Furto di un nano da giardino, parte di un`installazione. Una storia

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Furto di un nano da giardino, parte di un`installazione. Una storia
08 giugno 2016 delle ore 05:01
Furto di un nano da giardino, parte di
un'installazione. Una storia quasi esilarante arriva
dalla Florida, riaprendo anche la vicenda dei
"Fronti di Liberazione"
Da anni e anni, da ogni parte del mondo, il
Fronte Autonomo per la Liberazione dei Nani
da giardino è più che una leggenda. Nato in
Francia intorno alla metà degli anni novanta, si
è espanso sempre più, spesso con alcune
digressioni: c'è chi per esempio non si
accontenta di "riportare" i nani nel bosco, il loro
ambiente naturale, ma vuole liberare anche le
loro anime dalla prigione in gesso in cui sono
racchiuse, rompendoli. Oppure c'è chi, come
accade in Germania, vuole completamente
sterminarli, sequestrandoli, decapitandoli o
esponendo in pubblico gli esemplari rapiti. E
chissà, dunque, chi è stato a rapire un nano
dell'artista Sam Tufnell, al Cornell Museum of
Art in Florida. La statua, che vale 5mila dollari,
fa parte dei 13 esemplari di nani intitolati
Gnome Power, e per chi lo restituirà la
ricompensa è di 500 dollari. Gli gnomi, ha
spiegato il newyorchese Tufnell, sono parte di
un'installazione pubblica, e nonostante i rischi
che questa modalità comporti, l'artista ha
spiegato che sente che il rapporto di fiducia tra
lui e il pubblico è venuta a mancare. Tant'è che
tutto il nucleo scultoreo è stato rimosso. La
creazione di opere che prendono spunto dagli
Gnomi da giardino è iniziata nel 2012,
seguendo una sorta di fascinazione per il banale,
per il basso e il popolare. Ma forse Tufnell ha
proprio sottovalutato il "sottobosco" di chi, i
nani, li vuole di nuovo liberi. E chissà se servirà
tappezzare i muri di manifesti "Missing
Gnome", quando forse le anime del bosco si
saranno già prese cura del nanetto imprigionato
nella resina blu cobalto.
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