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MILANO FINANZA 60 EMILIA FINANZA L’azienda ferrarese lancia nuovi progetti per servizi di mobile marketing. Fatturato 2015 a 27,3 mln (+40%) e utile netto raddoppiato a 1,7 mln MOBYT Sono sms d’oro di Stefano Catellani A una parte un accesso diretto alla rete e il rafforzamento del presidio sui servizi di mobile marketing e dall’altra parte il potenziamento dei servizi di messaggistica dedicati alla clientela small business per il segmento prepagato. Proseguiremo anche nel 2016 con la strategia di crescita sfruttando le potenzialità della nostra piattaforma tecnologica e le interazioni con il un anno esatto dalla quotazione in Borsa, nel segmento Aim Italia, la ferrarese Mobyt lancia nuovi progetti di sviluppo e l’amministratore delegato Giorgio Nani è ottimista sulle prospettive di sviluppo dei servizi di mobile marketing per le imprese. Nel 2015 il fatturato di Mobyt è salito del 40% rispetto ai 19,2 milioni Giorgio Nani del 2014 raggiungendo i 27,3 milioni con margini di redditività in linea con le attese visto che l’utile netto è praticamente raddoppiato salendo a 1,7 milioni. Numeri che nel 2016 potranno crescere anche sensibilmente visto che grazie a un’unica piattaforma tecnologica che supporta sms, e-mail e landing pages internet saran- mondo dell’Internet of things no lanciati nuovi pacchetti di per offrire prodotti dal valore servizi ad alto valore aggiun- innovativo sempre più alto». to. L’amministratore delegato La significativa crescita redi Mobyt Giorgio Nani ha gli gistrata da Mobyt nel 2015 è occhi aperti anche su poten- stata determinata da un conziali acquisizioni: «Il 2015 ha sistente miglioramento delle rappresentato per Mobyt un performance nel segmento anno di crescita importante sms, attività core del gruppo, che ha confermato la bontà confermata da un importandella nostra strategia volta te incremento del numero di all’espansione per linee ester- messaggi inviati per conto ne e all’ottimizzazione delle dei clienti: in tutto 653 milionostre strutture operative con ni (+31% rispetto al 2014). Il l’obiettivo di incrementarne margine operativo lordo si è atla marginalità. In particola- testato a 4 milioni (1,8 milioni re le acquisizioni di DigiTel al 31 dicembre 2014). Il consiMobileTm e Mobile Solution stente miglioramento è stato proprietaria del marchio determinato, oltre che dal proSkebby, ci hanno consentito da cesso di consolidamento, anche dal raggiungimento di economie di scala derivante dalle acquisizioni effettuate e dal continuo processo di ottimizzazione dei costi, che continuerà anche nel 2016. Il risultato netto è stato pari a 1,7 milioni (0,7 milioni al 31 dicembre 2014). La Liquidità finanziaria netta rimane a 3,9 milioni (1,7 milioni al 31 dicembre 2014). Mobyt che è nata come la più classica delle garage company nel secondo semestre 2014 punta a far salire la sua quota di mercato con particolare riferimento allo small business caratterizzato da un’elevata marginalità. Nel corso del 2016 sono previsti significativi investimenti per creare un’unica piattaforma tecnologica ottimizzando i costi e migliorando la marginalità. I servizi offerti da Mobyt sono attualmente utilizzati da oltre 28 mila aziende, il 70% delle quali italiane. Un sogno che i soci fondatori Giorgio Nani e Sandro Edelvais (oggi azionisti con quasi il 30% a testa) coltivano dal 2002 quando hanno messo a punto il primo software per il lancio di sms. Oggi la piattaforma Mobyt può lanciarne 950 mila al giorno. La piattaforma online concepite e ingegnerizzata da Mobyt, offre un servizio multicanale e consente al cliente di selezionare, attraverso un’unica interfaccia sia le modalità di inoltro del messaggio (sms, mms, mail), sia gli utenti target da colpire attraverso la creazione di liste gestite. La borsa non ha ancora dato le soddisfazioni attese (circa il 19% di calo su base annua), ma già nel 2016, secondo le stime, il fatturato di Mobyt potrebbe salire oltre i 35 milioni per arrivare a 38 nel 2017 e con la crescita arriveranno anche le attenzioni degli investitori. «Non escludiamo l’utilizzo di WhatsApp che sta conoscendo un forte sviluppo», conclude l’amministratore delegato Giorgio Nani,«crediamo meno in altre soluzioni che si stanno rivelando più adatte alla clientela consumer». (riproduzione riservata) 2 Aprile 2016 SULLA STRADA DEI DUCATI Da Riba Composites cerchioni in carbonio Il 2016 per la Riba Composites, azienda del gruppo Bucci Industries con sede centrale a Faenza, è partito con il doppio segno positivo: in gennaio ha conquistato la fiducia di Honda automotive per la realizzazione di particolari in fibra di carbonio sia per interni che per parti di carrozzeria delle auto e ora è avviata la sperimentazione per a sviluppare un processo automatizzato e veloce destinato a produrre cerchioni in materiale composito con un costo competitivo rispetto a quelli in alluminio, ma più leggeri tra il 30 e il 50%, da introdurre sul mercato nel 2018, completate le fasi di validazione e omologazione. Con un organico di 190 dipendenti è già fornitrice di clienti come Ferrari, Maserati, Porsche, Fca, Ducati Riba Composites fattura 24 milioni di euro e segue un trend di crescita progressiva ormai da diversi anni (21 milioni nel 2014). L’innovazione è la base del successo e Massimo Bucci lo ha capito da molti anni tanto che Riba Composites è lo sponsor principale di un Master sui Materiali Compositi organizzato dall’Università degli Studi di Bologna con sede a Faenza, per la formazione di giovani «tecnologi» capaci di operare nel mondo dei materiali altamente tecnologici. Steris Usa raddoppia quota in Servizi Italia L’ a m e r i c a n a S t e r i s Corporation, attraverso la sua affiliata Steris Uk Holding Limited sottoscriverà l’aumento di capitale delegato lanciato dalla parmigiana Servizi Italia. Servizi Italia che è quotata in Borsa nel segmento Star consolida così la partnership con il colosso quotato al Nyse con una capitalizzazione di oltre 5,8 miliardi di dollari. Steris è leader mondiale nello sviluppo e commercializzazione di soluzioni di prevenzione, controllo e assistenza per il business della sterilizzazione in ambito sanitario, farmaceutico e di ricerca e sviluppo e con la sottoscrizione dell’aumento di capitale delegato da 4 milioni incrementerà entro aprile la propria partecipazione in Servizi Italia dal 2,5 al 5,9% con l’obiettivo di supportare lo sviluppo in Italia e all’estero di progetti nel settore della sterilizzazione, area di business caratterizzata da ampie opportunità di crescita, un’elevata marginalità e da contratti di lunga durata. Il 2015 si è chiuso con un buon bilancio e Servizi Italia prevede la distribuzione di un dividendo unitario pari a 15 centesimi di euro. Il fatturato consolidato si è attestato a 230 milioni sostanzialmente in linea con l’esercizio 2014, di cui il 9,1% derivante da ricavi esteri con presenze in Brasile, India e Turchia. L’ebitda è pari a 63,6 milioni (66,8 milioni al 31 dicembre 2014). Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 si chiude con un utile netto di 12,5 milioni in leggero calo rispetto ai 13,4 del 2014. Nel corso del 2016 Servizi Italia valuterà anche l’acquisizione di aziende target attive nei servizi legati al mondo della sanità sul territorio nazionale, dopo aver sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% della nuova «Tintoria Lombarda Divisione Sanitaria», a cui sarà conferito il ramo operativo della Tintoria Lombarda di Fasoli Aldo, tra i principali operatori italiani operante nel settore del lavanolo biancheria per strutture sanitarie. Il closing è previsto per giugno. Scm Group supera 500 milioni di fatturato Scm Group, azienda leader nella produzione di soluzioni tecnologicamente avanzate per l’industria del legno, con sede a Rimini, conta 20 filiali estere e tre principali poli produttivi in Italia: «Siamo estremamente soddisfatti dei risultati 2015: abbiamo chiuso l’anno con un fatturato di oltre 500 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2014, un margine operativo lordo di 56 milioni, un utile netto di 17 milioni e il debito azzerato», ha spiegato l’ad Andrea Aureli. «Significativi traguardi li abbiamo registrati anche dal punto di vista dei mercati esteri, che rappresentano il 90% del nostro business, segnati dall’apertura di tre nuove filiali a Dubai, a Kuala Lumpur e in Nord America sulla West Coast, a rafforzamento della nostra già capillare presenza internazionale».