NEWSLETTER - Ospedale San Carlo Borromeo
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NEWSLETTER - Ospedale San Carlo Borromeo
Anno 5 n. 9 - Ottobre 2012 NEWSLETTER Giornata mondiale dei diritti delle bambine San Carlo in prima fila contro la violenza Anticipando di un giorno la celebrazione della Giornata Mondiale dei diritti delle bambine, l’Ospedale San Carlo Borromeo ha organizzato e ospitato lo scorso 9 ottobre il congresso dall’eloquente titolo: “Bimbe negate: la violenza sulle bambine, come evitarla”. Durante la giornata, che ha visto la partecipazione tra gli altri della senatrice Giuliana Carlino, componente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza, e dei rappresentanti dell’Associazione Terre des Hommes, da tempo impegnata nel mondo sul fronte della difesa delle bambine, sono stati presentati alcuni dati che hanno tracciato un quadro drammatico di questo fenomeno. Dall’inizio dell’anno solo in Italia sono state un centinaio le donne uccise, una ogni due giorni, ma le violenze sulle piccole indifese sono ancora di più. I numeri relativi all’attività del Centro Soccorso Rosa nel corso del 2011 hanno evidenziato che dietro le oltre 800 richieste di aiuto provenienti da donne maltrattate si cela il dramma delle loro figlie che hanno assistito e, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno subito a loro volta violenza, quasi sempre a sfondo sessuale. Ed è solo la punta di un iceberg che, sotto la parte emersa, cela un mondo fatto anche di mutilazioni genitali al di fuori dei paesi di origine. E questo succede anche nella civilissima Milano. Un mondo in cui le bimbe neppure vedono la luce a causa di aborti selettivi. Una pratica di cui è ancora difficile disegnare i confini, ma della quale non è ormai più possible ignorarne l’esistenza. Impossibile non vedere che la scelta dell’interruzione volontaria della gravidanza, soprattutto da parte di donne immigrate, viene presa subito dopo un’ecografia che sancisce la presenza in grembo di una bimba anzichè del maschietto. Di tutto il complesso e drammatico fenomeno della violenza sulle donne, come ha ricordato nell’introduzione ai lavori il Direttore Sanitario dell’Ospedale, dott.ssa Emanuela Marinelllo, se ne è fatta carico anche Regione Lombardia, che lo scorso 26 giugno ha approvato la legge 47 per “Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza”. Proprio prendendo spunto da questa legge l’Ospedale San Carlo Borromeo sta mettendo a punto un progetto finalizzato a sostenere concretamente le vittime di violenza, al fine di favorirne il recupero dell’autonomia e la riconquista della dignità e dell’integrità fisica. Così da connotare ancora di più il Centro Soccorso Rosa come punto di riferimento in cui, oltre all’ascolto e alla raccolta delle segnalazioni, si opera concretamente per mettere un freno al dramma della violenza. Per fare sì che non vi siano più “bimbe negate”. NEWSLETTER 2 L’urologia del San Carlo sfida il tempo per sconfiggere il tumore UN PO’ DI STORIA. Dodicimila prestazioni ambulatoriali l’anno. Un numero che colloca l’Unità Operativa di Urologia dell’Ospedale San Carlo Borromeo ai primissimi posti della classifica tra le strutture ospedaliere milanesi. Un numero che sancisce come l’Urologia del nostro Ospedale sia per quantità e per qualità di assoluta eccellenza nel panorama lombardo. E non solo. Ad accogliere questo flusso continuo di pazienti sono soprattutto gli ambulatori di Urologia generale, passaggio quasi obbligato per chi si presenta per una prima visita, di Andrologia, di Diagnostica ecografica urologica e andrologica, infine sono numerosi coloro che transitano nella sala endourologica dedicata in cui viene svolta tutta la diagnostica endoscopica o radioendourologica. Parte da lontano la storia dell’urologia dell’Ospedale San Carlo Borromeo, anche perché è nata con colui che può essere definito senza possibilità di errore il pioniere dell’urologia, il prof. Enrico Dormia, che a questa “disciplina” ha lasciato in eredità una PERCORSI DEDICATI PER BATTERE IL TUMORE … SUL TEMPO Quello alla prostata è classificato come uno dei più frequenti tumori nell’uomo e oggi rappresenta la terza causa di morte tra le patologie tumorali nel maschio. Ma c’è un altro tumore a cui si guarda con apprensione per il trend di crescita che negli ultimi anni ha fatto registrare: il tumore sua fondamentale scoperta, il “cestello di Dormia” per la rimozione dei calcoli, uno strumento tutt’oggi largamente utilizzato nelle calcolosi, ma che già ha trovato posto nel Museo della Storia della Medicina di Vienna, a chiara testimonianza che una fondamentale pagina dell’evoluzione dell’urologia è stata applicata con grande successo tra le mura della struttura di via Pio II. Una storia che ha sempre visto i nostri urologi in grado di rimanere costantemente al passo con i tempi per competenza, professionalità, tecnologia e con l’immancabile capacità a essere al servizio dei pazienti, per offrire loro la possibilità di risolvere nel modo più adeguato il problema di cui soffrono, migliorando sensibilmente la qualità della vita. Oggi a guidare l’urologia dell’Ospedale c’è il dott. Guido Dormia, che non ha mancato di dare una propria impronta all’attività urologica, che spazia dal Reparto di Degenza a quella ambulatoriale, nel segno della continuità della qualità e dell’eccellenza, ma puntando sull’innovazione tecnologica. A fianco: l’immagine di una ecografia trans rettale della prostata. Sotto: Rappresentazione grafica dei quattro stadi dell’evoluzione del tumore alla prostata. alla vescica. E’ una patologia che colpisce prevalentemente gli anziani e presenta tutta una serie di difficoltà nell’approcciarlo a causa delle comorbidità che richiedono un trattamento integrato che non può prescindere e/o ignorare le altre problematiche. Due patologie tumorali che al San Carlo si è deciso di battere … sul tempo attraverso percorsi facilitati per la diagnosi precoce. Un progetto che occupa molta parte dell’attività ambulatoriale e che viene attuato attraverso una gestione integrata del paziente, in modo da assicurare ad ogni stadio del tumore quel trattamento adeguato che il nostro servizio di urologia è in grado di offrire. Operando in un bacino di utenza in cui è alta la quota di popolazione immigrata, il programma di diagnosi precoce dell’Ospedale San Carlo Borromeo richiede anche una parte dedicata all’informazione dell’utenza straniera sui rischi che corre, iniziando dal fatto che l’adozione di nuovi stili di vita e abitudini comportamen- NEWSLETTER 3 tali tendono a elevare il rischio correlato al fattore razziale. I neri americani, ad esempio, presentano già un elevato rischio di tumore alla prostata, così come in generale la popolazione europea ha un fattore di rischio molto più elevato rispetto a quella asiatica: in Giappone, infatti, questa patologia è rarissima. Però, la popolazione asiatica che vive nel mondo occidentale, adottandone lo stile di vita e di alimentazione, nell’arco di una decina di anni presenta fattori di rischio sicuramente non inferiori a quella nativa. Per questo motivo il nostro Ospedale si è dotato di un ambulatorio dedicato di uro-oncologia, uno dei pochi operativi nelle strutture di Milano, finalizzato al follow up completo dei pazienti con patologia tumorale in cui operano contestualmente sia lo specialista urologo, sia lo specialista oncologo. L’ambulatorio uro-oncologico, inoltre, opera in stretta connessio- A destra: l’immagine mostra una neoplasia vescicale papillare. Sotto: una immagine ecografica di un carcinoma vescicale evidenziato all’interno del cerchio rosso. ne con la sala endourologica, nella quale si svolgono quotidianamente indagini di biopsia prostatica ambulatoriale e cistoscopia/ ecografia vescicale. L’attività di diagnosi precoce viene svolta osservando dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (pdta) che ne definiscono l’ambito e ne scandiscono la tempistica a cominciare dalla prima visita uro- logica generale (che consente di screenare i pazienti anche sotto il profilo anamnestico attraverso i valori del PSA o la familiarità alla patologia), fino al trattamento interventistico che si può rendere necessario e che, nel caso di tumore alla vescica, spazia dal trattamento endoscopico a quello chirurgico conservativo o demolitivo, con ricostruzione della vescica o altri tipi di derivazione esterna. Oltre al trattamento di queste due patologie tumorali prevalenti, l’urologia dell’Ospedale San Carlo Borromeo tratta anche il tumore al rene attraverso interventi chirurgici e/o laparoscopici. UN … CESTELLO PER LE CALCOLOSI Il trattamento delle calcolosi renali e ureterali ha registrato negli ultimi tempi un sensibile incremento, da una parte legato alla maggiore incidenza di questa patologia, dall’altro a tecniche interventistiche sempre meno invasive. (Continua a pagina 4) Nell’immagine a sinistra è ben visibile un voluminoso calcolo ureterale; qui sopra viene proposta l’immagine post trattamento ureteroscopico che ha risolto il problema. NEWSLETTER (Continua da pagina 3) 4 Un cestello per ... Immagini pre (a sinistra) e post ureterorenoscopia (sotto) per asportazione di calcolo ureterale pelvico. All’Ospedale San Carlo Borromeo le calcolosi vengo trattate a seconda dei casi in endoscopia percutanea o endoscopia ureterale. Nel primo caso si interviene sulle calcolosi renali creando un acces- Sopra: alcune immagini schematizzano l’utilizzo del “cestello di Dormia” nell’asportazione dei calcoli interi e frammentati. Sotto: l’immagine di un trattamento percutaneo in corso e delle cannule che vengono utilizzate. so transcutaneo che mette in comunicazione le cavità renali con l’esterno. L’accesso viene stabilizzato con l’applicazione di una speciale cannula, attraverso la quale, con strumenti collegati a telecamera, si raggiungono e asportano i calcoli renali utilizzando energia balistica o ultrasuoni. Nel caso dell’endoscopia ureterale si utilizzano strumenti endoscopici LA FRONTIERA DELL’ANDROLOGIA: PREDIRE LE CORONAROPATIE Fino a qualche anno fa l’andrologia era una specialità appena sussurrata, con non poca riluttanza anche solo a pronunciarla. Oggi, invece, l’andrologo non spaventa e non fa più vergognare. E’ il medico a cui ci si rivolge tranquillamente e il fatto che ora l’andrologia sia in costante crescita non è legato più di tanto a un aumento delle patologie dell’apparato genitale, ma più semplicemente al fatto che di queste problematiche ora se ne parla apertamente. E, soprattutto, si curano. Anche nell’ambito delle patologie benigne e malformative dell’apparato urinario e genitale l’Ospedale San Carlo Borromeo si è ritagliato un ruolo di eccellenza grazie alla presenza di un ambulatorio andrologico dedicato e una diagnostica ecografica andrologica per l’esecuzione di ecocolordoppler penieni particolarm e n t e sottili, sempre collegati a una telecamera, con i quali si risale per via retrograda l’uretere fino a raggiungere il calcolo, che viene poi rimosso con il già citato “cestello di Dormia”, ancora largamente utilizzato nel trattamento delle calcolosi, previa frammentazione, se necessario. I numerosi studi che hanno ridimensionato l’efficacia del trattamento dei calcoli con la tecnica della litotripsia extracorporea, di fatto hanno portato al potenziamento della tecnica endoscopica, che presenta una serie notevole di vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale che vanno dal ricovero breve ad una veloce ripresa delle quotidiane attività, il tutto con una drastica diminuzione dei rischi operatori. dinamici per la diagnosi delle disfunzioni erettili e di una attività di day surgery. I disturbi minzionali rientrano tra le problematiche che vengono trattate in questo campo, ma una sempre maggiore attenzione la richiedono le disfunzioni erettili, che non possono più essere sottovalutate e/ o inquadrate come semplici problematiche sessuali, ma vanno attentamente indagate perchè spesso sono collegate a problemi organici vascolari, urologici, prostatici che necessitano di approfondimenti diagnostici e, come rilevano recenti studi scientifici, possono anche rappresentare un preciso sintomo anticipatorio di coronaropatie. A.O. Ospedale San Carlo Borromeo Via Pio II, 3 - 20153 MILANO Capo Redattore: Giovanni Ruggeri tel. 02/4022.2175 - [email protected] http://www.sancarlo.mi.it