MEDICINA/ CNR:SCOPERTA LA PROTEINA ANTI
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MEDICINA/ CNR:SCOPERTA LA PROTEINA ANTI
MEDICINA/ CNR:SCOPERTA LA PROTEINA ANTI-OBESITA' Fa aumentare dispendio energetico e diminuisce massa grassa 18- 09- 2006 20:20 Articoli a tema | Tutte le news di Scienze e Tecnologie Roma, 18 set. (Apcom) - Finalmente una buona notizia per quella buona fetta della popolazione italiana in sovrappeso (45%) e afflitta dall' obesità (10%): è stata scoperta una nuova molecola, un peptide (un insieme di aminoacidi) in grado di aumentare il dispendio energetico e, quindi, di diminuire la massa grassa inducendo perdita del peso corporeo. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori del Cnr dell'Istituto di Neuroscienze (In) e dell'Istituto di Neurobiologia e medicina molecolare (Inmm) di Roma, che hanno utilizzato moderne tecniche di proteomica, cioè di identificazione e caratterizzazione delle proteine, per isolare e identificare, nel cervello del ratto, una piccola proteina, derivata dal gene vgf , costituita da soli 21 amminoacidi. La proteina o peptide, che è stata chiamata TLQP-21, se somminist rata nei ventricoli cerebrali di topi normali, incide sul metabolismo aumentando il dispendio energetico, la temperatura corporea e i livelli plasmatici di adrenalina favorendo, quindi, la diminuzione della quantità di massa grassa. Un risultato interessante se si pensa che le malattie causate dall'obesità e dal soprappeso interessano nel mondo un miliardo di persone, un numero superiore agli 800 milioni che soffrono di denutrizione, con alti costi sociali ed economici che sono doppi rispetto a quelli sost enuti per i soggetti con il peso nella norma. La ricerca condotta da Anna Moles e Alessandro Bartolomucci (In)in collaborazione con Andrea Levi e Roberta Possenti (Inmm) uscirà domani sulla versione on -line della rivista internazionale Pnas, Proceedings of the National Academy of Science, USA (versione cartacea uscirà il 26/09), ed è stata comunicata all'Editor (di Pnas) dal premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini. "Abbiamo notato spiega Anna Moles, In, coordinatore della ricerca che in animali nutriti con una dieta ad alto contenuto di grassi, la somministrazione per due settimane di questo peptide previene lo sviluppo dell'obesità indotta dalla dieta, limitando la deposizione di tessuto adiposo e il conseguente aumento di leptina, un ormone tip icamente associato all'obesità". In particolare, la somministrazione del peptide (iniettato nel cervello) attiverebbe processi associati all'aumento di sostanze come l'adrenalina plasmatica e dei suoi recettori, beta adrenergici, e delle proteine mitocondriali disaccoppianti che facilitano il dispendio energetico (impedendo all'energia, sottoforma di calore, di essere immagazzinata). Inoltre, l'analisi del tessuto adiposo ha rivelato che, a seguito della somministrazione di TLQP -21, si verifica un aumento dei geni associati alla beta ossidazione dei grassi e alla dispersione dell'energia. Infatti, gli effetti del peptide sembrano compatibili con l'attivazione centrale del sistema nervoso autonomo che favorirebbe l'aumento del metabolismo energetico dell'organismo ed identificano TLQP21 come un potenziale target farmacologico per la prevenzione dell'accumulo di grasso .