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Orizzonti
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L'intramontabile totem degli italiani
«Com`è possibile che gli italiani continuino a tollerare una successione
di scandali che avrebbero fatto vergognare qualsiasi altro leader
democratico?».Io non so come abbia argomentato il New York Times la
risposta a questa provocatoria domanda, ma siccome ho sempre trovato
intriganti le domande provocatorie, ho pensato di lasciarmi tentare a
darne la mia risposta. Berlusconi ha mantenuto nel tempo rapporti
femminili che, scandalosi o vergognosi che siano stati, non sono certo
compatibili con la condizione di un leader politico, tanto più se anche
capo di governo.Eppure, stando ai sondaggi più recenti, il consenso su
Berlusconi, invece di crollare a picco, come ci si potrebbe aspettare,
incomprensibilmente tiene, a dispetto di un`apparente prevalenza di chi
lo processa mediaticamente e puntualmente lo condanna. E` possibile
che ci sia in Italia una maggioranza di imbecilli che non riesce a capire
che l`attuale premier è uno sfrenato libertino, un vizioso con abitudini
sessuali che lo inducono a commettere persino reati penali e che anche
solo per questo se ne deve andare?«E` possibile. E se proprio non sono
una maggioranza, sicuramente sono i più difficili da convincere; appunto
perché sono imbecilli» così pensano gli antiberlusconiani doc, dove doc
non sta per autentici ma per ossessionati, cioè colpiti da «disturbo
ossessivo compulsivo», tale che non possono evitare di sparlare del loro
odiato premier tante volte al giorno. Poi c`è una piccola quota di italiani
che, siccome sono anche loro libertini, senza morale, viziosi e per di più
proiettivi, Berlusconi lo assolvono prima ancora di giudicarlo. E poi c`è
una grande quantità di gente comune, qualunquista (direbbero a sinistra),
che trova eccessivo tutto questo clamore per fatti considerati troppo
intimi e personali; e si ha un bel dire che la vita privata di un premier
dovrebbe essere lo specchio del decoro e della decenza, ma non quando
si pretende di guardarla dal buco della serratura della stanza da letto.Tanto più che, da quel buco della serratura
non si sono intravisti trans o minori da pedofilia, ma soltanto delle ragazze generose, certo di una generosità
diversa dal loro speciale pigmalione, inteso nel semplice significato di «scopritore e valorizzatore delle doti di una
donna «.Quanto sia numerosa questa gente comune che non riesce a scandalizzarsi di fatti conclamati? E` difficile
dirlo. Ma, se pensiamo al successo di certe trasmissioni televisive, a partire da «Il cappello sulle 23« di RAI 2 (e
sottolineo RAI2) o «Colpo Grosso» e poi «Drive in» di Mediaset all`attuale e sempre più lascivo «Grande Fratello»,
che hanno modellato la cultura dell`immagine della donna nella nostra società; se pensiamo alla stragrande
quantità di giovani sempre più sfrenati, non solo nel linguaggio ma anche nelle abitudini; se pensiamo, soprattutto,
a una società la cui crescita è stata drogata dalle regole della globalizzazione, dell`apparire e del possedere; se
pensiamo a tutto questo come a una realtà quotidiana e diffusa, forse non possiamo parlare di italiani imbecilli o
rimbecilliti; sono semplicemente la stragrande maggioranza silenziosa di coloro che non hanno nel loro DNA né la
cultura puritana anglosassone, né quella continentale calvinista o luterana, ma sono cresciuti nella culla di un
moralismo ecclesiastico, spesso bigotto e artefatto, che poi, a partire dal `68, il vento della sinistra, ha spazzato
via alimentando quella famosa liberazione sessuale della donna che ha costituito l`indispensabile premessa per la
sua emancipazione, in parte vera, in parte presunta. Questa maggioranza silenziosa non soffre di
quell`antiberlusconismo ossessivo e viscerale che, essendo di natura emotiva, si è cristallizzato quanto a numero
di persone coinvolte.Ma, paradossalmente, questa maggioranza si alimenta e si consolida per effetto delle
sprezzanti contumelie, dell`accanimento vessatorio e giustizialista, messi in campo dagli avversari del premier, che
in tal modo finiscono per dare al loro odiato obiettivo una comoda immagine di vittima che, facilmente,
contribuisce a procurargli e mantenergli atteggiamenti di solidarietà e consenso. Poi, c`è una parte di italiani che
condivide la storia dell`accanimento giudiziario.Ma questa è veramente un`altra storia, più lunga e più complicata,
e comunque non è il caso di parlarne perché tanto questa volta siamo alla soluzione finale. La sinistra,tuttavia, si
porterà dietro il fardello di essersi liberata di Berlusconi solo per mano della magistratura, come avvenne per la
Democrazia Cristiana e per i socialisti.Un contesto troppo machiavellico per essere politicamente apprezzabile.
Luigi Russo
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