g8 - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Transcript
g8 - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
[:,g8 10rse ) '1' l' I Cle 1 1'1 mou'u d d epra'w"uto . . getta d l· conl 1'lClCOO templai.ioo e, ma oon un lungo per'iodo di secoli, speosieratamente sop,'a gli oratori fanatici ì Questo timore è indegno d'uno scrittore che ha già e nemmeno di anni . Nel caso nostro volendo parlare dei cal)giamenti prima introdotti da Diocleavuto il cO"aggl\! di vantarsi di Don essere filosofo, e che lo prova ad ogDi pagina del suo libro. 'ziano, e iodi assai accresciuti da Costautino e da suoi successori, si dov8va descrivere l'ultimo CODserverebbe egli mai l'incognito per sottrarsi alla riconoscenza <;leI genere umaoo? Aspetti l'esistato, pre"Cedente a Diocleziaoo medesimo, derivandolo dalle sue cagioni cooosciute, e se si lO; il serpeote trionfa tuttora; la redenzione oon vuole dalla sua origine, e stabilirlo come punto è ancora seguita. Noo passiamo cosÌ subito dalla fisso di paragooe, come richiedeva il proposto modestia alla presunzione. D'alLronde ogtli volta' quesito. _ che vedo dei nomi lunghi p"eocduti dalla parNoi avremmo tralasciato di occuparci di proticella di, come per esempio, di Itobiallo di Borsbeek, dif6cilmeote posso credere cile vada posito dell'.ordine col quale dovevano essere esposte le .materie, se io uoa ricerca di fatto come loro di compagoia l'umiltà e la modestia . Sarebhe mai finalmente un consiglio della prudenza di questa ]' ordille non fO'5e decisivo. Senza di esso è impossibile di ingerire ' nei lettori UDa. vera idea tenersi celato., per essere un po' troppo trascorso nell' affermare che l'istruzione pubbli"a è di didello stato comparativo dell' impero roma.no, q.oale fu dimaDdato. Nel descrivere una casa o ritto divino dei vescovi, e che clJi osa immi , un tempio basterebbe fO"se dire che ban.novi le scbiarsl di essa, ' USU"PA l'autorilà divina? Ma tali e tali parti? Si p~trebbe forse ommeltere di con simili precauzioni umane non si otliene certo segnare la rispettiva loro .collocazioDe? Se omla palma del martirio. QualuDque però sia il momettete questa collocazroDe non è forse perduta tivo per cui l'autore tiene la visie,'a calata· , è l'idea complessa del tutto che voi cercate? d'uopo convenire ch' egli è l' OrlaDdo furioso L'auto"e dell'opera coroData, ben lontano dal che protegge i fratelli ignorantini contro le nuove scuole alla Laneaster. seguire quesle Dorme, si è permesso di saltare da una iII altra materia senza alcuna connessione, Stimo inutile di esamiDare le diverse opiDioni cile l'autore enuncià; poicbè dovrei ripetere le di cumulare sotto lo stesso titolo oggetti ' di?parati, di pone iD mezzo, e talvolta alla fine", quelle osservazioni già fatte da quella classe di scrittori cose che dovevano fiD da p,'incipio ,dar lume a filosofi, a cui ' l'Autore si è dichiarato di non tutte le ricerche ed a tutti i risultati del suo prestar mai alcuoa fede. Questa ripulsa è un po' soggetto. Prova De ~ia la prima parte nella quale dura, ma è certo la miglior via per DOO conlessi tratfava di fissare lo stato dell'impero sul quale sar mai d'aver torto. EvitaDdo adunque seco lui caddero le ionovazioDi di Diocleziano. Egli ioogni discussione, mi limiterò a suscitare alcuni comiilCia col dare il catalogo delle provincie delscrupoli oell a sua delicata coscienza. l' impero, a pa'rlare delle spese pubbliche e dei Se il suo zelo religioso è a·ltrettanto sincero diversi generi di tasse. Nel secondo passo parla quanto è ardeote, come può egli supporre nei propagatori del mutuo insegoa,:,ento il crimlnoso dello . stato delle persone, Del che comprende lo stato deUe muoicipalita, delle coloDie, dei soci, disegllo di sovvertire la religIOne e la morale? dei sudditi o provinciali, e delle città. Nel te,'zo, Dove sono le p"ove, dove gli indizj di questa ch' egli illtilola dall' amministrllzione delle prointenzioDe? Si ricordi il sig. ·conte di Robiano di vincie, noo indica cbe i goverDatori, i procuratori, Borsbeek che Don è più quel tempo in cui· bagli avvocati del fisco ed i frumeDtarj, senza esstava ~1O' accusa d' in'e1igione, .per far perdere agli porre il quadro almeoo . orgaDico di tutte le au; uomioi e ·alle cose la stima e la bellevolellza uoitQrità giudiziarie, amministrative, finaDziere, militaversali. I figli d'Eva in oggi sono più giusti e pon- . l'i eco ec o Nel quarto parla della suprema giuriderati Delle lorò senteDze che nOli i lorò bisavoli, sdizioDe di giustizia, e vi iDDesta il governo spe.i quali giudicavaoo a porte chillse iD camere paciale di Roina e del suo circondario accennato rate a nero. Se fosse lecito argomeDtare per supper metà, ' ed il tesoro gellerale appeDa menloposizioni, i malevoli potrebbero supporre che iI vato; cose del tutto separate dalla giurisdizione sig. conte di Robiano di Bor6beek per amor di suprema della giustizia. Nel capo quinto descrive partito avesse caluoniato il DUOVO metodo di Beli la corte imperiale. Nel sesto lo stato o,ilila,·e. e Lancaster. Giaccbè tutto pl'ova invece che le Nel settimo ed ultimo la Datura del governo, nel basi di questo nuovo metodo SOIlO appunto la quale conceDtraDdo le sue vedute sul modo delle religione e la morale. Tutti i governi d'Europa elezioDi degli imperatori Don rileva pe,' nulla il a quest'ora, dopo avere studiato davvicillo questo temperamento effettivo della loro autorità iisulDUOVO iosegnameDto possono fare testimoniauza tante dal sistema di fatto del governo conservato ch' esso conduce 'i fanciulli ad abitudini esseDfino ai tempi di Diocleziano. Ecco qual'è l'ordine zialmente salutari e belle.fiche. Esso 'insinua loro 1.0 Le abitudini fisiclle di pulitezza e di attività; col .quale fu tessuta la prima parte di questo liQ hm. Egli è osserva bile che alcnne pOtticolarità 2. Le abitudini morali d'istruirsi e d'ajutarsi.riglJQrdaDti la p"rima epoca, e che eptravaoo come vicendevolmente . .3. 0 Le abitudini religiose di ri- p~rt~ iDtegraDte nel quadro aDteriore a Diocleferire tutte le azi'o oi ai propri dove"i verso Dio ziano, sono riferite nella parle terza, e ricordate e verso gli uomini , . al seDtimento della propria sotto Costantino,. talchè si conferma che iD tutta digDità, attinto nella prop"ia coscienza. 4.° Le r opera regna Ilna imperfezione, una confusione abitudioi sociali cl' ordine,. d'amore del lavol"o, e UD trambusto d'idee, che disturba ogDi lettore di subordinazione, di beDevolenza, di giustizia. intelligeDte. G. D. R 5. 0 Le abitudini intellettuali d' attellzion.e , di aDalisi, di buon seuso, di riflessione. L'espeDES SYSTEMES ACTUELS n' EDUCAT{ON eco - f Dei rienza ba già corrisposto a questi fin'i. Si sa cbe si~temi attuali d'educazione del popolo di L. F. in Inghilterra sopra 100 mila fanciulli usciti dalle 'M. I. di Robiano di BOl'sbeek. - Brusselles e nuove scuole -alla Lancaster, Don ve De fu nepTorino 181g. pur uno pnnito dai tribunali per la più licve maocanza. In Francia gli allievi del mutuo iu Non so comI"'eDdere come l'AlIlore di questo seguamen to si distinguono da tutti gli .altri pel' 0pl.\scolo, che SI propone niente meoo che di lil'istruzione, pel buon senso, pel savio contegno'. berare i figli d' E~ dalle seduzioni d'un nuovo I piagnistei del sig. cODte di Robiaf)o di Borsbeck serpente, cioè, dal mutuo insegnamento, si Danon valgoDo a distruggere questi fatti, e molto sconda sotto un nome italo-russo. Temereb~e egli meDO a persuadere le Bersone imparziali e seutnann una (l at:l epoca, come punto .fiiSSO NOD 1 mozion~ del De ori il b di aiutaI dell' albe caprct l pacei I l VWl'lH luogh~ aZlOlIl meDtre stro, q al suo ! un l garsi _ -:". -- ~ <.0 "- - '- nOI nella Pe, esempi d pubblici gatti e aboalldo Il '- ---- flCCQ destro Il Dio gli sua una trovò UP che per aentare l e gtie Il nel ciel nell' inf 11 dqg nell' Egil sogno d' esso la ..cialmenl a, prezlOl re del 11 l'ovù~e immi. ? Ma certo il rno- sate cl,e il nostro secolo è un secòto di 2 e di lagrime, perchè quasi tutti i figli d'Eva sapranDO un giorno leggere il catechismo p. tenere i proprj registri, , ,Non ,meno poi di questo scrupolo ,di coscienza che ho promosso nel sig, conte di Robiano di Borsbeek,. dovrebbe , recargli pena anche l' osservazione ch' egli si è mosso t.roppo tardi in difesa dci figli d'Eva contro la voce di qn,esto nuovo serpente, Già da più anni ìlmutuo insegnamento ha iovaso l'Europa, -e quasi direi, il mondo intero. Perchè l'argo della ragione e della morale si è egli addormeotato, e appena svegliasi quando già l'invasione dell'enore è trioolailte? Se la ragione e la morale, (ioteodo la ragiooe e la morale del sig. conte di Robiallo di Borsbeek,) non hanno più vigili seotioelle, si può presagire che la filosofia pelletrerà dappertutto, e che i suoi :passi saranno altrettaote vittorie. G. P.... -----Il Gatto del Cimitero. 99 Noo è rorse prudeote ,consiglio l'abbandonarsi con troppa fecle ad uomo che considéri le bestie siccome gli orgogliosi l'e della Persia consiùeravano i sudditi destinati all'esistenza, al dolore ed alla lnorte, l1uicamente per obbedire ai loro Cctpricci, O per soddisfare ai loro ' bisogni , Le Luone opere sono probabilmente snggel'ile a ,costtli dalla speranza o dal ti'm ore, OOtl già dall' indole; e cili nOli è galantuomo per indole, noo merita di a vere un amico. Per rn~lti popoli , era precetto questa pal,tedella filpsofia" oggi caduta in quasi uoiversale non cnranz3; e tuttavia si leggono con affettuosa com- moziooe le parole ,dettate da Mosè nel capo 22 del Deuterooomio - Se tu vedi il oaziellte asinello ori il bue operoso _stramazzare via, degnati di ajutarli perchè si rialzino: se tu trovi fra i rami dell' albero il nido dei cardellini, o nel bOJCO la capra lattante i suoi piccoli nati, del. lasciali in pace! Iddio darlÌ premio all' atto cortese, C tu vw,.m lungamente e non solamente in più I~oghi dei saoti libri si raccomandano queste azioui di gentile virtù, ma dei profa'n i anC01'a; meotre in !IO frammento della dottrioa di Zoroas\fo, questo filosofo finge che gli abhissi si aprano 'al suo sguardo, e che Dio gli additi, fra i' molti un ricco e- possente personaggio cui mane::- il destro piede; Zoroastro ne eLiede il II!otìvo, e ,Dio gli risponde - perchè costui io tutta h vita sua una sola volta fu benefico: essendo a caccia trovò un IDulo legato luogi dalla mangiatoia, così che per quallto allungasse il collo oon poteva addentare la pastura: diede nn calcio alla maogiatoia, e gfie l'accostò. Il piede caritatevole fu posto nel cielo, ed il resto del suo corpo è tormentato nell' inferno. II dogma assUl'do della Metempsicosi, diffuso nell' Egitto, nell'lodia ed altrove ocll'o,'iente, era sogno d'immaginazione delirante; ma coosigliando esso la c b~llevoleoza ed il rispetto a riguardo spe",ialmente degli animali utili, piegava il popolo ai preziosi sentimeoti della gratitudine e dell'amore del prossimo, e per ' questo lato non può .negarsi Don fosse utilissima dottrina. Nella Turcltia, nella Persia, e' oel Mogol sono frequenti sit'falli esempi di cal'ità, e si videro fin anche sorgere puLblici ospitali dedicati al ricoverO di cani, di gatti e di altl'e specie di animali benemeriti, ed abbandonati dalla sconoscenza dei loro padroni. Il severo inglese ed il leale alemanno oon di l'ado concedono al cavallo rotto dagli anni e dal lungo servigio un luogo di pacifico riposo, ovvero lo uccidooo d'un colpo, aozi che èood~nnarlo agli steo ti della carretta o della barca. Non giudichiamo perciò che 000 SIa lecito al- per 1,1 uomo uccidere le bestie pel' desuoarne le carni "l proprio alimentò, o per guareotirsi' dali'.nsulto cbe esse minacciano alla sua sicurezl/ia; ma non, ha egli certamente il diritto di tormentarle come fanoo con Dal'bara compiacenza gli Spagnuoli nelle loro cacce , dei tori, il volgo di Londra che dilettasi di osservare la lotta dei galti e dei cani, ild i nostri beccaj fredd.mente crudeli verso dei vitelli ed altri animali, destinati al macello, che strette le gambe in un fascio, laoguenti per fame e sete, l'uno sopra l'altro, sopportaoo. sl>i carri il martirio del viaggio, e ti gua~dano passandocon occhi infuocati e stravolti, nei quali ti parreabe quasi di leggere la disperazione e la brama della morte che ponga fine al tormeuto; nè per verità l'idea del morire è tanto spaveotevole come quella del vivere spasimàndo. Gli animali sooo sensibili al piacere ed al dolore, capaci di timore, di speraoza, di amore" di odio, d'invidia, di' emulazione, di amicizia, e di riconoscenza. Ha prevideoza la formica, che oell'abbondaoza dell'estate pensa a pl'Ovvedersi per la penuria deL verno; ha discernimento il cane, che Latra pei ladri, e per gli amanti tace Così a messere, ed a 11'Iadonna piace; ha memoria il cavallo, che supplisce all'iocertezza del padrone giusta tenendo la stra dà del ritorno; hanno en,èrgia di sentimeoto gli scorpiooi, cbe ridotti a, disperare della propria sal vezza, si trafiggono da se medesimi; gli elefanti, che ,'Iliegano di propagarsi in istato di servitù, e 1a, pilÌ parte degli uccelletti e dei quadrupedi, i quali rammaricati per la perdita della libertà, ricusano i più squisiti alimeoti, e risolvooo di lasciarsi morire di fallÌe. L'ussignuolo caota sul ramo soavemente per gradire alla compagna che sta nel nido covaudo i cari figliuoletti, e le rondini intendono al ' cel·to il mutuo loro Iinguagg'io quando raccolte a stuoli intorno a rustici casolari ed ai tetti delle chiese, stabiliscono iosieme il dì della paltenza, e sembrano cogli spessi garriti dal'e l'add,io alla stanza dei loro amori, e ringraziare la cOI'tesia dell' uomo che rispettò la pacifica moltiplicazione della loro specie ospitale. ' Tutti questi feoomeni non prodncibili dalle combinazioni della semplice IÌlateria prov'a no la spiritualità dell' aoima ,delle bestie O persuadono il saggio a crederla sè oon ragiollevol~ ed immortale come la nostra, s!,nsitiva per lo meno; e questa sola dote deve bastare perchè abbiano le bestie t~tto il diritto alla nostra compassione Sign<:lf . Conciliatol'e - pr~ma di leggere l'articolo pubblicato col N.O. 60 del vostro foglio, io m'era più volte recato a visitare il Cane del Palazzo. Meschino! l'uon'o onesto che ti guarila s'inleneri,sce peosando come sotto quel corpo schifoso ed infermo, viva tuttora l'affetto verso di lui cbe divideva teco amorosamente il suo paoe, di lui che già da 7 anoi caduto in terra straniera oon La più forse, nè tampoco nella sua famiglia, chi ne ricordi appena il Dome. La provvidenza che fa vivere il ~erme nel _sepolcro, come il cortigiano a nobile coovito, ti fa degoo di ricevere da mani gentili il quotidiaoo alimeoto. -, - , I Avete dato giustamente la fama alla bontà del ToJfino, datela ora se vi piace alla squisita sen- ' sibilità del Gatto del cimitero, del quale vi mando Iii la storia. l Clementina, la sciagul'ata fanciulla di, Monte l ,Orf"no nella Brianza , _'bella come dipinge Luini gli angeli del cielo;inlOna come l'innocenza, a 14 anni ammalò d'epilessia, ecl era una compassione per , tutti gli abitanti del vili aggio, ql1ando o nella chiesa, o nella piazza cadeva l'iofelice percossa da quella morte apparente, e non era labbl'O cLe non pregasse}ddio per Clementina, e noq, I I