Pizzica la luna. L`ultimo volo del Piccolo Principe

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Pizzica la luna. L`ultimo volo del Piccolo Principe
Pizzica la luna. L’ultimo volo del Piccolo Principe
Scheda descrittiva
‘Pique-la-lune’, Pizzica-la-luna, è il soprannome di Antoine de Saint-Exupéry quando, da bambino, passava
il tempo con il naso all’insù a fantasticare, ma era anche il nome con cui lo scrittore chiamava un ometto che
amava disegnare e che sarebbe diventato il protagonista della sua opera più famosa: il Piccolo Principe.
Tutta la storia di quel bambino fantasioso che un giorno divenne un pilota e un esploratore, sembra
sovrapporsi alla fiaba del Piccolo Principe: entrambi fuggiranno dal loro piccolo pianeta e cominceranno a
visitare il mondo e a guardarlo dall’alto, come fosse un mondo in miniatura.
La struttura simbolica che si trova nel Piccolo Principe riunisce tutte quelle immagini spaziali che sono
presenti in modo sparso nei testi precedenti, in particolare in volo di notte e in Terra degli uomini.
In questa fiaba però Saint-Exupéry mette in scena la dialettica del grande e del piccolo e il messaggio è una
morale di carattere cosmica e universale, un incrocio tra favola e mito con un finale aperto. Da qui la scelta
di utilizzare marionette a filo di piccole dimensioni in cui si trovi Saint-Exupèry, e non più il Piccolo Principe, e
un teatrino che risulti l’antitesi simbolica dell’universo disumano degli adulti e che si collochi in un tempo e in
uno spazio indefiniti, ad indicare l’ambientazione in un epoca primordiale. La dialettica del grande e del
piccolo, diventa materia visiva nella messa in scena tramite l’uso di pupazzi di varia natura che ‘vivono’ il
mondo miniaturizzato del protagonista in maniera diversa.
Con quest’opera l’autore inizia il suo viaggio che, al contrario di quello del Piccolo Principe, non è uno
spostamento fisico, ma un percorso di crescita interiore. Per entrambi la Terra diventa il luogo di un itinerario
personale in cui mettere in relazione il particolare con l’universale. In tal senso l’esperienza del mondo
unisce la realtà (l’avventura del pilota) e l’immaginario (il viaggio del Piccolo Principe), anzi, dal viaggio reale
nascerà il racconto immaginario.
Una tensione continua spinge il protagonista tra l’immagine di un luogo di riferimento, che è anche il luogo
dei sentimenti autentici, sintetizzato nella figura della rosa e tra l’aspirazione alla crescita interiore che
cesserà, come avviene negli uomini, solo con la morte.
Una riflessione, quella di Saint-Exupéry, sul senso della vita e che si tradurrà, in questa fiaba, nell’immagine
della rosa, cioè dell’amore, che nella vita del pilota avrà un nome: Consuelo. Nello spettacolo sarà proprio
Consuelo a tenere insieme i vari piani dello spettacolo e a svelare, in parte, i meccanismi metaforici che
sottendono la poetica del grande autore francese.
Al centro di quest’opera c’è dunque l’uomo solo, che si salverà solo comprendendo il legame che lo unisce
al suo territorio, il senso dell’amicizia e il valore non misurabile del suo amore con la rosa. Il percorso è
quello mitico di un viaggio iniziatico in cui gli uomini, sagome più che personaggi, sembrano aver perso il
vero senso dell’esistenza che il protagonista dovrà recuperare grazie all’esperienza e all’aiuto di un grande
maestro: la volpe. Questa si presenta dapprima come burattino, fuori da quel mondo miniaturizzato ma,
attraverso l’addomesticamento, riuscirà a diventare marionetta e ad entrare nella dimensione di Pizzicalaluna.
Percorso inverso toccherà alla rosa, che da reale diventerà pensiero costante ed ingombrante ma
ormai lontano, durante tutto il viaggio.
In questa favola per adulti Antoine de Saint-Exupèry ci insegna che la sola consolazione possibile alla
solitudine è stabilire legami veri che durino oltre il tempo e la distanza, ma ciò può avvenire solo accettando
il sacrificio e la sofferenza per l’oggetto del proprio amore.
Sullo sfondo i paesaggi surreali dell’opera di Magritte, dominanti dal mistero e da simboli ancestrali, a
marcare le tappe di questo viaggio alla ricerca della propria esistenza e che non potrà che concludersi con la
morte di Pizzica-la-luna. Sarà il finale a ricongiungere le sorti dello scrittore e del bambino che un giorno
decise di fuggire dalla sua casa d’infanzia. Il pilota Saint-Exupèry scomparirà nel nulla il 31 luglio 1944 e il
Piccolo Principe chiederà al serpente di aiutarlo a morire per poter tornare, finalmente, a ricongiungersi con
la vera natura dell’universo.
Perché proporre la fiaba del Piccolo Principe ai ragazzi?
Il Piccolo Principe è una favola filosofica dai contenuti complessi, non facilmente accessibili, ma
fondamentali per avvicinarsi alla comprensione del senso profondo della vita.
Allo scopo di avvicinare i bambini ed i ragazzi a questo testo letterario, ci siamo serviti del
linguaggio delle immagini utilizzando marionette e dei burattini, figure incontrano subito
l'immaginario infantile.
Ulteriore apporto alla rilettura proposta è l'introduzione dell'autore nello spettacolo, in veste di
protagonista, al posto del Principe. E' questo un modo per attualizzare il linguaggio del testo,
rileggendolo alla luce dei nostri tempi, secondo le esigenze della vita contemporanea.
Obiettivi
– Promuovere il teatro e la cultura teatrale.
– Promuovere l’educazione alla visione come indispensabile attività di sintesi ed analisi della
realtà
– Creare un'occasione di confronto e dialogo sui temi proposti.
– Lasciare spazio alla nostra intelligenza emotiva.
– Esprimere bisogni culturali e spiritualità.
– Inventare strutture drammaturgiche per far riflettere (pedagogia teatrale).
Testi di riferimento
- Simona Pollicino, Antoine de Saint-Exupéry: una poetica dello spazio, L’Harmattan
Italia, Torino, 2005
- Antoine de Saint-Exupéry, Terra degli uomini, Mursia, Milano, 2007
- Antoine de Saint-Exupéry, Pilota di guerra/ Lettera a un ostaggio/ Taccuini, Bompiani,
Milano, 2008
- Antoine de Saint-Exupéry, Manon ballerina, Bompiani, Milano, 2008
- Antoine de Saint-Exupéry, Volo di notte, Oscar Mondadori, Cles (TN), 2008
- Consuelo da Saint-Exupéry, Memorie della rosa. Il manoscritto ritrovato, Barbera
Editore, Siena, 2007
- Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe, Tascabili Bompiani, Milano, 2000
- Stacy Schiff, Antoine de Saint-Exupéry. Biografia, Bompiani, Milano, 2000
- Hugo Pratt, Saint-Exupéry, l’ultimo volo, Lizard edizioni, 2004