Classe 3a - Progetto e
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Classe 3a - Progetto e
QUALI ESPERIENZE DI SCUOLA INCLUSIVA? U.O./classe: 3e Scuola: “A. Manzoni” Alunno certificato coinvolto nell’esperienza: D. D., B. A., C. M.. AMBITO: DIDATTICA DESCRIZIONE ESPERIENZA (specificare tempi, modi, soggetti coinvolti) SOGGETTI COINVOLTI: insegnanti tutti, gli alunni delle terze. DISCIPLINE ED EDUCAZIONI COINVOLTE: Lingua, Storia, Geografìa, Studi sociali, Educazione all'Immagine, Educazione Musicale, Laboratorio Creativo... MODI: Occasione principe da cui ha preso vita l'esperienza: lettura del testo "I nani di Mantova" (di G. Rodari ed. Giusti). La lettura ha offerto lo spunto alla riflessione, sintesi di una vivace discussione, resa significativa dalla comprensione e dall'approfondimento del testo. L' esperienza: - è scaturita dai significati più profondi del testo: • L'unione, fra le persone oneste, fa la forza (i nani, uniti fra loro ed aiutati dai cittadini di Mantova, riescono a liberarsi dalla schiavitù). • Occorre credere in se stessi e nelle proprie capacità (i nani acquistano fiducia nelle loro capacità e capiscono che nonostante siano piccoli di statura possono fare grandi cose perché non hanno niente di meno rispetto agli altri.). • Bisogna difendere ad ogni costo la propria libertà (i nani, che erano tenuti prigionieri nei sotterranei di Palazzo Ducale ed erano costretti a fare i buffoni di corte, vogliono vivere da persone libere: desiderano avere un lavoro normale ed una vita come tutti). • Non si deve permettere a nessuno di ledere la propria dignità (i nani vogliono essere rispettati; non vogliono essere presi in giro e trattati male). • Non si deve tradire chi ha fiducia in noi (i cittadini di Mantova proteggono i nani, nascondendoli; non si fanno ingolosire dalla ricompensa che Capitan Bombardo promette loro se i nani verranno ritrovati). • Non si devono maltrattare i più deboli ed i più indifesi (Rigoletto, il Duca, la Duchessa e Capitan Bombardo maltrattano i nani perché sono piccoli ed indifesi; non li rispettano perché si sentono più forti. - si è concretizzata nella gita a Mantova "dal Po al Mincio a Mantova"; la gita ha fatto "assaporare": • il contesto ambientale del racconto: ha fatto conoscere i luoghi reali dove i personaggi agivano; • il contesto storico, dando elementi di realtà a quelli "fantastici" del testo; - si è conclusa nella realizzazione della drammatizzazione del testo, in cui ognuno ha avuto una parte da interpretare, un lavoro da portare a termine per "co-costruire" lo spettacolo. Quale documentazione? il testo: "I nani di Mantova" - G. Rodari - ed. Giunti; carte geografiche di Mantova, cartografie riguardanti i fiumi, i palazzi di Mantova; testi storici riguardanti il periodo storico interessato (... la vita di Vespasiano, la storia di Palazzo Ducale...); testi prodotti dagli alunni. Perché l’abbiamo scelta? Porta con sé concetti fondamentali quali: il piacere della scoperta dell'altro; il dover rispettare l'altro; il bisogno di "dovere" di riconoscere l'altro, diverso da noi, conoscendolo e comprendendolo; l'importanza di comprendere i propri bisogni e desideri, nonché quelli dell'altro- da noi; l'importanza del dialogo, dell'incontro con l'altro; l'importanza di avere e dare "possibilità"; l'importanza del reciproco aiuto per migliorare e migliorarsi; il "dovere" di valorizzare la diversità di ognuno; la diversità intesa come ricchezza, risorsa, potenzialità che deve essere sviluppata; l'importanza del credere in se stessi, dello stimarsi, di avere fiducia in se stessi e negli altri; la lealtà intesa come rispetto della fiducia che uno ripone nell'altro e come valore guida per la costruzione di significativi rapporti interpersonali; l'importanza di liberarsi dai pregiudizi; il non giudicare gli altri. Come valutiamo l’esperienza? In modo significativamente positivo. SI SONO VALUTATI: il grado di interesse e di coinvolgimento dei bambini; la partecipazione concreta del singolo/ del gruppo nelle attività coinvolte; la coesione del gruppo durante l'esperienza; la capacità di interagire; il grado di volontà di implicarsi nelle relazioni e quindi nel conoscere l'altro; la produzione: linguistica, iconica, musicale; le capacità logiche e di ragionamento. Gli insegnanti dell’U.O.3