GUERRA BIANCA FUOCO SOTTO LA NEVE

Transcript

GUERRA BIANCA FUOCO SOTTO LA NEVE
GUERRA BIANCA
FUOCO SOTTO LA NEVE
Racconto teatrale della Prima Guerra Mondiale in montagna
per adulti e ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado
coprodotto con il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza
di e con Paola Rossi
IL RACCONTO
Il 24 maggio del 1915 il Regno d’Italia entra in guerra contro l’Impero Austro Ungarico.
Si apre un nuovo fronte di guerra lungo una linea di confine di 650 chilometri di montagne.
Fin dal primo momento gli italiani concentrano l'attacco a oriente: le “battaglie dell'Isonzo” con la loro
numerazione progressiva, scandiscono le tappe della guerra.
Lungo il confine col Trentino, invece, l'esercito di Cadorna dovette ben presto assumere un atteggiamento
difensivo.
“Guerra Bianca-Fuoco sotto la neve” racconta di questo fronte, che si eleva fin oltre i 3.000 metri di quota, in
zone dove già era difficile respirare, zone dure e inospitali, ma di incomparabile bellezza.
Qui il conflitto non fu caratterizzato dai grandi assalti, ma da una logorante guerra di posizione condotta tra
le rocce, il ghiaccio e la neve: azioni di piccole pattuglie e grandi battaglie dove protagonista incontrastata fu
la natura. E dove la dimensione umana, grazie alle situazioni ambientali e climatiche estreme, prese il
sopravvento. Alla ricerca di questa dimensione umana resa vivida dal contatto con la montagna va questo
racconto, attraverso le parole dei protagonisti, tratte da lettere, ricordi, diari. Sullo sfondo delle azioni di
guerra, si cerca di ricostruire le condizioni psicologiche e materiali quotidiane dei soldati costretti a vivere e a
combattere in quota.
Testimoni apparentemente muti del racconto sono oggetti che oggi non ci fanno pensare alla guerra, come
una slitta o un paio di sci. Oggetti che ebbero un ruolo fondamentale nei momenti più duri del conflitto,
quando, durante gli inverni, anche la natura si fece maggiormente avversa, con temperature fino a 35 gradi
sotto zero e abbondantissime nevicate. Sci e slitte furono utilizzati per lo spostamento e il trasporto di
uomini, vettovaglie, armi, feriti, e rappresentarono spesso la salvezza per molti.
LE PERSONE
Migliaia di uomini combatterono sulle montagne; alcuni di loro, italiani e austriaci, prendono voce durante il
racconto. Di qualcuno si riportano solamente le parole, di altri si ricorda la partecipazione a un episodio
particolare della guerra, di qualcuno si racconta la fine.
Sepp Innerkofler, di Sesto, in Val Pusteria, scalatore, guida alpina e caporale austriaco.
Piero De Luca, alpino del battaglione val Piave.
Gianmaria Bonaldi, alpino, autore di molte memorie della guerra.
Cesare Battisti di Trento, alpino volontario, irredentista.
Attilio Calvi, di Piazza Brembana (BG), alpino, alpinista e scalatore.
Carlo Locatelli, di Bergamo, alpino, escursionista e scalatore.
Gelasio Caetani, sottotenente degli alpini, ingegnere.
Hauptman Adelbert Homa comandante dei Kaiserjäger.
Anton Tschurtschenthaler, comandante dei Kaiserjäger.
Luca Comerio, regista e operatore cinematografico.
Paolo Granata, operatore cinematografico.
Alfredo Patroni, capitano degli alpini.
Ernesto Begey, tenente degli alpini.
Carlo Emilio Gadda, alpino volontario, scrittore.
Adolfo Giovannini, trentino, soldato austriaco.
Leo Handl, comandante austriaco.
Domenico Piazza, soldato semplice, reparto degli alpini.
Piero Ferretti, ufficiale di artiglieria.
Egisto Favilli, di Arezzo, fante.
I LUOGHI
Le montagne sono protagoniste del racconto, in un percorso cronologico e geografico che continuamente si
sposta lungo quel tratto di fronte che va dal Passo dello Stelvio alle Dolomiti. Alcuni luoghi furono teatro
degli eventi qui ricordati, molti sono luoghi dove noi oggi andiamo in vacanza, che pratichiamo a piedi o con
gli sci, ma che sono stati drammaticamente e irrimediabilmente segnati dalle vicende della guerra:
Sesto (Sexten) in Val Pusteria, le Tre cime di Lavaredo, il monte Paterno (Paternkofel); il passo del Tonale; il
passo dell'Ortles, Col di Lana, i ghiacciai dell'Adamello, il Corno del Cavento, i ghiacciai della Marmolada,
Corno di Vallarsa, monte Pasubio. Solo un accenno alle battaglie per la conquista delle vette più alte, come
Gran Zebrù, Thurnweiser, Trafojer, Cevedale, monte Vioz, punta san Matteo.
COLLABORAZIONI
La narrazione fa parte del progetto “Guerra bianca” del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza
e si avvale della consulenza storica del conservatore Mauro Passarin; è accompagnata dalla proiezione di foto
e filmati storici appartenenti all’archivio del Museo.
Le storie raccontate sono tratte da testi sulla guerra in montagna e da alcuni racconti pubblicati nel sito del
progetto Europeana 1914-1918, del quale il Museo è partner.
http://www.museicivicivicenza.it/it/mrr/
PROGETTO GUERRA BIANCA: Il progetto prevede due momenti: la visita al Museo, con particolare
attenzione alla sala dedicata alla Prima Guerra Mondiale e, nella stessa mattina, la partecipazione alla
narrazione “Fuoco sotto la neve” nell’auditorium del Museo.
La narrazione, accompagnata dalla proiezione di foto e filmati, è comunque indipendente dalla
visita al museo, e può trovare la sua collocazione anche in altri spazi.
EUROPEANA 1914 -1918: Il progetto Europeana 1914-1918 si prefigge di raccogliere ricordi della Prima
Guerra mondiale attraverso la digitalizzazione di foto di oggetti e documenti dell’epoca provenienti da tutta
Europa e la raccolta di storie di famiglia legate al periodo storico cruciale della grande guerra. Il sito si
aggiorna continuamente e nuove storie tratte dal sito saranno via via inserite nella narrazione nei prossimi
anni.
Maggiori informazioni su: http://www.europeana1914-1918.eu/it
PAOLA ROSSI, attrice della Piccionaia-I Carrara/Teatro Stabile di Innovazione, da anni conduce progetti
teatrali dedicati all’arte, alla scienza, alla storia; per 150 anni dell'Unità d'Italia ha realizzato la narrazione “Il
viaggio dei Mille”.
BIBLIOGRAFIA
C.E. Gadda, Il castello di Udine, Torino, 1972
A. Gualtieri, 1914-1918. Breve storia della prima guerra mondiale, e-book, 2011
M. Isnenghi, 1915. Cinque modi di andare alla guerra, Bari, 2007
G. Langes, La guerra fra rocce e ghiacci, Bolzano, 1981
G. Magrin, G. Peretti, Battaglie per la Trafojer, Bormio, 2007
P. Pozzato, M. Passarin, Pasubio, la montagna più accanitamente contesa, Vicenza, 2012
M. Rigoni Stern, Racconti di guerra, Torino, 2006
M. Rigoni Stern, Storia di Tonle, Torino, 1993
M. Thompson, La guerra bianca, Milano, 2009
L. Viazzi, Guerra d'aquile, Rovereto/Bolzano, 1967
L. Viazzi, La guerra bianca sull'Adamello, Trento, 1968
M. Wachtler, G. Obwegs, La Grande Guerrra. Dolomiti, Bolzano, 2003
F. Weber, Guerra sulla Alpi (1915-1917), Milano, 1979
tecnica utilizzata: narrazione con proiezioni video
spazi di rappresentazione: spazi teatrali e non (auditorium, musei, ecc), siti site specific (rifugi, forti ecc)
Referente organizzativo: Sara Toppan, La Piccionaia S.C.S. / Teatro Stabile di Innovazione
Stradella Piancoli, 6 – 36100 Vicenza tel. 0444 541819 fax 0444 327562
e-mail: [email protected] www.piccionaia.it