturi runli come Ber
cianos del Real Camino, El Bu€o Rane
ro, ReLiegos.
A Mansilla de las Mulas il
pe.corso finjsce parallelo alla strada e
non c'è più t accià d'ombm. Ecco le porte di t€ón. Fa un càldo terificante anche
perché sono le ore cenlrali del giomo.
l'awicinamento alla citt': è spossante,
si svolge inevitabil,nente tutto in ùna pe
rjferia piunosto btutta, e ancor peggiore
è il tntto successivo, owiamente drino a
ovest, col sole che brucia la f^ccìa. Ped^
lo pedalo e p.ina di sem sono ad Astorga. Ho fatto 145 chilometri e barcollo.
VoLevoandar piano ma il paesaggio del'
la meseta" mi ha fatto pedala.e come jn
Entro nell'aLberguede San Javiea a
due passi dalla canedrale e dal pzl^zzo
vescovile, opera di Gaudì. Qui incoffro i
miei amici, che sono stupiri di vedermi
ani re. Ci abbracciamo e ci scìambiamo
larghi sorisi, ma loro hanno intenzione
di dspettare ùn progmnìma a tappe, Ìo
da donani voglio andare pjan pianino.
Decidiamo che dawero ci si vede in ltalia. La buonanotte è un saiuto a lungo
A1 mio risveglio sono già pariti. E' il
sesto giorno, mi attende la salita del
Puefto de Manjdín, e mi awio msse8na
to. Pe. strada incontro ùn brasilizno in
monociclo. Fa pare della jarga schiera
di personaggi che fanno il cammino in
nodo personale, sravagànte, a vohe
massacmnte. una foro anche a lùi e via
per la salita. El canso, Rabanal del Caml
no, Foncebadón c finalmente Manjarin
Qùi um grossa croce di feno è il ricettacolo delle pielre che Ì pellegrini si porrano da casa per aggiungere un ganello
a un'ope!" collettiva. Dawero jmpres
sionante. Ma ora è dìscesa. Una cafello
awerîe i ciclisti delLaforte pendenza. In-
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piedi c pcllcg.nrì nr l)ici Ccnirmo hsic.rc ìn ùn dslorxntinodcl ccnro. nrcnltu
Àrod inpxzzî Lhrbeli.cquazzonc. lùni
co in ruito ìÌ ùìo Cimirc.
o f p u . c _ l i x Ì r n r ) sg r Ì c g o . s ( ! ù ( ) s( ; r c
sÙr) t' l,sclc. Dxn.i gia po(o rl \ ilh g g i ( )( l i H e ù c r i t r sd.o \ c h r i n i r n ,h s r l i î x p i i L l e m r r id i l t ] r o i l C r ù n r ) i l h L . r 1 , )
(li O Crbrciio Non è un gtun.lisln.llo:
6 5 0r k r f i r . i r l r s . h i k m c l i i . U x i i t r r L
L()(lùru è 'rcgli rLlÌì ì rrc. chc portlno r
ll (rrrcllr) rììilirì dicl,o conìe nn n l()
ostinrrr) c clc\() lirnìxùri trir \1)[c r fi
ptundcrc 1|r(() lnlrnto rÌÌÌr'izz(!rt. sì stt
prîp:ìrrrdo unx gùn r(nìr.r1Lî:ca il í,
l c n ] . l l Ì n l T z o n r eè g d g k r c l r P o .c t r ì t l ( )
j n L . ! n Ò e s p L o d o n oc o l o r ì d x l ) f i \ ì . l o
A l l r . n 1 , s i x l z r i l \ . c n t ( )L. $ c i ) b n i c ì r r '
grgli pe.lx nrxcchnrxiòL()g(licr. Il prcstìggloè nrxcsloso..' i colod lo tunù)no
crììozionrìnle Dr uni frne tL tx h rtu
di fuLrr.drllrlrr'iì onr.'l l. (ìxlizìx c ichi
l o m c r r i d r rl ì , c G n r . l ! . l o l x g i ( ' Ì r x r . r l
rcDLo,scrìtrtìndofòlo ]ile c.se nr tieúa
del bolgo di o ccbrctu illLr.riDrle dxl
solc dflncn).ìcl Lrrnnrlo
-{nche lr prìiienzr dtì l'jonferrrclx è
piNcc\olc.con lc pritle lu.i del ùîrliro
Qucrr è quxsì Cii'Lizil srrirle. ,Lùr.luc
E questr cfu Iùltirììx g nde srllll
rorrl.rn., h fierezzrìlo le e le d\e..li
c x z i o n in r z n r n t ì l i s r e I s l o è l ( ì r l i z r " . . l e l p c f c o f s o O L l r \ o g i o f n , ) r ' ] ( d l l o
Paesini
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I aúmt
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dì aO .hilí. in ottoìe
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alfaltre A sittistr4 tna.lelle
Iabelle cbe .lesctitoto
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na.quillo sù ùn xhopirno fino xllrlt ì o p r s $ . l I l L ( ) d o P o b ( 1 . 1 3 7n r c Ì d )
s e g ù i t od r u n r d i s . e s r i n l i n i l r p c l
c ù 1 1 cc c J n ì p j ( r ) L ( i \ r r i T u l ( ) è . x . r
b ì ! t ( ) [ u n o s p c t L x c o l od i \ e r ( l e e d r
p t r s . o l ì D ! ( l u c s t ( ) D r o r n c n r ok s c i o
I rsi:'ho e mi .ìcci.lo x strrc il piir pos
sibilc su srcùxr) E così aLtravcfso
tresini comc TrircrsteL c 5în Xil.
p c L . o . r c . d o ! n o s t r r . l ( ) n ei n . l e c i s .
s r l i r ! r r ì r . rs f l e n d i d o . d ì c x s e N r a l ì c
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sxggh pcr l rnhx. I un nnno rd Nn'
dxrc rncor pia' pirno
lDconÎtu un.rustr'iiìcasullir scssirnrin..
paÍilr r picdi dr lbncesvrlles con un
caAnohro.5orri.lc ,Ofrììri'ììrncr poco
E se lo dice leì .. L'oitavanotte lho
tfrscofs.rr Portome.íl. prese rÌ bol
.lo .li ùn lago aÍiiìciale che ha co
stretrogli abiùnti a stollarepoÍancio
si înclìe la catredl:llee alcuni pezzi
cleimigliori palazzi.
Noite sùl pivinenro di p.ìle$É co
mùnîle. Ma sono così $rnco, e anche
ùn po fèlice, che dormo profondamente.I poco dopo lîlba. che a qLre'
sta longitudine liene più rarcli,sono
sii in sella,rrmverso le nebbie del la
go, per la sfnda che sale dolce ve6o
venus cle Naón. Omrai nrancadxne
f o p o c o .D a i 7 0 . 1 m e l i d i q u o t ad i v e n
tas scen.lo coì renro nr iaccìare6o Pa
hs de Reì e finisco a pr.rnzere a Meli.ìe,
riservandonrì per il poniedggio h b.eve
salirx rf3 Ilibxdizo da Bairo e AfzÍrx. E
îd Arzirx îìi lèl1no a dormne, per lìrl!ì
tl]î noÍe pri x dì Sanriago.
Qùi in Galiziagli ostellìper pellegrinì
so.o ùoho cufrìri.semìnno piccole cx'
se svedesi, curàte nei minìni dettaglì.
2ccoglientic con llospitîleros cofesi e
senpre sofrklenri.cone se srarelì ad îc'
coglic.c ogni giorno .ìecine.li pellegrini
fossc il sogno dellî loro vira.
Ma forse conìincio rcl esserestanco.
la rîgxza dell'osrellon1i svegliadicen'
domi: .Childiamo alle otroe meza,.
.Sì,sì - ticcio io scusi, ni aÌz-osubi
lo,, e noto che non c'è PiLìnessuno..ll
faÍo è che sono le nove..., conclude lei
sguxfdo a tefr o gùîrdrndo lî
canipagnadi lato,e ncll'ulún1orfarto boschi dì eùcalipti.Imp.ovvjslìmente sbùcail hroSo?tteso,h Dcta del pellegdnaggio"
Una stelei. g,?nik) annùnciî lx
cirrà. Gli ultìnri dieci chìlonietd
sono di pe fefh. mi aggilrstosul
lî sell.r e ci do dent.o. Aho clel
Mo e do Gozo, do\€ ìpeÌÌegùrì
con un soniso.sì.
sono proprio st:ìnco.lla da qr.ìia Santiî
go resranosolo trenracinque
chilomet'ì
senzxdislivellisignificÙivi.Mi nreltoì.
sellae coproal ralle àroreltltimo trat
to. voÍei mlle are àncora,andarepiù
Qùando Sentiagoè ìn f.istanon mi
sembravero. Pedalae pedala,con l<r
199(t
1997
1998
1999
rgo- DrNDtrf,CA
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s€t'lA\mA
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Dlc-IIjùU
Dlc. IlOIrlD[JA
2000
Vìr8gro$lfEter lld iirh
Dic.CRaUA
si feùmno a prcndere fiaro.l,oi l ìngrcs
so nella città. U Ìr sÍadr per il ccntro,
edìficiausrerjin gl?niio. segni.li un pxs
sxlo di grandi aspiruzioni.-A.lliniziodel
Xll secolo. Diego Gelnicz. lcsco\o di
Sanrìagoe cancellieredi calizia. ponò
acldirfturx ltì cflì r corÌpctc.e con lìo
nu conìeclrpitalcdelL crislia.ìtà.
Passosortoun porîlc.love unx ragazrusr (sarunìen_
to ladi,ionrìle clell. Galizi"). poi sbuco
neua Pirzza do Ob.rdoifo. 'lx pìuza
dellopellì d oro . E Lurlastricatodì g|nnito. il nìio carrcllo saltella runrorosanìente. TulÌi si voltano e Frre I'n rpp l a u s o c h c ! r i e m o z i o n a .E c l e c c o l î
$rndc (iìucdmle. eccessivanelle tòrmc
cli un robusto canapone.lhnovrrto da
oîlo persone in tog!, Inrcensierevjene
rcceso c laito oscillar€conre un inpressiomnLc rlt.lena nel lfanseÍo afiolhto
di fcdcli. pellegfi,ricrmminatori e sem-
E ùno speftacoÌoemozionanle,rnchc
pefché la scenogralìr è curìîissina: al
oronrenrodel riro pafie lî polifòniadiun
vo:llio assislereallx lirnzione delle .lo
co'o xccorrprgnito dnllorgrno a crnne.
dici. Non so.o credente.n1r sro facdr.k) E così xnche chi non è infenoato da
un pcrco.soche ha un gnndc significak) moiivi reÌigiosi non può .csìsrcfe alla
religioso c voglio turlo conoscendonc commozione.ll Bolaiunìeiroarpprcscn
mfti gli îspetli. La messaè ìn varie lin- ra il niomenro dell'rrdvo, e pochi ricsco
gue, e allx fine si celebrail riîo del Botr
noa Ù?tienefele lacrlme.
lirmeitu. E un enome incensieresospcso alla cupola della c.ttedrxle per nìezzo
I l \ i x S g i o f i n i f e l ) b ex S x n t i r g o .n a
lvevo decisodi xndarerncof,r piiÌ piano
e loglio rìspenareil pîncr con nre stesso
Sìcchéimpacchertolî bjci e la spedìsco
diÍeÍenìente :Lcasî. trli nlctb sùlle sprl
le !ìno zainetroe dccido che è il cxso di
Id Lggendo r@co a che ùnd stevú,
xndare tln òve finisce lx tera. a Capo
cor íl srolBcb.lt
lù.e, ttutícò
da'Míta
Peloaio kt stra.laf,o
at
5o chc nnpicAheò tÍe giorni. Nfa an'
luogo ín csi qo sepolto I cotpo .lI Sat
cori non so qua.b sa.i bello. una volil
Gìdco@; poí b stelb spa/ì a Copo
sulloceano,vcde.e u. carÌrninaioreche
F{iísterc. Pq questo t peuegllí
.rlza le briìccix e grì.1" "por fin!' genan'
dosi nclloc.ano co. tlrÍo lo zaino. Non
fri dat Medíoac\ .lopo esserc afrbati
.tu1tcdttedr@le di saittago (tuu.tlot )
so neppurc clìc gue.dxrc ì1lmmonlo dal
ptccot4 porìale), cofttflLatanotrtoi
Firo cli Fislcrx è come sra'€ sulla prua
(a bt ', uno scorcìo)
di utu nxvc, su unx zxtteÍadì pietra,per
fno a Fitìstm
sall'Oceono Atlartr.o
dirlr con Josa Sa.xmago.Ila qùesra è
e b rac..Etíerorc la co@htgltla a
testtùoît tÉo del ùìa8gto coiclus.\
Nataliro Russo
fultimaemozione
a CapoFinisterre
2001
2002
200.1
200{
Gen. C,{SENIIN0
GenCos'[{Nc,{
Gí - MOLDAvÀ
Crn-LoIRA
Feb.ISL{NDA
lirggiom vichirghi
Feb'Al-SÀAn
Feb. Sú'DÀIIIq{
Feb' CUNIO
2005
Eanovembtt
úveandiamo?
4...
Feb- !R01TNZA
Mù. C0rulCA
ùla BASIII(r{TÀ
ùlú-FL{NCL{CORn
À{ar-vmoM
Mr'r{llCONA
Apr- GmM,{NÌA
Apr.FIX&${
Apr.cÀsnoC{XO
Àpr'OI,{NDA
À!r.L{GODIGÀIDA
Mrg.S{OA{
Mrg'AUSnU
Mag' MONIILEPIM
vhggio rà gli uLivie k
Mrg.ÀMIÀTA
\t8!ioslhFndi,i
Giu' YAII!STLÌR
Giu SEIIIIM
Giu-mÀZ
Giu-P$,{ELESl,ts
IBXI
tr1g- IRÌ.AIDA
Lù9.COM4ICO
IxB. vÀLD'oSSOL{
hg ' l{II{ Y]{lDtS!5{
Ciu. Arrc ADIGE
\'irSgio
LaiÌ l?goM,ggior v d g 8o s uk n o n ú g n È riaS8io
slk ci.hbilipiù
Ago.IMJnmo
rgo- mIL\0ADRAIICO Ago- LÀra{D[, NonD
Ago,BETGIO!
FIANDI!
LW.MONfl$mUM
S€t-ATTO
MÙGÍIO
S۔-E{6jDN{
S€t-IANGHD
s€1.sHfIUNm
Lù9.Àrn DIqJNm
0n-lorcrlN
ot. svEza
of. AljsrxAUA
NoYPORIoG{IO
NOY.
IIITIM DEIIIOru
$rggioinLlgurìi
N@-NORìI{NDIÀ
Nor.G[RV,{NL{
Dh. VAI,ITNOS'TA
Dic' tll,lNzÀ
Dic-BIEI{GNA
Dic.GI0nO]|NU
lurgoh RìrcúdeSli
Ulivi
Uag.DO!OMm
Glù.MEIàUR0
lgo . MOÀTCAIh'I
|ltlantov
llaarte,
storla
tolliefattorie
Per800chilomet
tnsaliscendi
epianurcasola
tA VIA
DEtNORD
cbe b'sogna pane un percoEo cbe supe
lcco quetto
- sapercper cantninre a ra le nantagne Per ,íe diproSmlnmare ùaggic,,sce
Ie due strade si incantragliendo trt cliw6i Peîca6í.
macon
na a Puente Li Reina, raq- strada
afPascinante
gíungendo Santíago in 78O minorlpunúd'appoggÌo
chílorneh. In blc! èPossiqAltro traccíato aÍfascíle otganízzare a Piacere te
tappe,canfidanio su a prc- nante è il camlno del Nor-
TAVIA
FRANCESE
più
e, con un po' di fortuna assisterc aí cori sacri.
Rtspetto al Canina
Fnncés questoPerco6o rísulta mena attrezzato, con
punti di ailoggio meno
frequenti, tappe abblieate,
e un traccìato plù adatto
alLt bici da nontagna.
E larotta battuta,faclle
progmmmare
rcúppe
"No ba! un camino a
Compostela,haJ, caminos
que confu))en en otras".
Recita cosi una frase ricor
rente nelle istítuzioní clzesi
oacupanotlel pe egnnaggio
a Santiagorle Compostela.
Nel corso dei secoli la
cxtà del santo è stata rag
gíunta da díuersi Postl
d'Eurapa, da est come da
nord e da s d. EsistonaPerclò lnnumeretolí strade, alalne delle quali Più utílízzate e attîezzate- Nel reportaqe è descn o il trctccíata
più noto, il Camina
Francés, lttilízzato
le da 'Eu-
(nho d'oehlo sslle posslb'' tar.lantt alel canntrc
dt Santtago, cbe ael
dtr ognt Ítalte d'ELtulte
s@otl è stato a:îfrontato d.t PeLAdtt ptuùdtatt
Poggío.
r52
Si
te, orrero del Nord, ancbe
detto Catnlno de Ouieda.
Raggiunge SantiaSo dalla
costa settentianale della
Penisola lberica, attauer
sando scenari dí Srande
LAVIA
DETUOCEANO
gntago
St constelia di Perconere
il tr4tto da Ríbadeo a sarl
tiago PassandoPer l'íncanterole monasterc di Soba,lo
de losMan|es, dote è Possibilepemottare ln un'atmosfera monastica autenl ica,
Del tuttoPanicolareè il
CaminodeFi eÍa f MlLxía,
cbebane da Santiaqo
piuîtostocbeaw,odaa. È ta
naturaleprosecuzlonedi cbí,
aîiuato al îeînlne del
.Pellegnnaggìa",
ba ancara
Da
frnoaCapo
Finistere,
lns chllom€ùl
2 . 6_o i
C è h nrudtt
as/àL.tta. Percotr'l
.Ìalla
naggior
Pate rlei cíclísti,
11017ché
dai tanti
cbe rlecí.lana di i11ctoci.tfe almeno
pef un trcîta. i11
tnacchina. la miti
ca strada dei Pelle
2-€- o"/
Sí PLò sceElierc
quù1.lí .lí percoîerc
integtulnlente il seilùeta, mdi eccessira,
menîe.tcci.lentalo,
na cne conùnque t1chie.le una bici ,nbusta, ù1e91íose uin Mtb
alnnbrtízzata
oppù
re .ti .ldrc l4 srradn
la ".re.Iercial" st pLÒ cbiedm Mhe It ItaU4 poì ta
Mptetata
coìt , tbnbîí deAli osteut luîgo ít pnorso
nglía .lí petldlare e clesidem
rarlliungerc it cottíne
l1aturclede a renn: caPo
Finisîere. Il îlacciato sí
snoda nctt'intemo. h1 tdale
9A chílonlehi co\1dùe
,rcden1i iJìtEt intenne.li che
rrouana ancara agal
Ponti, resli .lí faníJícazio1|i, Piet rc Dlil iari. Pr08etî6ta pet
cal1Eiu|qe'e t 1énda
ad Aslafga, la stta-
h questa caso Lrld
quah qlte bici.lettd
!.1 bene. 411clxed..t shat
.la, ueglio se ibri.la a
A ?ectiti è fauibile dnche
,1 un satoEionlo, da Santia
go per boschi d i e calipti fno
LEATTRE
VIEMINORI
Dalla
Viadell'ffgento
frno
allaretedeisentierl
delsud
Esistotlo aftn percot:i. lL.a
Pr.tticati, Perciò .lú.tsi .le!
hnÍo sconosciuli. Tì|| qùesîi i
PiLtllosîa ímPortal|te è il Caù1ii1ohLglés, Lttilizz.tto tfut
cbi sbarca o sbaicata sulld
cost.l o.ci.lentale della Gali
zia. Petcorendo a piedí sol
Iaula I1tIIi1n0haÌto.
ProPia percbé paca .fre
quetlrato. questa itinenùo è
,lena dtîrczzaîa.Pai i cami
1los .lel Sùr. na rcte tli sen
tien a su.l dí Santiago, an
da fu poi ptah1ryat.1 a sud
chbssi Poco Lrtìlizzati e in Lia Jiila a Sit)iglí.! e a io.l Ina
.ti recuqerc L1ítpafte .let ga.1 Glon. ùbú è tta le tB.le
refna regiotlale de .t GaliPiù batîuîe per Santiago nn
zi.t. Cosi conle i Canìnos de è w1'alîernatiLra ualkla pet
Baúanza ! el tnat de Aratl
cbí LolesseattrarEìsarc IAù
sa, cbe
al nare.
.16l,sía e l'Esh'ena.1ù .
C'è "anna.Ííno
n ba.cidto píti antiMalti Pe egrini no.lerni ld
ca, cbepaùe .la síliglia e at,
Prefenscona. E' ltmsa 7oo
tt-.tLeaa t6 stmqna i'| sens.)
"relricale". rSna a cangi n
Ma le stÌade per Santiago
gasí col C-amíno Èiancés a.l
|1ol1|i||iscot1o
qui: I E rcpa è
AsroEa. E la Wa .le ld Plata, Piena di h.1ccídriche atha
orDera ld vía .lell argento,
blond parte
antica sîr6cl6 rcmana la cui
Fran.i.r e Germania, e pa*
conmzione ebbe il|izio nel sona esserebLlli ocL:asíonedi
139 a.C e sLn cui percoiso sí
LA BICI
MIGTIORE
cxr bike Ia sceh.l tùígLiorc
per cogherc húîe le o(asíotli
.lelle .leúi1zioni e .lelle ataa
zio1|i, è Prababilnlel|te un
poi
Robustezza
ecomficrt,
Percono mtto, tel1en.k\tì sulunbuonportapacchi
lo sterrato e plssando
a ! l'asÍ| h o ae n i.t t n l uoh a le
lata nel itledberc per
condízioni del Íondo si Jhncon/ènnare.fina a esîre1no no ecfe$íua1nel|te.lis.tuenli.
aLesf dell EttroSttr I infuellza
E fon.lanentale .lot.ltsi
dell.t Chìesa, neqli ultini
cli Ponaqac.bí tobusti. Non
d i e c i a n n i í l C a l n i n o d e è ìn.Jisqensúbile ínrcce esse,
Santiago sta ,irendo u1t ti
re attezzati pe1-riParazìoni
t.tncb sígltLficatíDa che I'ba
imPorîanti, dal momenta
cbe si atÌtarcrsano ntunero
Ponata a esseÌe @nsiderato
il Pnno ltinenúa Culturasi centti abìtatí. E suf.fícìen
te un kít perleÍbrat
rc.
ri3
al liagqio ,tgli ill.lrizzi
t tltlI ecco cone nLtorc
tz ì pÌ.tt1ti P^.si neq'otg.|níz
COME
MUOVERSI
c'è
Pertornareindietro,
l'autobus
iltrenoo anche
I CaDiíi1a .le Santiaqo Può
e$erc iùîtnPQ:o t11P 17tíditetsí e secondo ]e Perconali
esigenze e .lisPaúibilítò .li
tenl,,a. E Ptxsibile tuizial? ú
ped.n. e it1 l, Pttlto qtnl
siasi .tet petcarya aPQurc,Per
i puristí, dircttautente dalla
pellegri
Menùdel
Dalprimo
aldolce
eurc
consolidieci
punto di patTenza in auto,
Iascian Jola in una dei îanti
Parcbeegi liben .1e a città.
un po piLì, camplícata púò
iistltare il nbrno da Santia
go.Cbièaffintaa
a Partenza in nacchina aurà
lesigenza di tonnre a recLr
Femrla. Da Santiaeo è Possibile prci1.|erc un autobus
.lella conpaqnia Elratcar
(circa 35 eutr), po awto ta
bici at seguita oPPLU'e
sQe.len.lola per catriele (costoso,
genet almente sui 1 70 e ro) o
pa" pasta (circa 40 eúT pet
pesiJtina a 15 cbíli). Ia sqe
tliào1'e postale icbie,Je I'iinbdllallqio a cú4 del nittenîe.
Il sen)izto è al/èno .Ìa ualocíSet pre flolto catonsa e ,TspettosQl'ospíralitò ,lcoios.lúta
dt pelleAirl: pq i cicusd tt posto tetto M ma@ Mt
Pe.lo, tlegozto .Ìi bici sito in
Rua Lle Sa11Pedlo, 23, Sail
scortade na semPre dolale
tiaso Oet.981/580260. offrc
"a|berques Pubblici,Sene
fah e te conttu.sseenatl
,11 seruizío .li inbdllaqeio
Neglí albergues" riene
dalla diciîLozi ',n 1ticiqal"
cotnPteta e accúrato Pet 12
daîa prccerlellza a chi M .t
eurc, nonchó Parcbegeio àel
fultzionano sqessaa ollètîcl
ualoltraría. QtrclIi Pri ati
Ia bicí a Prczzí mortici.
Píedí, n1.1sano tari i casi ì11
clti accarfe
OEn í aIt''ct ìnforrn úzione banno u1 casto conPresa
II Pacotso cldssica corlitl
cla a RatrcesLallesa. se si ha
uElia diJàìsi la salita .Ìei Pirerrci,.t St -lea Pied-de-Potî.
Arritarc ful Ii dal Itltlí.t è
possíbile in tt?no srtlt atklo
Pafie tiella trctttt Milanon
Barce ond. aPPt e it1 aele.) .li ttPologisticoPúò essetP
attert.tndo a Ba-t'o lte o chiesta a S..lntiago rinl
Bidùitz e pai Ptoseg endo g e n . l a s i a : o Í t c t n d d e
I
con il trcrlrta Per Sr../edù. Atenctóît dl Peregrtno,
a'Eolo ùd R a do vilar
Utl .llternatiutl è .tninrc .tl
e Praza rlas Platerlas,
oppurv of'rìna de 7:ur7snto, al tu 13 .li Rúa .lo
DOVE
DORMIRE
Porteaperten€gli
"albergues
deperegrinos"
L uhina dei Problerií sul
Canino de Sdntíaga è quel
la .lei Pernattanenti Tutta
il Percatn è attrczzato con
ostelli .lenonin6Ìi -albet
Il (tunto .lhtito
ìf, cri
i oarí PffioBí
conflutsúo
ri4
gues .le Percg'irat". L'dcces
sa è riserrato aiPe egritli it1
Possessocle a creden.ia|
I costisano b.tssíssitni.Gli
6 eLro a notte. Aproùo nel ptinla panle,iggio. cbiu.lano tn ]e I e le
9 .lel tllattnta. Sano quasí
selnple pulíti, e i Pe eEril|i
ca'? sLùparilneì1ta
Ai cícl6ti è assiclriîo
.tLtastsen1prcln tuago slcu
ra. i17left10 a 6.ldìritÍuf.l
custadíîo, .|ot e l.tscí a re la
E' t..ltt il caso di non tlaraf e Posto: erel ttuat ne t1îe
ret1go1|o messea disqosízio
ne Ie Palestre n|u1iciP.l!i
(potirteqaiilot,
un Pa' Phi
Negli ostelli non esistePe
t icolo tlifturi. anche Petché
ness n PelleEri'lo osercbbe
caùcatsi .li .tlîto Pesa olhe
al praqia bagaglio. Aìtzí è
con Prezzi mai súperiori ai
10 euro (Eenerahnentesui
7 eîtrd e oftono un pasro
abbandallte sía a pranzo sia
a ccna:pnmq secondo,conton1a,.frutta. dolce e rina.
L tuttaùid Passibile, e
ct atcbe oha p'eÍeriqle, or
.linarc pí.|îtí alla caia. Il
percotsa è attfezzatissimo,
17onc è alcun bisagno .li c.1
nca í .li genen aliinentun,
acquist.tbilí ogn í fochiclxila
I itil|erana a iauersa u17
tnterc paesej pet cui no|1 è
comLtnissíma îrouarc picca
le bi bliotec h e estenporanee
con testi nelle linque più
st)diate, Iasciati da canmi
n.ltai stuÍí di paÍa1si rlie
Ouuiamente qlnsí ín agni
hnea si pLtò sceglíerc àí dar1nìre ,1 albergbi di tlíuerse
caîegarie, mai hoppo can a
ne110 cbe non si ua.la 6 a
ntttuuia il co1|síglío è di
Jarc uso deEli aste i .le.lícati
ai Pe egnn| non solo per la
cufa e ta caftesta, qu6nîo
I,vr u1rercta uera eúerienza
.lel Canmino. Raccont, Ieg
gendc, scanbi .[i ídee e di
ìndírizzi: il Cammíno di
l;a|úiaEo è pnna di tutto tur
htogo di íncontro. II ciclst.l
cbe si .lerna a parlare con
eli alti pellegríni calma Io
s,antaggio di arere una
1na88íore uelacità iispetto a
cbi ua a Piedi. I Calnkliilo è
uno deí pacbí ÌDsti i11cui peclalan.lo sí ba ]a sensazione
di an.lare trappo in .fretta.
Ia "crcdellctal rlel pereEnno è i! .loculnenlo che at
îesta la sÌatus cli pellegrino
Si può otîenere all inizio del
percofsa o Pfessa quatsiasi
ostello autorizzato. Cbi ua
tessePÌenunirsi
.lel LlocLts
menta 8ià in ltalia può ri
la !8e$ i a : ConJlrnte tiit a
dl Santtago dt Cornltostelt.t (ata Fîa"coltn.t
7,
06123 Peîr.gia, teL O75/
5736381).
I setuízia è grahtito, an.he se è buona abitudíne laÌe un ofÍena. La cÌertenziale
ta tinlbrata luigo íl percorsa,pfessa Eli ostellí e in altre
slruthtre, e una nlta a San-
riaeorlà.|íntu aua "Compo-
stela , I axestato ,li aùenuîa
tango tatto tl Cammíio sono dtssefihatí ùtcaide, osretlt
baf e tdttofíe .aore fístorarsl e... trotore cMpagnta
c0sA
MANCIARE
Ottimlll budinodi vaniglia
e il"pulpoalagallega
Sono rari i tntti .1í stra
da o .li sentíero priuí dí
Punti .li rìstoro, bar, piccoli
Gli asteli lunqo il
percotso soTto c|l
S?aetta
coicbiAlta-stnbob
daotm oautqte..
è
cbe ba un Proptio st,
to ínternet: ùúu.aunt.l.es. Qui è possíbílerepei
re ogní tiqo cli ínfarmaziolti
rislofanti Quasí tutti banl1o
tPercgri11o
ul1 menú dèl
,
facile cotlsíglíare pieîanze. I1t
tutta la spagrla pfepafana
come rlolce .lelízi6í Ían, budiní. Consigltato que o di
In Gatizia t1ot1si può peÈ
cJere i] eustoso "pulpo a Ia
ga eEa , setuírone e nunercse Pulqenas' cbe sí inconîru|1a per st6da, spesso segna la te cla I la immancabile
frecciq gialla. Santiligo è pieSeenalia la i] Restaaran,e llotel Rey, Dn Abr.tl
Arcs 4, SantiaAo (tel.
981/t849o6) , ptÒp'ia a e
spalle dellLt cdîteL|rule.
Chi itlrece ,cleste respí,4t? atnnsletz LierePuò
Jètina$i neua taaerrta
O Catto, spattana e
aÍo ata .lí la"oraton cbe
Paiattano in ga eqa. Si
trcua all intbocca .li Rua
.1eSar Pedrc e ba prezzi po
Polari come I'ambiente dele
sue due sale. A Fisterîa si
Pua manSiarc oxt,no pesce
al Resraurante Os Tres
Golpes, R.t.t das Hortas 2
(tel 981n4M47) .
r55