Secondo sondaggio europeo sulla qualità della vita: Vita familiare e
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Secondo sondaggio europeo sulla qualità della vita: Vita familiare e
Secondo sondaggio europeo sulla qualità della vita Vita familiare e lavoro Sintesi Introduzione DIl cambiamento demografico e gli sviluppi del mercato del lavoro stanno influenzando la vita lavorativa e familiare degli europei con importanti conseguenze per il futuro. La variazione demografica è stata causata da nuovi modelli di formazione della famiglia e dalla mutazione dei ruoli maschili e femminili tra le pareti domestiche, oltre che dal prolungamento dell'aspettativa di vita e dalla mobilità geografica. Le trasformazioni nel mercato del lavoro hanno creato maggiore instabilità economica e precarietà, nonché la crescita della produttività e della flessibilità lavorative. Il secondo Sondaggio europeo sulla qualità della vita (EQLS), condotto nel 2007 dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound), offre un’ampia panoramica sulle diverse realtà sociali esistenti nei 27 Stati membri dell’UE, in Norvegia e nei paesi candidati, Croazia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Turchia. Questa relazione analizza la tematica della vita familiare e del lavoro in Europa, cercando soluzioni per raggiungere un migliore equilibrio tra esigenze lavorative e responsabilità familiari. Le pressioni determinate dall'aumento della flessibilità dello status occupazionale (meno posti di lavoro a lungo termine e a tempo pieno), dall'orario di lavoro (orari non standard, lavoro più intenso) e dalla mobilità, nonché da una crescente precarietà dei posti di lavoro e delle carriere professionali, riguarda soprattutto le donne e contribuisce a creare tensioni tra vita lavorativa e familiare. La relazione esamina tali tensioni e il contesto dei diversi assetti istituzionali, delle strutture del mercato del lavoro e dei fattori culturali, ciascuno dei quali costituisce un elemento importante per riconciliare la vita lavorativa e familiare nella società odierna. Contesto politico Le politiche dell'Ue volte a riconciliare la vita lavorativa e quella familiare hanno gradualmente modificato il proprio ambito; dalla parità di trattamento sul lavoro di donne e uomini, alla necessità di una maggiore occupazione per stimolare la crescita economica, sistemi per ottenere un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e, più recentemente, mezzi per agevolare la crescita dei tassi di natalità. In particolare, nell'ultimo decennio, queste politiche sono state ridisegnate per evidenziare il fatto che l'equilibrio tra lavoro e vita privata, la divisione in base al sesso del lavoro remunerato e non remunerato e la crescita del tasso di natalità sono tutti ambiti politici altrettanto importanti. Secondo la Commissione europea: “Le politiche a favore della conciliazione della vita privata e della vita professionale rispondono a sfide economiche e demografiche a lungo termine e vanno quindi rafforzate per stimolare la crescita”. Risultati principali Vita familiare I risultati mostrano una notevole diversità nei modelli familiari tra paesi e gruppi di paesi in Europa. L'organizzazione familiare degli europei differisce maggiormente nelle prime fasi della vita familiare (iniziare una relazione e divenire genitori) e nelle ultime (il "nido vuoto" e le fasi di separazione) e hanno un'evidente dimensione di genere. Vivere in coppia con figli è la situazione predominante per le persone tra i 35 e i 49 anni e quella che presenta le minori variazioni nei diversi paesi. Il carico di lavoro domestico è associato principalmente alle responsabilità di assistenza; il tempo dedicato ai figli è maggiore rispetto a quello necessario per prendersi cura di familiari anziani o disabili. Vi sono considerevoli disparità di età e di sesso nella quantità di tempo trascorso svolgendo attività non remunerate e nell'impegno quotidiano dedicato all'assistenza e ai lavori domestici. Le persone tra i 35 e i 49 anni, in particolare le donne, sono gravate dal maggior carico di lavoro non remunerato, seguite dalle persone tra i 25 e i 34 anni. Diversamente da quanto accade per gli uomini, il tempo trascorso dalle donne in attività non remunerate e l'impegno quotidiano non variano particolarmente a seconda dei paesi. L'estensione del divario di genere è legata alla percezione dei ruoli e la valutazione soggettiva della disparità tra i sessi in ambito domestico è coerente con l'immagine oggettiva: gli uomini confermano di occuparsi di meno della propria equa parte di lavori domestici mentre le donne dichiarano di fare più di quanto spetti loro. Equilibrio tra lavoro e famiglia Nel complesso, i cittadini europei sono meno soddisfatti della quantità di tempo che trascorrono con le proprie famiglie che di quella che passano al lavoro, poiché la vita familiare ha raggiunto un maggiore adattamento alle esigenze lavorative rispetto all'organizzazione lavorativa nei confronti della vita familiare. Esistono sostanziali differenze tra i paesi per quanto riguarda le motivazioni che portano a un equilibrio non soddisfacente tra lavoro e famiglia. Nei paesi nordici, così come nei paesi del Benelux e in Francia, il mancato raggiungimento di un equilibrio positivo tra lavoro e vita privata è dovuto alla scarsità di tempo. Nei paesi dell'Europa centrale e orientale e nei paesi candidati l'equilibrio tra lavoro e famiglia è pregiudicato soprattutto dalla stanchezza, dovuta a condizioni di lavoro precarie derivanti da lunghi orari di lavoro. Sembrerebbe che raggiungere un equilibrio tra il lavoro e la famiglia sia più semplice nei paesi di lingua tedesca e in quelli anglosassoni: ciò può essere spiegato dalla proporzione inferiore in questi paesi di coppie con doppio stipendio e di madri sole lavoratrici. L'equilibrio tra lavoro e famiglia dipende anche dal numero di figli e dalla loro età. I tempi diventano più stretti con l'aumentare del numero dei figli, e si riducono ulteriormente per i genitori di bambini piccoli. Benché l'assistenza a familiari anziani sia meno diffusa dell'occuparsi dei figli, tale attività si rivela, per coloro che la svolgono quotidianamente, impegnativa quanto la cura dei bambini. Equilibrio tra lavoro e famiglia e soddisfazione di vita Nonostante l’emergere di rapporti familiari e sociali meno vincolanti e più complessi (che generano preoccupazione riguardo all'indebolimento dei contatti familiari), la famiglia rimane in Europa la sfera principale della socialità e del sostegno. Le coppie con figli che possono fare affidamento sulla famiglia sono più felici di quelle senza figli, di coloro che non hanno un partner o che non possono contare su alcun tipo di aiuto finanziario, morale o di assistenza da parte delle proprie famiglie o degli amici. I genitori soli sono quelli che hanno il più basso livello di soddisfazione di vita. dovuto a obblighi professionali o familiari comporta una sostanziale riduzione della soddisfazione di vita. Le donne che lavorano fuori casa e vivono il conflitto tra lavoro e famiglia tendono a essere meno soddisfatte nei confronti della vita delle donne che lavorano unicamente in casa. Ciononostante è la disoccupazione ad avere l'impatto più negativo sulla soddisfazione: anche coloro i quali dichiarano un alto livello di conflitto tra lavoro e famiglia sono molto più soddisfatti rispetto alla vita rispetto alle persone disoccupate. Indicatori politici Dato che la crescita dei livelli di occupazione e della popolazione svolge un ruolo importante nel garantire uno sviluppo sostenibile, le politiche che favoriscono la transizione alla vita adulta (in particolare l'ingresso nel mondo del lavoro) devono essere considerate in rapporto al sostegno che offrono alle relazioni e alla condizione di genitore. Le politiche mirate a creare condizioni adeguate per combinare la vita familiare con il lavoro non devono dare come risultato solo un migliore adattamento del lavoro alle esigenze familiari, ma devono influenzare positivamente l'equilibrio tra lavoro e vita privata e la soddisfazione dei singoli individui nelle società contemporanee. I miglioramenti nei servizi di assistenza per le persone anziane possono essere d'aiuto per le reti familiari nell'adempiere alle loro responsabilità di assistenza. La ridistribuzione dell'assistenza in termini di genere, di organizzazione formale o informale e di diversificazione dei servizi di assistenza costituisce una questione fondamentale delle politiche di riconciliazione. Sono particolarmente necessarie misure per promuovere la ridistribuzione dell'assistenza tra uomini e donne all'interno della famiglia. Si deve prestare una maggiore attenzione al crescente disequilibrio tra domanda e offerta di assistenza per familiari anziani e disabili, soprattutto nei paesi dell'Europa centrale e orientale. Per ulteriori informazioni Gli europei con un lavoro sono più soddisfatti rispetto ai cittadini economicamente inattivi e ai disoccupati. Tuttavia la sensazione di un carico di lavoro eccessivo La relazione EQLS Family life and work è disponibile online all'indirizzo: http://www.eurofound.europa.eu/publications/htmlfiles/ef1002.htm La relazione generale EQLS e ulteriori analisi secondarie dei dati del sondaggio sono disponibili sul sito Internet di Eurofound all’indirizzo: http://www.eurofound.europa.eu/areas/qualityoflife/eqls/ Teresa Renehan, addetto all’informazione [email protected] EF/10/02/IT 1