il piccolo alpino di brinzio

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il piccolo alpino di brinzio
IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO
Notiziario trimestrale del Gruppo Alpini di Brinzio
ANNO 14- NUMERO 2 – GIUGNO 2010
L’ANGOLO DEL CAPOGRUPPO
C
arissimi soci
L’adunata di Bergamo si è appena
conclusa, una bellissima festa alla quale il
nostro Gruppo ha partecipato come al
solito in modo massiccio.
Angelo, Giampaolo e Romeo
presenti già dal lunedì con la Protezione
Civile al Campo Pre adunata per la
riqualificazione del Parco Morla, Giotto di
servizio al Centro Operativo, Marta
presso il Gruppo di intervento Medico
Chirurgico ed infine chi (compreso il
sottoscritto) è arrivato semplicemente per
divertirsi e per poter dire “c’ero anch’io”.
Dislocati in vari punti della città; in
periferia o nel centro preparato dall’AIB, i
nostri alpini e amici si sono ritrovati per
un intero fine settimana per condividere il
piacere di stare insieme all’appuntamento
principale del calendario alpino.
Ho notato con piacere che è stata
numerosa la partecipazione alla sfilata,
sia con il Gruppo che con l’AIB, molto più
che alla precedente Adunata di Latina.
Forse la vicinanza di Bergamo ha aiutato,
mi piace però pensare anche ad un
riavvicinamento di alcuni alpini che
ultimamente si erano un po’ allontananti.
Proprio l’atmosfera che si è
respirata durante i giorni a Bergamo e
stata portatrice del desiderio espresso da
tanti che ci si possa organizzare per stare
TUTTI INSIEME, già dall’anno prossimo a
Torino. A quanto sembra non sono però
stato l’unico ad aver subito il fascino di
questa adunata; Eleonora (il suo papà
Gerri e suo zio Mario sono colonne
portanti del nostro Gruppo) che ha
partecipato per la prima volta, è rimasta
molto colpita non solo dall’aria festante
ma anche dalla moltitudine di penne nere
circondate dal tricolore,
dallo spirito di coesione e
dall’orgoglio degli alpini.
Ha quindi deciso al suo
ritorno
di
tentare
l’avventura; seppure per
soli 15 giorni, ha inoltrato
alle autorità competenti la sua domanda
per partecipare a “Pianeta Difesa” (o mini
naja come viene solitamente chiamata).
So che molti storcono un po’ il
naso di fronte a questo progetto,
cerchiamo invece di giudicarlo sotto un
altro aspetto; può essere una buona
occasione per riavvicinare i giovani al
servizio militare. E’ vero sono solo 15
giorni, ma molti di loro potrebbero poi
decidere per una ferma prolungata!
Ci auguriamo quindi che la
domanda di Eleonora sia accettata e che
in ogni caso questo periodo possa essere
per lei un’esperienza nuova, positiva e
costruttiva e perché no … speriamo
possa essere un esempio per altri giovani
delle nostre zone.
E adesso auguro a tutti una serena
e riposante estate e naturalmente vi
ricordo la nostra festa il 28 e 29 agosto!!
NON MANCATE.
Massimo
IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010
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PROTEZIONE CIVILE
impiegati. La nostra squadra è sempre stata
all’altezza della situazione, dimostrando sempre
grande capacità e professionalità. Con orgoglio
sono stato a capo di una grande squadra
composta da grandi uomini e grandi donne.
Nonostante le mie dimissioni rimarrò sempre un
volontario e presente, nel limite del possibile,
negli interventi. Non mancherò al mio impegno
nel gruppo dove tutti insieme vogliamo e
crediamo in questa realtà. A chi sarà designato a
questo delicato incarico auguro ogni bene e
soddisfazione. Permettetemi di ringraziare i miei
più stretti collaboratori che all’interno della
squadra hanno fatto un gran lavoro. Ringrazio i
responsabili sezionali, il capo gruppo e il consiglio
per l’attenzione e il supporto che hanno sempre
dato alla squadra e posso assicurare che questo
sarà anche per il futuro.
GRAZIE di cuore a tutti e a presto.
Pissy
GRAZIE A TUTTI
Il saluto del Caposquadra dopo anni passati
alla guida dei Volontari del Gruppo
Voglio introdurre questo articolo con un sincero
“GRAZIE”. È doveroso da parte mia mettervi a
conoscenza che a causa di impegni lavorativi non
mi è più possibile seguire da vicino la nostra
squadra e di conseguenza la sua attività. Dopo
averne già parlato con i vari responsabili in
questo periodo sono stato affiancato dal
volontario Carlo Adale al fine di sopperire le mie
assenze e per non interrompere la regolare
attività della squadra. Nei prossimi mesi verrà
effettuato il passaggio di consegne e fino ad
allora, più precisamente il 31 luglio 2010 ogni
opzione rimarrà aperta e valutate anche
eventuali vostre proposte. Dopodiché saranno
prese le decisioni definitive. Lascio questo
incarico ringraziandovi tutti per la stima e la
fiducia che mi avete sempre dimostrato, in ogni
luogo e in ogni circostanza dove eravamo
E ora a Carlo per metterci al corrente degli impegni !!
BUON LAVORO, CARLO
Il passaggio di consegne nella Pro.Civ.
Raccolgo il testimone che, per impegni di lavoro,
Piccinelli Alessandro “Pissi” ha dovuto lasciare.
Intanto mi corre l’obbligo di ringraziarlo per
quanto fino ad oggi ha fatto e per la
collaborazione che mi ha offerto per il proseguo
di questo mio compito.
Come certamente tutti saprete la Protezione
Civile dell’Associazione Nazionale Alpini, di cui noi
abbiamo deciso e scelto di farne parte
indossando la “divisa” che ci è stata data, richiede
sempre più professionalità e capacità collettiva
che si ottengono frequentando i Corsi di
formazione, là dove necessari, e partecipando
alle esercitazioni ed agli interventi a cui la Sezione
ANA di Varese, di cui noi facciamo parte e
dipendiamo, ci chiede di partecipare.
Il mio compito sarà dunque quello di darvi la
possibilità di partecipare a tutto ciò, mettendovi
al corrente dei vari impegni che man mano si
presenteranno, tenuto conto degli impegni di
lavoro e familiari di ognuno. Volontariato infatti
non è obbligo ma è detto di colui che presta
un’attività, un servizio non perché gli sia stato
imposto ma per sua libera richiesta, ciò però non
giustifica, proprio perché non è un obbligo, il
disinteresse totale, fare il minimo indispensabile
e di malavoglia perché a mio avviso in questo
caso si è perso tutto ciò che di bello e nobile si è
inizialmente acquisito entrando a far parte della
Protezione Civile.
Come detto i volontari verranno messi al corrente
degli impegni, tramite SMS, tramite e-mail e
tramite AVVISO esposto in Sede Alpini che invito
tutti quanti a frequentare maggiormente:
l’amicizia, l’unione e la compattezza della squadra
incomincia proprio da lì.
A tutti Voi dunque il mio saluto ed il
ringraziamento per la collaborazione e l’aiuto che
mi offrirete.
Carlo A.
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IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010
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L’ADUNATA DI BERGAMO 2010
impressioni ed emozioni di un partecipante
V
enerdì 7 maggio sono partito alla
volta di Bergamo, assieme a due
nuovi compagni, ero emozionato come un
bambino al suo primo giorno di scuola.
Arrivati sul posto ho incontrato nuove
persone che mi hanno accolto come un amico.
Dopo aver sistemato la tenda, ci siamo
recati a visitare la città, ovunque guardavo
vedevo balconi e negozi con esposto il tricolore a
testimonianza del grande affetto della città per gli
Alpini e tutto ciò mi dava una sensazione di gioia.
Domenica abbiamo visto sfilare i primi
Alpini e, dopo pranzo mi sono recato
all’ammassamento assieme agli altri. L’attesa è
stata lunga e piovosa, ma non mi importava
Quando siamo partiti in sfilata ho sentito
crescere in me un’emozione indescrivibile,
stavamo sfilando tra due ali di folla festosa
incurante della pioggia battente.
Anche se ero bagnato fradicio, mi sentivo
felice per questa nuova esperienza.
Sono contento di essere entrato a far
parte del Gruppo Alpini di Brinzio e li ringrazio
per avermi dato l’opportunità di partecipare alla
mia prima Adunata.
Gino Pini
LO SPORT
Il punto sulla classifica del trofeo “Presidente Nazionale”
soci alpini si sono impegnati a tenere alto il nome
del nostro gruppo che in piazzola di tiro ha
sempre ottenuto buoni risultati. I Tiratori hanno
acquisito i seguenti punteggi: Mencucci P. 130,
Piccinelli A. 119, Traficante B. 106 ed Osnaghi D.
39 punti su un massimo di 200 realizzabili
piazzando il nostro gruppo nella classifica Trofeo
Albisetti al 19° posto e nella classifica del Trofeo
del Presidente al 13° posto. Buon risultato anche
se con il passare degli anni stanno calando gli
ottimi risultati che in passato hanno visto i nostri
tiratori piazzarsi sempre sul podio in questa
ambitissima competizione.
Nel periodo estivo esorto tutti Voi a tenerVi in
forma in modo da concludere in bellezza le gare
che ci attendono in futuro.
Ci tengo a ringraziare tutti Voi per la Vostra
disponibilità e Vi auguro buone vacanze.
Carlo M.
Carissimi Soci,
siamo ormai alle porte della stagione estiva,
momento di pausa da tutti gli eventi sportivi che
vedono impegnato il nostro gruppo ma vediamo
un po’ dove sono stati impegnati i nostri atleti
ultimamente.
Due sono le competizioni nelle quali i nostri atleti
si son dovuti destreggiare: a Carnago i nostri
ragazzi sono stati impegnati nella gara campestre
a staffetta con ben due staffette (una di Amici ed
una di Alpini) entrambe hanno concluso la
competizione con un buon punteggio vedendo la
staffetta alpina, Anania G. e Dascanio G.,
classificarsi al 7°posto della classifica Trofeo del
Presidente e la staffetta dei simpatizzanti, Negri
M. e Dabrario V., classificarsi all’ 8°posto della
classifica Simpatizzanti.
Ad inizio giugno c’è stata la gara di tiro a segno
presso il poligono di Tradate, dove quattro nostri
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IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010
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SULLE VIE DEI NOSTRI VECI
D
a qualche anno, siamo soliti, io ed
alcuni amici del Gruppo (Maurizio
Ferrari, Ruggero Lamera, Mauro Malinverni),
prima dell’Adunata Nazionale, raggiungere la
località destinata ad accogliere la grande
manifestazione, per “studiare il terreno” cioè
vedere dove poterci accampare al meglio,
localizzare musei e monumenti e infine non
meno importante dove poter …. gustare i
prodotti eno-gastronomici del luogo.
Quest’anno, visto che l’Adunata si
svolgeva a Bergamo, città abbastanza vicina
e a noi nota, abbiamo deciso di fare la nostra
gita a Gorizia e dintorni, zone dove i nostri
“veci” durante la Grande Guerra hanno
combattuto e tantissimi di loro, seppur
giovanissimi, sono morti per la Patria.
Dopo aver preso alloggio nel paese di Buja
(Udine) zona da noi ritenuta strategica per
muoverci e rientrare la sera, sono iniziate le
nostre visite nelle zone e località prescelte.
Siamo passati da Timau dove esiste un
Tempietto ossario e un museo purtroppo
ancora chiuso ai visitatori.
Ci siamo così fermati
presso la ex Caserma degli
Alpini
“Maria
Plozner
Mentil”
dove
abbiamo
conosciuto alcuni amici del
Gruppo Alpini di Pal Piccolo
che hanno magnificamente
ristrutturato alcuni locali
della Caserma per farne la
loro “baita”.
Abbiamo raggiunto Oslavia,
località del Comune di
Gorizia, teatro di sanguinosi combattimenti
durante tutto il 1915, posta sulla riva destra
dell’Isonzo dove abbiamo reso omaggio a
tutti caduti raccolti nel locale Sacrario. Non
poteva mancare una visita al Castello
medioevale di Gorizia, dove abbiamo
ammirato tutte le bellezze in esso contenute
ed il magnifico panorama della città.
Ma quello che più ci premeva era
raggiungere un luogo di cui noi tutti ne
abbiamo sentito parlare. Da piccolo ricordo
mio nonno che mi raccontava di lunghe
tradotte piene di giovani soldati che
andavano al fronte a combattere ... ultima
fermata: CAPORETTO (Kobarid in sloveno)
Ora Caporetto è un tranquillo centro agricolo
della Slovenia sito nell’alto bacino dell’Isonzo
alle falde del Monte Nero. Non sto a
raccontare cosa avvenne a Caporetto
durante quel tragico ottobre del 1917 perché
tutti lo sappiamo. Riporto solo due cifre che
non hanno bisogno di commenti: fra i soldati
italiani ci furono 265.000 prigionieri e 40.000
fra morti e feriti.
Abbiamo visitato il museo della Grande
Guerra ricolmo di cimeli storici, dove molto
gentilmente ci hanno fatto anche visionare un
lungo documentario sui fatti accaduti
facendoci trovare per qualche tempo, grazie
ad un potentissimo sonoro, nel frastuono
della battaglia tra fragorose esplosioni,
fucilate e crepitii di mitraglia.
Siamo poi andati presso il Sacrario Militare di
Caporetto dove riposano le spoglie di 7014
Caduti italiani.
Già che ci trovavamo a Caporetto siamo
andati un pezzetto più avanti e, sempre in
territorio sloveno, siamo saliti sul Monte
Santo, dove è stato combattente il nonno di
Maurizio (Ferrari), sulla cui sommità c’è una
Abbazia ed un piccolo cimitero militare.
Rientrati a Gorizia e consumato un frugale
pranzo da “Gino” dove ci siamo mangiati la
lubianska
(enorme
bistecca
di
carne
impanata e farcita, tipico
piatto delle regioni della
ex
Jugoslavia)
con
contorno di patatine fritte
e spinaci e via verso
Aquileia.
Fatta una sosta d’obbligo
a Palmanova, giusto per
visitare il Museo Storico
Militare e la Fortezza,
siamo giunti ad Aquileia
dove, prima di recarci a cena, abbiamo
visitato il piccolo cimitero posto dietro la
Basilica dove riposano i resti di 10 militi ignoti
raccolti sui campi di battaglia della prima
Guerra Mondiale. Tra questi fu scelta la
salma che ora si trova a Roma sull’Altare
della Patria.
Tappa successiva d’obbligo: Sacrario dei
Caduti di Redipuglia dove saliti sulla sommità
abbiamo rivolto una preghiera ai Caduti di
tutte le guerre. Di seguito, percorsa la Val
Cellina tra bellissime montagne e incantevoli
panorami, siamo giunti, dopo aver visitato
l’omonima e tragica diga, a Longarone, paese
natale di Mauro (Malinverni).
Qui abbiamo fatto visita al Campo Santo
dove oltre 2000 caduti, la cui unica colpa è
stata quella di abitare nei sei borghi posti ai
piedi del Monte Toc, riposano in pace.
Lasciato Longarone, abbiamo preso la via di
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IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010
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un traguardo importante di questo bellissimo
nostro viaggio: Cima Grappa. Mano a mano
che la strada saliva, le condizioni del tempo
peggioravano, la pioggia che prima cadeva
fine fine diventava grandine trasformandosi
poi in neve. Arriviamo fuori dalla Caserma
Milano: fa freddo, chiediamo ai due alpini
presenti di poter entrare nella “Galleria
Vittorio
Emanuele III” a
visitare
i
camminamenti e tornare a vivere per qualche
attimo come i nostri “vecchi”. Purtroppo la
neve all’esterno, caduta copiosa durante
l’inverno e ancora presente, impedisce di
vedere fuori dalle finestrelle. Erano già degli
eroi i soldati solo a sopravvivere in quelle
condizioni, figuriamoci con la guerra! Noi che
siamo sicuramente meno valorosi dei nostri
predecessori lasciamo velocemente la
Galleria e ci rifugiamo nel tepore del Museo
allestito nei locali della Caserma Milano. La
neve circostante ci impedisce di salire in cima
al Monte Grappa. Peccato! Ritorniamo alla
macchina e via verso Mussolente, ultima
tappa del nostro viaggio dove incontriamo gli
amici del locale Gruppo Alpini.
Facciamo poi una puntata a Bassano del
Grappa per rivedere il nostro Ponte e berci
un buon “mez e mez”.
La mattina rientriamo a casa. Abbiamo
percorso parecchi chilometri ma siamo tutti
contenti. Ancora una volta abbiamo
consolidato la nostra amicizia, abbiamo
visitato posti nuovi e abbiamo imparato tante
cose ma soprattutto abbiamo ripercorso la
strada che tanti alpini hanno intrapreso per
recarsi al fronte da cui non sono più ritornati.
Carlo A.
ALLENATI PER LA VITA
La nostra collaborazione per l’esercitazione organizzata dall’UNUCI
Essere allenati aiuta ad affrontare e a
superare ogni problema. Sicuramente è
quanto un centinaio di studenti e studentesse
delle scuole medie superiori hanno creduto e
messo in pratica aderendo all’iniziativa voluta
dall’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in
Congedo d’Italia) in collaborazione con
l’Ufficio Scolastico per la
Lombardia ed il Comando
Militare Esercito Lombardia:
ALLENATI PER LA VITA.
Per
scenario
esterno
a
conclusione di un ciclo di studio
ed
esercizi
teorici
era
necessario trovare una località
che si adattasse alle necessità
del caso e la scelta è caduta
sulla nostra Brinzio.
Così ogni associazione locale, compreso il
nostro Gruppo Alpini, ha dunque dato la
propria disponibilità per “assistere” questi
giovani e dar loro una mano per affrontare
l’esame finale. I ragazzi e gli Istruttori
dell’UNUCI sono giunti a Brinzio nel
pomeriggio del 30 aprile scorso. Il primo
impegno era quello di tipo logistico:
predisporre un accampamento e montare le
tende per affrontare la notte al coperto, visto
che il cielo minacciava pioggia per poi essere
pronti e riposati per gli impegni del giorno
dopo. L’indomani si presentava una giornata
piuttosto incerta dopo la pioggia notturna ma i
ragazzi, suddivisi in squadre di quattro o
cinque elementi, erano tutti euforici e pronti
ad iniziare le prove pratiche concertate: corsa
di orienteering in montagna, superamento di
un ponte tibetano montato attraverso il nostro
laghetto, prova di riparazione di tubazione
con indossata la maschera anti NBC
(Nucleare
Batteriologica
Chimica), prove di tiro con
carabine ad aria compressa,
prove di tiro con l’arco e
prove di arrampicata su
parete con imbracatura. E’
iniziata così per questi
ragazzi e ragazze una
giornata lunga e faticosa dove
ognuno di loro ha dato il
massimo
delle
proprie
capacità per raggiungere il maggior
punteggio. Noi alpini, come richiesto
dall’UNUCI abbiamo vegliato sulla incolumità
dei ragazzi lungo il percorso in montagna,
sull’attraversamento della strada provinciale,
e come istruttori sul campo di tiro. La
domenica, dopo la S. Messa con omaggio al
Monumento dedicato al Gen. Galvaligi e a
quello dei Caduti, tutti sotto il portico delle
scuole per i discorsi finali, i ringraziamenti e i
saluti. Peccato per la pioggia ed il freddo ma
anche questo sarà servito ad essere meglio
allenati per affrontare la vita.
Carlo A.
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IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010
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anche per pulire i cessi.
La terza osservazione é che essere
disponibili non vuol dire essere servili. Finiti i
primi momenti di caos e di scoramento certi
lavori potevano essere svolti da chi usufruiva
a tempo pieno della logistica, certo è che chi
viene servito si abitua subito alle comodità e
cerca di evitare di collaborare e di essere
coinvolto offrendo il suo impegno e
collaborazione.
Pertanto bisogna essere pronti a qualsiasi
evenienza ma dobbiamo anche saper
difendere la nostra personalità e la nostra
dignità facendo capire, senza imporli, quali
sono i limiti della convivenza comune.
Cosa avrebbe dovuto lasciarci dentro questa
esperienza?
Senz’altro la convinzione di essere stati utili a
chi era stato colpito, di aver dato tutta la
nostra disponibilità nello spirito che è della
nostra Associazione, di aver arricchito la
nostra esperienza e conoscenza che ci
permetterà di essere ancora più efficienti
nelle future, speriamo molto rare, chiamate in
emergenza. La convinzione di aver agito con
spirito di servizio e non per una soddisfazione
personale da ostentare di fronte agli altri, il
famoso motto del 5° Alpini “Nec videar dum
sim” (non per apparire ma per essere) deve
sempre primeggiare su ogni cosa. E ciò
ancora di più se si è stati chiamati ad
incarichi di responsabilità, la soddisfazione
non deve essere quella di mostrare il ruolo
svolto ma quello interiore di avere svolto con
il massimo impegno quello che era stato
chiesto. Ci hanno fatto tutti i complimenti per
la nostra capacità, il nostro impegno, la
nostra disponibilità, prendiamo questo come
un bagaglio personale da tenere dentro e non
da far pesare ad altri. Certo nessuno vieta di
ricordare e descrivere quanto si è fatto ma
deve essere il racconto convinto e moderato
fatti rientrare nell’insieme dell’impegno
sostenuto da tutti i volontari della Protezione
Civile della nostra Associazione. Il segno
distintivo del nostro impegno è la medaglia
che il Presidente Nazionale, Perona, ha
voluto fosse consegnata a tutti i volontari che
hanno presenziato e lavorato per l’Abruzzo
terremotato, mettiamola sul nostro cappello.
A Bergamo ne ho viste poche. Portiamola
con orgoglio! Così come conserveremo tra le
cose care l’attestato rilasciatoci assieme alla
medaglia.
Giotto
L’AQUILA UN ANNO
DOPO
Bilancio dell’attività A.N.A. post terremoto
Finita l’emergenza terremoto e terminati
anche gli ultimi interventi chiesti dal
Dipartimento della Protezione Civile è l’ora
delle verifiche. Cosa ci ha fatto imparare e
cosa ci ha lasciato dentro un impegno così
lungo nel tempo e gravoso per la sua
complessità?
La prima cosa che ci ha fatto imparare è che
chi da la propria adesione alla Protezione
Civile deve essere pronto in
qualsiasi
momento e disponibile alla chiamata. E’ una
posizione questa che non da tutti è stata
rispettata se, tirate le somme senza
considerare chi si è recato più volte in zona
operazioni, la partecipazione del potenziale
degli aderenti alla Protezione Civile ANA è
stata su per giù vicina al 50%. Non ci si può
nascondere dietro il paravento: “ma non mi
hanno chiamato”. Chi ha aderito alla
Protezione Civile è un volontario e come tale
deve manifestare la sua “volontarietà”
offrendosi. In quei momenti di vera bagarre
anche i “capi” trovano difficoltà ad essere ed
avere tutto presente ed è compito del
volontario agevolare il gravoso impegno di
costituire squadre omogenee che possano
intervenire con capacità e sapienza.
La seconda considerazione è che le
esercitazioni sono importanti, hanno fatto
conoscere la potenzialità e le capacità di
molti volontari e, da quelli più adatti, si sono
scelti i “capi campo” o segnalati i possibili
“capi cantiere”. Non sempre, però, i prescelti
sono stati all’altezza della situazione. Per
ricoprire certe posizioni non basta essere
capaci di organizzare il lavoro ma bisogna
essere in grado di rapportarsi con chi “passa”
per i campi in cerca di notizie o
collaborazione e soprattutto essere in grado
di mostrare nel modo migliore l’Associazione
che si rappresenta. Il saper comandare non
basta, bisogna saper gestire l’insieme delle
complessità che si presentano e magari far
bel viso a cattiva sorte. Certo questo
comportamento non è nel DNA dell’Alpino
abituato ad essere un po’ ruvido ma
soprattutto attivo ed efficiente, poco incline al
“politically correct”, ma i tempi lo richiedono
ed anche noi dobbiamo adeguarci, se non
vogliamo poi essere scelti solo come
manodopera a basso costo e magari utilizzati
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IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010
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“Con l’avvicinarsi della Festa di Gruppo del 28/29 agosto e per poter partecipare in
modo corretto a tutte le altre manifestazioni e cerimonie alpine che si svolgeranno
durante tutto il periodo estivo, desideriamo proporre un estratto del Cerimoniale ANA”
ATTI DELLA CERIMONIA O DELLA MANIFESTAZIONE
Alzabandiera
• All’inizio della cerimonia il Responsabile della cerimonia darà il comando “Alzabandiera”
• La tromba eseguirà i tre squilli d’attenti seguiti dall’Inno Nazionale
• Alle prime note dell’Inno Nazionale TUTTI i presenti dovranno salutare militarmente ad
eccezione: degli eventuali militari alle armi inquadrati, degli Alfieri e delle scorte;
• Gli amici o aggregati dovranno assumere la posizione di “attenti” e togliere il copricapo
eventualmente portato.
• TUTTI indistintamente dovranno accompagnare la musica con il canto;
Si rammenta che l’equivalente del saluto militare per chi è a capo scoperto, è la mano destra
portata all’altezza del cuore
Santa Messa
• All’inizio la tromba suona uno squillo d’attenti, i Vessilli ed i Gagliardetti assumono la
posizione di saluto, dopo qualche secondo la tromba esegue il segnale di riposo ed i Vessilli
ed i Gagliardetti ritornano sulla posizione di riposo;
• All’elevazione la tromba esegue gli stessi segnali dell’inizio ed altrettanto faranno i Vessilli
ed i Gagliardetti;
• Durante la funzione religiosa dovranno tenere il cappello alpino in testa solo ed
esclusivamente il personale di servizio, TUTTI gli altri presenti devono togliere il cappello
alpino all’ingresso in chiesa;
• Il cappello dovrà essere indossato da TUTTI i presenti solo per la lettura della Preghiera
dell’Alpino;
Preghiera dell’Alpino
• Al termine della comunione dei fedeli, prima della liturgia di chiusura, dovrà essere letta la
Preghiera dell’Alpino preceduta da uno squillo d’attenti da parte della tromba. Al termine
della lettura seguirà il segnale di riposo;
Onori ai Caduti
•
•
•
•
Il Responsabile della cerimonia da l’attenti e ad alta voce dice “Onori ai Caduti”
La tromba esegue tre squilli d’attenti e la fanfara “La leggenda del Piave”
Dopo la deposizione della Corona o omaggi, la tromba intonerà il “Silenzio”
TUTTI i presenti dovranno salutare con la mano al cappello fatta eccezione degli eventuali
militari alle armi inquadrati, degli Alfieri, delle scorte e dei porta corona.
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IL PICCOLO ALPINO DI BRINZIO – GIUGNO 2010
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BEN ARRIVATI AGLI ALPINI
Domenico Papagni e Pierangelo Bonadei ed agli amici Salvatore Marasco,
Franco Bombardini e Gianni Migliorin.
BRINDISI
Il socio Paolo Bignotti che si è sposato con Elena. Li aspettiamo assieme al suocero
Roberto ed al cognato Andrea in sede. Ai novelli sposi un augurio di tanta felicità e se
possibile una produzione abbondante di alpini o alpinski.
Tanti auguri e felicitazioni al socio Ivan Danieli e alla moglie Giovanna per la nascita del
figlio Lorenzo. Li aspettiamo in sede per una bella bicchierata in compagnia.
LUTTI
Il Gruppo partecipa al lutto che colpito il socio Ezio Bonometti per la scomparsa della
mamma Ida, a lui ed a tutti i famigliari le più sentite condoglianze da tutti i soci.
Il gruppo vuol far sentire la sua condivisione al dolore all’alpino Bruno Pasquot, sempre
molto vicino a noi, per la scomparsa della mamma Giuseppina e invia le condoglianze a
tutti i suoi famigliari.
CONGRATULAZIONI
Nel momento di andare in stampa è giunta in redazione la notizia che il Ministero della
Difesa ha accolto la domanda di partecipazione al progetto “Pianeta Difesa” nelle truppe
Alpine, di Eleonora Vanini, figlia del nostro instancabile socio Gerri.
Anche se sarà una brevissima esperienza con le stellette e con il cappello alpino,
vogliamo augurare a lei e a tutti i ragazzi impegnati nel progetto “Pianeta Difesa” un
proficuo lavoro; chissà se nell’avvenire Eleonora non possa essere la nostra prima socia
alpina.
PROGRAMMA DELLA FESTA DI GRUPPO
SABATO 28 AGOSTO 2010
ORE 18.00 Apertura manifestazione con banco gastronomico, musica e ballo
DOMENICA 29 AGOSTO 2010
ORE 9.15
Ricevimento Gruppi presso la sede in Via degli Alpini
Alzabandiera
ORE 9.45
Inizio sfilata dei Gruppi Alpini con la presenza della Banda di Capolago
ORE 10.00
S. Messa - Al termine omaggio al Monumento dei Caduti, alla lapide del Generale
Galvaligi ed al Parco delle Rimembranze
ORE 13.00
Rancio Alpino al Parco Comunale
ORE 15.00
Pomeriggio e serata in compagnia con musica e ballo
Editore: Gruppo Alpini Brinziesi “Magg. Giuseppe Piccinelli” Stampa: Grafiche A. Ferrario - Gallarate
Redazione: Via degli Alpini 3, 21030 Brinzio. Tel. e Fax: 0332435210 e.mail: [email protected]
Direttore Responsabile: Massimo Cantoreggi; Caporedattore: Giotto Scaramuzzi
Segretario di redazione: Giorgio Rovera. Redattori: Agostino Bugari, Carlo Maria Ferrari, Maurizio Verduci
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