Auto sbanda sulla 148 e viene travolta: un morto e due feriti
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Auto sbanda sulla 148 e viene travolta: un morto e due feriti
-MSGR - 05_LATINA - 38 - 10/11/16-N: 38 Latina Giovedì 10 Novembre 2016 www.ilmessaggero.it (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 87.19.228.88 Auto sbanda sulla 148 e viene travolta: un morto e due feriti I simboli dell’Arma nel calendario storico 2017 Impatto fatale per Diego Santangelo, 37 anni, di Aprilia La Pontina bloccata a lungo per consentire i rilievi ` LA TRAGEDIA Non è ancora del tutto chiara la dinamica del terribile incidente stradale avvenuto ieri all’alba sulla Pontina, a Borgo Montello. Un sinistro che ha stroncato la vita di Diego Santangelo, 37 anni lo scorso febbraio, residente ad Aprilia. Lo schianto è avvenuto attorno alle 5, all’altezza del chilometro 59, 200, nei pressi dell’uscita per Borgo Montello, in direzione di Latina. Da una prima ricostruzione effettuata dalla Polizia Stradale di Aprilia pare che la Smart su cui viaggiava la vittima si fosse già messa di traverso, tagliando la carreggiata, quando è sopraggiunta la Renault Clio. La seconda auto non sarebbe riuscita a frenare in tempo travolgendo la due posti e schiantandola contro il guard rail. Diego non avrebbe avuto scampo: le profonde ferite alla testa gli sono state fatali. Gli agenti del distaccamento di Aprilia stanno cercando di capire i motivi per cui la Smart avesse invaso la carreggiata in modo anomalo: un malore o un colpo di sonno? Dettagli che verranno chiariti solo dopo gli esami clinici che verranno eseguiti oggi presso l’obitorio di Latina dove si trova ora il corpo del 37enne. A causa Giornata nera Altri tre scontri in poche ore ` Giornata difficile per gli incidenti, con altri due sinistri sempre sulla Pontina, in direzione Sud. I Vigili del fuoco del distaccamento di Aprilia sono intervenuti al km 56, proprio ad Aprilia, dove si era verificato uno scontro tra due auto, senza feriti. Pochi minuti dopo, gli stessi soccorritori hanno dovuto dirottare l’intervento al km 56,800 per un altro sinistro, tra due auto ed un furgone: ferito l’occupante del mezzo pesante. Un altro incidente stradale, invece, martedì sera lungo via Pantanelle, alla periferia di Aprilia. dell’incidente di ieri sono rimasti feriti anche i due occupanti dalla Renault Clio, un uomo ed una donna anche loro di Aprilia, di 44 e 38 anni,: le ambulanze del 118 li hanno condotti per le cure all’ospedale Goretti di Latina, ma non sono gravi. La Pontina per oltre 4 ore, nel tratto tra Campoverde e Borgo Montello, è rimasta chiusa al traffico: si sono registrati chilometri e chilometri di coda. Ieri mattina, hanno lavorato sul posto per soccorrere gli occupanti delle due auto coinvolte nel sinistro anche i Vigili del Fuoco di Latina. Diego Santangelo era molto conosciuto ad Aprilia: i suoi amici lo ricordano con stima ed affetto, «era un ragazzo d’oro – raccontano alcuni di loro – sermpre gentile e di compagnia». Il 37enne lavorava come cameriere, ieri mattina probabilmente si stava recando a Latina per questo. Forse era stanco, si era svegliato presto e il sonno potrebbe avergli giocato un brutto scherzo. Bisognerà attendere l’ok del magistrato, ma con molta probabilità i funerali si terranno domani presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nel quartiere Primo, zona dove Diego viveva insieme alla mamma Filippa e al papà Alberto. Raffaella Patricelli © RIPRODUZIONE RISERVATA L’APPUNTAMENTO beneficiaria dell’assicurazione sull’attività. In primo grado erano stati condannai a sei e tre anni di reclusione ma il giudice della seconda sezione penale della Corte di Appello di Roma ha assolto tutti per non aver commesso il fatto. I reati di cui era stato accusato Luigi Olia, nello specifico, erano già andati prescritti. Una vicenda che scioccò la città nel luglio 2006: una deflagrazione pazzesca distrusse un’intera palazzina e un ragazzo di appena 20 anni perse la vita. Soddisfatti gli avvocati Augusto Basile e Gaetano Marino. Ba.Sa. I simboli dell’Arma dei Carabinieri raccontati, mese per mese, attraverso l’evoluzione della grafica. Dalla carabina ottocentesca che dà il nome ai carabinieri, fino all’immagine contemporanea di un orologio che proietta come “app” tutte le specialità dell’Arma. Passando per la pop art o lo stile vittoriano, l’art nouveau o il futurismo. Presentato ieri il calendario storico dei Carabinieri. Un momento tradizionale e «particolarmente sentito» come ha detto il maggiore Pietro Dimiccoli, capo del nucleo comando di Latina. L’ufficiale ha portato i saluti del comandante provinciale, il colonnello Eduardo Calvi, trattenuto a Roma per altri impegni. Una pubblicazione che punta sui simboli che racchiudono i valori dell’Arma e che, come scrive il generale Tullio Del Sette comandante generale dei carabinieri: «Sono la rappresentazione visiva dell’essenza dell’Istituzione». Significativa la tavola finale, dove si parte dalla base di Etica e si arriva a Fede, con le lettere E stilizzate che diventano una sorta di scala che arriva fino alla fiamma che i carabinieri hanno sul berretto: «Faro che illumina lo sguardo, l’orizzonte, il pensiero e l’azione». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA INCIDENTE La Smart distrutta nell’impatto (Foto GABRIELE TAMBORRELLI) Nel rogo a Fondi morì un ventenne Tragico attentato, assolti in Appello Erano stati condannati in primo grado per l’incendio doloso ai danni del negozio di abbigliamento Biba di Fondi, durante il quale aveva perso la vita uno dei due piromani, ma la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza e ha assolto gli imputati per non aver commesso il fatto. Pesantissime le accuse che gravavano su Ernesto Olia imprenditore napoletano, sul nipote Luigi Olia e sulla fondana Maria Antonietta Bianchi, accusati di essere rispettivamente il mandante del rogo, l’esecutore materiale (assieme al defunto 20enne Gennaro Del Medico) e la formale Vittoria di Trump, i timori dei pontini negli Usa Maltrattamenti nella «Le cose cambieranno, resta da capire quanto» casa di riposo, a giudizio moglie, democratica e femminista convinta, lei è distrutta». ` Tasciotti, Tempera Pietrosanti e Orsini: ecco i commenti a caldo L’IMPRENDITORE LE REAZIONE Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti, ma cosa ne pensano i pontini che vivono e lavorano (con successo) in America? GLI SCENZIATI Ennio Tasciotti, 39 anni, professore associato al Methodist Hospital Research Institute di Houston, Texas, che non si definisce un cervello in fuga ma un cervello in prestito: «Difficile dire cosa cambierà riguardo la vita di tutti i giorni - spiega al telefono durante una pausa di un evento scientifico - per noi europei credo poco, forse cambierà qualcosa per quel 25% di latinos che in Texas potrebbero avere più di qualche problema anche se resta da capire chi farà i loro lavori se dovessero essere mandati via». Poi Ennio Tasciotti sposta l’attenzione sul mondo della ricerca scientifica: «L’elezione di Trump la vivo con un po’ di preoccupazione per il fatto che non ha mai menzionato la sua politica scientifica e quindi ci troviamo a vivere un momento in cui non sappiamo cosa farà con i fondi della ricerca: non ha chiarito se cambierà le cose, se aumenterà o diminuirà. Nel mio laboratorio lavorano scienziati provenienti da 16 paesi e mi baso moltissimo sulla conoscenza che arriva da fuori». Italo Tempera, 39 anni, ricercatore alla Temple University di Philadelfia è più drastico: «Siamo sorpresi, per non dire shoccati anche perché fino a ieri pensavamo che la Clinton avrebbe vinto, ma i dati del Wisconsin e del Michigan ci hanno fatto capire quello che tutti non ci aspetta- PRESIDENT TRUMP La prima pagina del Daily News a New York vamo. La città di Phialdelphia è democratica da sempre e per strada si sente gente dire com’è potuto succedere tutto questo. Cosa cambierà per noi italiani? Non credo che a breve termine ci saranno cambiamenti importanti, siamo immigrati di élite per così dire, certo che se fossi un immigrato mussulmano o latino-americano sarebbe un giorno ancora più triste. Penso a mia Angelo Pietrosanti ha 36 anni, originario di Borgo Faiti (Latina), vive negli Stati Uniti da oltre tre anni e si occupa di ristrutturazioni aziendali: di base a San Francisco (California) si muove molto per il suo lavoro e in passato ha vissuto tra Michigan e Oklahoma. Non è affatto contento del voto. «Sia Hillary che Trump sarebbero stati un insuccesso per noi cittadini ma è evidente che l’insuccesso è anche della politica americana, che è riuscita a esprimere dei candidati ed un presidente assolutamente di questo livello commenta - non credo che ci saranno stravolgimenti nel prossimo futuro: Trump ha propositi folcloristici ma credo che esistono i modi per tenerlo a freno. Lui in generale è visto come il nuovo, come quello non legato alle big corporate e al governo, due poteri a cui invece Hillary è legata a doppio filo, e di cui l’americano medio è palesemente stanco». IL PROFESSORE Alessandro Orsini, professore di Sociologia del terrorismo e direttore dell’Osservatorio Sicurezza Internazionale della Luis, attualmente si trova al MIT di Boston e da anni trascorre lunghi periodi negli Usa. «Tutte le persone con cui ho parlato erano convinte che Hillary avrebbe vinto - racconta - Bisogna considerare però che Boston è una città con una forte tradizione democratica. Ora il clima che mi circonda è disteso, ma quando la Cnn ha comunicato che Hillary aveva perso in North Caroline, una studentessa di colore è scoppiata a piangere». Giuseppe Baratta Ebe Pierini © RIPRODUZIONE RISERVATA «La grandissima maggioranza dei ponzesi che vivono negli States ha votato Trump. Condivido in pieno la loro gioia». Sono le parole del sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, che ha fatto tra i primi gli auguri al neo presidente degli Stati Uniti, dal suo profilo facebook. «Ricordo che Donald Trump ha passato il Ferragosto del 2007 a Ponza, con la sua famiglia - dice il sindaco dell’isola - Un mega yacht in rada, hotel a Ponza, giro dell’isola in taxi, belle cene. Auguri Presidente!» Negli Usa - e in particolare nella zona di New York - vive una folta comunità di isolani, emigrati nel corso degli anni, che mantiene ancora vive numerose tradizioni e quando può torna a Ponza per la festa patronale di San Silverio. Al Papa e martire protettore dell’isola è dedicata anche un’associazione proprio a New York, dove il sindaco si è recato negli anni scorsi per un incontro. Maltrattamenti nella casa di riposo per anziani. Con questa accusa il giudice per l’udienza preliminare Pierpaolo Bortone ha rinviato a giudizio tre persone: il titolare di “Villa Irene” Odoardo Gotti e gli operatori socio sanitari Maria Amati e Maria Filiclanu che lavoravano nella struttura all’epoca dei fatti contestati. Il caso riguarda una signora che fu ospite della struttura di accoglienza per anziani che si trova sulla Migliara 49, tra l’agosto e il settembre 2002. Un periodo piuttosto limitato di permanenza all’interno della struttu- ra, soltanto venti giorni in tutto. Ma tanto bastò, secondo l’accusa, per commettere una serie di azioni compatibili con l’ipotesi di reato di “maltrattamenti”. In particolare la donna, malata di Alzheimer, non fu sottoposta «ai trattamenti sanitari atti ad evitare la sindrome di immobilizzazione». Negligenze e comportamenti che, sempre secondo l’accusa, provocarono «lesioni personali gravi quali uno stato di disidratazione, una insufficienza respiratoria, piaghe da decubito al secondo stadio». Il processo inizierà il 15 maggio 2017. M.Cusu. © RIPRODUZIONE RISERVATA zona avvallata Vigorelli ricorda la visita del 2007 «I ponzesi Usa l’hanno votata, auguri» SABAUDIA ” (copertura finale). DPR condizioni che ne consentano l’esclusione dal regime dei rifiuti, incentrate nella preventiva verifica di non contaminazione. E. GIOVI Srl Roma 10 novembre 2016 © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:09/11/16 20:42-NOTE: