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TRIMESTRALE DELLA SEZIONE DI LECCO Anno 60° - N. 1 Gennaio/Febbraio/Marzo 2013 Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro “Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1. comma 2 DCB” - CMP Milano Roserio Direttore Responsabile: Angelo Sala Redattore Capo: Nino Venditti Redattori: Luigi Bossi, Augusto Cogliati, Emiliano Invernizzi, Ivan Piazza, Enzo Vavisa Redazione presso A.N.A. Lecco: Via Pescatori, 23 - Telefono 0341.364.108 Autoriz.: Trib. di Lecco n. 31 del 3-9-53 Grafica: PrePrint - Lecco Stampa: La Grafica - Molteno (LC) MERATE pagina 6 Nikolajewka La lunga marcia MANDELLO DEL LARIO pagina 12 Una serata per rivivere due esperienze di vita VITA DEI GRUPPI pagina 13 NOTIZIE SPORTIVE pagina 20 ANAGRAFE ALPINA pagina 21 IL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE DURANTE L’ASSEMBLEA SEZIONALE DEL 9 MARZO Marco Magni presidente Il saluto del nuovo presidente Carissimi Alpini della Sezione di Lecco, oggi ancora una volta, ho avuto la conferma che la nostra Sezione seppur di medio piccole dimensioni, è una Sezione di grandi valori e di grandi tradizioni. Oggi carissimi delegati, che rappresentate gli Alpini che ho avuto modo di conoscere in questi anni, durante i quali sono venuto a trovarvi nei vostri gruppi in occasione delle vostre attività, ho la conferma che quando indossiamo il cappello alpino succede qualcosa di magico. (continua a pagina 2) A tutti i Soci Auguri di una serena BUONA PASQUA Due diversi presidenti della sezione in sala a Pescate il 9 marzo scorso! È un fatto che dopo la presentazione della relazione morale per l’anno 2012, la lettura dei bilanci consuntivo e preventivo, la relazione dei revisori dei conti, gli interventi e le varie delibere, Luca Ripamonti ha lasciato il comando. E le votazioni per la nomina del nuovo presidente sezionale, già chiamate subito dopo la relazione morale dal presidente dell’assemblea Eugenio Manzocchi, hanno poi premiato l’alpino Marco Magni, capogruppo di Robbiate. Una situazione prevedibile, perché Magni aveva da tempo depositato la sua candidatura e Ripamonti non si era ripresentato, e comunque verificatasi per la prima volta nella nostra L’abbraccio tra Luca Ripamonti a sinistra, e Marco Magni (foto Stefano Cardini) sezione ora che l’assemblea dei delegati è sovrana nella nomina del presidente sezionale. Un lungo e commosso abbraccio ha caratterizzato il cambio della guar- dia, emozione poi stigmatizzata dal consigliere nazionale Cesare Lavizzari - presente insieme con (continua a pagina 2) Gli Alpini solidali con il territorio I punti principali della relazione morale di Luca Ripamonti all’assemblea sezionale Intensa e ricca la relazione morale presentata all’assemblea dei delegati da Luca Ripamonti, ultimo suo atto da presidente sezionale. Al ricordo di coloro che sono andati avanti, ai saluti e ai ringraziamenti di rito, il presidente ha aggiunto «un pensiero riconoscente e affettuoso» che «va agli Alpini in armi, impegnati in missioni in Italia e all’estero e dovunque le circostanze lo richiedano; essi sono degli ottimi soldati, hanno raggiunto un eccellente livello di preparazione e svolgono il lavoro loro affidato in modo professionale e con umanità laddove lo richiedano le circostanze. L’incontro con i comandanti e gli alpini volontari sono diventati una costante del nostro operare e ritengo che vadano intensificati sia a livello sezionale che di gruppi». La relazione annuale documenta tutta la vitalità della Sezione con i suoi 70 gruppi, i 4572 soci alpini (nel 2011 erano 4594) e i 1281 soci aggregati (nel 2011 erano 1245). Si comincia con l’attività del consiglio sezionale che Luca Ripamonti definisce «un consiglio giovane, unito e motivato», per poi passare ad un esame dettagliato di quanto fatto nel 2012, cominciando dalla commemorazione (continua a pagina 3) notizie alpine (continua dalla pagina 1) il nostro Mariano Spreafico a sottolineare il momento importante per la sezione - come una costante, tra gli alpini, che lui era contento di avere colto: «… si è commosso Luca, ci siamo commossi anche noi mentre si commuoveva lui … e si è commosso giustamente Marco». Marco Magni è dunque il nono presidente della sezione ANA di Lecco dopo Ferdinando Doniselli, Antonio Greppi, Giulio Ceppi, Ugo Merlini, Raffaele Ripamonti, Gildo Molteni, Sandro Merlini e Luca Ripamonti e vanta buona conoscenza degli alpini e delle attività sezionali per aver ricoperto la carica di vice presidente della sezione dall’aprile 2011. Ma procediamo con ordine presentando alcuni dati del suo curriculum. (continua dalla pagina 1) Mi avete insegnato che la condivisione, la gioia, la concretezza, la giovinezza, la caparbietà, ma soprattutto la semplicità nel portare avanti i valori che i nostri veci ci hanno insegnato, sono alla base del nostro essere alpini, e non solo. Tre anni fa quando arrivai in consiglio di Sezione, ho trovato un gruppo di Amici, che mi hanno accolto in modo assolutamente fantastico, e proprio con questi alpini mi ritrovo qui oggi a dire a tutti voi il mio Grazie, grazie di vero cuore…a tutti indistintamente, perché quando si indossa il cappello alpino non c’è nessuna differenza, non c’è presidente, vice presidente, capogruppo, ma ci sono gli Alpini, ci sono persone che seguono tutti gli stessi ideali e che hanno a cuore il bene comune, spendendo parte del loro tempo per chi ne ha bisogno, per chi bussa alla nostra porta, per chi si trova in situazioni difficili. Raccolgo uno zaino molto, molto pesante affardellato di grandi sacrifici per chi è stato prima di me, oltre che presidenti anche grandi uomini che ci hanno lasciato una eredità importantissima, che noi tutti insieme abbiamo il dovere pagina 2 Penna Nera delle Grigne 42 anni, di Robbiate, perito industriale (elettronico), libero professionista, sposato e padre. Quanto alla «penna», ha svolto il servizio militare a Bressanone e successivamente a Varna come trasmettitore alpino della brigata Tridentina, nella specializzazione di operatore ponti radio con diploma ottenuto a Bolzano. Ha inoltre conseguito attestato di partecipazione all’operazione «Vespri Siciliani» tra marzo e maggio 1993, essendo poi congedato a settembre. Iscritto al gruppo alpini di Robbiate, ne divenne prima addetto stampa e quindi capogruppo, poi riconfermato. In sezione fu eletto consigliere e referente della zona Bassa Brianza in gennaio 2011 e, qualche mese dopo, vice presidente e coordinatore del gruppo giovani, incarichi accolti e svolti sempre con il massimo impegno e con una di conservare, di migliorare, di preservare, stando al passo con i tempi. Questo avvicendamento è stato condiviso con Luca, e rispecchia in modo assolutamente vero il modo di agire di noi Alpini, ci siamo parlati apertamente, con spirito di vera amicizia. Ho sempre detto al presidente: io presento la mia candidatura solo ed esclusivamente se decidi di non andare avanti in questo incarico ed è quello che è successo, ed ora mi ritrovo ad intraprendere questa nuova avventura. Ragazzi, oggi vi chiedo di starmi vicino, e lo chiedo a tutti voi e vi invito ad estendere questa mia richiesta, a tutti i vostri alpini che incontrerete durante le vostre attività di gruppo. D’altro canto vi assicuro che io, con tutti i consiglieri che faranno parte del consiglio direttivo, metteremo in campo tutta la nostra voglia di continuare sulla strada tracciata. Vi chiedo di non esitare a darci e darmi suggerimenti, a farci critiche sempre con lo spirito che ci contraddistingue, perché solo cosi possiamo ancora fare sentire la nostra voce, essere proposta concreta di vita per chi ogni giorno sta vicino a noi. MARCO MAGNI PRESIDENTE SEZIONALE I delegati presenti all’assemblea (foto Stefano Cardini) presenza costante ai vari appuntamenti di sezione e gruppi. Ora lo attendono un legame ancor più continuo con le «sue» penne nere, un confronto costante con questioni a cui trovare soluzione, ma sicuramente anche tante soddisfazioni promesse dagli alpini tramite il lungo applauso che i delegati dei gruppi gli hanno tributato. Per la cronaca dell’assemblea, prima delle votazioni di relazioni e bilanci, approvati all’unanimità, sono intervenuti nella discussione: Nino Venditti, sul Penna Nera delle Grigne; Pierluigi Caglio e Tarcisio Colombo, per delucidazioni su voci del bilancio; Cristoforo Manzoni, sulle gare di sci sezionali con particolare riferimento all’ultima di Madesimo; Renato Spreafico per informare sui progetti portati avanti circa gli immobili sezionali: chiesetta Betulle e rifugio Cazzaniga-Merlini in primo luogo; Ivan Acquistapace, sulla distribuzione del Penna Nera delle Grigne, e infine Maurizio Briacca, che ha informato sulla lotteria lanciata dai gruppi di Lecco e circondario per contribuire a portare l’acqua al nostro rifugio in Artavaggio. È seguita la consegna dei trofei: Ugo Merlini, per l’incremento dello sport, al gruppo di Perledo; Guido Dore, per la gara sezionale di slalom gigante 2013, al gruppo di Esino Lario, ed Angelo Casari, per il campione sezionale di slalom gigante 2013, ad Osvaldo Grassi. Un premio speciale è andato a Cristoforo Manzoni per la sua partecipazione al campionato quale atleta meno giovane. Si sono infine svolte le votazioni per: - 5 consiglieri sezionali per il triennio 2013 - 2015 con l’elezione di: Enrico Comini, Giordano Lori, e Renato Spreafico (tutti scaduti e rieleggibili) ed Edoardo Balbiani e Saul Formenti, nuovi candidati rispettivamente di Casargo e Brivio. - 9 delegati all’assemblea nazionale i quali, tra l’altro, parteciperanno alla nomina del nuovo presidente nazionale, con la designazione di: Marco Magni (di diritto), Remo Arrigoni Marocco, Luigi Bossi, Roberto Bottari, Franco Ciresa, Mario Gargantini, Cesare Goretti, Eugenio Manzocchi e Luca Ripamonti. LUIGI BOSSI VENERDÌ 8 MARZO 2013 Saluto ai consiglieri da parte del presidente uscente Luca Ripamonti Venerdì 8 marzo scorso Luca Ripamonti ha voluto incontrare per un brindisi di ringraziamento e di saluto i consiglieri sezionali ed i più vicini collaboratori. La serata si è svolta in un locale nella bella cornice del lungolago di Olcio, ospite anche il consigliere nazionale Cesare Lavizzari il quale ha intrattenuto breve- mente i presenti chiudendo l’intervento con una ideale stretta di mano all’amico che lascia l’incarico. A sua volta il presidente Ripamonti ha espresso gratitudine e riconoscenza a tutti ed ha donato a ciascuno un dvd ricordo con le fotografie scattate nel 2012 durante le varie manifestazioni del 90° della sezione. Anno 60 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco (continua dalla pagina 1) della battaglia di Nikolajewka, a cura del gruppo di Merate, e proseguendo con il concerto del Coro Grigna e la consegna della borsa di studio «Corrado Pedroni», ospiti del gruppo Monte Resegone al teatro di Belledo. Poi, a tenere banco, sono le diverse manifestazioni che hanno segnato il 90° di fondazione della Sezione, cominciando dalle giornate di aprile con la marcia per il 90° organizzata dai giovani con partenza da Paderno d’Adda e arrivo a Lecco; la presenza della Fanfara dei congedati dell’Orobica; la presenza di un plotone di giovani alpini in armi del Battaglione Morbegno; l’omelia del cappellano don Diego Gabusi, intensa, vibrante in un Santuario della Vittoria stracolmo; la sfilata per le vie della città: «Il lavoro per il 90° sezionale è stato qualcosa di più, è stato un momento di unione ideale tra tutti noi non tanto per ricordare e nemmeno per esibire, quanto per confermare il piacere di esserci, di portare la penna, di essere solidali con il nostro territorio e con tutta la società nella quale viviamo: un grande sforzo per un motivo ideale. Al successo di questa cerimonia, oltre ai consiglieri sezionali, alla segreteria, hanno contribuito in modo decisivo alcuni capigruppo e molti alpini. Grazie a tutti!». Dopo aver ricordato la partecipazione sezionale all’Adunata nazionale a Bolzano - «abbiamo lasciato Bolzano con la sensazione che questa adunata è stata una delle migliori vissute in tanti anni, per l’accoglienza, per la bellezza del luogo, perché finalmente abbiamo vissuto un momento di fratellanza e non di disunione o, peggio, di inimicizia armata» - e la presentazione della Linea Cadorna, alla quale hanno lavorato squadre di alpini di tutta le sezione, si è arrivati al raduno sezionale di luglio al Rifugio Cazzaniga Merlini ai Piani di Artavaggio con ben tre anniversari - 60° del rifugio, 90° della Sezione, 40° della inaugurazione della parte nuova del rifugio intitolata ad Ugo Merlini – con l’incontro con il presidente nazionale Corrado Perona: «Io credo che al presidente nazionale non avremmo potuto offrire di meglio – ha sottolineato Luca Ripamonti - ed egli ha avuto parole molto belle nei nostri confronti. Io invece ho avuto la consapevolezza piena del valore SABATO 9 MARZO 2013 Il nuovo presidente e il consiglio sezionale ospiti del gruppo di Mandello del Lario Il 9 marzo scorso, dopo l’assemblea annuale dei delegati, il presidente sezionale Marco Magni, insieme a Luca Ripamonti, a tutto il consiglio e ad alcuni collaboratori, sono stati ospiti a cena degli alpini di Mandello del Lario. Nella bellissima baita del gruppo hanno fatto gli onori di casa il capogruppo Aldo Zucchi con consiglieri e soci. Una calorosa serata in compagnia durante la quale il nuovo presidente ha pronunciato alcune parole di presentazione e di saluto. dei miei collaboratori, della loro capacità e del loro entusiasmo e questo, tra i tanti di quella giornata, è stato il regalo più bello!». Quindi la carrellata sull’ultima parte dell’anno, cominciando dal 53° di consacrazione della chiesetta votiva del Battaglione Morbegno al Pian delle Betulle preceduto dalla marcia a cura di tutti i gruppi della Valsassina dai Roccoli Lorla al Pian delle Betulle; il campionato nazionale di corsa in montagna a Perledo - «Una gara svolta lungo un percorso tecnicamente impeccabile, per alcuni tratti molto bello e panoramico, una partecipazione di ottimo livello e piazzamenti davvero notevoli per i nostri portacolori. Soprattutto una festa di alpini che hanno lavorato insieme, hanno collaborato per mesi gomito a gomito a dimostrare, ove ce fosse bisogno, che la forza sta nell’essere uniti, nello stare sereni e non prendere mai le cose troppo con seriosità ma con serietà. Un grazie ve lo devo e devo a ciascuno di voi un sincero abbraccio, perché siete stati davvero molto bravi!» -; la 15ª edizione della traversata del Triangolo Lariano, 4° Trofeo «Antonio Rusconi»; la festa sezionale della protezione civile; la cerimonia della memoria al Santuario di Lezzeno; per finire con il concerto della Banda sezionale al Teatro della Società di Lecco con la consegna delle borse di studio in memoria di Ugo Merlini e l’assegnazione del premio Raffaele Ripamonti al capogruppo di Rancio-Laorca, Silvano Panzeri, quale riconoscimento per la sua importante e variegata attività in seno alla nostra sezione. Dopo la necessaria carrellata sugli eventi principali, e un cenno allo sport, Luca Ripamonti ha relazionato su altre novità importanti: la nascita del 69° gruppo sezionale, quello di Garbagnate MonasteroBrongio; il passaggio dalla Sezione di Como a quella di Lecco del gruppo di Vendrogno; la sistemazione della sala di Pescate; i lavori necessari per l’impianto fognario, l’impianto elettrico e la cucina al rifugio, dedicando due salette a piano terra del rifugio vecchio ad area museale; il Penna Nera delle Grigne; la segreteria e concluso con queste parole: «Questa è la sezione che ho trovato, questa è la sezione che ho servito, questi sono i grandi alpini che mi sono onorato di rappresentare! Grazie per avermi permesso di farlo per tanti anni!». Ripamonti alla famiglia alpina «Orgoglioso di farne parte» Momenti di grande commozione ed emozione nel saluto finale di Luca Ripamonti, che i 250 tra delegati e ospiti dell’assemblea sezionale hanno salutato, in piedi, con un applauso che sembrava non finire mai. Queste le sue parole. «Cari Alpini delegati, ora vorrei rivolgermi personalmente a ciascuna delle penne nere che rappresentate. Era il 19 marzo del 1996 quando il Consiglio di Sezione di allora mi nominò presidente della Sezione di Lecco. Prima di me Sandro Merlini, Raffaele Ripamonti, Gildo Molteni, Ugo Merlini per dire solo i presidenti del dopoguerra. Quella sera guardai Sandro negli occhi e chiesi la sua approvazione prima di accettare, era un’eredità molto grande, uno zaino pieno di successi, di esperienze di vita vissuta. Me lo sono messo sulle spalle con consapevolezza del passato e con l’incoscienza dei miei 41 anni. E sono partito per fare da presidente la mia parte di sentiero, accanto a me avevo voi e grazie a voi sono arrivato ad oggi. Abbiamo viaggiato insieme G i F bb i M Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 per monti e valli, toccando vette sconosciute e evitando pericolose franate su sentieri difficili, impervi. Molti di coloro che ci accompagnavano sono andati avanti, alcuni anche precocemente. Fin qui ce l’abbiamo fatta, ce l’ho fatta, grazie a voi, e sono trascorsi ben diciassette anni! Me ne resi conto tre anni or sono e, riflettendo bene trovai la cosa non giusta; i tempi non erano ancora maturi perché io lasciassi l’incarico, mentre lo sono diventati oggi. Un presidente ha due famiglie, una è la nostra di alpini e come un padre deve amare i suoi figli, così un presidente deve amare i suoi alpini, perché… perché sono alpini, come diceva Nelson Cenci, e basta! Io non so se sono stato un buon presidente, non devo dirlo io; so di aver amato molto questa famiglia e so che oggi, nel lasciare il testimone, sono orgoglioso di farne parte e di avere ancora tanto da fare insieme a voi. Grazie per avermi sostenuto, corretto, incoraggiato, sopportato e supportato, sono onorato di avervi avuti tutti compagni in questa avventura della mia vita. Grazie». pagina 3 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Luca Ripamonti: «Torno nei ranghi» Il momento è giunto. Luca Ripamonti, dopo 17 anni, cui aggiungere i precedenti 5 di responsabile della Protezione Civile, ha lasciato la presidenza della Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini. Con quale bilancio di questi anni? Sono stati anni intensi, a volte anche difficili, ma belli ed esaltanti. E proprio per questo sarà più facile tornare a fare l’alpino semplice, tra le persone e le cose che si amano. La presidenza passa ad un giovane. Come mai? Quando sono stato eletto, nel 1996, ero giovane anch’io e, divenuto presidente, ho messo mano ad un programma di lavoro che, assieme al consiglio sezionale, ai capigruppo, a tutti gli alpini della sezione ho sviluppato nel corso degli anni. Uno dei punti di forza è stato quello di far crescere i giovani, dando loro sempre più spazio all’interno dell’associazione. I giovani sono forze nuove, che portano nuove idee e programmi aggiornati. Si sono conquistati il loro spazio e ne sono contento. Non sarà comunque l’unica soddisfazione? Certo che no. Ci sono sicuramente altre soddisfazioni. E una, in particolare, la voglio sottolineare. Sono stati 17 anni intensi, alla guida di una sezione viva e pulsante, e questo ci ha permesso di fare cultura. Penso al libro sulla storia degli Alpini a Lecco nell’80° della sezione, al film dell’85°, alle tante serate in città e nel territorio dedicate alla storia e alla tradizione alpine, alle presentazioni di libri, organizzate da noi o partecipando ad incontri di altri, alla spedizione in Albania dove siamo stati i primi a ritrovare e ripercorrere alcune tracce del Battaglione Morbegno. Penso alle sedi museali che abbiamo realizzato e che arricchiscono il patrimonio culturale del nostro territorio, cominciando dal museo sotto la chiesa del Pian del Betulle, poi quello del Rifugio CazzanigaMerlini ai Piani di Artavaggio, poi quello all’aperto della Linea Cadorna salendo su per lo sperone che domina Corenno Plinio. Possiamo allora aggiungere una seconda soddisfazione? Proprio questo fare cultura ci ha consentito di avere incontri con tante persone, alpini e non, che ci hanno arricchiti e hanno dato alla nostra sezione la giusta visibilità e la considerazione che le spetta. Penso, in particolare, ai rapporti con le scuole, sia per quanto è stato fatto e si continua a fare ad esempio con le esercitazioni legate a possibili emergenze, sia per la diffusione della conoscenza della nostra storia e dei valori di cui siamo portatori. Proprio per questo ho sempre indicato a tutti gli alpini l’importanza assoluta di fare memoria e di essere fedeli ai nostri principi e ai nostri ideali. E allora non sarà difficile metterci una terza soddisfazione? È una somma di soddisfazioni, efficacemente sintetizzata dal nostro calendario sezionale annuale, e che comprende l’assegnazione delle borse di studio «Ugo Merlini» a studenti meritevoli; della borsa di studio «Corrado Pedroni» ad un medico ricercatore; la festa dell’Unità di Protezione Civile con l’assegnazione del premio «Raffaele Ripamonti» ad un alpino che si è distinto per impegno nella sezione; la commemorazione dell’anniversario di Nikolajewka; i raduni sezionali al Rifugio Cazzaniga Merlini e alla chiesa votiva del Pian delle Betulle; la giornata del ricordo al Santuario di Lezzeno… Tutte manifestazioni con le quali gli Alpini di Lecco e del territorio vogliono continuare ad essere testimoni e protagonisti. Testimoni e protagonisti. È un appello? Certo, lo dico a tutti gli alpini. Continuate a stare vicini e attivi alla sezione, ai gruppi, alle tante attività. Facendolo sempre da alpini, cioè con limpidezza. Testimoni perché la nostra storia e la nostra memoria sono i nostri punti di riferimento. Protagonisti perché è così il nostro modo di essere alpini, esempi nel fare volontariato, nell’esprimere cultura, nel professare una fede. Persone solide, che si fanno apprezzare e che sono apprezzate, e che sono un importante punto di riferimento per unire le forze del bene. E adesso? Adesso rientro nei ranghi. Ma vi assicuro che continuerò a fare l’alpino. Cullando un sogno che spero di concretizzare al più presto: tornare in Albania per rifare, esattamente, l’intero percorso del Battaglione Morbegno in quella tragica e sanguinosa campagna militare, un percorso segnato da tante troppe croci lecchesi. Spero poi che gli alpini continuino ad essermi vicini come lo sono stati in tutti questi anni. E quando ci incontreremo, e spero che capiti spesso, sarà bello come accade con le amicizie più preziose. ANGELO SALA CONSIGLIO DIRETTIVO SEZIONALE - GIOVEDÌ 14 MARZO 2013 I nuovi incarichi sezionali Nel corso del Consiglio direttivo sezionale del 14 marzo scorso, il presidente Marco Magni ha incaricato i consiglieri ed i suoi collaboratori in Sezione come segue: • • • • • • • Vicepresidenti: Mauro Farina (vicario), Luigi Bossi, Emiliano Invernizzi Alfiere: Luigi Maggioni Cerimoniere: Mauro Farina Tesoriere: Raffaele Tavola Contabilità sezionale: Giuseppe Villa (incaricato dal presidente) Segretario di consiglio: Augusto Cogliati Referenti di zona e rappresentanti di zona: - LECCO e CIRCONDARIO: Luigi Bossi con Giordano Lori, Ivan Piazza e Gian Luigi Galli (incaricato dal presidente) - LAGO: Emiliano Invernizzi con Pietro Dell’Era e Enrico Comini - VALSASSINA: Cesare Goretti con Franco Ciresa e Edoardo Balbiani - ALTA BRIANZA: Mauro Farina con Mariano Spreafico, Renato Spreafico e Roberto Bottari - BASSA BRIANZA: Raffaele Tavola con Saul Formenti • Direttore Penna Nera delle Grigne: Angelo Sala • Redazione Penna Nera delle Grigne: Nino Venditti (caporedattore), Augusto Cogliati, Emiliano Invernizzi, Enzo Vavisa, Ivan Piazza, Luigi Bossi. pagina 4 • Consiglieri incaricati per la comunicazione: Emiliano Invernizzi, Luigi Bossi e Ivan Piazza • Coordinatore Protezione Civile: Pietro Dell’Era coadiuvato da Cesare Goretti • Convenzioni con enti locali: Luca Ripamonti (incaricato dal presidente) e Mariano Spreafico • Linea Cadorna: Pietro Dell’Era, Cesare Goretti, Alberto Gavazzi e Walter Cornara • Grandi opere: Renato Spreafico, Pietro Dell’Era e Cesare Goretti • Presidente Banda Sezionale: Flavio Rupani • Consiglieri incaricati per la Banda: Emiliano Invernizzi, Enzo Vavisa • Coro Grigna: Edo Balbiani • Coro Stelutis: Saul Formenti • Coro dell’Adda: Roberto Bottari • Centro Studi - Scuole - Cultura: Luigi Bossi, Ivan Piazza; Edo Balbiani, Cristian Mornico (incaricato dal presidente) • Sport: Franco Ciresa, Giordano Lori, Saul Formenti, Enzo Vavisa • Gruppo Giovani: Mauro Farina, Giordano Lori e Saul Formenti • Rifugio Cazzaniga Merlini: Renato Spreafico e Saul Formenti • Chiesetta votiva Battaglione Morbegno: Luigi Bossi, Renato Spreafico e Luca Ripamonti (incaricato dal presidente) • Sedi di Lecco e Pescate: Roberto Bottari • Sede di Sala al Barro: Pietro Dell’Era Anno 60 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Nel giorno della Memoria Lecco non dimentica i suoi figli Il «Giorno della Memoria» ci aiuta a non dimenticare gli orrori e la disumanità del nazismo e a capire quanto l’uomo possa essere cattivo con i propri simili, homo homini lupus, da millenni la storia non cambia. La tivù, in questa ricorrenza, fa scorrere immagini di esseri che chiamare umani è un azzardo. Ridotti a fantasmi con le ossa sporgenti, frastornati, senza volontà, ci passano davanti agli occhi come accusa di appartenere alla razza umana, ma in quelle pupille incavate vogliono forse donarci un messaggio di pace, di perdono, di riconciliazione, di non cadere preda dell’odio e la speranza di giorni migliori. Perdonare forse, dimenticare mai! Nell’ambito di questa celebrazione anche Lecco ha fatto la sua parte, dando vita ad una cerimonia, presieduta dal prefetto Antonia Bellomo, svoltasi nella stipata sala conferenze del palazzo del commercio (molte penne nere, sindaci con fascia tricolore, presidenti di varie associazioni, anziani reduci di guerra, da tutti conosciuti, gente comune) dove sono state consegnate le medaglie d’onore concesse dalla presidenza del Consiglio dei Ministri a 15 cittadini della nostra provincia, deportati o internati nei lager Lecco - I sopravvissuti alla deportazione: due sono alpini nazisti, tra cui tre sopravvissuti alla deportazione ancora in vita: Renato Acerboni, classe 1924 di Casargo, Rinaldo Beri, classe 1923 di Casargo e Franco Sacchi, classe 1924 nato a Oggiono ma residente a Valmadrera. Questi i nomi degli altri deportati a cui è stato riservato il riconoscimento della medaglia d’onore: Pietro Acerboni (1924, Casargo), Ernesto Casiraghi (1916, Robbiate), Beato Castagna (1915, Valmadrera), Ersilio Crimella (1924, Valmadrera), Luigi Dell’Oro (1914, Valmadrera), Giuseppe Fumagalli (1917, Colle Brianza), Marco Mapelli (1916, Perego), Ambrogio Ratti (1913, Barzago), Bernardo Rusconi (1915, Valmadrera), Giovanni Sandionigi (1924, Valmadrera), Virgilio Sesana (1920, Annone Brianza) e Domenico Tavola (1912, Colle Brianza e papà del capogruppo locale Gianni). Terminate le presentazioni, valorizzate dalla partecipazione del prevosto della città, monsignor Franco Cecchin, ed arricchite da diapositive illustrate da Lucia Ronchetti, i tre reduci che grazie a Dio sono ancora con noi, hanno ricordato, con semplici parole, parte delle peripezie, delle violenze e degli stenti, dove imperavano fame e paura. NIVEN Lecco - Il salone del palazzo del commercio stipato di attenti partecipanti Da Bolzano 2012 a Piacenza 2013 L’11 e 12 maggio 2013 si svolgerà a Piacenza l’86ª Adunata nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini. «Onestà e solidarietà: queste le nostre regole» il motto definito dal Consiglio direttivo nazionale che funge da filo conduttore per l’avvenimento. «Le motivazioni all’origine del motto scelto - come abbiamo letto su L’Alpino - traggono spunto da riflessioni e considerazioni su accadimenti che ahinoi!, sono sotto gli occhi di tutti». In questi ultimi anni, ed in modo particolare, negli ultimi mesi abbiamo vissuto e purtroppo stiamo ancora vivendo atteggiamenti irresponsabili e non dignitosi da parte di parecchi personaggi che dovrebbero avere come obiettivo del loro impegno il bene comune. Ecco allora la voglia degli alpini di ribadire con fermezza e con dignità la strada che noi come Associazione, ma con noi molta gente onesta, vogliamo continuare a percorrere, non per seguire ideologie particolari ma “semplicemente” per ottenere il bene della nostra Patria e del suo popolo. Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 È chiaramente anche per noi una dichiarazione o meglio una riconferma di un impegno importante che continuiamo ad assumerci. È quindi un impegno ed un esempio che comincia da noi ma è anche la volontà di trasmettere le incitazioni alla onestà ed alla solidarietà nella società e l’Adunata nazionale è sicuramente un palcoscenico importante ed unico nei nostri programmi dell’anno. Da Bolzano 2012 a Piacenza 2013, dunque. Occasione per ricordare che proprio lo scorso anno a Bolzano, tra le tante soddisfazioni raccolte, c’è stata anche la premiazione di un nostro alpino, Giovanni Fustinoni. L’artistica pergamena con la sua composizione poetica «Il Cappello Alpino» è stata infatti premiata dalla giuria dell’Adunata di Bolzano nell’ambito del concorso «Quel giorno da Alpino che non potrò mai dimenticare». Un riconoscimento a livello nazionale che dà lustro e onore a tutta la Sezione. Che naturalmente si aspetta il bis nell’Adunata di Piacenza. pagina 5 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Merate - Nikolajewka La lunga marcia La ricorrenza del 70° anniversario della battaglia di Nikolajewka si è celebrata, per la nostra Sezione, a Merate. Venerdì 25 gennaio nella chiesetta dell’oratorio maschile è stata officiata la messa in ricordo di tutti i Caduti in quella grande battaglia. Come tutti gli anni grande presenza di alpini e cittadini. Il Coro Monterosa di Busto Arsizio ha accompagnato la messa con i nostri più noti e significativi canti e gli applausi hanno sottolineato la bravura dei coristi e la commozio- ne dei presenti. Le tragiche vicende che hanno segnato la ritirata di Russia, con l’epilogo dell’ultima tremenda battaglia che ha aperto un varco verso il tanto sospirato ritorno a baita, sono note a tutti. Una folta documentazione scritta esiste nei tanti libri che raccontano le innumerevoli testimonianze vissute. Oggi giova ricordare e sottolineare come i nostri padri affrontarono questo tragico periodo. Il nostro presidente Luca Ripamonti, insieme al sindaco di Me- Merate - Alcune autorità alpine tra i fedeli rate Andrea Robbiani, hanno ben evidenziato nei loro interventi i sentimenti che hanno pervaso quegli uomini. L’umiltà, la dedizione alla Patria, lo spirito di sacrificio i valori da cui traevano forza per superare le indescrivibili sofferenze che erano costretti a patire. Il generale Cesare Di Dato ebbe modo di affermare durante la presentazione di un libro del reduce Carlo Vicentini, con la presenza del generale Morena e di Nelson Cenci, che questi sono uomini da venerare. Erano tutti eroi perché compivano il loro dovere che arrivava fino a presupporre il sacrificio della vita e della libertà. Fra loro anche il Beato Don Carlo Gnocchi che oltre ad essere, come tutti, un eroe, era anche un Santo. Il nostro compito è di tenere viva la memoria del passato anche con queste cerimonie, propositive e costruttive, nel ricordo di tutti gli Alpini caduti per la pace. In questo modo noi abbiamo fermato il tempo, lo abbiamo trattenuto nel ricordo di queste passate esperienze, perché ci insegni il futuro. Ricordiamo i reduci ancora presenti tra noi, ricordiamoli andando di tanto in tanto a salutarli, a parlare con loro e invitandoli alle nostre cerimonie. Ricordiamo tutti coloro che non sono tornati e che sono rimasti là. Perché, come ha affermato lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, «nessun uomo muore mai, finché è vivo qualche altro uomo che lo ricordi». AUGUSTO COGLIATI Merate - Vessilli e gagliardetti affiancano l’altare 70° ANNIVERSARIO DI NIKOLAJEWKA Anche a Colico il ricordo di quell’epica battaglia Ricordo e insegnamento, queste le due parole chiave per leggere la settantesima commemorazione della battaglia di Nikolajewka che ha riempito ancora una volta Colico di penne nere. Una marea di gagliardetti, nove le se- zioni, un mezzo migliaio di alpini che hanno partecipato alla sfilata accompagnata da tre fanfare, la «Taurinense», la «Alto Lario» e la «Valtellina», autorità civili e militari, i gruppi della Protezione civile Ana e di Colico, le rappresen- Colico - Nove i vessilli sezionali presenti pagina 6 tanze delle scuole, delle associazioni e della gente comune. Monsignor Gianfranco Girotti, vescovo della Penitenzieria apostolica vaticana, ha celebrato la messa in San Giorgio, solennizzata dal coro «Musica Viva», riconoscendo agli alpini l’imperativo morale della solidarietà come elemento che li caratterizza da abbinare al motto «ricordare i morti significa aiutare i vivi». «Voi state mantenendo vive - ha affermato il presule - la storia Colico - La sfilata per le vie del paese e la memoria della vostra gente e la vostra associazione è una tra le cose più pulite che ci siano oggi in Italia. Continuate allora a tener vivo questo vostro spirito di corpo, sempre leali e fedeli alle tradizioni alpine». Nella successiva cerimonia sul piazzale antistante il municipio, malgrado il freddo pungente, il presidente degli alpini di Colico, Luigi Bernardi, ha sottolineato come quella di Nikolajewka sia una pagina tragica e al tempo stesso gloriosa della storia alpina italiana che non dovrà mai essere dimenticata. Altri applauditi interventi da parte del sindaco di Colico, Raffaele Grega e del prefetto di Lecco, Antonia Bellomo. Complimenti ampi e sinceri dal vice comandante delle truppe alpine Fausto Macor, il quale ha sottolineato che la cerimonia di Colico è una delle manifestazioni più belle e sentite a cui ha partecipato. Anno 60 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco A settant’anni dalla battaglia A Madesimo il trofeo Nikolajewka «Non mi si accuserà perché ricordo episodi della guerra che io e i miei soldati abbiamo combattuto da onesti italiani, perché chiamati al dovere con regolare cartolina di precetto. Abbiamo obbedito perché non stava a noi criticare, decidere, volere la guerra. Nessuno ricorda i sacrifici di questa guerra quasi fosse delitto a ricordarli; sarebbe delitto il mio se non li ricordassi e se non elevassi in questo momento un riconoscente pensiero ai gloriosi caduti dell’Albania e della Russia che sono morti convinti di morire per la loro patria». Così scriveva, alcuni anni dopo gli avvenimenti bellici, il tenente Angelo Damino del 3° Reggimento Artiglieria Alpina nella testimonianza raccolta da Giulio Bedeschi in «Nikolajewka: c’ero anch’io» edito nel 1963, testimonianze vere di Alpini veri, autentici protagonisti di quella battaglia tragica ed epica sostenuta da Alpini per salvare altri Alpini… verso la patria, la propria baita… Le poche righe di Damino esprimono appieno la situazione imbarazzante e difficile che i reduci della campagna d’Albania e Grecia e della campagna di Russia si trovarono a vivere e sostenere nell’immediato dopoguerra, di fronte alle più anziane generazioni della Grande Guerra che facevano della loro “vittoria” lustro e vanto. Situazione questa che ebbe anche forti tensioni pure nella nostra associazione, ma che la saggia azione distensiva di molti presidenti, come il nostro Ugo Merlini in ambiente sezionale prima e nazionale poi, portò ad una più giusta e riconoscente Madesimo - La sfilata che ha aperto la manifestazione lettura della loro eroicità vissuta nel pieno compimento del loro dovere. Nostro dovere, invece, è ricordarli ed esaltarne, come esempio alle nuove leve, le loro gesta ed ancor più i principi ed i sentimenti che li hanno fatti partecipi di fatti tremendi ed umanamente insopportabili. Con questo spirito a Madesimo, nei giorni 8, 9, 10 gennaio si è svolta la “Lunga Marcia”, tre giorni di eventi, organizzati dalle sezioni di Colico, Como, Lecco e Sondrio, insieme per celebrare il 70° anniversario della battaglia di Nikolajewka. La manifestazione ha avuto inizio il venerdì con l’apertura della mostra storica fotografica “Partirono cantando, tornarono con le parole gelate nel cuore”, che ha avuto una afflusso considerevole di visitatori. Il sabato è stato il giorno dei sentimenti, delle riflessioni e delle celebrazioni; nel pomeriggio, presenti i vessilli sezionali e numerosi gagliardetti, sono stati Madesimo - Gli onori alla bandiera Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 resi gli onori alla bandiera ed ai caduti, con l’intervento del vice presidente vicario Adriano Crugnola, del colonnello Fabio Asso, in rappresentanza delle Truppe Alpine, del console di Germania Jurgen Bubendey, della viceconsole dell’Ucraina Svitlana Savchuk, oltre alle numerose autorità locali. A seguire la messa officiata da don Eugenio, parroco di Madesimo, accompagnata dalle note vocali del coro Cuore Alpino. La sera, però, è stato raggiunto quanto di più solenne e spirituale può dirsi di una rievocazione: oltre duecento alpini, partiti all’imbrunire dal paese, con una marcia notturna nella neve, rischiarata solo dalla flebile luce rossastra delle fiaccole, sono giunti sino all’Alpe Motta e alla Madonna d’Europa a metri 1.950. Qui, l’Archimandrita di Kiev sopraggiunto con l’effige della Madonna del Don, ha invocato la protezione della Vergine e sotto il cielo stellato della notte è risuonato il silenzio sulle parole della Preghiera dell’Alpino coralmente recitata. In quel momento gli Alpini, rapiti da questa speciale atmosfera che induceva al trascendente, hanno sicuramente percepito l’unione spirituale che si istaurava tra loro e tra loro e gli Alpini che furono, che in quella mistica adunanza convenivano e partecipavano a quei momenti di trasporto collettivo. L’indomani mattina di buonora il cancelletto di partenza della pista di Motta era affollato di atleti che aspettavano il loro turno per dare il meglio di sé nello slalom gigante. Le quattro sezioni hanno così svolto i loro rispettivi campionati sezionali della disciplina dando, per l’occasione, vita ad una competizione intersezionale con un suo trofeo, il Trofeo Nikolajewka, vinto in questa prima edizione dalla sezione di Como. La nostra squadra di sportivi della sezione, capitanata dal referente Giordano Lori, coadiuvato da Enzo Vavisa e Beppe Saetti, presente in gran numero, ha ottenuto risultati più che soddisfacenti. Hanno partecipato in vari tempi alle tre giornate della manifestazione ed alla sua organizzazione i vicepresidenti Marco Magni e Cesare Goretti, i consiglieri Renato Spreafico, Franco Ciresa, Lori Giordano, Raffaele Tavola ed il sottoscritto. Un particolare apprezzamento va al nostro “avamposto” di zona: il gruppo di San Giacomo Filippo, che oltre agli addobbi tricolore di benvenuto sulla statale della Valle Spluga ha partecipato attivamente all’organizzazione. Vista la riuscita dell’evento, l’importanza celebrativa e la compartecipazione alpina positiva che ne è scaturita le sezioni intervenute hanno deciso di riproporre e continuare negli anni a venire l’iniziativa. Un arrivederci dunque alla “Lunga Marcia 2013”!!! EMILIANO INVERNIZZI Madesimo - Le squadre sezionali di slalom gigante pagina 7 notizie alpine Penna Nera delle Grigne 140 anni di vita delle Truppe Alpine Como - Autorità presenti alla cerimonia nella Caserma De Cristoforis Le truppe Alpine sono nate nel 1872 da un’idea del capitano di fanteria Giuseppe Perrucchetti che propose di creare unità speciali per difendere i 1540 km di confine alpino del Regno d’Italia da poco costituito. La storia a volte si svolge in maniera anomala perché gli alpini hanno avuto un “padre” capitano di fanteria e ricevettero il battesimo del fuoco nel 1896 a Adua in Africa. E solo durante la Grande Guerra (19151918) furono chiamati per la prima volta a difendere i confini italiani. Due celebrazioni si sono svolte a commemorazione di tale anniversario a Como e Cassano d’Adda. A Como, sabato 27 ottobre 2012, inaugurazione della mostra del 140°. Eravamo presenti con Como - L’intervento del generale Giorgio Battisti Cassano d’Adda - La sfilata sotto la pioggia pagina 8 Cassano d’Adda - I vessilli presenti al 140° tra cui il nostro una piccola delegazione in rappresentanza della nostra Sezione. La cerimonia si è svolta nel cortile della Caserma Carlo De Cristoforis, già distretto militare. «Alpini in bella mostra» è stato il titolo dato alla manifestazione. Sulla parete della caserma di fronte all’ingresso campeggiava al centro il Tricolore, sul lato sinistro un grande poster Fratelli d’Italia con l’inno nazionale, sul lato destro un altrettanto grande poster con una bellissima gigantografia di Nelson Cenci. Schieramento nel cortile, ingresso del vessillo di Como e a fianco il nostro. Dopo i rituali di inizio, alzabandiera, onore ai Caduti, discorsi delle autorità, fra cui il generale Giorgio Battisti, si è proceduto all’inaugurazione. La mostra è stata qualcosa di veramente molto interessante e fra i particolari una postazione protetta, un mulo completamente bardato, un altare da campo, parecchie armi e divise, cimeli e foto d’epoca. Tra l’altro anche una mostra di quadri del pittore alpino Piero Gauli. Cassano d’Adda, domenica 28 ottobre 2012. Presente sempre la piccola delegazione della nostra Sezione e il nostro consigliere nazionale Mariano Spreafico a scortare il Labaro. Schieramento sul piazzale della chiesa. Molte le penne bianche presenti fra cui ancora il generale Giorgio Battisti e molti altri ufficiali. Il picchetto in armi non ha partecipato alla sfilata in segno di lutto per la morte di un alpino in Afghanistan. Molti i vessilli, almeno una cinquantina, e tantissimi i gagliardetti, almeno 100. Tempo mi- naccioso. All’uscita dalla messa piove e fa freddo e cosi per tutta la durata della sfilata. Sosta per l’omaggio al monumento ai Caduti e termine della sfilata nella piazza al cospetto del grande monumento eretto in ricordo del capitano Giuseppe Perrucchetti che qui ebbe i natali. Discorsi molto sentiti da parte delle autorità, seguiti con attenzione dai presenti in un clima veramente partecipe nonostante le avversità del tempo. Una bella medaglia commemorativa, appositamente coniata, è stata donata a tutte le Sezioni e gruppi presenti. AUGUSTO COGLIATI PENNA NERA DELLE GRIGNE Redazione: alcuni consigli ai gruppi 1° Si prega di inviare articoli non troppo lunghi (il numero delle pagine del nostro periodico è prestabilito ed è doveroso ospitare gli scritti di tutti i gruppi che desiderano inviare le proprie notizie). 2° Negli articoli e anagrafe il nome delle persone va sempre inserito prima del cognome. 3° al posto delle virgolette ‘’ inserire « » - Ciò aiuterebbe in parte gli addetti ad esplicare meglio il lavoro di correzione. Grazie della collaborazione Orario apertura Segreteria: lunedì, mercoledì, venerdì 9.00-12.00 Anno 60 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco L’assemblea annuale della Protezione Civile Riuscitissima e molto interessante l’assemblea annuale dell’Unità di Protezione Civile «Sandro Merlini». La giornata è stata aperta dall’alzabandiera sul piazzale antistante la sede operativa di Pescate, presenti oltre un centinaio di volontari, con il presidente sezionale Luca Ripamonti affiancato dal vicepresidente Mariano Spreafico, anche consigliere nazionale, e Pietro Dell’Era coordinatore dell’Unità. Quest’ultimo ha relazionato in merito agli interventi effettuati dalle varie squadre nel 2012, dopo aver ricordato Edoardo Cordani, noto a tutti come il “nonno”, «andato avanti in silenzio» che tanto ha fatto per la Protezione Civile degli Alpini di Lecco. Mariano Spreafico ha sottolineato la sempre numerosa presenza delle penne nere d’Italia nelle diverse calamità, tanto da risultare in ogni occasione i gruppi più consistenti. Ha poi spiegato che, vista la riuscita della costruzione della «casa» per Luca Barisonzi, a livello nazionale si è già deciso di provvedere alla costruzione di una scuola per 100 bambini, probabilmente nel comune di Cento. L’assemblea è stata chiusa da Ripamonti che ha ricordato l’importanza dei corsi di aggiornamento da parte dei volontari, «sempre più necessari per poter mantenere la nostra operatività e soprattutto la sicurezza nei cantieri». Pescate - I partecipanti all’assemblea Pescate - Rombo con la squadra cinofili Al termine dell’assemblea, Luca Ripamonti e Walter Gargantini, caposquadra dei cinofili, hanno assegnato il brevetto a Giorgio, accompagnatore del cane Rombo. È stata quindi celebrata la messa, cui è seguita la deposizione di una ciotola di fiori sulle tombe dei presidenti Ugo Merlini, Raffaele Ripamonti e Sandro Merlini, e di Rino Aldeghi «che si è ricordato di noi al momento della sua morte». Tornando alla relazione di Pietro Dell’Era, il coordinatore dell’Unità di Protezione Civile ha ricordato i numerosi interventi ai quali gli alpini lecchesi hanno partecipato nel corso dell’anno, dal terremoto nella Pianura Padana ai lavori effettuati sulla Linea Cadorna, sui corsi d’acqua e il verde in diversi comuni, sottolineando anche il lavoro di Lorenzo Buzzetti, capo- gruppo di San Giacomo Filippo, e Silvano Scaramella, effettuato sulla vecchia strada Chiavenna-Spluga. In occasione dell’alluvione in Liguria i volontari sono intervenuti a Pignone, mentre i sommozzatori hanno organizzato la pulizia dei fondali a Monterosso. Intenso è stato pure il lavoro svolto dal gruppo del logistico. L’antincendio boschivo è stata invece reperibile per una settimana al mese per tutto il 2012, 24 ore al giorno, ed è intervenuta in Emilia, per il sisma e in Puglia, in occasione degli incendi dell’estate. Anche la squadra dei cinofili è stata impegnata, soprattutto negli addestramenti bisettimanali a Malgrate, e negli interventi nelle scuole. Stesso impegno è toccato al gruppo culturascuole e ai subacquei. ORNELLA GNECCHI Il reduce Giancarlo Vanini è andato avanti Martedì 29 gennaio scorso parenti ed amici hanno reso l’ultimo saluto a Giancarlo Vanini nella basilica di San Nicolò in Lecco, dove si è svolto il rito funebre. Ai lati dell’altare erano presenti vessilli e gagliardetti dell’Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia e della nostra sezione degli alpini per rendere omaggio a questo reduce novantatreenne dal fronte russo e dalla prigionia, durante la secon- Giancarlo Vanini negli anni della guerra e in una immagine recente Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 da guerra mondiale. Conosciuto e stimato per aver contribuito in modo notevole a far crescere l’azienda Icam sin dal suo trasloco da Morbegno a Lecco dopo la fine della guerra, ci piace ricordarlo per la straordinaria modestia e per le poche parole, ma espresse con estrema gentilezza tanto da rendere agevole parlargli, con cui gratificava ogni incontro. Anche quello al Pian delle Betulle dove un giorno giunse, senza preavviso e in sordina benché più volte sollecitato, alla chiesetta ex voto del «Morbegno» per prendere visione del pannello, apposto nel sottostante museo «Casa della Memoria», che lo ritrae con il fratello Urbano e in alcune foto di Russia che ci aveva concesso di utilizzare. Si tratta della riproduzione della testimonianza resa a Giulio Bedeschi, e da lui pubblicata sul volume «Nikolajewka c’ero anch’io», dell’incontro in Russia, nel gennaio 1943, con il fratello che aveva i piedi congelati, e delle vicende successive che avevano permesso loro di salvarsi. Abbiamo intitolato il riquadro: «Quando si parla di miracoli». Per noi alpini il «signor» Giancarlo era dunque soprattutto la penna nera reduce di Russia che aveva fatto parte della 33a batteria del gruppo Bergamo, 2° reggimento artiglieria alpina. Ne avremo a lungo memoria ora che ci ha preceduto nel Paradiso di Cantore, senza peraltro dimenticare la sua presenza importante nella società civile della quale anche chi scrive serba ricordi personali. LUIGI BOSSI pagina 9 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Santa Cecilia della Banda con gli alpini di Dolzago Gente schietta, gli alpini familiarizzano e socializzano ovunque e comunque. Francamente adorano farlo davanti ad un tavolo imbandito e ad un bicchiere. Il pranzo sociale è quindi un momento importante per un sodalizio e perché no, per un complesso musicale, oltre che quanto mai gradito momento conviviale. Diviene anche occasione di incontro e discussione all’interno sui programmi e gli impegni questa volta in «do maggiore». Quindi, quest’anno anche Santa Cecilia può essere contenta. In suo onore il gruppo di Dolzago, nella propria accogliente baita, ha organizzato un genuino succulento menù, preparato con tutti i dovuti modi dal super chef Roberto Bottari e dai suoi aiutanti, per i musicanti e familiari appartenenti alla nostra invidiabile Banda sezionale. La baita praticamente piena di commensali i quali, oltre che assaporare i manicaretti della casa, hanno ascoltato allegri brani di antiche musiche mai dimenticate e gli applauditi interventi del presidente della banda Flavio Rupani, del consigliere Emiliano Invernizzi e del vice presidente della Sezione, Marco Magni. Hanno presenziato, tra gli altri, naturalmente il maestro Gigi Fioroni, il segretario Marco Ramponi, il consigliere Raffaele Tavola, il revisore conti Enzo Vavisa, nonché il capogruppo Carluccio Rigamonti con il segretario Angelo Colombo. L’organizzatore fac totum Mauro Farina, purtroppo, ha dato forfait per una malattia di stagione. Crediamo che questi incontri in «chiave di violino» si possano ripetere anche in futuro. NIVEN Dolzago - Alcune immagini della festa di Santa Cecilia della nostra Banda sezionale Cremeno, Cassina e Maggio: gli Alpini aiutano Telethon Sabato 15 e domenica 16 dicembre, il gruppo alpini di Cremeno, con la collaborazione dei gruppi di Cassina e Maggio, hanno partecipato alla maratona Telethon per la raccolta fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche. Anche quest’anno, i fondi raccolti con la vendita di panettoni e pandori sono stati superiori ai 1000 euro; un buon risultato se si considera che molte persone, pur non ritirando il consueto dolce natalizio, hanno comunque voluto lasciare un’offerta volontaria, segno di quanto sia sentita la necessità di contribuire alla ricerca. Ancora una volta quindi, la gente dell’altopiano valsassinese si è dimostrata generosa di fronte a questo tipo di iniziative e i ringraziamenti giunti da Gerolamo Fontana, presidente Uildm della provincia di Lecco, vanno pertanto estesi a tutti i volontari che hanno dedicato il proprio impegno nel realizzare la raccolta fondi e soprattutto a tutti coloro che hanno liberamente scelto di dare il proprio contributo a favore di Telethon. PRESENTE IL VESSILLO SEZIONALE Il 49° Pellegrinaggio in Adamello Il pellegrinaggio si è svolto in Val di Pejo. Partenza il venerdì alle ore 6.30 per la Cima Vioz a quota 3650 dove, a mezzogiorno, è stata celebrata la messa in ricordo degli Alpini della Grande Guerra. In rappresentanza della Sezione, il vessillo è stato scortato dall’alpino Cesare Goretti, vicepresidente. Erano presenti anche i gagliardetti dei gruppi di Cortabbio, Primaluna, Esino, Ballabio e Galbiate Si è trattato di una piccola cerimonia molto sentita da tutti i partecipanti. Poi il pernottamento al rifugio Città Adamello - Alzabandiera a Cima Vioz pagina 10 di Mantova. Sabato mattina, alle ore 5, la partenza per il Pian della Vegaia per la partecipazione alla manifestazione ufficiale, insieme alle altre due colonne che provenivano dal Passo Tonale e dal paese di Pejo. Qui si è aggiunto anche il gagliardetto del gruppo di Olgiate Calco. A seguire la sfilata, la messa, i discorsi ufficiali e il pranzo nel paese di Cogolo, tutto splendidamente organizzato dalle Sezioni di Trento e della Valle Camonica. Sono stati giorni eccezionali, ricchi di fatica fisica, di spirito di sacrificio ma anche di tanta, tanta gioia alpina. CESARE GORETTI Adamello - I nostri baldi partecipanti Anno 60 - numero 1 notizie alpine Trimestrale della Sezione di Lecco Nell’annuario Unuci 2013 il ricordo di Ugo Merlini Nel salone del Collegio Volta a Lecco si è svolta la presentazione dell’annuario Unuci 2013, presenti il sindaco Virginio Brivio, il prefetto Antonia Bellomo, il generale Pino Campa, il tenente colonnello degli Alpini Alberto Fioretto e il capitano degli Alpini L’intervento di Mario Nasatti Giovanni Stabilini. Sul palco Giuseppe Faccinetto, reduce e medaglia d’argento al valor militare, Giovanni Bartolozzi, presidente Unuci, Osvaldo Agostani, Antonio Molinari ufficiale di Marina e il tenente Vittorio Ragno. Ospite il tenente colonnello dell’Aviazione, Luigi Gnecchi, classe 1914. Bartolozzi ha voluto ricordare Ugo Merlini mostrando la copia de «L’Alpino» del gennaio 1972, in cui veniva riportata la storia di questo grande reduce, scomparso il mese prima. Quindi il tenente colonnello Alberto Fioretto e il capitano medico Paolo Tricomi hanno ricordato la bellissima figura del “presidentissimo” Ugo Merlini; Antonio Molinari ha invece ricordato Giacomo Nasatti, fondatore del gruppo di Valmadrera; Mario Nasatti, segretario del Nastro Azzurro, ha infine presentato le motivazioni del riconoscimento a Enzo Curti. Una goccia d’acqua per il rifugio Cazzaniga - Merlini Mentre prosegue con successo la bella iniziativa del giro delle baite alpine, organizzato a suo tempo dai capigruppo della zona di Lecco e circondario per conoscersi meglio e rinvigorire sentimenti di stima e amicizia, gli stessi gruppi si sono fatti promotori di una lotteria a carattere sezionale. Essa ha lo scopo di raccogliere fondi per contribuire alla realizzazione dell’acquedotto che dovrà portare quanto prima l’acqua al rifugio Cazzaniga – Merlini in Artavaggio. A Maurizio Briacca, capogruppo della Bonacina, ispiratore dell’iniziativa, ed a tutti i capigruppo della zona che hanno volentieri aderito, giunga il riconoscimento del giornale e un grazie dalla sezione. NEL 1984 ERA ALLE BETULLE Il generale Luigi Poli è andato avanti Leggiamo su L’Alpino la notizia della scomparsa del generale Luigi Poli e desideriamo ricor- darlo anche sul nostro giornale, in particolare rammentando la visita che ci fece atterrando in elicottero al Pian delle Betulle, il 2 settembre 1984, in occasione del XXV° della chiesetta ex voto dei «morbegnini». Ricopriva allora l’incarico di comandante del 4° corpo d’armata alpino, cui seguì poi quello di capo di stato maggiore dell’esercito e quindi la nomina a senatore. Il generale Luigi Poli al Pian delle Betulle il 2 settembre 1984 4 Novembre: alpini protagonisti Durante la prima guerra mondiale un’altra Italia, straziata dalle perdite e dalle malattie, si rialzava in piedi dopo il disastro di Caporetto. Si rialzava vincendo la guerra più spaventosa che fino ad allora il mondo avesse vissuto. Oggi in questa Italia che naviga continuamente in mille crisi e in mille emergenze, quel 1918 sembra quasi una leggenda. Invece è storia. Una storia che ogni 4 Novembre ricordiamo non solo per una vittoria ma come rinascita di un Paese sorto dalle ceneri di un mosaico di Stati rinascimentali che solo il Risorgimento ha saputo ricucire. Il 4 novembre 1921 l’Italia si stringeva attorno alla figura del Milite Ignoto, un soldato senza nome, IL CALENDARIO SEZIONALE ANA una bara scelta da una mamma con il cuore spezzato dal dolore. Quel gesto rappresentò la prima forma di riflessione del lutto collettivo e, soprattutto, un simbolo di identità sociale e di unione. Ora nell’Europa unita, dopo il disastroso secondo conflitto mondiale, da tempo tutti gli europei si sono messi alle spalle vincitori e vinti. Questa giornata deve continuare in futuro per ricordare ai giovani non solo che è la festa delle Forze Armate, ma anche della conciliazione con i nemici di allora nella consapevolezza che valore, sacrificio e coraggio sono valori universali che uniscono e non dividono. NIVEN VIENI A CANTARE CON NOI APRILE 14 Gr. Esino Lario - 90° di fondazione MAGGIO 11-12 86ª adunata nazionale a Piacenza 26 Gr. Olgiate Calco - 75°anniversario di fondazione GIUGNO 8 SPORT - Gara internazionale di tiro per pattuglie militari, denominata ISISC a Tirano (SO) 9 Gr. Casargo - 90°anniversario di fondazione 16 Gr. Maggianico Chiuso - 60°anniversario di fondazione 16 SPORT - Campionato Nazionale ANA corsa montagna a staffetta a Forca di Presta Marche 30 Raduno sezionale al rifugio Cazzaniga Merlini ai Campelli (Artavaggio) Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 Visto il buon esito dei precedenti inviti, replichiamo ancora una volta l’esortazione del maestro Scaioli e del presidente Piazza a far parte di questo storico Coro di penne nere della Sezione lecchese - Grazie. Il Coro Grigna ti Aspetta info: 339 6945840 pagina 11 per non dimenticare Penna Nera delle Grigne A Mandello per rivivere due esperienze di vita Tanta emozione ha fatto da padrona in una fredda serata di gennaio (sabato 26) a Mandello del Lario. Gli Alpini del gruppo, in collaborazione con la Sezione di Lecco, hanno voluto farci rivivere due episodi di vita, due gesti di condivisione, di altruismo, di eroica fratellanza. Due episodi di vita raccontati da Renzo Fallati, Marco Frigg e Marco Merlini, fratello di Ugo Merlini che è stato nostro presidente sezionale oltre che presidente nazionale. Sono intervenuti, davanti ad una platea gremita di alpini, anche dei gruppi limitrofi con i loro gagliardetti, i famigliari di Giovannino Della Nave e quelli di Ugo Merlini, alcuni alpini del gruppo di Morbegno con il loro sindaco Alba Rapella accompagnata dall’assessore Oreste Muccio, accolti dal nostro presidente sezionale Luca Ripamonti. La serata è stata allietata dalle voci del coro Ana dell’Adda, che con i canti a tema ha saputo rendere questa serata ancora più suggestiva. A presentare la serata stessa, Emiliano Invernizzi, consigliere della nostra Sezione, che in apertura ha voluto sottolineare che l’evento è stato organizzato in concomitanza con il Giorno del Ricordo. I protagonisti dell’episodio raccontato da Renzo Fallati sono Regina Zimet-Levy con il papà e la mamma, una famiglia di religione ebraica. Regina Zimet nella sua autobiografia fatta tradurre dallo stesso Fallati e pubblicata pagina 12 Mandello - Tre momenti della serata del 26 gennaio dal Comune di Morbegno, racconta quanto questa ragazzina all’eta di tredici anni ha vissuto e visto nel periodo tra il 1939 e 1945. La famiglia di Regina Zimet aveva trovato ospitalità proprio a Morbegno, nella frazione di Mombello, nella casa della famiglia Della Nave, in quanto costretta a fuggire alle persecuzioni anti ebraiche. Renzo Fallati, nel suo racconto, ha fatto rivisitare la cittadina di Morbegno, con la chiesa di San Bello, per ricordare Mariangela e Giovanni Della Nave, i quali riuscirono a salvaguardare la famiglia di Regina Zimet dalle numerose incursioni da parte dei tedeschi, tenendoli nascosti proprio nella loro casa, all’insaputa di tutto e tutti. Mariangela e Giovanni, pur consapevoli dei rischi ai quali si andava incontro nel proteggere una famiglia ebrea in quel periodo, furono sostenuti dal coraggio e dalla forza di volontà, e nel 2003 furono inseriti tra i “Giusti tra le nazioni” per il loro gesto eroico nel salvare dal genocidio nazista la famiglia Zimet. L’intervento di Marco Frigg ha saputo mettere in evidenza la semplice concretezza di Giovanni Della Nave, quando per la prima volta nella frazione di San Bello lo ha incontrato, attratto da un uomo di montagna, dal suo grande amore per la vita, come lo sono gli alpini. L’alpino Giovannino Della Nave, figlio di Giovanni, è il protagonista del secondo episodio raccontato nella serata di Mandello, avvenuto durante la ritirata dal Don, nella battaglia di Nikolajewka. Per una promessa fatta proprio al suo sottotenente Ugo Merlini della 44a compagnia del Battaglione Morbegno, il quale, una volta ferito, fu trascinato a piedi, per ben 500 km, fuori dalla sacca proprio dal suo alpino. L’intervento di Marco Merlini, fratello del “presidentissimo” Ugo, ha coinvolto tutti i presenti in momenti di grande commozione quando, salito sul palco, ha fatto rivivere quei momenti con le parole scritte nelle lettere del fratello Ugo alla madre durante quei drammatici eventi. Giovannino Della Nave è stato definito un grande Alpino, e sotto quel meraviglioso cappello con la penna, tanta concretezza, sobrietà, semplicità, aiuto reciproco. In sostanza, il vero spirito alpino. All’alpino Lazzaro Poletti, ragazzo della classe 1930, un particolare ringraziamento per aver proposto e fortemente desiderato questo evento proprio a Mandello. Coadiuvato da Fabiola Bertassi, ha coinvolto gli Alpini di Mandello che, con il capogruppo Aldo Zucchi, sono riusciti a trasformarlo in un momento magico e suggestivo. Il sogno di Lazzaro Poletti si è avverato. Questo alpino ha voluto far conoscere a tutti noi questi avvenimenti, proprio perché sapeva il legame tra la famiglia Della Nave e la famiglia Merlini. Giovannino, una volta tornato dalla steppa russa, fu chiamato a lavorare proprio nell’azienda di Ugo Merlini a Mandello, dove incontrò il padre di Lazzaro Poletti e tra i due si instaurò un legame di amicizia vera. In nome di questa amicizia, la serata organizzata a Mandello ha assunto un sapore tutto particolare. Ancora una volta i valori che i nostri “veci” ci hanno insegnato sono alla base della vita di ciascuno di noi. MARCO MAGNI Anno 60 - numero 1 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco VITA DEI GRUPPI a cura dei gruppi della sezione di Lecco la collaborazione al capogruppo Giancarlo Frigerio, nella certezza che nel prossimo triennio, il gruppo alpini di Barzanò acquisirà maggior pregio e considerazione, grazie all’impegno condiviso. RAFFAELE COLOMBO Annone Brianza Carlo non è più tra noi È con viva commozione che annunciamo la scomparsa di un nostro carissimo alpino del 5°, Carlo Sala, classe 1940, che con instancabile operosità è sempre stato presente e attivo non solo nel gruppo come alfiere e factotum, ma anche tra i concittadini che ricorrevano a lui, sapendolo sempre disponibile, per qualsiasi soccorso, aiuto, collaborazione. Impegnato anche nell’oratorio, ha dato una preziosa mano al papà del nostro don Davide al quale vanno i nostri ringraziamenti per la commovente omelia nel giorno dell’addio. «Caro Carlo, ci hai preceduto, sei andato avanti. Noi alpini abbiamo avuto in eredità dai nostri padri il Paradiso di Cantore, ci ritroveremo lì. Riservaci un posto all’ombra di quel gagliardetto che impugnavi con tanto orgoglio. Hai lasciato un vuoto incolmabile nel gruppo e nella tua famiglia alla quale rinnoviamo le nostre condoglianze più sincere. Ciao Carlo, ci mancherai». FRANCO MARTINOIA Casargo Barzago - Il nuovo cippo alla memoria degli alpini andati avanti questa volta hanno fatto qualcosa in più. Dopo la messa, la tradizionale sfilata valorizzata dalla presenza di autorità civili e religiose e naturalmente di tanti alpini, ha raggiunto il monumento ai Caduti dove il sindaco Mario Tentori ha sottolineato i valori della pace, della fratellanza, della solidarietà, il valore di chi ha donato la propria vita per la patria, tema ripreso dagli alunni della 5ª, assistiti dall’insegnate Luisella Maggioni, che con tanta contagiosa emozione hanno letto diversi testi sulla pace. Quindi, dopo l’omaggio floreale al monumento all’Alpino, il corteo è arrivato al cimitero dove il gruppo ha eretto, in ricordo di chi non c’è più, un artistico cippo con inciso: «In memoria degli alpini andati avanti». Il cippo è stata benedetto da don Fabrizio Crolla tra il suono di una tromba che scandiva le note commoventi del «Signore delle Cime». IERARDO IERARDI Barzanò Annone Brianza - Il compianto Carlo Sala Barzago 4 Novembre: una cerimonia sentita e partecipata È questo che continua ad essere il 4 Novembre, festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia, e il paese di Barzago con i suoi alpini non è stato da meno. Il ritrovarsi permette di trasmettere alle nuove generazioni il significato profondo di manifestazioni come queste. Ma le penne nere barzaghesi Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 Elezione nuovo consiglio triennio 2013 - 2015 Il 30 gennaio nella sede del gruppo si è tenuta la riunione dei consiglieri, eletti nel corso dell’assemblea annuale del 27 gennaio, per determinare gli incarichi di ciascuno per il mandato 20132015. Il presidente onorario Antonio Scaccabarozzi – ottima la sua relazione morale – procedeva quindi alla individuazione del nuovo capogruppo. Giancarlo Frigerio, capogruppo uscente, aveva comunicato la volontà di rinunciare alla carica, per diver- si impegni, consigliando di trasmetterla ad un uno dei nuovi consiglieri eletti, assicurando comunque il suo apporto come vice capogruppo. Francesco Motta, vice capogruppo uscente, si rendeva disponibile ad assumere la carica di capogruppo. Alcuni consiglieri, apprezzando il lavoro svolto nel triennio passato, hanno suggerito di affiancare al capogruppo due vice capigruppo, alleggerendone in tal modo gli impegni. La proposta è stata approvata e Giancarlo Frigerio, stimolato anche dall’entrata nel consiglio di nuovi giovani soci, ha accettato la riconferma a capogruppo per il triennio 2013-2015. Pertanto, a voto unanime del consiglio, Giancarlo Frigerio è stato rieletto capogruppo degli alpini di Barzanò. Il nuovo consiglio, con i relativi incarichi, risulta così composto: capogruppo e coordinatore Giancarlo Frigerio alpino; vicecapigruppo Francesco Motta alpino e Roberto Redaelli alpino; tesoriere Sergio Perego alpino; vice tesorieri Marino Cazzaniga alpino e Valentino Riva alpino; segretario Raffaele Colombo alpino; vice segretari Stefano Cazzaniga amico e Raffaele Perego amico; alfiere Luigi Maggioni alpino; revisori dei conti Anselmo Colzani alpino, Luigi Proserpio alpino e Carlo Salvioni alpino; consiglieri Alessandro Frigerio amico, Giuseppe Girani amico, Mario Rocca alpino e Ivan Vukmirovic alpino. Il segretario, a nome e per conto del nuovo consiglio, ha assicurato Medaglia d’onore a tre alpini reduci dai campi nazisti Forse in questo periodo le nuove generazioni fanno fatica a ricordare ciò che accadde oltre 70 anni fa: il sacrificio di tanti soldati che, dopo aver fatto il proprio dovere, erano finiti tra i reticolati dei lager nazisti. In tanti anni se ne è parlato poco, sia nelle famiglie, sia nelle scuole. Se sappiamo qualcosa lo dobbiamo agli scrittori che hanno vissuto quella realtà. In quell’inferno i militari italiani (alleati prima, nemici dei tedeschi dopo l’8 settembre) usufruivano di minori garanzie rispetto ai soldati di altri paesi combattenti che condividevano con loro i campi di concentramento. A loro poco o niente veniva applicata la Convenzione di Ginevra (forse solo i russi stavano peggio). Ai nostri alpini i lavori a cui erano sottoposti erano spesso peggiori della prigionia stessa dei campi. La presidenza del Consiglio dei Ministri ha accolto la petizione per assegnare la medaglia d’onore a tre nostri deportati valsassinesi dalla penna nera: Renato Acerboni, Rinaldo Beri e Pietro Acerboni. Si tratta di storie diverse ma comune è il senso dell’onore che da esse si può trarre. Quindi anche Casargo e il locale gruppo alpini, guidato da Edo Balbiani, hanno i propri eroi. Renato Acerboni, proposto dalla penna nera Mario Nasatti di Valmadrera (segretario dell’Associazione Nastro Azzurro di Lecco), alpino del Battaglione Morbegno, catturato dai tedeschi il giorno dopo l’armistizio, fu portato a Danzica, quindi in Prussia (Kaliningrad). Essendo un ottimo tornitore, fu scelto per lavorare in una fabbrica. 12 ore di lavoro giornaliero con scarso cibo e botte a iosa. pagina 13 vita dei gruppi Casargo - Renato Acerboni Casargo - Rinaldo Beri Casargo - Pietro Acerboni Penna Nera delle Grigne Liberato dai sovietici, fu trasferito, dopo otto giorni di cammino sotto una tempesta di neve, in una città bombardata e deserta della Bielorussia, quindi finalmente in Italia, ma dopo ben 30 giorni di treno. Era passato un anno e mezzo dalla cattura. Renato aveva solo 19 anni. La sua storia è simile a quella di Pietro Acerboni, purtroppo scomparso nel 1988, suo cugino e con le stesse traversie, con le stesse tremende condizioni lavorative, freddo, insufficienza del vitto e precaria assistenza medica, con le stesse tappe di dolori e speranze. Rinaldo Beri, fratello del compianto capogruppo degli alpini di Casargo, Pio Beri (del quale, chi scrive, lo ricorda come fraterno amico), anch’egli del Morbegno, fu catturato dai nazisti nel giorno del suo ventesimo compleanno. Muratore, fu trasferito nella stessa città di Renato Acerboni e li rimase sino alla liberazione (maggio 1945). Rinaldo ricorda: «Ci facevano posare le traversine della ferrovia. Se non procedevamo in parallelo, fioccavano pesanti punizioni». Dopo la liberazione, ha dovuto aspettare ben tre mesi il rientro in Italia, perchè mancavano i vagoni ferroviari. La loro è stata definita «l’altra resistenza o resistenza silenziosa» rispetto alla resistenza armata contro il nazifascismo. La loro fu una scelta coraggiosa nonostante il duro lavoro, la fame, il freddo, le malattie, il terrore della morte. È una pagina, ripetiamo, ancora oggi poco conosciuta a livello di opinione pubblica italiana e grazie ai volontari di alcune Associazioni d’Arma ora sta emergendo dai meandri dei ricordi storici. Meglio tardi che mai! NIVEN Cernusco Lombardone - Mario Gargantini e il sindaco De Capitani scoprono l’artistico monumento pagina 14 Cassago Brianza Un’ottima chiusura dell’anno sociale degli alpini Il paese di Cassago Brianza ha sempre avuto un legame particolare con gli alpini, considerando anche che molti compaesani, giovani e meno giovani, hanno fatto in passato parte di questo storico Corpo. La presenza degli alpini è sempre stata una costante in paese, sia nei momenti di festa e sia in quelli dedicati al ricordo dei Caduti o di chi è «andato avanti». Ricordiamo inoltre l’importanza della baita. Questa è la sede dove si ritrovano alpini, amici, simpatizzanti, dove si fanno le riunioni, dove si decidono le varie attività, nonché il luogo dove si consumano squisite «cassoeule», dove soci e non possono fare una partita a carte in compagnia, bere un bicchiere di vino o anche solo due chiacchiere con un buon caffè... Altro momento di aggregazione per la vita associativa è sicuramente il pranzo sociale. Un incontro di amicizia e simpatia intorno ad un desco ben imbandito. Così è stato anche l’8 dicembre. Gli alpini hanno rinnovato l’appuntamento partecipando in gran numero al pranzo sociale in un ristorante di Garbagnate Monastero degustando un ottimo menù in una atmosfera simpaticamente all’alpina. Inaspettata e piacevole è stata la visita del consigliere nazionale, nonché vice presidente vicario sezionale, Mariano Spreafico. L’amicizia e la convivialità alpina hanno appassionato i partecipanti che, trascinati dal capogruppo Luigi Bosisio e dagli ottimi consiglieri, hanno intonato canti alpi- Cassago Brianza Il capogruppo Luigi Bosisio e Nino Venditti ni coinvolgendo tutti i presenti. Il convivio è stato onorato dalle partecipazioni del sindaco Gian Mario Fragomeli, del parroco don Adriano Valagussa, del maresciallo comandante della stazione dei carabinieri di Cremella, Stefano Toro, e del capo redattore del periodico sezionale, l’artigliere alpino Nino Venditti. Cernusco Lombardone Inaugurazione monumento alpino Il gruppo ha festeggiato il proprio 75° anniversario di fondazione il 23 settembre dello scorso anno, inaugurando un monumento dedicato a tutti gli alpini, raffigurante un cappello alpino. I festeggiamenti sono iniziati al sabato nel salone cine teatro dell’oratorio con il concerto tenuto dal Coro Stelutis con un grande successo di pubblico e di gradimento del repertorio eseguito. I festeggiamenti sono proseguiti la domenica con l’ammassamento nel cortile del municipio e la sfilata verso Cernusco Lombardone - Foto di gruppo con il sindaco e Marco Magni Anno 60 - numero 1 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco il monumento ai Caduti con deposizione di una corona d’alloro e il suono del Silenzio. Il corteo è poi proseguito raggiungendo la chiesa parrocchiale per la messa. Al termine del rito si è riformato il corteo per sfilare per le vie del paese e raggiungere il luogo dove è avvenuta l’inaugurazione del monumento. Lo scoprimento è stato effettuato dal capogruppo Mario Gargantini, unitamente al sindaco Giovanna De Capitani. Tutta la cerimonia, coronata da una grande partecipazione popolare, con i tanti bambini delle scuole elementari che portavano il tricolore, si è conclusa con i discorsi del capogruppo, del sindaco e dal vice presidente della Sezione, Marco Magni. Ognuno di loro ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per gli alpini e per le loro lodevoli attività fondate su lavoro, solidarietà, tradizione e memoria, riscuotendo apprezzamenti ed applausi. Con il pranzo consumato nell’oratorio, in un clima di gioiosa allegria, si sono conclusi i festeggiamenti per il 75° di fondazione del gruppo. CESANA BRIANZA La reliquia di Papa Giovanni Paolo II tra gli alpini Mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio. Giornate storiche per Cesana Brianza ed il gruppo alpini, per la presenza della reliquia di Papa Giovanni Paolo II. Si tratta di sangue del Santo Padre, prelevato dai medici il 2 aprile 2005 poco prima della morte. Ad oggi il sangue non si è coagulato e mantiene il suo colore naturale. È custodito in un reliquiario, un prezioso artistico messale, opera nel maestro Carlo Balljana. Un po’ di cronaca: mercoledì 21 alle ore 20 arrivo della reliquia alla grotta della Madonna di Lourdes in piazza Borromeo. È il sindaco Eugenio Galli ad accoglierla con gli alpini capitanati da Ernesto Camerin ed i sacerdoti della comunità pastorale Santa Maria, don Francesco Grasselli parroco di Suello, don Piergiorgio Barbanti parroco di Cesana Brianza e don Luigi Moretti parroco di Pusiano in una cornice formata da tantissima gente raccolta in silenzio. La Banda diretta dal maestro Jose Ratti ha contribuito a creare un’atmosfera molto emozionante. Dopo le preghiere di rito tutti in processione con la reliquia scortata dalle penne nere. Poi la messa celebrata dai tre parroci. La Colle Brianza Festa alpina al San Genesio Dopo che per 20 anni avevamo festeggiato la nostra ricorrenza sul monte Crocione, con l’aiuto del Santo, degli antichi frati Camaldolesi e del bel tempo, la festa alpina delle penne nere del Gruppo «Campanone» si è svolta tra il verde di quel luogo benedetto dalla natura che circonda la nostra baita adibita a ristoro. C’era una piccola preoccupazione in quella data: ben tre feste alpine nel territorio. Ma tutto è andato per il meglio. Una presenza molto partecipata Cesana Brianza - la reliquia circondata dagli alpini non è mancata, anzi, di anno in anno constatiamo una sempre maggior partecipazione da parte della gente, siano penne nere, siano simpatizzanti, molti accompagnati dai propri familiari. Con una certa soddisfazione e con, lasciatemelo dire, una punta d’orgoglio, abbiamo ancora una San Genesio - Il momento dell’alzabandiera Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 volta notato la presenza, oltre di tanti gruppi alpini con i relativi gagliardetti (che ringraziamo) anche dalle Sezioni di Monza e di Milano, dell’Alta e Bassa Brianza, Valsassina, Centro Lago, Lecco… quella delle autorità militari e civili (i sindaci di Colle Brianza, Sirone, Castello Brianza, Ello e Ni- reliquia posizionata al centro dell’altare, scortata da due alpini. Dopo la celebrazione tutti in fila per onorarla ed ammirarla. Momento molto toccante per chi ha fede e crede. Giovedì 22 alle ore 6,30 apertura della chiesa e tanta gente che inizia la visita alla reliquia scortata da due alpini in turni di un’ora. Durante la giornata i riti religiosi, con sottofondo la voce del Papa (molto emozionante e commovente) vengono animati dalla presenza dei bambini della scuola materna e ragazzi dell’oratorio dei tre paesi. Presenti anche gli ammalati e anziani accompagnati dal nostro capogruppo Ernesto Camerin e dal vice Damiano Ratti. Alla sera la messa per il saluto concelebrata dal vicario episcopale di Lecco monsignor Maurizio Rolla e dai tre parroci. Alla fine don Piergiorgio ringrazia gli organizzatori e gli alpini per il servizio d’ordine e la costante presenza alla reliquia per tutto il giorno. Infine foto di gruppo con la reliquia, don Piergiorgio e alpini: un ricordo indelebile per la storia del nostro gruppo. MARCO GEROSA bionno, i vicesindaco di Galbiate e di Annone, il vicepresidente della Provincia di Lecco) e i vertici sezionali con il presidente Luca Ripamonti e il consigliere Mauro Farina. Non ci sono mancate le 7 note del pentagramma musicale suonate e cantate magnificamente San Genesio - Padre Domenico attorniato dalle autorità pagina 15 vita dei gruppi dal Corpo musicale San Fermo di Cesana Brianza e dal Coro ANA dell’Adda. I due complessi hanno reso più suggestiva la cerimonia dell’alzabandiera e la breve sfilata per la pineta, fino a giungere alla chiesa dell’Eremo, dove la messa è stata celebrata da padre Domenico, frate di Sabbioncello. Penna Nera delle Grigne Prima della funzione religiosa, il sindaco di Colle Brianza, Marco Manzoni, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo evento, principalmente noi alpini che con la nostra passione per il nostro territorio ogni giorno offriamo un aiuto insostituibile all’amministrazione comunale e a tutto il paese. Altri applauditi interventi da parte del presidente sezionale Luca Ripamonti, che ha ribadito l’importanza di un gruppo alpini nella vita sociale di una comunità e del sottoscritto che ha voluto ringraziare, ed ancora ringrazia, principalmente la famiglia Cattaneo per la sua sensibile disponibilità ad utilizzare ogni anno l’antica cappella «Sancti Genexii in Monte Suma». Arrivederci alla prossima. GIANNI TAVOLA Cortabbio San Genesio - L’intervento del sindaco prima della messa Il gruppo rinnova il consiglio ma conferma il capogruppo Nella serata dell’11 gennaio il gruppo alpini era chiamato alla elezione del capogruppo. Con 38 voti su 40 votanti è stato riconfermato Giovanni Beri, da oltre 47 anni alla guida del gruppo, che con il prossimo triennio passa i 50 anni di presidenza. Giovanni con grande emozione ma soprattutto spirito di disponibilità e conoscenza dei doveri degli alpini, sempre a disposizione di fronte ad ogni problema, accetta. Ringrazia tutti i suoi alpini e simpatizzanti, che lo rivogliono dopo tutti questi anni, ancora a condurre il gruppo, sottolineando il proprio impegno con responsabilità, disponibilità, concertazione, tenendo conto anche della sua età essendo della classe 1932. Orgogliosi tutti gli alpini e simpatizzanti presenti. Non si può parlare del gruppo alpini di Cortabbio in qualsiasi sede o con qualsiasi persona del territorio che subito spicca il nome di Giovanni Beri. Gli altri eletti sono Guido Schiavetti vice capogruppo; Gelindo COSTA MASNAGA Il gruppo festeggia i suoi primi 40 anni Domenica 9 dicembre si è festeggiato il 40° di fondazione del gruppo, sorto nel 1972. Ritrovo di buon mattino al Centro riabilitativo Villa Beretta, dove è stato donato ai degenti un omaggio natalizio e, come di consuetudine, il gruppo musicale Santa Cecilia ha affiancato gli alpini e suonato alcuni brani natalizi e alpini. Quindi nella sede municipale, punto di ammassamento, hanno cominciato a confluire alpini provenienti dai paesi del territorio. Dopo l’alzabandiera è stata deposta una corona di alloro in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Con l’accompagnamento della banda si è dato il via alla sfilata per le vie del paese, imbandierato a festa. In testa il gonfalone comunale, i vessilli dell’Avis, del CSC Costa Masnaga, della Croce Verde di Bosisio, il sindaco Umberto Bonacina affiancato dal sindaco di Nibionno, dal vicesindaco di Lambrugo e dal comandante dei carabinieri della locale caserma. A seguire il grande bandierone tricolore impugnato dalle penne nere di Costa Masnaga, il capogruppo Gerolamo Canali, il vicepresidente della Sezione Marco Magni con i consiglieri Emiliano Invernizzi e Mauro Farina, il presidente della Sezione di Tirano, Mario Rumo, il gruppo di Protezione Civile e i vessilli delle Sezioni di Lecco e Tirano che precedevano oltre venticinque gagliardetti. Infine a file ordinate tantissimi alpini. Il Costa Masnaga - Autorità alpine, civili e militari presenti pagina 16 corteo ha raggiunto la chiesa parrocchiale dove la messa è stata celebrata da don Aurelio Redaelli. Al termine di nuovo in corteo verso la baita. Lungo il percorso è stato deposto un vaso di fiori sull’altare del monumento degli alpini, dedicato alla Madonna di Lourdes. Giunti in sede, prima del rinfresco, le autorità hanno tenuto i discorsi di rito. Il capogruppo, dopo i ringraziamenti, ha sintetizzato in pochi minuti la storia del gruppo, ricordando il fondatore Paolo Arrigoni e tutti gli alpini andati avanti. Ha inoltre ricordato i numerosi interventi fatti sul territorio locale e non solo. Tra questi spiccano quello di Maiano in seguito al terremoto del 1976 e quello di Canelli nel 1994 dopo l’alluvione. Il sindaco Umberto Bonacina ha ribadito l’importanza del gruppo come presenza viva e attiva nel paese e ha augurato che il traguardo raggiunto sia un nuovo punto di partenza. Il presidente della Sezione di Tirano, Mario Rumo, ha sottolineato l’importanza dell’impegno dei giovani all’interno della nostra associazione. Il vicepresidente della Sezione di Lecco, Marco Magni, ha portato i saluti del presidente Luca Ripamonti. Al termine è stato consegnato il guidoncino del gruppo a tutte le associazioni e ai gruppi intervenuti. La festa si è conclusa al ristorante in un’atmosfera di vera cordialità alpina. MASSIMO ABBIATI Costa Masnaga - La sfilata con il bandierone Anno 60 - numero 1 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco Manzoni segretario; Alfio Arrigoni tesoriere; consiglieri effettivi Abele Agostoni, Gabriele Selva, Maurizio Melesi, Santino Acquistapace, Nico Diana, Giuseppe Selva, Vittorio Soano; consiglieri supplenti Francesco Selva e Veronica Casagrande; delegato rapporti fiscali e stampa Giandomenico Beri. In febbraio il tradizionale pranzo sociale. La scelta è caduta su un ristorante di Ballabio ove i commensali, numerosi, hanno potuto gustare ottimi cibi allietati da un gruppo di musicanti. Durante il pranzo il capogruppo Giovanni Beri ha espresso la propria riconoscenza per essere stato riconfermato alla guida del gruppo: «Con grande emozione in questo triennio passo i 50 anni di presidenza. Questi tre anni li affronterò con spirito di disponibilità e conoscenza dei doveri degli alpini. In questi 48 anni il gruppo si è ingrandito formando una grande famiglia, alpini e simpatizzanti sempre attivi e numerosi, donne, ragazzi e ragazze con il cuore alpino». Termina ricordando le doti tradizionali degli alpini: fede, famiglia, lavoro, patria, montagna. L’alpino ha il senso del dovere e della solidarietà, è un uomo sincero, l’umiltà è la sua forza, è amico di tutti, ama l’allegria, è leale e schietto. Esempio per i giovani. Il caporedattore del Penna Nera, Nino Venditti, in un suo breve intervento ha elogiato il gruppo per riavere riconfermato Beri e ricordato Francesca, l’amata consorte del capogruppo, recentemente scomparsa. Infine, un fiore dai petali dorati donato alle nostre preziose compagne di vita, ed un mazzo più consistente a due collaboratrici che hanno raggiunto una bella età. Garlate Maggianico Chiuso Ciao Umberto! Dal Gruppo alpini Garlinda le più sentite condoglianze alla moglie e ai figli per la prematura scomparsa dell’alpino Umberto Sabadini. La sua memoria vivrà nell’animo degli alpini in quanto, di professione marmista, ha collaborato alla realizzazione del nostro monumento, sormontando sulla cima del masso di granito un’aquila dalle ali aperte come a cercare l’infinito e scolpendo con maestria un artistico cappello alpino. Ricordiamo ancora, con gratitudine, di aver usufruito della sua preziosa esperienza per la sistemazione della nostra sede. «Ciao Umberto, un grazie di cuore da tutto il gruppo alpini Garlinda». BRUNO GNECCHI Festa del gruppo Si è svolta con numerosa partecipazione la festa del gruppo Ana «Monte Magnodeno» di Maggianico-Chiuso. Sabato 10 novembre, almeno una quindicina di penne nere hanno fatto ala all’altare della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, durante la celebrazione della messa. A presiedere la funzione religiosa, nel ricordo di coloro che sono andati avanti, è stato il parroco don Adriano Bertocchi. Nell’omelia il sacerdote ha ricordato «la presenza silenziosa ma costruttiva degli alpini nella comunità». Parlando poi di Cristo Re ha sottolineato come tutti, un giorno, ricchi e potenti, umili e semplici, dovremo inginocchiarci davanti a Lui. «Anche voi, miei cari alpini. E forse sarà l’unica volta che avrete il cappello in mano e non sulla testa», ha dichiarato. Prima della benedizione il capogruppo Paolo Pozzoni ha recitato la Preghiera dell’Alpino con molta espressività ed emozione. Quindi alpini, simpatizzanti e parenti si sono trasferiti al ristorante per la cena sociale. Il giovedì precedente, invece, quasi una cinquantina di soci ha partecipato all’assemblea annuale, presieduta da Paolo Pozzoni. Gianbattista Minchiotti ha reso partecipi i presenti di tutte le manifestazioni organizzate e partecipate nel corso dell’anno. Tra le più significative la messa in Duomo a Milano in memoria di tutti i Caduti sul fronte russo, il 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka a Colico, la partecipazione alle manifestazioni per il novantesimo di fondazione della Sezione, l’Adunata nazionale a Bolzano, i Raduni sezionali al rifugio Cazzaniga-Merlini e alla Garlate - Il compianto Umberto Sabadini e l’artistico cippo realizzato dallo scultore Cortabbio - Pranzo sociale: Venditti, Beri e le due collaboratrici premiate dal capogruppo. Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 chiesetta votiva delle Betulle, la partecipazione ai lavori della Linea Cadorna, con ben 7 volontari, per due volte, la partecipazione alla festa del Ricordo al santuario della Madonna di Lezzeno, la festa della Protezione civile a Pescate. Tra le manifestazioni organizzate dal gruppo il tradizionale assalto al Magnodeno nel mese di giugno, la serata alpina all’oratorio di Maggianico per la festa rionale, la burollata a favore delle missioni all’oratorio di Maggianico e al Centro di Solidarietà La Fonte. ORNELLA GNECCHI Malgrate L’assemblea prepara il 45° del gruppo Assemblea annuale, l’1 febbraio scorso, del gruppo alpini che in questo 2013 festeggerà il 45° di fondazione. Presiede l’assemblea l’alpino Adolfo Fumelli affiancato dal segretario Clorindo Riva. Il capogruppo Emilio Giovari presenta la relazione morale e finanziaria sull’attività dell’anno 2012, che viene approvata all’unanimità. Anche il bilancio di gestione dell’anno 2012, presentato dal segretario, viene approvato all’unanimità. Si passa quindi alle proposte dei soci in ordine al programma ed alle attività per il 2013. Considerato che nell’anno ricorrono il 45° di fondazione del rruppo ed il 90° dell’inaugurazione del Parco delle Rimembranze di Viale Italia, si decide di proporre al Comune di fare, con noi, le celebrazioni del 4 novembre al monumento ai Caduti, con corteo dalla chiesa e di chiudere la festa con il pranzo sociale. Viene poi deciso di partecipare all’Adunata nazionale associandosi per il bus, ad altro gruppo, Maggianico Chiuso - Un bel gruppo di alpini del «Monte Magnodeno» pagina 17 vita dei gruppi Penna Nera delle Grigne possibilmente con Valmadrera, come lo scorso anno; di effettuare la festa sociale al cippo nella pineta di Pian Sciresa domenica 16 giugno; di mantenere le attività benefiche e partecipare, come sempre, alle manifestazioni che ci vedono impegnati su vari fronti. Mandello Lario Un nuovo pulmino per il Soccorso Domenica 20 dello scorso gennaio il Soccorso degli Alpini, presieduto dalla figura storica di Luigi Conato e da ottimi corresponsabili, ha inaugurato un altro mezzo, donato da alcuni amici milanesi, per incentivare il lodevole aiuto disinteressato che il sodalizio offre ai propri concittadini e non solo, da molti anni. Il veicolo viene usato per trasportare gli anziani al Centro Diurno. Ulteriore dimostrazione dell’utilità preziosa di una Associazione che ha fatto della solidarietà il proprio motivo di vita. Complimenti! E una visita costellata di ricordi «Onorare i vivi per ricordare chi è andato avanti», parafrasando un motto caro alle penne nere. Gli eredi del reduce Giovanni Zucchi (1917-1999), fuciliere della 44° compagnia del «Morbegno», e cioè i due figli Antonio e Nunzio e i tre nipoti Michele, Giancarlo e Giovanni – tutti soci del gruppo di Mandello del Lario – hanno pensato di iniziare l’anno 2013 (70° anniversario della battaglia di Nikolajewka) nel migliore dei modi: rendere visita a un “protagonista” di quella tragica pagina di storia alpina. Il veterano, nella fattispecie, è Mario Richini, classe 1915, mitragliere dell’«Edolo»: abita con la moglie Bice nella casa della figlia, alla periferia di Pavia. La figlia Rina e il genero Andrea hanno accolto gli ospiti lecchesi per un pranzo conviviale, durante il quale gli Zucchi hanno voluto ricordare alcuni momenti trascorsi insieme al loro papà e nonno. Mario, 98 splendide primavere ad aprile, non ha voluto proprio sottrarsi ai ricordi. Inoltre, l’incontro si è tenuto in un clima festoso, rinvigorito da alcuni canti intonati da questo inedito sestetto. Sì, perché anche Mario non ha voluto mancare di dare supporto vocale. Una giornata, quella del 2 gennaio scorso, che, tra lacrime di commozione e abbracci calorosi e sentiti, è servita a rinsaldare un legame di amicizia che la scomparsa di papà e nonno Giovanni non ha mai fatto cessare. E chissà che non sia stata l’ultima occasione per questo abbraccio... GIOVANNI ZUCCHI Benemerenze alle penne nere Domenica 4 novembre le celebrazioni a Perledo si sono svolte in forma ridotta causa maltempo. Dopo il deposito della corona sul monumento ai Caduti si è passati alla consegna della benemerenza civica al gruppo alpini in sala civica alla presenza del sindaco Carlo Signorelli, dei sindaci di Lierna e Bellano e di numerosi alpini i quali hanno organizzato il 9 novembre, nelle ex-scuole, una festa per ringraziare tutti i volontari mobilitati per il Campionato ANA del 30 settembre. Caduti. Nella sua omelia il parroco don Mauro Ghislanzoni ha ricordato il 70° dell’anniversario della ritirata di Russia. All’uscita dalla chiesa, sotto una copiosa nevicata, i partecipanti si sono recati nella sede del gruppo, per un piccolo rinfresco che ha preceduto l’ottimo pranzo. Nel primo pomeriggio si è svolta l’assemblea annuale la quale prevedeva anche il rinnovo del consiglio del gruppo. La giornata si è protratta fino a sera rallegrata da canti alpini in ottima compagnia. Questi gli eletti per il triennio 2013-2015: Luigi Pomoni capogruppo, Renzo Fazzini (1946) vice capogruppo, Daniele Rusconi alfiere, Daniele Gianola responsabile Protezione Civile, consiglieri Antonio Fazzini (1952), Antonio Fazzini (1968), Ferdinando Fazzini, Renzo Fazzini (1949), Ruggero Gianola, Alvaro Spazzadeschi. Premana Sirtori Luigi Pomoni rieletto capogruppo Domenica 20 gennaio gli alpini si sono ritrovati per l’annuale pranzo sociale. La domenica è iniziata con la messa in onore agli alpini 4 Novembre È stata una giornata speciale quella vissuta a Sirtori nella giornata del 4 novembre. In un giorno dove una pioggia sottile ma insistente ha modificato i program- Perledo Sirtori - Riconoscimenti pagina 18 Perledo - La meritata benemerenza al gruppo mi delle celebrazioni previste in piazza, ci siamo ritrovati numerosi in aula magna con l’amministrazione comunale, il gruppo alpini e molti ragazzi. Dopo il saluto del sindaco, che ha ricordato il valore di questa data nella nostra storia, c’è stata la consegna della Costituzione ai ragazzi diciottenni. Un breve rinfresco e poi gli alpini in corteo hanno deposto una corona d’alloro al monumento ai Caduti. Si è ripetuto poi l’annuale appuntamento con la «cassoeula» che come da trazione riunisce ogni anno, a novembre nel salone dell’oratorio, alpini e amici simpatizzanti. Quest’anno gli alpini hanno invitato gli ospiti della comunità «Il Girasole» di Dolzago che hanno aderito numerosi. Ottima la verzata, piatto abilmente preparato dall’affiatata squadra di cuochi alpini. A rendere ancora più ricca la giornata c’è stata la presenza, assai gradita, del presidente sezionale Luca Ripamonti. Nell’atrio dell’oratorio si sono potuti ammirare i numerosi pensieri e disegni fatti dagli alunni della scuola primaria di Sirtori, nell’ambito del progetto “Gli alpi- Sirtori - Intervento Luca Ripamonti Anno 60 - numero 1 vita dei gruppi Trimestrale della Sezione di Lecco Valmadrera - Foto di gruppo con il dono alla Casa di Riposo ni ieri, oggi e domani”. È stata una domenica bella, intensa, all’insegna dell’accoglienza e dell’amicizia, valori semplici ma importanti che non mancano mai dove sono gli alpini. RENATO SPREAFICO Sirtori Rinnovate le cariche Mercoledì 20 febbraio, al termine di una messa serale che ha ricordato anche i numerosi alpini che sono andati avanti, il folto gruppo dei partecipanti si è ritrovato nella baita alpina. Con ancora nel cuore le melodiose note del canto del «Signore delle cime» abilmente interpretato dal coro parrocchiale, si è aperta l’assemblea annuale dei soci. Dopo una relazione del capogruppo uscente che ha ricordato le numerose iniziative intraprese e realizzate nell’ultimo triennio, è seguita la relazione del cassiere che ha confermato la stabilità del bilancio. C’è stato spazio per parlare delle proposte e iniziative future. Si è passato poi al rinnovo delle cariche per il triennio 2013-2015. Il capogruppo Renato Spreafico ha lasciato l’incarico dopo 23 anni di mandato motivando le sue dimissioni perché attualmente svolge l’incarico sezionale a Lecco. Parole di ringraziamento e di affetto sono state espresse dai presenti; insieme si è fatto tanto, dalle iniziative più impegnative a quei tanti momenti di amicizia trascorsi insieme all’insegna dello spirito alpino. Sono stati assegnati all’unanimità le cariche di presidente onorario a Francesco Bonfanti e di nuovo capogruppo a Roberto Limonta, giovane alpino, al quale viene affidata la continuità del gruppo con il coinvolgimento di nuovi iscritti. Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 Questo l’elenco completo delle nuove cariche: presidente onorario Francesco Bonfanti, capogruppo Roberto Limonta, vice capogruppo Roberto Spreafico, cassiere e segretario Felice Crippa, consiglieri Carlo Sirtori, Nando Allieri, Mario Motta, Angelo Besana, Palmiro Volpi, Antonio Perego, Maurizio Ravasi, Enrico Spreafico, Angelo Limonta, Mario Panzeri. Valmadrera Gli alpini non perdono... l’abitudine Dal piccolo gruppo alle grandi Sezioni si delineano sempre più spontanee iniziative rivolte alla solidarietà, senza enfasi e poca pubblicità, quasi con pudore per un qualcosa ritenuto normale. Le Valmadrera - Ivan Piazza recita le sue poesie penne nere valmadreresi da anni sono legate con doppio nodo d’amicizia con gli ospiti della Casa di Riposo locale, Opera Pia Magistris, donando qualcosa di utile, sia per il fisico che per le lunghe ore di riposo che spesso, per un anziano, non passano mai. Il valore del regalo ha la sua importanza, ma fino ad un certo punto. L’importante è che la nonnina o il nonnino, abbia la sensazione di sentirsi amato e non dimenticato Il dono degli alpini è stato un «Magnetotherapya», ideale per trattamento di magnetoterapia che è stato molto apprezzato dal personale della struttura. Il pomeriggio è stato animato dal Coro San Valentino di Olginate, con canti popolari di varie regioni d’Italia, guidato del maestro Valter Sala e accompagnato da Ignazio Dell’Oro, già maestro del Coro ANA dell’Adda, alla fisarmonica. Valorizzando il pomeriggio ha partecipato il poeta alpino lecchese - dilettante come si è definito lui stesso - Ivan Piazza (che, ricordiamo, è presidente del Coro Grigna e attiva figura della nostra Protezione Civile), invitato dal capogruppo Giuliano Sala. Ivan ha recitato tra gli applausi di tutti, tre poesie dialettali: La fin de l’an; Ave Maria; Il Cappello Alpino.. Erano presenti al simpatico incontro il sindaco Marco Rusconi e il parroco don Massimo Frigerio. Dopo i vari discorsi applauditi, vi è stato un brindisi accompagnato con dolci. LUIGI DE LUCIA/NIVEN Attività dei gruppi della Sezione di Lecco APRILE 1 12 14 25 Gr. San Giovanni - Apertura ufficiale Baita Bressanella Gr. Acquate - Pasquetta in allegra compagnia a Cavagiozzo Gr. Esino Lario - 90° anniversario di fondazione Gr. Garlate - 29° anniversario MAGGIO 26 Gr. Olgiate Calco - 75°anniversario di fondazione GIUGNO 9 9 9 13 15 16 16 16 16 16 16 Gr. Casargo - 90°anniversario di fondazione Gr. Sueglio - Inaugurazione nuovo gagliardetto Gr. Maggianico Chiuso - Assalto al Magnodeno Gr. Belledo - Messa a suffragio dei soci defunti nella chiesetta di Sant’Alessandro Gr. Margno Crandola - Festa annuale al Cippo degli Alpini Gr. Acquate - Festa a Cavagiozzo. assegnazione annuale Fondo di Solidarietà Alpina Gr. Bonacina - Festa al Baitello Gr. Maggianico Chiuso - 60°anniversario di costituzione del gruppo Gr. Malgrate - Festa sociale al Cippo degli Alpini in Pian Sciresa Gr. Margno Crandola - Festa annuale al Cippo degli Alpini Gr. San Giovanni - Festa sociale in Baita Bressanella pagina 19 notizie sportive Penna Nera delle Grigne NOTIZIE SPORTIVE Al 78° campionato ANA di sci di fondo ottime le prove dei nostri portacolori a cura di Nino Venditti Gianfranco Polvara L’Associazione Nazionale Alpini, con la collaborazione della Sezione Monte Grappa e del Gruppo Alpini di Enego, ha organizzato in data 9-10 febbraio 2013 la 78ª edi- Natalino Arrigoni zione del Campionato nazionale ANA di sci di fondo, che si è svolta in località Valmaron con partenza alle ore 9 del 10 febbraio dal centro fondo. Al campionato hanno A Madesimo il campionato sezionale di slalom gigante A 70 anni da Nikolajewka alpini di nuovo in marcia. Nella tre giorni di eventi organizzati a Madesimo dalle sezioni di Colico, Como, Lecco e Sondrio, dedicati alla ritirata di Russia (di cui si parla in altra parte del Penna Nera), si sono svolti anche i campionati sezionali di slalom gigante, e così anche la Sezione di Lecco ha eletto il proprio campione sezionale 2013. Felice Rosa potuto partecipare tutti i soci in regola col tesseramento ANA per l’anno 2012 ed in possesso del certificato medico attestante l’idoneità sportiva. Alle competizioni sono stati ammessi i militari in servizio alle truppe alpine indipendentemente siano anche soci ANA. I concorrenti si sono misurati in una prova a tecnica libera con partenza a cronometro individuale per CATEGORIA A5 44,68 46,17 48,08 1° Polvara Gianfranco - tempo 27.47.2 su 32 concorrenti 13° Devizzi Lorenzo in 32.38.1 su 44 concorrenti B1 21° Carnovali Giuseppe in 40.03.5 su 44 concorrenti B1 22° Invernizzi Francesco in 40.06.2 su 44 concorrenti 1° Arrigoni Natalino in 36.01.3 su 45 concorrenti B3 TEMPO PIAZZAMENTO A4 B2 CLASSIFICA CATEGORIE GRUPPO Anno 1955 e precedenti 1° SAETTI GIUSEPPE LECCO CENTRO 2° TICOZZI PIO PASTURO 3° BRIZZOLARI LUIGI PASTURO Anno 1956-1965 1° ALIPPI MICHELE MANDELLO 2° POMONI FAUSTO PREMANA 3° TAGLIAFERRO MAURIZIO GRIGNA CASTELLO Anno 1966-1977 1° GRASSI OSVALDO ESINO 2° ARTUSI ANTONIO MARGNO 3° PENSA LUCA ESINO Anno 1978-SUCCESSIVI 1° TANTARDINI PAOLO MARGNO CRANDOLA 2° ACERBONI P.GIACOMO CASARGO Amici degli alpini 1ª MONDANI MICHELE GRIGNA CASTELLO 2ª ACERBONI PIETRO CASARGO 3° BARINDELLI PIERCARLO ESINO CAMPIONE SEZIONALE 2013 e TROFEO DORE 1° GRASSI OSVALDO ESINO 2° ALIPPI MICHELE MANDELLO 3° POMONI FAUSTO PREMANA 7° Rosa Felice in 20.09.1 su 35 concorrenti A4 13° Devizzi Lorenzo in 32.38.1 su 44 concorrenti SENIOR 7° Rosa Marco in 54.34.6 su 8 concorrenti 37,70 38,02 38,91 37,44 39,20 41,22 42,62 45,12 41,23 43,28 43,49 37,44 37,70 38,02 Gianfranco Polvara pagina 20 tutte le categorie. Percorso: 15 km per le categorie Seniores - Master A1 - Master A2 10 km per le categorie Master A3 Master A4 - Master A5 - Master B1 5 km per le categorie Master B2 B3 - B4 - B5 Le premiazioni si sono svolte domenica 10 febbraio alle ore 14.30 a Enego, nella tensostruttura. Ed ecco i podi e i piazzamenti dei nostri bravi atleti: Natalino Arrigoni Anno 60 - numero 1 anagrafe alpina Trimestrale della Sezione di Lecco ANAGRAFE ALPINA Acquate (Nascite) La nonna Mariagrazia e il nonno, socio alpino, Silvano Locatelli, annunciano orgogliosi la nascita della nipotina Viola. Alla piccola, tantissimi auguri. A mamma Cristina e a papà Nicola, congratulazioni da noi tutti. Airuno (Nascite) Felicitazioni all’alpino Gianni Oliveto, nonno del bocia Daniele. Alla mamma Laura e papà Vincenzo le più vive congratulazioni. Annone Brianza (Lutti) Annunciamo con dolore le scomparse dei soci e familiari: Enrico Gioia; Gina, nonna del socio Romolo Galli; Carlo, cognato del socio Erminio Arrigoni. Sentite condoglianze alle famiglie. (Nascite) Con gioia annunciamo che per le nascite di bocia e stelline sono diventati nonni i soci: Romolo Galli di Samuel, Erminio Arrigoni di Thomas, Natale Bartesaghi di Davide, Angelo Bartesaghi di Daniel, Giuseppe Sesana di Viola. Complimenti alpini ai piccoli, nonni e genitori. Barzago (Lutti) Il gruppo annuncia con dolore la scomparsa del socio alpino Domenico Isacchi classe 1928, e porge sentite condoglianze ai familiari. Barzago - Domenico Isacchi Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 Barzanò (Lutti) Sentite condoglianze al socio alpino Luigi Proserpio per la perdita della cara mamma Speranza. (Nascite) Il gruppo si congratula con il socio alpino Marco Fumagalli per la nascita del nipotino Luca e manda tanti cari auguri ai genitori. Auguri e felicitazioni al papà alpino Massimo Tebaldi e al nonno alpino Anselmo Colzani per la nascita del bocia Nicolò. Barzio (Nascite) La nascita del nipotino Nicolò ha reso felici il nostro socio Sandro Arrigoni, i genitori e familiari tutti ai quali auspichiamo un mondo di felicità. Belledo (Lutti) Ha raggiunto il Paradiso di Cantore l’alpino reduce di guerra Massimiliano Del Mistro. Classe 1918, socio storico del nostro gruppo. Alla moglie Piera ed ai familiari esprimiamo il nostro più sentito cordoglio. Il gruppo partecipa al dolore del consigliere Guido Tenderini per la perdita del fratello don Carlo; del socio alpino Mario Marai per la scomparsa della moglie Carmela; del socio Bruno Vanoli per la dipartita del papà Mario, ed esprime le più sentite condoglianze a loro e a tutti i familiari. Casargo (Nascite) Felicitazioni a mamma, papà e al nonno alpino Lazzaro Muttoni per la nascita del bocia Pietro. È nata la piccola Beatrice facendo felici mamma, papà ed il nonno alpino Carlo Villa. Auguroni con la penna. Fiocchi rosa e celeste in casa Pozzi per la venuta al mondo dei gemellini Letizia e Daniele per la gioia dei genitori e del nonno alpino Adelio. A tutti i complimenti del gruppo. Cassago Brianza (Lutti) Condoglianze all’alpino Natale Redaelli per la scomparsa della moglie Giuliana. Sentite condoglianze al nostro capogruppo Luigi Bosisio per la scomparsa della cara suocera Maria. Si uniscono quelle sincere della famiglia Venditti. Condoglianze ai familiari per la scomparsa dell’alpino Franco Giussani. (Nascite) Fiocco rosa per l’alpino Ernesto Giovenzana per la nascita della nipote Adele Castello Brianza (Lutti) Il gruppo si unisce al dolore del socio alpino Enzo Pirola per la scomparsa della mamma Clelia. Cernusco Lombardone (Nascite) Gli auguri e le felicitazioni del gruppo vanno ai nonni: tenente Angelo Crippa per la nascita della nipotina Irene; alpino Giuseppe Casiraghi per il nipote Thomas; alpino Giancarlo Perego per il nipote Luca. Augurando ai nuovi nati una vita piena di gioia e felicità estendendo gli auguri ai genitori dei neonati. Cesana Brianza (Lutti) Siamo vicini nel dolore all’alpino Marco Corti, per la perdita della cara mamma Erminia. Il gruppo comunica che l’alpino Lorenzo Giussani, vice segretario e vice cas- Cesana Brianza - Lorenzo Giussani siere, sempre presente in tutte le iniziative, ha raggiunto prematuramente il Paradiso di Cantore. Una grave perdita per tutti noi. Ci uniamo al dolore della moglie Tiziana e dei figli Mauro, Silvia e Marta. Colle Brianza (Matrimoni) La redazione è lieta di annunciare le avvenute nozze alpine tra due giovani di Colle e Olginate: la gentile Stefania Tavola, figlia del capogruppo Gruppo Campanone, e l’alpino Luca Laini, presidente del Coro ANA dell’Adda e figlio del capogruppo delle penne nere di Olginate. Felicitazioni vivissime da entrambi i gruppi agli sposi e ai loro genitori. Si uniscono gli auguri cordiali della redazione. Colle/Olginate - Stefania e Luca, un amore sbocciato tra le penne Cortabbio (Lutti) Il gruppo partecipa al dolore del socio Antonio Paroli per la scomparsa della cara mamma; inoltre è vicino al socio Giuseppe Baruffaldi colpito dalla grave perdita della moglie Guerrina. Cortenova Lutti) Sentite condoglianze alla famiglia per la scomparsa dell’alpino Giacomo Manzoni, membro del consiglio direttivo del nostro gruppo. (Nascite) Sentite felicitazioni all’alpino Mario Grigi diventato nonno, a suo figlio, l’alpino Alessandro, diventato papà, alla mamma e a tutta la famiglia per la nascita della stellina Martina. Tanti pagina 21 anagrafe alpina complimenti all’alpino Enrico Benedetti, divenuto nonno, ai genitori e parenti tutti, rallegrati dalla nascita del nipotino, il bocia Davide. Sinceri rallegramenti all’alpino Walter Sanvito, diventato papà per la seconda volta, e a tutta la famiglia, per la nascita della figlia Eleonora. Cremeno (Lutti) Il gruppo alpini si unisce al dolore dei soci: Pierambrogio Pozzoni per la perdita della moglie Santina; Mario Locatelli per la morte della sorella Adelaide; Rossano Feltrin per la prematura scomparsa dello zio Giancarlo Manzoni. Da tutti i soci condoglianze alle famiglie. A Pierambrogio, a Mario, si uniscono quelle sincere di Nino Venditti e della redazione. (Nascite) Con gioia ci uniamo alla felicità del socio Roberto Bolognani, nonno per la seconda volta grazie al bocia Achille. Felicitazioni vivissime a mamma Elena e papà Hinilo da tutto il gruppo. Dolzago (Lutti) Condoglianze agli alpini: Alberto e Angelo Colombo per la scomparsa delle zie Antonia e Giuseppina; Silvio Rigamonti per la scomparsa della mamma Ida Colombo vedova Rigamonti e zia dell’alpino Angelo Colombo, segretario del gruppo. (Nascite) Gli alpini Elio (nonno) e Omar (papà) Fumagalli, unitamente a Rossella annunciano la nascita di Siria. L’alpino Lucio Toffolo annuncia la nascita del bocia Riccardo. L’aggregato Ugo Bonfanti, annuncia la nascita del nipote Pietro, felicitazioni al papà Stefano con Viviana. L’alpino Maurizio Mapelli annuncia la nascita della primogenita Adele. L’alpino Antonio Spreafico annuncia la nascita del nipotino Matteo, felicitazioni ai genitori Benedetta e Cristian e a tutte le famiglie in festa. Galbiate (Lutti) Il gruppo si stringe intorno ai propri associati Sergio e Umberto per la morte dell’amata madre. pagina 22 Penna Nera delle Grigne (Nascite) Il gruppo si congratula con il socio Antonio Anghileri (il barbis) per la nascita della bisnipote Iris. Lecco Centro (Lutti) Dolorosamente annunciamo che il sergente maggiore Giancarlo Vanini, classe 1919, Gruppo Bergamo, Reduce di Russia, è andato avanti. Alla famiglia le più sentite condoglianze alpine. (Nascite) L’alpino Luigi Bossi annuncia con gioia la nascita del nipotino Alessandro, figlio di Elisa Ravasi e del figlio Luca. Tantissimi auguri al bocia, al nonno Luigi, alla nonna, ai genitori e parenti tutti da parte del gruppo, sezione e particolarmente dalla redazione del Penna Nera delle Grigne. Lomagna (Nascite) Felicitazioni dal gruppo al socio Pierangelo Crippa per la nascita del nipotino Leonardo. Doppie felicitazioni ai soci Riccardo e Carlo Carozzi per la nascita della figlia e nipote Giada. Maggianico Chiuso (Lutti) Il gruppo e annuncia la scomparsa del socio Iovarez Ghislanzoni, classe 1925, già consigliere del gruppo. Sentite condoglianze a tutti i famigliari. (Felicitazioni) In febbraio, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Francesca Minchiotti ha conseguito la laurea triennale in scienze dei beni culturali con la votazione di 110 su 110. Il gruppo si complimenta per il bellissimo traguardo raggiunto e le auspica maggiori ulteriori traguardi. Ricordiamo che la giovane era stata premiata nel 2012 con la borsa di studio «Ugo Merlini». Maggio (Lutti) Il gruppo porge le più sentite condoglianze al socio alpino Sem Invernizzi per l’improvvisa scomparsa della moglie Elsa ed all’aggregato Renzo Invernizzi per la perdita della mamma. (Nascite) Il gruppo esprime congratulazioni al socio alpino Luigino Carissimi per la nascita della stellina Arianna, tantissimi auguri ai neo genitori. Olginate (Lutti) Gli alpini partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa del socio Giulio Rolandi, classe 1939, e esprimono le proprie condoglianze. Maggio - Francesco Invernizzi (Compleanni) Al socio alpino Francesco Invernizzi, classe 1923, un augurio speciale per i suoi 90 anni da parte di tutte le penne nere e dei suoi famigliari. Malgrate (Lutti) Gli alpini sono vicini al socio Marco Crippa per la prematura scomparsa del fratello alpino Luca. Margno Crandola (Lutto) Il gruppo, porgendo sincere condoglianze, partecipa al dolore del vice capogruppo Andrea Tantardini, degli alpini Narcisio, Stefano e Paolo Tantardini e dell’amico Alberto Brigatti per la scomparsa rispettivamente del papà, fratello e zio Giuseppe Tantardini detto Pippo. Porge sentite condoglianze alla famiglia Tenderini per la scomparsa di don Carlo, cappellano del gruppo. (Nascite) Felicitazioni agli alpini Guido e Carlo Maggioni e al papà, amico degli alpini, Marco Ferrari per la nascita del piccolo Nicola. Congratulazione a mamma Silvia. Merate (Nascite) Felicità in casa dell’alpino Giuliano Motto per l’arrivo della nipotina Anita. Ai genitori Elena e Tito ed ai nonni, le felicitazioni da parte del gruppo. Olginate - Giulio Rolandi Pasturo (Lutti) Il gruppo è ancora scosso per la perdita improvvisa del socio Adalberto Ticozzi, ex consigliere. Attivo e sempre disponibile, lo ricorderemo per la sua spontaneità e la sua allegria, ci mancherà tantissimo. Sentite condoglianze ai familiari tutti. Pasturo - Il compianto Berto Il sodalizio annuncia altresì la perdita del socio Marco Pigazzi e porge sincere condoglianze ai familiari. Siamo vicini al nostro capogruppo Franco Camesaschi nel dolore per la perdita della cara sorella Antonia (si uniscono le condoglianze di Adele e Nino Venditti), al socio Antonio Orlandi Arrigoni per Anno 60 - numero 1 anagrafe alpina Trimestrale della Sezione di Lecco la scomparsa della mamma Anna e al socio Antonino Mercadante per la morte del fratello Ignazio. Sentite condoglianze ai familiari. (Nascite) Felicitazioni al socio Ambrogio Ticozzelli nonno per la nascita dei gemellini Greta e Achille e al nonno Giuseppe Negri per la nascita del nipotino. Congratulazioni vivissime a tutti i familiari. (Matrimoni) Felicitazioni al socio Felice Invernizzi per il matrimonio del figlio Davide (amico degli alpini) con la gentile Barbara. Pescate (Lutti) Il gruppo è vicino al consigliere Fausto Borghetti per l’improvvisa scomparsa del fratello Ambrogio. Condoglianze al socio Giuseppe Mauri ed al fratello Enzo per la prematura scomparsa del cugino Vittorio, aggregato e molto vicino alla nostra associazione. Sentite condoglianze al socio alpino Giovanni Nasatti per la scomparsa della cognata Lucia, moglie del compianto Angelo Nasatti, socio alpino. (Nascite) Non solo dolori ma anche gioie per il consigliere Fausto Borghetti. Felicitazioni da parte di tutto il gruppo per la nascita della nipotina Giulia. Complimenti anche alla mamma Emma ed al papà Marco. Perledo (Lutti) Il gruppo porge le più sentite condoglianze ai famigliari del socio Aristide Ongania, classe 1938, andato avanti; per la scomparsa di Maria Ongania il gruppo si unisce al dolore dei figli Ugo e Fernando e della nipote Elena Degiambattista; sentite condoglianze anche al socio Moreno Maglia per la perdita del padre Giuseppe. (Nascite) Auguri vivissimi al socio Alessandro Ongania ed alla consorte Lia per la nascita del piccolo Davide. (Anniversari) Per le nozze d’ argento auguri da parte del gruppo al socio, sempre presente, Germano Ongania ed alla moglie Franca (che ancora lo sopporta). Gennaio-Febbraio-Marzo 2013 Primaluna (Nascite) Gli alpini si congratulano con il loro ex capogruppo Angelo Buzzoni divenuto bisnonno del piccolo Davide e augurano tanta felicità al neonato (complimenti anche dal suo socio di leva Nino Venditti). Il gruppo si rallegra con il socio Gaspare Paroli per la nascita delle nipotine Ambra e Giada. Auguri alle gemelline e ai genitori. (Nozze) Il gruppo esprime felicitazioni al papà Andrea Melesi e al fratello Giuliano per le nozze di Rosanna con Stefano. Tanti auguri agli sposi. Rancio Laorca (Lutti) È improvvisamente deceduto, lo scorso dicembre, il socio alpino Gualtiero Longhi, classe 1932, abitava con moglie e figlia a Lecco. Per un disguido del nostro gruppo, ci scusiamo con i famigliari: purtroppo nessun alpino ha seguito la salma o partecipato alla sua sepoltura. Di questa grave mancanza, amaramente, il gruppo si assume le proprie responsabilità ma rinnova le proprie sincere condoglianze alla famiglia. (Nascite) Si comunica l’avvenuta nascita del bocia Matteo, nello scorso novembre, in casa del nostro socio Michele Carsana e Fulvia Bolis. Complimenti da parte del gruppo. Redazione Penna Nera delle Grigne (Lutti) Il Signore ha chiesto un’ulteriore prova di dolore ad Angelo Sala ed alla sua famiglia, chiamando a sé serenamente, nel primo pomeriggio del 29 gennaio, la cara mamma Ada Testi, vedova Sala, di 89 anni. Ad Angelo e parenti tutti le condoglianze più sincere da tutti gli alpini della Sezione di Lecco. Robbiate (Lutti) Sentite condoglianze all’artigliere Alessandro Oggioni per la scomparsa della cara sorella Piera. Il gruppo partecipa al profondo dolore dei soci: Carlo Oltolini, per la scomparsa del cognato Loreto Noerli; Giancarlo Brigatti per la scomparsa della sorella Maria; al socio simpatizzante Giampietro Valtolina, per la scomparsa prematura del nipote Marco Merlo. (Nascite) Tantissimi auguri al socio alpino Diego Romano, felice papà per la nascita della piccola stellina Anna. Complimenti anche alla mamma e familiari tutti. San Genesio (Lutti) Il consiglio, gli alpini e gli amici degli alpini porgono le più sentite condoglianze alla moglie Antonietta ed al cognato Gaetano Piazza per la perdita del carissimo alpino Mario Ripamonti, nostro storico ed instancabile cuciniere. Vogliamo davvero ricordarlo come una delle colonne dell’attività del Gruppo San Genesio e ci impegniamo a tenerne viva la memoria per gli anni a venire. Mario è andato avanti, ma il suo esempio e la sua memoria ci accompagneranno per sempre e ci siano da stimolo per continuare nel solco tracciato da chi ci ha preceduto. Grazie Mario. Adesso possiamo dirti, senza farti arrossire, «sei un grande!». Un sentito ringraziamento al Coro Stelutis che ha onorato Mario con il canto durante le esequie e soprattutto al momento della tumulazione: il canto dell’Ave Maria ha toccato il cuore di tutti i presenti ed ha reso meno amaro il momento del distacco. San Genesio - Mario Ripamonti 1947-2012 Sirone (Lutti) Sentite condoglianze agli alpini Giancarlo Spreafico e Pierluigi Sala per la scomparsa della cara Luigia Bosisio vedova Tansini. Annuncia con dolore la scomparsa dell’alpino Martino Molteni, classe 1940. porge le più sentite condoglianze al figlio Alessandro vice capogruppo, alla figlia Carla, al genero Ambrogio, socio aggregato ed a tutti i familiari. Inoltre rende nota con dolore la scomparsa dell’alpino Innocente Mauri, reduce della campagna di Russia e socio fondatore del gruppo, le più sentite condoglianze ai parenti. Si unisce al dolore dei familiari per la scomparsa dell’amica simpatizzante Gina Colombo vedova Riva. (Nascite) Il gruppo è felice di annunciare la nascita di Alessandra nipote del neo nonno alpino Mario Rovida. Auguri al prozio Giuliano Pelucchi per la nascita della nipotina Ginevra. Valmadrera (Lutti) Il Gruppo si unisce al dolore dell’alpino Severino Aldeghi, ex capogruppo, per la perdita del caro fratello Vittorio, classe 1951, alpino alla Scuola Militare Alpina di Aosta ed ex maestro della locale banda. Sentite condoglianze anche alla moglie e alla figlia di Vittorio. Condoglianze all’alpino consigliere Giancarlo Invernizzi e a tutta la famiglia per la scomparsa del suocero Mario Ferrari classe 1914, militare guardia di frontiera, reduce dall’Albania e internato in Germania. Sentite condoglianze al socio alpino Enrico Butti per la perdita del fratello Antonio e al cognato alpino Giuseppe Masetti. (Nascite) Felicitazioni all’alpino consigliere Carlo Rusconi e alla consorte Vittoria per la nascita del nipotino (bocia) Luca. Auguri anche al piccolo, alla mamma Mariapina e al papà Alessandro. Vendrogno (Lutti) Sentite condoglianze ai familiari del socio alpino Claudio Acerboni, classe 1937, deceduto lo scorso mese di dicembre. pagina 23 notizie alpine Penna Nera delle Grigne Il concerto di Natale al Teatro della Società La nostra Banda diretta dal maestro Gian Luigi Fioroni nell’applaudito concerto Pioggerellina con nevischio all’esterno il 14 dicembre scorso, ma grande calore nel Teatro della Società in Lecco per l’annunciato concerto di Natale della banda sezionale e per i due eventi (poi moltiplicatisi durante il percorso con alcuni fuori programma) della consegna delle borse di studio «Ugo Merlini» a studenti meritevoli e del premio «Raffaele Ripamonti» all’alpino dell’anno. Grande calore, dicevamo, ricompensato da esecuzioni impeccabili della nostra banda che si è esibita in brani molto applauditi. Dall’intermezzo dall’opera Cavalleria Rusticana di Mascagni alla polca veloce Auf Der Jagd, con l’accompagnamento di «strumentini» e al gran valzer Sul bel Danubio blu di Strauss, a canti patriottici e popolari italiani. Con tre esibizioni fuori dal comune: il concerto per tuba e banda «Tuba splendour» di Reinter con il maestro solista di tuba Michele Fioroni applauditissimo; il brano folcloristico «Alphorn Ballad» di Dennis Armitage con la partecipazione, anche qui molto applaudita, del maestro di corno delle Alpi Stefano Pedratti e, infine, il brano natalizio «O holy night» (santa notte) di Adolphe Adan accompagnato dal canto del tenore alpino Adriano Bellati. Al termine del programma il maestro Gian Luigi Fioroni ha concesso, quale bis, l’esecuzione dell’inno del Morbegno, seguito sull’attenti da numerosi alpini presenti tra il pubblico e da un caporal maggiore in divisa, ospite in rappresentanza del battaglione. Unico neo l’assenza di numerosi gagliardetti di gruppi che, in tal modo, non hanno partecipato alla chiusura dei festeggiamenti per il 90° della sezione. Le borse di studio intitolate a Ugo Merlini, più numerose per l’occasione, sono state consegnate agli studenti meritevoli: Francesca Minchiotti, gruppo MaggianicoChiuso; Mauro Platti, gruppo Pasturo; Houda Fajoui, gruppo Airuno: primi tre classificati; ed a pari merito a: Ilaria De Capitani, gruppo Rancio-Laorca; Luca e Ilaria Brambilla, gruppo Robbiate; Valentina Selva e Claudio Maroni, gruppo Pasturo; Alessia Pulici, gruppo Barzanò e Giulia Lori, gruppo Lecco centro. Il presidente Ripamonti, in rappresentanza della madre, ha poi consegnato il premio «Raffaele Ripamonti» all’alpino dell’anno Silvano Panzeri, dicendosi molto orgoglioso di poter dare il premio all’amico capogruppo di Rancio- Laorca, che, nel tempo, ha partecipato attivamente alla vita della sezione svolgendo con cura vari incarichi, non ultimo quello importante di responsabile dell’unità di protezione civile sezionale. Sorpresa quindi per il presidente dal Comune e dal sindaco di Lecco con la consegna di una targa quale corale ringraziamento agli alpini per l’attività svolta dalla sezione durante i novant’anni trascorsi. E ulteriore sorpresa con la chiamata sul palco, da parte di Luca Ripamonti, di Maurizio Briacca, capogruppo della Bonacina, il cui attaccamento alla sezione si è di recente concretizzato con l’ausilio per la concessione del Teatro Sociale per il concerto. A lui il presidente ha donato una copia numerata del «testamento del capitano» di Caccia Dominioni. Inaspettato infine anche il riconoscimento al presidente da parte del consigliere Galli a nome della sezione. Ripamonti, ricevendo la medaglia, ha ringraziato alpini e amici dicendosi poi particolarmente emozionato per lo svolgersi della serata e per il concerto memorabile della banda. Animatori della festa, che poi si è conclusa sul piazzale del teatro con offerta di panettone e vin brûlé beneauguranti, sono stati sul palco i consiglieri Emiliano Invernizzi e Giordano Lori. LUIGI BOSSI BANDA Nasce la Scuola Musicale Alpina La Banda degli Alpini ha creato al suo interno la Scuola Musicale Alpina, atta ad istruire ed avviare alla “carriera” bandistica chiunque voglia appassionarsi alla musica con gli Alpini e partecipare alle numerose attività culturali ed associative del nostro corpo musicale. La scuola sta organizzando per mano del suo direttore, il maestro Giovanni Luigi Fioroni, dei corsi di strumento fiato e percussioni per banda. Si potrà partecipare solo se iscritti all’ANA. Le iscrizioni dovranno pervenire alla segreteria sezionale in Lecco, via Pescatori 23, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 12. Per info tel. 333 3656850 email: [email protected] Il termine di scadenza per l’iscrizione del 31 marzo 2013 non è tassativo, ma necessario per l’organizzazione dei corsi. Confidiamo nell’opera di divulgazione e nell’azione di sensibilizzazione presso tutti gli associati Alpini, le loro famiglie, le istituzioni comunali locali e le scuole. Se hai in programma un anniversario solenne, o una festa alpina, e non hai disponibilità di realtà musicali nella tua zona, la Banda degli Alpini è disponibile. Silvano Panzeri riceve dal presidente Luca il premio «Raffaele Ripamonti» La numerosa schiera degli studenti meritevoli premiati Anno 60 - numero 1