29-10-2014Indagine Internazionale ING su "Case e Mutui"

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29-10-2014Indagine Internazionale ING su "Case e Mutui"
COMUNICATO STAMPA
Indagine Internazionale ING su “Case e Mutui”
Italiani scettici sull’aumento dei prezzi delle case, 4 su 10
faticano a gestire la rata del mutuo
•
La rata del mutuo e le spese per la casa non spaventano più Europa e USA. Italiani più
in difficoltà con il 40% che fatica a gestire la rata del mutuo o l’affitto (era il 46% un
anno fa)
•
Solo il 30% degli italiani si aspetta un incremento nei prezzi delle case, contro il 56%
degli europei e il 56% degli americani
•
Chi è in difficoltà col prestito-casa vorrebbe in primis una dilazione o la sospensione
temporanea del pagamento
Milano, 29 ottobre 2014 - La terza edizione dell’Indagine Internazionale ING “Case e Mutui” - svolta su
un campione di circa 14.000 individui, 13.000 in Europa e 1.000 negli Stati Uniti - ha analizzato le nuove
percezioni relative alla casa, le attese riguardo i prezzi degli immobili, ma anche come si affrontano i costi
connessi all’abitazione e quali sono i fattori determinanti nella scelta del luogo in cui vivere.
L’affitto e le rate del mutuo sono percepite, ormai, come una routine e non preoccupano il 73% degli
europei e il 77% degli americani, che considerano questi costi mensili gestibili senza particolari difficoltà o
addirittura con facilità. In Italia, invece, il 40% dei consumatori dichiara di fare fatica a fronteggiare le spese
che devono essere sostenute mensilmente per la casa, con un miglioramento tuttavia rispetto ad un anno fa
quando a dichiarare difficoltà con la rata del mutuo era il 46% del campione. Il dato resta comunque lontano
dalla media europea, dove solo il 28% vive con preoccupazione gli oneri legati all’abitazione. Percentuali
simili a quella del nostro Paese si riscontrano solo in Polonia (42%), Romania (43%) e Spagna (46%).
All’estremo opposto, invece, troviamo Paesi Bassi (12%), Lussemburgo (13%), Germania e Regno Unito
(19%), dove meno di 1 intervistato su 5 definisce “difficile” pagare le spese di casa ogni mese.
In quale Paese i cittadini hanno difficoltà a pagare l’affitto o il mutuo?
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In un periodo di difficoltà finanziaria, quale quello attuale, pagare la rata del mutuo appare talvolta
particolarmente oneroso.
Se qualcuno non dovesse riuscire ad affrontare la spesa del mutuo, preferirei che…
Il 36% dei consumatori europei, nell’impossibilità di fare fronte al pagamento di una rata del mutuo, indicano
come migliore soluzione quella di un allungamento della durata del prestito. Un’altra valida alternativa,
scelta dal 23% degli intervistati, è la sospensione temporanea del pagamento della rata per un periodo di
tempo. Ulteriori possibilità indicate dal campione sono la surroga (18%), l’aiuto da parte del Governo
(12%) e, infine, che la banca si avvalga del diritto di rivalsa sul bene ipotecato (7%).
Gli italiani intervistati, invece, per fare fronte al pagamento della rata in situazioni di difficoltà economica,
confidano maggiormente nell’allungamento del periodo per il saldo del debito e nel sostegno da parte
delle istituzioni.
L’Indagine Internazionale ING “Case e Mutui” mostra anche quanto il fattore prezzo e le caratteristiche
ritenute imprescindibili per il “nido dei propri sogni” incidano nella decisione dell’acquisto di una casa. Il
valore economico di un immobile risulta molto importante per gli intervistati. Interrogati sulle loro aspettative
sui prezzi futuri delle abitazioni il 53% degli europei e il 56% degli americani sostengono che questi
aumenteranno il prossimo anno, mentre è solo il 30% degli italiani (la percentuale più bassa fra i Paesi
monitorati) ad attendersi un loro aumento.
Per gli europei i fattori determinanti nella scelta della tanto agognata dimora da acquistare sono: la
prossimità ai servizi (negozi, trasporti, ristoranti, supermercati e palestre), il costo del mutuo o
dell’affitto, la sicurezza del quartiere e, infine, le dimensioni della casa e la presenza o meno di aree
all’aperto (balconi, terrazzo o giardino). Esigenza imperante resta, comunque, quella di trovare
un’abitazione vicino al proprio luogo di lavoro, così da evitare noiosi e lunghi spostamenti che possono
superare i 40 minuti per gli inglesi (45’), i turchi (44’) e i polacchi (43’). Meno stressati i pendolari del Nord
Europa dove gli spostamenti da casa al luogo di lavoro richiedono in media poco più di 25 minuti.
“L’indagine di ING fornisce ulteriori conferme di come la prolungata recessione innescata dalla grande crisi
finanziaria abbia assunto contorni diversi nei Paesi membri dell’area euro - commenta Paolo Pizzoli, Senior
Economist di ING Bank Italia - Dove i margini per politiche fiscali espansive erano più risicati, come nel
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caso dell’Italia, l’impatto della crisi su occupazione e reddito disponibile è stato più consistente. Non deve
quindi sorprendere che gli italiani lamentino maggiori difficoltà a fare fronte alle spese mensili per la casa
rispetto agli altri cittadini europei. Con il perdurare della recessione è aumentata la consapevolezza da parte
dei nostri connazionali del fatto che i prezzi delle case possano anche scendere. I dati pubblicati
recentemente dall’ISTAT mostrano che il calo tendenziale dei prezzi delle case, ininterrotto da inizio 2012,
sia ancora in atto. Nel secondo trimestre dell’anno i prezzi medi delle case sono scesi ancora del 4,1%
rispetto allo stesso periodo del 2013. Un calo prolungato che gli italiani hanno evidentemente metabolizzato
e che, nonostante la timida ripresa dei volumi di nuovi mutui erogati dalle banche nella prima metà dell’anno,
tendono a proiettare anche per i prossimi 12 mesi”.
Nota metodologica - La Ricerca internazionale ING su Casa e Mutui è un’indagine finalizzata a indagare le aspettative riguardo i
prezzi delle abitazioni e i fattori determinanti nella scelta del luogo nel quale vivere. La ricerca è stata condotta dall’Istituto IPSOS su
14.000 intervistati distribuiti in 13 Paesi europei e negli Stati Uniti nel luglio 2014.
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