programmazione - il Circolo dei lettori

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programmazione - il Circolo dei lettori
il Circolo
per le scuole
Il Circolo dei lettori propone una programmazione dedicata alle Scuole Superiori di Secondo Grado
perché gli studenti approfondiscano argomenti intra ed extra curriculari in maniera nuova e coinvolgente.
Obiettivo dei protagonisti degli incontri, che hanno fatto delle storie la propria professione,
è coinvolgere i ragazzi nella (ri)scoperta di tutta la bellezza e gli stimoli che ogni racconto (letterario e di vita) nasconde.
per info e prenotazioni 011 4326666 | [email protected]
Tutti gli incontri si svolgono presso il Circolo dei lettori. Qualora non fosse possibile
portare gli studenti in via Bogino, possono avvenire nei locali della scuola interessata,
previa verifica disponibilità degli organizzatori.
L’EDUCAZIONE
SENTIMENTALE
OGGI
con Chiara Gamberale
Si può insegnare l’amore?
Di certo si possono cercare
le parole più esatte possibili
per dar forma ai sentimenti
e prendersi cura delle emozioni.
Attrazione e affetto, ossessione e sorrisi, incomprensioni: l’amore è un miscuglio complesso. Costante
della vita di tutti, ha ispirato canzoni, poemi, romanzi
e manuali.
Ma si può insegnare l’amore? Di certo se ne può
parlare, insieme, e scandagliare quello che succede
a ognuno di noi, a qualsiasi età, quando quella forza
violenta e bellissima ci prende. Da sempre interessata alle dinamiche di relazione e sentimento fra gli
esseri umani, Chiara Gamberale, prendendo spunto
dall’ultimo libro Adesso (Feltrinelli), porta nelle scuole
un articolato seminario laboratoriale per gli studenti.
In una sorta di moderna educazione sentimentale,
la scrittrice stimola i ragazzi con esercizi, discussioni,
giochi e test, perché riflettano sull’importanza e sui
modi in cui prendersi cura delle proprie emozioni, anziché viverne in balia. Usare le parole per dar forma
ai sentimenti e condividerli con gli altri è un primo,
fondamentale passo per entrare in contatto e combattere l’isolamento del cuore.
Chiara Gamberale, scrittrice, ha pubblicato, fra gli altri,
con Feltrinelli Adesso (2016) e Per dieci minuti (2013),
Avrò cura di te (con Massimo Gramellini, Longanesi,
2014), La zona cieca (Bompiani, 2008, Campiello
Giuria dei letterati). Ha curato e condotto programmi
come Io, Chiara e l’Oscuro (Radio2) e Quarto piano
scala a destra (Rai3). Collabora con “Vanity Fair” e “Io
Donna”.
target: 1° 2° 3° 4° 5° anno | disponibilità: seconda settimana ottobre 2016
DOVE SONO
TUTTI QUANTI?
con Amedeo Balbi
«Siamo soli nell’universo?»
è una domanda che lascia
un senso di vertigine a chiunque.
Una risposta non c’è, ma nel cielo
stellato è inevitabile volersi perdere.
Tutti almeno una volta hanno alzato gli occhi al
cielo, lasciandosi rapire da una scenografia di punti,
movimenti, luci e domande. Ma non tutti hanno
retto lo sguardo di fronte all’incommensurabilità di
uno spazio in cui è difficile – a volta impossibile
– orientarsi. C’è una domanda, infatti, che l’uomo
si pone dalla notte dei tempi: «siamo soli nell’universo?». Una risposta definitiva ancora non c’è, ma
la scienza ha fatto formidabili balzi in avanti e oggi
ci sono molti elementi nuovi per capire quel luogo
pieno di mistero e meraviglia che ci sovrasta.
L’astrofisico Amedeo Balbi, mischiando rigore scientifico, chiarezza divulgativa e passione, con deviazioni
tra filosofia e storia della scienza, racconta le ultime scoperte e teorie, dà un’idea delle distanze
siderali e del numero di pianeti extrasolari, spiega
in quali condizioni possa effettivamente fiorire la
vita. Una lezione che, portandoci lontanissimo, ci
fa anche riflettere su noi stessi, piccoli ma fondamentali tasselli dell’universo.
target: 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta
Amedeo Balbi, astrofisico, insegna all’Università di
Roma Tor Vergata. È autore di oltre cento pubblicazioni
scientifiche, ha lavorato all’University of California a
Berkeley e collaborato alla missione spaziale Planck
dell’ESA. Scrive per “la Repubblica”, “La Stampa”,
“Wired” e “Le Scienze”. Ha pubblicato, fra gli altri,
con Rizzoli Dove sono tutti quanti (2016) e Cercatori di
meraviglia, Premio di Divulgazione scientifica 2015.
DELLA PAURA,
DEL CORAGGIO
E D’ALTRE STORIE
con Davide “Boosta” Dileo
e Alessandro Perissinotto
Narrativa e musica insieme
diventano linguaggio per un
Dj Set letterario che parla
in modo nuovo della più antica
e potente emozione umana.
Paura è sentirsi senza difese di fronte a circostanze
che possono far male, al corpo o alla felicità. La musica e la letteratura, maestre nel trasmettere emozioni,
la raccontano da sempre, dando la possibilità di esorcizzarla e dunque sconfiggerla.
Andando a scavare nel profondo dell’animo umano,
fanno paura il pagliaccio di It e il gatto nero di Edgar
Allan Poe, il futuro di Philip K. Dick, gli archi di Psycho
e i sintetizzatori di Profondo rosso, fino ad alcune sinfonie di Beethoven e al silenzio dei momenti giusti.
Il progetto propone la lettura di passaggi letterari che
o ne parlano o la creano. Ma più che un reading, è
un Dj Set dove la parola di grandi scrittori dell’Ottocento e del Novecento incontra la musica, dove il
testo trova ritmo e armonia per giungere in forma
nuova alle orecchie e al cuore degli studenti.
La scelta delle letture è affidata allo scrittore Alessandro Perissinotto; governa la magica unione, alla
consolle, il compositore e tastierista subsonico Davide “Boosta” Dileo.
target: 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta
Davide“Boosta”Dileo,musicista,
compositore, dj e produttore, ha
cofondato i Subsonica. Ha pubblicato quattro libri, tra cui Toc
toc. Storie di bambini, magie e
capricci! (Giunti Kids, 2012) e
Un’ora e mezza (Dalai, 2005).
Alessandro Perissinotto, scrittore, insegna Teorie e tecniche
delle scritture all’Università di
Torino. Ha pubblicato, tra gli
altri, con Piemme Le colpe dei
padri (2013, secondo al Premio
Strega) e Semina il vento (2011).
DALLA PARTE DI
AGAMENNONE
con Giulio Guidorizzi
in collaborazione con
Giulio Einaudi editore. Lo struzzo a scuola
In ogni storia si incrociano
punti di vista diversi.
E se si rileggesse l’Iliade
attraverso gli occhi del re di Micene,
comandante in capo dei Greci?
Come andarono i fatti della guerra di Troia tutti
lo sanno. Tutti ricordano l’ira di Achille e l’astuzia di Ulisse. Ma chi era a capo di quegli uomini
che espugnarono la città con l’inganno del cavallo? Agamennone, il re di Micene. Il suo sguardo
dimenticato, forse meno affascinante di quello di
altri personaggi dell’Iliade, è però il più stratificato
e complesso, il più adatto a farci entrare davvero
nell’universo omerico.
Giulio Guidorizzi ricostruisce l’appassionante punto
di vista del condottiero degli Achei a partire dalle
sue origini, che hanno radici nel mito e nel sangue,
e conduce un viaggio nelle profondità del mondo
degli antichi: i loro eroi, i loro valori, il loro senso
della gloria e della vendetta, dell’amore e della
morte. Il racconto di una società in parte tribale,
in cui ogni uomo però agiva già dietro l’impulso
di una sfida continua con le grandi forze dell’esistere, le stesse che oggi ancora ci parlano nella
quotidianità non più epica delle nostre vite.
Giulio Guidorizzi, docente di Teatro e drammaturgia
dell’antichità all’Università di Torino, ha pubblicato, tra
gli altri, con Einaudi Io, Agamennone (2016) e Il mito
di Edipo (con Maurizio Bettini, 2004), La trama segreta
del mondo. La magia nell’antichità (Il Mulino, 2015) e
Corpi gloriosi. Eroi greci e santi cristiani (Laterza, 2012).
target: 1° 2° 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta
ESERCIZI
DI LETTURA
CREATIVA
con Marcello Fois
in collaborazione con
Giulio Einaudi editore. Lo struzzo a scuola
Un incontro non per insegnare
qualcosa, ma per aiutare
a perdersi nelle storie e nei
significati nascosti delle parole
senza smarrire la consapevolezza.
A leggere si impara da bambini. Quando si capisce
che le parole nascondono un significato e si possono
quasi toccare, si fa un passo avanti diventando «lettori creativi». Non si tratta solo di comprendere, ma di
provare a sentire cosa c’è dietro i segni, l’emozione
diversa che comunicano ogni volta.
Marcello Fois ci porta con sé alla scoperta di testi e
autori che ha amato: dai classici dell’Ottocento a J.D.
Salinger e Leonardo Sciascia, passando per Grazia
Deledda e Sergio Atzeni. Li guarda tutti con occhi
confidenziali, senza la pretesa di insegnare nulla
dall’alto ma con la voglia di trasmettere tutto l’amore
per i libri e per i tanti mondi a cui danno vita. Perché
ciascuno quando apre un libro può diventare un lettore creativo, deve solo avere il coraggio di mettere
tutto se stesso nella storia che sta leggendo.
Un incontro non per insegnare qualcosa, ma per
aiutare a perdersi nelle storie senza smarrire la
consapevolezza. Perché le ossessioni di uno scrittore
passano, ma i sogni di un lettore restano.
Marcello Fois, scrittore, ha pubblicato, fra gli altri, con
Einaudi Manuale di lettura creativa (2016), Nel tempo
di mezzo (2012), Stirpe (2009) e Memoria del vuoto
(2007). Scrive anche per cinema, tv e teatro. È tra i fondatori del festival letterario L’isola delle storie di Gavoi.
target: 1° 2° 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta
UNA STORIA
AMERICANA
con Giuseppe Culicchia
Tre mix d’autore
per tre classici
della narrativa internazionale
che, ambientati in America,
parlano del mondo.
L’America, Paese-mito con contraddizioni e possibilità
sconfinate come i suoi paesaggi, è patria di grandi scrittori. Giuseppe Culicchia dedica tre appuntamenti, con
letture e approfondimenti, musica, video e filmati, alle
pagine indimenticabili di altrettanti capolavori.
→ Le avventure di Huckleberry Finn di M. Twain (1884)
Il libro per ragazzi, da cui secondo Hemingway
«discende tutta la letteratura americana moderna», è
una storia senza tempo dello scontro tra libertà assoluta e costrizioni della società.
→ Il grande Gatsby di F. S. Fitzgerald (1925)
Il libro, fonte di film, rappresentazioni teatrali, lodi e
stroncature, parlando di feste e lustrini, racconta la
solitudine, la vacuità degli oggetti e le illusioni, irrealizzabili ma necessarie.
→ Il giovane Holden di J.D. Salinger (1951)
Ribelle, schietto e bugiardo, Holden Caulfield è il ragazzino più amato da generazioni di lettori, che se ne va
a zonzo per New York, studiando il mondo e i personaggi che lo popolano.
Giuseppe Culicchia, scrittore, ha pubblicato, fra gli altri,
Mi sono perso in un luogo comune (Einaudi, 2016), Torino è casa mia (Laterza, 2005) e con Garzanti Il paese
delle meraviglie (2004) e Tutti giù per terra (1994). Ha
tradotto per Einaudi American Psycho e Lunar Park di
Bret Easton Ellis e per Feltrinelli Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain. È Consulente culturale del
Salone Internazionale del Libro di Torino.
target: 1° 2° 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta
L’INFERNO DEI
CORPI. L’INFERNO
DELLO SPIRITO
con Evelina Santangelo
Privi di idee proprie, non agiscono,
adeguandosi agli altri.
Sono gli ignavi. Dante li racconta
nel III canto dell’Inferno.
La Storia, anche moderna, ne è piena.
Una parte significativa della forza della Divina Commedia sta nella capacità di piegare la lingua e l’immaginazione fino a mescolare sublime, infimo, repellente, grottesco. Come colse Goethe che, di fronte
al realismo troppo crudo di certe scene dell’Inferno,
lo definisce «ripugnante, spesso orribile grandezza». Dante mette in scena una comunità umana
spaventosa e bestiale, che ha trovato espressioni nella realtà, come nei campi di sterminio, inferni del
nostro Novecento.
L’incontro analizza il III canto dedicato all’ignavia,
che, peculiare del nostro tempo, ha tutti i tratti della più universale delle colpe. Con letture, citazioni,
spezzoni di film e immagini, Evelina Santangelo fa
emergere la modernità della Commedia, cogliendo
come quella condizione del corpo e dello spirito abbia ispirato anche autori e opere apparentemente
molto distanti, ad esempio i registi Ciprì e Maresco,
Pier Paolo Pasolini, Peter Greenawayc, Hieronymus
Bosch e T. S. Eliot.
target: 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta
Evelina Santangelo, scrittrice, ha pubblicato, tra gli altri,
con Einaudi Non va sempre così (2015), Cose da pazzi
(2012) e Senzaterra (2008). Sempre per Einaudi, ha
tradotto Firmino di Sam Savage e ha curato l’edizione
di Terra matta di Vincenzo Rabito. Fa parte del blog
letterario Nazione Indiana e collabora con “il Fatto Quotidiano”.
LA TEMPESTA
DI SASÀ
con Salvatore Striano
Cambiare è possibile.
Servono coraggio, caparbietà
e tutta la bellezza
della letteratura.
Un ex testa matta si racconta.
Negli anni Novanta, Salvatore Striano era una Testa
matta, a capo di una banda di ragazzini che spadroneggiava nei Quartieri spagnoli di Napoli fuori dalle
regole dei clan. Quando i boss gli chiesero di scegliere
da che parte stare, iniziò la sua tempesta: latitante
prima, in carcere poi, trovò comunque il coraggio di
cambiare. Conobbe i libri e Shakespeare a Rebibbia,
da allora non li ha più lasciati, perché gli hanno cambiato, letteralmente, la vita: «Ero in mare aperto con
onde che rischiavano di travolgermi per sempre. I libri
erano tavole galleggianti a cui aggrapparsi per non
morire. Shakespeare mi ha tolto la povertà dell’anima».
Ne ha scritti lui stesso due, ha partecipato a Gomorra
e all’Orso d’oro 2012 Cesare deve morire, recita per
tv e teatro ma soprattutto gira l’Italia per raccontare
la sua storia. Per urlare che cambiare è possibile,
sempre. Che i libri aprono mondi inaspettati. Che
il poco tempo a disposizione bisogna usarlo bene,
perché, come scrisse il Bardo, «nello spazio e nel
tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita».
Salvatore Striano è stato tante cose: detenuto in Spagna
e a Rebibbia, ha incontrato il maestro Fabio Cavalli che
gli ha ricordato che lui era prima di tutto un attore. Da
allora ha recitato per Matteo Garrone, per Guido Lombardi, per i fratelli Taviani, per teatro, cinema e tv. Ha
pubblicato con chiarelettere La tempesta di Sasà (2016)
e Teste matte (con Guido Lombardi, 2015).
target: 1° 2° 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta
L’ARTE
CONTEMPORANEA
È PIÙ SEMPLICE
DI UN MANUALE
D’USO DEL
TELEFONINO
con Luca Beatrice
Il gusto personale e la visione priva di spiegazioni
contestuali spesso rovinano il modo in cui si guarda un’opera d’arte, inquinandolo di pregiudizi che ne
sminuiscono l’essenza.
Quante persone di fronte all’orinatoio di Marcel
Duchamp o ai tagli di Lucio Fontana, adagiandosi su
preconcetti, li hanno denigrati non comprendendone
la forza espressiva? Ora sembra strano, ma c’era chi
nel Cinquecento voleva distruggere il Giudizio Universale di Michelangelo e chi nell’Ottocento considerava l’Impressionismo come uno scherzo di cattivo
gusto. Solo se non si capiscono o non piacciono non
sono opere d’arte? È una questione di tempo? di accettazione sociale? di soggettivo versus oggettivo?
Luca Beatrice, attraverso un excursus iconografico e
storico del periodo dal secondo Novecento a oggi,
dimostra scientificamente come spesso si tratta di
pregiudizi, che viziano lo sguardo. Queste scorciatoie mentali si radicano sotto il livello di coscienza e
diventa difficile modificarle, ma non impossibile.
Luca Beatrice, critico d’arte, insegna all’Accademia Albertina di Belle Arti e allo IAAD di Torino. Collabora con
“Il Giornale” e con la rivista “Bikers”. Ha pubblicato,
fra gli altri, Per i ladri e le puttane sono Gesùbambino
(Baldini&Castoldi, 2016) e con Rizzoli Nati sotto il Biscione. L’arte ai tempi di Berlusconi (2015), Sex. Erotismi nell’arte da Courbet a Youporn (Rizzoli, 2013) e Pop.
L’invenzione dell’artista come star (2012). È il presidente del Circolo dei lettori di Torino.
target: 1° 2° 3° 4° 5° anno | disponibilità: su richiesta