n. 3 - 11/2010
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n. 3 - 11/2010
battibecco Bollettino per la formazione forestale n. 3 . novembre 2010 Approfondimento Innovazioni nel ciclo di studi in economia forestale della SUSA Ottime prospettive grazie a nuovi approfondimenti Dal 2003, la Scuola universitaria svizzera d’agronomia (SUSA) di Zollikofen offre il ciclo di studi in economia forestale. L’interesse per questa formazione Bachelor è in costante aumento. Da quest’anno è possibile scegliere fra tre approfondimenti nuovi. Accanto all’economia forestale tradizionale e al bosco di montagna, è possibile affrontare molteplici argomenti inerenti a bosco e società. Dopo lunga gestazione, nel 2002, la Scuola universitaria svizzera d’agronomia ha ottenuto l’incarico di fondare un nuovo ciclo di studi universitari professionali in economia forestale, reso ormai necessario, poiché nel settore forestale si stava evidenziando un bisogno crescente di personale forestale con una formazione universitaria orientata alla produzione. Nel 2003, la prima decina di studenti ha iniziato gli studi in economia forestale presso la SUSA di Zollikofen. Da allora, il numero degli studenti è aumentato costantemente; nell’autunno di quest’anno si sono potute accogliere ben 29 matricole (fig. 1). segue a pagina 3 La caricatura – Il parere di due ticinesi che hanno studiato presso la SUSA – Accordo tra fondi per la formazione – Una selvicoltrice in azione con la Rega Indice 1 Approfondimento: innovazioni nel ciclo di studi in economia forestale della SUSA – Ottime prospettive grazie a nuovi approfondimenti 2 Editoriale 3/4 Seguito Approfondimento 5 Esperienze e opinioni sulla formazione presso la SUSA 6 Trovato un accordo per il calcolo dei contributi dovuti al Fondo per la formazione professionale forestale 8 CODOC premia le migliori documentazioni della formazione 9 Consigli per formatori 11 Notizie da CODOC Notizie in breve 12 Nuova rubrica – Carta bianca Sigla editoriale Editore: CODOC Coordinamento e documentazione per la formazione forestale Hardernstrasse 20, Casella postale 339, CH-3250 Lyss Telefono 032 386 12 45, Fax 032 386 12 46 [email protected], www.codoc.ch Redazione: Eva Holz (eho) e Rolf Dürig (rd) Grafica: Anex & Roth Visuelle Gestaltung, Basilea La prossima edizione di «battibecco» uscirà nell’aprile 2011. Chiusura della redazione: 28.02.2011 2 Editoriale Una prova della capacità di sviluppo nella formazione All’inizio di settembre del 2010, l’istituto WSL di Birmensdorf ha festeggiato i 125 anni della sua esistenza: una storia di successi anche per il bosco, incentrata sulla ricerca e la messa in pratica dei risultati. Alla domanda in sospeso riguardo all’abolizione del ciclo di studi in scienze forestali ha fatto seguito una espressiva ma emozionale discussione. Le emozioni in merito sono comprensibili; mi creano tuttavia sconcerto, poiché non rendono giustizia alla realtà. Impediscono infatti di vedere che non ci si è limitati ad abolire, ma si è pure creato qualcosa di nuovo con il ciclo di studi in economia forestale presso la SUSA di Zollikofen. In fin dei conti, il settore forestale è oggi messo meglio di prima; le possibilità di formazione a livello universitario sono aumentate. Da ciò attingo speranze per un’altra storia di successi. La concorrenza stimola notoriamente gli affari e aumenta la possibilità che i contenuti della formazione saranno costantemente adeguati alle sfide future. In tal senso, le modifiche e gli ampliamenti dei cicli di studio presso il politecnico di Zurigo e la SUSA di Zollikofen non stanno a riprova che in passato qualcosa non ha funzionato, ma piuttosto che il settore della formazione forestale vive ed è (diventato) capace di evolversi. Ciò presenta prospettive veramente «alberate» per la nuova generazione di specialisti forestali che s’impone con urgenza a tutti i livelli. Ueli Meier Ispettore forestale cantonale e presidente della Conferenza degli ispettori forestali cantonali, Amt für Wald beider Basel Approfondimento Ottime prospettive grazie a nuovi approfondimenti Negli ultimi anni è aumentato anche il numero dei collaboratori. Nella sezione d’economia forestale (FWI) ci sono al momento 17 persone che, lavorando a tempo pieno o parziale, garantiscono un’ampia offerta disciplinare e trattano diversi progetti di ricerca e di servizi. primo assoluto in Svizzera ad essere sottoposto con buon esito a una procedura d’accreditamento da parte di un ente riconosciuto a livello internazionale. Proposta di base immutata nonostante il notevole sviluppo Con l’anno di studi 2010/2011, è stata notevolmente ampliata l’offerta didattica per gli studenti in economia forestale. L’obiettivo era quello di permettere agli studenti di specializzarsi in modo più conforme alle loro attitudini ed esigenze, così da poter acquisire un profilo individuale per la loro futura carriera professionale. La proposta di base del ciclo di studi in economia forestale ha fornito buone prove e non subirà cambiamenti a livello dei contenuti. Nello studio di base, gli studenti fanno conoscenza con l’ampio ventaglio dei compiti in materia di funzione produttiva, protettiva e ricreativa del bosco, procurandosi la base naturalistica a livello universitario. Gli argomenti da trattare nel corso dello studio, sono stati riordinati e ampliati. Ora è possibile scegliere fra tre approfondimenti (fig. 3). Fig. 1: afflusso di studenti dalla creazione del ciclo di studi in economia forestale della SUSA Chi intende iniziare gli studi forestali presso la SUSA deve avere il diploma di selvicoltore con la maturità professionale oppure una maturità liceale e dimostrare di aver svolto un anno di pratica preliminare nel settore. Si candidano in parte anche persone con una formazione estranea al settore; anche per queste è obbligatorio svolgere un anno di pratica preliminare. La fig. 2 presenta i vari percorsi per accedere al ciclo di studi. Fig. 3: aspetti essenziali della formazione – tre approfondimenti tra cui scegliere, molte materie interdisciplinari sono obbligatorie Economia forestale e del legno Qui sono approfonditi gli aspetti aziendali e tecnici dell’economia forestale e del legno. Gli studenti si confrontano inoltre con le peculiarità del mercato del legno e dell’approntamento efficiente della materia prima Legno. Si preparano così in ugual misura per compiti di gestione forestale nell’economia privata o presso gli enti pubblici. Fig. 2: percorsi per accedere al ciclo di studi presso la SUSA Nel 2008, il ciclo di studi in economia forestale è passato dal sistema con diploma al sistema Bachelor. Questa sistematica universitaria permette un confronto a livello internazionale, oltre a favorire il passaggio degli studi tra le diverse sedi accademiche. In tale anno, il ciclo di studi è stato inoltre il Bosco di montagna e pericoli naturali In questo approfondimento, gli studenti si specializzano sugli aspetti legati alla cura e alla gestione dei boschi di protezione. Con il loro profilo, sono predestinati ad attività nell’ambito forestale e ingegneristico delle regioni segue a pagina 4 di montagna. 3 l’ottenimento del certificato d’eleggibilità. I sondaggi eseguiti regolarmente dimostrano che in pratica tutti i neolaureati hanno trovato in breve tempo un posto di lavoro conforme e hanno in parte già fatto progressi considerevoli nella carriera. Il Bachelor SUSA in economia forestale serve per la vita professionale; i campi d’attività potrebbero diversificarsi ancor più in futuro, in virtù del piano di studi ampliato. Grazie alle ondate di pensionamenti previste nei Servizi forestali cantonali, proprio nei prossimi anni saranno particolarmente ricercati ingegneri forestali in grado di occupare funzioni dirigenziali. Con lo studio Master Life-Sciences in scienze agrarie e forestali sussiste inoltre la possibilità di approfondire ulteriormente le conoscenze presso l’istituto universitario. Una proposta Master ampliata in ambito «International Forest Management» è inoltre in preparazione, in collaborazione con il Wissenschaftszentrum München/Weihenstephan. Clotilde Gollut, Bernhard Pauli Approfondimento Ottime prospettive grazie a nuovi approfondimenti Bosco e società Anche questo approfondimento tiene conto delle circostanze caratteristiche della Svizzera. Gran parte dei nostri boschi si trova in zone densamente urbanizzate e deve adempiere a svariate funzioni, dallo spazio ricreativo fino all’approvvigionamento d’acqua potabile, senza perdere di vista la protezione della natura. Ci vogliono specialisti con abilità comunicative, che mettono le loro conoscenze forestali al servizio della popolazione o della pianificazione del territorio. A loro si apriranno possibilità di lavoro in ambito pianificatorio e ingegneristico presso gli enti forestali o della protezione della natura oppure nella formazione e nella consulenza. Le possibilità di scelta e le strutture dei moduli sono nuove, ma ci si mantiene saldamente al principio di base: «Il Bachelor continua ad offrire una solida formazione forestale di base che abilita alla professione, in conformità alle aspettative dei partner dell’economia forestale nei nostri confronti», evidenzia il responsabile del ciclo di studi Bernhard Pauli. Ai professionisti forestali con formazione orientata alla prassi si aprono le strade per molteplici attività nell’economia forestale e del legno vera e propria, nella pianificazione e nell’ingegneria, come pure generalmente negli ambiti che collegano il bosco, il paesaggio e la società. L’essenziale in breve – Il ciclo di studio Bachelor di ingegnere forestale SUP, creato nel 2003 a Zollikofen, incontra ampio consenso. – Dal 2010 sono proposti tre approfondimenti nuovi. – Altre informazioni sul ciclo di studio Bachelor presso la SUSA di Zollikofen e in merito al campo Ricerca e servizi della sezione d’economia forestale su www.shl.ch > Forstwirtschaft Corso di certificato in gestione forestale Un perfezionamento per la prassi forestale Dal dicembre 2009, la divisione Produzione forestale della Scuola universitaria svizzera d’agraria (SUSA) e i Centri di formazione forestale di Lyss e Maienfeld offrono in comune un corso di certificato in Gestione forestale per quadri forestali. L’offerta di perfezionamento fornisce le conoscenze più aggiornate in materia d’economia e di tecniche procedurali a livello universitario, che permetteranno ai partecipanti una gestione aziendale di successo e sostenibile. La formazione comprende complessivamente cinque gruppi di moduli. Gli argomenti spaziano dalla produzione forestale fino all’organizzazione e riorganizzazione, passando per la gestione di imprese forestali. Le persone interessate hanno inoltre la possibilità di frequentare singolarmente i moduli scelti. L’offerta formativa, che termina con un certificato SUP in Gestione forestale, incontra grande consenso. L’annata pilota 2009 ha potuto iniziare al completo, con 19 forestali e una ingegnere forestale. Nel dicembre 2010 inizierà il prossimo corso in lingua tedesca. Da quest’anno è proposto anche un corso in lingua francese; a causa della scarsa richiesta, non sarà tuttavia svolto quest’anno. Informazioni dettagliate per interessati sono costantemente pubblicate in Internet: Buone prospettive professionali per i neolaureati www.shl.bfh.ch > Forstwirtschaft > Weiterbildung Dal 2006, sono entrati nel mondo del lavoro circa 65 ingegneri forestali provenienti da Zollikofen. Parecchi hanno svolto il periodo di pratica richiesto dopo gli studi per Informazioni e iscrizioni 4 Patric Bürgi, telefono 031 910 21 48, [email protected] Esperienze e opinioni sulla formazione presso la SUSA Il Ticino ben rappresentato a Zollikofen sin dall’inizio «battibecco» ha intervistato due ticinesi che sono approdati alla SUSA di Zollikofen da due direzioni diverse: formazione commerciale per il più giovane e formazione forestale per il pioniere. liceale non avrà forse le stesse abilità di chi ha seguito la formazione professionale, ma può aiutare i suoi colleghi nelle materie che non sono state approfondite nella scuola professionale. Allo stesso tempo, quelli del mestiere, possono dare informazioni preziose a chi proviene da un’altra formazione. Il fatto di accomunare nella stessa scuola persone che hanno formazioni diverse, permette di sviluppare la solidarietà e va visto come un’opportunità per tutti. Come giudichi il rapporto con la pratica della formazione fornita presso la SUSA? (Foto mad) Penso che c’è generalmente un buon equilibrio; le escursioni permettono di confrontarsi con la realtà e di interscambiare con operatori delle diverse regioni. L’introduzione del corso GIS, inoltre, rappresenta un notevole salto di qualità e apre nuovi orizzonti, rispetto all’uso della riga e della squadra. Christian Broggi, di Campo Blenio, diplomato nel 2010, ha intrapreso il ciclo di studi SUP in economia forestale dopo la maturità commerciale. Cosa ti ha motivato a intraprendere il ciclo di studi Bachelor in economia forestale? La formazione commerciale mi è piaciuta molto, ma provengo da una realtà rurale e volevo imboccare una strada che mi avrebbe permesso di restare a contatto con la natura. Già da un po’ passavo il mio tempo libero lavorando con un amico in un’azienda forestale a Olivone. Il ciclo di studi della SUSA mi offriva la possibilità di proseguire in tal senso. Dopo la maturità, ho dunque svolto un periodo di Come si presenta il tuo bilancio dopo gli studi presso la SUSA, davanti alla possibilità di affrontare un posto di lavoro/un periodo di pratica? (Foto mad) pratica a Zurigo e poi ho iniziato a Zollikofen. Il mio bilancio è generalmente positivo. A dire il vero, ho iniziato a progetti. Alberto Ceronetti, di Novazzano, diplomato nel 2006, è stato l’unico ticinese della classe di pionieri che ha segnato l’avvio del ciclo di studi SUP in economia forestale e portabandiera del Ticino nel campus della SUSA di Zollikofen. Quali specialità hai scelto e per quale motivo? Il ciclo di studi orientato alla pressi è risultato corrispondere Ho scelto Gestione forestale ed ecologia per i motivi già descritti. A alle tue previsioni? pochi mesi dalla fine del corso, però, un infortunio mi ha allontanato Trattandosi di un ciclo di studi completamente nuovo, che nessuno diversi mesi dalla scuola e mi ha costretto a reimpostare un po’ tutti aveva ancora sperimentato, l’unica previsione possibile era quella di i piani, così ho completato il percorso addentrandomi in GIS. lanciarsi in un’avventura che forse mi avrebbe permesso di aprire più lavorare prima ancora di ricevere il diploma e di discutere la tesi. Attualmente sto svolgendo il periodo di pratica richiesto per l’ottenimento del certificato d’eleggibilità presso la Sezione forestale cantonale, in vista di un incarico in ambito GIS e gestione finanziaria dei strade per il futuro. Come ogni impresa pionieristica, il nostro corso Chi studia presso la SUSA proviene in parte da realtà diverse. è stato infatti caratterizzato da varie rettifiche. Sono però soddisfatto, Come hai vissuto il mix in classe e l’ambiente del campus? Posso dire che l’ho vissuto molto bene. Chi arriva da una formazione segue a pagina 6 5 Trovato un accordo per il calcolo dei contributi dovuti al Fondo per la formazione professionale forestale Approfondimento Ottime prospettive grazie a nuovi approfondimenti soprattutto per quanto riguarda la visione generale su ambienti forestali diversi e la possibilità di conoscere fabbricanti e imprenditori tra i più importanti di tutta la Svizzera. Una sorta di geografia della filiera, con le particolarità regionali. Dopo l’ottenimento del Bachelor, hai trovato subito un impiego interessante? A dire il vero, sono sempre rimasto in con- Giovedì 30 settembre 2010 ha avuto luogo a Bellinzona un incontro con i responsabili del Fondo per la formazione professionale forestale e i colleghi del Fondo cantonale per la formazione professionale. L’esito dell’incontro, oltremodo positivo, ha permesso di fissare le modalità per il calcolo degli importi dei contributi dovuti al Fondo forestale nazionale, con indubbi vantaggi per le aziende e le imprese forestali ticinesi. tatto con l’impresa dove ho svolto l’apprendistato, a cui ho fatto capo, insieme a un Alcune premesse ingegnere forestale, anche per i lavori di Il Consiglio federale, in data 13 novembre 2008, ha decretato l’obbligatorietà generale al Fondo per la formazione professionale dell’organizzazione del mondo del lavoro forestale (Oml) dal 1° gennaio 2009, conformemente al regolamento del 16 luglio 2007 (FUS no. 239, 9.12.2008). semestre e il lavoro di diploma. Un discorso energetico, le cui analisi sono poi confluite nella creazione di Edel Sagl, una società fondata dai principali attori del settore per la gestione dell’Energia del legno nella Regione Mendrisiotto. Per i primi due anni ho diviso il mio tempo tra l’impresa, lo studio d’ingegneria Bomio & Fürst e l’attività di ispettore del tirocinio. Da inizio 2010 proseguo presso Eco 2000 e con l’attività di ispettore. La formazione modulare è riuscita a tener conto delle tue attitudini personali, risp. ti è stata d’aiuto per raggiungere un profilo autonomo? L’obbligatorietà generale si applica a tutte le aziende forestali pubbliche e private (anche individuali) o parti di aziende, che presentano relazioni di lavoro tipiche del ramo forestale e che occupano persone qualificate in professioni curate da Oml forestale o che svolgono attività di cui all’articolo 4 del regolamento del Fondo. Dal 1° gennaio 2010 è pure attivo il Fondo cantonale per la formazione professionale; le ditte contribuiscono al Fondo con una somma pari al 0.9 per mille (0.09%) delle retribuzioni corrisposte ai salariati attivi dell’azienda (massa salariale assoggettata all’AVS). Sicuramente sì. Il programma lasciava abbastanza spazio ai contributi individuali; sono perfino riuscito a difendere certi aspetti legati alla nostra realtà e alla lingua italiana. Nel complesso ho trovato molto positiva la libertà di apporto e l’autonomia lasciate negli esercizi pratici e nelle presentazioni in classe. Ho pure potuto dare un buon contributo nello stabilire contatti tra la scuola e il Canton Ticino. Quali sono le prossime mete professionali? È difficile rispondere. Di sicuro, ho numerose strade aperte. Mi trovo però molto bene dove sono e sto imparando a fare l’imprenditore, senza perdere di vista la formazione professionale. map 6 Ai sensi della Legge federale sulla formazione professionale e della sua Ordinanza le aziende sono assoggettate ad entrambi i fondi; quello nazionale forestale e quello cantonale. Valutando le prestazioni assicurate dai rispettivi fondi si può stabilire l’ammontare dell’importo che le singole aziende devono pagare a ogni fondo. Le prestazioni analoghe riconosciute da entrambi i fondi sono pagate una sola volta, a uno o all’altro fondo. In base ai dati dei regolamenti, i responsabili dei due fondi e i rappresentanti delle imprese forestali, hanno condiviso e adottato una normativa che ottimizza le prestazioni elargite dai due fondi, con vantaggi importanti soprattutto per le ditte e le aziende forestali che formano apprendisti selvicoltori. La decisione 1. Le aziende e le imprese forestali pagano integralmente la quota dello 0.9 per mille della loro massa salariale al Fondo cantonale per la formazione professionale. 2. Le aziende e le imprese forestali, tenuto conto delle prestazioni dei due fondi, pagano al FFP forestale una quota ridotta al 25% dei valori di riferimento (sono esclusi dai contributi i costi restanti dei corsi interaziendali, pagati integralmente dal fondo cantonale). Alcune domande e risposte Quali sono i nuovi valori di riferimento per i contributi al Fondo forestale nazionale? I valori normali di riferimento per il calcolo dei contributi da pagare al Fondo nazionale professionale forestale, fissate nel regolamento del Fondo, sono i seguenti: Fr. 500.00 per il capo azienda Fr. 200.00 per ogni operaio forestale Fr. 100.00 per ogni operaio attivo al 50% o meno Fr. 0.00 per gli apprendisti Ad esempio, un’azienda con 5 selvicoltori o operai forestali impiegati a tempo pieno, un operaio forestale al 50%, un capo azienda e tre apprendisti, deve pagare al Fondo nazionale forestale una quota annuale di Fr. 1’600.00. Nel nostro caso, con la riduzione proposta del 75%, i valori di riferimento (25%) sono i seguenti: Fr. 125.00 per il capo azienda Fr. 50.00 per ogni operaio forestale o selvicoltore Fr. 25.00 per l’operaio forestale a metà tempo Fr. 0.00 per gli apprendisti La stessa azienda con 5 selvicoltori o operai forestali impiegati a tempo pieno, un operaio forestale al 50%, un capo azienda e tre apprendisti, pagherà quindi al Fondo nazionale forestale una quota annua di Fr. 400.00 (con un risparmio di Fr. 1’200.00). Quali sono i vantaggi finanziari per un’azienda ticinese che forma apprendisti selvicoltori? Prima dell’entrata in vigore del Fondo forestale per la formazione professionale e del Fondo cantonale, un’azienda forestale di tirocinio ticinese, per i corsi interaziendali, pagava in media Fr. 2’000.00 per apprendista e per anno. Un’azienda con tre apprendisti in formazione, per i corsi interaziendali avrebbe pagato Fr. 6’000.00 all’anno (Fr. 18’000.00 sui tre anni d’apprendistato). Ad esempio, per un’azienda con tre apprendisti selvicoltori e una massa salariale di Fr. 430’000.00, con il contributo ai due fondi, la spesa annuale è la seguente. Costi annuali per i corsi interaziendali di tre apprendisti: Fr. 0.00 (prima Fr. 6’000.00) Costi per gli esami di fine tirocinio per un apprendista: Fr. 0.00 (prima Fr. 250.00) Contributo annuale al Fondo nazionale (ca. Fr. 425.00) Contributo annuale al Fondo cantonale (ca. Fr. 3’870.00) Anche senza considerare le prestazioni del Fondo forestale nazionale per la formazione professionale, delle quali approfittano anche le nostre aziende forestali (traduzioni, elaborazioni di documenti didattici, riduzione delle tasse d’iscrizione a moduli di perfezionamento, ecc.), rispetto alla situazione antecedente l’entrata in vigore dei due fondi, il beneficio annuale per l’azienda dell’esempio è di ca. Fr. 1’955.00. Il Fondo cantonale per la formazione professionale finanzia 1. I costi del materiale d’esame di fine tirocinio 2. Parte delle spese di trasferta degli apprendisti dal domicilio alla scuola e ai corsi 3. Tutti i costi restanti dei corsi interaziendali Facoltativamente il Fondo può contribuire alle spese della formazione continua e superiore, ad esempio i corsi di preparazione agli esami federali di professione o professionali superiori, le spese per le infrastrutture dei centri di formazione, ciò a dipendenza delle disponibilità del Fondo. Il Fondo nazionale per la formazione professionale forestale finanzia in parte 1. La redazione dei testi per l’insegnamento delle conoscenze professionali e per i corsi interaziendali, dei programmi quadro 2. I costi restanti dei corsi interaziendali (escluso il Canton Ticino: vedi accordo) 3. La preparazione di documenti per le aziende di tirocinio e i formatori aziendali sulla sicurezza e la metodica, l’allestimento di filmati e altri mezzi didattici e informatici 3. La traduzione in italiano e la stampa - dei testi scolastici di conoscenze professionali - dei testi dei corsi specifici per periti d’esame - dei testi dei corsi interaziendali - dei documenti didattici per gli esami professionali - dei testi per la Scuola superiore forestale - dei documenti per i corsi di formazione degli operai forestali. 4. L’elaborazione e l’aggiornamento delle ordinanze e dei regolamenti. 5. La preparazione di progetti a valenza nazionale. 6. La preparazione di nuovi moduli di perfezionamento professionale. 7. La preparazione e la traduzione di mezzi di informazione e marketing per le professioni forestali. 8. L’attività delle Scuole Superiori forestali di Maienfeld e Lyss, della Scuola universitaria professionale di Zollikofen e in generale degli enti forestali riconosciuti che organizzano corsi (riducendo le tasse d’iscrizione per i partecipanti). Fausto Riva, capo Ufficio delle misure promozionali e del vivaio, Sezione forestale cantonale 7 Consegna dei premi da parte di Thomas Hubli, responsabile del progetto. (Foto mad) Classifica Rango CODOC premia le migliori documentazioni della formazione Ciò che in passato si definiva libro di lavoro, si chiama ora Documentazione dell’apprendimento. I primi apprendisti che sono stati formati in conformità alla nuova ordinanza e dunque con la Documentazione dell’apprendimento, hanno terminato la loro formazione in giugno. I migliori lavori per ogni cantone sono stati ammessi alla premiazione organizzata da CODOC a livello nazionale. La Biberburg di Hirschthal ha fatto da degna cornice per la cerimonia di premiazione. Il sabato 11 settembre 2010, tutti i partecipanti e gli sponsor erano invitati all’annuncio della classifica e a un aperitivo e l’amministratore di CODOC, Rolf Dürig, ha potuto dare il benvenuto a una sessantina di ospiti. Nel programma figurava pure la presentazione dell’imponente Biberburg da parte del forestale Urs Gsell. In seguito è giunto il turno dei protagonisti principali, che hanno potuto ritirare i loro premi da un tavolo riccamente imbandito di doni. La premiazione è stata possibile solo grazie al sostegno fornito da sponsor generosi, che hanno permesso la distribuzione di premi in denaro e in sostanza per un valore di circa 6’500 franchi. 8 Con la loro documentazione dell’insegnamento, i giovani hanno dimostrato di avere la volontà e le capacità di descrivere in modo preciso i processi di lavorazione nel corso dell’apprendistato. Il riconoscimento dei nessi e la comprensione delle procedure nell’ambito del lavoro quotidiano vi giocano un ruolo decisivo. La documentazione dell’apprendimento offre all’apprendista e al formatore la possibilità di prendersi del tempo per importanti aspetti del lavoro, permettendo di completare le conoscenze tecniche oppure di osservare i cicli di lavorazione da un’altra prospettiva. Thomas Hubli, responsabile del progetto Premiazione Documentazione dell’apprendimento 1 Nome Cantone Etter, Andreas BL 2 Hänny, Mirco GR 3 Blanc, Romain NE 4 Monn, Andreas AG 5 Steiner, Michael TG 6 Roth, Mathias SO 7 Schönenberger, Nils SG 8 Vionnet, Robin FR 9 Uhr, Ivan SZ Scherrer, Kasper GR Affolter, Kevin BE Akeret, Simon GL Blaser, Lucien NE Caflisch, Flurin GR 10 11– 25 Fankhauser, Peter BE Herzog, Dimitri ZH Honegger, Michael AG Lustenberger, Martin GR Magnin, Alexandre FR Rozgaja, Ivo ZH Rüegger, Christoph SO Schwestermann, Dario VS Trachsel, Dave JU Troxler, Stefan AR Zangerl, Oliver AR Consigli per formatori Periodo di pratica in un’altra azienda Cari formatori, Il presente contributo è dedicato al periodo di pratica durante l’apprendistato, che permette all’aspirante selvicoltore di trascorrere alcune settimane del suo periodo di formazione in un’altra azienda. Nel Canton Vaud, tale periodo di pratica è obbligatorio nel secondo anno d’apprendistato. Non di rado, le persone in formazione sono dell’idea che altre aziende forniscono miglior assistenza ai loro apprendisti, che lì hanno a disposizione materiale più moderno, che l’indennità spese e molto altro è migliore. Nei casi in cui domina tale opinione, per l’apprendista è giunto il momento di farsi un’idea su un’altra azienda e di vedere, se all’altro capo del cantone il bosco è veramente più verde e bello. Quali sono i vantaggi? Per mezzo del periodo di pratica, l’apprendista deve confrontarsi con situazioni nuove. Deve per esempio mettere a prova spirito d’iniziativa e senso di responsabilità: in parte fuori dell’ambiente di lavoro, dove è costretto a più indipendenza, per esempio nell’acquistare e cucinare alimenti. Gli incontri con altri selvicoltori avranno inoltre influssi sul suo modo di lavorare e sui suoi rapporti con altre persone. Dovrà pure eseguire lavori che non aveva ancora conosciuto nel suo consueto ambito lavorativo. Questa esperienza formativa, lontano da casa e dal posto di lavoro abituale, permetterà all’apprendista un arricchimento in molti campi d’attività e un consolidamento della sua autostima. Quali sono gli svantaggi? Può darsi che farà esperienze che lo confondono o addirittura lo sconcertano. Penso Inserto estraibile che questo tipo di stress sia assolutamente accettabile. Sarà obbligato a destreggiarsi con le nuove situazioni, che gli faranno sorgere dubbi, ma anche consolidare le conoscenze già acquisite. Le esperienze fatte dimostrano che un cambiamento dell’azienda formatrice per un breve periodo (circa 4 mesi) non costituisce uno svantaggio, ma piuttosto un contributo alla maturazione. Qual è il ruolo del formatore? Per il soggiorno presso un’altra azienda, è importante assicurare la continuità dell’assistenza dell’apprendista, ossia scambiare informazioni importanti tra i rispettivi formatori (grado raggiunto nella formazione, obiettivi dello stage) e organizzare la valutazione dell’apprendista durante il periodo di pratica. Si raccomanda pure di regolare un minimo di aspetti pratici e formali (stipendio, assicurazioni, ecc.) prima dello stage. La Suva ha sviluppato in proposito una documentazione di sussidio (scheda informativa e modelli di contratto). Vedi www.suva.ch/aziende-forestali È piacevole assistere all’evoluzione del proprio apprendista. Come formatore, vedo sovente i progressi a livello tecnico, fisico e umano che hanno contribuito a liberare l’apprendista da insicurezze in determinati ambiti. Fornirà nuovi impulsi agli altri collaboratori anche la sua sostituzione temporanea in seno all’azienda. Visitando l’apprendista durante il periodo di pratica con tutta la squadra, gli dimostriamo che il suo lavoro c’interessa. Allo stesso tempo, questa visita può rafforzare lo spirito di squadra all’interno dell’azienda. 9 Riassumendo Il lavoro in un altro posto è più oppure meno impegnativo? Altre aziende si occupano meglio delle persone in formazione? Nel frattempo, il mio apprendista è cosciente del fatto che in ogni caso è semplicemente solo diverso. Molto probabilmente, si renderà conto del fatto che il suo consueto ambito lavorativo non è poi così male. Dopo queste settimane, il formatore si troverà di fronte a un giovane con rinnovata motivazione, arricchito da nuove e interessanti esperienze professionali. Potrebbe perfino portarci nuovi impulsi, come per esempio l’uso di nuovi utensili o di nuovi metodi di lavoro. Tra qualche anno poi, come selvicoltore AFC, potrà spiegare agli apprendisti i vantaggi di un periodo di pratica in un’altra azienda, incoraggiandoli a farlo. Per il periodo di pratica del proprio apprendista vanno osservati i seguenti aspetti – Lasciate che sia il vostro apprendista a scegliere l’alloggio nel luogo in cui andrà a stare. – Dovrà occuparsi da solo anche del trasporto alla scuola professionale, all’appartamento provvisorio e a casa sua. – Sin dall’inizio dello stage, verificate presso i suoi genitori che non ci siano problemi di particolare rilievo. – Informatevi presso il suo nuovo formatore su come va con l’integrazione nell’azienda. – Organizzate il dialogo tra un apprendista che ha già svolto un simile periodo di pratica esterno all’azienda e uno che lo sta per affrontare. – Concordare il contesto e le regole del gioco (obiettivi dello stage, stipendio, assicurazione, ecc.). Per un praticante che proviene da un’altra azienda, vanno osservati i seguenti aspetti – Accogliete il praticante in un ambito cordiale e socievole. – Aiutatelo a conoscere la nuova regione e le diverse attività. – Lasciategli fare diversi lavori. – Badate a una buona integrazione nella vostra azienda. – Non dimenticate di ringraziarlo per il lavoro che ha svolto. – Concordare il contesto e le regole del gioco (obiettivi dello stage, stipendio, assicurazione, ecc.). Foto mad François Villard 10 Notizie da CODOC Notizie in breve Schede di controllo per edilizia e pronto soccorso I lavori per il certificato federale di formazione pratica sono entrati nel vivo All’inizio di settembre, sono iniziati attivamente i lavori legati alla formazione di base biennale con certificato federale di formazione pratica nell’economia forestale. Per lo sviluppo dell’ordinanza e del piano di formazione è stata istituita una commissione di riforma nella quale, oltre ai rappresentanti del settore, sono presenti anche l’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia e i servizi della formazione professionale. La formazione di base biennale dovrà essere rivolta a giovani con attitudini pratiche, che hanno difficoltà a livello scolastico. Gli aspiranti dovranno ricevere una formazione principalmente nella raccolta del legname (compresa la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute). Tra i primi lavori figura lo sviluppo di un profilo delle qualifiche e del piano di formazione. La formazione di base biennale con CFP nel settore forestale non potrà essere introdotta prima del 2013. Le due nuove serie di schede di controllo sono terminate e saranno stampate prossimamente. Potranno essere acquistate presso CODOC, approssimativamente da metà gennaio. Ambedue sono state sviluppate come supporto didattico per i corsi interaziendali; possono tuttavia essere impiegate anche in azienda, per la formazione degli apprendisti o a titolo di ripasso. Aggiornamento del manuale di conoscenze professionali per selvicoltori Come ormai noto, le regole commerciali svizzere per il tondame sono state riviste e ripubblicate. Ciò si ripercuote anche sul manuale di conoscenze professionali per selvicoltrici e selvicoltori. Il capitolo 3, Raccolta e misurazione del legname, conformemente aggiornato, sarà disponibile alla fine dell’anno in formato PDF. Persone in formazione e docenti delle scuole professionali potranno scaricarlo da www.codoc.ch. Determinare alberi e arbusti con l’iPhone L’aiuto alla determinazione, fornito in passato da un buon libro, è ora disponibile anche in formato digitale. Alberi e arbusti indigeni possono essere determinati facilmente con iPhone, iPod-Touch o iPad. L’applicazione, che può essere acquistata nell’Apple Store per Fr. 15.-, è una proposta del collaboratore di CODOC Gerry Ziegler e del programmatore Andreas Garzotto. CODOC ha messo a disposizione il materiale fotografico. Altre informazioni: www.iforest.ch «battibecco» come supporto pubblicitario D’ora in avanti, «battibecco» potrà servire per pubblicare inserzioni. Il bollettino esce in tre lingue ed è ormai inviato a circa 5000 destinatari. Le tariffe per le inserzioni sono ottenibili presso la segreteria di CODOC. Il termine per le inserzioni nella prossima edizione è il 15 marzo 2011. Suggerimento per internauti: www.ist-aicardi.it/sitosic/ Uno sguardo fuori dell’orticello, per visitare questo bellissimo sito, che permette di visitare virtualmente una regione e di raccogliere spunti interessanti per la presentazione di progetti. Il fondo per la formazione professionale forestale è ben avviato Gli introiti del FFP forestale nel 2010 sono leggermente inferiori al previsto importo di 1,1 Mio. di franchi. Il FFP è tuttavia soddisfatto dell’andamento del 2010; la riscossione dei contributi e l’erogazione di sussidi sono ormai ben assestate. Quest’anno, il FFP forestale ha sostenuto per la prima volta anche la formazione professionale superiore: attraverso i contributi, si sono così ridotti i costi per diversi moduli di base e la formazione di forestale. Informazioni sul FFP forestale (rendiconto e rapporto annuale 2009, preventivo 2010) sono consultabili su www.ffp-forestale.ch. Nuovo presidente per la CQF Patrick Rhyner, forestale a Bilten e Niederurnen, è stato designato da Oml forestale Svizzera come nuovo presidente della Commissione qualità nel settore forestale (CQF). Sostituisce Otto Raemy, che ha presieduto la commissione dall’inizio del 2006 e si è ritirato per assumere altri incarichi. La CQF coordina e sorveglia anzitutto la formazione continua a moduli ed è competente per gli esami professionali di conducente di macchine forestali, responsabile per l’impiego della teleferica forestale e selvicoltore caposquadra. Nuovi profili di competenze per professioni forestali Oltre 15 anni fa sono state introdotte le formazioni e gli esami professionali di selvicoltore caposquadra e di conducente di macchine forestali e, alla fine degli anni 90, si è aggiunta quella di responsabile per l’impiego della teleferica forestale. Allo scopo di trarre un bilancio, fare un punto della situazione, e volgere lo sguardo verso il futuro, nella scorsa primavera sono state organizzate 2 riunioni di lavoro con rappresentanti delle professioni in questione. Il risultato è rappresentato da profili di competenze aggiornati, di cui sarà tenuto conto nella revisione dell’ordinanza, attualmente in corso. La relazione sugli incontri di lavoro può essere scaricata da www.codoc.ch > Oml forestale. Adeguamento del corso di responsabile per l’impiego della teleferica forestale Dal maggio 2009 al maggio 2010, i moduli del corso di responsabile per l’impiego della teleferica forestale sono stati esaminati attentamente da un gruppo di lavoro ibw/BZW Maienfeld. Gli obiettivi principali consistevano nell’analisi delle esperienze fatte e nella verifica di conformità del corso allo stato più recente della tecnica. I moduli sono stati adeguati in alcuni campi. È inoltre stato aumentato a 8 il numero dei moduli obbligatori. Le descrizioni dei moduli si trovano sotto www.codoc.ch; il prossimo corso inizierà il 28.3.2011. Informazioni: www.bzwmaienfeld.ch. Conoscete siti Internet interessanti nell’am-bito del bosco e dell’economia forestale? CODOC ricompensa con Fr. 50.– ogni suggerimento pubblicato in questa pagina. 11 P. P. 3250 Lyss Avete traslocato o il vostro indirizzo è sbagliato? Segnalateci subito il cambiamento o la correzione di recapito (CODOC: tel. 032 386 12 45, fax 032 386 12 46, [email protected]). Anche i nuovi abbonati sono benvenuti: «battibecco», periodico della formazione professionale in campo forestale, esce tre volte l’anno ed è inviato gratis a tutti gli interessati. Carta bianca Una selvicoltrice ha accompagnato la guardia aerea svizzera di soccorso Claudia Tschudin lavora come selvicoltrice, fa parte dei vigili del fuoco volontari ed è stata tre settimane in viaggio come reporter nell’ambito del Rega-Tour. Tra volo in elicottero e taglio di filmati, la simpatica giovane di Waldenburg si è presa un po’ di tempo per fare una retrospettiva su quanto vissuto. Claudia Tschudin ha riposto la motosega e per tre settimane è stata in azione per la Guardia aerea svizzera di soccorso. (Foto Rega) 12 8 Selvicoltrice, vigile del fuoco, reporter della Rega. La giovane donna dagli occhi espressivi sembra amare il rischio. Claudia Tschudin ride tuttavia difendendosi: «Non sono per nulla un’avventuriera nata! M’interessa soprattutto il soccorso.» Per questo motivo, la 24enne si è candidata al RegaTour 2010, inteso dalla Guardia aerea svizzera di soccorso come campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani, come si può leggere nel rispettivo blog. Dopo una breve formazione in materia di videofilmati e di redazione giornalistica ha partecipato alle esercitazioni della Rega. Pur non essendo titolare di una formazione medica o giornalistica, è riuscita a convincere la giuria e ha vinto il casting. Si mostra leggermente imbarazzata. «Forse hanno pensato che come selvicoltrice avessi una certa volontà di resistenza e per l’attività di pompiere un’idea su situazioni simili.». Come si presenta una tale documentazione essenziale su www.myrega.ch? Musica che è una via di mezzo tra «Tagesschau» e «Le strade di San Francisco». Tre uomini davanti a un elicottero, allineati nel mirino della telecamera. Sguardo serio, capo scoperto. «I soccorritori della Rega in azione! Tra loro, due giovani reporter! A fior di pelle e in esclusiva!», annuncia una voce carica di significati. Per quanto la premessa ricordi una serie americana, i filmati di due minuti che vi fanno seguito, prodotti da Claudia Tschudin e dal suo collega due volte al giorno, sono interessanti, commoventi e ben lontani dalla pura ricerca di effetti. «Era da un pezzo che non imparavo tanto in così poco tempo», sintetizza la giovane in merito a queste settimane presso la Rega. Le sono piaciute molto le esercitazioni sulla parete Nord dell’Eiger. La sfida più importante è stata rappresentata dal giorno in cui si sono susseguiti quattro interventi, praticamente senza sosta, tra le altre ragioni anche per l’infortunio di un taglialegna. «Pur non conoscendolo», afferma la selvicoltrice, «sapevo che la vittima dell’infortunio era un collega di lavoro.» Sebbene nel blog del Rega-Tour meditava sull’eventualità di seguire anche la formazione paramedica, non intende precipitare gli eventi: «Sono molto soddisfatta della mia professione.» Il Forstrevier Oberer Hauenstein, dal cui portale Internet sorride l’ormai celebre collaboratrice, potrà così tirare un sospiro di sollievo. Michèle Faller (Questo servizio è apparso nella Basler Zeitung di venerdì 8 ottobre 2010. «battibecco» lo riporta in forma leggermente abbreviata.) Carta bianca: spazio per le vostre linee! Dall’agosto 2010, su questa pagina è data carta bianca a tutte le persone interessate; ossia la libertà di esprimersi su un argomento scelto liberamente nell’ambito della formazione forestale. Può trattarsi di un’offerta particolare, del resoconto di un’esperienza o di un commento arguto; se possibile, con illustrazione pertinente. Attendiamo con piacere le vostre proposte! Siete invitati a contattare la redazione: [email protected] oppure [email protected]