Scheda sul film

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Scheda sul film
Persepolis
Regia:Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud. Soggetto: Marjane Satrapi (dall'omonima graphic novel).
Sceneggiatura: Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud. Montaggio: Stéphane Roche. Musiche: Olivier Bernet.
Scenografia: Marisa Musy. Produzione: Sony Pictures Classics. Francia, 2007, b/n, colore, 95'
SINOSSI
E' un lungometraggio d'animazione basato sulla graphic novel autobiografica omonima della regista. iraniana
(quattro album). Si apre con una Marjane matura che, all'aeroporto di Parigi, dopo aver indossato il velo, si scopre
incapace di imbarcarsi sul volo per Teheran. In un flashback che ripercorre un'infanzia e un'adolescenza al
femminile, comuni e peculiari al contempo, si rivelano le motivazioni di una distanza insuperabile. Educata da
genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, Marjane a Teheran, nel 1978, a otto anni, segue con
trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla rivoluzione islamica e provocheranno la caduta de l regime
dispotico dello scià Mohammad Reza Pahlavi. Con l'instaurazione della Repubblica islamica nel 1979 inizia il
periodo dei "pasdaran" che censurano i costumi dei cittadini, in primo luogo di donne e bambine, mentre finiscono
in carcere migliaia di persone. Marjane vede svanire le speranze suscitate dalla rivoluzione in tanta gente, deve
indossare il velo, vede rifinire in carcere lo zio comunista, già prigioniero politico dello scià, e diventa
rivoluzionaria. La guerra contro l'Iraq (1980 - 1988) provoca bombardamenti e privazioni, la repressione interna
diventa più dura e i genitori di Marjane, temendo per la sicurezza della figlia che non sa nascondere il suo spirito
ribelle, la iscrivono al Liceo francese a Vienna. In Austria Marjane vive a 14 anni un'altra rivoluzione. Ci sono la
libertà, l'amore, ma anche l'esilio, la solitudine, la diversità. Alla fine l'adolescente entra in crisi in quell'Europa
incapace di accogliere veramente il diverso, fino a ridursi a dormire per le strade di Vienna. Si ammala e chiede
infine ai parenti di tornare in Iran, che sceglierà tuttavia di abbandonare definitivamente qualche anno dopo.
Il film è quasi interamente in bianco e nero, nello stile delle vecchie graphic novel, con spruzzi di colore innestati
sulla linea del tempo.
Candidato all'Oscar nel 2008, ha vinto il Prix du Jury al Festival di Cannes 2007 (e una standing ovation di 15
minuti...). E' stato distribuito in Francia e in Belgio nel giugno del 2007, in Italia nel febbraio 2008.
CRITICA
Vincerà Marjane Satrapi un posto d'onore nel festival di Cannes n.60 con il suo Persepolis, fotogrammi animati in
forme polisenso, intreccio di autobiografia e documento politico. Un film che fa cantare le famose tavole a fumetti
dell'artista iraniana (raccolte in 4 album), insegna con humor la storia dell'Iran ed esprime il ripudio di ogni
integralismo, a cominciare da quello islamico che costrinse Marjane a fuggire dal suo paese e a rifugiarsi in
Francia. Persepolis, in corsa per la Palma d'oro, ha suscitato l'ira del ministero della cultura iraniano che ha
consegnato una lettera di protesta all'ambasciata francese a Tehran. […]
(“La rivoluzione iraniana si chiama Marjane” di Mariuccia Ciotta, Il Manifesto 23 maggio 2007)
Vent'anni di storia visti con gli occhi di una piccola iraniana che cresce, cambia, capisce, scopre la storia della
propria famiglia e del proprio paese mentre il popolo insorge contro lo Scià, vede una rivoluzione e poi una
guerra, soffre, emigra, ritorna nell'Iran degli ayatollah ormai adolescente, quindi scappa di nuovo, stavolta in
Francia dove diventa una grande disegnatrice. E racconta tutto quel che ha vissuto in uno straordinario cartoon.
Semplice e sofisticato (così sofisticato che sembra semplice), lineare e tumultuoso, pieno di fatti, di personaggi, di
emozioni, di idee. »
(“La forza del bianco e nero per una girandola di emozioni”, di Fabio Ferzetti, Il Messaggero 22 febbraio 2008)
L 'inizio, in una Teheran notturna e bidimensionale, lascia a bocca aperta. Sono ormai molti anni che non vediamo
più film di animazione in due "semplici" dimensioni, ma la perfezione del bianco e nero di Persepolis ci riporta
sin dai primi disegni nel mondo magico della fantasia pre-tecnologica, quando il senso nascosto dell'arte aveva
ancora il predominio sui suoi effetti. Come è noto, Persepolis è ispirato ai fumetti della giovane iraniana Marjane
Satrapi, ex illustratrice di libri per bambini, divenuta cartoonist con i volumi di disegni animati da lei realizzati e
dedicati alla sua storia. »
(“«Persepolis». Il mondo magico di Marjane”, di Roberta Ronconi, Liberazione 22 febbraio 2008)
Non è facile raccomandare agli adulti un film d'animazione, ma non farlo in questo caso sarebbe imperdonabile.
In effetti «Persepolis» - tratto dai fumetti di quattro album omonimi - non è solo l'autobiografia tra il '79 e il '94
dell'iraniana Marjane Satrapi, bensì un film sarcastico e leggiadro, scritto e diretto dall'autrice con Vincent
Paronnaud, che ha il merito di rievocare le storiche tragedie del suo nobile e sfortunato paese sfidando
l'oscurantismo degli ayatollah come non hanno mai fatto certi idoli cinéfili come Kiarostami e Makhmalbaf. »
(«Persepolis», l'ironia è donna, di Valerio Caprara, Il Mattino 1° marzo 2008)
«Sono una bisessuale della cultura. Come tutti i fumettisti non so decidermi tra disegnare e scrivere». Meno male,
Marjane Satrapi continui a crogiolarsi in questa incertezza che ne valorizza talento, acume e sensibilità. Già
graphic novel, Persepolis, diventa (auto)biopic animato al cinema. Con l'amico, anzi "fratello gemello" Vincent
Paronnaud e conservando il suo 2D anacronistico e delizioso, ha restituito la magia della carta e di un Iran
complesso, affascinante, contraddittorio. […]
(Boris Sollazzo in Rolling Stone del febbraio 2008)
L'AUTORE
Nata a Rahst (Iran) nel 1969, Marjane Satrapi è una fumettista, illustratrice e regista iraniana naturalizzata
francese. Proviene da un una famiglia discendente da Nasser-al-Din Shah, Scià di Persia nella seconda metà
dell'Ottocento e nel contesto familiare riceve un'educazione aperta e progressista. A Teheran frequenta il Liceo
francese sino a 14 anni, poi, per tutelarla dal clima oppressivo dominante nell'Iran di Khomeini, i genitori
decidono di mandarla a studiare a Vienna, dove prosegue le scuole superiori, sperimentando però anche in prima
persona gli effetti dei pregiudizi razziali. Nel 1988, alla fine della guerra con l’Iraq, torna a Teheran e frequenta la
Facoltà di Belle arti.Terminati gli studi, a ventidue anni, Marjane Satrapi decide di fuggire di nuovo dal clima di
pesante censura che domina in Iran e si trasferisce a Strasburgo e poi a Parigi per studiare arte e disegno. E' in tale
contesto che nasce Persepolis, graphic novel autobiografica e sulla recente storia dell'Iran che la rende famosa sul
piano modiale.Dopo Persepolis (2001) Marjane Satrapi pubblica Taglia e cuci ( 2003) e Pollo alle Prugne (2004)
con cui vince l’Oscar del fumetto al festival internazionale di Angoulême. Nel 2007 esce il film d’animazione
tratto da Persepolis, scritto e diretto da Marjane Satrapi con il fumettista Vincent Paronnaud. Realizzato
interamente a mano, secondo le tecniche più tradizionali per ricreare il segno del fumetto, il film è stato candidato
al premio Oscar nel 2008 e distribuito in Francia, in Italia e negli Stati Uniti. Nel 2011 esce in Francia il nuovo
film Pollo alle prugne, ispirato all'omonimo fumetto, che Satrapi dirige ancora con con Vincent Paronnaud. Il film
è da due mesi in programmazione anche in Italia.
Marjane Satrapi vive e lavora oggi a Parigi dove collabora con numerose riviste e testate di giornali («The New
Yorker», «The New York Times», «Internazionale») e scrive e illustra libri per bambini.