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DOMENICA
22 NOVEMBRE 2015
La Provincia
CRONACA DI CREMONA
La Festa del Torrone
www.laprovinciacr.it
Ottanta stand, qualche
malumore per i prezzi
pagati per il plateatico
Il dolce cattura i turisti
Buona partenza sotto l’acqua
Girandola di iniziative, oggi programma molto intenso
di Giuseppe Bruschi
C’è anche il ‘torrone tricolore’, tre gusti e bandiera, fortemente voluto da Massimo Rivoltini. Ma ci sono anche i torroni della Sardegna, i dolci
della Sicilia e ovviamente le
specialità cremonesi nel cortile Federico II. Tempo a parte,
il fiume di persone da rigagnolo mattutino si è andato lentamente ingrossando nel pomeriggio, mentre il piazzale delle piscine è ormai ‘foderato’ di
camper. Amanti del torrone
che arrivano da ogni parte d’Italia, che coraggiosamente superano gli ostacoli della viabilità, che non si lamentano
troppo per la difficoltà di trovare un parcheggio, che chiedono informazioni ai vigili
(presenti in forza ovunque),
che pure fanno la coda davanti a bar e ristoranti. Gli ottanta
stand, disseminati nel centro
(lo stesso numero dello scorso
anno), sono un tripudio di sapori e profumi. Lo spazio è
questo, dice Stefano Pelliciardi, entusiasta e dinamico titolare di Sgp che, con un valido
affiatato staff di collaboratori
(anche loro più che ‘rodati’ e
pronti ad ogni emergenza,
non solo logistica) e ‘non si potevano trovare altre piazze’.
Qualche ‘malumore’ sul prezzo che gli espositori devono
pagare e che secondo alcuni è
troppo alto. Pelliciardi chiarisce che, come avviene in altre
analoghe manifestazioni, tipo
Eurochocolat, il sistema è
cambiato e, conti alla mano,
non ci sono state variazioni significative. Sono solo aspetti
tecnici, che nulla tolgono alla
validità della festa che, appunto ieri, ha reso dolce la città. Manifestazioni ovunque,
animazione per i bambini, laboratori didattici e assaggi
diffusi. Soprattutto la riscoperta di un dolce, appunto il
torrone, che è simbolo della
città. E che, lo ha sottolineato
più volte il sindaco Gianluca
Galimberti, valorizza il ‘lavoro delle imprese dolciarie della nostra provincia’. Che è poi
uno degli obiettivi della festa
che, giusto per accontentare
tutti, durerà sino a domenica
29. Musica per allietare i visitatori con la Marching Band,
ma niente sbandieratori e
trampolieri e neppure lo spettacolo di fuoco: la pioggia del
tardo pomeriggio, con tanto di
vento, ha parzialmente rovinato un sabato che comunque
è stato ruggente e croccante.
Si spera nel recupero odierno
e qualche produttore assicura
di essere ‘intervenuto’ in alto.
Il programma è ricco e prevede, tra i vari appuntamenti, la
‘marcia del torrone e l’antici-
A sinistra
esibizione
della
Marching
Band
A destra
una distesa
golosa
di torrone
po del mondiale di Madonna
di Campiglio con Giorgio Rocca: verrà pure donato l’albero
di Natale, collocato in piazza
del Comune. Poi le maxi costruzioni di torrone di Sperlari, l’infiorata Tognazzi, la pia-
dina romagnola, lo show cooking di alta pasticceria di Vergani in piazza del Comune, audizioni con strumenti storici
al Museo del Violino, l’organo
suonarino in cattedrale, danze e fitness in Galleria, la sfi-
lata storica e lo spettacolo
conclusivo dei fuochi.
Ristoranti da tutto esaurito,
parcheggi al Massarotti a soli
4 euro, posti auto per i residenti in viale Trento e Trieste,
bus navetta dalla zona Po fino
al centro e sono pure annunciati alcuni sindaci di città vicine e lontane (come Riccione) che hanno legami gastronomici con la nostra città. Insomma Sperlari, Rivoltini e
Vergani, con Comune, Provincia e Regione, stanno facendo
il massimo degli sforzi per superare la fatidica soglia dei
270mila visitatori dello scorso
anno. Nove giorni di festa, che
per alcuni sono eccessivi, vanno appunto in questa direzione. Il meteo, ieri non favorevole, ha fondamentale importanza per non bagnare torrone e turisti: si alzano in queste
ore le preghiere di chi produce e vende torrone. Tutti si augurano che vengano ascoltate, per non rovinare una kermesse che fa conoscere il torrone cremonese in ogni parte
del mondo.
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LE ISTITUZIONI
Dal sindaco elogio alle imprese
L’invito di Galimberti a vivere in tranquillità tutte queste giornate
ALLE 15
Iacchetti d’oro
E oggi alle 15 nel salone
dei Quadri del palazzo
comunale ci sarà la
consegna del ‘Torrone
d’Oro’ ad Enzo Iacchetti,
noto attore e cremonese
doc, essendo nato a
Castelleone, dove torna
spesso a trovare parenti
ed amici. Alle 16 in
piazza del Comune
Iacchetti si ‘concederà’ al
grande pubblico e
racconterà, come solo lui
sa fare, la sua avventura
artistica, che ha appunto
solide radici cremonesi.
Un ‘bagno di folla’ che
darà ulteriore ‘carica’
alla festa e che
rallegrerà gli amici
dell’attore e quanti lo
seguono da anni in tv
(Intervista a pagina 43)
Il taglio del nastro ieri mattina in piazza Stradivari
Taglio del nastro, ieri mattina
alle 10,30, con sindaco, assessore, prefetto, questore, comandante della finanza, produttori e ovviamente la mascotte. Non è mancato il comandante della polizia locale,
Pierluigi Sforza, che venerdì è
stato protagonista a ‘Striscia la
notizia’ per la multa data ad un
furgone, per un eccesso di velocità rilevato dall’autovelox
di via Persico. Purtroppo il Doblò era stato rubato al legittimo proprietario, che ne ha denunciato il furto, il 10 ottobre,
cinque giorni prima del passaggio sotto gli occhi del rilevatore. Dai massini responsabili della sicurezza la garanzia
che la sorveglianza sarà massima. Dal sindaco elogio ai produttori, ai visitatori, a quanti
stanno lavorando per la festa.
1 e Nicola Arrigoni, giornalista del quotidiano ‘La Provincia’. Compito non facile quello della giuria che ha optato
per una decisione salomonica, come ha ben spiegato Gazzoni. Il tortello al torrone ha
mostrato come la tradizione
si possa innovare e anzi come
il tortello inventato da Maz-
zini sia già una tradizione da
sostenere e far conoscere non
solo ai cremonese; i blisgòn
di Casalmaggiore hanno regalato il calore di casa, facendosi gustare con prelibata nostalgia e leccornìa, mentre i
tortelli cremaschi fra mostaccino, uva sultanina hanno regalato al palato la sensazione
DUC
Per le luminarie
natalizie
un incontro
in settimana
Molti cremonesi si
aspettavano che, in
coincidenza con l’inizio
della ‘Festa del torrone’
venissero accese le
luminarie natalizie. Una
tradizione sempre
rispettata negli ultimi
anni, grazie all’impegno
delle Botteghe del
Centro, di
Confcommercio e di
Confesercenti, che fanno
tutte parte del Duc
(distretto urbano del
commercio). Ma nelle
strade dello shopping
nulla si è ancora visto ed il
buio è totale. In verità vi è
già stata una riunione del
Duc (Distretto urbano del
commercio), durante la
quale l’assessore Barbara
Manfredini ha
manifestato la piena
disponibilità del Comune
a collaborare con i
commercianti in questa
impresa. Ovviamente le
risorse pubbliche sono
scarse e quindi i
commercianti dovranno
mettere mano al
portafoglio e tassarsi per
illuminare la città.
Compito questo che
dovrebbe spettare prima
di tutto alle Botteghe che,
dalla scorsa settimana,
hanno un nuovo
presidente, Eugenio
Marchesi, e un nuovo
direttivo. hanno
dichiarato di credere nel
rilancio del centro e le
luminarie possono servire
a questo scopo. In
settimana, già mercoledì,
ci sarà una nuova riunione
del Duc e l’assessore
Manfredini è certa di
avere risposte positive. Il
rischio concreto è quello
di dover ricorrere a luci di
emergenza, molto tristi e
per nulla in grado
allietare la città.
All’Hotel Delle Arti. Salomonico ex aequo per le specialità di pasta ripiena
Cremona, Crema e Casalmaggiore
La sfida del tortello finisce in pareggio
E alla fine un ex aequo ha giustamente rappresentato la
qualità dei tortelli presentati
nella tradizionale disfida, organizzata da Confartigianato,
ieri mattina all’Hotel Delle
Arti. «Tre specialità del nostro territorio difficilmente
confrontabili — ha esordito
profeticamente V itto ria no
Zanolli, direttore de ‘La Prov in c i a’ e moderatore della
mattinata —. Tre tipicità che
raccontano della ricchezza
del nostro territorio».
A fare gli onori di casa è
stato Massimo Rivoltini con
il consueto e non scontato entusiasmo. A darsi battaglia
sono stati: i tortelli al torrone
di Achille Mazzini dell’omonima enogastronomia affiancato dall’assessore Barbara
Manfedini che si è messa, divertita, a tirare la pasta, il
tortello di Crema, proposto
da Sergio Brambini de L’Hostaria San Carlo, sostenuto
dal sindaco Stefania Bonaldi
con il rappresentante cremasco di Confartigianato, Pier
Paolo Soffientini e i Blisgòn
di Casalmaggiore, proposti
dallo chef Silvio Ceresini, affiancato dall’assessore Sara
Valentini e dal rappresentante di Confartigianato Giuseppe Cozzini. All’ardua impresa
di giudicare il miglior tortello del territorio si sono votati
Foto
di gruppo
di chef,
amministratori
e giurati
alla disfida del
tortello di
Confartigianato
Michelangelo Gazzoni, presidente della giuria e vicepresidente degli Amici della cucina cremonese, affiancato
da Carla Bertinelli Spotti
dell’Accademia della cucina
italiana, Paolo Grassi, presidente degli Amici della cucina cremonese, Nicoletta Tosatto, giornalista di Cremona
da La
Provincia del 22 novembre 2015
di un viaggio dal vago sentore orientale. Con tutte queste
sensazioni non era possibile
che far vincere le tre prelibatezze, in nome della ricchezza della nostra provincia
a tre teste e con in pancia tre
buonissime tipologie di tortelli.
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