Comunicato Stampa Cupola S. Andrea al Quirinale

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Comunicato Stampa Cupola S. Andrea al Quirinale
Comunicato Stampa
Notizie dal Territorio
Il restauro della decorazione della
cupola di S. Andrea al Quirinale
Presentazione alla stampa
Roma, 29 maggio 2014 ore 11.00
Saranno presenti:
Il Soprintendente Daniela Porro
L'Amministratore Unico di Arcus Ambasciatore Ludovico Ortona
Il Direttore dei Lavori di restauro Paolo Castellani
il Vice Direttore Centrale del Fondo Edifici di Culto Ugo Righini
Il Responsabile Unico del Procedimento Adriana Capriotti
Il Rettore della chiesa padre Giovanni La Manna
Giovedì 29 maggio, alle ore 11.00, a un anno esatto dall'inizio dei lavori, ultimati per
il Natale 2013, la Cupola di S. Andrea al Quirinale tornerà a rifulgere in tutto il suo
splendore di ori e stucchi. La Chiesa, di proprietà del Fondo Edifici di Culto, è uno dei
capolavori di Gian Lorenzo Bernini, che affidò la realizzazione delle decorazioni della
cupola ad Antonio Raggi, il suo allievo più prossimo, il quale realizzò i gruppi
scultorei tra 1662 e 1665, mentre la parte relativa ai lacunari venne affidata a
Pietro Sassi e le dorature a Vincenzo Corallo.
Sono ritornate alla luce le dorature originali delle decorazioni berniniane che si
erano sorprendentemente conservate nel corso dei secoli in maniera più che
soddisfacente.
Ciò è stato possibile grazie all'intervento di restauro finanziato da Arcus e curato
dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed
Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela
Porro.
Il restauro è stato progettato e diretto da Paolo Castellani, funzionario storico
dell'arte della Soprintendenza, mentre Adriana Capriotti ha svolto le funzioni di
Responsabile Unico del procedimento; l'intervento è stato realizzato da “Picalarga
s.r.l.” con la supervisione dell'architetto Marco Picalarga e la direzione tecnica della
restauratrice Laura Basile. Il restauro è il risultato di uno stretto e continuo lavoro di
équipe, cui hanno partecipato anche gli arch. Alessandra Petretto e Marco Setti.
Gli interventi di consolidamento e di pulitura hanno restituito luminosità alla
decorazione delle partiture architettoniche, dei lacunari e dei gruppi scultorei
raffiguranti pescatori e gruppi di angeli che scandiscono la cupola. Le superfici
presentavano lesioni e piccoli distacchi sia di parti decorative che di alcuni elementi
dei gruppi scultorei (foglie, frammenti di cornice, dita delle figure), oltre a crepe che
attraversavano longitudinalmente buona parte della superficie di tutti gli “spicchi”
che costituiscono la calotta. E' stata eseguita una pulitura integrale di tutta la
superficie, oltre al reintegro delle parti lacunose dei gruppi scultorei e della doratura.
Ciò ha confermato quanto dichiarato da più fonti, relativamente alle “correzioni” che
Bernini stesso operava sugli stucchi, rimodellando di sua mano, con ulteriori strati, i
particolari plastici dei gruppi scultorei, come ad esempio muscolature o drappeggi.
Nell'intervento di pulitura, inoltre, è stata rimossa la patina grigiastra sovramessa in
occasione di un precedente intervento sulle superfici dei gruppi scultorei (che
presentavano un ulteriore strato di scialbo non originale sottostante), non sottoposti
preventivamente a nessun intervento manutentivo. E' tornata alla luce, difatti, una
spettacolare finitura superficiale degli stucchi, realizzata a calce e polvere di marmo,
usata allo scopo di rendere più efficace l'assimilazione degli stucchi al travertino.
I risultati possono, quindi, essere considerati di grande rilievo, anche considerando
che l'ultimo intervento di restauro così complesso risaliva nientemeno che al sec XIX.
L'edificio, la cui costruzione come chiesa annessa al Noviziato dei Gesuiti venne
approvata da papa Alessandro VII nel 1658, era sostanzialmente compiuto per la
parte strutturale e per la copertura nel novembre del 1659, mentre ulteriori lavori
realizzati all'inizio del decennio successivo riguardarono il lanternino e le cappelle
laterali. La decorazione interna della cupola venne realizzata tra 1662 e 1665.
All'interno della chiesa sono conservate opere pregevolissime di Giovan Battista
Gaulli (tele della cappella di S. Francesco Saverio (primo decennio sec. XVIII),
Giacinto Brandi (tele della cappella della Passione, terzo quarto sec. XVII) e all'altare
maggiore la grande pala con il Martirio di S. Andrea, opera del pittore borgognone
di formazione cortonesca Guillaume Courtois (detto in Italia Guglielmo Cortese), suo
capolavoro realizzato tra il 1668 e il 1671.
Ufficio Stampa della Soprintendenza SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma
Anna Loreta Valerio responsabile
Davide Latella
tel .06 69994218 – 249
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