Anche a Faiano!

Transcript

Anche a Faiano!
Giochi di
Ferragosto
Festa di
Ferragosto
2006
Fa i a n o
A
T
10/08/06 ore 18:00 Corsa nei sacchi Cat. Junior/Senior
Raduno: Via C. Pisacane - Faiano
12/08/05 ore 18:00 Tiro alla fune maschile e femminile
Raduno: Campetti adiacenti parcheggio - Faiano
13/08/05 ore 18:00 Gimkana ciclistica Cat. Unica
Raduno: Via Montegrappa - Faiano
14/08/05: ore 18:00 Gimkana in carriola Cat. Junior/Senior
Raduno: Via Montegrappa - Faiano
Partecipa anche tu al torneo di 3 contro 3
11 e 12 agosto 2006 - Campetti Parcheggio di Faiano
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no
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Anche a Faiano!
Informazioni ed Iscrizioni:
Associazione Tyrrhenoi - Via C. Pisacane 4 Faiano (Sa)
[email protected] - Segreteria: 3389704965
AGOSTO 2006 - Anno III - Numero 13
Il Presidente della Repubblica ci scrive
Giorgio Napolitano in contatto con il nostro Sindaco e con la nostra Comunità
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Pericolo sul litorale Salernitano
Depuratore e acque marine: Qualcosa galleggia, già quattro avvisi di garanzia
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Artisti in erba esibiti all'Oratorio
L'enorme successo di "Protagonisti per una sera", un evento tutto Faianese!
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Viaggio alla scoperta di Dracula
Tiziana Giordano ci porta alla scoperta di uno dei personaggi più crudeli...
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Diagnosi Solitario
Faianese a New Jork
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L'Alzheimer si diagnostica con il solitario
Rossana in luce nell'Ingegneria Internazionale
Giochi di Ferragosto Vivere con il sorriso
In arrivo i coinvolgenti giochi di piazza
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LA REDAZIONE DI WWW.FAIANO.IT
[email protected] - http://www.faiano.it
Altamura Nino ([email protected])
Bottini Antonio ([email protected])
Brusa Roberto ([email protected])
Ceresoli Michele ([email protected])
De Simone Marco ([email protected])
Di Muro Gianpiero ([email protected])
Lanzara Giuseppe ([email protected])
Taiani Diego ([email protected])
Il nostro magazine viene distribuito presso:
Come le "donne" sorridono di più...
Pagina 3
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Primo Piano
2
DRACULA
&
Filo diretto tra l’Amministrazione
di Pontecagnano Faiano ed il
Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Il Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, scrive al Sindaco Dario Del
Gais. Il Capo dello Stato ha ricevuto le
pubblicazioni realizzate dal comune di
Pontecagnano Faiano in occasione dei
sessanta anni della Repubblica e del 95°
anniversario della fondazione del
Comune di Pontecagnano Faiano. Nella
nota ufficiale del Segretariato Generale
della Presidenza della Repubblica del
Quirinale si legge ufficialmente: “Il Capo
dello Stato desidera farle pervenire il suo
ringraziamento e l’apprezzamento per
queste iniziative volte ad avvicinare i
cittadini ai loro amministratori,
rinsaldando la fiducia nelle istituzioni
democratiche. Riceva dal presidente
Napolitano gli auguri per la realizzazione
dei suoi futuri progetti”. Colpisce
l’attenzione rivolta ad un piccolo Comune
e l’apprezzamento per gli sforzi compiuti
per avvicinare le istituzioni ai cittadini.
Già in occasione della sua elezione il
sindaco Del Gais aveva scritto al
Presidente Napolitano esprimendogli le
sue felicitazioni per l’importante
Miti & Leggende
traguardo raggiunto ed il Capo dello
Stato aveva risposto con un telegramma
di ringraziamento: “Ringrazio
sentitamente per le cortesi espressioni di
augurio rivoltemi in occasione della mia
elezione e ricambio un cordiale saluto”.
Nel telegramma si leggeva: “Sincere
congratulazioni per la sua elezione a
presidente della Repubblica, quale
riconoscimento del suo straordinario
percorso politico ed istituzionale con
l’augurio che sia un settennato
improntato ad incisive scelte a tutela
delle garanzie costituzionali. Saprà essere
interprete, garante e tutore dell’unità
nazionale e dei valori costituzionali con
il suo rigore morale, la sua passione
democratica, la competenza e
l’attenzione al bene dello stato e della
collettività”.
Un filo diretto che il Primo Cittadino non
intende interrompere, proponendosi di
continuare ad inviare il materiale o le
eventuali pubblicazioni legate agli eventi
istituzionali. Così si esprime in proposito
il Sindaco: “Continueremo a tenere vivo
questo filo che ci lega, informando
costantemente il Presidente Napolitano
delle iniziative istituzionali che si
svolgeranno nell’arco del mio mandato”.
Roberto Brusa
Cartolibreria A. Malangone
Via C. Pisacane, 24 - 84093 Faiano (Sa) - Tel. 089/201179
Oggi voglio raccontarvi la vera storia di
Dracula, o meglio di come sia nato il suo
mito. Spero che le cose che leggerete non
siano troppo crude!!! Buona lettura…
Il padre del famoso personaggio a cui si
ispirò Bram Stoker per il suo più grande
romanzo si chiamava anch'egli Dracula,
ovvero, Vlad Tepes (II), e nacque nell’anno
1431 nella città fortificata di Sighisoara in
Transilvania. Suo figlio Vlad Tepes venne
chiamato anch'egli Dracula, che significa
"figlio del Drago", ovvero "Diavolo" (in
rumeno). Dov'era la casa natale di Vlad, oggi
c'è un ristorante. Una targa ricorda che il
principe Vlad II, padre di Vlad Tepes, ci abitò
dal 1431 al 1436. Il Castello di Bran, oggi
adibito a museo, risale al XIV sec. e si trova
in Transilvania. Secondo la tradizione, fu a
lungo la residenza di Vlad III di Valacchia,
passato alla storia come Dracula. Prese
la corona di Valacchia solo dopo otto
lunghi anni. Mancavano pochi giorni
a Natale 1447, quando il padre Vlad
venne ucciso con intera sua scorta
mentre attraversava una zona
i m p e r v i a d e l l a Tr a n s i l v a n i a .
Vlad III, allora diciassettenne, trovò la reggia
paterna di Tirgoviste occupata da Vladislao
II, ma un giorno, approfittando della sua
assenza, riuscì con un colpo di mano a
riprendersi la corona, era la metà del XV
secolo. L'assenza del rivale Vladislao fu, per
sua sfortuna, assai breve. Rendendosi conto
di non poter fronteggiare le sue armate,
Dracula fuggì in Moldavia, dove regnava suo
zio Bogdan. Tre anni dopo, una congiura di
palazzo spazzava via Bogdan dal suo tronoe
Dracula, insieme a Stefano, suo cugino e
figlio del re spodestato, fu costretto
nuovamente a fuggire.
La Valacchia era in mano ai Danesti, la
Moldavia all'usurpatore Aron, la Transilvania
agli Hunyadi. Dracula scelse di guadagnarsi
la protezione di quest’ultimo, ma la sua fu
un’abile manovra politica. Infatti, dopo aver
partecipato a incursioni contro i Turchi,
crociate nei Balcani e rappresaglie anche tra
principi cristiani, durante le quali si guadagnò
l'orrido appellativo di Vlad Tepes, cioè Vlad
l'Impalatore, Hunyadi lo condusse con sé alla
corte ungherese, nel castello di Buda. Lì
conobbe la crema della società asburgica e
Mattia Corvino, primogenito del suo nuovo
maestro, destinato a diventare di lì a poco
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re d'Ungheria. Vlad Tepes escogitò supplizi
che "nemmeno i persecutori della cristianità,
da Erode a Nerone, a Diocleziano e altri
imperatori pagani, avevano mai concepito":
è questo il giudizio dei suoi contemporanei,
ma in quei tempi era necessario essere
spietati. Anziché nascondere i propri crimini,
Vlad se ne vantava, documentando con zelo
i propri massacri. Espresse ad esempio in una
lettera al re d'Ungheria il suo orgoglio per
avere ucciso "uomini e donne, vecchi e
bambini" lungo il Danubio, fino nel cuore
della Bulgaria. Furono per questi suoi gesti
così sanguinari che passò alla storia anche
nelle vesti di “vampiro assetato di sangue”.
Non è del tutto confermato, ma si pensa
che, come altri nobili del tempo, usasse il
sangue delle sue vittime come bevanda o
per farci dei bagni, con l’intento di allungare
la propria vita.
Alla sua morte il corpo non venne
trovato. Ciò sta anch’esso all’origine
del mito del vampiro. Probabilmente
si dice che il corpo di Dracula, fosse
stato sepolto in un vicino monastero,
su un'isoletta del lago Snagov
(residenza estiva del principe), a una
cinquantina di chilometri a nord di Bucarest,
oppure in altro luogo sacro di Transilvania
o della Valacchia. È su Snagov che si sono
concentrate le ricerche della tomba di
Dracula. Qui venne rinvenuto uno scheletro
d'uomo avvolto in brandelli di panno
rossastro. Si riconobbe dal colore originario
del tessuto e dai bottoni d'argento che
poteva trattarsi di un abito molto simile a
quello indossato da Dracula nel ritratto a
figura intera di Ambras. Scomparvero in
seguito dal museo storico di Bucarest,
dov'erano stati portati per ulteriori esami,
prima che fosse possibile studiarne i dettagli.
Chi vide l'anello, comunque, assicurò che sul
turchese fosse scolpita una sorta di misteriosa
bestia, forse lo stemma dell'Ordine del Drago,
dì cui era stato insignito proprio VIad III,
l'Impalatore. Sull’isola, ormai meta turistica
per gli appassionati di misteri, v’è rimasta
solo la supposta tomba di Dracula, ma non
si è ancora capito se il corpo all’interno è
quello originale o solo una trovata scenica.
Forse il vero Dracula visita ogni tanto la sua
tomba aggregandosi alle folle di turisti che
ogni giorno arrivano a Snagov, e nessuno
nemmeno lo immagina.
Tiziana Giordano
Dal Mondo
L’ALZHEIMER SI DIAGNOSTICA CON
IL SOLITARIO
Se a FreeCell siete delle schiappe… forse
è perché i vostri neuroni sono
ormai “alla frutta”.
Diagnosticare l’Alzheimer con un
videogioco. Uno strano modo di
monitorare la salute del nostro
cervello? Forse. Eppure è quanto
hanno provato a fare all’Oregon
Center for Aging and Technology
di Portland (Oregon, Usa). Gli
scienziati infatti hanno sottoposto una
serie di pazienti a partite di FreeCell, il
celebre solitario di Windows. Secondo gli
studiosi questo gioco è particolarmente
indicato a far emergere lievi ma
preoccupanti sintomi di regressione delle
facoltà intellettive e di questa grave
malattia degenerativa del sistema nervoso
Giocare d’anticipo
Da tempo la scienza sta cercando di
mettere a punto test diagnostici in grado
di scovare i primi sintomi del morbo di
Alzheimer. Sapere in largo anticipo se il
paziente si sta ammalando potrebbe
infatti essere utile a pianificare per tempo
le necessarie cure, così da limitare i danni
della malattia. Il fatto è che i sintomi
iniziali dell’Alzheimer, all’apparenza
innocui cali dei rendimenti cognitivi, sono
poco decifrabili e gli esami attualmente
impiegati (risonanze magnetiche e test
di memoria) non sono del tutto affidabili.
Strategie di gioco
Durante lo studio, durato una ventina di
giorni, nove anziani si sono prestati a
giocare tra le 30 e le 50 partite di FreeCell
a settimana. Per ogni partita un computer
stabiliva la soluzione più semplice e ne
valutava il grado di affinità con le mosse
del giocatore. Risultato: i soggetti a cui
erano già stati diagnosticati i sintomi
iniziali della malattia risultavano
mediamente meno bravi degli altri
giocatori.
Curarsi con un solitario
Rimane però da stabilire un ultimo
dettaglio: oltre a essere impiegato come
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strumento di diagnosi, FreeCell potrà
essere un’utile terapia? Alcuni produttori
di videogame ci hanno già pensato e
hanno messo sul mercato
giochi destinati alla
riabilitazione cognitiva
delle persone anziane.
Adesso si tratta solo di
capire fino a che punto un
videogioco può avere
anche un impiego clinico.
L'ELETTRICITA' PER CURARE LE FERITE
Vi siete tagliati mentre sbucciavate le
patate? Niente paura, basterà mettere il
dito nella presa della corrente e la ferita
si rimarginerà in un batter d’occhio. Per
ora è decisamente meglio non farlo, ma
per alcuni scienziati la corrente elettrica
potrebbe davvero “riparare” le ferite.
Corpi elettrici
Secondo i ricercatori poiché le cellule e
i tessuti funzionano come delle “batterie”
- caricate positivamente dagli ioni di
potassio e negativamente da quelli di
cloruro – nel nostro corpo si sviluppano
dei campi elettrici e quando ci si ferisce
viene interrotto il passaggio di elettricità
creando una specie di “corto circuito”.
Far passare la corrente elettrica sui tessuti
danneggiati potrebbe far riavviare il
processo di attrazione e aggiustare così
le cellule danneggiate.
Dalla teoria alla pratica
Un’ipotesi che hanno annunciato di aver
sperimentato con successo su alcuni
tessuti (cresciuti in provetta) di cornea di
topo appositamente danneggiati e
successivamente ricomposti con la scarica
elettrica. Hanno inoltre osservato che la
capacità che alcuni geni hanno di riparare
le cellule aumenta con l’elettricità.
Se lo studio fosse confermato, l’idea già
lanciata 150 anni fa da uno studioso
tedesco (Emil Du Bois-Reymond) e mai
presa sul serio dagli scienziati, potrebbe
essere utilizzata per trovare una terapia
di rapida guarigione delle ferite. focus.it
Riflessioni
VIVERE MEGLIO?…BASTA UN SORRISO
LE DONNE SORRIDONO DI PIU’
Un sorriso migliora l’umore, rinforza le
difese immunitarie, è un’arma di
seduzione e crea empatia con gli altri.
Per vivere meglio, prova a prendere la
vita con più allegria.
Le donne sorridono di più, e a farle ridere
sono spesso gli uomini, che proprio così
le conquistano. In famiglia, oggi, si sorride
più spesso che in passato. Vi invito a
leggere il libro “Ridere è una cosa seria”
(Mondatori). Ma perché ridere è una cosa
seria? perché fa bene all’umore e al
corpo. Una risata stimola muscoli, cuore
e polmoni ed accelera la circolazione di
anticorpi, che ci difendono dalle
aggressioni esterne, e, tutto ciò che in
noi provoca un sorriso, a partire
dall’umorismo, riduce lo stress che a sua
volta indebolisce le difese immunitarie
con un meccanismo di allerta continuo,
come se fossimo sempre in pericolo. E
allora porte aperte all’allegria.
E’ costatato che il riso è contagioso, è
utile anche creare situazioni conviviali e
rilassanti, dove la battuta di uno e la
barzelletta dell’altro creano fra tutti una
corrente di allegra benevolenza… il riso
condiviso, dunque, è il migliore.
E per chi non è allenato, ecco cosa vi
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suggerisce lo scrivente: insieme in allegria,
con le manifestazione in programma nella
nostra comunità, dalla Fiera della Fantasia
alla Festa di ferragosto…sooooooorridi…
CURIOSITA’
Fermo in macchina per causa traffico sul
Ponte del fiume Picentino, ho notato che
il Comune di Salerno ha pavimentato e
alzato con un passamano l’inferriata,
fermandosi a metà delimitando la sua
proprietà.
Il color alluminio rende ancor più vistosa
l’opera realizzata, nella speranza che
siano state prese le misure con
minuziosità.
A noi parolai, le riflessioni…
Nino Altamura
Una Faianese con merito a New York
Rossana Iervolino, 27 anni, Faianese doc, laureata un anno fà in Ingegneria
Chimica con 110 e lode è riuscita a vincere il Concorso dell'UNISA per una
Borsa di studio presso l'Univertisty Stony Brook di Long Island (NY).
Rossana starà fuori per ben 9 mesi dove si occuperà con i colleghi Statiunitensi
di ricerche chimiche nel campo dei polimeri (per intenderci la plastica).
La redazione del magazine faiano.it si associa ai complimenti ed alla
soddisfazione dello zio Tonino Iervolino nel vendere una nostra semplice
compaesana riuscire a mettersi in evidenza nel campo internazionale
dell'ingegneria.
L'impegno e l'abnegazione che Rossana Iervolino ha profuso in tutti questi
anni, sono stati premiati ed ancora una volta i sogni sono diventati realtà.
CONGRATULAZIONI!
Iniziative
ARTISTI IN ERBA SI ESIBISCONO IN
ORATORIO
Il 16 luglio scorso, presso l’oratorio san
Benedetto di Faiano, si è conclusa l’annuale
manifestazione in onore dell’omonimo
Santo, Patrono di Faiano, magistralmente
organizzata e coordinata dal nostro parroco
don Giuseppe Salomone, coadiuvato da
collaboratori che, con spirito volontaristico,
contribuiscono, organizzando e operando
sotto gli stand opportunamente allestiti, alla
buona riuscita della manifestazione
medesima (che si svolge, generalmente,
dall’11 al 16 luglio).
La serata finale, com’è consuetudine, è stata
allietata dallo spettacolo: “Protagonisti per
una sera”, che ne rappresenta il fiore
all’occhiello e costituisce un appuntamento
appetito dal pubblico. Tale evento,
originariamente voluto da Don Peppe, è
cresciuto nel corso degli anni, anche da un
punto di vista organizzativo, grazie
all’impegno, alla volontà, allo spirito
collaborativo e solidaristico di alcuni giovani
dell’oratorio (anzi cresciuti nell’oratorio).
Ne cito alcuni a memoria, scusandomi se ne
dovessi dimenticare qualcuno: Roberto Brusa,
Francesco Castagno, Amedeo Ceresoli,
Michele Ceresoli, Gianpiero Di Muro,
Francesco Fusco, Luca Garofalo, Giuseppe
Lanzara. Questi epigoni di Corrado (ideatore
e conduttore della storica, e fortunata,
trasmissione televisiva) e Gerry Scotti, che
ha riportato in auge il programma e sembra
essere il naturale continuatore dell’opera
iniziata dal suo predecessore, anche
quest’anno sono riusciti ad offrire al pubblico
4
uno spettacolo divertente e coinvolgente,
che ha nuovamente soddisfatto le aspettative
della gente, la quale ha dimostrato interesse
e partecipazione sottolineando, con
apprezzamento o disapprovazione, le
performance dei concorrenti che via via si
esibivano sul palco dell’oratorio. Il
coinvogimento del pubblico, ovviamente, è
parte integrante dello spettacolo e il suo
assenso o dissenso per le varie esibizioni
(alcune, naturalmente, un po’ sopra le righe,
altre un po’ bizzarre) sono sempre accettati
con simpatia dai concorrenti che ne
condividono pienamente lo spirito, a volte
anche farsesco.
La Corrida oratoriale ricalca quasi fedelmente
la storica trasmissione; se ne differenzia solo
per l’inserimento di una giuria con il compito
di interpretare l’intensità degli applausi della
gente per decretare il vincitore della gara.
Assegna, inoltre, il premio della giuria al
concorrente più meritevole. Consentitemi,
a questo punto, di affermare, non senza una
punta di orgoglio, che questi ragazzi sono
in grado di regalare, sia pure in una piccola
realtà come la nostra, qualche ora di sana
allegria e spensieratezza consentendo a
ognuno di noi di staccare la spina e
affrancarsi, anche se per un breve lasso di
tempo, dai problemi della quotidianità.
Per concludere è doveroso un plauso ai
presentatori Luca Garofalo e Giuseppe
Lanzara (ricordando idealmente pure i
presentatori del passato) che, anche sulla
scorta di pregresse esperienze, hanno
condotto questo spettacolo con inconsueta
e insospettata disinvoltura, con maestria,
ammirevole naturalezza, buona presenza
scenica, ottima dizione ed eccellenti capacità
lessicali, proprio come dei novelli Pippo
Baudo. Bravi, veramente bravi.
Arrivederci all’anno prossimo!
P.zza Garibaldi 69 - Faiano (Sa) - Tel./Fax 089-201905 - Cell 3286226196
Francesco Fusco
Notizie
PERICOLO SUL LITORALE SALERNITANO
Qualcosa galleggia, già quattro avvisi di
garanzia.
Questa che oggi presentiamo è una notizia
“itinerante”, ci si riferirà a lassi di tempo
successivi per meglio comprendere un
problema di grosse dimensioni. Tutto è
iniziato sabato 1 luglio, infatti con nota della
Capitaneria di Porto della Guardia Costiera
di Salerno, è giunta segnalazione che, sulla
litoranea di Pontecagnano, in prossimità del
“Lido Europa”, era stata avvistata una grande
macchia marrone galleggiante ed una
rilevante ed anomala moria di pesci. La stessa
Capitaneria richiese all’Asl Sa/2 Distretto
Sanitario “D” ed all’Arpac un intervento dei
loro tecnici per prelievi di campioni di acqua
marina per susseguenti analisi di laboratorio.
In via preventiva e prudenziale il sindaco
Dario Del Gais ha ritenne disporre ad horas
l’assoluto divieto di balneazione per il
territorio di competenza del Comune di
Pontecagnano Faiano fino a nuova
comunicazione del Distretto Sanitario
Ambito Territoriale “D” dell’Asl Sa/2. Il
Sindaco ha richiesto all’Assessore
all’Ambiente Angelo Paladino un tavolo di
lavoro intercomunale per poter discutere
del problema legato all’inquinamento delle
acque della litoranea nei comuni interessati.
Così si espresse in merito il Primo Cittadino
Dario Del Gais: “Solo un costante
monitoraggio del litorale, mediante azioni
preventive e repressive all’occorrenza, può
consentire di evitare spiacevoli situazioni
come quella che si è verificata lo scorso
martedì 1 luglio, con la segnalazione che,
sulla litoranea di Pontecagnano Faiano, in
prossimità del “Lido Europa”, era stata
avvistata una grande macchia marrone
galleggiante ed una rilevante ed anomala
moria di pesci. Intendiamo, con fermezza,
contrastare ogni possibile azione che possa
danneggiare la nostra litoranea, che va
considerata quale risorsa fondamentale da
valorizzare quale tipicità per la promozione
di uno sviluppo turistico”. La notizia fa
pensare a qualcosa di brutto, è la colpa di
chi è?, ma andiamo avanti. Siamo a martedì
4 luglio viene sequestrato dai Carabinieri
del NOE (Nucleo Operativo Ecologico), su
disposizione della procura della Repubblica,
l'impianto di depurazione di Salerno.
Sarebbero stati versati in mare liquami e
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scarichi fognari che avrebbero provocato
l'inquinamento marino su gran parte del
litorale salernitane. Il sequestro probatorio
dell'impianto di depurazione a servizio
dell'area salernitane di via Andrea De Luca,
gestito dalla società S.I.A.S. SCARL, è stato
eseguito dai militari del Noe in
collaborazione con il nucleo elicotteri e dal
personale del reparto operativo di Salerno
ed è stato disposto dal P.M. Angelo Frattini
della procura della repubblica salernitana.
Quattro al momento gli avvisi di garanzia
che hanno raggiunto i vertici della società
che gestisce l'impianto di depurazione. Gravi
le accuse. Si va dal disastro ambientale al
danneggiamento, alla distruzione e al
deturpamento di bellezze naturali e al getto
di cose pericolose. Sarebbero diverse migliaia
di metri cubi di liquami e scarichi fognari
sversati in mare. L'Arpac di Salerno dopo
aver effettuato i prelievi della macchia
marrone ha confermato il superamento dei
limiti consentiti dalla legge per quanto
riguarda la purezza dell'acqua di mare. Dati
confermati anche dai carabinieri del nucleo
elicotteri di Salerno che in un servizio aerofotografico hanno dimostrato il parziale
funzionalità dell'impianto che, secondo
quanto si è appreso, non depurava le acque
a pieno regime. Questa è la realtà, brutta
ed in questo caso puzzolente, ma lo è. Si è
attentati alla vita delle nostro mare come
mai, o come sempre? Fonti certe riferiscono
che da tempo l’impianto di depurazione di
Salerno non funzioni in modo corretto,
infatti si dice che già i fondamentali processi
preliminari (indispensabili anche nei
piccolissimi impianti) non funzionano. Della
macchia marrone apparsa a largo del “Lido
Europa” non ne è stata comunicata la natura,
ma possono essere fatte delle ipotesi più
che attendibili. Il colore marrone e l’odore
nauseabondo fanno pensare ai “Fanghi di
Depurazione” elemento di scarto della
depurazione, contenente batteri patogeni
e non. Bisogna tener presente che in ragione
della sua pericolosità il fango viene portato
ad impianti di termovalorizzazione o in
discarica per essere distrutto. Ed ora il nostro
litorale è sicuro o no? Nessuno da risposte,
nessuno parla più di questa faccenda, cari
lettori il fatto è molto grave. Il silenzio
assordante che ci circonda è un brutto segno,
spero di sbagliarmi, qui ne va della nostra
salute.