Secondo Trimestre 2013 – Numero 44
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Secondo Trimestre 2013 – Numero 44
CITTÀ SPERANZA LA DELLA www.cittadellasperanza.org SOSTIENI LA RICERCA c/c postale 13200365 codice fiscale 92081880285 È IN PALIO LA VITTORIA DELLA VITA NUMERO 44t"//0*9t¡53*.&453& Periodico della Fondazione Città della Speranza - Spedizione in a.p. - Art. 2 comma 20/c - Legge 662/96 DCI Padova RICERCA INIZIATIVE GEMELLAGGI PROGETTO DOTT.SSA MARTA PILLON La ricerca al servizio del benessere psicologico del paziente oncologico e delle loro famiglie. È QUASI NATALE! Stiamo lavorando! Nei prossimi mesi troverete nel nostro sito le nuove proposte. www.cittadellasperanza.org COMUNI Barbarano Vicentino Maserà Di Padova Mason Vicentino PAGINA 2 PAGINA 3 Firma anche tu per quest’opera PAGINA 4 25 maggio 2013. I dati sono stati presentati durante l’Assemblea Generale dei soci LA CITTÀ DELLA SPERANZA CRESCE ANCORA: PRESENTATI I DATI DI BILANCIO 2012 Fondazione Città della Speranza chiude il bilancio 2012 con una serie di dati positivi, pur in un periodo economico difficile. I dati sono stati presentati lo scorso 25 maggio durante l’Assemblea Generale dei soci della Fondazione presso la sala Gaetano Meneghello dell’ Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza in Corso Stati Uniti, 4 a Padova. “la trasparenza che ci ha sempre contraddistinto rassicura i cittadini che continuano a credere in noi e a sostenere la nostra attività“ Stefania Fochesato presidente Il risultato di gestione risulta in decisiva crescita rispetto all’esercizio precedente, salito da 1.306.717 a 1.861.796 euro per effetto principalmente di nuovi lasciti testamentari (per un valore di 491.715). Per quanto riguarda i proventi raccolti da Città della Speranza è interessante rilevare come la voce più consistente siano i contributi da privati (1.417.628,59 euro) cioè le donazioni che arrivano spontaneamente da cittadini o aziende presenti nel territorio di riferimento. Consistente anche la voce del 5 per mille (740.266) e dei contributi da manifestazioni (729.354) e da iniziative private (511.144), mentre i contributi da Enti Pubblici si fermano a 10.535 euro. Per quanto riguarda i costi sostenuti nel 2012 da Fondazione Città della Speranza, la gran parte, 77,2%, pari a 1.619.545 euro, sono imputabili al finanziamento della sua attività istituzionale: la ricerca scientifica. Per la quota restate: il 12% sono oneri legati alle attività necessarie per la raccolta fondi, il 6% per le spese di supporto generale (spese amministrative) e il 5% per oneri finanziari e patrimoniali. Questo dimostra la costante attenzione della Fondazione a ridurre al massimo i costi per preservare la destinazione dei fondi raccolti dalle donazioni private alla sua missione. “Siamo soddisfatti del risultato raggiunto anche quest’anno – commenta il presidente Stefania Fochesato – la trasparenza che ci ha sempre contraddistinto rassicura i cittadini che continuano a credere in noi e a sostenere la nostra attività, fondamentale per la ricerca pediatrica che ha sempre più bisogno dell’aiuto dei privati”. IL 5 X MILLE NON COSTA NULLA! Per contribuire basta firmare la dichiarazione dei redditi (CUD, 730 o Modello Unico) in corrispondenza della dicitura: Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale delle assicurazioni e fondazioni. RISULTATI 5XMILLE 2011 Clamoroso balzo in avanti di Fondazione Città della Speranza che sale al 26° posto in Italia per la categoria onlus e al 38° posto in assoluto. L’agenzia delle Entrate ha pubblicato il 9 maggio u.s. gli elenchi degli enti ammessi alla ripartizione del cinque per mille con gli importi spettanti a ciascun ente: sono i risultati delle scelte espresse dai contribuenti nel 2011, con le dichiarazioni dei redditi relative al 2010. Clamoroso il risultato ottenuto da Fondazione Città della Speranza che spicca al 26° posto in Italia per la sezione volontariato e onlus e 38° posto in assoluto, guadagnando due posizioni rispetto all’anno precedente e ottenendo il 20 per cento in più degli importi. Le firme sono aumentate, passando da 27.817 a 33.535 e l’importo complessivo è passato da 740.266 a 878.732. La presidente della Fondazione Città della Speranza commenta con entusiasmo e commozione i risultati: “Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno deciso di sostenere la Fondazione, persone che hanno deciso di lottare al nostro fianco contro tutte le malattie pediatriche. La Ricerca scientifica è la nostra missione e abbiamo bisogno del contributo di tutti per continuare a raccogliere risultati in termini di sconfitta delle patologie dei bambini. Questo è anche un segno concreto di riconoscenza che i cittadini ci hanno dimostrato per il lavoro che Fondazione ha portato avanti in questi anni, anche con il progetto di realizzazione dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, il più grande polo europeo dedicato alla Ricerca scientifica pediatrica”. CITTÀ SPERANZA LA 2 DELLA RICERCA La ricerca al servizio del benessere psicologico del paziente oncologico e delle loro famiglie PROGETTO DOTT.SSA MARTA PILLON Nel corso degli ultimi 20 anni i progressi della medicina hanno portato ad un aumento considerevole della percentuale di bambini ed adolescenti che superano la malattia oncologica. Moltissime sono quindi le persone che oggi convivono con l’esperienza traumatica di aver sofferto di una patologia oncologica durante una fase precoce del proprio sviluppo. Diventa allora davvero importante determinare quali siano le condizioni del loro sviluppo psichico per pianificare una specifica assistenza psicologica. La disciplina che si occupa dello studio degli aspetti psicologici e sociali legati all’esperienza di avere o avere avuto una malattia oncoematologica in età infantile e adolescenziale è la psico-oncologia pediatrica. Grazie al sostegno della Fondazione “Città della Speranza” e ora anche dell’Istituto di Ricerca Pediatrica “Città della Speranza” e ad una stretta collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Padova negli ultimi anni sono stati avviati diversi progetti nell’ambito della psico-oncologia pediatrica. Attualmente i progetti attivi, che verranno di seguito descritti, sono tre; la responsabile scientifica è la Dott.ssa Marta Pillon e le psicologhe-psicoterapeute responsabili sono la Dott.ssa Marta Tremolada (studio 1 e 3) e la Dott.ssa Fabia Capello (studio 2). Il primo è uno studio longitudinale dei fattori familiari predittivi dell’adattamento e della qualità di vita dei bambini affetti da leucemia e dei loro genitori a breve e a lungo termine, adottando un approccio temporale durante il corso della malattia, attraverso colloqui in profondità, questionari, test grafici e test psicologici. Circa 200 giovani pazienti e le loro famiglie sono stati seguiti in 5 momenti cruciali nel corso delle terapie (nella seconda settimana dalla diagnosi, poi a 1 mese, a 6 mesi, a 12 mesi e a 24 mesi dalla diagnosi, cioè allo stop terapia). Tra i risultati ottenuti possiamo evidenziarne alcuni: - la Qualità di Vita del bambino in ospedale è predetta dalla fiducia che i genitori hanno nel Reparto, dalle abilità di coping del bambino stesso e dalla sua adattabilità, che a loro volta sono più solidi all’aumentare dell’età del bambino e sostenuti dalle capacità di accudimento dei genitori (Tremolada et al., 2011) - La valutazione longitudinale del comportamento adattivo nei pazienti pediatrici affetti da leucemia durante l’ultimo anno di terapia evidenzia che le limitazioni maggiori sono presenti nei domini della socializzazione e delle abilità motorie (Tremolada et al., 2011) - In accordo con la teoria ecoculturale, che sottolinea l’importanza di analizzare le routine quotidiane al fine di comprendere meglio le dinamiche familiari, è stata messa a punto e validata una nuova tecnica di intervista Ecocultural Family Interview Cancer (Tremolada et al., 2005; Tremolada al., 2011). - Il benessere psico-sociale delle madri è messo a dura prova nei primi 6 mesi di terapia, soprattutto nelle loro capacità di adattamento emotivo alla malattia e nelle capacità di tipo cognitivo, fattori predittivi del loro benessere anche a lungo termine insieme alle loro abilità iniziali di riorganizzazione familiare (Tremolada et al., 2012). In seguito le madri ritrovano una certa stabilità nella loro salute, anche se perdurano alcuni sintomi d’ansia e di tipo post-traumatico (Tremolada et al., 2012). Ora il progetto si sta concentrando sulla valutazione dello sviluppo psico-sociale e cognitivo, sull’adattamento a livello scolastico e quotidiano dei pazienti e delle famiglie in tre momenti: a un anno dalla diagnosi, al momento dello stop terapia e a 5 anni dallo stop terapia, in occasione delle visite di controllo dei pazienti in DH. La disciplina che si occupa dello studio degli aspetti psicologici e sociali legati all’esperienza di avere o avere avuto una malattia onco-ematologica in età infantile e adolescenziale è la psico-oncologia pediatrica. Il secondo progetto, recentemente rinnovato, prevede sia assistenza psicologica sia la prosecuzione dello studio longitudinale per monitorare possibili difficoltà del bambino a livello cognitivo e motorio, causate dalla diagnosi di patologia emato-oncologica avvenuta nei primi tre anni di vita e dalla conseguente terapia somministrata. Lo studio si prefigge di valutare lo sviluppo cognitivo e motorio del bambino in tre tempi specifici: a pochi mesi dalla diagnosi (tra i 3 e i 5 mesi dall’inizio delle terapie)-T1, dopo un anno dalla prima valutazione -T2, e durante il primo anno di frequenza della scuola primaria-T3. Lo scopo è quello di individuare: - l’andamento dello sviluppo psicologico di questi bambini confrontandolo con quello di bambini che non hanno vissuto questo tipo di esperienza; - le eventuali variabili legate alla malattia, alle terapie, all’ospedalizzazione, alle caratteristiche psicologiche della famiglia e del bambino che possano essere legate alle performance cognitive dei bambini seguiti presso la nostra clinica. Identificare precocemente eventuali problemi psicologici del bambino piccolo e le variabili coinvolte ci permetterà di pianificare possibili interventi clinici finalizzati alla loro risoluzione, anche in vista del futuro inserimento scolastico del bambino. Finora questo studio ha coinvolto 85 bambini, a cui è stata proposta la prima sessione di gioco strutturato per rilevare le abilità cognitive e motorie (tempo 1). Di questi 85 bambini, ad oggi 50 sono stati valutati anche al T2 e 30 anche al T3. I risultati ottenuti fino adesso mostrano che mediamente i bambini in terapia al T1 hanno uno sviluppo cognitivo nella norma, anche se le loro prestazioni sono inferiori rispetto a quelle rilevate nei bambini del gruppo di controllo. Maggiori difficoltà sia rispetto alla norma che rispetto ai dati rilevati nei controlli riguardano, al T1, le performance motorie. Questo dato è sicuramente giustificato dalla fase delicata della terapia a cui i bambini sono sottoposti nei primi mesi dalla diagnosi, che molto spesso compromette in modo rilevante il benessere psicofisico. Analizzando i risultati delle prestazioni dei bambini condotte ad un anno dal primo incontro (T2), è emerso che i bambini curati presso la nostra clinica presentano, rispetto al T1, un netto miglioramento nelle performance sia cognitive che motorie; questo risultato viene confermato anche nel T3. I risultati preliminari di questo studio sono stati recentemente pubblicati su Journal of Pediatric Psychology (Bornstein et al., 2012). Il terzo progetto, iniziato nell’ottobre 2007, riguarda le conseguenze psico-sociali a lungo termine e l’analisi dei bisogni nei pazienti fuori terapia. Il progetto coinvolge i pazienti considerati fuori terapia da almeno 5 anni, di età compresa tra i 15 e i 25 anni, a cui viene proposto un colloquio semi-strutturato da parte della psicologa sull’organizzazione delle loro routine quotidiane e viene richiesta l’autocompilazione di alcuni questionari. L’adesione al progetto è stata finora di 230 pazienti guariti su 325 contattati (71%). Nello specifico i colloqui semi-strutturati e i questionari ritornati sono stati 221 su 230 pazienti che hanno aderito al progetto (96%). Alcuni risultati ottenuti sono i seguenti: - I giovani adulti (18-25 anni) che sono fuori terapia per tumore solido da meno anni provano più fatica e dichiarano un benessere generale e psico-fisico peggiore rispetto alle norme e ai ragazzi guariti più giovani (15-17 anni), che a loro volta si percepiscono meglio dei loro coetanei nel loro benessere emotivo e nella percezione di dolore. - I giovani guariti non si percepiscono più limitati degli altri per quanto riguarda le proprie capacità cognitive e sono soddisfatti del proprio funzionamento sociale e del supporto ricevuto, anche se dichiarano un minor sostegno da parte degli amici. Inoltre, fanno meno uso di sostanze pericolose per la salute nei momenti di difficoltà rispetto ai loro coetanei e hanno una buona percezione della loro Qualità di Vita, anche se le ragazze sottolineano alcune limitazioni nel loro benessere emotivo e nel funzionamento sociale. - Il buon rapporto dichiarato dai ragazzi con la Clinica e con lo staff dei professionisti della salute durante e dopo la malattia, che emerge sia dai colloqui che dal questionario sulla patient satisfaction (Schiavo et al., 2010), è un fattore di protezione sui sentimenti legati ai controlli e la loro crescita personale post esperienza di malattia aumenta con l’età, anche per una maggiore capacità di elaborare e narrare la propria storia e i propri vissuti (Tremolada et al., 2011). Un grazie particolare va alla Prof.ssa Bonichini, professore associato presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova, alla Dott.ssa Scrimin, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova, alla psicologa specializzanda Dott.ssa Aloisio, alle giovani tirocinanti di psicologia coinvolte nei progetti, ai Colleghi della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, ai collaboratori internazionali dei progetti, in particolare Weisner e Zeltzer dell’UCLA e Bornstein dell’NIH e alla tanto amata Prof.ssa Axia che ha reso possibile tutto questo con la sua intelligenza e determinazione e, ancora, alla Città della Speranza e all’Istituto di Ricerca Pediatrica che sostengono e credono in tutto questo. CITTÀ SPERANZA LA DELLA 3 INIZIATIVE È QUASI NATALE! Vi ricordate? 2013… Stiamo lavorando! Nei prossimi mesi troverete nel nostro sito le nuove proposte. CON RUN FOR CHILDREN PADOVA NEL GUINNESS WORLD RECORDS TROFEO MASSIMO ZILIO E ROBERTO TREVISAN 18° TORNEO GIOVANILE DI CALCIO “CITTÀ DELLA SPERANZA” Dal 1° maggio all’ 11 giugno si è svolto il 18° Torneo di calcio Città della Speranza, memorial Massimo Zilio e Roberto Trevisan. Si sono sfidate in campo le seguenti categorie: piccoli amici, pulcini, giovanissimi, allievi e vecchie glorie. Nella tarda mattinata di domenica 2 giugno, la bellissima sorpresa dell’arrivo di Daniele Gastaldello, Capitano della Sampdoria e giocatore della Nazionale. Daniele, ormai da qualche anno nostro grande sostenitore in più occasioni, ha autografato le fasce da capitano: è stato infatti lui il primo a promuovere l’iniziativa giocando tutta la stagione 2012 – 2013 con la fascia della Fondazione. Presenti anche le società sportive che hanno aderito all’iniziativa “Capitano, mio Capitano”. Enormi quindi l’emozione e l’entusiasmo di giocatori piccoli e grandi, e non solo. Gran merito del successo dell’iniziativa va a: Maria, Rina, Odilla e Sonia, cuoche di eccellenza; Agostino e Pierino, per gli appetitosi panini con la pasta di salado; Virginio e Andrea per aver prodotto una grande quantità di patate fritte; Gregorio, Paolo, Corrado, Francesco, Vittorio, Ottorino, Eugenio e Paola gestori dello stand; Sergio e Maria Rosa in cassa; Vinicio speaker e a tutti coloro che hanno contribuito. Domenica 9 giugno alle ore 18:30, alla presenza di un incaricato del Sindaco di Malo, sono stati estratti i numeri vincenti dei 27.000 biglietti della lotteria venduti. Appuntamento al prossimo anno, grazie a tutti! IL SENSO DELLA VITA….. Sabato 1° giugno in Prato della Valle, a Padova, 2405 persone hanno corso la staffetta di solidarietà Run For Children: dalle 8 alle 20 cento metri a testa per 12 ore consecutive. Il record di Gaza, 2400 partecipanti, è stato battuto e Padova è entrata ancora una volta nel Guinness World Records. I contributi raccolti dalle iscrizioni ammontano a 30.120 euro che verranno devoluti all’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza. Quasi 100 i volontari della Città della Speranza che hanno contribuito al successo della manifestazione, ecco il racconto di una di loro. Manca un’ora allo scadere del tempo. Tutti contano le persone che in fila attendono di correre, e la mente inizia a fare calcoli. Ci si rende conto che l’obiettivo che sembrava essere svanito non è poi così lontano. Anzi, lo si può quasi toccare con la punta delle dita. I minuti passano e comincio a rivivere, come in un film, le ultime settimane, il grande impegno, i moltissimi volti incontrati, l’eccitazione, ma anche lo scoraggiamento e le difficoltà. Manca poco più di un minuto e il record viene eguagliato. Ancora pochi secondi e la gioia esplode. È tutto vero. Ce l’abbiamo fatta. È in giornate come queste che capisci che proverbi come “la speranza è l’ultima a morire” o “niente è impossibile” non sono solo retorica ma che, se esistono, qualcuno li avrà pur inventati. Qualcuno che magari ha vissuto qualcosa di simile. Queste righe sono troppe per dire cosa è stato Run for Children. Basterebbero poche parole. Basterebbe dire unione, squadra, sorrisi, entusiasmo, lacrime, gioia. Meglio ancora, basterebbe il ricordo che ognuno porta dentro di sé. Ognuno ha il suo record. Sono i 100 metri di ognuno di noi, tutti corsi in un’unica direzione, verso un unico obiettivo. Poi penso che queste righe in realtà sono poche. Sono poche per rendersi conto fino in fondo di cosa è in grado di fare una staffetta. Sono poche per comprendere l’obiettivo nobile che insegue. Sono poche per immaginare la gioia dei bambini con il testimone in mano e la maglia che fa loro da vestito. Sono poche per descrivere il sapore di un successo conquistato all’ultimo minuto. Sono poche per raccontare l’unione che un’esperienza come questa può creare. Sono poche per capire come, quando pensi a questi momenti, tutto il resto sembra niente. Sono poche per capire quanto il gesto di ognuno di noi è stato grande. Mi fermo un attimo e capisco che questa avventura si può riassumere con “speranza”. Allora tutto torna. “Speranza” è quella che ci ha tenuti aggrappati al record fino all’ultimo minuto. “Speranza” è quella che ogni giorno anima genitori e bambini che da troppo tempo sono in attesa di una cura. “Speranza” è quella di chi è alla ricerca proprio di quella cura. “Speranza” è la Città della Speranza, una Fondazione che, non a caso, porta questo nome. Oggi ho imparato che crederci fino all’ultimo non è poi così sbagliato. Quella di oggi è una giornata che conserverò gelosamente nel cuore, come ottimo elisir per un’eventuale tristezza. Sabato 23 marzo, presso il Salone San Michele a Brendola, si è svolta la consueta “Cena conviviale” per raccogliere fondi a favore della Fondazione “Città della Speranza” Onlus. Il signor Gianni Bedin ha intrattenuto in modo eccellente le 95 persone presenti; tra queste anche il Sindaco di Brendola, signor Renato Ceron, e l’assessore Barbara Tamiozzo. In tale occasione gli amici dell’ Associazione “Il senso della vita” hanno comunicato ai presenti che dal 23/03/2006 al 23/03/2013 l’Associazione ha raccolto e consegnato alla Fondazione Città della Speranza Onlus l’importo di € 100.000,00. Risultato strepitoso, frutto di un eccezionale lavoro di squadra, per una Fondazione che è sempre un passo avanti in materia di organizzazione, innovazione, programmazione e ricerca. Non meno importante il coinvolgimento di tante persone che hanno appreso il messaggio e capito che “investire nella ricerca” è il modo migliore per svuotare gli Ospedali! MERCATINI DI MONTEGROTTO TERME E DINTORNI BANCO DELLA SPERANZA Questa iniziativa è nata per caso un anno fa ed è proseguita in termini di tempo, di capacità e di disponibilità, grazie alle persone che ci hanno creduto ed anche a quanti (persone e aziende) hanno donato oggetti e cose apparentemente obsolete o inutili che hanno invece prodotto tanta soddisfazione in coloro che si sono voluti mettere in gioco, credendo nella bellezza delle cose semplici e spontanee. Grazie a Marta che con la sua grinta è riuscita a coinvolgere tanti volontari e sostenitori dei progetti della nostra Fondazione. CONCERTO “WIND BAND” Domenica 21 aprile, presso il Palasport di Creazzo, si è tenuto il concerto della “WIND BAND “ del conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, con la partecipazione della Banda G. Verdi di Creazzo. La raccolta fondi è stata devoluta alla Fondazione Città della Speranza per sostenere la ricerca sulle neoplasie infantili. CITTÀ SPERANZA LA 4 DELLA GEMELLAGGI $0.6/&%* $0.6/&%* Il 21 aprile si è concluso l’iter di gemellaggio tra la Fondazione Città della Speranza e il Comune di Barbarano Vicentino. Presenti il Sindaco Roberto Boaria, tutta l’ Amministrazione e per la Fondazione il Consigliere Marco Sudiro. L’evento si è svolto in occasione dell XII° Festa dell’ Olio extravergine e dell’ Olivo. Festa per il gemellaggio con la Fondazione Città della Speranza BARBARANO VICENTINO $0.6/&%* MASERÀ DI PADOVA Lo scorso dicembre il Consiglio Comunale di Maserà di Padova ha deliberato l’adesione al gemellaggio con la Fondazione “Città della Speranza” Onlus. Il gemellaggio è stato fortemente voluto dall’Assessore Denis Trentin. Domenica 5 maggio 2013, in occasione della Festa del Bambino, presso la Casa delle Associazioni, si è completato l’iter di gemellaggio con la sottoscrizione della Charta dei Comuni alla presenza del Consigliere della Fondazione Luigi Ivanoe Lachina. MASON VICENTINO Solidarietà e divertimento hanno caratterizzato la serata di venerdì 7 maggio, dedicata dal Comune di Mason a Città della Speranza. Occasione in cui, con una cerimonia ufficiale svoltasi presso il palatenda di Piazza Mercato delle Ciliegie, il Comune ha siglato il gemellaggio con la onlus, di cui è amico fin dal 2009, promettendo così un impegno etico verso il terzo settore. Ad introdurre la cerimonia l’assessore ai servizi sociali, Sonia Fogliato. “Il Comune si impegnerà a sensibilizzare tutta la comunità”, ha sottolineato, esortando tutti a “lavorare uniti per dare speranza a una vita”. Le stesse intenzioni sono state espresse dal sindaco Massimo Pavan, che si è detto vicino ai genitori che hanno sofferto o tuttora lottano per la malattia del proprio figlio. Andrea Camporese, Presidente Onorario della Fondazione, ha poi spiegato come la onlus riesca ad avere solamente un “3% di costi di gestione”. Questo garantisce che il “97% dei soldi raccolti, circa 4 milioni di euro l’anno, sia interamente destinato ai bambini e alla ricerca”. Luigi Costa, Consigliere e referente di zona, che ha contribuito alla nascita e crescita di Città della Speranza, ha ricordato come tutto sia iniziato nel 1992 vendendo uova di Pasqua, e come si sia evoluto a partire dal 1994, con la nascita ufficiale della Onlus. La serata ha visto la partecipazione di numerose persone, tra cui molti giovani, che si sono divertiti a suon di musica grazie a “I provvisori”, una ventina di ragazzi del territorio che hanno suonato cover pop e rock. Il ricavato della vendita di bevande e panini sarà devoluto alla Fondazione. BILANCIO AL 31.12.2012 FONDAZIONE CITTÀ DELLA SPERANZA ONLUS STATO PATRIMONIALE ATTIVO 2012 2011 € 18.042,29 € 3.393,17 Immobilizzazioni materiali € 19.796.352,94 € 20.500.648,07 Immobilizzazioni finanziarie € 12.233.791,31 € 229.383,97 € 25.121,72 € 26.631,52 Immobilizzazioni immateriali Rimanenze Crediti € 229.334,25 € 34.648,30 Disponibilità liquide € 890.797,45 € 828.574,30 Ratei e risconti attivi € 39.287,72 € 135.348,53 € 33.232.727,68 € 21.758.627,86 2012 2011 Fondo di Dotazione dell’ente € 2.745.847,63 € 2.743.834,63 Patrimonio vincolato € 1.878.200,00 € 1.878.200,00 € 12.758.277,75 € 11.451.560,20 € 35.331,07 € 75.369,86 € 13.953.275,04 € 4.257.720,08 € 0,00 € 45.225,54 € 31.370.931,49 € 20.451.910,31 € 1.861.796,19 € 1.306.717,55 € 33.232.727,68 € 21.758.627,86 2012 2011 € 10.535,04 € 5.041,30 Cinque per mille € 740.266,04 € 0,00 Contributi da lasciti testamentari € 491.715,17 € 0,00 € 1.417.628,59 € 1.713.894,37 Contributi da manifestazioni € 729.354,36 € 469.665,81 Contributi da iniziative private € 511.144,50 € 706.187,96 Contributi da erogazioni in natura € 27.899,17 € 158.749,44 Proventi finanziari e patrimoniali € 30.353,91 € 144.291,93 € 3.958.896,78 € 3.197.830,81 2012 2011 € 1.619.545,36 € 1.409.969,89 € 247.506,52 € 267.194,07 € 94.399,41 € 83.032,77 € 135.649,30 € 130.916,53 TOTALE ONERI € 2.097.100,59 € 1.891.113,26 AVANZO ESERCIZIO € 1.861.796,19 € 1.306.717,55 TOTALE ATTIVO STATO PATRIMONIALE PASSIVO Risultato gestione esercizi precedenti Fondo trattamento di fine rapporto Debiti Ratei passivi TOTALE PASSIVO RISULTATO DI GESTIONE TOTALE A PAREGGIO RENDICONTO GESTIONALE - PROVENTI Proventi da enti pubblici Contributi da privati/altri sostenitori TOTALE PROVENTI RENDICONTO GESTIONALE - ONERI Oneri da attività istituzionale Oneri di raccolta fondi Oneri finanziari e patrimoniali Oneri di supporto generale Ricordiamo che tutte le iniziative private, a favore della Fondazione, dovranno essere avallate dai responsabili di zona, previa comunicazione alla segreteria ([email protected]), che provvederà ad assegnare un numero di protocollo. I NOSTRI CONTI C/C POSTALE N. 13200365 Intestato a: Fondazione “Città della Speranza” Onlus BANCA POPOLARE DI MAROSTICA AG. SAN TOMIO DI MALO IBAN: IT 97 I 05572 60480 CC0980174961 ANTONVENETA Sede di PADOVA IBAN: IT 32 A 01030 12190 000002450167 ANTONVENETA Sede di ABANO TERME IBAN: IT 34 D 01030 62321 000000757530 CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO Sede di PADOVA IBAN: IT 59 J 06225 12150 07400338433L CREDITO TREVIGIANO AG. CASTELFRANCO VENETO IBAN: IT 11 Y 08917 61564 019003320333 UNICREDIT BANCA AG. BELLUNO IBAN: IT 28 P 02008 11910 000019180540 Sede: 7JBMFEFM-BWPSP .POUFEJ.BMP7JDFO[B 5FMFGPOP'BY www.cittadellasperanza.org [email protected] Dipartimento di Pediatria $MJOJDBEJ0ODPFNBUPMPHJB1FEJBUSJDB 7JB(JVTUJOJBOJ1BEPWB 5FMFGPOP Proprietario - esercente - editore: 'POEB[JPOFi$JUUËEFMMB4QFSBO[Bw0OMVT Dr. Andrea Camporese Direttore Responsabile: .BSJOP4NJEFSMF Testi: Collaboratori vari 4FHSFUFSJBEJ.POUFEJ.BMP Fotografia: Collaboratori vari - Archivio Progetto grafico e impaginazione: Sgaravato srl - Verona Stampa: AZ Color srl Registrazione del Tribunale di Vicenza /VNFSPEFM