AVERE FIDUCIA NELLLAGRI

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AVERE FIDUCIA NELLLAGRI
Commissione europea
Agricoltura e Sviluppo rurale
Avere fiducia nell’agricoltura biologica,
europea e non
L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti freschi,
gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura. Nel
1991 una rigida normativa europea ha stabilito un chiaro quadro giuridico per la produzione e il controllo degli
alimenti biologici in tutta l’Unione europea, affinché i
consumatori possano nutrire fiducia nei prodotti biologici che acquistano.
Che dire, però, degli alimenti biologici che vengono
importati dai paesi terzi?
Alimenti importati: maggiore varietà!
Nonostante l’Unione europea produca alcune delle
migliori e più ricercate prelibatezze al mondo, a causa
delle condizioni geoclimatiche del nostro continente
gli agricoltori non riescono a produrre determinati cibi
e bevande molto diffusi che si danno ormai per scontati tra cui tè, caffè e cioccolato. Allo stesso modo, con
l’incremento della domanda di alimenti biologici, molti
prodotti reperibili nei supermercati provengono da paesi esterni all’Unione europea, offrendo così al consumatore una varietà e una scelta sempre maggiori.
Il regime di importazione ad oggi
La normativa europea disciplina la produzione e il
controllo degli alimenti biologici prodotti nell’Unione
europea, ma molti generi alimentari di tipo biologico
provengono da paesi terzi. In realtà, dal 1991 la normativa UE sull’agricoltura biologica prevede due sistemi
d’importazione dei prodotti biologici, basati su:
Fa bene alla natura,
fa bene a te.
www.organic-farming.europa.eu
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Agricoltura e Sviluppo rurale
1)un elenco specifico di paesi terzi, in cui i paesi interessati possono essere inseriti
solo se garantiscono un sistema equivalente di produzione e di controllo dei
prodotti biologici, che devono essere equivalenti a quelli prodotti nell’Unione
europea;
2)autorizzazioni per l’importazione: per offrire ai produttori biologici dei paesi
terzi non ancora presenti nell’elenco la possibilità di esportare i loro articoli, gli
Stati membri possono concedere autorizzazioni di importazione per prodotti
specifici.
Prima di concedere l’autorizzazione, gli Stati membri devono assicurarsi di disporre di
informazioni sufficienti a dimostrare che gli articoli sono prodotti e controllati secondo
standard equivalenti.
“Equivalente” significa che le regole applicate non sono esattamente quelle dell’Unione europea, bensì adeguate alle condizioni locali, pur applicando gli stessi principi e
perseguendo gli stessi obiettivi della normativa europea sull’agricoltura biologica. Il
principio alla base di questo sistema è dare ai consumatori europei la certezza che gli
alimenti biologici acquistati siano veramente “biologici”, indipendentemente dal paese
d’origine.
Il nuovo regime di importazione a partire dal 2009: importazioni
più facili
Facendo tesoro dell’esperienza acquisita negli ultimi 18 anni con la legislazione
dell’Unione europea in materia di agricoltura biologica, i ministri dell’Agricoltura hanno
deciso di facilitare le importazioni di alimenti biologici dai paesi terzi, centralizzare il
sistema di importazione e affidarne la supervisione alla Commissione, con l’assistenza
degli Stati membri.
Ad oggi solo otto paesi sono inclusi nell’elenco dei paesi terzi: Argentina, Australia,
Costa Rica, India, Israele, Nuova Zelanda, Svizzera e Tunisia. Essi hanno dimostrato di
essere dotati di norme e sistemi nazionali di controllo per la produzione biologica
equivalenti, per alcuni prodotti, a quelli dell’Unione europea. Altri paesi terzi hanno
fatto richiesta di essere inseriti nell’elenco, ma la loro domanda è ancora al vaglio delle
autorità.
Fa bene alla natura,
fa bene a te.
www.organic-farming.europa.eu
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Agricoltura e Sviluppo rurale
Il nuovo sistema di importazione è ancora fondato sull’elenco di paesi, ma sostituisce le
autorizzazioni all’importazione concesse dagli Stati membri con due elenchi di organismi di controllo che operano nei paesi terzi:
1)un elenco di organismi e autorità di controllo che operano in base a norme
equivalenti al regolamento dell’Unione europea, adeguato alle condizioni locali; tale elenco dovrà essere redatto entro il 2011;
2)un ulteriore elenco (da redigere entro il 2013) di organismi e autorità di controllo che operano in conformità con le normative dell’Unione europea in materia
di agricoltura biologica, ossia applicando esattamente le stesse norme che gli
agricoltori e i produttori di alimenti biologici europei sono tenuti a seguire.
Gli organismi di controllo di tutto il mondo interessati a operare nei paesi terzi possono
presentare alla Commissione europea una domanda di inclusione negli elenchi, fornendo la prova della conformità ai requisiti previsti. Con l’aiuto degli Stati membri, la
Commissione verificherà le informazioni ricevute, autorizzando o meno l’inclusione degli organismi richiedenti. Inoltre, gli organismi di controllo saranno soggetti alla supervisione, ovvero sottoposti ai controlli e agli accertamenti della Commissione europea,
assistita dagli Stati membri, per garantire che gli alimenti biologici importati da paesi
terzi siano fabbricati e controllati in linea con le stesse norme o con norme equivalenti a
quelle applicate agli alimenti biologici di produzione europea.
Le imprese dell’Unione europea che importano prodotti biologici da paesi terzi devono
essere dotate di certificazione biologica e sono soggette a controlli periodici da parte
di organismi e autorità di controllo riconosciuti. Nell’organizzazione dei piani di controllo, essi adottano un approccio basato sul rischio e prevedono accertamenti e campionamenti senza preavviso, durante i quali analizzano campioni per verificare la presenza
di residui di antiparassitari e di materiali geneticamente modificati. Se nel corso delle
analisi e delle ispezioni emergono dubbi riguardo all’origine biologica, si effettua un’indagine approfondita, al termine della quale i prodotti interessati o persino l’operatore
responsabile possono perdere la certificazione, e gli articoli incriminati non potranno
più essere venduti con l’etichettatura biologica.
Fa bene alla natura,
fa bene a te.
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Agricoltura e Sviluppo rurale
In tal modo il sistema di autorizzazione delle importazioni biologiche è caratterizzato
da maggiore coerenza e trasparenza, garantendo alle imprese e ai consumatori una
sicurezza totale al momento dell’acquisto dei prodotti. Essi infatti possono avere la
certezza che tutte le imprese coinvolte nella catena di approvvigionamento sono state
oggetto di opportuni controlli, a prescindere dalla provenienza degli alimenti biologici
di cui si riforniscono.
Questa scheda informativa fa parte di un’iniziativa ideata dalla direzione generale
dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale della Commissione europea per sensibilizzare
l’opinione pubblica sull’agricoltura biologica in tutta l’Unione europea.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito web www.organic-farming.europa.eu
Fa bene alla natura,
fa bene a te.
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