Londra è giovane perché si reinventa
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Londra è giovane perché si reinventa
Londra è giovane perché si reinventa costantemente quasi tirandosi fuori dai “mala tempora” in cui viviamo. Qui persino le difficoltà dell’economia e della globalizzazione sono spunti di crescita e non di frenata: i giovani sentono questa forza costante, quasi cinica ma sicuramente potente. Merito e opportunità. La Londra che piace tanto ai giovani vive soprattutto di questo. Queste sono alcune delle parole tratte dall’articolo “Perché Londra piace ai giovani” del giornalista Alessandro Banfi. Ingresso dell’ Harefield Hospital Io, studentessa al secondo anno di Infermieristica, sono la prova che certifica queste affermazioni. Desiderosa di fare un esperienza all’estero ed in particolare nell’ambito della sanità britannica, ho speso volentieri le mie vacanze estive per andare al Royal Brompton and Harefield Hospital a Londra, centro cardiotoracico di riferimento mondiale. Ho chiesto ospitalità al Dipartimento di Ricerca Infermieristica e senza alcun titolo, se non quello di studentessa disponibile a lavorare gratuitamente, mi è stato affidato un progetto di ricerca qualitativa nel reparto di cardiochirurgia pediatrica. La ricerca qualitativa ha un grandissimo valore in Inghilterra, specialmente nell’ambito infermieristico. Prendiamo ad esempio il mio progetto: l’obiettivo è stato, ed è, quello di raccogliere le esperienze dei genitori e dei loro figli sottoposti a intervento cardochirurgico. Io ho avuto il compito di intervistare, secondo una metodologia ben definita, questi genitori, riascoltare il loro racconto tramite registrazione e stilare report ricchi di commenti e frasi tratte dai racconti personali degli intervistati. Questa modalità ha permesso allo staff di ricevere un feedback realistico e preciso. Il semplice questionario da compilare sicuramente è rapido e veloce, permette una raccolta di informazioni su un campione molto grande, ma la standardizzazione degli outcome limita molto l’esplicitazione del vero vissuto, rischiando l’omissione di informazioni importanti e prioritarie per l’intervistato. Io stessa durante le mie interviste, guidate da una serie di domande che ho stilato in precedenza raggruppandole nei diversi stadi del processo dal pre-ricovero alle dimissioni, mi rendevo conto come ad ogni intervista venisse fuori un aspetto sempre diverso, che la mia topic guide non contemplava. Proprio per tale motivo viene dato un maggior credito alla ricerca qualitativa rispetto alla quantitativa. Non solo ricerca La mia esperienza in questo ospedale non si è limitata al progetto di ricerca, mi è stata anche data la possibilità di lavorare e fare clinica in cardiochirurgia pediatrica insieme alle Advanced Practitioner Rosanna e Ruth, che corrispondono ad in infermiere in banda 7 con la facoltà di prescrivere farmaci cardiovascolari e eseguire la valutazione preoperatoria in autonomia. Ho potuto assistere agli ordinari meeting tra medici, infermieri, fisioterapisti, dietisti, ecc, che si tengono due volte a settimana per discutere i casi clinici delle settimane successive. Su un Staff nurse che lavora alla propria scrivania con computer situata all’interno della camera di degenza Woodland proiettore viene mostrata la cartella clinica del paziente e su un altro tutti gli esami radiologici, ecografici, le angioplastiche, e varie ricostruzioni 3D delle malformazioni cardiache dei pazienti. Ho preso parte all’assistenza in sala operatoria del mio piccolo paziente Ahamad. Ho partecipato alla valutazione preoperatoria dei pazienti cardiochirurgici adulti insieme a Philip, infermiere cardiologo in banda 8, imparando la visita clinica del paziente con difetto valvolare. Ho visitato l’Harefield Hospital centro trapianti cuore-polmoni dove ho potuto conoscere i pazienti portatori degli L-VAD devices (dispositivi di assistenza ventricolare che fanno da ponte verso il trapianto di cuore o palliazione). Ho partecipato alla Sprint Simulation: su manichini più che realistici si mette in atto il piano di rianimazione con lo scopo di instaurare la giusta comunicazione tra gli operatori e arrivare più che pronti all’evento reale, e molto altro ancora. Gli spazi Sensory area situata nella sala giochi del reparto All’interno dell’ospedale è presente la scuola primaria, secondaria e la scuola di musica affinché i bambini continuino i loro percorsi di studi; i parenti dispongono di aree di riposo con divani, poltrone, bevande calde all’interno dei reparti e sistemazioni alberghiere per la notte. Vi è la sala giochi dove hanno luogo musical e spettacoli teatrali di qualità, essa è gestita da Play Specialist che nel prericovero hanno l’importante ruolo di far familiarizzare il bambino e i genitori con l’ospedale. Le serate Durante il mio breve soggiorno ho avuto il piacere di prendere parte al Brompton’s got talent, dove operatori e pazienti si esibiscono davanti a una giuria costituita da infermiere e pazienti, come Anita una bambina del mio reparto ricoverata da molti mesi ed un ex paziente di soli 14 anni che ci ha raccontato l’esperienza dei suoi 4 interventi cardiaci. La mensa dell’ospedale adibita a talent show con palco, luci e musica, ha accolto tutti, inclusi i pazienti e i familiari dei ricoverati con flebo e ossigenoterapia incluse. Il costo del biglietto (£2) ha contribuito a migliorare le sistemazioni alberghiere per i familiari presenti al quinto piano. Concludendo Merito e opportunità costituiscono la mentalità lavorativa anglosassone. Da semplice studentessa italiana a Nurse Project Worker mi è stato chiesto di formare una staff nurse del reparto affinché potessero portare avanti il progetto iniziato col mio stage. Hanno saputo inventare, come dice Alessandro Banfi, un’opportunità fuori dai loro schemi adattandola alle regole aziendali e ricavarne un progetto di ricerca, in cambio di splendide esperienze didattico-formative.