pdf 6.2 Mb - Natalino Russo
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ffi ("| r|||| /-l PzttztlEl \ | ' \J J J-)-) --l --l--l--l r)j'z)ltb'Àv Vll lW''^ J:I I ), ; l)i'l',) \r':,) I ) liEl'Àtfl til Liv,';,/r q$- t t J__l r-.1 \ | ,.'lr I \'(ll J J-t--l lJ jl Fi ReO de Carreterasdel Estado CA MIN O .l a (l -t \ J__l a .ton ,zlo -\2c.rdl., It NataJlno Rt$so Afi]]ÀGo Non a solrrnroil riro 1odi un frmosoe inrrurbile tìhr cli Lùis ilunuel rùìrierririo sulÌr snrìdir pef Sxntirgo dc Corììp{rsleltìl.r vir Ltì(er è lx striscir .li ciclo .lìe r.' (oorprìgntì.fúì chl ùfe.ìrcclo. ìpcllc$ini diLcuireNo h ciitì dellx Grlizir nr cuil! t m c l i z i o n er u o l e r ì p o s i n o l c s p o g l i c dcll tìposroÌoGixco,no. Ircdrhn.ì() sù pcr lc rìì()nliìgne\.ersoi \!li.hi. pcf h dc\olrltì nreser:r lr.r BLù.qos c I!ón. opplrfc pcr lc lcr.(leggirn(icolli nc clcll. Gîlizia. h complsnix dcllc srel lc è unr costxnlc.Dircll().r olest. qr.reslo è un vixggio dcllîniîìî, r'n irnrenfio nicnre .ftutb ofigimìle. pertorso dr .ri glirir di Fìsonc pcr inoîni più dispiì' iìri seùrdici .lonnc c ùonrini. 'ìrinisrri. oonrini di cùltuù c diplonÌìîìci. fr(liosi c spot,lili. pellegfirìi in nrîrci. solîo il shnroto dellî conchiglix che .lx sccoli f xppfcscnÌr qùcslo pellegi'ug!jìo E un rixggio tìrro e fitxtro. e forse poprio i'l quesrosrr ì1suo fascino.n.'lla (tucci! sorrilce indelebilediqùanticiso Do girì pxsstìri.Nei segni chc hxnno lxscirro, ìn unl n'xclizìonechL'nra(. i di vcrsi popol, di l'xjs \îsco. Nrlxfra. R i o l a ,c a s r i l l . vì L e ó o .G . r l i c i a D n e 6 e rcgionic dilcr'sc lirgue. sftr'i. e cùltlrfe. rspi,"rzioni.p.esrRgi Lr fìeccir gixllx che gukla i lirnd.u1li chc xt didti x Stìrìliigoè un h'.rtteggi() tr:ì\efsr un nrterc pres.' d Inìpossibile pcr.lL1si, si rfxtta rto di rììcl(eNi in selld c. senzx xlcunr lcLlr. pedrìrfe re,so lbccrno Camino de t€ vie per Sdtjago sono molteplici, attraversano tutra l'Eufopa secondo un disegno a raggiera. I? più famosa e i e r€ssante è queÌla chiamara Camino Francés. Il viaggio ha inizio ai piedi del versante franc€se dei Pirenei, nel piccoto centro di SaintJean-Pied{e-Pod. ,,sello" Qui oueniamo subiro il primo (timbro) sulla "credencial' e, aft?versato prinra il barrio "espanol" e poÌ la poÍ2 di Notre Dame, ci merirmo sulla salira verso il Pùefo de ]banea. a quota 1.057. E, un inizio faticoso, dopo uJintera siomata in aùtostEda venmdo dau'Italia e una notre roppo corta per îiguadagnar€ forze. Ma pian pianino siamo in cima e poco dopo già a RoncevaÍes, il mitico luogo dele gesta di Orlando. Non è un vero e proprio centro: una chiesa con con, venlo, un paio cli accoglienti risrori e l'ostelo p€r i pelegrini. Il paesaggio è alpino, tuto inrorno maesrosemonragne e boschi a pefdta ddchio, e paroL e proftlmi. Ptr chr è a piedl la prima appa finisce qùi. Ma la nostra pedalata conrinua. In breve attraversiamo bei cenrri dai nomi evocativi come Bufguer€, zubiri, Maci sonoanche althevie giacobee consTddoto dal I9a7 -Htno tth.îario dltuîale dev &.ropaI c.n ardrú gta.obeo ptuÌtoíe strade tmnqlílka su BJlaIro o stmatù cú tuù,t saUscddl Sùto soadatè te rie cbe poltano 4 S4ì.ddgo: tra te 7nù antLba .tbe l CMtno Fra@se des.alto ia qt@sto ftportagq cí sM íl Port<tgbese, i! Marlnìt a tl Percofto .lel Nord e Lt Vla deuArgeúa Wr.q { porúe.1, SaíÍtfeút Plad de porL Nelú.J,<ttoAlatul4, ln ,narcia Mso I\rèno de lbanetL Larrasoaùa. ci sembra di giungere a Pampiona in ùn batter dì pedali. Una breve visit, al cenrro,ml il iempo srffÌge e il nostro obiemivo è rxggiungere per l a s e m P u e n t eì a R e i n s .Q u i i l C a m i n o Francéssi unisce a quello Aiagonés provenienîe da ùn altro impofanre valico dei Pìrcnei, il Puerto de Somport. Ci accomodiamo per h noslE pnma noîe sùÌ Camino. r'accoglìenza all'Albergue de Padres Reparadoresè ideaie: comodi leÈ ti, po*anoni intern€t, parcheggio interno per le bici. Riposiamo benissimo. Siamo in qùattro con ahrettanre bici: Salvatore, l,{arcellino, Alessio ed io. Tutri con bo6e, ìo con un caneÍo fafto in €asa rh fonìna di avere un papa ingeenoso) sul qu.Àleho caricarogli ono-nove chìi che mi porto dierro. h bella sragione ci evta il peso dì un abbigliamenro ,A.bbiamodtrnì divemi e io resto quasi sempre indietro, inrenro a fare foto e a pedalrJe sereno. Dopo Puente la Reina Ìa 6îrada ci conduce, Dassando Der I,o grono, capitale della liioja, alla Ànzicxa Nàiera, dove conclùdiamo la seconda giornata in sella con una cena abbondante e un sonno ristoratore nel moder no Gtello locale. Il Camino de Samiago, lante volte sognato e desidemro, comin cia a prendere forma sono i pedalir "Caminante no hay camino, se hace camino al andar" ricordano i versi di Anronio 11giomo dopo ci asperîa una rappa interessa e. Con l'obietrivo di raggiungere Burgos pas,mo per SantoDomrngo de Ia Calzada, dove vis,riamo la bella caftedmle. All'interno ci accoglie il."nto di ùn gallo, in bela mostra in una teca ben illuminata e preparata a mo' di pollaio, in una cappella a sinist'a dela na 145 "FíI lt) a'):)',) a1r 14'Lizttti,t kÈfl Omni il paesîggio è cîmbixto, quesrî è gii la spagnrìcome Ìa conosconotulti, polvc.c e sole. A un ceÍo pùnto nii rccorgo di avef pe.so il contxtto .on gli altd. Accendo il cellulxfeiùn sms dice _Sìamodneni a S a h a g Í r n " I. o p e r ò h o li ' a?r;îffi qualchechi 5 d i 6 ffi Ecco segnie mitideiviandantÍ Calzadìllade la sÙìlia "aÌbergùe" ci nrette poco a convincets mi. Mi lèrmo lì. RÌaccendo il relefo no e mando un snìs: Ci vediamoin un gallo inporantc, lcgato a un famoso mirJcolo dcl passxto,uno dci tanti chc insienle x leggende e aneddoti popolan.r il Crmjno dc Saniìago Ci f.cciàmo rinlbrJre la "crcdcncial" e siamo nuovamcnie in sella. la stmda per Burgos è ancora lungà. AÍraversìamo gmziosi centri come Redecilla del Cami no, Espinosadel Camino, Aapuerca (a poca diranza le làmose grote), e a sem quasÌ fan! approdìamoà Bu]3os,che si presenra come una gran.le ma accogliente ci!tà. Districandoci net traffico ur bano. un po' do,nendando un po' an dando a naso, riùsciamo a guadagnare il bel parco in cui è ubicato I ostello. Qui lìcciamo conoscenz gxzzo che ha Gricato le s pessegginoe sia îndando da rondra I Città del Capo. E pa.tito tre mesi fa, chissàqu:ìnto tempo ha ancoradavanti. conunmantello eunazuogl perhonaocia Etsendo un itineraio storico, íl Canino de Santiago è anàaîo arriccbendosí di míti e leggende e sÉ gnifìcatí esoterici, spessasíntetizza ti in sinboll cbe sono .lluentate ae It Più difÍuso e conosciuto è la concbielia (detta "concba de Santiago"), la CaPa Santa emblema dí saegezza e simbolo de 'auuenuto pellegrinaggio. Dal Mediaew in poí í Pelegnní giacobei di rítorno dal l1logo sacro sí sona fregiati de a concbíglia, rendendolo tl sínbolo uniL'etsale del Cammíno: quasl tuttí coloro cbe íntraprendono la narcía ne banno una Eià alla partenza. Oggí è ín tufti i caúellí cbe seAnano la direzione. Gli c.ntícbí pellegrinì diretti t1 Santiago estíL,ano n nantello sctro con soqra cucita Ia croce di SantiaEo, e si apPogAiauano a un bastone (detto cajado' a "bordón') cbe rccan le4ata in ci ("catabaza") co|1 funzione di bonaccia Peî t'acqua e Per nParare il caPo dal sole e da a Píoggía Lsaùano n cappe o tlè tto se nP llc e mente som bre rc. Concbiglia, zucca e bastone sono ancora oggi i sínboli più díffusi lunqo il cammtuq e rendono îicanoscibíli í uiandanti. Il gìomo dopo facciamoun giro velo ce al ce.t1o, passandoìn bìcì davantial la ,naestosa facciata della caÍedlale, dove un pellegrino in bronzo se ne sta sedulo su unà panchjna a riposare. L'uscita da Burgos con le prime luci del maùino è suggesdva.Per un'agevole stemta ?ttraversiamo campì coìtivati, ti no a dio..are sù asialto. Il senrìercdeì pellegrini continùa legge.mente pnì a su.l. ma noi.ìecidiaDo diseguire la slm da. anche pe.ché il mio caÍello non mi consemedi percorere fòndi molto acci E così che affiYìamo a Casrojeriz. plssrndo pcr nlnùscoli cenffi dove non inco.damo un anima.per campi di grano verdissnri e stenninrti. non avendo avanti alr.o clie la lìnea dell orizzonre. solo verso nord, stumare sùllo sfondo, le sgome di alcùne montagne,che però a quella disranzanon incutono alcun ti Sfi?dinetleserte esúerati agpvoli L'rerdendo le Mse dal tuft| deuo st aE '4 sí affnúa r4î raíd di ahrerc &n .bilortetri poteîdo sceguele dt vAsie ìltîacclato sùlle sttu te aslaltatè o ltngo ì sèittelì che hdfltu unfddo Mpattd I'tmporTaúe è atw uM bìcì nbssto e br@ Aaîtbq ì sli!rceidi soto cotttutí e tut .laîúo t tgu4 il cons:tglb è qrèAÒ .li dfl.laft nolte este,Iw Pt^@ e M.lefl Ltsltare I bolghi e st 'lngn aflLTzla cof t taút PelleArtut .lel CMùa A slnktr4 tlctuefto.lt Saf Aite t47 Italia". E' utu bella sefa, solilaria e I'an quìlla. Faccio conoscenzacon i gestori dell'ostello, il brasiliano ,A.cacioe l'italia na Orìetta. Sono simp'rtici, e mi raccontano ùna gran quàntità di aneddoti. Decido che il modo migliore di fare questo viaggjo è dawcro andar piàno, il pÌù possibile, in modo dà arivare presto negli ostellj e padare con gli altri pellegrini carùninaton e pedalatori. Dietro ogni volto c'è ùn mondo che vaÌe la pena scoprirc. Un altro risveglio. Ormai è il quinto giomo. continuo ancora per bei sentieri che attnversano ceturi runli come Ber cianos del Real Camino, El Bu€o Rane ro, ReLiegos. A Mansilla de las Mulas il pe.corso finjsce parallelo alla strada e non c'è più t accià d'ombm. Ecco le porte di t€ón. Fa un càldo terificante anche perché sono le ore cenlrali del giomo. l'awicinamento alla citt': è spossante, si svolge inevitabil,nente tutto in ùna pe rjferia piunosto btutta, e ancor peggiore è il tntto successivo, owiamente drino a ovest, col sole che brucia la f^ccìa. Ped^ lo pedalo e p.ina di sem sono ad Astorga. Ho fatto 145 chilometri e barcollo. VoLevoandar piano ma il paesaggio del' la meseta" mi ha fatto pedala.e come jn Entro nell'aLberguede San Javiea a due passi dalla canedrale e dal pzl^zzo vescovile, opera di Gaudì. Qui incoffro i miei amici, che sono stupiri di vedermi ani re. Ci abbracciamo e ci scìambiamo larghi sorisi, ma loro hanno intenzione di dspettare ùn progmnìma a tappe, Ìo da donani voglio andare pjan pianino. Decidiamo che dawero ci si vede in ltalia. La buonanotte è un saiuto a lungo A1 mio risveglio sono già pariti. E' il sesto giorno, mi attende la salita del Puefto de Manjdín, e mi awio msse8na to. Pe. strada incontro ùn brasilizno in monociclo. Fa pare della jarga schiera di personaggi che fanno il cammino in nodo personale, sravagànte, a vohe massacmnte. una foro anche a lùi e via per la salita. El canso, Rabanal del Caml no, Foncebadón c finalmente Manjarin Qùi um grossa croce di feno è il ricettacolo delle pielre che Ì pellegrini si porrano da casa per aggiungere un ganello a un'ope!" collettiva. Dawero jmpres sionante. Ma ora è dìscesa. Una cafello awerîe i ciclisti delLaforte pendenza. In- *ruff,d;T*. du-ru & r"*M uolffi ffi ## "r"noaf, , ^a--) - -)-) ), !..1-.1 -.1 J !l = ,-)- -. it- : -l\--l -) -)J- ' z-t 'a-i:. ^, ) r ): .J: ^, - -v J-v-- \:/J-- . -,1 - -) - -)! - t-) )'-- - --- -)=)>.t-) .1. :, a a,î r\--] -r vY_rJ\J- . ^ r- J-)!- - ^@-J -J. -):)))J) "t- l L r ulic l c \ c ( l c i F c n i d c l l a1 r r c ( c l ì i r b l ci ùi p11)currnollÌte rgli r!rmì)r(cj. c ir poco sono xl piccolo l)orso diElA.ebo. prnno prcsino .lclh \.cdc rcgn)1c E.co !lLri L()ùunti c toi giÌ lldinrsc.x. colr uo bcl fìLùft c un fturo ci)oso .ffollxr) .lì sxTzcchc pren.ì(no ìl solc f. nuovxfienic .rl.1o. col firtore rri!1) . Ib.tèúrdr Vx.lo rlloslello c xppclr. enùxlo inconrlo Fxb.izb Ardito. rmico .liÌ{(nr che sù xndxndo x picdi. I prrtit() ttu scúùxDc h, nc hr r.(of t . Ì ' n c n o u n r . D o p o l ( ) s L l r p o r cc l r .ontcnrczzr .ìcl cxso.chìrccliicdrDrcdcl pìr c dcl ncno. c trr un piLi c un ùrcno r n c h c ( l c l l c d i f f a r c r z c L ( p c l l c g rn j r piedi c pcllcg.nrì nr l)ici Ccnirmo hsic.rc ìn ùn dslorxntinodcl ccnro. nrcnltu Àrod inpxzzî Lhrbeli.cquazzonc. lùni co in ruito ìÌ ùìo Cimirc. o f p u . c _ l i x Ì r n r ) sg r Ì c g o . s ( ! ù ( ) s( ; r c sÙr) t' l,sclc. Dxn.i gia po(o rl \ ilh g g i ( )( l i H e ù c r i t r sd.o \ c h r i n i r n ,h s r l i î x p i i L l e m r r id i l t ] r o i l C r ù n r ) i l h L . r 1 , ) (li O Crbrciio Non è un gtun.lisln.llo: 6 5 0r k r f i r . i r l r s . h i k m c l i i . U x i i t r r L L()(lùru è 'rcgli rLlÌì ì rrc. chc portlno r ll (rrrcllr) rììilirì dicl,o conìe nn n l() ostinrrr) c clc\() lirnìxùri trir \1)[c r fi ptundcrc 1|r(() lnlrnto rÌÌÌr'izz(!rt. sì stt prîp:ìrrrdo unx gùn r(nìr.r1Lî:ca il í, l c n ] . l l Ì n l T z o n r eè g d g k r c l r P o .c t r ì t l ( ) j n L . ! n Ò e s p L o d o n oc o l o r ì d x l ) f i \ ì . l o A l l r . n 1 , s i x l z r i l \ . c n t ( )L. $ c i ) b n i c ì r r ' grgli pe.lx nrxcchnrxiòL()g(licr. Il prcstìggloè nrxcsloso..' i colod lo tunù)no crììozionrìnle Dr uni frne tL tx h rtu di fuLrr.drllrlrr'iì onr.'l l. (ìxlizìx c ichi l o m c r r i d r rl ì , c G n r . l ! . l o l x g i ( ' Ì r x r . r l rcDLo,scrìtrtìndofòlo ]ile c.se nr tieúa del bolgo di o ccbrctu illLr.riDrle dxl solc dflncn).ìcl Lrrnnrlo -{nche lr prìiienzr dtì l'jonferrrclx è piNcc\olc.con lc pritle lu.i del ùîrliro Qucrr è quxsì Cii'Lizil srrirle. ,Lùr.luc E questr cfu Iùltirììx g nde srllll rorrl.rn., h fierezzrìlo le e le d\e..li c x z i o n in r z n r n t ì l i s r e I s l o è l ( ì r l i z r " . . l e l p c f c o f s o O L l r \ o g i o f n , ) r ' ] ( d l l o Paesini e riti: tuffo nelMedioevo Ia shn4 a...túrjrdgú4 ìl L'íclístd pú ruîo it ti4&&íG anrorúso i 2.esìú .tí ca,4'oaÌa a ctte soùbfa,o.fenùì ciÌ.ttu,tr'a,Ìì14 coÌ Ie cìtta.tì epíù coÌ At?Ì.iì, tic.he .lì arte e fersoÌaggì; í nttnni del pclegtira$!ío cbc soro tiùt4sti nrttahtti.{a otte lr rtillani.^ .o,te la óc.Iencíal" e il 'Botaîrnaú", I aúmt íttdsìtu dì aO .hilí. in ottoìe ar8útato, che rela ùttte.lrale di sartiaSo úete Íouo osciqare .Lr tra ,aúta alfaltre A sittistr4 tna.lelle Iabelle cbe .lesctitoto ilpmorsa na.quillo sù ùn xhopirno fino xllrlt ì o p r s $ . l I l L ( ) d o P o b ( 1 . 1 3 7n r c Ì d ) s e g ù i t od r u n r d i s . e s r i n l i n i l r p c l c ù 1 1 cc c J n ì p j ( r ) L ( i \ r r i T u l ( ) è . x . r b ì ! t ( ) [ u n o s p c t L x c o l od i \ e r ( l e e d r p t r s . o l ì D ! ( l u c s t ( ) D r o r n c n r ok s c i o I rsi:'ho e mi .ìcci.lo x strrc il piir pos sibilc su srcùxr) E così aLtravcfso tresini comc TrircrsteL c 5în Xil. p c L . o . r c . d o ! n o s t r r . l ( ) n ei n . l e c i s . s r l i r ! r r ì r . rs f l e n d i d o . d ì c x s e N r a l ì c iuscelli e ponrì .ìi legno. | ùn ùrs sxggh pcr l rnhx. I un nnno rd Nn' dxrc rncor pia' pirno lDconÎtu un.rustr'iiìcasullir scssirnrin.. paÍilr r picdi dr lbncesvrlles con un caAnohro.5orri.lc ,Ofrììri'ììrncr poco E se lo dice leì .. L'oitavanotte lho tfrscofs.rr Portome.íl. prese rÌ bol .lo .li ùn lago aÍiiìciale che ha co stretrogli abiùnti a stollarepoÍancio si înclìe la catredl:llee alcuni pezzi cleimigliori palazzi. Noite sùl pivinenro di p.ìle$É co mùnîle. Ma sono così $rnco, e anche ùn po fèlice, che dormo profondamente.I poco dopo lîlba. che a qLre' sta longitudine liene più rarcli,sono sii in sella,rrmverso le nebbie del la go, per la sfnda che sale dolce ve6o venus cle Naón. Omrai nrancadxne f o p o c o .D a i 7 0 . 1 m e l i d i q u o t ad i v e n tas scen.lo coì renro nr iaccìare6o Pa hs de Reì e finisco a pr.rnzere a Meli.ìe, riservandonrì per il poniedggio h b.eve salirx rf3 Ilibxdizo da Bairo e AfzÍrx. E îd Arzirx îìi lèl1no a dormne, per lìrl!ì tl]î noÍe pri x dì Sanriago. Qùi in Galiziagli ostellìper pellegrinì so.o ùoho cufrìri.semìnno piccole cx' se svedesi, curàte nei minìni dettaglì. 2ccoglientic con llospitîleros cofesi e senpre sofrklenri.cone se srarelì ad îc' coglic.c ogni giorno .ìecine.li pellegrini fossc il sogno dellî loro vira. Ma forse conìincio rcl esserestanco. la rîgxza dell'osrellon1i svegliadicen' domi: .Childiamo alle otroe meza,. .Sì,sì - ticcio io scusi, ni aÌz-osubi lo,, e noto che non c'è PiLìnessuno..ll faÍo è che sono le nove..., conclude lei sguxfdo a tefr o gùîrdrndo lî canipagnadi lato,e ncll'ulún1orfarto boschi dì eùcalipti.Imp.ovvjslìmente sbùcail hroSo?tteso,h Dcta del pellegdnaggio" Una stelei. g,?nik) annùnciî lx cirrà. Gli ultìnri dieci chìlonietd sono di pe fefh. mi aggilrstosul lî sell.r e ci do dent.o. Aho clel Mo e do Gozo, do\€ ìpeÌÌegùrì con un soniso.sì. sono proprio st:ìnco.lla da qr.ìia Santiî go resranosolo trenracinque chilomet'ì senzxdislivellisignificÙivi.Mi nreltoì. sellae coproal ralle àroreltltimo trat to. voÍei mlle are àncora,andarepiù Qùando Sentiagoè ìn f.istanon mi sembravero. Pedalae pedala,con l<r 199(t 1997 1998 1999 rgo- DrNDtrf,CA ('at -MNORCA Gat.CHIÀNI! &a . MADAGÀ5(.AR Gcn!flXAXA s€t'lA\mA !ó,iiLrÀDA Feh.OL{NDA Virggiotn i nu[oi Giril, lcb S DEGM Feb.MVIINÀ 0{t.s{ENro Maî-c1EA lkr.C.{NADA leminere diftro dellslo llÀ - AlllAtrt ùhr. FO[IX.C[5[N,{ Noe'sllzmÀ Ap.'SaOZIA Àpr'C$FIljfiCO Vug8lo neleBrgblrúds. A9r.DrÀrBIo Apr.n$flM lrìag8io lungo il D?rubjo. Ir DT.ru'{L{NDlA Mag.MùXJIA Mrg'ùMlXlA Mrg- NEUCIIAIXI, òlag.NORIEGL{ viaSgjo nellipalria deSli Giu.lmA&WC{ Giu-IIJIoPA Gfu-MUGEIIo Gtu- V,{rD"tostÀ tW ' SAùSBLÌRGO hg'll[INAM tug- PARmI,aINO 14. ILToIINESE Aeo. CNII0INÌA Ago.IROI0 Ago. CORNOYAGU À8o-,{la{ rlaÀ S€t' MIDIPnlNtrS s€t-M0ENA S€t'C.{rNLl Sei.c{Mll[ or.SxnNÀ olr.s]|N GAuo olt.cloaza 0! . !tÀrtÀNcIGEM Nov-IUCUAN Ntr-IEMEN Dlc.SCOZIA Nov' RMEIÀADXIAIC.{ Dlc-IIjùU Dlc. IlOIrlD[JA 2000 Vìr8gro$lfEter lld iirh Dic.CRaUA si feùmno a prcndere fiaro.l,oi l ìngrcs so nella città. U Ìr sÍadr per il ccntro, edìficiausrerjin gl?niio. segni.li un pxs sxlo di grandi aspiruzioni.-A.lliniziodel Xll secolo. Diego Gelnicz. lcsco\o di Sanrìagoe cancellieredi calizia. ponò acldirfturx ltì cflì r corÌpctc.e con lìo nu conìeclrpitalcdelL crislia.ìtà. Passosortoun porîlc.love unx ragazrusr (sarunìen_ to ladi,ionrìle clell. Galizi"). poi sbuco neua Pirzza do Ob.rdoifo. 'lx pìuza dellopellì d oro . E Lurlastricatodì g|nnito. il nìio carrcllo saltella runrorosanìente. TulÌi si voltano e Frre I'n rpp l a u s o c h c ! r i e m o z i o n a .E c l e c c o l î $rndc (iìucdmle. eccessivanelle tòrmc cli un robusto canapone.lhnovrrto da oîlo persone in tog!, Inrcensierevjene rcceso c laito oscillar€conre un inpressiomnLc rlt.lena nel lfanseÍo afiolhto di fcdcli. pellegfi,ricrmminatori e sem- E ùno speftacoÌoemozionanle,rnchc pefché la scenogralìr è curìîissina: al oronrenrodel riro pafie lî polifòniadiun vo:llio assislereallx lirnzione delle .lo co'o xccorrprgnito dnllorgrno a crnne. dici. Non so.o credente.n1r sro facdr.k) E così xnche chi non è infenoato da un pcrco.soche ha un gnndc significak) moiivi reÌigiosi non può .csìsrcfe alla religioso c voglio turlo conoscendonc commozione.ll Bolaiunìeiroarpprcscn mfti gli îspetli. La messaè ìn varie lin- ra il niomenro dell'rrdvo, e pochi ricsco gue, e allx fine si celebrail riîo del Botr noa Ù?tienefele lacrlme. lirmeitu. E un enome incensieresospcso alla cupola della c.ttedrxle per nìezzo I l \ i x S g i o f i n i f e l ) b ex S x n t i r g o .n a lvevo decisodi xndarerncof,r piiÌ piano e loglio rìspenareil pîncr con nre stesso Sìcchéimpacchertolî bjci e la spedìsco diÍeÍenìente :Lcasî. trli nlctb sùlle sprl le !ìno zainetroe dccido che è il cxso di Id Lggendo r@co a che ùnd stevú, xndare tln òve finisce lx tera. a Capo cor íl srolBcb.lt lù.e, ttutícò da'Míta Peloaio kt stra.laf,o at 5o chc nnpicAheò tÍe giorni. Nfa an' luogo ín csi qo sepolto I cotpo .lI Sat cori non so qua.b sa.i bello. una volil Gìdco@; poí b stelb spa/ì a Copo sulloceano,vcde.e u. carÌrninaioreche F{iísterc. Pq questo t peuegllí .rlza le briìccix e grì.1" "por fin!' genan' dosi nclloc.ano co. tlrÍo lo zaino. Non fri dat Medíoac\ .lopo esserc afrbati .tu1tcdttedr@le di saittago (tuu.tlot ) so neppurc clìc gue.dxrc ì1lmmonlo dal ptccot4 porìale), cofttflLatanotrtoi Firo cli Fislcrx è come sra'€ sulla prua (a bt ', uno scorcìo) di utu nxvc, su unx zxtteÍadì pietra,per fno a Fitìstm sall'Oceono Atlartr.o dirlr con Josa Sa.xmago.Ila qùesra è e b rac..Etíerorc la co@htgltla a testtùoît tÉo del ùìa8gto coiclus.\ Nataliro Russo fultimaemozione a CapoFinisterre 2001 2002 200.1 200{ Gen. C,{SENIIN0 GenCos'[{Nc,{ Gí - MOLDAvÀ Crn-LoIRA Feb.ISL{NDA lirggiom vichirghi Feb'Al-SÀAn Feb. Sú'DÀIIIq{ Feb' CUNIO 2005 Eanovembtt úveandiamo? 4... Feb- !R01TNZA Mù. C0rulCA ùla BASIII(r{TÀ ùlú-FL{NCL{CORn À{ar-vmoM Mr'r{llCONA Apr- GmM,{NÌA Apr.FIX&${ Apr.cÀsnoC{XO Àpr'OI,{NDA À!r.L{GODIGÀIDA Mrg.S{OA{ Mrg'AUSnU Mag' MONIILEPIM vhggio rà gli uLivie k Mrg.ÀMIÀTA \t8!ioslhFndi,i Giu' YAII!STLÌR Giu SEIIIIM Giu-mÀZ Giu-P$,{ELESl,ts IBXI tr1g- IRÌ.AIDA Lù9.COM4ICO IxB. vÀLD'oSSOL{ hg ' l{II{ Y]{lDtS!5{ Ciu. Arrc ADIGE \'irSgio LaiÌ l?goM,ggior v d g 8o s uk n o n ú g n È riaS8io slk ci.hbilipiù Ago.IMJnmo rgo- mIL\0ADRAIICO Ago- LÀra{D[, NonD Ago,BETGIO! FIANDI! LW.MONfl$mUM S€t-ATTO MÙGÍIO S€î-E{6jDN{ S€t-IANGHD s€1.sHfIUNm Lù9.Àrn DIqJNm 0n-lorcrlN ot. svEza of. AljsrxAUA NoYPORIoG{IO NOY. IIITIM DEIIIOru $rggioinLlgurìi N@-NORìI{NDIÀ Nor.G[RV,{NL{ Dh. VAI,ITNOS'TA Dic' tll,lNzÀ Dic-BIEI{GNA Dic.GI0nO]|NU lurgoh RìrcúdeSli Ulivi Uag.DO!OMm Glù.MEIàUR0 lgo . MOÀTCAIh'I |ltlantov llaarte, storla tolliefattorie Per800chilomet tnsaliscendi epianurcasola tA VIA DEtNORD cbe b'sogna pane un percoEo cbe supe lcco quetto - sapercper cantninre a ra le nantagne Per ,íe diproSmlnmare ùaggic,,sce Ie due strade si incantragliendo trt cliw6i Peîca6í. macon na a Puente Li Reina, raq- strada afPascinante gíungendo Santíago in 78O minorlpunúd'appoggÌo chílorneh. In blc! èPossiqAltro traccíato aÍfascíle otganízzare a Piacere te tappe,canfidanio su a prc- nante è il camlno del Nor- TAVIA FRANCESE più e, con un po' di fortuna assisterc aí cori sacri. Rtspetto al Canina Fnncés questoPerco6o rísulta mena attrezzato, con punti di ailoggio meno frequenti, tappe abblieate, e un traccìato plù adatto alLt bici da nontagna. E larotta battuta,faclle progmmmare rcúppe "No ba! un camino a Compostela,haJ, caminos que confu))en en otras". Recita cosi una frase ricor rente nelle istítuzioní clzesi oacupanotlel pe egnnaggio a Santiagorle Compostela. Nel corso dei secoli la cxtà del santo è stata rag gíunta da díuersi Postl d'Eurapa, da est come da nord e da s d. EsistonaPerclò lnnumeretolí strade, alalne delle quali Più utílízzate e attîezzate- Nel reportaqe è descn o il trctccíata più noto, il Camina Francés, lttilízzato le da 'Eu- (nho d'oehlo sslle posslb'' tar.lantt alel canntrc dt Santtago, cbe ael dtr ognt Ítalte d'ELtulte s@otl è stato a:îfrontato d.t PeLAdtt ptuùdtatt Poggío. r52 Si te, orrero del Nord, ancbe detto Catnlno de Ouieda. Raggiunge SantiaSo dalla costa settentianale della Penisola lberica, attauer sando scenari dí Srande LAVIA DETUOCEANO gntago St constelia di Perconere il tr4tto da Ríbadeo a sarl tiago PassandoPer l'íncanterole monasterc di Soba,lo de losMan|es, dote è Possibilepemottare ln un'atmosfera monastica autenl ica, Del tuttoPanicolareè il CaminodeFi eÍa f MlLxía, cbebane da Santiaqo piuîtostocbeaw,odaa. È ta naturaleprosecuzlonedi cbí, aîiuato al îeînlne del .Pellegnnaggìa", ba ancara Da frnoaCapo Finistere, lns chllom€ùl 2 . 6_o i C è h nrudtt as/àL.tta. Percotr'l .Ìalla naggior Pate rlei cíclísti, 11017ché dai tanti cbe rlecí.lana di i11ctoci.tfe almeno pef un trcîta. i11 tnacchina. la miti ca strada dei Pelle 2-€- o"/ Sí PLò sceElierc quù1.lí .lí percoîerc integtulnlente il seilùeta, mdi eccessira, menîe.tcci.lentalo, na cne conùnque t1chie.le una bici ,nbusta, ù1e91íose uin Mtb alnnbrtízzata oppù re .ti .ldrc l4 srradn la ".re.Iercial" st pLÒ cbiedm Mhe It ItaU4 poì ta Mptetata coìt , tbnbîí deAli osteut luîgo ít pnorso nglía .lí petldlare e clesidem rarlliungerc it cottíne l1aturclede a renn: caPo Finisîere. Il îlacciato sí snoda nctt'intemo. h1 tdale 9A chílonlehi co\1dùe ,rcden1i iJìtEt intenne.li che rrouana ancara agal Ponti, resli .lí faníJícazio1|i, Piet rc Dlil iari. Pr08etî6ta pet cal1Eiu|qe'e t 1énda ad Aslafga, la stta- h questa caso Lrld quah qlte bici.lettd !.1 bene. 411clxed..t shat .la, ueglio se ibri.la a A ?ectiti è fauibile dnche ,1 un satoEionlo, da Santia go per boschi d i e calipti fno LEATTRE VIEMINORI Dalla Viadell'ffgento frno allaretedeisentierl delsud Esistotlo aftn percot:i. lL.a Pr.tticati, Perciò .lú.tsi .le! hnÍo sconosciuli. Tì|| qùesîi i PiLtllosîa ímPortal|te è il Caù1ii1ohLglés, Lttilizz.tto tfut cbi sbarca o sbaicata sulld cost.l o.ci.lentale della Gali zia. Petcorendo a piedí sol Iaula I1tIIi1n0haÌto. ProPia percbé paca .fre quetlrato. questa itinenùo è ,lena dtîrczzaîa.Pai i cami 1los .lel Sùr. na rcte tli sen tien a su.l dí Santiago, an da fu poi ptah1ryat.1 a sud chbssi Poco Lrtìlizzati e in Lia Jiila a Sit)iglí.! e a io.l Ina .ti recuqerc L1ítpafte .let ga.1 Glon. ùbú è tta le tB.le refna regiotlale de .t GaliPiù batîuîe per Santiago nn zi.t. Cosi conle i Canìnos de è w1'alîernatiLra ualkla pet Baúanza ! el tnat de Aratl cbí LolesseattrarEìsarc IAù sa, cbe al nare. .16l,sía e l'Esh'ena.1ù . C'è "anna.Ííno n ba.cidto píti antiMalti Pe egrini no.lerni ld ca, cbepaùe .la síliglia e at, Prefenscona. E' ltmsa 7oo tt-.tLeaa t6 stmqna i'| sens.) "relricale". rSna a cangi n Ma le stÌade per Santiago gasí col C-amíno Èiancés a.l |1ol1|i||iscot1o qui: I E rcpa è AsroEa. E la Wa .le ld Plata, Piena di h.1ccídriche atha orDera ld vía .lell argento, blond parte antica sîr6cl6 rcmana la cui Fran.i.r e Germania, e pa* conmzione ebbe il|izio nel sona esserebLlli ocL:asíonedi 139 a.C e sLn cui percoiso sí LA BICI MIGTIORE cxr bike Ia sceh.l tùígLiorc per cogherc húîe le o(asíotli .lelle .leúi1zioni e .lelle ataa zio1|i, è Prababilnlel|te un poi Robustezza ecomficrt, Percono mtto, tel1en.k\tì sulunbuonportapacchi lo sterrato e plssando a ! l'asÍ| h o ae n i.t t n l uoh a le lata nel itledberc per condízioni del Íondo si Jhncon/ènnare.fina a esîre1no no ecfe$íua1nel|te.lis.tuenli. aLesf dell EttroSttr I infuellza E fon.lanentale .lot.ltsi dell.t Chìesa, neqli ultini cli Ponaqac.bí tobusti. Non d i e c i a n n i í l C a l n i n o d e è ìn.Jisqensúbile ínrcce esse, Santiago sta ,irendo u1t ti re attezzati pe1-riParazìoni t.tncb sígltLficatíDa che I'ba imPorîanti, dal momenta cbe si atÌtarcrsano ntunero Ponata a esseÌe @nsiderato il Pnno ltinenúa Culturasi centti abìtatí. E suf.fícìen te un kít perleÍbrat rc. ri3 al liagqio ,tgli ill.lrizzi t tltlI ecco cone nLtorc tz ì pÌ.tt1ti P^.si neq'otg.|níz COME MUOVERSI c'è Pertornareindietro, l'autobus iltrenoo anche I CaDiíi1a .le Santiaqo Può e$erc iùîtnPQ:o t11P 17tíditetsí e secondo ]e Perconali esigenze e .lisPaúibilítò .li tenl,,a. E Ptxsibile tuizial? ú ped.n. e it1 l, Pttlto qtnl siasi .tet petcarya aPQurc,Per i puristí, dircttautente dalla pellegri Menùdel Dalprimo aldolce eurc consolidieci punto di patTenza in auto, Iascian Jola in una dei îanti Parcbeegi liben .1e a città. un po piLì, camplícata púò iistltare il nbrno da Santia go.Cbièaffintaa a Partenza in nacchina aurà lesigenza di tonnre a recLr Femrla. Da Santiaeo è Possibile prci1.|erc un autobus .lella conpaqnia Elratcar (circa 35 eutr), po awto ta bici at seguita oPPLU'e sQe.len.lola per catriele (costoso, genet almente sui 1 70 e ro) o pa" pasta (circa 40 eúT pet pesiJtina a 15 cbíli). Ia sqe tliào1'e postale icbie,Je I'iinbdllallqio a cú4 del nittenîe. Il sen)izto è al/èno .Ìa ualocíSet pre flolto catonsa e ,TspettosQl'ospíralitò ,lcoios.lúta dt pelleAirl: pq i cicusd tt posto tetto M ma@ Mt Pe.lo, tlegozto .Ìi bici sito in Rua Lle Sa11Pedlo, 23, Sail scortade na semPre dolale tiaso Oet.981/580260. offrc "a|berques Pubblici,Sene fah e te conttu.sseenatl ,11 seruizío .li inbdllaqeio Neglí albergues" riene dalla diciîLozi ',n 1ticiqal" cotnPteta e accúrato Pet 12 daîa prccerlellza a chi M .t eurc, nonchó Parcbegeio àel fultzionano sqessaa ollètîcl ualoltraría. QtrclIi Pri ati Ia bicí a Prczzí mortici. Píedí, n1.1sano tari i casi ì11 clti accarfe OEn í aIt''ct ìnforrn úzione banno u1 casto conPresa II Pacotso cldssica corlitl cla a RatrcesLallesa. se si ha uElia diJàìsi la salita .Ìei Pirerrci,.t St -lea Pied-de-Potî. Arritarc ful Ii dal Itltlí.t è possíbile in tt?no srtlt atklo Pafie tiella trctttt Milanon Barce ond. aPPt e it1 aele.) .li ttPologisticoPúò essetP attert.tndo a Ba-t'o lte o chiesta a S..lntiago rinl Bidùitz e pai Ptoseg endo g e n . l a s i a : o Í t c t n d d e I con il trcrlrta Per Sr../edù. Atenctóît dl Peregrtno, a'Eolo ùd R a do vilar Utl .llternatiutl è .tninrc .tl e Praza rlas Platerlas, oppurv of'rìna de 7:ur7snto, al tu 13 .li Rúa .lo DOVE DORMIRE Porteaperten€gli "albergues deperegrinos" L uhina dei Problerií sul Canino de Sdntíaga è quel la .lei Pernattanenti Tutta il Percatn è attrczzato con ostelli .lenonin6Ìi -albet Il (tunto .lhtito ìf, cri i oarí PffioBí conflutsúo ri4 gues .le Percg'irat". L'dcces sa è riserrato aiPe egritli it1 Possessocle a creden.ia| I costisano b.tssíssitni.Gli 6 eLro a notte. Aproùo nel ptinla panle,iggio. cbiu.lano tn ]e I e le 9 .lel tllattnta. Sano quasí selnple pulíti, e i Pe eEril|i ca'? sLùparilneì1ta Ai cícl6ti è assiclriîo .tLtastsen1prcln tuago slcu ra. i17left10 a 6.ldìritÍuf.l custadíîo, .|ot e l.tscí a re la E' t..ltt il caso di non tlaraf e Posto: erel ttuat ne t1îe ret1go1|o messea disqosízio ne Ie Palestre n|u1iciP.l!i (potirteqaiilot, un Pa' Phi Negli ostelli non esistePe t icolo tlifturi. anche Petché ness n PelleEri'lo osercbbe caùcatsi .li .tlîto Pesa olhe al praqia bagaglio. Aìtzí è con Prezzi mai súperiori ai 10 euro (Eenerahnentesui 7 eîtrd e oftono un pasro abbandallte sía a pranzo sia a ccna:pnmq secondo,conton1a,.frutta. dolce e rina. L tuttaùid Passibile, e ct atcbe oha p'eÍeriqle, or .linarc pí.|îtí alla caia. Il percotsa è attfezzatissimo, 17onc è alcun bisagno .li c.1 nca í .li genen aliinentun, acquist.tbilí ogn í fochiclxila I itil|erana a iauersa u17 tnterc paesej pet cui no|1 è comLtnissíma îrouarc picca le bi bliotec h e estenporanee con testi nelle linque più st)diate, Iasciati da canmi n.ltai stuÍí di paÍa1si rlie Ouuiamente qlnsí ín agni hnea si pLtò sceglíerc àí dar1nìre ,1 albergbi di tlíuerse caîegarie, mai hoppo can a ne110 cbe non si ua.la 6 a ntttuuia il co1|síglío è di Jarc uso deEli aste i .le.lícati ai Pe egnn| non solo per la cufa e ta caftesta, qu6nîo I,vr u1rercta uera eúerienza .lel Canmino. Raccont, Ieg gendc, scanbi .[i ídee e di ìndírizzi: il Cammíno di l;a|úiaEo è pnna di tutto tur htogo di íncontro. II ciclst.l cbe si .lerna a parlare con eli alti pellegríni calma Io s,antaggio di arere una 1na88íore uelacità iispetto a cbi ua a Piedi. I Calnkliilo è uno deí pacbí ÌDsti i11cui peclalan.lo sí ba ]a sensazione di an.lare trappo in .fretta. Ia "crcdellctal rlel pereEnno è i! .loculnenlo che at îesta la sÌatus cli pellegrino Si può otîenere all inizio del percofsa o Pfessa quatsiasi ostello autorizzato. Cbi ua tessePÌenunirsi .lel LlocLts menta 8ià in ltalia può ri la !8e$ i a : ConJlrnte tiit a dl Santtago dt Cornltostelt.t (ata Fîa"coltn.t 7, 06123 Peîr.gia, teL O75/ 5736381). I setuízia è grahtito, an.he se è buona abitudíne laÌe un ofÍena. La cÌertenziale ta tinlbrata luigo íl percorsa,pfessa Eli ostellí e in altre slruthtre, e una nlta a San- riaeorlà.|íntu aua "Compo- stela , I axestato ,li aùenuîa tango tatto tl Cammíio sono dtssefihatí ùtcaide, osretlt baf e tdttofíe .aore fístorarsl e... trotore cMpagnta c0sA MANCIARE Ottimlll budinodi vaniglia e il"pulpoalagallega Sono rari i tntti .1í stra da o .li sentíero priuí dí Punti .li rìstoro, bar, piccoli Gli asteli lunqo il percotso soTto c|l S?aetta coicbiAlta-stnbob daotm oautqte.. è cbe ba un Proptio st, to ínternet: ùúu.aunt.l.es. Qui è possíbílerepei re ogní tiqo cli ínfarmaziolti rislofanti Quasí tutti banl1o tPercgri11o ul1 menú dèl , facile cotlsíglíare pieîanze. I1t tutta la spagrla pfepafana come rlolce .lelízi6í Ían, budiní. Consigltato que o di In Gatizia t1ot1si può peÈ cJere i] eustoso "pulpo a Ia ga eEa , setuírone e nunercse Pulqenas' cbe sí inconîru|1a per st6da, spesso segna la te cla I la immancabile frecciq gialla. Santiligo è pieSeenalia la i] Restaaran,e llotel Rey, Dn Abr.tl Arcs 4, SantiaAo (tel. 981/t849o6) , ptÒp'ia a e spalle dellLt cdîteL|rule. Chi itlrece ,cleste respí,4t? atnnsletz LierePuò Jètina$i neua taaerrta O Catto, spattana e aÍo ata .lí la"oraton cbe Paiattano in ga eqa. Si trcua all intbocca .li Rua .1eSar Pedrc e ba prezzi po Polari come I'ambiente dele sue due sale. A Fisterîa si Pua manSiarc oxt,no pesce al Resraurante Os Tres Golpes, R.t.t das Hortas 2 (tel 981n4M47) . r55