Musei Vaticani

Transcript

Musei Vaticani
Quotidiano
Data
17-03-2011
Pagina
4
Foglio
1/2
ARTE DA LEGGERE
Antonio Paolucci parla del grande patrimonio artistico custodito e dell’impresa editoriale dell’ Istituto
dell’Enciclopedia Italiana
Musei Vaticani
Due tomi svelano
i capolavori nei dettagli
di FABIAN ISMAN
O
TROVATO
il
deposito d'arte più
affascinante al mondo,
degno di un film di Polanski, o di
Dario Argento. E sotto il Cortile
ottagono, che raccoglie alcuni
capolavori dei maggiori al mondo;
si chiama "delle corazze", perché
una volta visi riponevano quelle
delle occasioni solenni. In una cripta
a volta, tremila sculture grecoromane, in buona parte busti, tutte
schedate, in una luce argentee; con
le 4.416 esposte nel museo Pio
Clementi no, formano la massima
concentrazione al mondo di opere
d'allora. Il deposito è visitahilc dagli
studiosi; ma nemmeno io lo
conoscevo». Antonio Paolucci,
grandestorico
dell'arte e
già
ministro, direttore di quelli Vaticani,
racconta i "Musei del Papa": «Unici
al mondo che si declinano al plurale,
perché sono comnositi ed universali:
un sistema che contiene tutto ciò che
riguarda
l'homofaber.
dal
Laoroonteagli aborigeni australiani,
da Michelangelo e Raffaello, a
Matisse, a Van Gogh e a Bacon».
Ne ha fatto un'impresa editoriale,
che il cardinale Davide Lajolo,
Governatore del Vaticano, reputa
«impressionante», con l'Istituto dell'
Encicloped ia italiana (la Treceani):
due tomi di 1.700 pagine, 1.480 foto
scelte tra le migliori dei Musei,
3.200 euro il costo; ala prima opera
«H
omnicomprcnsiva sul-l'istituto»(ancora il cardinale). E Pao-lucci:
«Nello stato più piccino al mondo, e
l'unico totalmentcoccupato da Beni
culturali cd ambientali».
Ma se il direttore avesse una
bacchetta magica, cosa mai farebbe?
«Andrei sul mercato, per comperare
qualche grande pezzo dell'arte del
Novecento; magari un Picasso che
manca: perché la Collezione d'arte
religiosa moderna, l'ultimo dei
museo creati, da Papa Montini nel
1973, bella e importante, è un poi
rapsodica». Intanto, «discutiamo se
ammodernare la Pinacoteca, c
portare qui il Museo storico dal
Latcrano». E restauri urgenti? «C'è
il problema della Sistina; bisognerà
rinforzare gli impianti climatici; e
forse prevedere, come al Cenacolo
di Leonardo a Milano, e a Padova
alla Cappella degli Scrovegni, un
sistema
di
auto-pulitura
dei
visitatori, che, al passaggio e prima
di entrare, ne catturi le polveri e
parte degli inquinanti. Se ne occupa
una commissione».
Parliamo a lungo di questi "suoi"
nuovi, ma antichissimi, musei; c del
libro.
«Il
presidentedell'Enciclopedia,
cheèGiuliano Amato, ha detto che
coniuga la vocazione del suo istituto
con la tradizione di libri bellissimi;
che non si può avere disinteresse
perla cultura. Il cardinale Lajolo,
che nei 150 anni dall'Unità d'Italia
"una e indivisibile", celebra i
ritrovati "collegamenti naturali"
tra *** le sponde del Tevere. Ci
abbiano lavorato dal 2009: foto di
dettagli che spesso sfuggono ai
4,5 milioni di visitatori, ma sono
fondamentali. Se cerch iamo di
ligurarci
episodi
dell'Antico
Testamento, andiamo alle Logge
di Raffaello; pochi pensano che
qui ci sono più uomini e donne
nudi di qualsiasi altro museo, ed
esistono
moltissimestatuedi
religioni pagane. Poi, io credo che
la 'I rasJigurazione di Raffaello
sia il quadro più bello al mondo».
Tutto questo perché i Papi «si
reputavano credi legittimi della
storia antica, e la Roma pagana
era diventata cristiana». Un
dettaglio: le raccolte papali
rimontano
«a
prima
che
nascessero i musei, e Paolo III Fa
mese vuole il Marc Aurc'-lio sul
Campidoglio; ma volta le spalle al
C'olosseo insanguinato ed alla
maestà dei Fori: guarda verso San
Pietro. E fortemente simbolico: la
storia si è fatta santa; la gloria
dell'impero viene celebrata dal
successore dell'Apostolo Pietro».
Nessuno conosce minuziosamente
nel dettaglio i tanti tesori
accumulati nei secoli: «Anche chi
studia
e
vi
lavora
ha
dimestichezza solo con alcune
opere o alcune parti, più o meno
vaste ,; perché se i musei nascono
con la vocazione dell'arte antica,
contengono ormai infinitamente
di più.
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile
MUSEI VATICANI
Quotidiano
Data
17-03-2011
Pagina
4
Foglio
2/2
«Pio VII Chiaramonti compera nel
1800 i Due pugilatore di Canova per
5.500 zecchini; ci sono cicli di
affreschi che hanno consegnato al
mondo l'immagine della Bibbia c
quella del Rinascimento, vicino a
tesori d'arte "minore": mosaici,
avori, smalti, tessuti, vetri; ma
nell'Etnografico, le testimonianze
dei popoli senza scrittura, come li
chiama Tullio Gregory: dall'Africa
nera all'Australia, all'America del
Nord». Ci si stupisce: come già gli
ambasciatori veneti nel 1523,
«quando vedono l'antiquarium di
Giulio II Della Rovere progettato da
Bramante, con il l.aocoonte,
l'Apollo, l'Arianna, la Venerefelice,
il Commodo, Eracle e Te%Jo in
mezzo ad aranci, e parlano di un
giardino delle delizie»; è tra i primi
embrioni di quelli che oggi sono i
Musei, e ora molte di quelle statue
sono nel Cortile ottagono, un tesoro
tra i tesori, dove Lao coonte ha
perso il braccio aggiunto alla sua
scoperta, e nel 1998 l'Apollo ha
invece ritrovato le sue protesi
dell'Ottocento. «Perché, da sempre,
qui sono delicati pure i problemi dei
restauri», ammette Paolucci; e in
questo caso, restituire l'immagine
che aveva affascinato Canova e tanti
altri «era più importante che il
ripristino filologico». Via via nel
tempo, gli appartamenti dei Papi
hanno perduto i connotati (Niccolò
V, il Borgia, San Pio V, lo stesso
Giulio II) e ora sono parte integrante
dei musei; ma pochissimi vedono
l'ultimo gioiello di M ichelangelo, la
Cappella Paolina, o le stesse Logge,
escluse dal percorso; anche le
carrozze, tra cui una che nel 1841
valeva 13 mila scudi, o la Citroen
1930, esemplare unico. «Ci voleva
un libro come questo, noi?».
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile
MUSEI VATICANI