Antoine de Saint-Exupéry

Transcript

Antoine de Saint-Exupéry
Antoine de Saint-Exupéry
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antoine de Saint-Exupéry, busto, Parigi.
Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry (Lione, 29 giugno 1900 – Mar Tirreno, 31
luglio 1944) è stato uno scrittore e aviatore francese. La sua morte in volo, avvenuta nel cielo della
Corsica sul finire della Seconda guerra mondiale, era restata per molti versi misteriosa, finché non
venne localizzato e recuperato il relitto del suo aereo, colpito da un caccia tedesco nel mare
antistante la costa marsigliese. Fu un pilota della Luftwaffe ad abbattere l'aereo, ma la verità
sarebbe venuta a galla solo nel 2008. Il 29 giugno 2000, nel centenario della nascita, gli è stato
intitolato l'aeroporto di Lione, fino a quel momento chiamato Lyon Satolas.
Indice
•
•
•
•
•
•
•
•
1 Biografia
2 Il mistero della morte
3 Il mistero svelato?
o 3.1 Il ritrovamento dell'aereo
4 Bibliografia
5 Omaggi
6 Note
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Biografia
Nacque in una famiglia di nobili origini, terzo di cinque figli del visconte Jean de Saint-Exupéry e
di Marie Boyer de Fonscolombe. Rimase a soli quattro anni orfano di padre, ma la sua infanzia fu
comunque felice. Allevato dalla madre - ottima pittrice - crebbe con i quattro
uattro fratelli nel castello di
Saint-Maurice-de-Rémens.
Frequentò, il collegio gesuita di Notre-Dame-de-Sainte-Crois
Notre
Crois dove i compagni lo
soprannomineranno "Pique la lune" a causa della forma del suo naso). Nel 1912 - all'aeroporto di
Ambérieu, sale per la prima volta
lta su un aereo, quello di Gabriel Wroblewski-Salvez
Salvez.
Proprio la guerra accentuò la solitudine del futuro
futuro scrittore: prima la separazione dalla madre
(infermiera all'ospedale di Ambérieu), poi il soggiorno - con François - al Collegio di Montgré a
Villefranche-sur-Saône e quindi a Friburgo (Svizzera) in un collegio di padri maristi.
maristi Nel 1917 il
reumatismo articolare del fratello, che non sopravvisse, li riportò in Francia. Nello stesso anno si
iscrisse prima al liceo Bossuet, poi al liceo Saint-Louis
Saint
di Parigi.
Nel 1921 si arruolò nel II reggimento di aviazione di Strasburgo e ottenne il brevetto di pilota,
dapprima civile, poi militare. Per un breve periodo si fermò a Parigi dedicandosi a un lavoro
sedentario, e si legò alla futura scrittrice Louise Leveque de Vilmorin.. Nel frattempo scrisse, e nel
1926 pubblicò il suo primo racconto, L'aviatore, sulla rivista Le Navire d'Argent.
d'Argent Ma nello stesso
anno venne assunto come pilota dalla Compagnia Generale di Imprese Aeronautiche Latécoère, che
copriva anche la tratta Tolosa-Dakar
Dakar.
Il 12 ottobre 1926 entrò a far parte, come pilota di linea commerciale, del personale navigante delle
mitiche linee aeree Latécoère (poi Aéropostale):
): cinquemila chilometri per trasportare la posta, da
Tolosa-Casablanca-Dakar,
ar, sorvolando la Spagna, il Marocco, il Sahara, la Mauritania,
Mauritania il Senegal. A
Capo Juby,, una modestissima pista schiacciata tra il mare ed il deserto nel Río de Oro (Sahara
Occidentale),
), Antoine visse un intero anno e scrisse il suo primo libro, Courrier Sud,
Sud seguito da Vol
de nuit (premio Femina 1931).
Un monumento a Saint-Exupéry
Exupéry all'aeroporto di Bastia, in Corsica
Dopo l'avventura africana, Saint--Exupéry nel 1930 approdò a Buenos Aires,, come direttore
dell'aereo postale Argentina-Francia
Francia.. Questo periodo della sua vita diventerà il soggetto di un breve
film, girato in 3D da Jean-Jacques
Jacques Annaud e intitolato Les ailes du courage.
Nella metropoli incontra l'amore della sua vita, Consuelo Suncín-Sandoval Zeceña de Gómez,
scrittrice, pittrice e artista salvadoregna, che sposa nel 1931. Consuelo diverrà la musa ispiratrice di
Saint-Exupéry, ma il matrimonio sarà abbastanza turbolento: i lunghi periodi di assenza e le
relazioni extraconiugali di lui, il sodalizio artistico di lei con il gruppo dei surrealisti (André Breton,
Marcel Duchamp, Balthus ai quali sarà ispirata la sua pittura) saranno narrati in un'autobiografia
che verrà ritrovata dopo la sua morte (avvenuta nel 1979) e pubblicata vent'anni più tardi,
divenendo in Francia un best seller.
Nel 1932 la compagnia Aéropostale è minata dalla politica: è destinata ad essere assorbita da Air
France. Antoine mal sopporta la situazione e torna in Francia, cercando di dedicarsi alla scrittura e
al giornalismo. Tra varie vicissitudini brevetta la sua prima invenzione, un dispositivo per
l'atterraggio di aerei. A questo brevetto seguiranno numerosi altri, sempre riguardanti dettagli
tecnici di velivoli.
Si giunge al maggio 1933 e nasce la compagnia di bandiera francese Air France. L'aereo postale è,
ormai, storia passata. Nel 1935 tenterà il raid aereo Parigi-Saigon. L'avventura si tramuterà in una
sciagura nel deserto libico, dove verrà tratto in salvo dagli aerei della Regia Aeronautica di Derna.
Nel 1939 pubblica Terre des hommes. Il libro diventa un best seller e riceve un premio anche
dall'Accademia Francese. Prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale scrive anche per ParisSoir.
Il 3 settembre 1939, il capitano di complemento Saint-Exupéry si arruola nell'aeronautica militare di
Francia chiedendo il comando di una squadriglia di caccia, ma la sua età e le sue condizioni fisiche
glielo vietano. Lo accetteranno in una squadriglia di ricognizione aerea.
Il 22 maggio 1940 effettua una missione di ricognizione su Arras che gli ispirerà Pilota di guerra
(Pilote de guerre), e sarà citato per la croce di guerra.
Un grave incidente lo costringe a riparare a New York, ponendosi come obiettivo quello di far
entrare in guerra gli Stati Uniti; di qui passerà nel Québec nel 1942. Considerato gollista dagli
americani e pétainista dai canadesi, fatica a farsi ascoltare, ma quando gli alleati sbarcheranno in
Africa del Nord, Antoine chiederà di essere arruolato nell'aviazione americana, per tornare in
Francia volando.
In piena seconda guerra mondiale (1943) saranno proprio gli americani a pubblicare, per primi e in
inglese, Il piccolo principe, oggi uno dei libri più venduti. Romanzo in forma di favola sulla
educazione sentimentale divenuto poi un best-seller senza epoca, Il piccolo principe ha avuto una
notorietà internazionale (è stato tradotto in centoquindici lingue e stampato anche in caratteri arabi e
cirillici).
Il mistero della morte
Ripresa nello stesso anno l'attività aviatoria e tornato in Europa, gli viene affidata una serie di
cinque missioni di ricognizione fra la Sardegna e la Corsica. Dall'ultima non torna più, precipitando,
in circostanze ora del tutto chiarite (anche grazie alle dichiarazioni del pilota Luftwaffe Horst
Rippert, che si è dichiarato responsabile del suo abbattimento[1]), nel Mar Tirreno dopo essere
decollato con un F-5 (una versione da ricognizione del Lockheed P-38 Lightning) dalla base
militare di Borgo in Corsica in direzione di Lione (molti parlarono per molto tempo di incidente o
suicidio). Era il 31 luglio 1944.
Poetica la somiglianza della sua fine con il destino del protagonista del suo più famoso romanzo.
Dopo la sua morte, nel 1948 esce Cittadella,, raccolta di note e pensieri. Nel 1982 verrà invece
pubblicata un'altra raccolta di appunti, intitolata Ecrits de guerre.
Il mistero svelato
Nel marzo del 2008 Horst Rippert,
Rippert un 88enne ex-pilota
pilota della Luftwaffe che durante la guerra ebbe
al suo attivo 28 vittorie in scontri aerei, ha dichiarato che nella notte del 31 luglio 1944 stava
sorvolando il Mediterraneo su un Messerschmitt Bf 109,, quando vide più in basso un F-5,
F versione
da ricognizione di un Lockheed P-38
P
Lightning,, e decise di abbatterlo, naturalmente senza sapere
chi fosse il pilota francese al quale stava sparando. «Quando ho saputo di chi si trattava — ha detto
—,, ho a lungo sperato che non si trattasse di lui»; Saint-Exupéry
Saint Exupéry era infatti all'epoca già conosciuto
anche in Germania, non tanto per Il Piccolo Principe (scritto nel 1942), quanto per le precedenti
pubblicazioni legate al mondo dell'aviazione. Per questo motivo Rippert avrebbe tenuto nascosta
per quasi sessantaquattro anni la storia di quella notte, finché non sono arrivati a lui il
sommozzatore Luc Varnell,, il ricercatore di aerei caduti Lino von Gartzen,, ed il giornalista Jacques
Pradell,, autori di un'approfondita indagine sulla scomparsa dello scrittore francese [1][2].
Il ritrovamento dell'aereo
Targa sulla casa di Saint-Exupéry
Exupéry a Ville de Québec in Canada
La stampa francese ha riportato con grande evidenza il 7 aprile 2004 la notizia del ritrovamento, a
sessanta metri di profondità, al largo dell'Île de Riou (nella zona di mare dove avvenne la tragedia),
dei rottami dell'aereo su cui si trovava Saint-Exupéry
Saint Exupéry quando scomparve durante la missione
ricognitiva del 31 luglio 1944.
Un primo ritrovamento di parte dei rottami si era avuto due anni prima grazie ad un sub di
Marsiglia.. Successive indagini hanno permesso poi di accertare scientificamente che si tratta
realmente dell'aereo con il quale era decollato lo scrittore, un Lockheed P-38
P 38 Lightning di
produzione statunitense.
Molti, invece, visto che su quell'aereo erano piazzate delle mitragliatrici anziché una cinepresa per
la ricognizione (Antoine de Saint-Exupery
Saint Exupery non voleva armi sul suo aereo), continuarono a pensare
che quello non fosse il suo aereo (anche perché non fu mai trovata traccia del corpo dello scrittore).
La morte in volo di Saint-Exupery,
Exupery, fino alle dichiarazioni del pilota tedesco che lo abbatté, non fu
mai sicuramente accertata. Ciò, data la fama "leggendaria" e romantica del personaggio fece nascere
"miti", come quello secondo cui l'aereo che fu visto precipitare al largo dell'Île sarebbe un altro
aereo francese abbattuto dalla contraerea
contraer e il P-38
38 guidato il 31 luglio da Antoine de Saint Exupery
sarebbe scomparso portando con sé il mistero della fine del pilota e scrittore francese.
Bibliografia
Lettres de jeunesse à l'amie inconnue [1923-31] (1953), tr. Maria Cristina Marinelli, Lettere di
giovinezza all'amica inventata, Passigli, Firenze, 1990.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
L'Aviateur (1926), tr. Francesco Saba Sardi, L'aviatore, in Opere I, a cura di Michel
Autramd e Michel Quesnel, Bompiani, Milano, 1994, pp. 27-37
Textes de jeunesse, tr. Francesco Saba Sardi, Testi giovanili, in Opere I, cit., pp. 1-23
Courrier Sud (1929), tr. Cesare Giardini, Corriere del sud in Volo di notte - Corriere del
sud, Mondadori, Milano, 1932
Vol de nuit (1931), tr. Cesare Giardini, Volo di notte in Volo di notte - Corriere del sud, cit.
Préfaces (1938), tr. Francesco Saba Sardi, Prefazioni, in Opere I, cit., pp. 513-530
Terre des hommes (1939), tr. Michele Saponaro, Terra degli uomini, Garzanti, Milano,
1942; tr. Renato Prinzhofer, Mursia, Milano, 1988 (introduzione di Renato Barilli)
Le pilote et les puissances naturelles (1940), tr. Francesco Saba Sardi, Il pilota e le potenze
naturali, in Opere I, cit., pp. 353-366
Pilote de guerre (1942), tr. Maria Chiappelli, Pilota di guerra in Pilota di guerra - Lettera a
un ostaggio - Taccuini, Bompiani, Milano, 1959
Le Petit Prince (1943), tr. Nini Bompiani Bregoli, Il piccolo principe, Bompiani, Milano,
1984 (prefazione di Nico Orengo)
Lettre à un otage (1944), tr. Maria Chiappelli, Lettera a un ostaggio in Pilota di guerra Lettera a un ostaggio - Taccuini, cit.
Citadelle (1948), tr. Enzo L. Gaya, Cittadella [ed. ridotta], Borla, Roma, 1978
Carnets [1935-40] (1953 e 1975), tr. Fabrizio Ascari, Taccuini, in Opere I, cit., pp. 531-772
Lettres à sa mère [1910-44] (1955), tr. Giuliano Vigini, Lettere alla madre, Paoline,
Cinisello Balsamo (Mi), 1989
Articles (1956), tr. Francesco Saba Sardi, Articoli, in Opere I, cit., pp. 369-442
Pages choisies (a cura di Claude Reynal), tr. Ezio L. Gaya, Un senso alla vita, Borla, Roma,
1985
Écrits de guerre [1939-44] (1982, a cura di Raymond Aron)
Reportages (1982), tr. Francesco Saba Sardi, Reportage, in Opere I, cit., pp. 443-512
Correspondance, tr. Francesco Saba Sardi, Corrispondenza, in Opere I, pp. 773-1025
Dessins: aquarelles, pastels, plumes et crayons (a cura di Delphine Lacroix e Alban
Cersier), tr. Marina Rotondo e Fabrizio Ascari, Disegni, Bompiani, Milano, 2007
(prefazione di Hayao Miyazaki)
Manon, danseuse [1925] (2007, a cura di Alban Cerisier e Delphine Lacroix), tr. Anna
D'Elia, Manon, ballerina, Bompiani, Milano, 2008
Stacy Schiff, Antoine de Saint-Exupéry. Biografia (1994), tr. di Alberto Cristofori,
Bompiani, Milano, 1994
Consuelo de Saint-Exupéry, Mémoires de la rose (2000), tr. Paola Ghinelli, Memorie della
rosa, Barbera, Siena, 2007
Un amore leggendario, a cura di A. Circondelet, Archinto, Milano, 2006
Simone de Saint-Exupéry, Cinq enfants dans un parc (a cura di Alban Cerisier), Paris,
Gallimard, 2000 (avant propos de Frederic d'Agary)
Omaggi
•
Il fumettista Hugo Pratt ha dedicato una storia, Saint-Exupéry - L'ultimo volo, alla vicenda
della morte dello scrittore; il fumetto, in pieno stile prattiano, ripercorre gli ultimi istanti
della vita del protagonista intrecciando al fatto i ricordi della sua vita vissuta.
•
Una delle sue più importanti citazioni "Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è
invisibile agli occhi" da Il piccolo principe. Daniel Goleman nel suo libro Intelligenza
emotiva riprende la citazione e apre così il suo primo capitolo. La frase è citata anche in
Guarire, dello psichiatra David Servan-Schreiber.
•
Nel 1995 il regista Jean-Jacques Annaud gli dedica il film biografico Wings of Courage,
cortometraggio di 45', che è anche il primo film 3-D non documentaristico presentato con il
sistema IMAX 3D