Eventi - Faiano.it

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Eventi
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1° Concorso fotografico con tema:
"Il borgo di Faiano tra cultura,
tradizione e sviluppo"
A
T
La giuria composta da:
Desiderio Carmelo (Freelancer, Delegato Ass. Tyrrhenoi);
Prof. Bailo Modesti Giancarlo (Docente Università L’Orientale di Napoli, Archeologo);
Giordano Matteo (Pittore / Esperto di immagine);
Dott. Lanzara Giuseppe (Cons. Comunale, Vice-Pres. della Commissione Cultura);
De Matteis Felicia (Presidente dell’Associazione Insieme per il domani).
2 aprile 2006 - Anno III - Numero 7
I tanti e buoni prodotti di casa nostra
Una carrellata sui molteplici prodotti del nostro territorio che spesso trascuriamo
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La tradizione del "Borgo Fiorito"
Assegnati anche quest'anno i premi dell'evento voluto dall'Oratorio San Benedetto
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HA PREMIATO:
1° posto Cat. Unica
200 euro
GRIECO PATRIZIA
Superstizioni e riti matrimoniali
Premio Cat. Colore
50 euro
BRUSA PATRIZIA
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Premio Cat. B/N
50 euro
BOTTINI ANTONIO
La rubrica "Miti & Leggende" si occupa di novelli e giovani sposini
Scopriamo il "Cavalier Bugiardoni"
Osservazioni di Amedeo Ceresoli tratte da "Micromega" di Marco Travaglio
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Politica SI - Politica NO Diminuisce la TARSU
Il momento politico che stiamo vivendo...
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Riduzione Tarsu e modalità di pagamento
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1° Concorso Fotografico su "Faiano"
Ecco i vincitori con le loro fotografie. Assegnati dalla Tyrrhenoi ben 300 euro.
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LA REDAZIONE DI WWW.FAIANO.IT
[email protected] - http://www.faiano.it
E' terminata un'altra bella
iniziativa dell'Associazione
Tyrrhenoi. Grazie di cuore a
tutti quelli che credono nei nostri
progetti! ...insieme si cresce!
Adduono Carmine ([email protected])
Altamura Nino ([email protected])
Bottini Antonio ([email protected])
Brusa Roberto ([email protected])
Ceresoli Amedeo ([email protected])
Ceresoli Michele ([email protected])
Di Muro Gianpiero ([email protected])
Lanzara Giuseppe ([email protected])
Taiani Diego ([email protected])
Il nostro magazine viene distribuito presso:
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Studio Casa Immobiliare - Associazione Tyrrhenoi - Mini Bar - Tabacchi Ferrara - Tana del Lupo - Alimentari
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Primo Piano
I PRODOTTI DI CASA NOSTRA
Da anni si parla dei prodotti tipici, di
apprezzare i prodotti della nostra terra.
Si corre da una località all’altra
dimenticando che dietro l’angolo di casa
abbiamo prodotti invidiabili. Nessuna
offesa o giudizio negativo su prodotti
provenienti da altre località, anzi…questo
vuol essere solo una carrellata di notizie,
pubblicizzando ovviamente le nostre cose.
Percorriamo insieme una giornata tipo,
addizionata ad un pizzico di fantasia.
Sveglia, e pronti per una nuova giornata
di lavoro, per i giovanissimi, prima
colazione “latte” e chi non conosce la
nostra centrale del latte. Per i più grandi
“caffè” quasi tutti conoscono le
torrefazioni esistenti nel comune, dalla
prima a Faiano e successivamente altre
ubicate nel centro commerciale “ex
tabacchifìcio” per passare poi allo
spuntino delle 10.00 con pane locale
apprezzato da sempre; Senza dimenticare
il cornetto o altre leccornie elaborate
dalle mani dei nostri pasticcieri,
permettete “maestri della pasticceria”.
Per essere più fedeli dovremmo
documentare, azienda per azienda e con
giusta minuziosità descrivere
dettagliatamente tutta la loro
produzione. L’accenno della prima
colazione vuol essere l’invito nel
soffermarvi, passeggiando per il paese,
nell’apprezzare i nostri prodotti dal
settore dell’alimentazione a tutte le altre
categorie esistenti nel nostro comune.
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Dare il giusto valore al lavoro quotidiano
che i nostri operatori di ogni settore
dedica con passione e senso di
responsabilità,” è acquistare”, daremo
così piena soddisfazione e la forza per
continuare con passione. Sicuramente le
grandi organizzazioni con la pubblicità
mozzafiato ci invogliano in un modo
indiscutibile, e tutti presi da impegni di
lavoro a volte stressante, non ci
soffermiamo più di tanto e compriamo
con un occhio solo. Ribadiamo l’invito,
diventiamo più conoscitori dei nostri
prodotti abbiamo delle realtà poco
conosciute, anche se questo li danneggia
molto per la scarsa pubblicità. La
pubblicità ha un costo e non tutti i nostri
concittadini di piccole aziende possono
sostenere, aiutiamoli con il passa parola,
sicuramente, apporteremo un beneficio
inizialmente personale ma
successivamente ne beneficerà l’intera
comunità. Giusto che, case, villette e
palazzi nascono a vista d’occhio, facciamo
crescere anche le nostre attività. “IL
LAVORO” a pochi passi da casa, e quale
altro vantaggio, l’impegno per far si che
questo si realizzi è rivolto a tutti. Abbiamo
delle potenzialità e dobbiamo sfruttale
non lasciamo cadere la prima grande
necessità per tutti “il Lavoro” acquistiamo
prodotti di casa nostra. Senza dimenticare
i maestri dell’artigianato, dal fabbro alla
falegnameria.
Per finire un accenno doveroso ai prodotti
della terra, nella nostra piana abbiamo
prodotti insostituibili e pure sulle nostre
tavole non sempre il cibo è di nostra
produzione. Acquistiamo pure prodotti
da altre regioni che noi non produciamo
senza dimenticare quello dietro l’angolo
di casa nostra. Un saluto, “buona pizza
a tutti” ma quella locale.
Nino Altamura
Laureando in architettura, risolve problemi di condensa superficiale e interstiziale
in edifici ex novi e in muratura portante.
Esperto in ricostruzione fotografica, realizza anche disegni in 3D di interni ed esterni.
INFO:
Alessandro Pisaturo, Via Solferino 8, Faiano (SA) - cell. 3207904173
Osservazioni
I L C AVA L I E R B U G I A R D O N I
«Non ho mai conosciuto l’avocato Mills. Può
darsi che gli abbia stretto una volta la mano
ad Arcore, come la stringo a decine di
persone ogni giorno, ma senza conoscerlo»
(a Telelombardia, 6-3-2006).
Anche questo è falso. Come risulta da un
appunto sequestrato a David Mackenzje
Mills — l’avvocato inglese che architettò il
comparto estero e occulto della Fininvest
nei paradisi fiscali e che lavora per il gruppo
Berlusconi da fine anni Ottanta — il 23
novembre 1995 il Cavaliere parlò con lui al
telefono da Milano a Londra: erano trascorsi
appena due giorni dal nuovo
mandato di cattura spiccato dai
giudici di Milano contro il latitante
Bettino Craxi, per 10 dei 23 miliardi
versatigli in Svizzera dalla All lberian.
«Quando ho parlato a Silvio
Berlusconi giovedì», annota Mills, «lui
ha insistito sul fatto che le ultime
accuse sono motivate politicamente.
Sono bombe politiche perché ora i
giudici di Mani Pulite sono in grado
di affermare che dietro a questo
pagamento a Craxi ci sia Berlusconi...»
Da un altro documento sequestrato a Mills
emerge che qualche mese prima, nel luglio
1995, l’avvocato aveva incontrato Berlusconi,
accompagnato dalla figlia maggiore Marina,
ai Garrick Club di Londra, e lì i due avevano
discusso delle Società estere del gruppo.
Quanto al preannuncio dell’avviso di
garanzia durante il G7 di Napoli sul Corriere
dei 22 novembre 1994, è una triplice
menzogna.
1) Non era un avviso di garanzia, ma un
invito a comparire, cioè un atto dovuto per
legge, visto che si rendeva necessario
interrogare urgentemente il premier. A suo
carico, infatti, erano emersi gravi indizi di
complicità nelle tangenti Fininvest alla
guardia di finanza e nel depistaggio delle
indagini attivato da Massimo Maria Berruti
(ex ufficiale della guardia di finanza, poi
passato al gruppo Berlusconi come avvocato,
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e oggi deputato di Forza Italia) subito dopo
una visita a palazzo Chigi. L’urgenza derivava
dalla necessità di sentire Berlusconi e Berruti
separatamente ma contemporaneamente
su quell’incontro cruciale.
2) In quel momento a Napoli non si teneva
alcun vertice del G7 (tenutosi nel mese di
giugno), ma una conferenza internazionale
sulla criminalità, che inizialmente Berlusconi
contava di inaugurare soltanto nella prima
giornata, lunedì 21 novembre, per poi
rientrare a Roma in serata. Questo almeno
risultava ai carabinieri, che infatti, incaricati
dal procuratore Borrelli di recapitargli il
plico, si recarono a Roma e non a Napoli. A
palazzo Chigi appresero che Berlusconi aveva
cambiato idea, trattenendosi a Napoli
un altro giorno. Allora lo chiamarono
al telefono e in tarda serata riuscirono
a leggergli parte dell’invito a
comparire, che conteneva tre capi
d’imputazione. Dopo il secondo, però,
il premier buttò giù la cornetta
infuriato.
L’indomani il Corriere della Sera
riportò soltanto due dei tre capi
d’imputazione: guardacaso quelli che
Berlusconi conosceva. Il che, come ha ripetuto
di recente, dimostra che la fuga di notizie
al Corriere della Sera partì dall’entourage
del Cavaliere, e non dai pm o
dagl’investigatori, che le accuse le
conoscevano tutte e tre per intero.
3) Il Corriere non preannunciò dunque un
bel nulla al premier, la mattina di martedì
22 novembre; dalla sera prima Berlusconi
sapeva di essere indagato per corruzione.
Ciononostante decise di presiedere anche
quel giorno il forum sulla criminalità. Ergo
fu lui, e non la procura di Milano, a esporre
l’Italia al ludibrio internazionale, pur di
dirottare l’attenzione generale sulla
(inesistente) violazione del segreto
investigativo, anziché sulla vera notizia grave:
il premier italiano coinvolto nelle tangenti
pagate da tre sue aziende alla guardia di
finanza. di MARCO TRAVAGLIO "TRATTO
DA MICROMEGA"
Amedeo Ceresoli
Cartolibreria A. Malangone
Via C. Pisacane, 24 - 84093 Faiano (Sa) - Tel. 089/201179
Miti & Leggende
Le superstizioni del matrimonio,
sui novelli sposi, giovani sposini.
Intorno all'argomento "matrimonio"
esistono da sempre tante piccole
superstizioni da seguire per la buona
riuscita della futura vita coniugale. C'è
chi le ignora, molti altri le seguono alla
"lettera" meticolosamente in ogni piccolo
dettaglio. Che ci crediate o no, ve le
propongo per curiosità e perché alcune
sono davvero particolari.
”Di Venere e di Marte ne' si sposa ne' si
parte”. (cosi recita un antico proverbio).
Perché proprio il martedì e il
venerdì? Il martedì appartiene
a Marte che è il Dio della guerra,
mentre il venerdì secondo la
cabala è il giorno in cui furono
creati gli spiriti maligni. Ma in
Norvegia il maggior numero di
matrimoni si celebra proprio il
venerdì giorno romantico per
eccellenza perché sotto la protezione di
Venere, dea dell'amore e dell' armonia,
quindi …. un giorno vale l'altro….
”Sposa bagnata sposa fortunata”. Certo
può sembrare un modo gentile per
consolare gli sposi per non aver scelto
una giornata di sole, ma anche in questo
caso c'è una spiegazione. La pioggia
simboleggia la fortuna e l 'abbondanza
che cade generosa sugli sposi.
Un'usanza popolare seguitissima è quella
che vieta di mostrare l'abito da sposa al
futuro marito o quella di guardarsi allo
specchio con il vestito da sposa il giorno
del matrimonio. Se proprio non si resiste
si può fare ma togliendo una scarpa, un
orecchino o un guanto.
Uno degli amuleti più adatti al giorno
del sì è l'acquamarina che assicura fedeltà
ed un felice Matrimonio.
Il velo indossato dalla sposa è considerato
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più fortunato se donato da una sposa
felice.
Il diamante, se portato all'anulare o al
polso sinistro, conserva l'affetto
coniugale, l'importante è che sia stato
un regalo.
In chiesa attenzione alle fedi!!! Non fatele
cadere, se dovessero cadere andranno
raccolte solo da chi celebra il rito. Peggio
sarebbe smarrirle o dimenticarle,
trascuratezze che indicano poca voglia
di compiere il grande passo.
La maggior parte di noi pensa che
l'usanza di suonare il clacson delle auto
del "corteo nuziale" serva ad
attrarre l'attenzione del
passaggio degli sposi, ma non
è cosi infatti, il suono del clacson
deriva dalla convinzione che cosi
facendo si mettono in fuga gli
spiriti cattivi.
Il lancio del riso all'uscita degli
sposi dalla chiesa è considerato
un augurio di ricchezza e gioia. In alcuni
paesi è accompagnato da monete e
confetti.
Il letto degli sposi viene preparato la sera
prima del matrimonio da due ragazze
nubili in segno di purezza.
Vietatissimo è vedere lo sposo dopo la
mezzanotte.
Infine il classico lancio del bouquet a fine
cerimonia. La sposa con le spalle rivolte
verso un gruppo di amiche presenti alla
cerimonia lancia il suo bouquet. Per la
ragazza che riesce ad afferrarlo,
rappresenta l'augurio che possa ricevere
presto una richiesta di matrimonio. Infatti
in antichità i fiori usati erano fiori
d'arancio che oltre a significare
abbondanza, felicità e prosperità,
significavano anche una richiesta di
matrimonio.
Tiziana Giordano
PIZZERIA - ROSTICCERIA - ENOTECA - STUZZICHERIA
Via C. Pisacane - 84093 Faiano (Sa)
News dal Comune
APPROVATE IN CONSIGLIO COMUNALE
LE MODIFICHE ALLA TARSU
ECCO TUTTE LE NOVITA’ SULLE RIDUZIONI
E SULLE MODALITA’ DI PAGAMENTO
Importante seduta del consiglio comunale
si è svolta il 23 marzo 2006. In esame i
seguenti punti: ratifica osservazioni ed ipotesi
di modifiche alla proposta di Piano
Territoriale Regionale depositata lo scorso
2 febbraio in sede di Conferenza di Servizio;
riconoscimento dei debiti fuori bilancio
Servizio legale; individuazione dei siti per
localizzazione Stazione Radio Base, con
integrazione e rettifica della delibera di
consiglio comunale n. 57 del 26 novembre
2004; modifiche ed integrazioni al
Regolamento per l’applicazione della Tassa
Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu).
Queste ultime riguardano le variazioni nelle
modalità di gestione della fase di riscossione
della Tassa; l’introduzione di una
nuova e vasta fascia di contribuenti,
ritenuti meritevoli, per condizioni
economiche, di una riduzione
tariffaria; l’aggiunta di due nuove
categorie inerenti le classi di
contribuenza Tarsu, al fine di
meglio diversificare le varie
tipologie di strutture commerciali,
sia in base ai prodotti venduti che in base
alla superficie complessiva occupata. Queste
ultime sono inerenti più propriamente la
vendita di prodotti misti, diversificate sulla
base della superficie complessiva (superiore
o inferiore ai 2.500 mq.). In particolare è
stata variata la collocazione delle attività
relative alle discoteche, sale da ballo, sale
giochi ed ippodromi, prima collocate nella
categoria X insieme a cinema e palestre, e
trasferite, invece, alla categoria III dove sono
collocati bar e caffetterie. Allo stesso modo,
le attività relative ai campeggi, prima
collocate alla categoria XI insieme agli
stabilimenti balneari, sono state trasferite
alla categoria IV insieme ad alberghi,
pensioni ed agriturismi. Per tutte le categorie
è riconosciuta una riduzione tariffaria del
25% nell’ipotesi di uso stagionale per un
periodo non superiore a sei mesi dell’anno
se risultante dalla licenza o autorizzazione
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rilasciata dai competenti organi per l’esercizio
dell’attività svolta. A fronte degli inevitabili
incrementi tariffari disposti per la Tarsu si è
sentita maggiormente l’esigenza di ampliare
le categorie di soggetti beneficiari delle
riduzioni tariffarie e, a tale scopo, è stata
introdotta un’ulteriore riduzione della tariffa
Tarsu nella misura del 15% per i nuclei
familiari il cui I.S.E.E. (Indicatore della
Situazione Economica Equivalente) non sia
superiore a euro 8.500,00, a condizione che
nessun componente il nucleo familiare
(composta da n. 4 componenti con moglie
e figli a carico, con reddito lordo di circa
euro 1.600,00 al mese e n. 1 abitazione di
proprietà di rendita media) svolga attività
professionale o di impresa. Tale riduzione si
affianca a quella pari al 33% per i nuclei
familiari con I.S.E.E. fino a euro 4.970,00. È
stato previsto che il Comune trasmetta ai
contribuenti un avviso di pagamento
(sostitutivo dell’avviso bonario
riscosso dal Concessionario) spedito
tramite posta ordinaria e senza spese
di notifica, contenente l’indicazione
analitica degli elementi sulla base
dei quali è determinata
l’obbligazione tributaria, delle
modalità di versamento e dei relativi
termini di pagamento, con
riscossione in n. 3 rate trimestrali o in n. 4
rate bimestrali, in relazione alle esigenze di
gestione del tributo, salva la possibilità per
il contribuente di effettuare il versamento
in un’unica soluzione entro la scadenza
prevista per il pagamento della prima rata.
Tale modifica consentirà di ottimizzare le
modalità di riscossione stessa, evitando i
molteplici versamenti dei Concessionari in
corso d’anno ed ottenendo il totale controllo
delle somme versate sul conto corrente
postale dell’Ente. Il ricorso alla riscossione
diretta determinerà, inoltre, l’eliminazione
del compenso al Concessionario. In altre
parole, la scelta di ripristinare l’avviso bonario,
riscosso, però, direttamente dall’Ente,
determinerà una maggiore autonomia
gestionale nella fase di riscossione, senza le
inefficienze e le onerosità supportate a
causa del Concessionario.
Stefania Maffeo
Finestra
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Riflessioni sul momento politico stati capaci di esprimere una classe dirigente
che avesse un filo diretto e continuo con la
che stiamo vivendo
Due settimane fa mi occupai dell’invasione
degli “ultracorpi” politici sulle mura delle
nostre città e nelle televisioni che continua
a tutta forza; questa volta voglio invece
occuparmi dei toni e le situazioni che
connotano, ormai, la politica italiana. “I
politici sono i rappresentanti del popolo”
questa è una banalità che ci ricorda che il
politico è espressione della società che siamo,
un politico dialetticamente violento o
arrogante è il prodotto della nostra società,
la fotografia di chi siamo e cosa stiamo
diventando, ma siamo sicuri che sia proprio
così? Il memorabile scontro televisivo tra i
due candidati Premier è stato un match di
bassezze senza precedenti, ma non
solo quello anche gli altri “scontri”
tra i non Premier non hanno
mancato alle aspettative da questo
punto di vista, infatti ormai non
si usa più la classica tecnica basata
sui contenuti di programma ma
quella dello “sgambetto” che
voglio spiegarvi brevemente al fine di capire
chi la usa e perché. Per prima cosa tale tecnica
si una quando non si possono muovere tesi
ugualmente forti come quelle che il “rivale”
di turno propone, insomma se si parla di una
cosa molto importante e non si sa come
sminuire ciò che dice l’altro, e quindi si ricorre
a frasi decontestualizzate che non hanno
attinenza con il discorso in atto. Non fidatevi
di questi personaggi, qualunque sia la loro
collocazione politica, vuol dire che non
hanno argomenti. Posso di certo dire che
non mi identifico affatto con tipi del genere
e votarli, forse, non è la cosa migliore da
fare; d’altra parte non votare è la strada
peggiore che si possa perseguire,
significherebbe mancare di rispetto a tutti
coloro che hanno dato la vita per garantire
alle generazioni future questo diritto, ma
soprattutto perdere la possibilità di cambiare
leggermente le cose. Certo è che tra i due
mali si sceglie sempre il mal minore e quindi
andrò a votare anche se con un po’ di
reticenza e sceglierò chi mi è meno lontano
dai miei ideali. Negli ultimi tempi da molte
parti sento la medesima frase : “…Tanto
chiunque vinca curerà solo i suoi d’interessi
e non certo i nostri…” se davvero è così la
colpa è anche un po’ nostra che non siamo
base (noi del popolo) ma se ne infischiasse
completamente. Dovremmo noi cominciare
dalla base, a muovere le cose e ricordare a
questi signori che non siamo cittadini solo
nel periodo elettorale ma anche dopo. Se
poi è proprio vero che le cose non cambiano
bisogna, a mio malincuore, perseguire la
strada dell’astensionismo per far capire che
tra noi e loro non c’è nulla in comune e urge
la necessità di un ricambio profondo. Lungi
da me chiedere e chiedervi di non andare a
votare, quello che voglio fare è interrogarmi
con voi sulla necessità o meno di cambiare
le cose che ormai ci sono sfuggite di mano.
Se un candidato alla camera ha fatto di tutte
per non farsi amare dal popolo di un certo
comune la logica vorrebbe che non
fosse votato dai quei cittadini, ma
se poi si trova nella coalizione che
abitualmente si segue o addirittura
nella lista che si preferisce si ci trova
di fronte ad uno scenario grottesco.
Votare per il partito che seguo e
quindi per il politico che non
ammiro o votare per chi non conosco e non
ammiro? La risposta non è del tutto banale
quanto possa sembrare. Scorrendo le liste
elettorali del partito che voto ormai da
qualche anno mi sono accorto che c’è un
candidato che al nostro comune non ha
portato nulla di buono, anzi, appena possibile
ha cercato di affibbiarci qualche problema.
Cosa farò? Non voglio dire che non dormo
la notte per capire cosa fare ma che ormai
non siamo più noi ad esprimere una
preferenza ma sono loro che ci impongono
la nostra preferenza, come? Con un questo
semplice stratagemma: “O voti chi ti dico io
o sono certo che tu non voterai nessun
altro”, per fortuna questo teorema non vale
sempre e molte persone spostano i loro voti,
per ripiego, su altri partiti. Molti di questi
signori hanno un piano e lo stanno
applicando, dobbiamo difenderci, dobbiamo
difenderci da alcuni dei nostri rappresentati
che le tentano tutte per far ciò che Bruno
Bozzetto (noto disegnatore) ha
rappresentato con un vignetta molto
significativa l’italiano politico completamente
avvinghiato ad una poltrona di comando.
Colgo l’occasione per augurarvi buon voto
e che Dio c’è la mandi buona.
Antonio Bottini
Iniziative
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La tradizione del “BORGO FIORITO” della città con delega al consigliere
Il giorno 21 marzo 2006
nell’aula
magna
dell’oratorio S.Benedetto si
è svolta la premiazione del
"borgo fiorito", riferendosi
a Faiano. L’iniziativa nata da
un idea dell’Oratorio S.
Benedetto e sponsorizzata
in questi ultimi anni
dall’amministrazione
Comunale e dall’Assessorato
al
Tu r i s m o
si
è
qualificatamente affermata
e come è stato detto nella
relazione è presagio di un
futuro sviluppo.
La suddivisione è stata fatta
in tre categorie: Condomini,
Balconi e finestre/aiuole. La
zona interessata è il borgo
di Faiano delimitata da Casa Boccia, Via
Piave, Via Vitt. Emanuele fin sotto la
collina del paese.
E’ stata un’esplosione di colori da rendere
difficile la premiazione. Vista la limitata
partecipazione ”per mancanza di verde
pubblico” la premiazione è stata limitata
ai primi due punti (condomini e balconi).
I premi sono stati così assegnati:
1° PREMIO 800 euro condominio Pettinati
di Via C. Pisacane
2° PREMIO due premi ex-aequo da 500
euro Balconi: Salerno Tecla, Malangone
Vincenzo, Mancino Antonietta e Pecoraro
Emilia
3° PREMIO 200 euro a: Germano Mafalda
e Tamburo Gerarda - ex-aequo Garofalo
Caterina e Bacco Maria.
La commissione era composta dal Sindaco
Amedeo Pettinati, l’esperto fiorista
Corrado Russo di Agria
fiorita e dal Presidente
dell’Oratorio S. Benedetto
nella qualità di Don Peppe
Salomone.
Un ringraziamento
particolare al coro
Parrocchiale che ha
animato la serata con canti,
cimentandosi anche con
classici napoletani.
Tutti corrono ma uno solo
vince!
tradizione,
un
appuntamento fisso? A
volte basta poco, basta una
angolo fiorito.
Nino Altamura
NOTTE DI PASQUA
Per gli autori della Bibbia, la notte è il
momento di passaggio. Essa prepara il
giorno e spesso nella notte accade
qualcosa di nuovo. La notte in cui
avviene il passaggio più importante è
quella che i cristiani e gli ebrei
festeggiano a Pasqua. In Ebraico,
Pasqua significa appunto “passaggio”.
A Pasqua, gli ebrei ricordano la notte
in cui Dio li libererò dalla schiavitù in
Egitto. I cristiani invece, a Pasqua
ricordano la notte in cui Dio fece
passare Gesù, il Messia, dalla morte
alla vita. Un modesto cenno, in
occasione della S.Pasqua, fraterni auguri
a tutti.
LA REDAZIONE
P.zza Garibaldi 69 - Faiano (Sa) - Tel./Fax 089-201905 - Cell 3922106325