Circolare 1599 del 13/01/2015 A Tutti i Responsabili UIL – BAC Alle

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Circolare 1599 del 13/01/2015 A Tutti i Responsabili UIL – BAC Alle
Circolare 1599 del 13/01/2015
A Tutti i Responsabili UIL – BAC
Alle R.S.U.
A Tutti i lavoratori
LORO SEDI
IL DM 23.12.2014 - REGOLAMENTO DEI MUSEI
È stato inviato agli organi di controllo il testo definitivo del 23.12.2014 del DM sui Musei. Rispetto
alla precedente versione presentata alle OO. SS. il 16 dicembre scorso, sulla quale avevamo
formulato all’Amministrazione diverse osservazioni e richieste di modifica e integrazione riportate
nella circolare UILBAC 1596, il testo presenta poche variazioni, con le quali le nostre proposte di
modifica sono state accolte solo in minor parte.
Avevamo criticato sia il principio dell’ibridazione fra Istituti di settori diversi per cui all’art. 20
veniva previsto l'eventuale 'accorpamento' (“assegnazione” gerarchica integrale) a musei autonomi
e poli museali regionali, oltre che di luoghi della cultura affini per materia, anche di archivi di Stato
e biblioteche non dirigenziali. Trattandosi di Istituti del tutto eterogenei per competenze tecnicoscientifiche e gestionali, avevamo proposto che ci si limitasse in casi eccezionali a un semplice
coordinamento di attività di valorizzazione e fruizione omogenee (per es. percorsi espositivi, ecc.),
che le scelte di merito fatte nella versione precedente. Il principio è rimasto, pur se temperato
dall’aggiunta che gli Istituti archivistici e bibliotecari “dipendono funzionalmente” dalle rispettive
Direzioni generali e che la loro ‘assegnazione’ ai musei è in ordine alle attività di fruizione e
valorizzazione. Peccato però che si siano invertiti i termini appropriati per questa ‘co-dipendenza’:
l’“assegnazione” (cioè la dipendenza “strutturale” o “gerarchica”, quella che comporta
l’assegnazione delle risorse di bilancio e la direzione generale tecnica e gestionale) degli Istituti
archivistici e bibliotecari doveva, per omogeneità di gestione settoriale, rimanere alle rispettive
direzioni generali come previsto per tutti gli istituti omologhi dal DPCM 171/14, mentre invece
poteva essere attribuita ai musei e poli museali la semplice “dipendenza funzionale” limitata alle
predette attività omogenee coordinabili di valorizzazione. C’è solo da sperare che da questo
guazzabuglio formale possa comunque emergere un’attuazione sostanziale più corretta in tal senso.
Per quanto riguarda le scelte particolari derivanti dall’art. 20, è stata accantonata quella di
accorpare la Biblioteca Estense alla omonima Galleria, ma è rimasto quella di accorpare la
Biblioteca dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte al Polo museale laziale, che è la meno
giustificata di tutte.
Per quanto riguarda gli accorpamenti di strutture museali non dirigenziali a musei autonomi per
costituire complessi più organici sul modello dei precedenti poli museali cittadini, se da una parte
si registra positivamente l’accoglimento delle nostre proposte di unire il Giardino di Boboli e la
Galleria d'Arte moderna alla Gallerie degli Uffizi e la parte di Palazzo Corsini a quella di Palazzo
Barberini della Galleria di arte antica di Roma, dall’altra si deve registrare il mancato accoglimento
di diverse altre motivate proposte, fra le quali quelle di unire Cenacolo vinciano alla Pinacoteca di
Brera e di separare dal Museo del Bargello di Firenze le Cappelle Medicee.
Tutti questi, come gli altri che già si sono profilati o che inevitabilmente emergeranno, problemi
che l’esperienza potrà indicare di risolvere, se ci sarà la disponibilità dell’Amministrazione, da noi
comunque sollecitata, a rivedere in tempi medi alcuni criteri e contenuti delle sue scelte.
A beneficio di quanti non ne fossero in possesso, alleghiamo alla presente circolare il DM Musei
(circolare DG OAGIP n. 3/2015).
IL BANDO PER LE DIREZIONI DEI MUSEI AUTONOMI – UNA ESTENSIONE
ECCESSIVA
Nel bando dell’8 gennaio di selezione pubblica per il conferimento dell’incarico di direttore dei
musei autonomi istituiti dal DPCM 171/2014 e definiti dal DM 23.12.2014, pubblicato sul sito del
MiBACT, manca, fra i requisiti richiesti ai candidati, quello indispensabile ed esclusivo per l’accesso
alla Pubblica Amministrazione ai sensi delle norme vigenti: il possesso della cittadinanza italiana o
comunitaria europea.
Se ciò ben corrisponde all’intenzione politica più volte dichiarata del Ministro di reclutare i
direttori dei musei fra gli esperti qualificati di tutto il mondo, non corrisponde però affatto al
diritto vigente sull’accesso a posti e incarichi nella Pubblica Amministrazione (art. 38 del D. Lgs.
165/2001) che prevede che, oltre ai cittadini italiani, solo i cittadini degli Stati membri dell'Unione
europea possono “accedere ai posti di lavoro” (a qualsiasi titolo e per qualsiasi durata). Nel caso di
posizioni che implicano “esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri” autorizzativi o coercitivi,
l’accesso è poi limitato dalla predetta norma ai soli cittadini italiani. La direzione di un museo
statale potrebbe considerarsi implicante l’esercizio di tali poteri su beni del demanio statale e nei
confronti del personale e dei cittadini, e a maggior ragione ciò vale per le direzioni congiunte di
musei e poli museali regionali.
La giurisprudenza del Consiglio di Stato e dei TAR ha confermato la permanenza del requisito della
cittadinanza italiana o comunitaria per l’accesso a posti del Pubblico Impiego (e tali sono
certamente i posti di direzione dei musei) anche dopo che le recenti leggi sull’immigrazione e la
condizione dello straniero hanno esteso ai cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti nel
territorio italiano i diritti civili fondamentali dei cittadini italiani.
A quanto sembra, il Ministro, malgrado il Dipartimento della Funzione Pubblica abbia nel suo
parere n. 196/2004 pienamente recepito questo orientamento, è rimasto sicuro del fatto suo e
intende correre il rischio di sentirsi ripetere simili argomenti da una sentenza amministrativa
conforme a quelle della giurisprudenza accennata.
Tutto ciò denota una concezione privatistica della gestione dei beni culturali dello Stato che
corrisponde al ‘pensiero unico’ liberistico divenuto bipartisan nel ceto politico italiano e che
abbiamo già denunciato nelle impostazioni di altri precedenti provvedimenti, la quale aggiunge al
fatidico slogan “privato è bello” uno “straniero è bello” tipico dell’atavico provincialismo italiano.
Però i musei autonomi non sono stati privatizzati come quelli trasformati in Fondazioni e quindi,
almeno in questo caso, ci sono leggi e giudici che possono porre precisi limiti alla discrezionalità
dei politici che dovrebbero per primi tutelare la legalità dell’azione amministrativa e riconoscere e
valorizzare le professionalità esistenti nel nostro Paese.
Il problema di legittimità della mancanza del requisito di cittadinanza nel bando si potrà porre in
concreto solo se a un cittadino non italiano, sia comunitario che, a maggior ragione,
extracomunitario non soggiornante in Italia, venisse assegnata una direzione a cui ha concorso un
cittadino italiano. Ma, dato che tale eventualità non è del tutto improbabile e riguarderebbe
colleghi dirigenti o funzionari tecnici del nostro ministero che certamente concorreranno,
intendiamo in tal caso sostenere con tutto il nostro impegno e in tutte le sedi il loro diritto.
Ecco il link al bando:
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/visualizza_asset.html_1656248911.html
PUBBLICATO IL BANDO PER LE POSIZIONI DIRIGENZIALI DI SECONDA
FASCIA
Con circolare n. 9 DG OAGIP del 12 gennaio è stato pubblicato il bando per le posizioni
dirigenziali di seconda fascia, che alleghiamo alla presente comunicazione assieme alla modulistica
da utilizzare. Le domande dovranno pervenire entro il 22 gennaio 2015 all’indirizzo di posta
elettronica [email protected] corredate dalle certificazioni richieste
all’interno della medesima circolare. Ci sono pervenute segnalazioni di alcuni Istituti omessi per i
quali ci siamo attivati con l’Amministrazione. Vi invitiamo, laddove occorresse, a segnalarci
tempestivamente eventuali altre omissioni.
Con circolare n. 11 DG OAGIP sempre del 12 gennaio è stata messa a bando la posizione
dirigenziale di prima fascia relativa alla Soprintendenza per il Colosseo, il Museo Nazionale
Romano e l’area archeologica romana, di cui pure alleghiamo comunicazione formale e modulistica
necessaria.
ELEZIONI RSU ED ELENCHI DEI LAVORATORI: LE INDICAZIONI
DELL’AMMINISTRAZIONE
Oggi si apre formalmente la campagna elettorale per il rinnovo delle RSU. L’Amministrazione, in
ossequio al protocollo ARAN sottoscritto con le OO. SS., deve provvedere a consegnare alle OO.
SS. richiedenti gli elenchi dei lavoratori per l’elettorato attivo e passivo e in tal senso con circolare
DG OAGIP n. 10 con data 12 gennaio ha ribadito agli Istituti periferici di effettuare tale
trasmissione. Ecco le casistiche che si possono presentare:
- Musei/siti in precedenza afferenti a Soprintendenze di settore e ora confluiti nei Poli
Regionali Museali: gli elenchi li trasmette la precedente Soprintendenza di settore
- Nuove sedi RSU: gli elenchi saranno consegnati dalle Soprintendenze e dagli Istituti che
concorrono a formare la nuova sede
- Segretariati regionali: gli elenchi saranno forniti dalle ex Direzioni Regionali per i Beni Culturali
e Paesaggistici
ELEZIONI RSU: CIRCOLARE ESPLICATIVA DELL’ARAN
Alleghiamo alla presente anche la circolare ARAN n. 1/2015, che l’Amministrazione periferica
dovrebbe consegnare insieme alle liste. Intanto ve ne forniamo una copia noi, rinviandovi ad una
lettura attenta poiché trattasi di comunicazione ricca di informazioni chiarificatrici.
Fraterni saluti