il piccolo alpino di brinzio
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IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO Notiziario trimestrale del Gruppo Alpini di Brinzio ANNO 14- NUMERO 2 – GIUGNO 2010 L’ANGOLO DEL CAPOGRUPPO C arissimi soci L’adunata di Bergamo si è appena conclusa, una bellissima festa alla quale il nostro Gruppo ha partecipato come al solito in modo massiccio. Angelo, Giampaolo e Romeo presenti già dal lunedì con la Protezione Civile al Campo Pre adunata per la riqualificazione del Parco Morla, Giotto di servizio al Centro Operativo, Marta presso il Gruppo di intervento Medico Chirurgico ed infine chi (compreso il sottoscritto) è arrivato semplicemente per divertirsi e per poter dire “c’ero anch’io”. Dislocati in vari punti della città; in periferia o nel centro preparato dall’AIB, i nostri alpini e amici si sono ritrovati per un intero fine settimana per condividere il piacere di stare insieme all’appuntamento principale del calendario alpino. Ho notato con piacere che è stata numerosa la partecipazione alla sfilata, sia con il Gruppo che con l’AIB, molto più che alla precedente Adunata di Latina. Forse la vicinanza di Bergamo ha aiutato, mi piace però pensare anche ad un riavvicinamento di alcuni alpini che ultimamente si erano un po’ allontananti. Proprio l’atmosfera che si è respirata durante i giorni a Bergamo e stata portatrice del desiderio espresso da tanti che ci si possa organizzare per stare TUTTI INSIEME, già dall’anno prossimo a Torino. A quanto sembra non sono però stato l’unico ad aver subito il fascino di questa adunata; Eleonora (il suo papà Gerri e suo zio Mario sono colonne portanti del nostro Gruppo) che ha partecipato per la prima volta, è rimasta molto colpita non solo dall’aria festante ma anche dalla moltitudine di penne nere circondate dal tricolore, dallo spirito di coesione e dall’orgoglio degli alpini. Ha quindi deciso al suo ritorno di tentare l’avventura; seppure per soli 15 giorni, ha inoltrato alle autorità competenti la sua domanda per partecipare a “Pianeta Difesa” (o mini naja come viene solitamente chiamata). So che molti storcono un po’ il naso di fronte a questo progetto, cerchiamo invece di giudicarlo sotto un altro aspetto; può essere una buona occasione per riavvicinare i giovani al servizio militare. E’ vero sono solo 15 giorni, ma molti di loro potrebbero poi decidere per una ferma prolungata! Ci auguriamo quindi che la domanda di Eleonora sia accettata e che in ogni caso questo periodo possa essere per lei un’esperienza nuova, positiva e costruttiva e perché no … speriamo possa essere un esempio per altri giovani delle nostre zone. E adesso auguro a tutti una serena e riposante estate e naturalmente vi ricordo la nostra festa il 28 e 29 agosto!! NON MANCATE. Massimo IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010 ______________________________________________________________________________________ PROTEZIONE CIVILE impiegati. La nostra squadra è sempre stata all’altezza della situazione, dimostrando sempre grande capacità e professionalità. Con orgoglio sono stato a capo di una grande squadra composta da grandi uomini e grandi donne. Nonostante le mie dimissioni rimarrò sempre un volontario e presente, nel limite del possibile, negli interventi. Non mancherò al mio impegno nel gruppo dove tutti insieme vogliamo e crediamo in questa realtà. A chi sarà designato a questo delicato incarico auguro ogni bene e soddisfazione. Permettetemi di ringraziare i miei più stretti collaboratori che all’interno della squadra hanno fatto un gran lavoro. Ringrazio i responsabili sezionali, il capo gruppo e il consiglio per l’attenzione e il supporto che hanno sempre dato alla squadra e posso assicurare che questo sarà anche per il futuro. GRAZIE di cuore a tutti e a presto. Pissy GRAZIE A TUTTI Il saluto del Caposquadra dopo anni passati alla guida dei Volontari del Gruppo Voglio introdurre questo articolo con un sincero “GRAZIE”. È doveroso da parte mia mettervi a conoscenza che a causa di impegni lavorativi non mi è più possibile seguire da vicino la nostra squadra e di conseguenza la sua attività. Dopo averne già parlato con i vari responsabili in questo periodo sono stato affiancato dal volontario Carlo Adale al fine di sopperire le mie assenze e per non interrompere la regolare attività della squadra. Nei prossimi mesi verrà effettuato il passaggio di consegne e fino ad allora, più precisamente il 31 luglio 2010 ogni opzione rimarrà aperta e valutate anche eventuali vostre proposte. Dopodiché saranno prese le decisioni definitive. Lascio questo incarico ringraziandovi tutti per la stima e la fiducia che mi avete sempre dimostrato, in ogni luogo e in ogni circostanza dove eravamo E ora a Carlo per metterci al corrente degli impegni !! BUON LAVORO, CARLO Il passaggio di consegne nella Pro.Civ. Raccolgo il testimone che, per impegni di lavoro, Piccinelli Alessandro “Pissi” ha dovuto lasciare. Intanto mi corre l’obbligo di ringraziarlo per quanto fino ad oggi ha fatto e per la collaborazione che mi ha offerto per il proseguo di questo mio compito. Come certamente tutti saprete la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, di cui noi abbiamo deciso e scelto di farne parte indossando la “divisa” che ci è stata data, richiede sempre più professionalità e capacità collettiva che si ottengono frequentando i Corsi di formazione, là dove necessari, e partecipando alle esercitazioni ed agli interventi a cui la Sezione ANA di Varese, di cui noi facciamo parte e dipendiamo, ci chiede di partecipare. Il mio compito sarà dunque quello di darvi la possibilità di partecipare a tutto ciò, mettendovi al corrente dei vari impegni che man mano si presenteranno, tenuto conto degli impegni di lavoro e familiari di ognuno. Volontariato infatti non è obbligo ma è detto di colui che presta un’attività, un servizio non perché gli sia stato imposto ma per sua libera richiesta, ciò però non giustifica, proprio perché non è un obbligo, il disinteresse totale, fare il minimo indispensabile e di malavoglia perché a mio avviso in questo caso si è perso tutto ciò che di bello e nobile si è inizialmente acquisito entrando a far parte della Protezione Civile. Come detto i volontari verranno messi al corrente degli impegni, tramite SMS, tramite e-mail e tramite AVVISO esposto in Sede Alpini che invito tutti quanti a frequentare maggiormente: l’amicizia, l’unione e la compattezza della squadra incomincia proprio da lì. A tutti Voi dunque il mio saluto ed il ringraziamento per la collaborazione e l’aiuto che mi offrirete. Carlo A. 2 IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010 ______________________________________________________________________________________ L’ADUNATA DI BERGAMO 2010 impressioni ed emozioni di un partecipante V enerdì 7 maggio sono partito alla volta di Bergamo, assieme a due nuovi compagni, ero emozionato come un bambino al suo primo giorno di scuola. Arrivati sul posto ho incontrato nuove persone che mi hanno accolto come un amico. Dopo aver sistemato la tenda, ci siamo recati a visitare la città, ovunque guardavo vedevo balconi e negozi con esposto il tricolore a testimonianza del grande affetto della città per gli Alpini e tutto ciò mi dava una sensazione di gioia. Domenica abbiamo visto sfilare i primi Alpini e, dopo pranzo mi sono recato all’ammassamento assieme agli altri. L’attesa è stata lunga e piovosa, ma non mi importava Quando siamo partiti in sfilata ho sentito crescere in me un’emozione indescrivibile, stavamo sfilando tra due ali di folla festosa incurante della pioggia battente. Anche se ero bagnato fradicio, mi sentivo felice per questa nuova esperienza. Sono contento di essere entrato a far parte del Gruppo Alpini di Brinzio e li ringrazio per avermi dato l’opportunità di partecipare alla mia prima Adunata. Gino Pini LO SPORT Il punto sulla classifica del trofeo “Presidente Nazionale” soci alpini si sono impegnati a tenere alto il nome del nostro gruppo che in piazzola di tiro ha sempre ottenuto buoni risultati. I Tiratori hanno acquisito i seguenti punteggi: Mencucci P. 130, Piccinelli A. 119, Traficante B. 106 ed Osnaghi D. 39 punti su un massimo di 200 realizzabili piazzando il nostro gruppo nella classifica Trofeo Albisetti al 19° posto e nella classifica del Trofeo del Presidente al 13° posto. Buon risultato anche se con il passare degli anni stanno calando gli ottimi risultati che in passato hanno visto i nostri tiratori piazzarsi sempre sul podio in questa ambitissima competizione. Nel periodo estivo esorto tutti Voi a tenerVi in forma in modo da concludere in bellezza le gare che ci attendono in futuro. Ci tengo a ringraziare tutti Voi per la Vostra disponibilità e Vi auguro buone vacanze. Carlo M. Carissimi Soci, siamo ormai alle porte della stagione estiva, momento di pausa da tutti gli eventi sportivi che vedono impegnato il nostro gruppo ma vediamo un po’ dove sono stati impegnati i nostri atleti ultimamente. Due sono le competizioni nelle quali i nostri atleti si son dovuti destreggiare: a Carnago i nostri ragazzi sono stati impegnati nella gara campestre a staffetta con ben due staffette (una di Amici ed una di Alpini) entrambe hanno concluso la competizione con un buon punteggio vedendo la staffetta alpina, Anania G. e Dascanio G., classificarsi al 7°posto della classifica Trofeo del Presidente e la staffetta dei simpatizzanti, Negri M. e Dabrario V., classificarsi all’ 8°posto della classifica Simpatizzanti. Ad inizio giugno c’è stata la gara di tiro a segno presso il poligono di Tradate, dove quattro nostri 3 IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010 ______________________________________________________________________________________ SULLE VIE DEI NOSTRI VECI D a qualche anno, siamo soliti, io ed alcuni amici del Gruppo (Maurizio Ferrari, Ruggero Lamera, Mauro Malinverni), prima dell’Adunata Nazionale, raggiungere la località destinata ad accogliere la grande manifestazione, per “studiare il terreno” cioè vedere dove poterci accampare al meglio, localizzare musei e monumenti e infine non meno importante dove poter …. gustare i prodotti eno-gastronomici del luogo. Quest’anno, visto che l’Adunata si svolgeva a Bergamo, città abbastanza vicina e a noi nota, abbiamo deciso di fare la nostra gita a Gorizia e dintorni, zone dove i nostri “veci” durante la Grande Guerra hanno combattuto e tantissimi di loro, seppur giovanissimi, sono morti per la Patria. Dopo aver preso alloggio nel paese di Buja (Udine) zona da noi ritenuta strategica per muoverci e rientrare la sera, sono iniziate le nostre visite nelle zone e località prescelte. Siamo passati da Timau dove esiste un Tempietto ossario e un museo purtroppo ancora chiuso ai visitatori. Ci siamo così fermati presso la ex Caserma degli Alpini “Maria Plozner Mentil” dove abbiamo conosciuto alcuni amici del Gruppo Alpini di Pal Piccolo che hanno magnificamente ristrutturato alcuni locali della Caserma per farne la loro “baita”. Abbiamo raggiunto Oslavia, località del Comune di Gorizia, teatro di sanguinosi combattimenti durante tutto il 1915, posta sulla riva destra dell’Isonzo dove abbiamo reso omaggio a tutti caduti raccolti nel locale Sacrario. Non poteva mancare una visita al Castello medioevale di Gorizia, dove abbiamo ammirato tutte le bellezze in esso contenute ed il magnifico panorama della città. Ma quello che più ci premeva era raggiungere un luogo di cui noi tutti ne abbiamo sentito parlare. Da piccolo ricordo mio nonno che mi raccontava di lunghe tradotte piene di giovani soldati che andavano al fronte a combattere ... ultima fermata: CAPORETTO (Kobarid in sloveno) Ora Caporetto è un tranquillo centro agricolo della Slovenia sito nell’alto bacino dell’Isonzo alle falde del Monte Nero. Non sto a raccontare cosa avvenne a Caporetto durante quel tragico ottobre del 1917 perché tutti lo sappiamo. Riporto solo due cifre che non hanno bisogno di commenti: fra i soldati italiani ci furono 265.000 prigionieri e 40.000 fra morti e feriti. Abbiamo visitato il museo della Grande Guerra ricolmo di cimeli storici, dove molto gentilmente ci hanno fatto anche visionare un lungo documentario sui fatti accaduti facendoci trovare per qualche tempo, grazie ad un potentissimo sonoro, nel frastuono della battaglia tra fragorose esplosioni, fucilate e crepitii di mitraglia. Siamo poi andati presso il Sacrario Militare di Caporetto dove riposano le spoglie di 7014 Caduti italiani. Già che ci trovavamo a Caporetto siamo andati un pezzetto più avanti e, sempre in territorio sloveno, siamo saliti sul Monte Santo, dove è stato combattente il nonno di Maurizio (Ferrari), sulla cui sommità c’è una Abbazia ed un piccolo cimitero militare. Rientrati a Gorizia e consumato un frugale pranzo da “Gino” dove ci siamo mangiati la lubianska (enorme bistecca di carne impanata e farcita, tipico piatto delle regioni della ex Jugoslavia) con contorno di patatine fritte e spinaci e via verso Aquileia. Fatta una sosta d’obbligo a Palmanova, giusto per visitare il Museo Storico Militare e la Fortezza, siamo giunti ad Aquileia dove, prima di recarci a cena, abbiamo visitato il piccolo cimitero posto dietro la Basilica dove riposano i resti di 10 militi ignoti raccolti sui campi di battaglia della prima Guerra Mondiale. Tra questi fu scelta la salma che ora si trova a Roma sull’Altare della Patria. Tappa successiva d’obbligo: Sacrario dei Caduti di Redipuglia dove saliti sulla sommità abbiamo rivolto una preghiera ai Caduti di tutte le guerre. Di seguito, percorsa la Val Cellina tra bellissime montagne e incantevoli panorami, siamo giunti, dopo aver visitato l’omonima e tragica diga, a Longarone, paese natale di Mauro (Malinverni). Qui abbiamo fatto visita al Campo Santo dove oltre 2000 caduti, la cui unica colpa è stata quella di abitare nei sei borghi posti ai piedi del Monte Toc, riposano in pace. Lasciato Longarone, abbiamo preso la via di 4 IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010 ______________________________________________________________________________________ un traguardo importante di questo bellissimo nostro viaggio: Cima Grappa. Mano a mano che la strada saliva, le condizioni del tempo peggioravano, la pioggia che prima cadeva fine fine diventava grandine trasformandosi poi in neve. Arriviamo fuori dalla Caserma Milano: fa freddo, chiediamo ai due alpini presenti di poter entrare nella “Galleria Vittorio Emanuele III” a visitare i camminamenti e tornare a vivere per qualche attimo come i nostri “vecchi”. Purtroppo la neve all’esterno, caduta copiosa durante l’inverno e ancora presente, impedisce di vedere fuori dalle finestrelle. Erano già degli eroi i soldati solo a sopravvivere in quelle condizioni, figuriamoci con la guerra! Noi che siamo sicuramente meno valorosi dei nostri predecessori lasciamo velocemente la Galleria e ci rifugiamo nel tepore del Museo allestito nei locali della Caserma Milano. La neve circostante ci impedisce di salire in cima al Monte Grappa. Peccato! Ritorniamo alla macchina e via verso Mussolente, ultima tappa del nostro viaggio dove incontriamo gli amici del locale Gruppo Alpini. Facciamo poi una puntata a Bassano del Grappa per rivedere il nostro Ponte e berci un buon “mez e mez”. La mattina rientriamo a casa. Abbiamo percorso parecchi chilometri ma siamo tutti contenti. Ancora una volta abbiamo consolidato la nostra amicizia, abbiamo visitato posti nuovi e abbiamo imparato tante cose ma soprattutto abbiamo ripercorso la strada che tanti alpini hanno intrapreso per recarsi al fronte da cui non sono più ritornati. Carlo A. ALLENATI PER LA VITA La nostra collaborazione per l’esercitazione organizzata dall’UNUCI Essere allenati aiuta ad affrontare e a superare ogni problema. Sicuramente è quanto un centinaio di studenti e studentesse delle scuole medie superiori hanno creduto e messo in pratica aderendo all’iniziativa voluta dall’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Lombardia ed il Comando Militare Esercito Lombardia: ALLENATI PER LA VITA. Per scenario esterno a conclusione di un ciclo di studio ed esercizi teorici era necessario trovare una località che si adattasse alle necessità del caso e la scelta è caduta sulla nostra Brinzio. Così ogni associazione locale, compreso il nostro Gruppo Alpini, ha dunque dato la propria disponibilità per “assistere” questi giovani e dar loro una mano per affrontare l’esame finale. I ragazzi e gli Istruttori dell’UNUCI sono giunti a Brinzio nel pomeriggio del 30 aprile scorso. Il primo impegno era quello di tipo logistico: predisporre un accampamento e montare le tende per affrontare la notte al coperto, visto che il cielo minacciava pioggia per poi essere pronti e riposati per gli impegni del giorno dopo. L’indomani si presentava una giornata piuttosto incerta dopo la pioggia notturna ma i ragazzi, suddivisi in squadre di quattro o cinque elementi, erano tutti euforici e pronti ad iniziare le prove pratiche concertate: corsa di orienteering in montagna, superamento di un ponte tibetano montato attraverso il nostro laghetto, prova di riparazione di tubazione con indossata la maschera anti NBC (Nucleare Batteriologica Chimica), prove di tiro con carabine ad aria compressa, prove di tiro con l’arco e prove di arrampicata su parete con imbracatura. E’ iniziata così per questi ragazzi e ragazze una giornata lunga e faticosa dove ognuno di loro ha dato il massimo delle proprie capacità per raggiungere il maggior punteggio. Noi alpini, come richiesto dall’UNUCI abbiamo vegliato sulla incolumità dei ragazzi lungo il percorso in montagna, sull’attraversamento della strada provinciale, e come istruttori sul campo di tiro. La domenica, dopo la S. Messa con omaggio al Monumento dedicato al Gen. Galvaligi e a quello dei Caduti, tutti sotto il portico delle scuole per i discorsi finali, i ringraziamenti e i saluti. Peccato per la pioggia ed il freddo ma anche questo sarà servito ad essere meglio allenati per affrontare la vita. Carlo A. 5 IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010 ______________________________________________________________________________________ anche per pulire i cessi. La terza osservazione é che essere disponibili non vuol dire essere servili. Finiti i primi momenti di caos e di scoramento certi lavori potevano essere svolti da chi usufruiva a tempo pieno della logistica, certo è che chi viene servito si abitua subito alle comodità e cerca di evitare di collaborare e di essere coinvolto offrendo il suo impegno e collaborazione. Pertanto bisogna essere pronti a qualsiasi evenienza ma dobbiamo anche saper difendere la nostra personalità e la nostra dignità facendo capire, senza imporli, quali sono i limiti della convivenza comune. Cosa avrebbe dovuto lasciarci dentro questa esperienza? Senz’altro la convinzione di essere stati utili a chi era stato colpito, di aver dato tutta la nostra disponibilità nello spirito che è della nostra Associazione, di aver arricchito la nostra esperienza e conoscenza che ci permetterà di essere ancora più efficienti nelle future, speriamo molto rare, chiamate in emergenza. La convinzione di aver agito con spirito di servizio e non per una soddisfazione personale da ostentare di fronte agli altri, il famoso motto del 5° Alpini “Nec videar dum sim” (non per apparire ma per essere) deve sempre primeggiare su ogni cosa. E ciò ancora di più se si è stati chiamati ad incarichi di responsabilità, la soddisfazione non deve essere quella di mostrare il ruolo svolto ma quello interiore di avere svolto con il massimo impegno quello che era stato chiesto. Ci hanno fatto tutti i complimenti per la nostra capacità, il nostro impegno, la nostra disponibilità, prendiamo questo come un bagaglio personale da tenere dentro e non da far pesare ad altri. Certo nessuno vieta di ricordare e descrivere quanto si è fatto ma deve essere il racconto convinto e moderato fatti rientrare nell’insieme dell’impegno sostenuto da tutti i volontari della Protezione Civile della nostra Associazione. Il segno distintivo del nostro impegno è la medaglia che il Presidente Nazionale, Perona, ha voluto fosse consegnata a tutti i volontari che hanno presenziato e lavorato per l’Abruzzo terremotato, mettiamola sul nostro cappello. A Bergamo ne ho viste poche. Portiamola con orgoglio! Così come conserveremo tra le cose care l’attestato rilasciatoci assieme alla medaglia. Giotto L’AQUILA UN ANNO DOPO Bilancio dell’attività A.N.A. post terremoto Finita l’emergenza terremoto e terminati anche gli ultimi interventi chiesti dal Dipartimento della Protezione Civile è l’ora delle verifiche. Cosa ci ha fatto imparare e cosa ci ha lasciato dentro un impegno così lungo nel tempo e gravoso per la sua complessità? La prima cosa che ci ha fatto imparare è che chi da la propria adesione alla Protezione Civile deve essere pronto in qualsiasi momento e disponibile alla chiamata. E’ una posizione questa che non da tutti è stata rispettata se, tirate le somme senza considerare chi si è recato più volte in zona operazioni, la partecipazione del potenziale degli aderenti alla Protezione Civile ANA è stata su per giù vicina al 50%. Non ci si può nascondere dietro il paravento: “ma non mi hanno chiamato”. Chi ha aderito alla Protezione Civile è un volontario e come tale deve manifestare la sua “volontarietà” offrendosi. In quei momenti di vera bagarre anche i “capi” trovano difficoltà ad essere ed avere tutto presente ed è compito del volontario agevolare il gravoso impegno di costituire squadre omogenee che possano intervenire con capacità e sapienza. La seconda considerazione è che le esercitazioni sono importanti, hanno fatto conoscere la potenzialità e le capacità di molti volontari e, da quelli più adatti, si sono scelti i “capi campo” o segnalati i possibili “capi cantiere”. Non sempre, però, i prescelti sono stati all’altezza della situazione. Per ricoprire certe posizioni non basta essere capaci di organizzare il lavoro ma bisogna essere in grado di rapportarsi con chi “passa” per i campi in cerca di notizie o collaborazione e soprattutto essere in grado di mostrare nel modo migliore l’Associazione che si rappresenta. Il saper comandare non basta, bisogna saper gestire l’insieme delle complessità che si presentano e magari far bel viso a cattiva sorte. Certo questo comportamento non è nel DNA dell’Alpino abituato ad essere un po’ ruvido ma soprattutto attivo ed efficiente, poco incline al “politically correct”, ma i tempi lo richiedono ed anche noi dobbiamo adeguarci, se non vogliamo poi essere scelti solo come manodopera a basso costo e magari utilizzati 6 IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010 ______________________________________________________________________________________ “Con l’avvicinarsi della Festa di Gruppo del 28/29 agosto e per poter partecipare in modo corretto a tutte le altre manifestazioni e cerimonie alpine che si svolgeranno durante tutto il periodo estivo, desideriamo proporre un estratto del Cerimoniale ANA” ATTI DELLA CERIMONIA O DELLA MANIFESTAZIONE Alzabandiera • All’inizio della cerimonia il Responsabile della cerimonia darà il comando “Alzabandiera” • La tromba eseguirà i tre squilli d’attenti seguiti dall’Inno Nazionale • Alle prime note dell’Inno Nazionale TUTTI i presenti dovranno salutare militarmente ad eccezione: degli eventuali militari alle armi inquadrati, degli Alfieri e delle scorte; • Gli amici o aggregati dovranno assumere la posizione di “attenti” e togliere il copricapo eventualmente portato. • TUTTI indistintamente dovranno accompagnare la musica con il canto; Si rammenta che l’equivalente del saluto militare per chi è a capo scoperto, è la mano destra portata all’altezza del cuore Santa Messa • All’inizio la tromba suona uno squillo d’attenti, i Vessilli ed i Gagliardetti assumono la posizione di saluto, dopo qualche secondo la tromba esegue il segnale di riposo ed i Vessilli ed i Gagliardetti ritornano sulla posizione di riposo; • All’elevazione la tromba esegue gli stessi segnali dell’inizio ed altrettanto faranno i Vessilli ed i Gagliardetti; • Durante la funzione religiosa dovranno tenere il cappello alpino in testa solo ed esclusivamente il personale di servizio, TUTTI gli altri presenti devono togliere il cappello alpino all’ingresso in chiesa; • Il cappello dovrà essere indossato da TUTTI i presenti solo per la lettura della Preghiera dell’Alpino; Preghiera dell’Alpino • Al termine della comunione dei fedeli, prima della liturgia di chiusura, dovrà essere letta la Preghiera dell’Alpino preceduta da uno squillo d’attenti da parte della tromba. Al termine della lettura seguirà il segnale di riposo; Onori ai Caduti • • • • Il Responsabile della cerimonia da l’attenti e ad alta voce dice “Onori ai Caduti” La tromba esegue tre squilli d’attenti e la fanfara “La leggenda del Piave” Dopo la deposizione della Corona o omaggi, la tromba intonerà il “Silenzio” TUTTI i presenti dovranno salutare con la mano al cappello fatta eccezione degli eventuali militari alle armi inquadrati, degli Alfieri, delle scorte e dei porta corona. 7 IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010 ______________________________________________________________________________________ BEN ARRIVATI AGLI ALPINI Domenico Papagni e Pierangelo Bonadei ed agli amici Salvatore Marasco, Franco Bombardini e Gianni Migliorin. BRINDISI Il socio Paolo Bignotti che si è sposato con Elena. Li aspettiamo assieme al suocero Roberto ed al cognato Andrea in sede. Ai novelli sposi un augurio di tanta felicità e se possibile una produzione abbondante di alpini o alpinski. Tanti auguri e felicitazioni al socio Ivan Danieli e alla moglie Giovanna per la nascita del figlio Lorenzo. Li aspettiamo in sede per una bella bicchierata in compagnia. LUTTI Il Gruppo partecipa al lutto che colpito il socio Ezio Bonometti per la scomparsa della mamma Ida, a lui ed a tutti i famigliari le più sentite condoglianze da tutti i soci. Il gruppo vuol far sentire la sua condivisione al dolore all’alpino Bruno Pasquot, sempre molto vicino a noi, per la scomparsa della mamma Giuseppina e invia le condoglianze a tutti i suoi famigliari. CONGRATULAZIONI Nel momento di andare in stampa è giunta in redazione la notizia che il Ministero della Difesa ha accolto la domanda di partecipazione al progetto “Pianeta Difesa” nelle truppe Alpine, di Eleonora Vanini, figlia del nostro instancabile socio Gerri. Anche se sarà una brevissima esperienza con le stellette e con il cappello alpino, vogliamo augurare a lei e a tutti i ragazzi impegnati nel progetto “Pianeta Difesa” un proficuo lavoro; chissà se nell’avvenire Eleonora non possa essere la nostra prima socia alpina. PROGRAMMA DELLA FESTA DI GRUPPO SABATO 28 AGOSTO 2010 ORE 18.00 Apertura manifestazione con banco gastronomico, musica e ballo DOMENICA 29 AGOSTO 2010 ORE 9.15 Ricevimento Gruppi presso la sede in Via degli Alpini Alzabandiera ORE 9.45 Inizio sfilata dei Gruppi Alpini con la presenza della Banda di Capolago ORE 10.00 S. Messa - Al termine omaggio al Monumento dei Caduti, alla lapide del Generale Galvaligi ed al Parco delle Rimembranze ORE 13.00 Rancio Alpino al Parco Comunale ORE 15.00 Pomeriggio e serata in compagnia con musica e ballo Editore: Gruppo Alpini Brinziesi “Magg. Giuseppe Piccinelli” Stampa: Grafiche A. Ferrario - Gallarate Redazione: Via degli Alpini 3, 21030 Brinzio. Tel. e Fax: 0332435210 e.mail: [email protected] Direttore Responsabile: Massimo Cantoreggi; Caporedattore: Giotto Scaramuzzi Segretario di redazione: Giorgio Rovera. Redattori: Agostino Bugari, Carlo Maria Ferrari, Maurizio Verduci 8