DONNE E FUMO Il fumo nuoce maggiormente alla salute delle

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DONNE E FUMO Il fumo nuoce maggiormente alla salute delle
DONNE E FUMO
Il fumo nuoce maggiormente alla salute delle donne. Le ultime conferme arrivano dalla ricerca.
DANNI MAGGIORI AL CUORE
Ogni sigaretta accelera nella donna il processo di arteriosclerosi, il principale fattore di rischio
cardiovascolare, quanto cinque bionde per gli uomini. Lo attesta uno studio, finanziato dall'Unione
Europea condotto su oltre 3mila persone (metà uomini e metà donne abitanti in Italia, Finlandia,
Svezia, Olanda e Francia), che ha preso in considerazione lo spessore della parete della carotide,
una delle arterie che portano il sangue al cervello. È stato possibile dimostrare che l'ispessimento
della parete, parametro indicativo del livello di arteriosclerosi del sistema vascolare, è
proporzionale alla durata ed all'intensità dell'abitudine al fumo in ambedue i sessi, ma che l'effetto
del numero di sigarette fumate al giorno sulla progressione dell'arteriosclerosi indipendentemente
dalla presenza di altri fattori di rischio per l'inspessimento delle arterie (età, livello della pressione e
del colesterolo, obesità e classe socioeconomica) è cinque volte maggiore nelle donne.
ALLE OSSA
Uno studio statunitense condotto dal Cincinnati Children Hospital Medical Center su oltre 250
giovani ha attestato in ragazze fumatrici alterazioni più importanti del livello di densità ossea, che
determina la salute dello scheletro, rispetto alle non fumatrici. Alterazioni che erano più evidenti
nelle anche e nella spina dorsale lombare, le ossa maggiormente soggette a fratture. Fumare fin
dall’adolescenza, aumenterebbe dunque il rischio di incorrere nell'osteoporosi in età adulta.
LUNGA VITA
Smettere di fumare può allungare la vita di ben di 10 anni. Almeno alle donne. È il risultato di una
mega ricerca intitolata "Million Women", pubblicata online su Lancet e condotta su un campione di
1,3 milioni di donne, dai 50 ai 65 anni, monitorate tra il 1996 e il 2001. Al momento
dell’arruolamento il 20% delle partecipanti fumava, il 28% aveva fumato in passato e il 52% non
fumava. La ricerca ha evidenziato che le donne che erano ancora "schiave" della sigaretta a 3 anni
di distanza dall’inizio dello studio presentavano un rischio tre volte maggiore di morire nei
successivi 9 anni rispetto alle non fumatrici (rischio che tuttavia si riduce nel momento in cui si dice
addio alle "bionde"), per patologie causate dal tabacco, quali cancro del polmone, patologie
polmonari croniche, cardiache o l'ictus.
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