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Sotto il cielo
Il Gran Paradiso all’improvviso,
tra aromi e verdure a km zero
Per riconciliarsi con la natura
I palati gourmand possono scalare le vette del sapore. E arrivare sino al Bellevue Hotel & Spa di Cogne, dimora alpina griffata
Relais & Châteaux, costruita nel 1925 dalla famiglia Cuneaz. Qui, la natura incontaminata del Parco Nazionale del Gran Paradiso incornicia l’ospitalità di quarta generazione, oggi rappresentata da Laura Roullet. Immersi nel verde dei prati di Sant’Orso,
al ristorante La Terrasse, si gustano le creazioni dell’executive chef Fabio Iacovone, una stella Michelin a Le Petit Restaurant,
spazio gourmet dell’hotel con una cantina di ben 1.200 etichette. Nel piatto? Zucchine e verdurine dell’orto, trota di Lillaz affumicata con salsa allo yogurt e pan brioche, tagliolini ai funghi porcini e fiori di zucca, rosette di vitello alla valdostana. Pietanze
che attingono dal territorio e dai prodotti coltivati nell’orto di casa, dall’insolita forma circolare. E per chi ama le passeggiate
tra marmotte e camosci? C’è La maison à l’Alpage, la baita raggiungibile attraverso un suggestivo sentiero nel bosco della Valnontey: da giugno sino all’inizio di settembre, tutti i venerdì, sono organizzate escursioni guidate per trascorrere una giornata
all’aperto e assaggiare specialità quali polenta (cotta nel paiolo di ghisa) e brossa (“crema” ottenuta dal siero di latte riscaldato),
carni e verdure alla griglia, formaggi e crostate. Da non perdere anche il caratteristico Bar à Fromage restaurant de montagne
dell’hotel, dove deliziarsi con le declinazioni della via lattea.
La Terrasse
Rue Grand Paradis 22 - Cogne - Aosta
Tel. 0165 74825
[email protected]
www.hotelbellevue.it
Coperti all’aperto: 35 con vista
sul Gran Paradiso
Prezzo medio: 50 euro a pranzo
Piatto dell’estate: tagliolini ai funghi porcini
e fiori di zucca
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d’estate
Per una fuga romantica
al profumo di mare
Un giro panoramico per il Bel Paese, tra
pennellate di verde, sfumature d’azzurro,
scorci marini, lacustri visioni e prospettive
montane. Immersi nella natura o vis à vis con
le icone monumentali italiane, ecco dehors,
giardini, terrazze e spiagge dove assaporare
creazioni ad alto tasso gourmet
di Mariarosaria Bruno
e Cristina Viggè
Escargot
Via Marco Polo - Costa Rei – Muravera - Cagliari
Tel. 070 9947206
[email protected] - www.escargotrestaurant.com
Coperti all’aperto: da 2 a 10 in riva al mare (su prenotazione)
Menu degustazione: “Acqua” e “Sabbia” (6 portate a 70 euro),
“Istintivo” (4 portate secondo mercato a 50 euro, per tutti gli
ospiti del tavolo), “Primo Appuntamento” (2 portate a scelta
dello chef a 30 euro, per tutti gli ospiti del tavolo, disponibile
ogni giorno tranne sabato e festivi)
Piatto dell’estate: La mia storia nei miei ravioli
Il gusto della Sardegna pieds dans l’eau
Le acque cristalline e la candida sabbia di Costa Rei, la cucina gourmet di Fabio Groppi. La scenografia è perfetta al ristorante
Escargot, dove un tavolo esclusivo regala emozioni per due in riva al mare, mentre nel patio una fresca brezza sfiora un raffinato
salottino en plein air. Il cuoco di casa ammalia con portate che esaltano i sapori del territorio e raccontano un percorso professionale che parte dalla Liguria e approda in Sardegna. Così, accanto a piatti come Porca L’oca, scaloppa di foie gras al mirto rosso
avvolta da pancetta di maialetto sardo con insalata di funghi estivi, sono servite creazioni quali La mia storia nei miei ravioli.
Ovvero? Cinque diversi tipi di pasta ripiena, che segnano le tappe biografiche dello chef: Piemonte, con il plin a base di guancia di vitello brasata e tartufo; Alto Adige, con raviolo di rapa rossa e farcitura di graukäse della Val Badia; Emilia Romagna, con
ricotta, parmigiano reggiano 36 mesi e spinacino fresco; Liguria, con branzino e olio al pesto; Veneto, con ripieno di trippa di
coniglio. Poi, per un brindisi sulla spiaggia, ci sono i vini selezionati dal sommelier Nicola Mascarello. Chiose nettarine a pietanze creative e colorate, che riflettono tutte le sfumature di una terra tanto magica quanto selvaggia.
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Per divenire attori dell’eterno spettacolo della Capitale
Vacanze romane e uno scenario
a tu per tu con il Colosseo
Nella Città Eterna, l’Anfiteatro Flavio si tocca con un dito. Accade nella magica cornice di Aroma, il ristorante illuminato da un
astro Michelin che svetta all’ultimo piano di Palazzo Manfredi, dimora cinque stelle lusso siglata Relais & Châteux: una terrazza panoramica affacciata sulla Roma imperiale, che regala una vista mozzafiato sulla Domus Aurea, sul Colle Oppio e sul vicino
Colosseo. Infatti, se nella sala interna le nuance neutre del sabbia, del mauve e del rosa antico dialogano con i colori della storia e dei suoi monumenti, in una continuità spaziale enfatizzata dalle vetrate scorrevoli che circondano l’oasi gastronomica, ai
tavoli esterni la grande bellezza capitolina si svela senza filtro, tra piante aromatiche e sentori mediterranei. In cucina, lo chef
stellato Giuseppe Di Iorio si fa impeccabile interprete della tradizione, con un’accurata selezione di materie prime provenienti
da produttori locali: si va dai rigatoni di kamut con guanciale croccante, caponata di melanzane e ricotta stagionata alle costolette d’agnello; dalla sella di coniglio marinata, capperi fritti, fonduta di formaggi nostrani e concentrato di pomodoro, ai ravioli di panzanella e baccalà su passatina di pomodoro all’agro. Gusti ben definiti, da assaporare su un palcoscenico d’eccezione.
Illuminato dalle candele e incorniciato da una fioriera che corre lungo la balaustra.
Aroma
Via Labicana 125 - Roma
Tel. 06 97615109
[email protected]
www.aromarestaurant.it
Coperti all’aperto: 30 in
terrazza
Prezzo medio: 120 euro
Piatto dell’estate: ricciola
scottata in crosta di sesamo
e semi di papavero marinata
al caffè su crema di olive nere
e salsa al mango
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Per spiccare il volo nel blu dipinto di blu
L’Olivo
Il Riccio
Via Capodimonte 14 – Anacapri – Capri - Napoli
Tel. 081 9780560
[email protected] - www.capripalace.com
Via Gradola 4 - Anacapri - Capri - Napoli
Tel. 081 8371380
[email protected]
Coperti all’aperto: 100
Menu degustazione: “Alla scoperta della cucina di Andrea”
(5 portate a 150 euro; 7 portate a 170 euro;
9 portate a 200 euro)
Piatto dell’estate: ravioli di totani e patate con pappa
al pomodoro e crema di provola
Coperti all’aperto: 170
Menu degustazione: 120 euro (6 portate, vini esclusi)
Piatto dell’estate: linguine con astice e frutti di mare
Bistrot Ragù
Via Capodimonte 14 - Anacapri - Capri - Napoli
Tel. 081 9780111
[email protected]
Coperti all’aperto: 60
A Capri, sotto il segno delle stelle
La dolce vita è di scena al Capri Palace Hotel & Spa, 5 stelle lusso in un paesaggio unico. Si pranza a Il Riccio, ristorante e beach
club a pochi passi dalla Grotta Azzurra, dove lo chef stellato Salvatore Elefante propone una cucina mediterranea che attinge
dalle onde. Specialità come le linguine con astice e frutti di mare, i plateau con tartufi, vongole, ostriche, gamberi e scampi o il
pesce bandiera con melanzane e pomodorini. Mentre nella “stanza delle tentazioni” è irresistibile il richiamo della pasticceria
napoletana. Per un lunch informale all’insegna della tradizione, invece, c’è il Bistrot Ragù, terrazza con vista dove assaggiare
tipicità come i ravioli capresi. E a cena? Nel patio panoramico de L’Olivo, salotto open air a 2 stelle Michelin, regno di Andrea
Migliaccio. Qui prendono forma in pietanze quali ravioli di totani e patate con pappa al pomodoro e crema di provola; mosaico di pesce azzurro e spigola di lenza scottata con friarielli. Creazioni da abbinare a una delle 10mila bottiglie della cantina.
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Per vivere una favola metropolitana
Sapessi com’è strano trovarsi
in un giardino principesco a Milano
Un inaspettato angolo bucolico nel cuore della city, il talento di un giovane cuisinier e il savoir-faire a cinque stelle lusso firmato Principe di Savoia. Questi gli ingredienti di Acanto, oasi gourmet dell’elegante hotel meneghino. Qui, i piatti dello chef
Alessandro Buffolino, originario di Benevento, con la bella stagione si assaporano nel suggestivo giardino all’italiana, dove una
fontana del Settecento domina imperturbata la scena. Da qualche mese alla regia del ristorante, dopo l’esperienza stellata accanto a Fabio Ciervo alla Terrazza dell’Eden di Roma, il cuoco di casa prende per la gola con portate leggiadre che sfoggiano
grande tecnica e giochi di consistenze, tra frutti, schiume, jus (reminiscenze del suo periodo al fianco del tristellato francese
Michel Guerard) e liquide sapidità. Ecco allora il tenero carpaccio di manzo con polvere-cipria all’olio, crema di parmigiano,
guacamole e insalatina, servito con shot di fragole e pomodoro; l’inedita crème brûlée di scampi con lingua di vitello, curry e
caffè o l’agnello in crosta di pane con rabarbaro, yogurt, spinacini e jus alla liquirizia. Da provare anche i paccheri cacio e pepe
con ricordo di ossobuco, che raccontano il viaggio professionale dello chef, dalla Capitale a Milano. Per una dolce chiosa? Voilà
l’aromatica crema di Mojito vaporizzata al profumo di limone. Essenza homemade, come il limoncello servito a fine pasto. Nel
calice, i vini selezionati dalla chef sommelier Mara Vicelli e dalla restaurant manager Alessandra Veronesi. Orchestratrici delle
oltre 700 etichette della carta.
Acanto
Piazza della Repubblica 17 - Milano
Tel. 02 62302026
Acanto.HPS@dorchestercollection.
com - www.dorchestercollection.com
Coperti all’aperto: 30 nel giardino
all’italiana
Menu degustazione: a 90 Euro
(5 portate a scelta dalla carta, acqua e
caffè inclusi); a pranzo, “La tavolozza
dello chef” a 35 Euro con primo, secondo
e contorno in un’unica portata
(acqua e caffè inclusi)
Piatto dell’estate: carpaccio di manzo,
parmigiano, polvere d’olio, avocado,
pomodoro, fragola
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Per marinai
dall’animo ricercato
Ristorante Uliassi
Banchina di Levante 6 – Senigallia - Ancona
Tel. 071 65463
[email protected] - www.uliassi.it
Coperti: 15-20 in terrazza
Menu degustazione: “Uliassi Lab” e “I Classici” (10 portate a 130 euro, bevande escluse); “Easy Lab” e “Easy Classico”
(6 portate a scelta dallo chef a 95 euro, bevande escluse); street food sulla Rotonda a Mare (6 euro l’uno)
Piatto dell’estate: omaggio a Mario Giacomelli
Sulla spiaggia di velluto, creazioni
d’autore e street food marchigiani
Nella playlist dei gourmand non può proprio mancare. Ed è pure un punto di riferimento dell’estate Senigallia style. Illuminato
da due astri Michelin, il ristorante che vede protagoniste le prelibatezze di Mauro Uliassi è un approdo sicuro per chi è in cerca
di gusto e relax. Si affaccia proprio sulla spiaggia, lungo la banchina che percorre il lungomare cittadino. Accarezzati dalla brezza
marchigiana, gli ospiti possono optare per piatti di grande appeal, che rendono onore a delizie ittiche e terrene sapientemente
elaborate: ricciola alla puttanesca, insalata di orecchie di maiale con murici e calamaretti e omaggio a Mario Giacomelli, esplosione di sapori marini che gioca con verdure dell’orto e nero di seppia, in onore del celebre fotografo nativo della cittadina senigalliese. E per assaggi da gustare “on the go”? Dalla fine di luglio sino al 20 agosto, c’è il cibo di strada griffato Uliassi, proposto
sulla poco distante Rotonda a Mare. Qui, sono di scena specialità come la lasagna d’amare, il sandwich di alici con pecorino e
tartufo nero, la zuppa di patate affumicata con pesce, i bombolini fritti con crema o il tiramisù. E le stelle si portano a spasso.
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Per abbandonarsi alle braccia d’Abruzzo
Davanti alla Maiella
soffia il vento del Vate
I Tinari abitano qui. Dove il padre Adriatico è un po’ lontano, ma è vicinissima la Montagna Madre: la Maiella. Che tutti i giorni
si fa sentire, col suo leggero alito divino. E si fa notare, con la sua massiccia presenza. Lì, di fronte alla grande terrazza sospesa
sul verde abruzzese di Guardiagrele. Quella di Villa Maiella: in origine, fiaschetteria-trattoria; oggi, ristorante stellato. Sempre
animato dalla passione della Tinari family: Angela e Arcangelo (madre e figlio in cucina); Pascal (l’altro figlio) in sala e babbo
Peppino a supervisionare il tutto. E a seguire anche la fattoria, regno di asinelli (gli ultimi arrivati), animali da cortile e maialini
neri degni di trasformarsi in salumi sopraffini e persino in un lardo alle erbe spalmabile come il burro. Ineguagliabile compagno del pane fatto in casa. Come la pasta del resto: ravioli di burrata allo zafferano dell’Aquila e lenticchie di Santo Stefano di
Sessanio; chitarra al ragù d’agnello e ricotta affumicata al ginepro. Agnello, agnello, agnello, alla brace e in differenti cotture e
consistenze, che torna spesso e volentieri in menu. E la conferma arriva subito. Basta nominare ad Arcangelo la pecora che il
suo sorriso s’illumina d’immenso. Anche se lui, che come il fratello fa parte dei Jeunes Restaurateurs, sa preparare a perfezione pure le pallotte cace e ove; il filetto di baccalà in tempura su spuma di finocchio; la patata farcita su crema d’aglio rosso di
Sulmona e il semifreddo al parozzo. Rilettura moderna del dolce tanto amato da Gabriele D’Annunzio. Il Vate a cui il giovane
chef dedica pure una lingua sui generis: una pizza “allungata” e super idratata con pomodoro, burrata sifonata e centrifuga-vinaigrette di pomodoro. Da intingere con la pizza-scarpetta o da pescare col cucchiaio. Mentre Pascal, elegantissimo maestro di
sala, versa bianchi e rossi d’Abruzzo. Non dimenticando le birre, provenienti da Italia, Francia, Belgio, Inghilterra, Stati Uniti
e Norvegia. Tanto, qui si può far tardi. Complice la luna, le chiacchiere, il Moscatello di Castiglione by Angelucci e le stanze a
disposizione per la notte.
Villa Maiella
Via Sette Dolori 30 - Guardiagrele - Chieti
Tel. 0871 809319
[email protected] - www.villamaiella.it
Coperti all’aperto: 40 in terrazza
Menu degustazione: “Del territorio” a 45 euro (più 15 euro con
3 vini in abbinamento); “La nostra proposta” a 65 euro (più 25
euro con 5 vini in abbinamento)
Piatto dell’estate: la lingua di D’Annunzio
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Per sognatori in cerca di giovani emozioni
Signum
Via Scalo 15 - Malfa, Salina, Messina
Tel. 090 9844222 - [email protected] - www.hotelsignum.it
Coperti all’aperto: 50 in terrazza
Menu degustazione: “ll Sigillo” (9 portate a 100 euro, vini esclusi), “Tradizione e innovazione” (7 portate a 80 euro, vini esclusi),
“Scoprendo la carta” (5 portate a 60 euro, vini esclusi), “Assaggi” (3 portate a 45 euro. vini esclusi)
Piatto dell’estate: ricciola con ceci, salsa d’arancia e cipolla marinata
Sull’isola di Salina, una cucina
dai riflessi cobalto
Si prova un profondo senso di libertà misto a fascinazione sulla terrazza del ristorante firmato Signum Hotel & Spa, dove l’incantevole paesaggio dell’isola di Salina sposa il giovane talento di Martina Caruso. Neo-stellata chef under 30 che rilancia la
cucina delle Eolie assieme al fratello Luca, attento responsabile di sala. Nell’atmosfera magica del dehors, tra maioliche colorate, pennellate di verde, prospettive blu e sentori mediterranei, si scorge all’orizzonte la sagoma di Panarea. E si possono
assaggiare creazioni leggere ed eleganti, che plasmano con estro e abilità eccellenze siciliane e ingredienti selezionati tra piccoli produttori. Ecco quindi pietanze che raccontano le biodiversità di una terra fertile e rigogliosa e di un mare prezioso: si va
dalla ricciola con ceci, salsa d’arancia e cipolla marinata alle cozze lardellate con lenticchie di Ustica; dalle linguine con latte
di mandorla e vongole ai cappelletti con ragù di maialino nero dei Nebrodi. Per concludere con dolci come cous cous, yogurt,
carote e liquirizia o zuppa di latte, cioccolato, caffè e carruba. Composizioni equilibrate, che racchiudono tutte le sfumature
dell’intensa natura del sud.
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Per lasciarsi sedurre dai colori del lago
Sul Garda, la sostenibile
leggerezza del lusso
Lo chef Matteo Felter è figlio del lago di Garda, dove da una decina d’anni ha calato l’ancora nelle cucine del Grand Hotel
Fasano di Gardone Riviera: un tempo, dimora di caccia dell’imperatore Francesco Giuseppe; oggi, residenza deluxe dei fratelli
Olliver e Patrick Mayr. Un albergo sull’acqua, dalla molteplice offerta ristorativa en plein air. A partire da quella gourmet de Il
Fagiano, che in estate trova spazio su una terrazza da cui ammirare il panorama e gustare pietanze come il coregone in triplice
versione (affumicato e passato in padella; in tartare con finger lime; confit con olio alla nocciola). E ancora, spaghetti Vicidomini con aglio, olio, peperoncino, cappelunghe, cozze e vongole; ravioli di farina bruciata, bagòss e passatina di piselli; anguilla a
tutta birra con purè di rapa rossa e verdure al timo. Intanto, il grande “balcone” lungolago prosegue fino a Il Pescatore, trattoria
mediterranea dove il mare conquista la tavola, anche in formato tapas. Mentre il lago prende la sua rivincita sotto le due secolari
magnolie del giardino. Dove gustare bigoli all’amatriciana accanto alle piscine dell’Aqua Parc (appendice outoor dell’Aqua Spa
by Aveda). E per un’insalata, un club sandwich o un aperitivo al tramonto? Voilà La Terrazza, che gode pure della complicità
della Ruinart White Lounge. Perfetta per uno Champagne o per un cocktail di classe siglato dal bartender Rama.
Il Fagiano
Via Zanardelli 190 - Gardone Riviera - Brescia
Tel. 0365 290220 - [email protected] - www.ghf.it
Coperti all’aperto: 25-30 in terrazza; un gazebo in riva al lago
(prenotabile in esclusiva)
Menu degustazione: 90 euro (vini esclusi)
Piatto dell’estate: carpaccio di capasante, battuta di pomodori di
Pachino, zenzero, pinoli tostati, crema di limone e misticanza aromatica
Trattoria Il Pescatore
Coperti all’aperto: 40-50 in terrazza
La Magnolia
Coperti all’aperto: 40 all’ombra delle magnolie
La Darsena Shore Club & Restaurant
(a circa 1 km dall’hotel)
Via Privata Eugenio Bravi 8 - Barbarano di Salò - Brescia
Tel. 0365 21806
[email protected]
www.ladarsena.biz
Coperti all’aperto: 150
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Per trovare una vertiginosa pace
dei sensi”
Il Refettorio
Via Roma 2 - Conca dei Marini - Salerno
Tel. 089 8321199
[email protected] - www.monasterosantarosa.com
Coperti all’aperto: 30-40 in terrazza
Menu degustazione: 70 euro
Piatto dell’estate: polpo alla griglia con chutney di zucca, yogurt di bufala, peperoni cruschi e pane cafone croccante
In Costiera Amalfitana,
tra mistici orizzonti infiniti
In quel paradiso naturale che è la Costiera Amalfitana, in un susseguirsi di borghi pittoreschi abbarbicati sulla scogliera, il ristorante Il Refettorio, sospeso fra cielo e mare, è un emozionante tuffo nel blu. Si trova a Conca dei Marini, all’interno del Monastero Santa Rosa Hotel & Spa, suggestivo cinque stelle incastonato nella roccia a picco sull’acqua. Costruito nel 1600 dalle
monache domenicane, oggi è palcoscenico di un’ospitalità discreta e raffinata. E dell’arte gastronomica di Christoph Bob, chef
originario di Braunschweig (in Bassa Sassonia), innamorato di una donna campana e dei sapori locali. Forte di esperienze lavorative importanti (l’ultima al fianco del tristellato Heinz Beck), propone piatti che omaggiano il territorio e i suoi profumi, facendo buon uso delle erbe aromatiche e delle verdure coltivate nell’orto biologico dell’hotel. Sotto il pergolato, sulla spettacolare
terrazza che domina il Golfo di Salerno, si gustano pietanze come le alici ripiene su pane cafone croccante con crema di scarola,
insalata di pomodori, fiordilatte e puntarelle; lo spaghettone di Gragnano ai cannolicchi ed emulsione di ortica e salicornia; o il
san pietro con nocciole di Giffoni e cianfotta mediterranea, verace mix di ortaggi di stagione.
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Per chi adora ascoltare il suono del silenzio
Fuori Milano e vicino al mulino
il sapore è eco-chic
Quiete ed energia. Silenzio e suono. Quello dell’acqua, calma
e in movimento della roggia Soncina, che corre lungo le pale
dell’antico mulino del ‘500, che fa bella mostra di sé accanto
all’ampio porticato, dove pranzare, cenare o rilassarsi sulla panca in legno apache. Poco più in là l’arioso patio con pergolato è
l’oasi perfetta per assaporare en plein air, con vista sul Castello
di Cusago, sui fiori e sui campi di lavanda del giardino. Così è
Il Magiono, il ristorante gourmet del Mulino Grande, un eco
design hotel capace di sposare memoria e tradizione, lusso e
sostenibilità. In pieno Parco Agricolo Sud Milano, fuori dal caos
urbano. Un piccolo mondo in cui la natura dialoga con l’hi-tech,
la pietra con il vetro, il legno con l’acciaio cor-ten, brunito e
perenne, resistente e duttile. Eletto dall’architetto Antonella
Tesei quale metallico leitmotiv del luogo. E dell’albero-totem
che s’inerpica dalla terra al tetto. Intanto, lo chef (di origini
romane) Domenico Notturno coglie le erbe dal bio orto per
insaporire pietanze vocate al benessere e alla mediterraneità.
Non dimenticando la leggerezza. Anzi, pensando addirittura
a una cucina vegana abbinata al wellness (della bio spa), per
un “vegan weekend detox” con tanto scrub corpo ai limoni di
Sicilia e soggiorno in una delle 21 camere (di cui 7 sono suite). Per chi invece volesse vivere attimi ad alto tasso di gusto?
Voilà una soirée sotto la luna che saluta l’estate: il 16 settembre
in compagnia dei “crostacei della Bretagna”.
Il Magiono
Via Cisliano 26
Cusago - Milano
Tel. 02 90390731
[email protected] www.hotelmulinogrande.it
Coperti all’aperto: 60 sotto
il pergolato; 10-12 sotto il
porticato
Prezzo medio: 50 euro (vini
esclusi)
Piatto dell’estate: né cotto né
crudo, ossia salmone selvaggio
marinato in agrumi e aneto,
tartare di ombrina in ceviche
(con lime, zenzero e coriandolo)
e tonno marinato in salsa
di soia, sale aromatizzato al
sesamo, daikon e pompelmo
rosa
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Per nutrirsi di sole
e d’azzurro
Capofaro Malvasia & Resort
Via Faro 3 - Salina - Isole Eolie - Messina
Tel. 090 9844330/1
[email protected] - www.capofaro.it
Coperti all’aperto: 50 in terrazza
Percorsi di degustazione: tradizionale a 50 euro e innovativo a 90 euro
Piatto dell’estate: sashimi di tonno affumicato e sandwich di gelato ai capperi (servito su pietra di mare)
Nel wine resort eoliano
fra vini e vigneti di malvasia
A Capofaro Malvasia & Resort, nell’incanto dell’isola di Salina, la natura si fonde in un abbraccio denso di significati profondi.
Quelli della devozione a un territorio da rispettare, per offrire un’esperienza unica in un luogo magico. Voluto da una delle famiglie simbolo dell’enologia siciliana come Tasca d’Almerita: quartier generale nella tenuta Regaleali e un poker di roccaforti
in quattro aree vocate al vino fra cui Capofaro, assolo di malvasia. Fatta appassire, per dare un vino aromatico e solare, subito
vinificata: un nettare secco che esprime (anche nel nome Didyme) l’essenza vulcanica dell’isola. A cui dà voce lo chef Ludovico De Vivo, che crea pietanze in accordo con la tradizione e in sinergia con il grande orto. Piatti alla cui bontà concorrono
pesci azzurri, latte di pecora, carni di razza modicana, olio di produzione propria e prodotti esclusivi (firmati Natura in Tasca),
selezionati da Anna Tasca Lanza. Il risultato? Piatti memorabili come i ravioli alle sarde, in cui una finissima sfoglia concentra
il sapore del pesce all’interno. Mentre il pastry chef Gabriele Camiolo prepara il cannolo, in versione semifreddo.
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Per scoprire la Serenissima al top
La Laguna Veneta
come non l’avete mai vista
È una prospettiva inedita, tra storia e contemporaneità, quella che avvolge di fascino l’Hilton Molino Stucky Venice. Sentinella
d’eccezione sulla pacifica isola della Giudecca, dove si può godere un panorama unico dalla terrazza più alta di Venezia, la Skyline Pool Terrace. Qui, per tutta l’estate, una o due volte al mese, sono organizzate le Skydine, cene a bordo piscina con tanto
di cooking station per seguire in diretta la preparazione del menu e il lavoro dall’executive chef Ivan Catenacci. Per provare la
cucina dei tradizionali bacari veneziani c’è l’accogliente cicchetteria dell’hotel, il Bacaromi, dove assaggiare specialità come il
fritto misto o la pasta e fasoi, affacciati direttamente sul Canale della Giudecca. L’acqua è protagonista anche al Ristorante Aromi,
giocato sulle tonalità del blu inchiostro in pieno stile yacht club, tra mattoni a vista e tocchi di design. Con la bella stagione si
cena all’aperto, stuzzicati da una proposta mediterranea che spazia dal medaglione di tonno pinna gialla con insalata d’arancia,
cipollotti e scaglie di tartufo alla fantasia di granchio del litorale veneziano con bottarga. Per sorsi ricercati ecco invece la Wine
Library, dove la star è il Prosecco doc, con una ricca selezione di etichette venete e friulane.
Aromi
Giudecca 810 - Isola della
Giudecca - Venezia
Tel. 041 2723311
[email protected] - www.
molinostuckyhilton.it
Coperti all’aperto: 40 in terrazza
Menu degustazione: prezzo medio
75 euro
Piatto dell’estate: medaglione
di tonno pinna gialla con insalata
d’arancia, cipollotti e scaglie
di tartufo
Bacaromi
Coperti: 40 con terrazza
Skyline Pool
Terrace
Coperti all’aperto: 60
8 0
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Per lasciarsi
sedurre
dal Mediterraneo
Le Lampare al Fortino
Via Tiepolo - Molo Sant’Antonio - Trani - Barletta-Andria-Trani
Tel. 0883 480308
[email protected] - www.lelamparealfortino.it
Coperti all’aperto: 80 in terrazza
Menu degustazione: “La sosta breve…” a 60 euro (vini esclusi); “Territorio” a 70 euro (vini esclusi);
“Percorso… DaMare” a 80 euro (vini esclusi)
Piatto dell’estate: linguine psichedeliche, canocchie, lumachine di mare e peperone crusco (omaggio a Moreno Cedroni)
A Trani, cena con luna, mare e cattedrale
Sacro e profano. Le Lampare al Fortino, slow restaurant, era chiesa in origine, fortilizio poi. Oggi è un’oasi gourmet, con una
terrazza sul mare e una vista spettacolare. Dal mare locale giunge il pescato, presentato crudo, in tartare e in carpacci. Profumato con acqua di mare nebulizzata e impreziosito da olio extravergine di oliva. Oppure cotto, riletto in chiave originale (e
territoriale) dal giovane chef Raffaele Casale: natali a Baiano (Av), tappe stellate da Cannavacciuolo, Cedroni e Trovato e un
presente qui, a “casa” di Antonio Del Curatolo e di Fiorella Pasqua, patron attenti e sempre presenti. E così lo sgombro sposa
carote di Polignano, zenzero e puntarelle; il riccio e il gambero rosso corteggiano sedano e stracciatella e il polpo si fa in due
cotture. Intanto il tortello abbraccia pomodoro, capperi, ricotta e olive; i ravioli del plin rendono onore a scampi, seppie, asparagi e verbena; il branzino si accompagna a pastinaca, sponsale e radici amare. E la carne? Non può mancare: battuta di manzo
con camomilla, tuorlo e cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, nonché podolica alle erbe con torcinello delle Murge al carbone.
Ideale con Arsa, birra al grano arso del Tavoliere di Birranova di Triggianello. E per dessert? Millefoglie con fragole, mandorle,
basilico e Moscato di Trani. Come l’Estasi, passito che il produttore Franco Di Filippo declina pure in spumante pas dosé e brut.
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Per sentirsi come promessi sposi… del gusto
A Varenna, una regale terrazza
affacciata sul lago
È appeso. Su “quel ramo del Lago di Como, che volge a mezzogiorno”. A Varenna, non lontano da Lecco e dalla Valtellina.
Ospitato in un palazzo che in passato fu una filanda, per poi
essere trasformato in albergo nel 1838 e chiamato Hotel Royal
Victoria in onore della regina d’Inghilterra, che vi soggiornò.
Un panorama che invita alla meditazione, complice un buon
vino gustato in terrazza. Magari un Ortensio Lando Valtellina
Superiore Luca Faccinelli. O un Ca’ Brione by Nino Negri. Per
accompagnare i piatti dell’executive chef Maurizio Lazzarin,
serviti nella radiosa veranda del Royal Gourmet, in giardino,
o nel romantico angolo Nuvola, sotto il pergolato: pâté di lavarello e di trota salmonata; raviolo di luccioperca all’aglio, olio e
acciughe del Cantabrico; petto d’anatra all’arancia e Cointreau
con mele allo zenzero. Per chiudere con semifreddo al Braulio
Riserva, croccante al tè nero e ribes in composta; sorbetto al
pompelmo rosa e gelée al mandarino; sbrisolona allo zafferano, crema alla vaniglia e gelato al latte di riso. Rigorosamente
artigianale, come i biscottini-cadeau da portare a casa come
souvenir. Il loro nome? I piaceri della Regina, naturalmente.
Alla quale sono dedicate una grande festa (30 luglio) e una
delle pizze servite nel dehors del Victoria Grill, in piazza San
Giorgio. Dove assaggiare tortelli di lago in guazzetto di missoltini o lavarello al burro, mandorle e salvia. E per un po’ di
relax? Ci sono la nuova Suite Spa e la piscina in the garden.
Royal Gourmet
Piazza San Giorgio 2
Varenna – Lecco
Tel. 0341 830722
[email protected]
www.royalvictoria.com
Coperti all’aperto: 40 in
terrazza, 30 in giardino e 2
nell’angolo Nuvola (50 nella
veranda del Victoria Grill)
Prezzo medio: 50-60 euro
(menu degustazione a 85
euro, bevande escluse, per
tutto il tavolo)
Piatto dell’estate: pappardelle
integrali al doppio tuorlo
con gamberi di Sicilia,
mazzancolle e pomodoro
fresco
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Dalmazia Beach
Restaurant
Viale della Repubblica 18 - Forte dei
Marmi, Lucca
Tel. 0584 783636
[email protected]
Coperti all’aperto: 45 esterni e 15
in veranda
Prezzo medio: 75 euro per tre portate
Per cavalcare l’onda
tra glamour e relax
Lux Lucis
Viale Ammiraglio Enrico Morin 67 - Forte dei Marmi - Lucca
Tel. 0584 783686
[email protected] - www.principefortedeimarmi.it
Coperti all’aperto: 16 in terrazza
Menu degustazione: “5 portate” a 60 euro; “7 portate” a 75 euro;
“9 portate” a 90 euro
Piatto dell’estate: dopo la mareggiata, gnocchi di topinambur
con arselle e semi di zucca
Versilia a tutta luce e a tutto charme
Le rinomate spiagge da un lato e le Alpi Apuane dall’altro sono lo sfondo del Lux Lucis, il ristorante con terrazza all’ultimo
piano del Principe Forte dei Marmi, boutique hotel e spa. Piglio glam-chic e design moderno caratterizzano lo spazio gastronomico, che si sviluppa accanto al celebre 67 Sky Lounge Bar. Protagonista è l’estro culinario dell’executive chef Valentino
Cassanelli: di origini emiliane (tra i pupilli di Carlo Cracco), porta in Versilia un giovane vento gourmand. Capace di rileggere
la gastronomia toscana in chiave attuale. Ecco quindi una carta dove “La contemporaneità del territorio” duetta con “La contemporaneità della cucina”, tra originali amuse bouche, piatti-firma come i ravioli di cacciucco e inedite interpretazioni quali la
triglia al pino marittimo con alghe e mare; o la tuscan road, ossia bottoni di agnello arrostito, ceci e cipresso. Si può anche mangiare sulla spiaggia, al ristorante del Dalmazia Beach Club, dove rilassarsi a pochi metri dall’acqua e lasciarsi coccolare dal servizio impeccabile e dai sapori della tradizione. Da provare, i tagliolini freschi all’aragosta del Tirreno con pomodorini e basilico.
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Per chi ama contemporaneità e amarcord
Il mare moderno di Cesenatico
e Milano Marittima
In 8½ Federico Fellini la fa ballare sulla spiaggia. Stefano e
Andrea Bartolini, padre e figlio, patron e mente de La Buca di
Cesenatico, la fanno affumicare e accomodare in un panino,
con crema di radicchio e falde di cipolla. È la saraghina, pesce
azzurro emblema della Romagna e dell’Adriatico. Perfetta per
aprire gli assaggi nel bel dehors tutto luce e biancore del ristorante stellato lungo il Porto Canale di Cesenatico. Quello nato
su disegno di Leonardo da Vinci e ancor oggi punto d’ormeggio
per i pescherecci. Che se ne stanno lì, vis à vis con chi pranza o
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cena. Scegliendo il menu degustazione o pescando dalla carta
di stagione. Tanto, il mood è sempre quello: pesce crudissimo
e freschissimo, oppure caldo e cotto brevemente. Per mantenere inalterato il naturale sapore del mare. Che dà il meglio di
sé, sotto la supervisione di capitan Gregorio Grippo. Uno chef
di lungo corso: è qui da trent’anni e segue la rotta della semplicità, preparando polpo, senape, acciughe e puntarelle; spaghettini “al volo” Verrigni con garusoli e borragine; carpaccio di
ricciola, artemisia, salsa tonnata alla mandorla e riso croccante.
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“Un piatto che non uscirà mai dalla Buca”, spiega orgoglioso
Andrea. L’architetto di casa che cura maniacalmente anche il
dettaglio. Pure per quanto riguarda i vini: regionali in primis,
come La Mia Albana Progetto 1 by Leone Conti, o il Sorriso
del Cielo de La Tosa, una malvasia di Candia aromatica, proposta anche in versione passita con L’ora felice. “Ma amiamo
portar qui anche i nostri viaggi”, continua Bartolini jr, appassionato di Champagne. Un giovane visionario, un po’ come babbo Stefano e nonno Marcello. Ritratto in una foto in bianco e
nero all’Osteria del Gran Fritto. Sempre a Cesenatico, con un
plateatico che fa da ideale continuum con quello del ristorante stellato. La proposta però è più friendly e il menu propone
saraghina scottadito, sardoncini saltati in tegame, risotto alla
moda di una volta (cremoso e all’onda), poverazze (vongole
nostrane) alla marinara e gran fritto dell’Adriatico servito nel
cono-cartoccio da passeggio. Che si trasforma in coppetta o in
un rettangolare contenitore da asporto nella “gemella diversa”
di Milano Marittima. Dove l’arioso ambiente indoor sfocia in
una veranda sulla spiaggia. Intanto, al piano superiore svetta
la Terrazza Bartolini: enorme banco del pesce, piastra al cromo di due metri per la cottura, chef Matteo Casadio a tenere
il timone. Il mare è servito: dall’aragosta allo sgombro, abbinato a squacquerone, rucola, datterini e saba. A settembre, la
novità nel cuore di Bologna, in piazza Malpighi 16. “All’ombra
di un platano secolare”, annuncia in anteprima Andrea “nascerà Osteria Bartolini e porterà il mare in città”. Un’evoluzione
naturale delle osterie di famiglia (il cui executive chef è Ervis
Ristani). Un luogo contemporaneo e metropolitano come il
giardino privato (di 250 mq), dove mangiare all’aperto.
La Buca
Corso Garibaldi 45 - Cesenatico – Forlì-Cesena
Tel. 0547 1860764
[email protected] - www.stefanobartolini.com
Coperti all’aperto: 20-25 nel dehors sul Porto Canale
Prezzo medio: 68-70 euro (menu degustazione a 65 euro,
bevande escluse)
Piatto dell’estate: spaghettino freddo all’aneto, tartare
di scampi e zenzero marinato
Osteria del Gran Fritto
Corso Garibaldi 41 - Cesenatico - Forlì-Cesena
Tel. 0547 82474
[email protected]
Coperti all’aperto: 60 nel dehors sul Porto Canale
Via Arrigo Boito 28 - Milano Marittima - Forlì-Cesena
Tel. 0544 974348
[email protected]
Coperti all’aperto: 40 nella terrazza sul porto;
100 nella veranda sulla spiaggia
www.osteriadelgranfritto.com
Terrazza Bartolini
Via Arrigo Boito 30 - Milano Marittima - Forlì-Cesena
Tel. 0544 1820539
[email protected]
www.terrazzabartolini.com
Coperti all’aperto: 45 nella terrazza al primo piano sul mare
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