296 vite spezzate - Il Giornale del Lazio
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296 vite spezzate - Il Giornale del Lazio
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO COPIA OMAGGIO Anno XXXII N.16 8 - 22 SETTEMBRE 2016 296 VITE SPEZZATE SERVIZIO A PAG. 3-4-5-6 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 8 - 22 SETTEMBRE 2016 Una cerimonia laica molto partecipata nonostante il periodo feriale e il caldo opprimente di agosto IN MEMORIA DI MENOTTI GARIBALDI Per la prima volta la cerimonia si è tenuta all’esterno del Casale Garibaldi. C’è chi si ostina a celebrare in data diversa dalla morte Ricordata la figura della signora Maria Stefania Ravizza Garibaldi, pronipote di Menotti, scomparsa lo scorso 5 novembre Non sono mancate le polemiche sul rischio di cementificazione del centro di valore storico nazionale a cura di* In occasione della ricorrenza del 113esimo anniversario dalla morte di Menotti Garibaldi, lunedì 22 agosto 2016, a Carano Garibaldi si è tenuta la consueta commemorazione, così come avviene da venti anni; e nonostante il periodo feriale e il caldo opprimente di agosto c’è stata una grande partecipazione. Una cerimonia laica, come avrebbe voluto Menotti Garibaldi. La cerimonia si è tenuta in uno spazio adiacente messo a disposizione dai titolare del Bar Enoteca Carano Garibaldi, imbandierato per l’occasione. Come negli ultimi anni l’evento è stato organizzato dal consigliere comunale Carmen Porcelli e dal giornalista e presidente del Comitato del gemellaggio Aprilia – Mostardas, Gianfranco Compagno, in collaborazione con l’associazione Vaso di Pandora. Dopo un breve saluto da parte degli organizzatori, in onore di Menotti e della città gemellata Mostardas sono stati intonati gli inni nazionali italiano e brasiliano e reso omaggio alla figura di Menotti, da tutti ingenerosamente ricordato solo come il figlio dell’Eroe dei Due Mondi, ma egli stesso personaggio di grande levatura in tutti i campi nei quali si è cimentato. “L’e- sempio che l’uomo ci ha lasciato – sono state le parole del consigliere comunale Porcelli - è la difesa e la trasformazione del territorio, nel pieno rispetto della natura e delle esigenze di chi la abita. L’opera di Menotti,che ha anticipato la bonifica del regime fascista, rappresenta un valore nel quale tutti i cittadini di Aprilia, dovrebbero identificarci nella ricerca di comuni radici. Oggi purtroppo dobbiamo registrare un cammino a ritroso della nostra civiltà: se Menotti aveva cercato di strappare la terra all’acqua e alla malaria, noi stiamo condannando le future generazioni a vivere in un ambiente inospitale, perché impoverito nella sua essenza, e malato, e che pertanto costituisce una minaccia reale alla nostra salute”. Il consigliere Carmen Porcelli e il giornalista Gianfranco Compagno hanno infatti ribadito come, nonostante alcuni tentativi per far ritenere tramontata l’ipotesi di realizzare duecento villette all’interno della proprietà della Famiglia Garibaldi, il rischio di veder stravolto il paesaggio di Carano è ancora reale. Come reali sono i pericoli di vedere deturpato, dopo i danni irreparabili provocati dall’abusivismo edilizio e dalla contaminazione del territorio disseminato da insieme al sindaco Antonio Terra, siamo stati obbligati a svolgerla fuori dal casale e a deporre la corona, al termine della cerimonia, al Monumento ai caduti di Piazza della Repubblica ad Aprilia”. Il giornalista e presidente del Comitato del Gemellaggio Aprilia Mostardas, Gianfranco Compagno, ha commemorato la signora Maria Stefania Ravizza Garibaldi, scomparsa il 5 novembre del della città di Aprilia e in particolare da Gianfranco Compagno, Giornalista e storico, ma soprattutto amico…), copia della quale conservo tra le mie cose più care. Tanta era la stima ricambiata con la signora Ravizza Garibaldi che per lunghi anni ho rappresentato, e ancora oggi rappresento agli occhi degli amministratori del piccolo centro brasiliano che ha dato i natali a Menotti. Le cose sono però mutate negli ultimi anni, per ragioni incomprensibili le amministrazioni che si sono succedute nel tempo hanno omesso di mantenere rapporti con Mostardas e la famiglia a non volere rapporti né con il borgo, né con le associazioni che in questi anni hanno tenuto vivo il ricorso di Menotti. É un vero Menotti Garibaldi D’Annunzio, infine una serenata siciliana “E vuidurmiti ancora”. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno partecipato e coloro che hanno curato, insieme agli organizzatori l’evento:Gabriele Falcone e Carmen Porcelli e Gianfranco Compagno numerose discariche abusive, di vedere distrutta un’altra bellissima porzione di territorio, Casalazzara, dove l’amministrazione comunale vorrebbe realizzare a pochi metri di una sorgente storica, la sorgente Reggia di Turno, un depuratore.“Nessuno ha mai avuto l’arroganza di imporre alla famiglia alcuna scelta - hanno detto i due organizzatori dell’evento - se alla fine la speculazione edilizia avrà luogo, i responsabili di questo scempio se ne faranno carico moralmente e politicamente. Carano Garibaldi è un simbolo, anche se le porte sono chiuse ai cittadini ma non ai potenti; è un punto di arrivo e di partenza, di memoria e riflessione. Sarebbe bello se da qui potesse scriversi un manifesto per tracciare il futuro dello sviluppo e della crescita di Aprilia, non più piegato alla speculazione ma ad una crescita armoniosa per portare servizi e luoghi di aiuto alla crescita sociale. Pertanto nella giornata di oggi ci erano stati imposti pesanti diktat, a partire dagli invitati, per finire all’oggetto degli interventi: abbiamo ritenuto questa una scortesia grave, una caduta di stile che non potevamo accettare, perché lesive della nostra dignità, integrità morale ed intellettuale”. “La cerimonia, in ragione di questo muro di polemiche e pretestuosità innalzato dai discendenti della Famiglia Garibaldi 2015, la prima ed unica discendete di Menotti ad aver stretto un rapporto con le istituzioni politiche e civili, tutte, perché si consolidasse il legame culturale tra la figura dell’illustre antenato ed il borgo di Carano.“Il prossimo dicembre – ricorda Compagno - G. Falcone e M. A. DʼAntona ricorreranno i 20 anni dalla visita ufficiale della delegazione apriliana (unica) a Mostardas, dove nacque Menotti. Nella cerimonia solenne (13.12.1996) ho avuto l’onore di rappresentare la signora Maria Stefani Ravizza Garibaldi, che mi consegnò una lettera per il sindaco di Mostardas, Daltro Martins Saraiva (“Roma 2 dicembre 1996 – Sono molto onorata per opportunità offertami dal Signor Sindaco MOSTARDAS: “SEMANA FARROUPILHA” IN ONORE DI MENOTTI GARIBALDI A Mostardas, città del Rio Grande Do Sul (Brasile) gemellata con Aprilia nel nome di Menotti Garibaldi (26.4.1996), si stanno preparando a celebrare la “Semana Farroupilha” a cavallo della ricorrenza della nascita di Menotti Garibaldi avvenuta in São Simao (oggi comune di Mostardas) il 16 settembre 1840. Come ogni anno la settimana si svolge dal 13 al 20 settembre, data dell’inizio della guerra dei “Farrapos” (20.9.1835). Il 16 settembre 1836 i rivoluzionari vincono sugli imperiali e proclamano l’indipendenza della repubblica riograndense. Protagonisti della guerra dei Farrapos furono Giuseppe e Anita Garibaldi. Durante la rivoluzione nacque Menotti Garibaldi. Venerdì 16 settembre alle 13.30 si terrà il 10° Forum su Menotti Garibaldi e un convegno sul gemellaggio Mostardas - Aprilia (15.30) a cura della scrittrice Elma Sant’Ana e del giornalista apriliano Mauro Gavillucci autore del libro: “Seguindo Os Caminhos de Garibaldi”. Le celebrazioni si concluderanno alla ore 24 di martedì 20 settembre 2016. G.C. Nella foto Elma Sant’Ana peccato anche perché, scomparsa la signora Maria Stefania, per la prima volta in venti anni questa cerimonia non si è svolta nei pressi della Tomba”. Apprezzati dal pubblico sono stati gli intermezzi musicali realizzati da Gabriele Falcone e Maria Ausilia D’Antona, rispettivamente Presidente e Direttore artistico dell’associazione Vaso di Pandora. I due artisti si sono esibiti in una accurata scelta di interventi musicali: “Addio, mio bella addio”, “La palummeddajanca; “Brigante se more” per raccontare anche la reazione dei contadini, “‘A vucchella” brano scritto da un grande amico di Menotti Garibaldi, il poeta Gabriele Maria Ausilia D’Antona, il presidente del Comitato di quartiere di Carano, Roberto Miliucci; gli sponsor Fantini – Zanettini e la Fonte San Vincenzo, Tiziana e FabrizioDomenichini della Trattoria Enoteca Carano Garibaldi, Stefania Ciotti del Comitato di quartiere Carano; Giulietta Emiliani (Italia Nostra), Gianni Battistuzzi (Comitato Aprilia Città degli Alberi), il consigliere comunale Roberto Boi, Iary Clazzer (Fonte San Vincenzo) e Luciano Spataro (Grillini Apriliani). Foto di Giorgia Ferrari *Pagina a cura di Carmen Porcelli Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Registrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) Tel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 e-mail: [email protected] - [email protected] sito: www.giornaledellazio.it DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 STAMPA: Pignani Printing s.r.l ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 3 La frazione del Comune di Accumoli completamente rasa al suolo dal terremoto che ha devastato il centro Italia UNA GIORNATA AD ILLICA DOVE OPERANO I VOLONTARI DI APRILIA Mercoledì 31 agosto siamo stati nel campo attrezzato dalla Protezione Civile dove operano volontari dell’Alfa di Aprilia. Il racconto SERVIZIO A CURA DI RICCARDO TOFFOLI E GIUSEPPE GARSIA Ad Illica, piccola frazione del Comune di Accumoli, la vita si è fermata al 24 agosto. Nel campo allestito dalla Protezione Civile sotto la piazzetta principale, di fronte al museo civico che, pieno di crepe, ancora resta in piedi, operano i volontari dell’Alfa di Aprilia. Siamo stati con loro mercoledì 31 agosto, ad una settimana dal sisma che ha devastato il centro Italia e che ha cau- sato 296 morti e 2 dispersi. Nella sola frazione di Illica ne sono morti 5, di cui una ragazza spagnola di 27 anni e una coppia appena tornata dall’estero. La casa, vicino al piccolo parco giochi che ha funzionato come primo campo di soccorso, gli è crollata addosso. Si raggiunge Illica dalla Salaria. Pochi chilometri più in avanti di Amatrice, in direzione di Ascoli Piceno. Una strada di montagna, molto stretta e sconnessa, porta al piccolo borgo che è abitato da circa 60 persone. L’economia ruota intorno ad un allevamento di mucche che ancora è operativo e dà lavoro a diverse persone alloggiate nel campo. La stalla, infatti, è l’unico edificio ad essere rimasto intatto dallo sciame sismico. Tutto il resto è zona rossa, ossia è crollato o quello che si regge, è a rischio crollo. Il museo civico era stato da poco restaurato. E’ ad un piano, ma le crepe dappertutto fanno pensare che anch’esso non sarà agibile. Sulla destra della strada si incontra una casa a due piani a blocchetti. Una parte della facciata si è staccata ma rimane ancora in piedi. Le tegole rendono l’idea di cos’è stato il terremoto. Le ha sbriciolate lasciando i segni dell’onda. Nella zona rossa si entra solo se si è accompagnati dai vigili del fuoco, con un casco protettivo. Quando siamo arrivati mercoledì, i vigili del fuoco accompagnavano già le persone scampate a recuperare degli oggetti personali. Ci portano alla piazzetta. In mezzo una stupenda fontana, forse del 1700. La stessa data impressa dell’arco di pietra del portone della casa centrale. Questa è rimasta in piedi, ma i due piani superiori in cemento aggiunti successivamente, hanno gravato pesantemente sulla base in pietra che è crepata. I Vigili pensano che sia inagibile, ma saranno poi le perizie tecniche di ingegneri e architetti, già programmate nei prossimi giorni, a decretare ciò che è recuperabile. La piazza è un fantasma di edifici. Quasi tutti crollati. Il tempo tra una scossa e l’altra ha dato la possibilità ai residenti di mettersi in fuga. La prima scossa è durata 140 secondi. Secondi vitali per fuggire. Le scosse successive hanno fatto il resto. Persino mercoledì, una scossa di lieve entità ha provocato la caduta di altri mattoni. Nelle macerie, emergono indumenti, pigiami, maglie da donna e da uomo. Nelle parti rimaste in piedi si possono immaginare scene delle vita quotidiana: angoli cucina, frigoriferi, camere da letto, privacy violata da quegli sguardi ma violentata dal terremoto. L’Alfa di Aprilia opera nel campo di Illica dal primo giorno. Volontari eccezionali che hanno fatto il possibile per ricreare un clima di “normalità” in una popolazione ancora in stato di choc. Roberto Cotterli è stato il capo campo della prima settimana. Sabato 27 ha ricevuto la visita del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha salutato personalmente le persone ospitate nel campo e si è voluto accertare delle necessità. Quando arriviamo il capo campo è Nicola Guardati. Ci accolgono i nostri apriliani Marco Moroni e Andrea Magrin della Protezione Civile Alfa di Aprilia. “Noi siamo stati attivati la mattina del 24 agosto alle ore 4 come Segue a pag.4-5-6 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 coordinamento Fepivol, federazione pronto intervento del Lazio. – ci spiega Moroni - La primissima squadra di 4 volontari con i primi mezzi di soccorso è partita immediatamente, in direzione Amatrice. Poi siamo stati dirottati ad Accumoli perché ad Amatrice si era già concentrata una gran massa di soccorritori. Il terremoto ha colpito 71 frazioni composte da 10 o 15 case. Ad Accumoli, un mezzo è servito per estrarre i corpi di chi non ce l’ha fatta, l’altro è venuto qui ad Illica e contemporanea- continua a raccontare Marco Moroni- abbiamo trovato persone seminude concentrate nel parco giochi. Si erano raccolte tutte lì in attesa dei soccorsi. Gli altri colleghi dell’associazione R2 di Cisterna e della Federazione italiana cuochi hanno fatto un piatto di penne al pomodoro e un panino con la pochetta. Nel frattempo dai magazzini di Frosinone sono partite le tende che abbiamo allestito. Difficoltà nelle difficoltà, essendo Comuni piccoli non avevano a disposizione aree per la protezione civi- re sul terreno per evitare gli allagamenti in caso di pioggia. A seguire sono arrivati tutti gli altri mezzi logistici: il nostro tendone, ad esempio, dove adesso ci si riunisce e si mangia e dove domenica scorsa è stata celebrata la prima messa per dare un segnale di normalità”. Quando la prima scossa ha colpito Illica, chi ha potuto, è uscito dalla propria casa ed è rimasto sulla strada. Poi le scosse successive, hanno continuato a far crollare le case e anche la strada non era più sicura. Le auto sono rimaste schiacciate dalla caduta delle pietre e l’unica area protetta è sembrata quel piccolo parco esterno di fronte al museo civico, completamente compromesso. Un parco giochi dove c’è uno scivolo, un’altalena e un biliardino. Qui si sono ricoverate le persone in attesa dei soccorsi e qui è stato allestito il primo campo in attesa che il terreno vicino potesse essere pronto per accoglierli. “Solo il terzo giorno – ci continua Moroni - sono arrivati i Sebac, ossia i bagni chimici e solo il quinto giorno sono arrivati i moduli delle docce. Non avevamo neanche l’acqua. Per cinque giorni nessuno si è mente a mezzogiorno del 25 agosto è partita tutta la logistica. Le difficoltà sono state enormi. La salaria ha avuto grossissimi problemi da Antrodoco ad Amitrice. E’ calata di circa 20 cm, solo adesso è stata messa in sicurezza dall’Anas. La difficoltà dei primi soccorsi è stata tanta, di notte su strade che non conosci, con una dissesto importante. Inoltre i mezzi più grossi dei soccorsi non posso accedere alle stradine della frazione. I Sebac ossia i bagni chimici e i moduli docce sono stati scaricati sulla Salaria e i mezzi più piccoli li hanno trasportati qui. Da quando siamo arrivati non abbiamo riposato mai”. Quando Marco Moroni racconta la loro impresa, bisogna sentirsi orgogliosi del lavoro che stanno facendo i volontari di Aprilia ad Illica. Le foto non rendono né si può immaginare, dal benessere che tutti noi viviamo giornalmente, le difficoltà che si incontrano nel dover allestire nel più breve tempo possibile un piccolo campo per la notte dove manca tutto: acqua potabile, luce, telefono, tende. “Noi appena siamo arrivati ad Illica –ci le. Questo campo era un pascolo, che fa parte della cooperativa di allevamento delle mucche. Lo abbiamo spianato e livellato, abbiamo tolto l’erba, abbiamo fatto il drenaggio con la breccia. Abbiamo montato le tende e le brandine. Le brandine non sono arrivate per tutti e all’inizio, ovviamente, abbiamo dato precedenza alla popolazione. Noi volontari abbiamo dormito sui mezzi o per terra col sacco a pelo. Quindi, dopo aver messo la breccia, abbiamo fatto le struttu- potuto lavare. I primi giorni, si andava al bagno nella natura. Poi è arrivata la cucina”. Anche se il quinto giorno le docce hanno permesso alle persone di darsi una rinfrescata, i panni di ricambio per molti non c’erano e le lavatrici sono arrivate dopo. Le associazioni che operano nel campo di Illica sono: Alfa di Aprilia, R2 di Cisterna, Vva di Latina, il gruppo comunale di Mentana, di Genzano, di Albano, di Ariccia, di Castel Gandolfo, di Minturno, di Piglio, il Ver 8 - 22 SETTEMBRE 2016 di Formia, il gruppo comunale di Frosinone e di Ceprano. All’intervento iniziale, il 24 e il 25 agosto, hanno operato circa 110 soccorritori. La Cb Rondine di Aprilia è stata attivata come Anpas con l’unità cinofila nei primi giorni e poi è stata fatta rientrare. “Noi siamo qui sotto il coordinamento della Regione Lazio. – riprende Moroni- Il capo campo fino a domenica è stato Roberto Cotterli con decreto della Regione e da lunedì è Nicola Guardati, fino a domenica quando sarà sostituito. Il capo campo ha una funzione fondamentale, di raccordo con il sindaco che sta nella confusione più totale, ed è anche comprensibile. Qui ad Illica abita il vicesindaco che è un allevatore”. Nel Comune di Accumoli vivono circa 660 abitanti spalmati in 15 piccole frazioni. Anche nel centro di Accumoli è crollato praticamente tutto. Il parroco non si è sentito di celebrare messa la IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 domenica, il campanile è venuto giù e le emozioni sono troppo forti. La scuola è inagibile e il 15 settembre i ragazzi riprenderanno regolarmente gli studi nel campo centrale, in una tenda allestita appositamente. “I primi tre giorni – dice Moroni- non abbiamo avuto la disponibilità delle stufe. Qui non c’è un clima mite. Nei primi giorni c’era uno sbalzo termico di circa 28 gradi. Il giorno faceva 35 gradi e la sera faceva sette. In una situazione di disagio, il freddo anche diventa un problema. Abbiamo tantissime piccole frazioni. Come intensità e rapporto danni vittime è stato sicuramente più doloroso: 294 e 4 dispersi. L’intensità della scossa è stata superiore e l’epicentro più superficiale ha causato danni maggiori. “Dell’Alfa – continua a spiegarci Moroni- siamo intervenuti il primo giorno in 13 soccorritori. La direzione regionale della protezione civile, ha inviato immediatamente i soccorsi ma dopo 48 ore ha diminuito il numero dei soccorritori per impegnarli in un’altra emergenza del Lazio, avuto difficoltà nello smaltimento dei rifiuti. Adesso da un punto di vista delle derrate alimentari siamo abbondantemente oltre le nostre necessità. Oggi ho fatto una riunione della Dicomac, ossia della direzione di comando e controllo della Protezione Civile, e si è stabilito di fare un magazzino per le derrate alimentari a Fiano Romano proprio perché gli aiuti sono molto superiori alle necessità”. Rispetto al terremoto de L’Aquila, questo è sicuramente più drammatico. Ad oggi le popolazioni assistite sono 3 mila 500, molto di meno di allora ma questo terremoto ha colpito un’area vastissima, con ossia quella degli incendi boschivi. Il 23 notte, ossia la sera del terremoto, tutte le nostre squadre erano state inviate a Roma che stava bruciando. Rientrati i mezzi, siamo stati subito svegliati alle 4 per l’emergenza terremoto. In questo momento c’è l’emergenza allagamenti. E’ chiaro che ci dobbiamo dividere. Ora dell’Alfa siamo tre persone fisse, di cui uno addetto alla guida dei mezzi speciali”. È veramente un lavoro encomiabile per dei volontari. Mercoledì, ossia ad una settimana dal terremoto, il campo era del tutto operativo e si avviava alla “normalità”. Le tende mon- tate sono migliori de L’Aquila, sono autogonfiabili ma serve un compressore. “All’inizio abbiamo provveduto con i nostri gruppi elettrogeni, l’Enel è arrivata dopo. – chiarisce Moroni- invece, le tende usate a L’Aquila erano a struttura, come quelle del campeggio. Quindi in ogni cosa nuova, ci sono vantaggi e svantaggi. Le difficoltà sono le prime ore, quando hai bisogno di tutto e i mezzi non ci sono”. Nel campo sono ospitate 22 persone, 2 anziani e un bimbo di 8 anni. La coppia di anziani ha più di 80 anni. Nel tendone dell’Alfa, hanno un posto speciale. Hanno un tavolino proprio davanti all’ingresso che è il più vicino pagina 5 alla televisione, donata dal comune di Formia. Questa coppia di anziani sarà trasferita presto nelle strutture alberghiere del litorale perché a settembre il clima diventa più rigido e le condizioni di vita peggiorano con il freddo. “In realtà ne assistiamo di più – ci dice Moroni- perché si fermano a pranzo molti cittadini. Alcuni vanno a Roma a dormire da qualche parente oppure vengono a vedere la situazione delle seconde abitazioni. Serviamo circa 250 pasti a pranzo perché il giorno ci sono cena. Ci sono otto persone fisse, tra cuochi e assistenti, della Federazione Nazionale Cuochi che cucinano per le persone ospitate e mettono tanta allegria. Come tutti i volontari, hanno energia da donare ai chi è sopravvissuto. Sono l’anima pulsante del campo. “Ogni giorno – ci dicono- facciamo un menù di primo, secondo e contorno e dentro il tendone mettiamo i dolci. Recuperiamo le derrate alimentari arrivate dalle donazioni, dalla solidarietà e dai nostri partner”. A pranzo di mer- anche i pasti dei soccorritori e delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco oltre ai volontari che sono 53 nel campo”. La vita nel campo durerà per un paio di mesi. Il sindaco di Accumoli preferisce le casette in legno ai container, ma questo costringe di stare in tenda un mese in più. In questi giorni si sta cercando un’area da attrezzare dove poter costruire le prime case di legno. Con l’ordinanza della protezione civile si deroga a tutti gli strumenti urbanistici per l’emergenza. Il freddo inizia dopo Ferragosto, ma già da settembre si avvia l’inverno. Nel tendone vengono serviti la colazione, il pranzo e coledì c’era una squisita pasta di funghi e piselli e frittata con le zucchine. I volontari poi, provvedono ogni due ore alla pulizia dei bagni e dei moduli docce, alla gestione del magazzino e dei mezzi speciali. Il farmacista di Accumoli, una farmacia anch’essa crollata, viene nel campo a prendere le necessità degli assistiti e poi i volontari provvedono a portare i medicinali. C’è la guardia medica territoriale ma l’Ares ha attivato un punto di 118 sulla Salaria. Il campo di Illica dipenda dal Coc, ossia dal centro operativo, di Accumoli. Al coc di Accumoli i volontari devono scrivere per Segue a pag.6 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 6 ottenere qualsiasi cosa: dalle semplici prese per la corrente ai mezzi di soccorso. Per questo è allestita una sorta di segreteria del campo, che mantiene sotto controllo la situazione, invia le richieste, provvede alle pratiche burocratiche. Anche solo per un documento d’identità, ci vuole un’impresa. Quasi tutti gli ospi- tati hanno abbandonato le loro case senza portare nulla con sé, di fretta per non essere sommersi dalle macerie. Nessuno aveva i documenti personali. Sono serviti testimoni alla protezione civile per fornire le prime carte, utili anche per dormire nel campo. E ora si è attivato l’ufficio di stato civile per provvedere come può. Per alcuni giorni, non sei più nessuno: tolta la casa, qualcuno anche la propria famiglia, la propria identità. Ora il campo ha più o meno tutto. Ma il tutto è proporzionale all’emergenza. I bagni sono quelli chimici, quelli per intenderci, che vengono piazzati nelle strade durante le feste di paese. Per farsi una doccia, ci sono i turni. Le tende ospitano otto posti letto. Le brandine sono movibili, non hanno materassi. All’inizio hanno dormito casualmente, ora la protezione civile sta cercando di ricostruire il nucleo familiare. Ricostruire l’identità delle persone. C’è chi, a pranzo, guarda fisso nel vuoto. Chi pensa. Chi , i più giovani, chiacchierano per deviare la paura costante di quella notte e il senso di vuoto misto all’impotenza. Una tenda è stata adibita al lavaggio della biancheria e dei vestiti. Ci sono due lavatrici e un lavandino. Questa è la migliore “normalità” che la protezione civile ha potuto dare ed è stato veramente tanto, un grande lavoro di volontari in pochissimo tempo. E in queste condizioni vivranno per due mesi, almeno fino a che non saranno pronte le casette di legno. Due giorni prima della scossa, ad Illica si era tenuta una sagra a cui hanno partecipato 350 persone. Due giorni prima, la scossa sarebbe stata la tragedia nella tragedia. Rispetto al terremoto de L’Aquila, la protezione civile ha affinato il lavoro. “L’attivazione dei soccorsi è arrivata con messaggio whatsapp. –continua Moroni- questo per dire come tutto si è evoluto e si è perfezionato. Gli scavi delle macerie partiranno a giorni, va individuato un punto di stoccaggio dove portare però, i resti. I vigili del fuoco dovranno liberare la viabilità. Poi architetti e ingegneri dovranno valutare gli edifici agibili, parzialmente agibili e non agibili”. I sopravvissuti al terremoto hanno sentimenti contrastanti. Qualcuno vuole rimanere, continuare a vivere lì. Chi è scappato, non vuole tornarci. Troppo forte ancora il trauma di quella notte. Ma la vita va avanti e deve andare 8 - 22 SETTEMBRE 2016 avanti. Per chi resta, ma soprattutto per chi verrà. E toccherà lottare per ricostruire con metodi più sicuri di prima, ma solo così si potrà riaccendere la speranza e con orgoglio varcare, con nuova vita, quel portone del 1700. LA TANTA SOLIDARIETÀ DI APRILIA Ad Aprilia, come in tante località, si è vissuto il terremoto con amarezza e tanta solidarietà. Per cordoglio e vicinanza alle famiglie colpite, giovedì 25 non si sono tenute le attività artistiche dello shopping day previste, non si è dato seguito alla programmazione del cinema al parco dei Mille, ma si sono raccolti i fondi e le derrate alimentari per l’emergenza. Il sindaco Antonio Terra nei giorni scorsi, ha incontrato ben due volte, le associazioni della Protezione Civile di Aprilia e, insieme, stanno valutando la possibilità di concentrare gli sforzi economici su un obiettivo in particolare. Il gestore del teatro Europa di Aprilia sta programmando uno spettacolo di beneficienza il cui incasso sarà interamente devoluto ai terremotati per il 24 settembre con artisti famosi dello spettacolo e la partecipazione e collaborazione delle associazioni Kammermusik, Archè e della sezione ad indirizzo musicale dell’Ic Matteotti di Aprilia. 8 - 22 SETTEMBRE 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 7 pagina 8 IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 Una fatalità lo ha strappato via all’età di appena 15 anni, nel pieno delle sue passioni. Il ricordo ANDREA DI GIOIA: IL RAGAZZO DELL’ETERNO SORRISO Musicista, sportivo, attore: le tante facce di un ragazzo unico, promettente per Aprilia ed esempio per tanti giovani Se si chiede ai tantissimi amici, parenti e familiari, chi era Andrea, tutti risponderebbero con la stessa frase: “era il ragazzo del sorriso”. Non c’era momento in cui Andrea non trovava il modo di farsi vedere sorridente. Nell’intensità delle sue giornate, tra le tantissime passioni che Andrea coltivava con successo, sicuramente qualche momento di tristezza sarà passato nella sua mente di adolescente. Eppure quel sorriso c’era sempre; era un dono che lui dava a tutti, per metterti a tuo agio nella bellezza e nella pienezza della vita. Vita che alla fine gli giovani e promettenti apriliani, ricco di talento, di passioni, di amore per la vita. Ma non si spegne il suo sorriso che vive nei tanti, tantissimi che gli vogliono bene. Nella sua casa di via Carano, dove viveva insieme ai genitori e alla sorella Laura, quel leggio aperto sulla fantasia per flauto che stava studiando, rimane così, come se il tempo si fosse fermato, come se la sua melodia riempisse ancora e per sempre il silenzio della sua assenza. Andrea era forse il figlio che tutti vorrebbero avere. E’ nato il 6 marzo del 2001 a Roma da mamma Patrizia e da papà Nicola. Sua sorella Laura è di dicembre, il giorno dell’Immacolata, ha fu fatale. Andrea Di Gioia, 15 anni, appena terminato con successo il primo anno al liceo musicale Manzoni di Latina, aveva l’estate davanti e la sua bellissima primavera di uomo. Quel 13 di agosto aveva tagliato l’erba del giardino e aveva detto alla mamma che doveva uscire e che sarebbe tornato presto. Piatto di pasta in tavola per lui già pronto, ore 12.30 la chiamata che nessun genitore vorrebbe sentire. Si spegneva così Andrea all’incrocio fra la provinciale Cisterna-Campoleone e via di Torre Lazzaria, in sella alla sua ultima passione ereditata dal padre: il motocross. In cerca forse, di nuovi campi da dominare. Su quella sella si è spento uno dei più 22 anni e si sta laureando in scienze infermieristiche. Ha iniziato gli studi con suor Speranza a 3 anni, nell’asilo delle suore pallottine di via Marconi. Poi ha proseguito a Grazia Deledda con le maestre Enza e Gina. L’amore per lo studio, il desiderio di conoscere e di scoprire, gli si sono manifestati fin da subito. Poi un giorno, la maestra Enza propone alla classe un progetto sulla coralità. E’ per lui un’illuminazione. Da allora Andrea fa della musica la sua principale passione. Inizia a studiare flauto traverso con Sabrina Ingegno, si prepara per gli esami di ammissione alla classe ad indirizzo musicale della Gramsci, viene scelto. Passa tre anni alla Gramsci bellissimi, di Riccardo Toffoli ricchi di esperienza e floridi di amicizie. La preside della Gramsci Maria Nostro, la vicepreside Elena Ciriaco, la sua professoressa di flauto traverso Roberta Barbera sono stati presenti al funerale, venerdì 19 agosto in segno di vicinanza. L’istituto ha comunicato di dedicare il concerto di Natale ad Andrea mentre allievi, ex allievi e genitori hanno raccolto dei fondi che serviranno a sovvenzionare una borsa di studio per i ragazzi che vogliono studiare la musica ma che non possono economicamente. Durante la terza media, tenta gli esami di ammissione al liceo musicale di Anzio e al liceo musicale di Latina. In entrambi si classifica al primo posto. Sceglie di studiare al Manzoni di Latina ed entra nella classe del professor Gianfranco Cellacchi. “Cellacchi lo stimava moltissimo –ci dice la mamma Patrizia- era al settimo cielo quando, tornato dall’esame, ci disse che il professore aveva suonato con lui. Per Andrea era una grande soddisfazione”. E i risultati non si sono fatti attendere. Secondo classificato al concorso nazionale Città di Latina come flautista solista con una sonata di Vivaldi, e primo premio per l’ensemble di flauti di cui faceva parte. Insieme a lui l’amica Aurora che ha suonato insieme al gruppo e a Cellacchi il 19 agosto durante la cerimonia funebre a San Michele. E’ lei a scrivere un post commovente: “Appena il parroco ci ha concesso di posizionarci per suonare ho guardato tua madre e ho ricordato le parole che mi ha detto quando sono andata a casa tua “suona bene. Fallo per lui” e io l’ho promesso. Quello era il momento di mantenere la promessa. Ho preso un respiro profondo e mi sono asciugata gli occhi. Poi mi sono concentrata, e quando ho cominciato a suonare Persian Bleu ho guardato alla mia destra, dove solitamente c’eri tu. Oggi c’era la tua bara, la tua foto e il tuo flauto, ma io ti ho sentito, proprio all’inizio del pezzo, quando iniziavate solo te e il professore. C’eri anche te lì con tutti noi”. Insieme al flauto, aveva avviato lo studio del pianoforte, dell’armonia e delle teorie musicali presso l’associazione Kammermusik di Aprilia. Un bel talento che si aggiun- IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 ge ad uno studio ragionato e assiduo. Sulla targa che i suoi compagni di scuola hanno voluto donargli per l’ultimo saluto e posta vicino alla bara bianca a San Michele, c’era una foto, lui col flauto con la divisa del laboratorio musicale Gramsci, portato avanti dal professor Stefano Catena con cui collaborava. Come collaborava con l’associazione Filarmonica di Ardea, che lo ha voluto accompagnare fino al suo ultimo viaggio. Con la banda ha registrato ad Aprile 2015, Airone, un bellissimo cd dei loro più apprezzati lavori. Lì c’è una parte del cuore di Andrea. Per lui un messaggio commovente del sindaco di Ardea Luca Di Fiori: “Andrea era una delle promesse della Filarmonica Città di Ardea. E’ giusto che la città lo possa ricordare perché è la testimonianza di come i nostri giovani siano capaci di trovare stimoli meravigliosi dalla musica e dall’arte. La passione di Andrea non può concludersi qui e deve continuare come esempio per i ragazzi”. A trasmettergli la passione per la musica, è stata sicuramente la madre che ha cantato nella corale San Michele, comunità parrocchiale di cui faceva parte dal 2011 come chierichetto dell’allora parroco Don Giovanni Cassata. Come una passione musicale, fu la salsa che ha alimentato per almeno tre anni. È sempre la madre a trasmettergli l’impegno della Passione Vivente. Da tre anni, ha fatto parte attiva del gruppo che ogni venerdì santo ha ricostruito la storia della passione di Cristo. Ha sempre vestito i panni dell’apostolo Giovanni, il prediletto. “Quest’anno con il gruppo –ci rac- conta la mamma Patriziaabbiamo partecipato alla cerimonia di ricorrenza del Natale di Roma. E allora ha visto tante turiste farsi le foto con chi si era vestito da soldato romano. Mi ha detto scherzando: mamma il prossimo anno voglio fare anche io il soldato romano, ma in particolare le sue passioni, sembrano respirare le ambizioni dei suoi genitori. E la cosa bella è che questo non gli fu mai un peso! Anzi! Trovava nelle passioni dei genitori, il suo stesso senso di vita e le ricercava con uno spiccato e innato istinto di curiosità, per farle proprie. Né pagina 9 era un’altra faccia importante di Andrea. Prima provò la piscina, poi si dedicò al calcio. Nel ruolo di centrocampista, era chiamato “bomber” dai suoi compagni perché segnava. Giocava con il Città di Aprilia nei campionati e ultimamente a Campo di Carne. La passione Nella foto Andrea nei panni dellʼApostolo Giovanni nel “Venerdi Santo ad Aprilia” solo quando andiamo a era spirito docile. Contestava per il calcio gli venne invece in Roma!”. Era solare Andrea, ciò che per lui non era giusto, eredità dal padre. Come tramite scherzava con tutti, e si faceva con la stessa grinta che riversa- il padre, gli venne trasmessa la volere bene. Il rapporto con i va nei suoi credi e nei suoi idea- passione per le moto. Quel genitori era unico. Viveva prati- li. Sempre puri. “Quest’estate rumore assordante, misto alle camente in simbiosi con la –ci dice papà Nicola- mi aveva note della banda musicale, che madre con la quale si sentiva confidato il desiderio di lasciare motociclisti venuti da tutte le sicuro e protetto ma che, ulti- il pallone per la musica. Gli ho parti hanno voluto offrirgli il mamente, crescendo, sentiva di detto: fai quello che senti. Tu giorno del suo funerale, in una proteggere. La vita di Andrea e devi fare la scelta”. Il pallone piazza arida dal sole, ma traboc- cante di gente che voleva ricambiare l’affetto che Andrea gli ha dato in vita. Corone di rose bianche hanno definito il cammino del sagrato che il feretro ha percorso per entrare alle 15.30 di venerdì 19 agosto nella chiesa di San Michele Arcangelo. A dare il tempo di marcia, la filarmonica di Ardea. La Passione Vivente ha consumato il picchetto per tutta la durata della cerimonia, officiata da don Faustino Cancel. Vicino al suo corpo, la sua vita: il flauto, la targa dei suoi compagni di scuola, la veste che indossava per interpretare il ruolo dell’apostolo Giovanni, il pallone. Don Faustino non poteva meglio dipingere nell’omelia i tratti di Andrea. “Ha vissuto la vita intensamente –ha detto- ci sono oggi molti uomini anziani, di 70 e più anni, che non sanno ancora ciò che devono fare, che si annoiano, che non vivono”. Poi rivolto alla mamma: “Anche Maria ha visto il figlio nel pieno del suo successo, osannato il giorno delle Palme, per poi trovarsi ai piedi della sua croce una settimana dopo”. Un’omelia sentita che gli fa dire: “Andrea sia un esempio per i giovani, per vivere la vita con passione”. In tanti hanno voluto rendere l’ultimo saluto. I suoi compagni di flauto che hanno suonato insieme agli insegnanti Gianni e Gianfranco Cellacchi, la sua prima insegnante di flauto Sabrina Ingegno, la corale San Michele, l’associazione Passione Vivente. I genitori hanno letto una preghiera per Andrea, stremati dal dolore ma sostenuti dall’affetto di tantissimi. La cerimonia è terminata Segue a pag. 10 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 Segue da pag. 9 alle 17.30, un abbraccio di persone si è avvolto intorno alla famiglia, al suono della banda e all’assordante rumore di moltissimi motociclisti provenienti da ogni dove. Si è formato un corteo che ha accompagnato Andrea all’ultima sua dimora. Una foto scattata ai primi di luglio insieme al suo amico Giovanni e la sua famiglia durante una bellissima vacanza in barca, lo ritrae così, immerso nell’acqua mentre accenna con la testa il suo bellissimo sorriso. È la foto che rimarrà sempre impressa sulla sua tomba. Da quella foto, continuerà a donare il suo sorriso che terrà in vita, per sempre, il suo ricordo. I RINGRAZIAMENTI DELLA FAMIGLIA La famiglia tiene a ringraziare le amministrazioni comunali di Aprilia e di Ardea, le forze dell’ordine, la Croce Rossa e la Protezione Civile, l’Orchestra Filarmonica di Ardea, il gruppo catecumenato cresimale “Dio Genesis”, l’Associazione Passione Vivente e un particolare ringraziamento a Nicola, Mina, Valentina e Franco Vuturo “per la loro continua disponibilità ed affetto da sempre dimostrati”, il Gruppo Storico Romano, l’Istituto Comprensivo Gramsci, il Liceo Manzoni di Latina, le Suore Pallottine, le suore Missionarie di San Giovanni Batti- sta, l’Azione Cattolica, il gruppo corale San Michele e in particolare “al carissimo Ilvo Silvi per il suo generoso interessamento in questo momento così drammatico per la nostra famiglia”, tutti i gruppi di motociclisti intervenuti e in particolare Geni e tutti coloro che hanno dimostrato vicinanza e affetto. LA LETTERA DEL GRUPPO “DIO GENESIS” Caro Andrea, Ci siamo incontrati per la prima volta,solo un anno fa,ma alla 8 - 22 SETTEMBRE 2016 fine della catechesi abbiamo imparato a conoscerti. Sei un ragazzo semplice, spensierato, timido anche se cerchi di nasconderlo e felice,questo è l’aggettivo che ti rappresenta di più. Di sorrisi ne abbiamo visti molti nella vita e molti ancora ne vedremo,ma quel tuo sorriso ha lasciato un timbro nei nostri cuori che non dimenticheremo MAI! Oggi,siamo tutti qui a dirti Grazie... Grazie,per averci regalato una parte del tuo cuore; Grazie,al destino per averci fatto incontrare; Grazie,per ogni giorno della tua vita che ci hai regalato. Sarai sempre nei Nostri Cuori. LE PREGHIERA DI PAPÀ NICOLA E MAMMA PATRIZIA O Signore, a volte ho tanta rabbia nel cuore, per quel disegno di morte che ha portato via mio figlio! Così chiudo le mani innanzi al Tuo sguardo, in segno di protesta! Ma poi una lacrima mi riga il viso E cerco nella preghiera un dialogo con Te! Perché è la tua parola che voglio ascoltare... ...il Tuo sguardo che voglio trovare... ...il Tuo abbraccio che voglio sentire! Tu che sei amore e tenerezza! Tu che sei speranza di ogni madre e di ogni padre! Tu che conosci e comprendi la ferita di un cuore che perde un pezzo di sè! Tu che sei nel profondo dell’anima, il mio conforto più grande! Tu che non mi hai mai lasciato sola... Mi hai tenuto per mano e mi sei stato accanto anche quando il dolore mi ha fatto voltare le spalle alla vita...a te! Hai preso fra le dita mio figlio il mio delicato fiore, quando un vento terribile ne ha spezzato lo stelo! Lascia Signore che i suoi petali si schiudano tra le tue mani, al tepore dei tuoi raggi di sole! Affido a te la bellezza di un bocciolo che stava crescendo! E confido in te quando la tristezza più profonda si riflette in una lacrima e il cuore non trattiene i singhiozzi! Dammi la forza di porgere sempre a te il mio dolore, perché in ogni istante possa sentire la tua carezza! Fa che, nella tua presenza al mio fianco, io possa sempre percepire la bellezza di un misteroche parla del mio angelo.. Le sue ali sono diventate forti e ha spiccato il volo Si che dopo una corsa fra le stell e Si è tuffato tra le tue braccia! È ora in te come battito del mio cuore.... ...vive con me attraverso la tua voce! Ascolta quel battito Signore Per infondere nella mia anima il conforto di saperti accanto! Fa Signore che la tua voce desti sempre la mia attenzione, perché io non possa mai dimenticareche il mio germoglio ora cresce sicuro e forte fra le tue mani,teneramente abbandonato al soffio gentile del tuo infinito amore! Amen IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 11 Chi può fare cosa e come farlo. Un punto con l’associazione geometri di Aprilia e l’associazione Architetti ed ingegneri di Aprilia APRILIA - PROBLEMA SCARICHI? SENZA SOLUZIONE Il nuovo regolamento aggiunge diverse ombre ad una situazione già difficile di Riccardo Toffoli Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento sugli scarichi. Novità che è passata in sordina ma che apporta diversi cambiamenti per i residenti delle periferie. Abbiamo fatto un servizio molto approfondito sugli scarichi con Alessandra Scaraggi presidente dell’associazione Geometri di Aprilia, Roberto Nuti presidente dell’Assinarch (associazione ingegneri e architetti di Aprilia) e l’architetto Michele Magliocchetti sempre dell’Assinarch. Ne sono emersi molti paradossi, per un problema che è di difficile soluzione. Non tanto perché servono i soldi per mettere a norma gli impianti, ma perché tutta la nuova normativa è finalizzata alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione dei fenomeni di inquinamento, ma nessuno dei nuovi sistemi permette di avere la sicurezza di non inquinare il territorio. Adesso quasi tutte le abitazioni di campagna, dei nuclei spontanei e le case sparse, non forniti da pubblica fognatura, hanno utilizzato le fosse Imhoff. Fosse che prendono il nome dal suo ideatore e dove confluiscono gli scarichi di tutto: dalla cucina al bagno. Queste fosse, dalla nuova normativa nazionale e regionale, non sono più legali e da dicembre 2015, ossia dall’entrata in vigore dei nuovi regolamenti, presidente dell’Aga Alessandra Scaraggi- non è cambiato molto da quello approvato nel 2014. È stato fatto un miglioramento nelle specifiche, è stato ampliato, è più chiara la lettura e l’in- al centro Alessandra Scaraggi presidente dell’associazione Geometri di Aprilia, a dx Roberto Nuti presidente dell’Assinarch (associazione ingegneri e architetti di Aprilia) a sin. e l’architetto Michele Magliocchetti sempre dell’Assinarch. chi non ha una regolare autorizzazione agli scarichi rischia il penale e una pesante sanzione. Ma partiamo dal nuovo regolamento approvato dal Comune di Aprilia. “In realtà –ci dice il terpretazione della normativa nazionale e regionale. Oggi c’è più chiarezza. È cambiato il discorso delle procedure. C’è la possibilità di chi vuole accelerare la pratica, pagando 200 euro in più. L’autorizzazione allo scarico è valida 4 anni. 6 mesi prima il cittadino è obbligato a chiedere il rinnovo. Chi Comune. Chi ne paga invece, 250 ha un trattamento diverso e il tempo per il parere si restringerà. “Un’altra sempli- se ne dimentica, o non lo fa nei tempi previsti, può chiedere la procedura d’urgenza e chiedere il rinnovo, pagando 200 euro in più”. Insomma si prevede una corsia di precedenza, in base a quanto si paga. Se si pagano di diritti istruttori appena 50 euro, l’iter è il solito e le pratiche urbanistiche possono rimanere ferme per parecchi mesi sul tavolo degli uffici del ficazione sta nell’iter. –ci spiega sempre Scaraggi- Prima veniva richiesto un nulla osta preventivo sul progetto, una volta rilasciato venivano fatti i lavori e, alla fine, dopo una relazione finale, veniva rilasciata l’autorizzazione allo scarico dell’impianto. Oggi si può presentare una Cila, comunicazione inizio lavori asseverata, nella quale si Segue a pag. 12-13 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 Segue da pag. 11 va a dire che si fanno i lavori per la realizzazione dell’impianto. Con la Cila, finiti i lavori, possiamo chiedere l’autorizzazione dello scarico. Viene meno, in pratica, il controllo preventivo che il comune faceva sul controllo del tecnico”. Ma una domanda sorge spontanea. Che succede se il progetto è fatto male? O meglio che succede se il Comune una volta finiti i lavori, decide che l’impianto così com’è stato realizzato non è idoneo? “Il tecnico –continua il presidente dell’Assinarch Roberto Nuti- equiparandosi a pubblico ufficiale, assevera la regolarità urbanistica dell’intorno e il tipo di intervento che si va a realizzare. Faccio un esempio simile. Per fare delle modifiche interne ad un appartamento, se faccio lavori che non hanno bisogno di essere descritti sull’aspetto grafico, non c’è bisogno di un progetto. In questo caso, invece, vado a fare un impianto e questo deve essere progettato perché ha un aspetto di calcolo dovuto all’entità dello scarico e lo devo disegnare perché il progetto serve alla realizzazione dell’opera. Ora viene concessa al tecnico la capacità di progettare un impianto senza la supervisione del Comune. Sarebbe auspicabile, almeno per gli impianti più complessi, avere un visto comunale sulla Cila, come si faceva del resto a Roma, di modo da assicurare che le spese per l’impianto vadano a buon fine e non siano state inutili. A fine lavori, si fa una relazione al Comune che rilascia l’autorizzazione definitiva allo scarico”. Per fare tutto questo un tecnico è libero di chiedere un compenso che si aggira di media sui mille euro. “Due sono le procedure che segue il tecnico –continua l’architetto Nuti- una urbanistica che è la Cila che porta alla realizzazione dell’impianto e poi c’è la procedura di richiesta all’autorizzazione dell’impian- permeabile). L’impianto va dimensionato in base agli abitanti equivalenti, con dei calcoli molto precisi. Inoltre ci sono dei vincoli di distanza, almeno a 30 metri dei pozzi, con falda superiore al metro di profondità. “Questi –riprende Nuti- sono il Nuovo depuratore di La Gogna to con la relazione finale dei lavori. Diffiderei di un tecnico che prende una cifra molto inferiore a questa media. Ci sarebbe qualcosa che non funziona”. Ma che tipo di impianti si possono fare? Il più semplice e maggiormente usato è quello della subirrigazione. “L’impianto di subirrigazione è il più semplice e il più economico. Gli scarichi vanno a finire nella fossa Imhoff, una fossa di decantazione per i solidi mentre i liquidi vanno a dispersione nel terreno con tubazione disperdente”. Però, per realizzare questo tipo di impianto ci sono una serie di condizioni da rispettare che sono vincolanti. Si deve valutare la vulnerabilità del terreno (cioè se è compromesso o meno) e il tipo (cioè quanto è tutti passi che vanno fatti prima della presentazione della Cila. Nella norma un impianto del genere è molto semplice. Quando gli impianti sono più complessi, entra la capacità tecnica. Se c’è un impianto che presenta dei dubbi autorizzativi, è normale che il tecnico vada all’ufficio comunale per farglielo visionare. Questo sta nella serietà del tecnico”. Inoltre l’impianto di subirrigazione si può fare solo su edifici esistenti. “A monte –ci spiega Scaraggi- c’è uno studio della vulnerabilità dei suoli. Sono state classificate le aree di Aprilia in base alla vulnerabilità del suolo. Se l’impianto che andiamo a realizzare, ricade in una zona di alta ed elevata vulnerabilità ad esempio non si può fare un 8 - 22 SETTEMBRE 2016 impianto di subirrigazione, a meno che il geologo attesti che gli scarichi non vadano ad inficiare la falda. Con questo nuovo regolamento è stata tolta la relazione obbligatoria del geologo per i terreni di media e bassa vulnerabilità”. Un impianto di subirrigazione costa circa 4 mila euro, quello più semplice ed economico. “L’impianto di subirrigazione –chiarisce Nutirichiede tra l’altro, meno manutenzione, va fatto solo lo svuotamento della fossa Imhoff, quindi dei solidi, almeno una volta l’anno. Per maggiore precauzione, si può mettere un pozzetto alla fine della condotta per verificare che non ci siano intoppi”. Chi invece può farsi fare una perizia giurata sulla fossa già esistente? E qua si apre uno scenario ancora più complesso. L’assessore all’urbanistica Franco Gabriele ci aveva detto che era possibile mettersi in regola, facendo fare ad un tecnico una perizia giurata sulla fossa già esistente. La perizia deve garantire che la fossa non perda e, quindi, non inquini. Una possibilità per carità, prevista nel regolamento, ma non adatta a tutti. “Va aggiunto –spiega l’architetto Magliocchetti- che presentare il contratto con l’autospurgo non esiste da nessuna parte, neanche sul regolamento comunale. Per avere l’autorizzazione con la sola fossa Imhoff, è necessario che l’area interessata debba rientrare all’interno della progettazione di fogne del triennale delle opere pubbliche. Un’altra condizione è che non ci sia inquinamento delle falde. Queste due condizioni sono fondamentali per il rilascio dell’autorizzazione agli scarichi con i vecchi sistemi. Un impianto non in regola che non inquini, è solo una fossa a perfetta tenuta stagna. Questa per quanto voglia essere grande, in una famiglia di quattro persone, si riempie nel giro di due o tre settimane. Ossia la famiglia deve spendere 150 euro per l’autospurgo ogni settimana. Quanto si spende alla fine? Se poi devo aspettare tre anni prima che il Comune faccia le fogne e il mio scarico possa essere allacciato alla fognatura, forse mi conviene fare un impianto”. La vecchia fossa Imhoff infatti era pensata per mantenere tutto: dai liquidi ai solidi e si riempie con facilità. Mentre il sistema di subirrigazione,utilizza la fossa solo per i solidi, mentre i liquidi vengono dispersi sul terreno. La perdita delle fosse è il dramma dell’inquinamento delle falde. Oggi quasi tutte le falde superficiali sono inquinate da batteri fecali, dovuti appunto agli scarichi non regolari. E’ l’acqua che serve per innaffiare e, alle volte, anche per bere. La perdita della fossa, porta i nostri reflui direttamente nelle falde. Per questo vengono considerate inquinanti. “La condizione principale di mantenere la fossa Imhoff –continua Nuti- è che la zona entri nel piano triennale delle opere pubbliche, ossia che il Comune certifichi che entro tre anni quella zona sarà servita da impianto fognario e depuratore pubblico. Altra condizione che non ci sia inquinamento delle falde. In tal caso si prevede che tecnico abilitato faccia una perizia giurata”. Attualmente in base al piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Aprilia, possono utilizzare IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 questa soluzione solo i residenti di La Gogna, Fossignano 5, Le Salzare, Crati, e qualcosa di Selciatella. Il resto del territorio non è interessato a questo ragionamento. Ma, come abbiamo visto, non solo non è conveniente per le famiglie, non è neanche sicuro che non inquini. “Un tecnico –dice Nuti- che fa una perizia giurata, va in tribunale e pena di commettere un falso ideologico, deve dire la verità su quello che ha visto. Quando viene da me un cliente e mi dice che ha una fossa a tenuta fatta bene e alla domanda di quante volte la pulisca, mi risponde se va bene, che lo fa ogni 4 o 5 mesi, mi viene da pensare. Poi parlando, esce fuori che c’è uno sfioro o una perdita. Una fossa che oltre a mantenere i solidi, deve tenere anche i liquidi, si riempie subito, pensiamo agli scarichi della cucina. Sfido a vedere quante fosse ci sono in giro che sono a perfetta tenuta stagna. Un tecnico non può andare a fare una perizia giurata, pena commettere un reato, e dire che la fosse è a tenuta. E’ una questione di deontologia professionale”. “La procedura –prosegue Magliocchetti- non è neanche chiara con il nuovo regolamento. Il vecchio regolamento recitava che a monte dell’autorizzazione, ci deve essere una perizia giurata di un tecnico e di un geologo e tutte e due devono essere allegate al progetto. Oggi si fa riferimento alle linee guida dell’allegato h che dice tutto, non è specificato in che consiste la perizia giurata. E non si sa se devo fare una progetto alla perizia giurata”. Posto, comunque, che si riesce ad avere una perizia giurata, se poi ci sono i con- trolli e ci si accorge che perde che succede? “Accertare che la fossa non perda, non è semplicissimo. –ci risponde ScaraggiBisogna prima pulire la fossa e poi farla riempire. Se l’acqua va via, significa o che è palese che la fossa è bucata o può andar via per evaporazione. Bisognerebbe allora scavare intorno. Ma quanto costerebbe?” “Non puoi sfidare il tecnico a commettere un reato, invitandoci come fa impianto ammesso è quello ad evapotraspirazione. “Si tratta di un impianto parzialmente a ricircolo. –ci spiega ScaraggiUna vasca in calcestruzzo dove arrivano gli scarichi, si riempie di terra e le piante, poste all’interno, assorbono i liquami. Questa vasca non perde nel terreno perché è impermeabilizzata. Bisogna mettere un pozzetto all’uscita della vasca che permette di rigettare l’acqua all’in- il Nuovo depuratore di La Gogna l’assessore, a seguire il cliente ed accontentarlo con le perizie. Non è una polemica ma un dato di fatto” –tuona Nuti. “Si gioca sempre sul fatto che non ci sono controlli. –riprende Magliocchetti- Anche chi fa la perizia giurata, per quanto rischia? Per tre anni?” “Il tecnico –aggiunge Scaraggi- può dire: io ho fatto la perizia ed era a tenuta. Quindi si sarà rotta dopo. Non è possibile verificare”. “E’ necessario –ancora Nuti- che il tecnico sia competente e abbia un comportamento deontologico nel rispetto di tutti. Noi puoi andare a dire al cliente che con 400 o 500 euro gli risolvi il problema. Non è così”. Altro terno della vasca in un circuito chiuso”. Ma anche questo sistema ha degli inconvenienti. Se piove che succede? “C’è il troppo pieno. –ci rispondono- Ossia un altro pozzetto più profondo e comunque, alla fine deve andare a dispersione”. Si tratta di un impianto costoso che può arrivare fino a 12 mila euro. “Solo nella regione Lazio purtroppo –afferma Nuti- si richiede il cemento per la vasca. Nelle altre regioni si utilizza la geomembrana, che è molto meno costosa. Con la geomembrana, un impianto del genere può costare circa 7 mila euro”. Infine c’è il depuratore vero e proprio. Il depuratore è l’estre- pagina 13 ma possibilità prevista e si può realizzare solo se non sono fattibili gli altri impianti. Questo perché la regione vuole evitare di compromettere ancora di più assetto idrogeologico del territorio. “L’impianto di depurazione costa di meno. –ci spiega Magliocchetti- ma ci deve essere un adeguato uso e soprattutto deve essere sempre funzionante. Gli scarichi vanno in un sistema di depurazione che scarica dei reflui non potabili. Bisogna mandarli a dispersione oppure convogliarli nel fosso con una pratica molto complicata. Il depuratore funziona a corrente, consuma. Ha bisogno di analisi periodiche. Si prevede che vanno fatte 4 analisi l’anno per un costo di circa 600 euro e tenerle a disposizione delle autorità competenti”. Per tutti gli impianti, c’è l’obbligo del rinnovo dell’autorizzazione ogni 4 anni. “Ci si è accorti –dichiara Nuti- che chi ha costruito una casa in campagna per risparmiare, ora gli costa di più di chi vive al centro”. Un capitolo a parte, invece, va fatto per i consorzi. L’amministrazione comunale ha puntato molto sulla costituzione dei consorzi per affrontare il problema degli scarichi. Ma molti sono i problemi. “Bisogna innanzitutto vedere –spiega Nuti- se il consorzio è ufficialmente costituito o è costituito secondo i criteri della legge”. “Una volta definito il perimetro, -prosegue Magliocchetti- e i proprietari hanno firmato dal notaio una convenzione, bisogna redigere un progetto dell’impianto di scarico che colleghi tutta la comunità. Il progetto deve, quindi, contemplare le fognature e il depuratore. Se il consor- zio supera i 50 abitanti equivalenti, ossia circa 10 abitazioni, non è il Comune che esamina i progetti, ma la provincia”. Insomma i consorzi devono essere costituiti ufficialmente e devono avere un progetto per le fognature. Questi progetti saranno valutati dalla provincia e il Comune può finanziarli, ma non con le opere a scomputo. Ora quanto costa un impianto consortile? “Costa molto di più dell’impianto singolo. –risponde Magliocchetti- E soprattutto chi lo gestisce? Acqualatina ha fatto sapere che non prenderà in carico impianti che servono piccole comunità. Al singolo, non costa meno di un impianto proprio. Non costa meno di 5 mila euro a famiglia. L’unico vantaggio è la possibilità di ottenere dalle banche agevolazioni sul mutuo o tentare qualche finanziamento pubblico. Nel frattempo che realizzi tutto quello che devi realizzare, sei comunque, fuori norma e sei passibile di un controllo e di una denuncia penale e la sanzione”. “I consorzi –riprende Nuti- sarebbero dovuti essere costituiti entro il 22 dicembre 2015. Ora è un tentativo, per carità umano e comprensibile, di nascondersi in un mucchio di persone per bypassare il problema. L’impianto, comunque, dovresti farlo”. Ad aggiungersi, il problema del pozzo. L’acqua deve essere potabile, lo prevede la legge che obbliga inoltre, i cittadini a fare analisi periodiche sulla potabilità dell’acqua utilizzata. Un impianto di clorazione dell’acqua, che serve ad eliminare i colibatteri dovuti agli scarichi nella falda, può costare fino ad 800 euro. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 8 - 22 SETTEMBRE 2016 Intervista in esclusiva a Vincenzo Giovannini riconfermato vicesegretario provinciale del Pd “UNA PROVINCIA CHE HA CAMBIATO ROTTA” Tanti argomenti trattati: discarica, parcheggio di Campoleone, acqua, rifiuti e scuola di Riccardo Toffoli Vincenzo Giovannini sempre più proiettato nella politica provinciale. Capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Aprilia, consigliere provinciale e quindi delegato al bilancio, alla cultura e agli affari generali, ora con la nuova nomina di Salvatore La Penna ha avuto il secondo mandato di vicesegretario provinciale. Una carica importante per Giovannini in un esecutivo completamente rinnovato. Lo abbiamo intervistato pochi giorni dopo la nomina. Di nuovo vicesegretario. Il Pd provinciale le ha confermato fiducia. “Nei giorni scorsi il segretario provinciale del Pd Salvatore La Penna ha ricomposto l’esecutivo provinciale e mi ha riconfermato vicesegretario. Per me è una conferma molto importante che dimostra come il Pd dia fiducia alla mia persona. La ricomposizione dell’esecutivo nasceva dagli esiti della tornata elettorale. Una tornata elettorale che ci ha soddisfatto a metà. Da 3 Comuni, oggi governiamo 13 Comuni della Provincia di Latina, purtroppo però, abbiamo perso la sfida di Latina che potevamo assolutamente vincere. A Latina si è verificato quanto successo ad Aprilia con D’Alessio sindaco. Quindi nel dibattito assembleare che si è tenuto a seguito della tornata elettorale, è emersa la volontà di ricostituire l’esecutivo. All’interno dell’attuale esecutivo ci sono nomi di spessore politico e soprattutto è stata data fiducia ai nuovi sindaci. Ci sono infatti, Sandro Bartolomeo, Tommaso Conti, Andrea Campoli e Gerardo Stefanelli. Un’altra novità è che oltre alla mia persona, c’è anche un altro ingresso di Aprilia nell’esecutivo provinciale. Si tratta di Giorgio Cardella a cui è stato affidato il settore dei servizi pubblici per aver seguito con costanza e professionalità, la vicenda dell’acqua e dei rifiuti”. Lei in questi ultimi due mesi è stato bersagliato un po’ da tutti per il suo impegno politico nel contrastare il progetto di discarica a La Gogna. Persino l’opposizione interna al Pd non le ha risparmiato critiche. Pensa di rispondere? “Per quanto riguarda la minoranza interna del Pd di Aprilia che fa capo a Monica Laurenzi e Omar Ruberti, trovo l’intervento fatto senza senso. Se avessero letto bene le carte del piano provinciale dei rifiuti, trovavano chiaramente che era preclusa ogni possibilità di realizzare la discarica lì. Per quanto attiene le critiche rivolte alla mia capacità politica, non sono io a dover parlare ma i fatti. Anche la fiducia riposta da tutto il Pd provinciale nello svolgere il ruolo di vicesegretario, dimostra che c’è stima in quello che faccio. Poi per carità, le critiche ci sono se si lavora. L’importante è lavorare sul territorio. Io non ho mai polemizzato con la minoranza interna, ma li invito a dare un contributo più fattivo al partito”. E la maggioranza Terra? Non sono stati molto teneri. “All’inizio forse. Adesso però l’atteggiamento è molto cambiato. Stiamo lavorando insieme per contrastare questo progetto di discarica. Rispetterò l’impegno assunto in Consiglio comunale. A breve avrò un incontro con l’assessore all’am- biente Mauro Buschini e posso assicurare che non la faremo realizzare. Il piano provinciale dei rifiuti è molto chiaro in merito: niente discariche e niente inceneritori. Su questa posizione di contrarietà alla discarica, assicuro tutta la popolazione, è anche il nostro consigliere regionale Enrico Forte”. Lei è stato criticato anche da qualche imprenditore. Ma ha chiesto o non ha chiesto i soldi a Rida Ambiente? ì“Innanzitutto va detto che il politico fa il politico e l’imprenditore fa l’imprenditore. Il politico non fa l’interesse dell’imprenditore ma della collettività. Per questo, ritengo di avere la coscienza pulita. La mia posizione è chiara: da Borgo Mon- IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 tello ad Aprilia il territorio ha già dato e ha dato pure troppo, quindi ritengo che non ci siano possibilità di ulteriori nuovi impianti. Per risponderle alla seconda domanda. Io non ho avuto o tanto meno chiesto, alcun contributo a Rida Ambiente. Ci tengo a precisare, perché alcune mie dichiarazioni non sono state riportate nella giusta maniera da qualche giornale locale. Rida Ambiente nel tempo ha destinato investimenti per la collettività, ma io non ho chiesto nulla, figuriamoci se potevo farlo per la mia campagna elettorale”. A livello comunale, l’8 settembre ci sarà una nuova seduta della commissione ambiente per le osservazioni al progetto. A livello provinciale, invece, cosa pensate di fare? “L’ufficio provinciale all’ambiente ha la delega della Regione Lazio e sta studiando le varie situazioni del progetto. Stanno emergendo diverse criticità su quel terreno e, personalmente, sto cercando di lavorare in sinergia con gli uffici comunali. Il parere della provincia, dai dati che stanno emergendo, sarà negativo e sarà molto articolato e puntuale. Il Piano Provinciale dei rifiuti che già lo indica come non possibile, sarà chiuso ad ottobre e non prevede sul territorio impianti di discarica o di inceneritore. La provincia punterà sulla differenziata. Verrà predisposto un bando per concedere finanziamenti ai quei Comuni che potenzieranno la raccolta differenziata, così come ha finanziato Aprilia l’anno scorso per 500 mila euro”. Quanto l’emergenza rifiuti a Roma inciderà sulle sorti del progetto della discarica? “Questo non bisogna negarlo, può incidere. Roma ha un problema serio che adesso è aumentato. Il nuovo sindaco Raggi, però, forse per inesperienza politica, non può pensare di risolverlo scaricandolo agli altri. La discarica di La Gogna è vicina a Roma e potrebbe essere un’occasione per risolvere parzialmente il problema rifiuti di Roma. Ma attenzione. Il territorio della discarica fa parte di un altro Ato. La Gogna fa parte dell’Ato di Latina e l’Ato di Latina ha già deciso cosa deve fare sul suo territorio e qual è il piano dei rifiuti. Per questo, penso che alla fine l’emergenza Roma non potrà coinvolgere il territorio apriliano”. Dopo la nota dei grillini, sembra risolto anche il problema del parcheggio di Campoleone, posto alla rotonda. “Beh guardi, non sono stati i grillini. Le cose stanno diversamente. Se avessero letto le carte, avrebbero capito che abbiamo dato all’impresa 30 giorni in più per ultimare i lavori. La proroga era dovuta ad un incremento della spesa di 20 mila euro. Tra l’altro, i lavori sono terminati con anticipo rispetto alle scadenze. Lunedì (mentre noi stiamo andando in stampa, ndr) verrà predisposta la convenzione con il Comune di Aprilia. La provincia infatti, ha deciso di far gestire al Comune il nuovo parcheggio di 35 posti. Ho sentito l’assessore Mauro Fioratti Spallacci e l’amministrazione pensava di regolarlo con disco orario, di modo da salvaguardarne l’obiettivo. Il parcheggio infatti, è destinato agli utenti della banca, della posta e delle attività commerciali. Non si possono lasciare le macchine lì tutta la giornata”. Il 15 settembre iniziano le scuole. Le strutture delle superiori come stanno? Dobbiamo aspettarci nuovi scioperi e manifestazioni dagli studenti dei professionali? “Guardi, noi possiamo fare gli interventi in base alle disponibilità economiche. Con il contributo di solidarietà, quest’anno abbiamo dato 35 milioni di euro al governo. Ne sono rimasti 16 milioni di euro annui per pagare tutto, ossia gli stipendi dei dipendenti e il mantenimento della macchina amministrativa. Possiamo fare affidamento quest’anno su 5 milioni di euro annui che devono servire alla viabilità provinciale e all’edilizia scolastica. Nonostante tutto quest’anno aprirà nuovamente i battenti lo storico edificio di Latina, Vittorio Veneto, oggetto di finanziamento provinciale per 600 mila euro. Quello che possiamo fare, lo facciamo”. Parliamo di acqua. Lunedì 5 settembre mentre siamo in stampa, la conferenza dei sindaci è chiamata a votare il bilancio di Acqualatina. Qual è la strategia? “Da quando in provincia amministra il Pd e molti comuni sono in mano al Pd, c’è stato un cambio di rotta nella gestione di molti settori, in particolare dell’acqua. Il Pd ha inteso promuovere delle riunioni con i suoi sindaci per arrivare nella conferenza con una linea comune e questo si è visto già nelle precedenti riunioni. Il nostro obiettivo è quello di arrivare alla gestione pubblica dell’acqua, attraverso l’acquisizione delle quote del privato. Abbiamo promosso una proposta di delibera da far votare all’interno dei con- pagina 15 sigli comunali con l’obiettivo di far riprendere le quote cedute. Per quanto riguarda le lettere della Depfa Bank a quei Comuni che hanno sottoscritto il pegno delle quote in cambio del mutuo, riteniamo che non ci sia alcun problema. La banca non può sostituirsi al pubblico nella gestione dell’acqua, soprattutto se le rate si stanno pagando. La posizione comune dei sindaci del Pd al bilancio è il voto contrario. E spero che questa sia la posizione della maggioranza dell’assise”. AL VIA LA FESTA DELL’UNITÀ Dal 15 al 18 settembre si terrà anche quest’anno la festa dell’Unità al Parco Friuli di Aprilia promossa dal Pd. Quest’anno la festa ruoterà intorno al referendum costituzionale di ottobre, ma porterà nomi importanti del governo e del Pd nazionale come Cesare Damiano e forse il ministro alla pubblica amministrazione Marianna Madia. Per quanto riguarda la musica: giovedì 15 dalle ore 21 il duo “Insieme Noi” composto da ComeZero Io cover Renato Zero e AIEros cover Eros Ramazzotti; venerdì 16 il concerto del reggae italiano Brusco; sabato 17 la scuola di musica Let’s Dance di Giorgia Foschini mentre domenica 18 il duo Luana e Daniele. Il venerdì sarà anche la volta di un grande torneo di burraco, con degustazione di vini e stuzzichini offerta ai partecipanti. Il burraco è in collaborazione Burraco Aprilia e ha un costo di partecipazione a persona di 10 euro. Per prenotazioni si può contattare il numero di Luciana 3384172083, Marco 3391677845 o Giovanna 3281590552 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 8 - 22 SETTEMBRE 2016 La denuncia dei Grillini Apriliani APRILIA - UN CIMITERO MALFUNZIONANTE Nel mirino l’illuminazione votiva e alcune fuoriuscite di Riccardo Toffoli Non c’è pace per i morti. Le difficoltà del cimitero dovute ad una programmazione che negli anni non c’è stata per una città in ampliamento, in estate sono aumentate. Zanzare ovunque, ma quello che denunciano i Grillini Apriliani, è la carenza delle luci. “Come al solito, ci risiamo, -tuonano i Grillini Apriliani- con le luci che non funzionano in più settori ed in alcuni di essi addirittura da più di un anno. Fra poco le giornate si accorceranno, l’ora legale verrà tolta e forse è il caso di fare un po’ di manutenzione dove serve. Aggiungiamo, inoltre, a questa ennesima segnalazione, le fontanelle, ostruite e i settori, dove c’è un odore nauseante e dove chi va a trovare un suo caro non può stare più di due minuti perché da alcune bare si sono verificate delle fuoriuscite di liquidi con il conseguente cattivo odore facilmente immaginabile (settore E, primo piano). Il cittadino fa quello che può lavando la tomba del proprio caro, ma non e’ cosi che si risolve il problema e quando un cittadino va a chiedere informazioni non si può sentire rispondere che chi se ne occupa e’ in ferie. Il cimitero è un luogo dove ogni cittadino deve poter andare e permanere in serena tranquillità e raccoglimento e non andare ad affrontare 1000 problemi”. Molte sono le segnalazioni che ci sono arrivate anche alla redazione del Giornale del Lazio sul funzionamento delle illuminazioni votive. Si paga un canone, per un servizio che alle volte non funziona. “Ci rispondono –ci dicono i cittadini- che presto funzioneranno, ma i giorni e i mesi passano e non funzionano. Non è possibile questa situazione. Paghiamo il servizio e non ce l’abbiamo”. APRILIA - CREPE SUL PALAZZO DI VETRO Non è stato ancora inaugurato e già si vedono le prime crepe. Com’è possibile? Tutti a parlare del nuovo colore del Palazzo di Vetro di piazza Bersaglieri. O meglio ex Vetro. Eppure pochi si sono accorti che, nonostante sia stato ristrutturato da pochi mesi con i fondi del Plus, sulla facciata, già si iniziano a vedere le prime crepe. Com’è possibile? Qualche tecnico ci dice che è un problema superficiale a cui, però, va posto rimedio subito, per evitare che le crepe diventino più numerose e più radicate. Il Palazzo di Vetro ancora non è stato inaugurato. E tra l’altro, non è stato neppure perfezionato il trasloco dei dipendenti comunali nella rinata struttura. Si possono spendere ora altri soldi per questo? Saranno definitivi o dovremmo vedere un palazzo colorato pieno di crepe? R.T. IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 17 Il 15 settembre suona la campanella per gli studenti apriliani. A colloquio con l’assessore alla pubblica istruzione Francesca Barbaliscia “UNA SCUOLA PER FARE COMUNITÀ” Le nuove attività promosse dall’assessorato e gli obiettivi di una scuola che sta cambiando di Riccardo Toffoli “Il mio obiettivo non è lavorare a spot, ma creare progetti a medio e lungo termine che possano rimanere nella nostra comunità. Non perché si ricordi il mio nome o per mettere lo stampino di chi l’ha ideati, ma per far crescere la nostra comunità e darle idee e fondamenta su cui meglio esprimersi”. Siamo all’inizio del nuovo anno scolastico, il 15 settembre, piccoli, bimbi e ragazzi entreranno nuovamente a scuola e l’assessore alla pubblica istruzione Francesca Barbaliscia è già pronta con le sue iniziative per costruire un senso di identità comunitaria nel segno dell’aprilianità. La sua stanza, a piazza dei Bersaglieri, sembra la vetrina di un bellissimo museo di civiltà. Ci sono manufatti, disegni, esperimenti artistici e scientifici tutti creati dai ragazzi delle scuole ed omaggiati a lei che è, praticamente, sempre presente ad ogni evento scolastico. Quei regali che per lei “dimostrano l’affetto che tutti i bambini mi mostrano e che cerco di mantenere con molto impegno nei miei limiti”, sono lì nella sua stanza e sono il cuore pulsante dell’assessorato. Forse un monito anche a fare meglio e sempre per i ragazzi. Anche quest’anno l’assessore Barbaliscia cercherà di essere presente in tutti gli istituti per l’apertura del nuovo anno scolastico e già dalla prossima settimana inizierà a scrivere il messaggio di augurio per un bellissimo anno, come lo sono stati i precedenti. Come inizierà l’anno scolastico? “Come sempre, cercherò di essere presente soprattutto per accogliere le classi prime, quelle che hanno bisogno di maggiore incoraggiamento ad affrontare il nuovo anno scolastico. Già dalla settimana entrante, farò una riunione con tutti i presidi per capire le nuove esigenze logistiche e didattiche. Rispetto all’anno scorso, sono stati nominati due nuovi dirigenti scolastici. Mi riferisco a Ferdinando Mazza che reggerà l’istituto comprensivo Matteotti e Laura De Angelis che reggerà invece, il liceo Meucci. Due nuove figure, importanti, che conoscerò presto. Il resto non è cambiato. Giorgio Giusfredi reggerà anche la scuola di zona Leda. Sempre nella settimana entrante, scriverò il messaggio di augurio a tutti i miei ragazzi. Spero che sia un anno per tutti bello e ricco di esperienza formativa”. Ci sono delle richieste logistiche? E’ tutto pronto per il suono della prima campanella? “Assolutamente sì. Ci sono state delle richieste di materiale, come banchi o sedie. Stiamo dando in questi giorni ciò che ci è stato richiesto”. Per quanto riguarda le strutture, è finito il tempo dell’emergenza? “Questo è un punto a cui tengo particolarmente e ci tiene tutta la giunta, in particolare il mio collega assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci. In questi anni abbiamo programmato una serie di interventi sulle strutture scolastiche, anche quest’estate abbiamo programmato i lavori sull’aula della presidenza dell’Istituto Menotti Garibaldi che soffriva di infiltrazioni di acqua. Penso che quest’anno, le scuole sono più sicure, sono state rinnovate e non siamo più nell’emergenza. Certo dobbiamo programmare gli interventi di manutenzione ordinaria che ci servono per non arrivare appunto nuovamente all’emergenza”. Quali attività l’assessorato ha programmato per il prossimo anno? “Riproporrò, su impulso dei presidi a cui è piaciuto molto, il concorso letterario “cari nonni e poi” i cui dettagli non posso svelare, ma sarà sullo stesso modello dell’anno scorso. Siamo inoltre fiduciosi che la Regione voglia finanziarci il progetto “Io Leggo”. Si tratta di un progetto di lettura che è destinato ai bambini da zero a sei anni e rientra nel programma nazionale Nati per Leggere. L’obiettivo è che il bambino viva il libro come elemento della sua vita, coinvolgendo la famiglia. Dobbiamo far apprezzare la cultura del libro e della lettura come gioco in famiglia. Questo, secondo me, è il miglior modo di promuovere la cultura. Con il bando regaleremo ad ogni bimbo nato nel 2016, un libricino. Ecco questa iniziativa vorrei che diventasse una tradizione apriliana. Gli assessori vanno e vengono, ma se si lasciano delle cose buone e dei progetti a lungo termine, questi rimarranno e il lavoro svolto non sarà buttato. Tra 10 anni, quelle famiglie ricorderanno che il Comune aveva regalato un libricino, lo conserveranno come ricordo e con affetto. Un altro progetto che porteremo avanti sicuramente, è Aprilia Scuola Inclusività rivolto ai bambini sotto i 5 anni per valutare elementi da sottolineare in fase pediatrica per il controllo e la prevenzione”. Negli ultimi anni si è persa la rete scolastica, ossia il tavolo permanente di coordinamento di tutte le scuole con l’obiettivo di risolvere insieme le varie problematiche. Lei pensa che ci sono oggi i presupposti per riproporla? “Guardi in questi anni ho instaurato con le scuole e con i presidi un rapporto molto positivo. In qualche modo abbiamo fatto rete, anche se questa nei fatti non c’è più. Non si possono calare dall’alto imposizioni che magari non sono condivise e per questo vissute male. Ci deve essere la maturità, o meglio il sentire comune, da tutte le parti coinvolte, che la rete possa essere utile. Io sono fiduciosa”. Pensa che si possa tentare quest’anno di portare nuovi indirizzi liceali? Penso ad esempio al liceo musicale, artistico o anche allo sportivo? “Guardi tutto è positivo. Noi raccogliamo le richieste del territorio, se queste ci sono, saremo i primi a portarle avanti anche sapendo che ottenere certi indirizzi è difficile soprattutto per le realtà che già esistono a Latina”. Una novità assoluta è che per la prima volta quest’anno parte l’asilo nido comunale. “Ecco questo è un orgoglio per noi. Dall’8 settembre i bambini entreranno nella struttura di via Giustiniano. E’ tutto pronto, abbiamo stilato la graduatoria e l’asilo è praticamente pieno. Sono 49 i bambini seguiti dall’asilo nido comunale. Come sa, la struttura è in gestione alla Baby & Jobs che si occuperà di tutto, ma la formazione della graduatoria è in capo ai nostri uffici”. Per quanto riguarda mensa e trasporto non cambierà nulla? “Assolutamente tutto come prima. I genitori dovranno recarsi nell’ufficio tributi per aggiornare i dati al nuovo anno scolastico”. Ha destato qualche polemica il fatto di aver inviato gli accertamenti per chi non aveva pagato. Ma se si tratta di famiglie in difficoltà? “Guardi il regolamento è molto chiaro e tutela assolutamente chi è in difficoltà. E’ proprio scritto nel regolamento che il servizio sociale e i nostri uffici si faranno carico dei pagamenti di chi è in difficoltà. Quindi sono due le questioni, o si deve parlare di più con gli uffici o ci sono i furbetti. E allora un’amministrazione, anche per tutelare chi è in difficoltà e avere più risorse per loro, non può far passare il messaggio che chi è più furbo non paga”. Ass.re Francesca Barbaliscia 10 MILA 653 STUDENTI ENTRERANNO A SCUOLA IL 15 SETTEMBRE UN AUMENTO DEL 1,2% RISPETTO ALL’ANNO SCORSO Anche quest’anno la popolazione scolastica di Aprilia è in aumento. Entreranno a scuola il 15 settembre 10 mila 653 studenti, 1,2% in più rispetto all’anno scorso che erano 10 mila 526. Anche l’anno scorso, seppur con una leggerissima percentuale, il numero totale era cresciuto dello 0.71% rispetto all’anno precedente. E’ trend che è così da moltissimi anni, segno che Aprilia è una città giovane in continua espansione. In leggera inflessione l’infanzia, ma di pochissime unità. La prima passa dai 3mila 661 (già un +3,7% dell’anno scorso) agli attuali 3 mila 719. In calo, di poco, anche la secondaria di primo grado che passa dai 2mila 164 (+0,74% rispetto all’anno precedente) ai 2mila 106 e le superiori 2mila 821 (+2,8% rispetto all’anno precedente) agli attuali 2973. Primaria e istituti superiori sono quelli che hanno portato il dato generale della popolazione scolastica, in positivo rispetto all’anno scorso. P.S. Si ringrazia l’ufficio pubblica istruzione per l’elaborazione dei dati, in particolare Luisa Pisano. Un ringraziamento a cui associa un plauso anche l’assessore Francesca Barbaliscia per l’ottimo lavoro svolto. pagina 18 IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 19 Pubblichiamo una nota pervenutaci da borgatenews.blogspot.com lo scorso 31 agosto 2016 LA GOGNA “CHI DIFENDE IL COMITATO DI QUARTIERE ABUSIVO?” Il mandato del presidente Claudio Merli è ormai scaduto da ottobre 2015 Di questa anomalia tollerata dall’Amministrazione comunale ce ne siamo occupati più volte A cura* “Sul blog borgatenews.blogspot.com è postato un comunicato di rappresentanti di quel gruppo di cittadini che hanno operato nel corso di quest’anno per ottenere la convocazione delle elezioni per il rinnovo degli organismi dirigenti del Comitato di Quartiere. Si tratta di un obbligo che l’ormai ex presidente si rifiuta di rispettare violando quanto stabilito dallo Statuto e dalle norme emanate dall’Amministrazione Comunale per il riconoscimento di questi organismi rappresentativi dei cittadini, mandando a dire a quanti lo richiedono, “che si facciano un proprio Comitato di Quartiere”. Gli stessi cittadini invitano gli amministratori, cui compete garantire il rispetto delle norme da essi stessi emanate, a assumere decisioni che pongano porre fine al comportamento del soggetto che esercita ormai abusivamente il ruolo di Presidente del Comitato di Quartiere. TESTO: Sono passati ormai dieci mesi dall’Ottobre 2015 quando, scaduto il suo mandato, il Presidente del Comitato di Quartiere La Gogna avrebbe dovuto convocare le elezioni per rinnovo degli organismi dirigenti. Nello scorso mese di Maggio, nonostante le sue tenaci resistenze, un gruppo di cittadini era riuscito a imporgli la convocazione delle elezioni ma poi, di fronte al rischio concreto dato dal misero bilancio della sua gestione - di perderle metteva in atto una serie di iniziative, che non stiamo a ricordare perché più volte denunciate alla cittadinanza, che impedi- sidente ignorato fino al punto di dichiarare che il Comitato di Quartiere da lui diretto marciava a gonfie vele con soddisfazione di tutto il suo gruppo dirigente e 7/3/2016 5/9/2009 Claudio Merli, presidente comitato, Silvano de Paolis, presidente Consorzio La Gogna, Giovanni D’Arpino, membro direttivo dimissionario vano di arrivare alle votazioni. dei cittadini e quindi a chi non Ogni ulteriore tentativo fatto nei gli stava bene poteva farsi un mesi successivi dei rappresen- altro Comitato di Quartiere. tanti della lista che si era presen- Tutta questa vicenda, nel corso tata per le votazioni, perché si di questi dieci mesi è stata più riavviassero le procedure eletto- volte portata all’attenzione delrali, veniva dall’ormai ex- pre- l’Amministrazione Comunale fino al suo vertice: dal dirigente del settore Sport e Servizi Sociali, Dottor Vincenzo Cucciardi, all’Assessora ai Servizi Sociali, Dottoressa Eva Torselli, al Sindaco Antonio Terra. Il funzionario e l’Assessora hanno in qualche modo manifestato la loro impotenza rispetto la posizione dell’ex presidente e un tentativo dell’Assessora di parlarci per avere spiegazioni presumiamo sia andato a vuoto, perché dalla stessa non abbiamo avuto alcuna notizia. Il Sindaco l’anno scorso ci invitò a pazien- “IL TECNICO ASSEVERANTE” Apprendiamo da una intervista rilasciata al ns. giornale che il Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica Franco Gabriele se la prende con i tecnici di Aprilia che si rifiutano di asseverare la regolarità delle fosse biologiche dei cittadini delle borgate. Afferma l’Assessore che ci sarebbe solo un tecnico che assevera con grande continuità, dal quale dovrebbero prendere esempio.Ci dica per favore l’Assessore il nome di questo tecnico, potrebbe servirci e ci potrebbe anche aiutare a capire tante cose (ovviamente in materia di fosse biologiche). p. Gruppo promotore rinnovo C.d.Q. - Giuseppina Betti – Salvatore Cutello – Paola Solitario. Aprilia, 25/08/16 Gruppo dissidenti tare fino alla scadenza del mandato e alla convocazione di nuove elezioni, scadenza ormai abbondantemente superata. Abbiamo perciò anche recentemente rinnovato la richiesta di un suo intervento per conoscere quale iniziativa intendesse assumere a fronte della palese violazione delle regole sulla costituzione e il funzionamento dei Comitati di Quartiere, senza avere fino a oggi risposta. Al gruppo di cittadini che sta portando avanti questa iniziativa, non rimane ora che chiedere al Segretario Comunale la conformità di questi comportamenti rispetto le disposizioni che regolano i rapporti fra l’Amministrazione e i Comitati di Quartiere. blog borgatenews.blogspot.com *Pagina e foto a cura di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 20 8 - 22 SETTEMBRE 2016 Dopo le dimissioni del direttore generale dottor Michele Caporossi, nominato direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona. IL NUOVO VERTICE DELL’AZIENDA SANITARIA (ASL) DI LATINA Nominati: Luciano Cifaldi, direttore sanitario e Bruno Riccardi, direttore amministrativo Con due decreti del dottor Giorgio Casati, Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Latina di Gianfranco Compagno È stato ricomposto il Vertice amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale, dopo le dimissioni inaspettate del direttore generale Michele Caporossi che ha lasciato Latina lo scorso 31 gennaio 2016, per assumere il prestigioso incarico di direttore generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona. Dopo la rinuncia del direttore sanitario dottor Alfredo Cordoni, l’incarico di direttore generale ff è stato assegnato al direttore amministrativo dottor Giorgio Casati, 55 anni, lombardo di nascita, laurea in economia e commercio (vecchio ordinamento), direttore amministrativo della ASL di latina dal 16 dicembre 2015, già direttore amministrativo della Fondazione “A.Gemelli” di Roma. Con le dimissioni del direttore sanitario Cordoni (5.4.2016) emergeva così tutta la criticità nell’azienda sanitaria provinciale. Con il decreto del 6 maggio 2016 il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nominava lo stesso dottor Casati commissario straordinario, dopo aver dato le dimissioni da direttore amministrativo, con decorrenza 9 maggio 2016. L’incarico di commissario straordinario è di natura fiduciaria e non può essere un dipendente dell’Azienda. Il neo commissario straordinario Casati si è messo immediatamente al lavoro per individuare le due figure apicali carenti. Con delibera 245 del 21 giugno 2016 nominava il dottor Luciano Cifaldi, 57 anni, pugliese di origine, con decorrenza 1° luglio. Con successivo decreto 296 del 5 luglio nominava il dottor Bruno Riccardi, 61 anni, piemontese, direttore amministrativo della ASL Latina con decorrenza 11 luglio. Il nuovo Vertice della Asl di Latina si è presentato alla stampa mercoledì 13 luglio 2016 presso la Direzio- dr. Luciano Cifaldi - Dr. Giorgio Casati - dr. Bruno Riccardi (Ph.www.asl.latina.it/) ne Generale (Centro direzionale Latina Fiori Torre 2 G). Con la nomina dei due dirigenti viene completata la squadra del vertice aziendale per lo sviluppo delle nuove strategie organizzative e delle attività volte al miglioramento della qualità della sanità pontina. Dopo il periodo di commissa- dr. Giorgio Casati, Commissario Straordinario ASL di Latina riamento, con tutta probabilità il dottor Giorgio Casati sarà nominato direttore generale. Foto di Gianfranco Compagno L’IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE PER RIDURRE IL RISCHIO DI MALATTIE L’OFFERTA ATTIVA DEI SERVIZI DELLA ASL DI LATINA I vaccini sono una preziosa opportunità di prevenzione, per ridurre al minimo la comparsa di numerose malattie, spesso invalidanti o letali. Oggi, purtroppo, si assiste ad una diminuzione della copertura vaccinale, derivante da una profonda crisi fra razionalità medica e da quanto l’opinione pubblica può apprendere da Internet. È necessario in tal senso che, a fronte dei dubbi dei cittadini, gli operatori siano in grado di far comprendere che la mancata vaccinazione crea un rischio enormemente più alto rispetto a quello temuto di eventuali effetti collaterali. La ASL di Latina, oltre alle indagini epidemiologiche e campagne vaccinali ordinarie e straordinarie, è impegnata, secondo il Piano Nazionale e quello Regionale Vaccini, nella più ampia offerta vaccinale possibile per la prevenzione di numerose patologie infettive e diffusive, sia in età pediatrica presso i servizi materno infantili, sia presso i servizi distrettuali di Prevenzione delle Malattie infettive e il Servizio Vaccinazioni, distribuiti in tutta la provincia. Nel calendario vaccinale sono stati inseriti anche il vaccino anti Meningococco B e il vaccino anti Meningococco tetravalente coniugato, per prevenire attivamente il rischio di Meningite e per i quali è prevista la compartecipazione alla spesa da parte del cittadino. Al pari di altri vaccini è offerto alla popolazione sin dai primi mesi di vita dei bambini e a tutte le categorie a rischio. L’indice di adesione alla vaccinazione nella nostra provincia ha, negli ultimi anni, registrato un trend in crescita ( anno 2015 il 96,27 % per la difterite, l’epatite B, le infezioni da Haemophilus Influenzae tipo B, la pertosse, la poliomielite, il tetano, e il 93,60 % per morbillo – parotite rosolia) che nel I trimestre del 2016 è ulteriormente aumentato. Ciò nonostante, la Asl di Latina sta progettando una campagna di comunicazione per sensibilizzare la popolazione sul tema dei vaccini, per raggiungere una più ampia adesione. L’informazione sarà fornita in diverse lingue per raggiungere il maggior numero di utenti, compresi quelli delle diverse etnie presenti sul territorio provinciale. http://www.asl.latina.it/index.php/psv-vaccinazioni. IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 21 Lo scorso 8 luglio è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Dipartimento (DPC) e Distretti italiani del Rotary ROTARY CLUB DI APRILIA-CISTERNA IN FAVORE DEI TERREMOTATI I soci del Club oltre a mettere a disposizione una somma in denaro, si sono impegnati in una raccolta straordinaria di beni di prima necessità, sabato e domenica 27 e 28 agosto di Noemi Reali Il Rotary club di Aprilia-Cisterna si è mobilitato immediatamente in favore delle persone colpite dal sisma del 24 agosto scorso . Innanzitutto mettendo a disposizione una somma in denaro raccolta tra i soci e in secondo luogo raccogliendo beni di prima necessità. Ancora una volta i cittadini di Aprilia hanno dimostrato una grande sensibilità e solidarietà nei confronti dei terremotati. Come ha tenuto a sottolinea il presidente Paolo Puccini, anche persone poco abbienti e di colore hanno offerto ciò che hanno potuto. Sabato e domenica 27 e 28 agosto la raccolta è avvenuta presso la Coop di via Mascagni. Qui sono stati raccolti generi di prima necessità in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto. L’iniziativa non è estemporanea. “Il Rotary, attraverso l’Unità Rotary Protezione Civile del Distretto 2080, il cui responsabile è il colonnello pilota Alessandro Sestili, già presidente e attuale vicepresidente del Rotary Club Aprilia Cisterna, si è mosso fin dalle prime ore dall’evento catastrofico in coordinamento con la Protezione Civile ed ha operato su indicazione di questa. La ragione di ciò si rinviene nel protocollo di accordo firmato appena un mese fa, l’8 luglio 2016”; spiega il presidente del Rotary Club di ApriliaCisterna, Paolo Puccini. Il protocollo dell’8 luglio è stato siglato a Roma con un accordo fra Dipartimento della Protezione Civile e Distretti italiani del Rotary International: questi ulti- mi si impegnano a collaborare alle attività di comunicazione e informazione di protezione civile a favore della popolazione e in ambito scolastico, mentre il DPC favorirà la partecipazione attiva dei soci Rotary anche attraverso iniziative formative dedicate. Promuovere la conoscenza dei za. In particolare, potranno collaborare alle attività di comunicazione e di informazione a favore della popolazione e all’opera di diffusione delle conoscenze di protezione civile in ambito scolastico. Secondo il Capo del dipartimento Fabrizio Curcio “Con la firma del protocollo di oggi si Il presidente Paolo Puccini Il colonnello Alessandro Monti (in primo piano) rischi e, più in generale, dei temi di protezione civile e collaborare con le Istituzioni alle attività di formazione e informazione di cittadini e operatori. In base all’accordo, siglato dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio e, per i Distretti italiani del Rotary, dal Governatore del Distretto 2041 Milano Area metropolitana Pier Marco Romagnoli, il Rotary si impegna a istituire, in ogni Distretto, “Unità Rotary di Protezione civile”. Queste Unità assicureranno – in raccordo con Regioni e Comuni - supporto alla protezione civile nei diversi ambiti professionali, sia in “tempo di pace” sia in emergen- concretizza ancora di più il motto del Rotary Servire al di sopra di ogni interesse personale, un obiettivo che coincide con il fine primario del Servizio nazionale della protezione civile. L’impegno di promuovere ai diversi livelli territoriali la diffusione di una cultura della prevenzione, la formazione dei soci, la conoscenza dei rischi è il segno di una società che davvero vuole fare un salto culturale e contribuire alla costruzione di comunità resilienti”. Il centro raccolta ad Aprilia è stato l’Enea Hotel sede ormai storica del Club. Le operazioni logistiche sotto la supervisione del Presidente, sono state curate G.Fincato, A.Vecchi, A.Cianciosi, P.Puccini, M.Gentili ph.Rotary dal colonnello Alessandro Monti, responsabile protezione civile del Club. Il materiale raccolto è stato portato presso la sede della protezione civile di Campoleone Lanuvio, quest’ultimi hanno pensato a recarsi con il loro mezzi sui luoghi del sisma. Questo non è un caso. Il sindaco di Lanuvio Luigi Galieti è socio onorario del Rotary di Aprilia-Cisterna, il vicesindaco Maurizio Santoro è membro del direttivo e l’avvocato Antonio Vecchi, di Lanuvio, è il past presidente. Il Rotary di Aprilia-Cisterna attraverso il suo Presidente vuole ringraziare pubblicamente la Coop di via Mascagni per lo spazio concesso per la raccolta e tutti i cittadini che hanno contribuito con ogni tipo di bene primario. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 8 - 22 SETTEMBRE 2016 Si è tenuta dal 24 al 28 agosto a Campoleone Lanuvio a cura della sezione Antonio Gramsci FESTA DEL PCI“ UN FUTURO GRANDE COME LA STORIA. LANOSTRA” Il tradizionale “Comizio” finale lo ha tenuto il neo segretario nazionale Mauro Alboresi di Nicola Gilardi Tornano a sventolare le bandiere del PCI, sciolto nel 1991, con lo storico simbolo, in occasione della festa del Partito Comunista Italiano, che si è tenuta dal 24 al 28 agosto presso l’area tra via Turati e via Fratelli Rosselli a Campoleone – Lanuvio, a cura della sezione locale Antonio Gramsci. Il tradizionale comizio finale lo ha tenuto il neo segretario nazionale Mauro Alboresi, introdotto Domenico Brancozzi, segretario della sezione di Campoleone, presenti Giovannino Sanna, segretario federazione dei Castelli Romani PCI, Andrea Sonaglioni (consigliere comunale di Ariccia) e Edoardo Tomei componente del Direttivo sezione Campoleone. Faceva da quinta un grande manifesto con lo slogan: “ UN FUTURO GRANDE COME LA STORIA. LANOSTRA”. Inoltre campeggiavano i volti di quattro segretari storici: Antonio Gramsci 1924-1927, Palmiro Togliatti (1927-1934 1938-1964) Luigi Longo (1964 - 1972)) e Enrico Berlinguer (1972-1984) e il vecchio simbolo del PCI. La quinta era sormontata da quattro bandiere rosse. Il programma ha visto molti momenti di dibattito e confronto. Saltato il dibattito “Ricostruire il PCI”, a causa dell’assenza di Luca Battisti (responsabile delle politiche istituzionali e riforma dello Stato), originario delle zone colpite dal terremoto. Giovedì 25 al centro della discus- sione c’è stata la politica locale con il dibattito “Amministrazione e future forze alleate”. Venerdì 26 sono state discusse “ Le ragione del no alla riforma culturale”. Dopo un sabato all’insegna della musica e della gastronomia, domenica si è svolto il comizio finale che ha visto la presenza di molti personaggi al vertice del partito, sia nazionale che locale. «SCIOGLIMENTO DEL PCI UNA SCIAGURA» - Il segretario Alboresi ha ripercorso a grandi linee il passato recente del Partito Comunista Italiano, sopratutto analizzandone la fine: «Lo scioglimento del PCI è stata una sciagura, in relazione a quello che è accaduto successivamente ha detto Alboresi -. In questi anni si è potuto affermare senza alcun ostacolo questo modello capitalista e sociale». Il tema principale è stato quello delle politiche poste in essere dal governo Renzi, a partire dalla legge elettorale: «Siamo convinti di una democrazia partecipata - attacca Alboresi -. L’Italicum ci da una democrazia sempre più delegata e semplificata». Criticata anche la riforma del Senato e delle Provincie, che secondo il segretario, «toglie ai cittadini di eleggere coloro che saranno al Senato. Siamo di fronte ad una profonda restrizione degli spazi di democrazia». INTERVISTA AL SEGRETARIO ALBORESI - Per approfondire le sue parole, abbiamo intervistato il segretario nazionale Mauro Alboresi, classe 1955 eletto nello giugno scorso al vertice del partito. «La mia è una presenza convinta - dice il segretario -. Le feste del nostro partito sono un’occasione importante per stare insieme e capire la situazione con la quale siamo chiamati a confrontarci». Il segretario ha dato grande importanza al tema della ricostruzione: «La nostra non è un’operazione nostalgica. Oggi è necessario ricostruire un’identità comunista. Questa convinzione la traiamo da quello che è successo dal crollo del Muro di Berlino ad oggi, con il campo libero alle politiche capitaliste e liberiste. Questo si è tradotto in una riduzione delle tutele e dei diritti per le masse ed il mondo del lavoro». IL FRONTE DELLA SINISTRA - Storica la balcanizzazione dei partiti comunisti in Italia, secondo Alboresi, però, si può creare un fronte unitario, non un unico partito, che possa rappresentare i cittadini: «Mi preme sottolineare che con questo soggetto politico intendiamo creare le condizioni per ricostruire un partito nel quale si possano ritrovare tutti i comunisti. Bisogna avere chiaro che tipo di unità si può concretizzare a sinistra. Bisogna tutelare le identità di ciascuno. Proporremo un fronte della sinistra». GOVERNO RENZI E OBIETTIVI - Secondo il segretario il governo Renzi non sarebbe affatto un governo di destra: «Sei di sinistra se tuteli il welfare, non se attui il job act o la riforma Fornero. Lavoreremo per radicarci e riproporci con i nostri simboli alle prossimi elezioni elettorali. Serve un partito comunista capace di tenere assieme la critica a questo sistema capitalista, prospettando un’alternativa di sistema, ma anche di riorganizzare le masse e del mondo del lavoro. Oggi non c’è un partito che li rappresenti». SOTTOSCRIZIONE PREMI: NUMERI VINCENTI: 1° N° 874 - 2° N° 301 - 3° N° 871 - 4° N° 82- 5° N° 583 - 6° N° 701 - 7° N° 850 - 8° N° 234 - 9° N° 319 10° N° 416 - 11° N° 914. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 23 È stato presentato dal segretario di federazione Salvatore La Penna in una conferenza stampa NUOVO ESECUTIVO PROVINCIALE DEL PD Gli apriliani: Govannini confermato vice presidente, a Cardella la delega all’Economia e Servizi Pubblici Locali Piano rifiuti: “Il PD ha parlato di questa questione, ma la delibera è stata approvata all’unanimità, anche da quella parte politica interna che oggi ci critica” di Nicola Gilardi Il Partito Democratico della provincia di Latina presenta il suo nuovo esecutivo. Sabato 6 agosto, alle ore 11.30 presso la sede provinciale in via Romagnoli a Latina si è tenuta la conferenza stampa nella quale sono stati resi noti i Salvatore La Penna, segretario di federazione PD componenti del nuovo esecutivo. Fra nomi nuovi e vecchie conferme la città di Aprilia ha visto una presenza importante. A presentare la squadra è stato il segretario provinciale, Salvatore La Penna, che ha presentato i nomi dei nuovi componenti e delle relative deleghe con le quali i nuovi membri si dovranno cimentare. Il segretario, inoltre, ha tracciato una panoramica delle recenti competizioni elettorali che il partito si è trovato ad affrontare. L’ultimo periodo, infatti, ha visto il PD mettersi in gioco in numerosi territori. «Viviamo una fase inedita della storia del PD - ha detto La Penna -, guidiamo 13 comuni, guidiamo la provincia, ma viviamo una sconfitta importante come quella di Latina». LA SQUADRA - A motivare la scelta del nuovo esecutivo da parte di Salvatore La Penna è stata la voglia di mettere insieme la spinta innovativa della nuova classe dirigente che sta emergendo e il passato politico di coloro che dentro alla politica hanno saputo già dire qualcosa: «Nella scelta di questo esecutivo - sostiene il segretario si è voluto coniugare due aspetti: la valorizzazione delle nuove risorse del territorio e al contempo la valorizzazione dell’esperienza di molti sindaci. Ho composto un organismo senza tavoli di discussione interna. La volontà è quella di tenere insieme il nuovo quadro emergente e l’esperienza di alcuni modelli positivi». CARDELLA E GIOVANNINI DI APRILIA - Fra i nomi elencati spicca quello di Giorgio Cardella, commericalista apriliano, che per la prima volta assume un ruolo di visibilità politica: «È un professionista serio. Sono convinto che la sua capacità sui servizi pubblici locali sia una grande risorsa» ha IL NUOVO ESECUTIVO: Salvatore La Penna segretario di federazione, Vincenzo Giovannini - Vice segretario provinciale, Sandro Bartolomeo (sindaco di Formia) – responsabile consulta amministratori, Giorgio Cardella – Economia e servizi pubblici locali, Gennaro Ciaramella – Responsabile organizzazione, Gerardo Stefanelli (sindaco Minturno) – Economia del mare e Rifiuti, Andrea Campoli (sindaco di Sezze) – Enti locali, Tommaso Conti (sindaco di Cori) – Programmazione territoriale e sviluppo sostenibile , Franca Rieti – Università e Ricerca, Luigi Di Mambro – Legalità Giustizia, Caterina Corvo – Politiche per il turismo, Cinzia Romano – Politiche scolastiche e Cultura, Paola Serangeli – ambiente ed ecologia, Mauro Visari – Welfare, Carmela Cassetta – Pari opportunità e associazionismo e politiche giovanili, Enrica Onorati – Attività produttive, Rosaria Alfinito – Immigrazione e politiche per l’integrazione E.Onorati - C.Corvo - P.Serangeli - C.Romano - F.Rieti detto La Penna. Altro apriliano inserito nell’elenco è quello di Vincenzo Giovannini, che mantiene la carica di vice presidente provinciale che già aveva assunti nello scorso direttivo. DELEGHE VACANTI - All’appello mancano ancora tre deleghe importanti: Sanità, Trasporti e Formazione. Il segretario ha assicurato che la decisione su queste cariche verrà presa entro settembre. Le “consultazioni” infatti hanno coinvolto personalità che ancora non hanno deciso il loro destino, cioè se assumere o meno una delle deleghe ancora mancanti. La Penna ha comunque sottolineato come se non dovessero entrare nuove figure le deleghe saranno assegnate a componenti interni. «Questo è l’esecutivo che si riunirà sempre. Ogni settore ha pari dignità rispetto agli altri. Non ci sono compartimenti stagni, ma ci sono competenze trasversali» ha detto La Penna. Facendo un quadro generale della provincia di Latina, il segretario La Penna ha ribadito il potenziale del territorio, che purtroppo spesso non viene espresso in pieno: «Questa provincia è ricca di potenzialità, in ogni settore e credo che debba conoscere uno sviluppo maggiore». PIANO RIFIUTI - Sollecitato dalle domande sulla questione rifiuti, cioè se il piano che prevede la realizzazione della discarica di La Gogna sia effettivo oppure no, il segretario ha detto: «Il PD ha parlato di questa questione, ma la delibera è stata approvata all’unanimità, anche da quella parte politica interna che oggi ci critica. La provincia non è il PD, ma opera certamente secondo una linea guida che detta il PD, ma attuare le politiche spetta agli amministratori». Foto di Gianfranco Compagno pagina 24 IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 Piazza Roma dal 9 all’11 settembre sarà invasa da circa 30 apette e furgoncini colorati che faranno assaggiare piatti gustosi e tra i più diversi AD APRILIA IL FESTIVAL DELLO STREET FOOD È la terza tappa. Le altre due edizioni si sono tenute a Frosinone e Colleferro di Piergiuseppe Jorillo Grande fermento per la terza tappa tutta apriliana del festival dello street food e dell’artigianato. Una bella opportunità per Aprilia che vedrà dal 9 all’11 settembre tantissimi street-chef (circa 30) in piazza Roma a preparare ricette tra le più originali e gustose. Le prime due tappe si sono svolte a Colleferro e a Frosinone e hanno riscosso un grande successo. Le ricette verranno preparate a bordo di apette, camioncini e stand molto colorati. Ci saranno anche artigiani che proporranno le loro idee creative e prodotti tipici. La piazza centrale, piazza Roma, accoglierà gli chef-street. La larghezza della piazza, permetterà di vivere un momento veramente unico di comunità nel centro storico. Insieme agli stand gastronomici, ci saranno tantissimi spettacoli: il 9 settembre dalle ore 21:30 direttamente da Area51 e Zelig lo show comico di Fabrizio Gaetani; Sabato 10 settembre dalle ore 21:30 si esibiranno i Triviani Swing Band che con le loro sonorità creeranno un’atmosfera gioviale ed esuberante; Domenica 11 settembre dalle ore 21:30 si terrà il concerto degli Original Pulp Project come in una pellicola di Quentin Tarantino, il moderno ed il vintage si fondono creando un’atmosfera unica ed accattivante. Per tutte le tre serate dopo lo spettacolo entrano in scena i Lucci Brothers con il loro dj-set anni 60/70, evergreen ed i grandi successi del momento. L’ingresso è ovviamente per tutti gratuito. L’evento viene promosso dall’amministrazione comunale di Aprilia e dal Comitato Grandi Eventi in collaborazione con l’associazione Ominart. Sulla pagina face Typical Truck Street Food è possibile già assaporare qualche anticipazione di questo particolare evento. Dalle patatine fresche, agli arrosticini, dal panino con il salmone fresco, alle succulenti ricette con la mozzarella di bufala. Specialità siciliane, come le cassatine, i cannoli, le granite di gelsi, le panelle e la pasta di mandorle si mescoleranno agli arancini, le olive ascolane, il pesce fresco e le tagliate. Non mancano gli assaggi abruzzesi con i loro gustosissimi affettati, i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento pontini, le delizie di Norcia e moltissime originalità ideate dai vari chef: la patata al cartoccio ripiena, il doblone di formaggio fritto e tanto altro. Per gli amanti della pizza, ci sarà un forno a legna tutto particolare, montato su due ruote. Tutti piatti serviti in una cornice unica, quale appunto quella delle api e dei truck. Saranno presenti cose molto particolari, come la miglior chef street del Lazio Emanuela Crescenzi che presenterà tra l’altro, il suo libro “chef in tacco 12”. Non mancheranno i dolci, il waffle caldo, le fontane di cioccolato e il gelato. Da bere, tante cose e una particolarissima birra “romana” doc. “E’ un’occasione unica per Aprilia per vivrà una tre giorni particolarissima e molto colorata –ha detto il presidente del Comitato Grandi Eventi Adriano Lemma- inoltre sarà possibile assaporare gusti mai assaggiati per tutti i palati. E’ stata un’occasione che l’amministrazione comunale non si è voluta far scappare anche se non era nelle programmazioni dell’anno. La particolarità e la serietà dell’organizzazione si vedono dalla progettualità dell’evento che ha richiesto persino un architetto per disegnare la piazza. Sarà una tre giorni molto bella per tutti gli apriliani”. 8 - 22 SETTEMBRE 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 25 pagina 26 IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 27 La presentazione dell’evento è stato curato dall’associazione Anima Latina “ GIARDINO E VILLA DI FOGLIANO - I LUOGHI DEL CUORE” Il sindaco Coletta: «Ho accettato l’iniziativa subito, di getto, da cittadino prima che da Sindaco di questa città” vota online: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/latina/giardino-e-villa-di-fogliano/6145 di Veronica Alessandrini «Il borgo di Villa Fogliano è il nostro luogo del cuore. Qui abbiamo trascorso tanti momenti e, tuttora, ne trascorriamo», con queste parole l’architetto Maurizio Guercio, presidente dell’Associazione “Anima Latina”, ha aperto la presentazione del progetto “I LUOGHI DEL CUORE - GIARDINO E VILLA DI FOGLIANO”, che si è svolta lo scorso venerdì 9 agosto proprio presso il meraviglioso Borgo in provincia di Latina. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano), infatti, ha accolto la proposta dell’Associazione “Anima Latina”, riguardante l’inserimento del Giardino e di Villa Fogliano nel censimento dei luoghi più Cuore”, non è solo un’iniziativa per decretare i luoghi più belli del nostro Paese. È anche un’iniziativa che prevede contributi per avviare progetti di risanamento, conservazione e miglioramento degli stessi, come ha spiegato Carollo del FAI: «Il primo classificato otterrà un contributo di 50.000,00 euro, il secondo 40.000,00 euro, 30.000,00 euro il terzo classificato. Quest’anno sono state introdotti anche altri piccoli contributi: 7.000,00 euro per coloro che avranno più di 100.000 voti e 4.000,00 per coloro che avranno più di 50.000 voti». «Quando il sociale incontra l’istituzionale si viene a creare la formula migliore per conseguire risultati condivisi a livello territoriale, per valorizzare questo luogo» ha esclamato Palmieri del Corpo Forestale dello Stato, seguito da Cassola, che ha sottolineato come il Parco del Circeo abbia avuto un ruolo fondamentale, insieme al Corpo Forestale, nel salvataggio di Villa Fogliano. Essa, infatti, dopo essere stata per secoli possedimento per gentile concessione della famiglia Caetani, è Giacomo Sottoriva della Fondazione divenuta per decenni bersaglio della Roffredo Caetani, il dirigente Superiore speculazione edilizia, finché il Ministedelegato dell’Ufficio per la Biodiversità ro delle Politiche agricole non è intervedel Corpo Forestale dello Stato dottor nuto con un esproprio lampo inserendoNazario Palmieri e il capoufficio del- la nei confini del Parco. «Come Fondal’Ufficio per la biodiversità di Villa zione Caetani siamo particolarmente Fogliano commissario capo Adriano lieti di quest’iniziativa del FAI» ha detto Bruni. Il censimento de “I Luoghi del Sottoriva, riassumendo poi brevemente belli d’Italia, “I Luoghi del Cuore”, iniziativa ormai giunta alla sua ottava edizione. All’evento di presentazione hanno partecipato, oltre al presidente Guercio: il sindaco di Latina Damiano Coletta, l’assessore alle Attività produttive, Agricoltura, Commercio e Turismo Felice Costanti, il direttore del Parco del Circeo Paolo Cassola, Rita Carollo capodelegazione FAI Gaeta Latina, Pier Il Tavolo dei relatori la storia del Borgo, possedimento della famiglia Caetani fino agli anni ’20, con il bellissimo giardino esotico creato dalla duchessa Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onorato Caetani, che vi riunì specie di piante provenienti da tutto il mondo. È poi intervenuto l’assessore Costanti, che ha sottolineato come il Comune di Latina abbia sempre trascurato il turismo e la valorizzazione del territorio e, per questo, sia divenuta necessaria un’inversione di tendenza. In conclusione ha preso la parola il sindaco Coletta: «Ho accettato l’iniziativa subito, di getto, da cittadino prima che da Sindaco di questa città. Il nostro territorio ha moltissime potenzialità inespresse». A votare Villa Fogliano come “Luogo del Cuore” dovranno essere i cittadini, che potranno esprimere la loro preferenza fino al 30 novembre, con varie modalità: sul sito www.iluoghidelcuore.it, con l’App del FAI, presso i banchetti di raccolta firme che verranno allestiti a Latina, o nelle filiali del Gruppo Intesa San Paolo. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 28 8 - 22 SETTEMBRE 2016 La cerimonia si è tenuta in forma ridotta e “silenziosa”, per il lutto nazionale a segiuto del sisma del 24 Agosto IL COLONNELLO VINCENZO FALZARANO È IL NUOVO COMANDANTE DELLA 4ª BRIGATA TELECOMUNICAZIONI E SISTEMI PER LA DIFESA AEREA E L’ASSISTENZA AL VOLO DI BORGO PIAVE È subentrato al Generale di Brigata Aerea Giuseppe Sgamba, che andrà presso lo Stato Maggiore Difesa di Roma di Gianfranco Compagno Il colonnello Vincenzo Falzarano, 55 anni, nato a Latina, sposato, due figli, ha assunto il comando della 4ª Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo di stanza a Borgo Piave (Latina) lo scorso giovedì 25 agosto. Succede al generale di brigata aerea Giuseppe Sgamba, 52 anni, romano, che andrà ad assumere l’incarico di Vice Capo Reparto Informazioni e Sicurezza presso lo Stato Maggiore Difesa di Roma. La cerimonia è stata presieduta dal Generale di Brigata Aerea Giuseppe Gimondo, comandante la 3ª Divisione del Comando Logistico. Una cerimonia tenuta in una giornata caldissima di agosto, ma soprattutto in una giornata di lutto nazionale a causa del terremoto di Amatrice e dintorni del 24 agosto 2016. Una cerimonia in forma ridotta e con le bandiere a mezz’asta in segno. Molte le autorità intervenute tra queste: il prefetto di Latina Luigi Faloni, il sindaco di Latina Damiano Coletta, don Anselmo Mazzer, vicario foraneo di Latina, in rappresentanza del vescovo monsignor Mariano Crociata, il colonnello Gianluca Gaetano Piccolomini, comandante il 70° Stormo, ospitato presso l’aeroporto E.Comani di Latina, il col. Eduardo Calvi, comandante provinciale dei carabinieri, il col. Giovanni Reccia, comandante provinciale della Guardia di Finanza, il dottor Giuseppe Persi, comandante provinciale del Corpo Forestale e la dottoressa Nadia Fontana, direttore della casa circondariale di Latina. Il comando dello schieramento è stato assunto dal vice- portarsi sulla tribuna per presiedere alla cerimonia. Dal podio il generale Sgamba nel discorso di congedo ha rivolto il primo pensiero alle vittime del terremoto, poi ha rivolto al col. Falzarano gen. G. Sgamba - gen. G. Gimondo - col. V. Falzarano Comandante col. Vincenzo Falzarano comandante col. Giacomo Ghiglierio, che ha accolto all’ingresso della piazza d’armi il comandante uscente gen. Giuseppe Sgamba a cui ha ceduto il comando. Hanno fatto ingresso per completare lo schieramento i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma. A sua volta il gen. Sgamba ha accolto generale di Brigata Aerea Giuseppe Gimondo, comandante la 3ª Divisione del Comando Logistico, e il comandante subentrante col. Vincenzo Falzarano. Il generale Gimondo, accompagnato dai comandanti uscente e subentrante, ha passato in rassegna lo schieramento, per poi un sincero augurio per il nuovo e prestigioso incarico assunto, e dopo aver pronunciato la rituale formula per il passaggio consegne, ha definitivamente ceduto il Comando della 4ª Brigata. Ha così assunto il comando dello schieramento il col. Vincenzo Falzarano, comandante entrante, pronunciando il discorso d’insediamento. È stata la volta del generale Gisondo a pronunciare il discorso conclusivo. Dopo aver salutato il neo comandante i generali Gisondo e Sgamba lasciano lo schieramento. Si è conclusa così la cerimonia di avvicendamento con tra il gen. Giusepe Sgamba e il col. Vin- cenzo Falzarano. Il neo comandante come si era impegnato nel suo intervento “a mantenere gli ottimi rapporti instaurati dal suo predecessore con la cittadinanza di Latina e con la istituzioni”, ha rilasciato la sua prima breve dichiarazione alla stampa: “sicuramente è un onore assumere un comando di prestigio come la 4^ Brigata, ma altrettanto è un grande onere, le responsabilità sono tante. Il sentimento è più forte, sono nato a Latina, cresciuto in agro pontino, risiedo a Nettuno, rispetto ad altri comandi c’è anche un attaccamento territoriale. Oggi c’è una certa tristezza in questa cerimonia, funestata dai lutti del sisma, ma sapremo dare il massimo supporto come sempre alle popolazioni terremotate”. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 29 Campoleone il parco della discordia Riceviamo e pubblichiamo quanto ricevuto da un gruppo di persone impegnate nel quartiere di Campoleone in merito ad un precedente intervento del sig. Bruno Di Tomassi sul Parco di Sant’Anna Gentile Redazione, abbiamo letto con sgomento l’articolo di Toffoli de Il Giornale del Lazio, n. 12 – 23 giugno / 7 luglio 2016 che riportava un lungo intervento del sig. Di Tomassi sul Parco di Sant’Anna che si trova a Campoleone, nella zona della Stazione. Il nostro piccolo ma orgoglioso Parco è stato descritto come un luogo ostile ai bambini e mal gestito. Che dolore! Se da un lato non si può negare che sarebbe bello attrezzare il parco con un canestro per i bambini (ma quante cose si potrebbero fare oltre a ciò!), abbiamo trovato triste additare un gruppo (piuttosto esiguo peraltro) di persone che per il mese mariano usano ritrovarsi 30 minuti al giorno a pregare insieme e per 5 giorni la settimana. L’edicola dedicata a Sant’Anna, cui è intitolato il parco, occupa ben poco spazio e rappresenta una delle anime del parco stesso: non solo i giochi per i bimbi, ma anche la devozione a una Santa, un luogo dove lasciare che i bimbi vadano a Lui, ma anche dove gli adulti possano sedersi per scambiare due chiacchiere e, perché no, pregare. Al Parco c’è una targa per Franceschina, una ragazza meravigliosa che ci ha lasciato qualche anno fa, che tutti amavano e che amava il Parco, e anche questo rappresenta il Parco di Sant’Anna: un luogo dove fermarsi a ricordare una cara amica scomparsa, con un piccolo sorriso e una lacrimuccia. Il Parco ha una storia breve eppure tormentata: ha difeso i suoi confini da un vicino che voleva allargare il proprio giardino, combatte una quotidiana guerra contro le erbacce e contro gli escrementi di cane che i padroni non tolgono, viene sistematicamente pulito, ordinato e mantenuto da uno sparutissimo gruppo di volontari che, peraltro, non sono nemmeno proprio dei baldi giovani, e che quindi alle volte ci rimettono la salute della schiena. E come dimenticare il sig. Dome- nico, o Minguccio come lo chiamano affettuosamente gli abitanti del quartiere, che è sempre pronto ad allestire il parco per ogni richiesta, e che ogni anno ci regala un bellissimo presepe, grande e illuminato, di cui si prende personale e quotidiana cura? Il Parco è il punto di ritrovo della festa di Halloween, dove si radunano le centinaia di bambini che hanno fatto il giro di dolcetto e scherzetto, il Parco è il posto dove è stata montata la slitta di Babbo Natale e proprio lui (si! Babbo Natale in persona!) ha incontrato, insieme ai suoi elfi, i bambini e ha raccolto le loro letterine. Tutto questo senza che a nessuno degli abitanti sia stato imposto un dazio o una tassa, senza alcun aiuto o sovvenzione dal Comune. Il Parco di Sant’Anna è un miracolo del volontariato, è l’espressione massima di come una Comunità possa scegliere un posto un po’ infelice (in pendenza, in mezzo a edifici) e renderlo un luogo di tutti, e per tutti. Al sig. Bruno Di Tomassi diciamo quello che diciamo a tutti: il Parco è aperto, vieni a lavorare con noi, stare fuori a criticare non lo rende- rà migliore, entrare per darsi da fare invece si. E a tutti quelli che passano di li, anche solo per andare alla stazio- ne, diciamo di entrare e fermarsi. Sedetevi su una panchina e guardatevi intorno: tutto quello che vedete è stato messo su con i soldi e il lavoro dei volontari. I fiori, gli alberi, le aiuole, il palco, le panchine, l’edicola, il presepe a Natale. Pensate a quante ore di lavoro e quanti sacrifici ci sono voluti. E tutto questo è li per voi, per tutti voi, adulti e bambini, persone dedite alla preghiera o laici convinti. E se vedete all’opera un signore non proprio altissimo e non proprio giovanissimo, ma sempre sempre sempre sorridente, vorrà dire che avrete avuto la fortuna di incontrare il sig. Minguccio. Firmato da una lunga lista di abitanti del quartiere (Alessandro, Sara, Jessica, Rita, Christian, Claudio, Sara, Valeria, Cinzia, Domenico, Marino, Franco, Giuseppe, Mimmo, Pina, Enza, Enzo, Bruna e tanti tanti altri) PELLEGRINAGGIO ALLA PICCOLA LOURDES Santuario dell’amore misericordioso Collevalenza (Pg) Sabato 24 settembre Ore 6.30 – partenza dal palazzo di vetro Ore 9.00 – arrivo a Collevalenza al Santuario dell’Amore Misericordioso Ore 10.30 – inizio in chiesa delle liturgie delle acque Ore 12.00 – Santa Messa del Pellegrino Ore 13.00 – Pranzo libero (non incluso nel prezzo) Ore 16.30 – Partenza per il rientro ad Aprilia Quota euro 25 a persona La quota comprende: Bus GT A/R Per prenotazioni chiamare al numero 324/9024173 sig. Maurizio pagina 30 IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 È SCOMPARSO DOMENICO FUSCO INTERNATO MILITARE NEI LAGER NAZISTI NEGLI ULTIMI ANNI AVEVA PARTECIPATO ALL’ATTIVITÀ DIVULGATIVA DELL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE” di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it [email protected] Ci ha lasciato nel pomeriggio di sabato 27 agosto Domenico Fusco, classe 1920, cittadino di Aprilia, ma originario di Cescheto di Sessa Aurunca, internato militare durante la seconda guerra mondiale nello Stammlager IV B di Zeithain in Germania . (I.M.I) rifiutarono di aderire al nazismo; solo una piccolissima percentuale, spinta dagli stenti, optò nei lager a favore della Germania, ricavandone qualche piccolo vantaggio, soprattutto nell’alimentazione. A costo della propria vita gli I.M.I tennero fede al giuramento fatto alla Patria, allora Regno d’Italia. La loro è considerata una delle prime forme di “resistenza” al nazismo: che sarebbe stato dell’Italia se i milita- invano di trovarlo ancora in vita. Molto emozionante il nostro primo incontro; nelle sue parole avevo ritrovato molto di quanto mio padre aveva lasciato scritto nel suo “diario di guerra e prigionia”, scritto in diretta in quei momenti drammatici e custodito tutta la vita con grande riservatezza, tale che avevo potuto leggerlo solo alla sua morte.Il povero Domenico portava ancora sul corpo le conseguenze delle bastonate dei crazia. La pace e la libertà sono un bene prezioso da salvaguardare con grande cura, affinché tutto ciò che è accaduto non abbia mai più a ripetersi. L’Associazione “Un ricordo per la pace” e la redazione tutta del Giornale del Lazio esprimono le più sentite condoglianze alla figlia adorata Pierina, alla nipote Chiari Alessia ed ai parenti ed amici tutti. COME OTTENERE LA MEDAGLIA D’ONORE Nel 2014 era stato insignito della Medaglia d’Onore IMI, l’Onorificenza concessa dal Governo Italiano a tutti i cittadini italiani – civili e militari – ed agli eredi di coloro che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, non aderirono alla collaborazione con la Germania nazista e pertanto furono catturati dai tedeschi, deportati nei lager e obbligati a lavorare per l’economia di guerra della Germania. Si stimano circa 616.000 i militari internati nei campi di concentramento: tra questi almeno 50.000 non sopravvissero e migliaia ne morirono al rientro in Italia a causa delle gravi malattie contratte. Considerati “traditori” furono obbligati a svolgere lavori particolarmente pesanti e pericolosi, esposti al rischio dei frequenti bombardamenti, con turni massacranti che spesso superavano le 12 ore ed una scarsissima alimentazione giornaliera. Gli Internati Militari Italiani ri italiani avessero aderito in blocco alla Repubblica Sociale o alle SS ? Al rientro in Italia, ebbero però “il benservito”. La loro posizione non fu subito chiara: in Germania avevano lavorato per i nazisti (seppure costretti), e ciò fece sì che per qualche tempo rimanesse su loro un alone di sospetto. I soldati italiani che rientrarono preferirono quindi per lo più tacere su quanto avevano vissuto, cercando di dimenticare, considerando quel triste periodo un accessorio inevitabile della guerra. Domenico Fusco era stato internato nello stesso campo di mio padre Ernesto, il IV B di Zeithain, a circa 50 Km da Dresda. Si rammaricava di non averlo mai conosciuto, né nel campo di concentramento né ad Aprilia. Era stato proprio lui, dopo avere letto un mio articolo a cercare un contatto con la redazione del Giornale del Lazio, sperando nazisti, e viveva quotidianamente le sofferenze per tanta cattiveria subita. Come Associazione ci eravamo impegnati affinché ottenesse la Medaglia d’Onore IMI, Onorificenza di cui era molto orgoglioso. Una persona semplice e dolcissima che non covava alcun risentimento per le angherie subite in Germania. Negli ultimi anni aveva partecipato con entusiasmo ad alcune nostre conferenze negli Istituti di Istruzione Superiore di Aprilia per confrontarsi con le giovani generazioni. Con l’inevitabile venir meno degli ultimi testimoni dell’orrore delle guerre mondiali sta a noi il futuro della loro memoria. Occorre l’impegno di tutti noi e delle Istituzioni affinché non cadano nell’oblio le sofferenze subite dalle generazioni che ci hanno preceduto e che hanno contribuito con sacrificio alla nascita della nostra demo- La Medaglia d’Onore è l’Onorificenza concessa a titolo di risarcimento morale dal Governo Italiano, a partire dal 2007, a tutti i cittadini italiani – civili e militari - e ove deceduti ai familiari di coloro che, dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943, non vollero continuare la collaborazione con l’ex alleata Germania e perciò furono catturati dai tedeschi e deportati nei lager nazisti quali lavoratori coatti. Per ottenere il conferimento della Medaglia d’Onore, anche in qualità di erede, è necessario compilare e spedire (tramite raccomandata all’indirizzo indicato) una modulistica scaricabile dal sito internet del Governo Italiano - Medaglia d’Onore IMI, allegando le documentazioni di cui si è in possesso: foglio matricolare e/o lettere dal lager, etc... che testimonino l’internamento nei campi di concentramento nazisti dopo l’8 settembre 1943. Grazie all’attività dell’Associazione “Un ricordo per la pace” che dal 2011 sta portando avanti il progetto “MEMORIA AGLI IMI” (Internati Militari italiani) ad oggi sono ben 12 le medaglie conferite a cittadini di Aprilia, un bell’orgoglio per la nostra Città. Gli insigniti apriliani in ordine di consegna della medaglia sono: Ernesto Bonacini, Alfio Fiorini, Aldo Boccabella, Gino Forconi, Amedeo Luciani, Giuseppe Raggi, Alfredo Federici, Giuseppe Romani, Domenico Fusco, Sante Tantari, Guido Vitali, Aldemiro Casoni; tra questi viventi Aldo Boccabella e Gino Forconi. Gli interessati possono rivolgersi per ulteriori informazioni alla e-mail [email protected] oppure al 328075187 . 8 - 22 SETTEMBRE 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 31 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 32 8 - 22 SETTEMBRE 2016 METTICI il CUORE Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO Fabio Tizzano di Cinzia De Angelis Fabio ha tre anni. La mamma gli tiene la mano, è piccola come i suoi anni. Lo accompagna negli spogliatoi. La piscina dove la mamma e il papà lo hanno iscritto ha un corridoio lungo e buio. Fabio stringe la mano della mamma un po’ più forte. Intorno a lui, i bambini chiacchierano e ridono mentre indossano la cuffia prima di tuffarsi. Lui non ha voglia di ridere neppure un po’. Lui vorrebbe andare via. Tornare a casa tra i suoi giochi. Alza lo sguardo verso la mamma. Gli viene da piangere e lo fa. La mamma di Fabio ha paura dell’acqua: non sa nuotare per questo motivo lo ha iscritto a nuoto e insiste un po’, solo un altro po’. Gli passerà, pensa. In fondo lo fa per il suo bene. Ma Fabio non vuole saperne di andare in piscina. Piange, ha mal di pancia ogni volta che deve andare lì, in un posto dove gli allenatori urlano se sbagli e non si accorgono se sei triste. Fabio non è pronto per iniziare un corso di nuoto. E lascia. Oggi Fabio non ha più tre anni. Si è laureato in ingegneria. E ha smesso di avere paura. La mamma ha saputo aspettare, rispettare i suoi tempi. Gli ha cambiato piscina ed allenatore. E finalmente si è tuffato in acqua: ha messo la cuffia e gli occhialetti e ha iniziato a raccogliere medaglie. Il nuoto è uno sport faticoso. L’acqua è fredda alle sei di mattina. Gli allenamenti sono impegnativi. Rinunciare alle feste con gli amici costa. Eppure ogni giorno Fabio è lì. Pronto a misurarsi con se stesso. Puntando un nuovo obiettivo da raggiungere. Perché il nuoto non lo scegli: ti sceglie. E quando lo fa sei in trappola. L’acqua diventa la tua compagna preferita e la piscina la tua nuova casa. Fabio nuota per prepararsi alle gare di I gesti del nuoto sono i più simili al volo. Il mare dà alle braccia quella che l’aria offre alle ali.” E. de Luca giorno. Trangugia pagine di fisica e di matematica di notte. Si siede di fronte alla commissione e sul podio contemporaneamente con un impegno e una disciplina incrollabili. E in pochi anni si ritrova ad allenare la più grande squadra di Brescia e a portare a casa una sudatissima laurea. I primi anni da allenatore sono diffici- migliare e non a quelli che lui ha incontrato quando era piccolo. E Fabio finalmente inizia. Al principio i suoi “atleti” sono piccini. Ci vuole delicatezza e riguardo. Poi gli atleti “grandi” dove, invece, sarà necessaria la disciplina e il rispetto. Non è semplice ma ci prova. Tutti i giorni avanti e indietro, come quando nuotava da li. È il più giovane e deve imparare alla svelta. Ha una maestra. Un’allenatrice più grande di lui. Una donna che non solo lo istruisce sulle tecniche giuste ma gli insegna soprattutto come ci si relaziona ai ragazzi. Fabio ascolta e impara, ha sete di apprendere. La sua collega è un esempio importante per lui. Continuerà ad essere la sua guida anche quando andrà via e lo lascerà solo ad allenare una squadra. Quando diventerà allenatore, quando avrà una squadra tutta sua è a lei che vorrà asso- solo nelle corsie vuote per raggiungere un risultato solo suo. Il nuoto è questo in fondo: un andare avanti e poi indietro incessantemente misurando il tempo, gareggiando con lui. Non vinci sempre ma impari che sei forte, che puoi farcela se ti impegni. La sabbia della clessidra che velocemente scorre misura la sua tenacia. L’acqua scolpisce il corpo. Il nuoto non è il calcio: non offre sogni di gloria facili, compensi da capogiro. All’inizio è qualco- sa che ha a che fare solo con te stesso e con la voglia di riuscire. Poi lentamente l’allenatore diventa un punto di riferimento fondamentale, il gruppo la tua famiglia e improvvisamente il nuoto è la tua vita. Fabio diventa così uno degli allenatori più preparati e apprezzati di Brescia. Allena, educa, sprona i suoi ragazzi a fare di più, a fare meglio, sia in piscina che fuori, nella scuola, nella vita. A prefiggersi obiettivi realistici, a raggiungerli. Ad accettare fragilità e limiti. Lui può dirlo. È credibile agli occhi dei suoi ragazzi che lo seguono contenti e fieri di raggiungerlo; Con il cronometro in mano e la passione negli occhi Fabio arriva a Rio come allenatore e di nuovo è uno dei più giovani. Il Villaggio Olimpico è fuori da ogni aspettativa. Di fronte a tanta imponenza gli tremano le gambe. Le Olimpiadi non le aveva considerate tra i suoi sogni da bambino, almeno non così presto. Ma Fabio è così. Arriva prima. In tutto. Con una semplicità tipica di chi ha talento. È l’allenatore che ogni genitore vorrebbe per i propri figli: serio, preparato, affidale. Una persona che ama questo lavoro e che sorride. Eggià Fabio sorride anche con gli occhi. È un ragazzo soddisfatto e felice. Non può che fare bene. Sono certa che molto presto, insieme alla sua squadra, porterà il nome di Aprilia lontano. Lui intanto è qui. Pronto e carico per affrontare questa nuova ed entusiasmante sfida. Lui, un bambino che temeva l’acqua e odiava il cloro è diventato Fabio Tizzano. Aveva sei anni quando ha lasciato la mano sicura della mamma e si è buttato giù nell’acqua azzurra di una piscina nuova. Avrei voluto vederlo: chissà com’è il primo tuffo di un campione! 8 - 22 SETTEMBRE 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 33 Ripartono i corsi musicali alla Matteotti IL MARCHIO MUSICALE DELLA KAMMERMUSIK Una bella realtà apriliana che è riuscita a coinvolgere nella musica tanti giovani in importanti e apprezzati eventi culturali Ripartono i corsi di musica alla scuola media Matteotti di Aprilia. L’associazione culturale Kammermusik che da anni lavora con impegno e risultato nella diffusione della musica tra i giovani e nella produzione di eventi culturali e musicali, ha riaperto i corsi di musica che si terranno nella scuola Matteotti di via Respighi. Una bellissima realtà che fa avvicinare i ragazzi alla musica, li stimola allo studio di uno strumento e molti proseguono gli studi musicali nei conservatori o nei licei musicali. I corsi del 2015/2016 partiranno da ottobre. La struttura è divisa in due dipartimenti: la musica classica che ha in attivo i corsi di propedeutica musicale per i più piccoli, canto lirico e canto corale, teoria e solfeggio e dettato musicale, cultura ed estetica musicale (armonia), storia della musica, armonia e composizione, flauto dolce, flauto traverso e ottavino, clarinetto, tromba e trombone, sassofono, violino, viola e violoncello, chitarra classica, pianoforte complementare e pianoforte principale e percussioni. Il dipartimento di musica moderna ha al suo attivo i corsi di batteria e basso elettrico, chitarra elettrica e ritmica, canto pop, rock, jazz e blues, piano moderno e tastiera, musica jazz, laboratorio rock, computer music e creazione di basi musicali. Inoltre sono stati attivati i corsi di lingue straniere con la certificazione internazionale di inglese, francese, spagnolo, tedesco e inglese commerciale e turistico. Molta la soddisfazione del presidente dell’associazione il maestro Francesco Capodilupo e del direttore artistico dei corsi il maestro Gabriella Vescovi per il livello artistico raggiunto da questi corsi che sono ormai una consolidata attività non solo scolastica, ma anche apriliana. L’anno scorso è stato un pieno di successi. Il pianista Patrizio Malloni ha vinto il primo premio al concorso internazionale di Fiumicino e il secondo premio al concorso di Ventone. Tantissime anche le iniziative musicali che la Kammer ha proposto in collaborazione con l’Ic Matteotti e con la sezione ad indirizzo musicale. Inoltre ha promosso il Rossini Delirium, un evento unico per Aprilia, che ha aperto i festeggiamenti del 80esimo anniversario della fondazione di Aprilia. L’Associazione Culturale “Kammermusik”, nata dalla volontà di un gruppo di docenti, ha come scopo primario la promozione della formazione culturale degli associati attraverso la migliore utilizzazione del tempo libero, la promozione e la conoscenza delle diverse tradizioni musicali e soprattutto offrire l’opportunità a giovani talenti di esprimere la propria sensibilità musicale attraverso esibizioni pubbliche. Ha partecipato a numerose manifestazioni sia di carattere comunale che regionale e attualmente collabora con varie associazioni culturali locali e nazionali. Dalla sua nascita, ogni anno organizza spettacoli finalizzati alla donazione dei ricavi ad Associazioni ed Enti i cui principi sono altamente sociali. Fra i gruppi strumentali dell’Associazione un posto di particolare importanza occupano l’Orchestra di Chitarre, il Trio Kammermusik e l’Ensamble, formato dai diversi strumenti che si studiano nei corsi pomeridiani, in modo da realizzare da subito le finalità dell’associazione che sono quelle di far suonare e di vivere insieme la musica, come fatto socializzante per eccellenza. La segreteria è aperta dalle ore 17 alle ore 18.30 lunedì e giovedì. Per info: tel. 340.8937014. email: [email protected], [email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 LA PSICOLOGA RISPONDE Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) CHE COS’E’ LA SUPERSTIZIONE? Gentile Dottoressa, sono molti giorni che non sono più tranquilla, perché una mia amica mi ha detto che una persona molto invidiosa di me mi ha fatto una fattura. Io non credevo a queste cose, ma da quando me l’ha detto mi stanno capitando tante brutte esperienze. La notte non riesco a riposare bene e temo per i miei figli e per mio marito. E’ diventato un chiodo fisso, e non so proprio come fare. Ho pensato di andare da una fattucchiera e farmi togliere la fattura, ma non ne conosco. Però mi sto informando con l’aiuto di questa mia amica e forse ne ha trovata una. Volevo domandarle se faccio bene ad andarci, o se sono solo mie suggestioni. GIOVANNA La sua amica avrebbe fatto bene a non dirle nulla, anche perché lei non ci crede. La suggestione, però, l’ha indotta ad auto-crearsi brutte situazioni e brutte esperienze. Quando ci aspettiamo cose negative, senza rendercene conto, le creiamo, per poi imputarle a forze esterne. La forza della suggestione ci spinge ad avere comportamenti che poi fanno accadere i fatti temuti. Qui di seguite le esporrò alcune delle superstizioni più conosciute con le relative spiegazioni, per farle comprendere che fa parte del genere umano creare spiegazioni per cose incomprensibili al momento. Ma nel frattempo si rilassi e dica a se stessa: Qualunque cosa negativa gli altri tenteranno di fare su di me, tornerà indietro in modo quantuplicato. Se questa frase la farà sentire più serena, la dica, ma si ricordi che sono sempre e solo le nostre suggestioni! ROMPERE UNO SPECCHIO – Causa sette anni di sfortuna. Quando eravamo bambini, ci si diceva che questa superstizione derivava dal fatto che nel medioevo comprare uno specchio sarebbe costato a una persona media sette anni di lavoro. I romani furono i primi a creare specchi fatti di vetro. Credevano inoltre che la loro invenzione avesse il potere di rubare un soffio d’anima alla persona che l’avrebbe usata. Se il riflesso di una persona fosse apparso distorto, allora la sua anima sarebbe stata corrotta e intrappolata. Fortunatamente, i Romani credevano anche che l’anima potesse essere rinnovata, dopo sette anni. GATTI NERI – Mentre la maggior parte delle culture occidentali considerano i gatti neri portatori di cattiva sorte, molte aree del Regno Unito li considerano animali fortunati. Infatti, sembra che i gruppi pagani di queste zone li considerassero portatori di fortuna da così tanto tempo che i primi Cristiani cominciarono a diffondere storie sul fatto che fossero malvagi. In particolare, questo genere di storie legavano i gatti alle streghe, il che è molto coerente visto che i Cristiani accusavano i Pagani di essere streghe. CAMMINARE SOTTO LE SCALE – Questa è sempre sembrata, in effetti, la più razionale delle superstizioni comuni. Dopotutto, se cammini sotto una scala, hai abbastanza possibilità che qualcosa ti cada sulla testa dalla cima. 8 - 22 SETTEMBRE 2016 ma in effetti, non c’è alcuna ragione per considerare la cosa in sé come sfortunata. Pare che gli antichi Cristiani considerassero la forma triangolare come il sacro segno della Trinità. Quando una scala era spinta contro un edificio, formava l’immagine di un triangolo, e quindi, camminandoci sotto, stavi di fatto spezzando il triangolo. Per questo, chi passava sotto una scala veniva etichettato come vicino a Satana. LANCIARE IL SALE – Dietro le spalle. La maggior parte delle persone sa che storicamente versare il sale porta sfortuna, soprattutto perché si è ritenuto così importante in tempi antichi. C’è anche una storia che dice che Giuda avrebbe versato del sale durante l’Ultima Cena, rendendo l’atto ancora più sfortunato. Detto questo, sembra strano che per rimediare alla sfortuna si debba gettare il prezioso sale dietro la spalla sinistra. C’è una ragione per questo. Nei tempi antichi, è stato spesso detto che il diavolo è sempre seduto proprio dietro la spalla sinistra. Quando hai sprecato qualcosa di prezioso come il sale, è per tenerlo a bada gettando sale nei suoi occhi o per placarlo dandogli un’offerta di sale. Che si stia cercando di ferire il diavolo o comprarne i favori, sembra che gettare il sale nella sua direzione sia un buon modo di scongiurarne l’influsso malefico. IL PIEDE DI CONIGLIO – Se hai sempre pensato che fosse un pò raccapricciante da portare in giro un piede di coniglio per attrarre la fortuna, considera il fatto che alcune culture dicono che il piede del coniglio sarebbe in realtà il piede di una strega morta, uccisa mentre era in forma di famiglio. È interessante notare che i piedi di coniglio sono stati un simbolo di buona fortuna almeno dal 600 aC, quando la gente celtica in Inghilterra, avrebbe ucciso i conigli in possesso di determinati attributi che erano visti come benefici per il portatore di portafortuna. Mentre non vi sono prove documentate di come questa tradizione sia nata, alcuni folkloristi sostengono che abbia origine dalla cultura pre-celtica, nella quale i clan cacciatori mandavano i giovani maschi a caccia chiedendogli di portare indietro un coniglio. Al loro primo tentativo riuscito, una delle zampe posteriori del coniglio gli spettava come segno del passaggio all’età adulta. scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 35 Madre Teresa: la Santa dei nostri giorni Una grande mostra di Guadagnuolo la celebra in occasione della Canonizzazione nel Giubileo della Misericordia Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace nel 1979, proclamata Beata il 19 ottobre 2003 da Papa Giovanni Paolo II, Papa Francesco è stata proclamata Santa il 4 settembre 2016 nel Giubileo straordinario della Misericordia, il giorno precedente la ricorrenza del 19° anniversario del trapasso della Madre il 5 settembre 1997. Tra i tanti appuntamenti, organizzati dalle Missionarie della Carità, è stata programmata un’importante Mostra del M° Francesco Guadagnuolo in occasione della Canonizzazione di Madre Teresa. La personale dell’artista si potrà visitare nella Chiesa di San Gregorio Magno, Piazza San Gregorio, 1 - Roma, (tra il Circo Massimo e il Colosseo) dal 7 all’8 settembre 2016 con orario continuato dalle ore 9,00 alle ore 18,00; in quei giorni si potrà avere la possibilità di visitare anche la Reliquia con il sangue della fondatrice delle Missionarie della Carità e la stanza, situata nel convento di San Gregorio, dove la Suora dimorava durante la sua permanenza a Roma. Madre Teresa, nata il 20 agosto 1910 a Skopje, capitale dell’attuale Macedonia, a quel tempo era una città dell’Albania. L’Ordine religioso da lei fondato, era inizialmente una minima Congregazione invece oggi è diventata almeno con cinquemila suore che professano in 130 Paesi del mondo, con 700 case offerte all’assistenza degli umili. Tutta la vita di Madre Teresa è stata fondata sulla misericordia. Scriveva Mons. Sante Montanaro: “…una coraggiosa religiosa della quale erano ben note l’eccezionale semplicità, la grande dolcezza, e l’esemplare adattamento alla sofferenza, certamente, frutto del suo profondo amore per Cristo. Preso dall’ammirazione per questa Suora, nel cui corpo minuto albergava un’eccezionale forza interiore, Guadagnuolo ha eseguito una serie di ritratti che testimoniano le opere straordinarie di carità compiute dalla Beata, le sue preghiere, le sue parole colme di speranza cristiana”. «…Grazie moltissimo per la sua lettera, i suoi bellissimi acquerelli della nostra Madre scrive Suor M. Nirmala, M.C., dei Missionari della Carità da Calcutta (l’erede di Madre Teresa) - e grazie per averci informato riguardo la proposta del suo lavoro artistico. Noi ringraziamo Dio per l’ispirazione che avete ricevuto e che ci avete così ben descritto… chiediamo a Dio di benedirla. Possa la sua contemplazione e arte portare il messaggio dell’amore della Madre per Gesù in quell’amore che ha condotto Gesù al sacrificio della croce e che ciò possa dissetare coloro che osservano i suoi dipinti…» (Calcutta, India, 1 marzo 2005). Cosi pure Il Card. Pio Laghi: «…Devo dirle che, non solo ho apprezzato le sue opere, ma ho visto con ammirazione che lei ha saputo ritrarre, in due atteggiamenti diversi ed in maniera molto espressiva, i lineamenti fisici e spirituali della Madre, che io ebbi il privilegio di conoscere da vicino e di ricevere da Essa dimostrazione di materno affetto…» (Roma, 24 marzo 2005). Abbiamo incontrato a Roma l’artista Francesco Guadagnuolo che per l’occasione ci ha rilasciato un’intervista sulle sue riflessioni e suggestioni nella realizzazione dei ritratti su Madre Teresa che verranno esposti in questo grande evento mondiale. Il M° si è espresso così: «Rivisitare un lungo periodo, con la forza dell’immagine per un artista è sempre un’emozione particolare specialmente quando egli ha davanti Personaggi di Chiesa che hanno lasciato il segno nel popolo di Dio e non solo. I ritratti che ho realizzato tengono presente la felicità di vita di Madre Teresa di Calcutta ed ho pensato che essi dovevano comunicare forza espressiva ed un’energia che questa umile e piccola donna possedeva. Non è stata però trascurata oltre la semplicità, la dolcezza ed infine la sofferenza frutto del grande amore del Cristo crocifisso. Mi vengono in mente le parole di Giovanni Paolo II: “Questa Suora universalmente riconosciuta come madre dei poveri lascia un esempio eloquente per tutti, credenti e non credenti… Ci lascia la testimonianza della contemplazione che diventa amore e dell’amore che diventa contemplazione…”. Realizzando questi ritratti ho compiuto un itinerario mistico attraverso le parole, le testimonianze e le preghiere di Madre Teresa. Nel silenzio della contemplazione Ella sentiva il grido di Gesù sulla croce: “Ho sete”. Questo grido la spingeva sulle strade di Calcutta alla ricerca di Gesù nel povero, nell’abbandonato, nel moribondo. Ho cercato in queste opere una forza evocativa, cercando di tirar fuori quel segreto, quel silenzio di cui era avvolta la Missionaria della Carità, lei diceva: “Oh benedetto silenzio che dà tanta pace all’anima”. Questi ritratti sono una successione di suggestioni che non possono essere espressi ma solo vissuti con un personale rapporto spirituale. Le opere grafico-pittoriche scoprono l’aspetto di una nuova iconografia e di un cromatismo moderno, che scandiscono la vita ed i tempi della Suora di Calcutta cercando di esprimere quella forza espressiva di questa piccola grande donna per un’interpretazione di una figura così poliedrica qual è Madre Teresa, ecco perché la identifico come la Santa dei nostri giorni. In queste opere ho cercato di fare risaltare tre realtà dell’Apostola dell’amore: la gioia, la sofferenza e la preghiera. Spero che questa mostra possa far ritrovare almeno una piccola parte benevola di noi stessi». IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 8 - 22 SETTEMBRE 2016 S OS CRE S CITA E DU CA ZIONE FA MIGL IA e S CU OL A Il Cielo è degli Angeli Dott.ssa Cinzia De Angelis Per porre domande alla dott.ssa Cinzia De Angelis inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] “Guardate attentamente questo paesaggio per essere sicuri di riconoscerlo se un giorno farete un viaggio in Africa, nel deserto. E se vi capita di passare di là, vi supplico, non vi affrettate, fermatevi un momento! E se un bambino vi viene incontro, se ride, se ha i capelli d’oro, se non risponde quando lo si interroga, voi indovinerete certo chi è. Ebbene, siate gentili ! Non lasciatemi così triste: scrivetemi subito che è ritornato.” A. de S. Expery È difficile ricominciare come se tutto fosse uguale a ieri, quando ci siamo lasciati augurandoci buone vacanze. Non posso e non voglio farlo. Il terremoto del 24 Agosto scorso ha sepolto famiglie intere, ucciso persone nel fiore degli anni. Donne e bambini. Ha distrutto vite e progetti. Tutto in una notte. Tutto in un istante. I genitori certamente sapranno trovare le parole giuste per spiegare ai loro bambini cosa è accaduto in quei paesi che ci sembrano così lontani. Sapranno abbracciarli e proteggerli quando i loro occhi grandi si chiederanno il perché di tanta sofferenza. Sapranno accorrere alle loro culle e ai loro lettini per addolcire gli incubi di una notte troppo buia. Ma i grandi … I grandi sanno che se le case si sbriciolano non è colpa soltanto di una “natura matrigna” ma della mano di alcuni uomini irresponsabili che nel profitto hanno cancellato la loro anima; di chi in maniera furba fa la cresta sulla sicurezza della povera gente e sulla pelle dei bambini. Questo è uno spazio riservato all’infanzia. Ma c’è uno spazio riservato all’infanzia nel cuore di chi costruisce scuole e case e luoghi per gli studenti che cadono giù come i mattoncini della Lego? Un uomo degno di abitare questa terra protegge i suoi figli. Li mette in sicurezza. Costruisce case solide e non case di paglia. Ponti che si tengono. Muri che non crollano. Quello che invece è sotto ai nostri occhi è esattamente il contrario. Ho scelto di mettere l’immagine che si trova sul libro del Piccolo Principe di A.de S. Expery perché rappresenta il luogo dove il pilota ha visto per l’ultima volta il suo ometto dai capelli dorati. Il piccolo principe non tornerà mai più sulla terra, come tanti bambini non torneranno più abbiamo visto in televisione, nei visi della gente disperata, non resta che alzare la guardia e vigilare sui nostri figli, nostro patrimonio più caro. Toglierli in mano agli sciacalli del denaro facile e condannare ogni giorno qualsiasi gesto di furbizia. Iniziare a pretendere che si investa davvero sull’infanzia: non solo ni e cemento. E se crolla, se non riesce ad attutire i colpi bassi della terra, allora significa che è stata costruita male, come male sono state educate le coscienze di certi uomini. I bambini hanno il diritto di sentirsi al sicuro. Le loro case, come la loro anime, messe in nelle loro case: troverà la sua stella, su nel cielo, forse, come loro. I genitori che hanno perso i figli lo sanno e a loro, purtroppo, non resterà che cercare quella stella per sempre. E noi tutti che il terremoto lo sulla carta ma nella vita vera. Quando si edifica una scuola si sta realizzando una piccola comunità, un villaggio nel quale si raccoglieranno famiglie e vite intere. Costruire una scuola racchiude un significato simbolico che va oltre un insieme di matto- salvo. Loro non possono farlo, noi adulti sì. È questa la mia preghiera oggi: non lasciamo soli i bambini. Costruiamo loro una società più seria e responsabile. Da oggi, visto che il passato non sempre insegna e domani è troppo lontano. IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 37 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI Libertà in ogni sua forma e rispetto per le persone, le culture e le diversità in genere a cura di Sihem Zrelli Libertà e rispetto. Libertà in ogni sua forma e rispetto per le persone, le culture e le diversità in genere. Ancora una volta ci sentiamo di lanciare questo tipo di messaggio. Un messaggio di pace contro ogni tipo di divisione e muro, un messaggio di integrazione e di convivenza civile l’unica formula, secondo noi, che permette lo sviluppo e la realizzazione degli essere umani in armonia tra loro. Come associazione La Palma del Sud operiamo da diversi anni seguendo questi principi fondamentali che rappresentano le fondamenta per affrontare ogni aspetto della vita: anche la spiaggia. Parliamo della spiaggia in relazione alle recenti polemiche a seguito del divieto di alcuni sindaci francesi relativamente al vestiario da mare. La spiaggia, luogo dedicato al relax ed al divertimento, è diventato così teatro di una imposizione , di divisione e di discriminazione priva di senso. Non credo sia questa la strada da intraprendere, non credo che calpestando le libertà personali si generi una società adeguata per i nostri figli. Bisogna combattere le imposizioni ad ogni latitudine e vivere in libertà . La donna non è e non deve essere obbligata e non è e non deve essere sottomessa in nessun luogo del mondo. La donna musulmana , ci tengo a sottolinearlo, è libera di scegliere. Di scegliere il titolo di studio, il lavoro, il marito. Nessuna donna è sottomessa riguardo allo Hijab. E’ un fatto religioso: se te la senti lo fai, altrimenti no. Io rispetto qualsiasi persona che lo indossa, a prescindere dal fatto che io non me la sento. Appoggio la libertà personale nel mondo a prescindere dalla religione, dal colore, dai gusti e tutto il resto. La nostra associazione La Palma del Sud è da tempo promotrice della campagna di sensibilizzazione “Oltre il Hijab”, una iniziativa che intende sconfiggere il pregiudizio verso il velo indossato dalle donne musulmane ed avviare un cambiamento culturale in rapporto al diritto di cittadinanza e all’esercizio di libertà fondamentali per le minoranze culturali e religiose. Le mie conterranee soffrono molto per i pregiudizi riguardanti lo Hijab. Molte di noi sono avvocati, dottori, piloti, io stessa sono una imprenditrice, siamo donne forti e con carattere, ci siamo ‘fatte da sole’ e nessuno ci ha aiutato ma molti non riescono a vedere oltre il hijab, oltre il velo. Siamo stanche di essere definite sottomesse. Ecco perché fa ridere che oggi, 2016, la Francia si ricordi che i musulmani si vestono in questo modo. Mi chiedo a chi fa comodo questo tipo di imposizione? A chi giova mettere in campo politiche di imposizioni che hanno lo scopo di dividere e mettere in Giorni Felici Ivo Bordoni e Annunziata Ottaviani 13/08/2016 NOZZE DI DIAMANTE Auguroni dai figli, genero, nuora e nipoti. grandi difficoltà le persone che le subiscono ? Sono contraria alla violenza e favorevole alla libertà. Se una donna decide di indossare un determinato indumento, va rispettato. Io sono musulmana ma sono libera di indossare ciò che voglio, anche nei paesi arabi. Vietare il burkini nei paesi Occidentali non ha senso: è esattamente come se da noi ci fosse una multa per chi porta il bikini. Questo tipo di imposizioni offende la libertà personale e costringe le donne che indossano lo hijab e il burkini a non andare al mare. Se non voglio far vedere il mio corpo, devo essere libera di nasconderlo. Lo hijab è diverso dal burqa: il nostro viso è scoperto. Io sono contraria ad ogni forma di razzismo e vio- lenza, ma in questo caso non si parla di terrorismo ma di libertà personale. Il burkini non è neppure nato su ispirazione del burqa. È nato nel 2004 in Australlia ad opera di una donna, Aheda Zanetti fashion designer per musulmani ed ebrei con l’obiettivo di permettere alle donne musulmane di poter praticare le attività sportive. Si, il desiderio del burkini è quello della ricerca della libertà della donna musulmana di poter praticare le attività sportive e andare al mare o in piscina ideato da una donna musulmana di origini libanesi e nata in Australia, una donna imprenditrice che registrò a il marchio “burkini” a suo nome. L’Islam, ribadisco ancora una volta, non è terrorismo. Asso- lutamente non è violenza. Abbiamo fatto anche tante cose positive. Non cadiamo in questa logica perversa. Difendiamo la libertà ad ogni livello. Sosteniamo le politiche democratiche e moderate che nascono e provengono dal mondo arabo. Difendiamo la libertà in ogni paese. Sosteniamo chi ha bisogno, diamo voce ai più deboli. La nostra attività dell’associazione La Palma del Sud dimostra l’importanza dell’integrazione e della mediazione culturale. Con le giuste politiche si può vivere in serenità e pace. Senza divisioni. Senza imposizioni. Solo un mondo libero è un mondo civile. Solo la libertà potrà sconfiggere la violenza che va isolata. Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail al GIORNALE DEL LAZIOVia E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA e-mail: [email protected] (gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente) Tanti auguri al ns piccolo grande Alessio che compie 10 anni, da mamma, papà e la sorella Letizia. Tanti auguri di Buon Compleanno a Riccardo che il 29 Agosto ha compiuto gli anni. Ti vogliamo bene... Dalila e Luca IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 8 - 22 SETTEMBRE 2016 Il bello di Lorenzo è..... che quando ti colpisce non senti dolore di Salvatore Lonoce Per presentare il nuovo cd di Lorenzo Zecchin faccio quello che so fare, cioè costruire pensiero, articolare riflessioni, così inizio col chiedermi perché Lorenzo Zecchin fa musica. Perché da un essere biologicamente determinato come Lorenzo è nata l’esigenza, è sorto il desiderio, di fare qualcosa di così biologico e di così determinato come la musica?! Per rispondere a questa domanda è utile sapere da dove viene il termine “musica” e perché l’arte del suono si chiami proprio così, musica, in moltissime lingue del mondo. Cari amici, il termine musica viene da Muse, le divinità greche figlie di Zeus e di Mnemosune, cioè del Dio principale e della Dea della memoria. Delle nove Muse quella che presiede la musica si chiama Euterpe, “colei che rallegra”. Ma tra tutte le arti a cui le 9 Muse presiedono, solo la musica ha meritato il nome che viene direttamente da loro. Io penso che sia per il fatto che, più di ogni altra espressione dello spirito umano, la musica sia totalizzante; cari amici come prende la musica, come conqui- sta, come unisce e come può anche devastare nessun’altra tra le arti lo può fare. La musica è l’espressione più alta dello spirito umano, e per questo ha un potere enorme sull’uomo e sulla sua libertà. Non a caso gli antichi, che conoscevano bene questo potere della musica, ne custodivano gelosamente i segreti. Una cosa comunque a mio avviso è sicura e da non perdere: il concerto del 25 Settembre presso la sede del Comitato Aprilia Nord di Lorenzo Zecchin che facendo musica dimostra che così si può giungere a essere liberi dalle necessità biologiche e sociali. Cari amici la sua musica mostra che lui nella sua parte più alta sia libero, sia atto, creazione, spontaneità. Il fare musica, per Lorenzo, è un modo supremo per sentirsi libero, in lui agisco- no le Muse, cioè l’unione del principio divino che dà forma al mondo con la sua memoria, con la sua anima spirituale. A quanto pare Lorenzo Zecchin è ben consapevole degli effetti della musica nell’aiutarci a tirare fuori le emozioni, ma allo stesso tempo a calmare le nostre sofferenze cittadine. Cari amici, chi di noi non associa un brano di musica ad un periodo della sua vita, ad un amico, ad un famigliare, ad una storia d’amore?! La musica, può essere allegra, o malinconica, ma poche note possono riportarci alla mente ricordi e sensazioni parcheggiate in punti nascosti della nostra mente. Questo concerto è stato da Lorenzo progettato in un momento di profonda tristezza, la mancanza di mamma Marcella; questa cosa che l’ha lacerato dentro, facendoli chiedere più volte chi è senza di lei. Infatti in questo concerto è racchiusa la sua vita legata alla mamma. Una donna dolcissima e forte, il suo ricordo lo riempie di tristez- " Il linguaggio universale della Pace" La figura del Pedagogista Clinico nelle istituzioni, non solo scolastiche, di seguito una bella immagine scattata in occasione del seminario dal titolo: " Il linguaggio universale della Pace", tenutosi il 30 agosto 2016 presso l'istituto penitenziario di Regina Coeli, Roma. Da sinistra, l'organizzatrice dell'evento Maria Falcone, insegnante del penitenziario, Sr. Visione di un documentario sugli aspetti salienti della vita di Madre Teresa di Calcutta, approfondite riflessioni sui valori universali di solidarietà. e partecipazione e condivisione che Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace nel 1979, ha esteso all’umanità intera. L’iniziativa ha rappresentato un momento di incontro e di confronto con i detenuti le Suore di Cyrene, latrice della reliquia del sangue di Madre Teresa, e il direttore regionale ANPEC Lazio dott.ssa prof.ssa Stefania Salvaggio responsabile del Centro Specialistico Aprilia: la Pedagogia Clinica in aiuto alle persone di tutte le età. www.pedagogiaclinica.net Image courtesy of Daniel Ibanez photographer C'è stata molta solidarietà, partecipazione e condivisione. Madre Teresa, gli operatori penitenziari e scolastici, i volontari. Il dialogo sui temi della Pace, dell’accoglienza e della condivisione. Sintesi della riflessione del direttore regionale ANPEC sull'educare nella pace, l'accento si pone su una precisa formazione interiore, la maturazione di alcune qualità: capacità di sacrificio, assoluta onestà, la ricerca disinteressata della verità, ed il rispetto verso chi la pensa in modo diverso da noi. Tutto ciò diviene un percorso educativo di autoformazione per non farsi tentare dalla violenza, dove i rapporti con l'altro sono simmetrici vitali, reciprocamente fecondanti e profondamente comunicanti. Fare esperienza significativa verso se stessi, za e dolcezza; sentimenti contrastanti e presenti nei suoi brani ma sempre con il sorriso davanti al suo volto. “Il suo universo, mamma Marcella” e un CD dedicato a lei per ricordare ai suoi figli, a tutti i figli di Aprilia, che di mamma c’è ne una sola e quando la perdi, perdi un mondo. Lorenzo vorrebbe che tutte, tutti gli apriliani che lo ascolteranno nel concerto del 25 Settembre, si possano ricordare di lei. Vorrebbe ricordare a tutti i figli, di non aspettare che li venga a mancare un genitore per dire ti volevo bene, fatelo quando sono in vita perchè dopo sarà tardi. La sua fortuna è stata che a mamma Marcella glielo ha sempre detto senza mai vergognarsi. Cari amici, Lorenzo è talento puro! padroneggia la sua chitarra in maniera creativa, un artista completo che riesce a comunicare nella forma che più lo interessa, “semplicemente” sceglie cosa raccontare con le sue musiche e come. E’ dotato di una “forza” particolare, il suo tocco sulle corde della chitarra risulta energico e preciso. verso l'altro, verso il mondo e tutto ciò rientra in un atto educativo. All’incontro hanno partecipano oltre ai detenuti, il Postulatore, la Madre Generale di Calcutta, le suore Missionarie della Carità, la Direzione e l’Area Educativa del Penitenziario, il Cappellano di Regina Coeli, i volontari, i rappresentanti delle Istituzioni, la curatrice dell’iniziativa, Maria Falcone, docente della Osservando le mani di Lorenzo ho trovato i segni dello “studio” e mentre ascolto la sua arte che si espande nell’aria, lo vedo steso sulla sua chitarra classica a realizzare il suo amore per la mamma; a volte con un unico gesto, a volte con una maestria unica. Cari amici, Lorenzo scolpisce le note con questo suo amore, quasi incidendo la chitarra, segni che acquistano un carattere ben preciso, quello di sua mamma, nel suo CD riesce a raccontare il carattere del suo amore e questo anche grazie agli schizzi di Drisaldi un altro artista e figlio. scuola in carcere, Franco Ciccioli assessore della Tuscia, la lettrice Tiziana Bagatella e altri. La finalità dell’iniziativa è stata quella di comprendere il valore della Pace, in un momento significativo per il mondo intero, sia quella di anticipare con accoglienza la giornata della Santificazione di Madre Teresa di Calcutta, avvenuta il giorno 4 settembre 2016. IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 39 L’AVVOCATO RISPONDE IL CONTRATTO DI LOCAZIONE STIPULATO DALL’USUFRUTTUARIO Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato, approfitto della sua disponibilità sulle pagine de “Il Giornale del Lazio” per chiederle un chiarimento. Con la mia compagna stiamo pianificando una convivenza e, proprio per questo, siamo in cerca di un appartamento da prendere in affitto. Ne abbiamo visti molti ma, uno in particolare, sito al centro della nostra cittadina, ci piace molto e vorremmo fosse quella la nostra futura casa. Siamo però frenati dal fatto che la persona con la quale dovremmo stipulare il contratto non è la proprietaria della casa ma solo l’usufruttuaria e ci domandiamo se un tale contratto sarebbe valido e se, una volta venuta a mancare la signora usufruttuaria (è peraltro piuttosto anziana), il nostro contratto potrebbe continuare con il proprietario o se, viceversa, potremmo essere costretti a rilasciare subito l’immobile. Grazie. Alessio La questione posta dal nostro lettore Alessio è interessante e piuttosto comune da riscontrare nella pratica proprio per la diffusione che l’istituto dell’usufrutto conosce. Diciamo subito, per completezza espositiva che l’usufrutto, disciplinato dagli artt. 978 e seguenti c.c., rientra nella categoria dei diritti reali, essendo in particolare un diritto reale di godimento su cosa altrui, limitato soltanto dal vincolo di durata e da quello della destinazione economica (secondo la definizione del Prof. Bianca), e quindi la la nuda proprietà è la condizione del proprietario del bene gravato da usufrutto, al quale è sottratto il potere di usare il bene e di farne propri i frutti. Essendo quindi l’usufrutto un diritto reale di godimento, l’usufruttuario può utilizzare l’immobile come gli aggrada , ivi compreso concederlo in locazione, con il solo limite di non venderlo, non modificarlo sostanzialmente e non cambiarne la destinazione. Uno dei tratti caratteristici dell’usufrutto, tale da diversificarlo dagli altri diritti reali, è la sua necessaria temporaneità, secondo quanto stabilito dall’art. 979 c.c. che dispone al primo comma: “la durata dell’usufrutto non può eccedere la vita dell’usufruttuario”, mentre nel caso in cui l’usufrutto sia costituito a favore di persona giuridica non potrà superare i trent’anni. La dottrina evidenzia che la causa principale della temporaneità dell’istituto è dovuta dall’alternativa inac- cettabile di uno svuotamento del contenuto del diritto di proprietà che deriverebbe da una protrazione senza limiti dell’usufrutto stesso. Ciò sarebbe in contrasto con la funzione sociale della proprietà stabilità in linea di principio generale dall’art. 42 della Costituzione. L’usufrutto non è trasmissibile agli eredi, né è possibile il legato di usufrutto successivo, con cui sia disposto che alla morte del legatario usufruttuario, l’usufrutto passi ad altri soggetti. Neppure il donante può riservare l’usufrutto di beni donati a suo vantaggio ad altri soggetti. Dobbiamo quindi rispondere affermativamente alla prima domanda posta dal nostro lettore rassicurandolo sull’assoluta regolarità di un contratto di locazione stipulato con l’usufruttuario, posto che, come detto, il concedere in locazione il bene rientra nei poteri attribuitigli dalla legge che disciplina questo tipo di locazioni all’art. 999 c.c., così disponendo: “Le locazioni concluse dall’usufruttuario, in corso al tempo della cessazione dell’usufrutto, purché constino da atto pubblico da scrittura privata di data certa anteriore, continuano per la durata stabilita, ma non oltre il quinquennio dalla cessazione dell’usufrutto (comma 1). Se la cessazione dell’usufrutto avviene per la scadenza del termine stabilito, le locazioni non durano in ogni caso se non per l’anno, e, trattandosi di fondi rustici dei quali il principale raccolto è biennale o triennale, se non per il biennio o triennio che si trova in corso al tempo in cui cessa l’usufrutto (comma 2)”. Le locazioni immobiliari stipulate dall’usufruttuario sono opponibili, quindi, per tutta la loro residua durata che comunque non può protrarsi oltre il quinquennio dalla cessazione dell’usufrutto, al pieno proprietario che consolidi la propria titolarità dominicale in conseguenza della cessazione dell’usufrutto, solamente qualora esse constino da atto pubblico ovvero da scrittura privata avente data certa anteriore. Dopo la cessazione dell’usufrutto, la locazione stipulata dall’usufruttuario, ove opponibile al nudo proprietario ricorrendone le condizioni richieste dall’art. 999 c.c., continua esclusivamente con i suoi patti fra proprietario e conduttore; diventa così titolare del rapporto il nuovo avente diritto al godimento, verificandosi un fenomeno di cessione ex lege del contratto, per l’operatività della quale non occorre il consenso e l’adesione del conduttore. Conseguentemente la comunicazione al conduttore dell’evento modificativo della titolarità del rapporto ha il solo scopo di porlo in grado di adempiere ai propri doveri nei confronti del soggetto subentrato ex lege nella posizione di locatore (Cass. 11 aprile 1983, n. 2558). Poichè ai sensi dell’art. 999 cod. civ., il contratto di locazione stipulato dall’usufruttuario è opponibile allo stesso proprietario solo se risulti da scrittura avente data certa anteriore all’estinzione dell’usufrutto per consolidazione, ne consegue che non è opponibile al proprietario la locazione stipulata verbalmente. Perché il contratto possa essere opposto dal conduttore al nudo proprietario deve risultare da un atto scritto comunque idoneo a fornire la prova del contratto di locazione tra le parti. A tale proposito, la Corte di Cassazione Civile con sentenza 25 febbraio 1999 n. 1643, in contrasto con il precedente orientamento che riteneva sufficiente la ricevuta del canone contenente un preciso riferimento al rapporto in corso (Corte Cassazione Civile Sez. III, 14 febbraio 1994 n. 1455), ha escluso che i requisiti prescritti dall’articolo 999 cod. civ. fossero soddisfatti dalle lettere a firma dell’usufruttuario spedite al convenuto, nelle quali si faceva espresso riferimento al contratto di locazione e dalle ricevute di pagamento del canone a firma dello stesso usufruttuario. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 8 - 22 SETTEMBRE 2016 “TERZO SETTORE ED INNOVAZIONE SOCIALE” Focus su associazionismo, volontariato, cooperazione sociale e responsabilità sociale di impresa “IL VERO VALORE STA NEL POTENZIALE DELLE PERSONE” INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL COMITATO “VALORE PERSONA” – LA PRIMA RETE DI MUTUO AIUTO DELLE DONNE PER LE DONNE: “Ogni persona deve trovare in se stesso il proprio potenziale, amarsi e amare ciò che fa … questo è il segreto dello star bene con se stessi e con gli altri.” A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazione sociale. Per scrivermi: [email protected] Cari lettori e lettrici, proseguendo nel nostro viaggio di conoscenza nel variegato mondo del No Profit del nostro territorio, vi presento il “Comitato Valore Persona”, la prima rete di mutuo aiuto delle donne per le donne, che nasce dall’impegno concreto di un gruppo di donne del territorio che si sono riunite con lo scopo di favorire ed attivare occasioni di incontro, di formazione, di scambio e servizi tra donne di tutte le fasce di età, etnie, credenze religiose e stato sociale. Ecco l’intervista che ho realizzato per Voi, alla Coordinatrice del Comitato Valore Persona, Stefania Munari. Come è nata Valore Persona? Valore persona, è nata da un mio percorso di vita personale, da esperienze fatte, prima come sportiva, poi come mamma, ma soprattutto come donna nel mondo, testimoniando in modo diretto le mie esperienze, e mettendomi in relazione con gli altri. Ho fatto un lungo cammino personale, scegliendo una strada, che al primo posto mette la persona e la sua bellezza, scoprendo il mio e l’altrui potenziale, che troppo spesso è ingannato e nascosto, da una cultura e modelli di vita falsati. Ho ascoltato testimonianze dirette di persone, con tutte le sofferenze che si portano addosso, ho ascoltato, chi più di me e prima di me, ha fatto questa esperienza, con molta umiltà e fede, credendo che, anche io, avrei potuto cambiare, ciò che della mia vita non mi piaceva. Ho riscoperto cosi il mio valore di persona, con tutti i sui difetti e pregi, ma con tutto un potenziale, che chiedeva di esplodere fuori, trasformando la mia vita in movimento continuo per me stessa, ma non dimenticando gli altri. Da dove nasce la vostra missione? Oggi, un certo modo di interpretare e creare i nostri nuovi bisogni, ci ha distrutto nella persona, la società in cui ci obbligano a vivere è quella del benessere, delle comodità, del consumo. Siamo ingannati da secoli e ci siamo adattati a questo! Gli oggetti hanno preso il posto delle persone, ed ecco che gli anziani ed i bambini, i disabili e le persone più fragili sono diventati “oggetti” su cui alimentare i propri commerci. Per questo siamo nati, per proporre un’alternativa a tutto questo, per scollocarci socialmente mantenendo un contatto con l’umanità vera e piena, dove la persona è il centro di tutto, dove l’amore è rispetto e scambio di rispetto, e sono la base per una sana relazione con l’altro. Ovviamente tutto questo è possibile, avendo come base una strada antropologica vera, una nuova cultura di vita, che sostiene e non sostituisce, che rispetta e non usa, che valorizza e non sfrutta. Io ho trovato questa strada, e Vi dirò qual è e come si percorre, nel prossimo articolo. Cosa spinge le donne e le famiglie a far parte di Valore Persona? È molto semplice, dopo averci conosciuto, se è scattato il “valore persona” come lo chiamo io, una voce interiore ti chiama (io potenziale) e ti suggerisce di incontrarsi, di scoprirsi, di aiutarsi, correggersi, fino a ritrovarsi nel nostro gruppo di mutuo aiuto, e avere la forza e il coraggio di fare un cammino serio, forte e profondo, sulla propria persona. Quale è l’obiettivo di Valore persona? Il nostro obiettivo è intraprendere un percorso di crescita in termini di sviluppo della consapevolezza del proprio Io. Ci incontriamo in comunità, per sostenerci nel recuperare quelle personali esigenze messe spesso nei cassetti, per scoprire nuovi percorsi e indirizzare la nostra vita verso la rotta desiderata, sia personale che professionale. A partire dalla nostra vita … per poi arrivare all’altro. Valore Persona ti rimette in gioco, ti sostiene a “vedere per poi risolvere”, ti porta a fare un lavoro interiore che porta alla rinascita, ma solo se lo si vuole, perché nessuno piò sostituire nessuno, in questo percorso, che poi è la vita vera stessa. “Qualsiasi opera, azione, impegno verso una persona, che porta alla sua sostituzione, è per quella persona, la sua distruzione stessa.” P.Angelo Benolli – Fondatore e Presidente di Italia Solidale Vosmin – Onlus. Qual è la metodologia di Valore Persona? Riunirsi e condividere. Ci riuniamo per recuperare la forza, l’identità, l’integrità. Ci conosciamo per imparare a valorizzarci, creando una rete che sia un’efficace risposta allo sgretolamento circostante di modelli, istituzioni, relazioni... per rafforzare il nostro ruolo di donne, madri, padri, lavoratori, persone nel mondo. Vogliamo farlo riconquistando valori umani attraverso gli strumenti più semplici ed efficaci di contatto e comunicazione come la condivisione e lo scambio, il sostegno solidale, la cooperazione, il gioco, la creatività, il movimento, lo sport, la cura della persona, il confronto e la crescita spirituale. Tutto questo, su una base antropologica molto forte e valida, che ha salvato già, migliaia di vite e che ha fatto il giro del mondo. Mettiamo le nostre capacità e potenzialità, a disposizione di altre persone, perché loro possano prendere dalla nostra testimonianza reale, il meglio, e fare altrettanto, ciascuna secondo le proprie possibilità, nel proprio essere, nella propria famiglia, comunità. Fino a ritrovare il nostro ESSERE nella forza che contraddistingue spesso le nostre iniziative, nell’impulso all’azione concreta e risolutiva, nella determinazione e nella volontà ferrea, che caratterizza le nostre battaglie personali. È la voglia di scoprire e valorizzare questo “Essere” che ci spinge verso la ricerca dell’Anima, e dell’Amore Vero, rinnovando e alimentando le sue qualità, la sua forza, la sua saggezza la sua fermezza. Vogliamo ritrovare un pieno e salutare contatto con le persone che dimora nelle viscere perché è da questa Energia Primordiale della Vita che vogliamo attingere. Noi siamo pronte a muovere i primi passi verso una rivolu- zione copernicana nell’universo femminile, in cui ogni donna sarà il centro della propria vita, per il suo bene e per quello dei suoi cari. Puoi spiegare la novità dei servizi di Valore Persona? Si tratta di servizi innovativi, in particolare per le persone più fragili e da sostenere, troppo spesso dimenticati da una società che non ammette fragilità e che va troppo di fretta. Vogliamo dare dei servizi, che sono in grado di partire dalla persona, dai bisogni quotidiani, dalle famiglie, risolvere, ove possibile, problematiche pratiche e relazionali, con uno spirito di mutuo aiuto e collaborazione reciproca. Un dare e un avere, un incontro fra domanda ed offerta, che crea posti di lavoro, e risoluzione ai problemi di tutti i giorni. Già questo è stato sviluppato nell’iniziativa del “Campus diversamente apriliano” che abbiamo realizzato per tutta l’estate, in diverse realtà di Aprilia, grazie alla collaborazione di AGPHA ONLUS - Comunità Raggio di Sole, Piscina Primavera e Agriturismo Piana dell’Erika con tanto di collaborazione con alcune tra le storiche società sportive del territorio apriliano (ASD Virtus Basket Aprilia, ASD Pallavolando a tutto tondo, ASD Calcio Città di Aprilia), senza dimenticare la bellissima esperienza avviata con il progetto de “I Bambini del Parco Europa” presso la sede del Comitato di quartiere Toscanini. Ora è pronto il progetto dei nostri “Laboratori Educativi Sportivi e Artistici integrati” per l’anno che arriverà per i bambini (anche con ADHD e DSA) e le famiglie apriliane, con un servizio specifico di sostegno alla genitorialità, mentre per le famiglie del Quartiere Toscanini abbiamo pronto un progetto di Centro Socio Educativo per minori e Spazio Famiglia. … Tanto lavoro ci aspetta, ma credo fortemente, che tutto andrà a buon fine, perché quando si sta nella verità e amore, per se stessi e gli altri, non può che non essere cosi. Mi auguro anche che il Comune di Aprilia, ma ancor prima le famiglie di Aprilia, ci sostengano in questo cammino, che gioverà a tutti coloro che avranno la voglia e la gioia di farne parte. Un grazie speciale a tutti quelli che hanno collaborato con noi, uno speciale ringraziamento a Roberto Lupelli e Claudio Curzola, Giulio Ciuferri, Carmine De Angioletti, Pasquale Spagnolo, Primo Moretti, Gino Federici, Franco Caruso, Emanuele Pungelli e tutti i nostri straordinari volontari e operatori. Ognuno di loro, con la propria personalità, creatività, diversità, ha contribuito a dar vita al nostro progetto unico nel suo genere, perché vero e condiviso da tante forze buone e positive della comunità apriliana e dedicato al nostro futuro, ai nostri bambini. Perché ricordiamoci, che i migliori educatori di vita, sono proprio i bambini, perché con la loro purezza e integrità, vedono e sentono, molto più di noi e ci aiutano ad essere persone migliori. “Solo i bambini non vogliono che altri bambini muoiano”. P.Angelo Benolli – Fondatore e Presidente di Italia Solidale Vosmin – Onlus. Ritroviamo il nostro bambino interiore, e solo così potremmo salvare i nostri bambini! IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 41 dalla Regione di Bruno Jorillo SCUOLE: ECCO TUTTI I PONTI E LE 'MAXI' FESTIVITÀ DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO Con gli ultimi sgoccioli di estate e con le vacanze che volgono al termine, è già tempo per pensare all'inizio della scuola. Sarà un anno ricco di “ponti” strategici – previste maxi vacanze natalizie – e di festività che si legheranno facilmente al weekend. Ma andiamo con ordine. La Regione Lazio ha stabilito che le lezioni in ogni istituto scolastico, dall'infanzia alle superiori passando per la primaria e le scuole medie, dovranno partire il 15 settembre e terminare l'8 giugno 2017. Le scuole hanno la facoltà di anticipare l'inizio dell'anno scolastico ma non di posticiparlo. In totale ogni scuola dovrà garantire 206 giorni di lezione (per chi va a scuola anche il sabato) o 171 giorni (per le scuole aperte dal lunedì al venerdì). La Regione ha anche abolito la sospensione delle lezioni il 2 novembre, decisa lo scorso anno perché il 1° novembre capitava di domenica. Il calendario scolastico osserverà queste chiusure: martedì 1° novembre: festa di tutti i Santi; giovedì 8 dicembre: Immacolata Concezione; Dal 23 dicembre 2016 all'8 gennaio 2017: feste natalizie Da giovedì 13 a martedì 18 aprile: feste di Pasqua martedì 25 Aprile: Anniversario della Liberazione; lunedì 1 maggio: Festa del Lavoro; venerdì 2 giugno: Festa nazionale della Repubblica; Festa del Santo Patrono (che varia di città in città). Ogni famiglia dovrà informarsi presso il proprio istituto scolastico sulla data esatta di inizio delle lezioni. LAVORO: AL VIA IL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE PER LE MAMME CON FIGLI MINORI La Regione dalla parte delle mamme con figli minori che cercano un lavoro: al via il contratto di ricollocazione, uno strumento nuovo pensato per creare opportunità di lavoro vere e concrete per le donne disoccupate e che hanno un figlio minore. Un provvedimento che lega le esigenze occupazionali a un'azione per favorire le pari opportunità. Le donne che aderiranno al Contratto di ricollocazione verranno prese in carico dagli enti accreditati e insieme a loro costruiranno un percorso personalizzato per il reinserimento lavorativo, sia autonomo sia subordinato, con il supporto di un nuovo sistema di servizi per il lavoro incentrato sulla cooperazione tra operatori pubblici e soggetti privati accreditati. Come funziona il contratto di ricollocazione? Si tratta di uno strumento di politica atti- va per il lavoro già sperimentato dalla Regione Lazio e che per la prima volta si concentra solo sulle donne con figli minori: l’obiettivo principale è quello di facilitare l’incontro tra chi cerca e chi offre un lavoro a partire dalle competenze e dal percorso delle persone e del fabbisogno delle imprese. Tra le altre cose il contratto di ricollocazione prevede anche un bonus di conciliazione per favorire la partecipazione attiva alle attività previste dal percorso di Ricollocazione. Le adesioni potranno essere presentate a partire dalle ore 10 del 26 settembre 2016 fino alle ore 12 del 20 dicembre 2016. La candidatura dovrà essere effettuata in modalità telematica utilizzando la procedura prevista sul sito della Regione Lazio canale tematico. Qui tutte le info. Per tutte le info o le richieste di informazioni e chiarimenti è possibile scrivere all’indirizzo di posta: [email protected] fino a tre giorni lavorativi prima della scadenza dell’avviso. "Per agevolare le mamme la misura, finanziata con 6 milioni di euro, prevede un bonus occupazionale per le aziende e un bonus di conciliazione per le mamme durante tutto il periodo della durata del contratto di ricollocazione –lo ha detto Lucia Valente, assessore al lavoro, pari opportunità e personale, che ha aggiunto: serviranno per l'acquisto di servizi per l'infanzia: nido, babysitting, tagesmutter, ludoteca. Con questo bando vogliamo favorire l'inserimento delle mamme nel mercato del lavoro. Abbiamo pensato a questo target perché le donne in corrispondenza di una gravidanza o dopo la nascita di un figlio sono particolarmente vulnerabili e hanno bisogno di essere supportate nella ricerca attiva di una occupazione”- ha detto ancora Valente. GARANZIA GIOVANI: OLTRE 9MILA CONTRATTI, E 67MILA GIOVANI PRESI IN CARICO Secondo gli ultimi dati del monitoraggio mensile sono 67.436 al 1° agosto i giovani presi in carico dai servizi per i lavori pubblici e privati nell’ambito del programma Garanzia Giovani Lazio. Vanno avanti le misure di politica attiva per i giovani del Lazio. Tramite il programma Garanzia Giovani, che offre ben nove misure di politica attiva ai ragazzi che si affacciano per la prima volta nel mercato del lavoro, la Regione è riuscita ad intercettare i cosiddetti Neet che ora sanno di avere un pacchetto di misure dedicato soltanto a loro. Un altro importante traguardo è il raggiungimento dell’Arretrato Zero per quanto riguarda il pagamento dei servizi resi dagli enti accreditati. Tramite l’istituzione di una task force abbiamo portato a casa un risultato importante per gli enti che non devono più aspettare mesi, o peggio anni, per essere pagati come succedeva in passato”. “Il dato più interessante è quello che riguarda i contratti attivati finora – è il commento di Lucia Valente, assessore al lavoro, che ha aggiunto: sono, infatti, 9.176 i giovani che hanno sottoscritto un contratto di lavoro in seguito alla partecipazione ad una delle misure di Garanzia Giovani. L’85% ha firmato un contratto a tempo indeterminato, di cui il 37% in apprendistato, e il 15% un contratto a tempo determinato”- ha detto ancora Valente. CULTURA: 1,8 MLN PER MUSEI, BIBLIOTECHE E ARCHIVI Un nuovo bando per promuovere e sostenere lo sviluppo dei sistemi e dei servizi culturali e le attività di divulgazione culturale. La Regione mette a disposizione 1,8 milioni di euro per i musei di archeologia, storia, arte, tradizioni popolari, scienza e natura, per le biblioteche e gli archivi storici del Lazio. Le risorse riguardano il biennio 2016/2017. A chi è rivolto il bando? La Regione si rivolge alle realtà già esistenti come i 148 musei, sei sistemi museali territoriali, 4 reti museali urbane e 4 sistemi museali tematici che fanno parte dell’organizzazione museale regionale (O.M.R.) e alle 256 biblioteche, 2 biblioteche regionali, e 10 sistemi bibliotecari che compongono l’organizza- zione bibliotecaria regionale (O.B.R.). Il bando è aperto anche ai sette poli archivistici del Lazio che hanno lavorato in modo continuativo. Possono accedere alla domanda di contributo anche nuovi sistemi che si riferiscano a unioni e consorzi di Comuni e a nuove aggregazioni di Enti locali di cui facciano parte almeno 10 servizi culturali accreditati in OMR e OBR. Possono essere partner del progetto altri servizi culturali non accreditati, istituti universitari e altri enti di ricerca, fondazioni, organismi statali come le soprintendenze, parchi e agenzie regionali, imprese del comparto cultura e turismo e produttori locali, istituti culturali, sponsor privati, associazioni culturali, istituti scolastici. I contributi concessi variano da 30.000 a 300.000 Euro. Il bando scade venerdì 16 settembre ed è disponibile qui. “L’impegno della Regione è volto ad aumentare il numero degli utenti dei servizi culturali e migliorare l’accessibilità dei servizi stessi – lo ha detto Lidia Ravera, assessore alla cultura e politiche giovanili, che ha aggiunto: bisogna valorizzare i sistemi di servizi culturali già accreditati e incoraggiare le strategie di sistema anche in aree del Lazio dove ancora non esistono. È importante sottolineare il ruolo di musei, biblioteche e archivi storici come servizi essenziali di un territorio, ed è strategico utilizzare spazi e luoghi non tradizionali per le attività di divulgazione culturale e coinvolgere le associazioni e i gruppi di cittadini nella programmazione delle attività culturali”- ha detto ancora Ravera. Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia riceve per appuntamento Aprilia - Tel 3391513020. Si eseguono controllo nei, asportazione verruche e mesoterapia della cellulite IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 CISTERNA Sono iniziati lunedi 5 settembre i lavori di manutenzione delle aree verdi di tutte le scuole di Cisterna che competono al Comune. Sedici i plessi interessati per un primo stralcio di interventi che si protrarrà fino alle giornate immediatamente precedenti al rientro in classe. Gli operai della ditta “Luna Rossa”, aggiudicatrice della gara pubblica bandita dall’Ente, hanno cominciato dalle scuole del centro per arrivare ad intervenire nei plessi periferici in tempo per l’inizio delle attività scolastiche. La procedura di selezione è avvenuta mediante richiesta di offerta (R.d.O.) presso il MEPA (Mercato Elettronico della Pub- SCUOLA, PARTITI I LAVORI DI MANUTENZIONE NELLE AREE VERDI DEI PLESSI COMUNALI blica Amministrazione), è stata aperta a tutte le imprese abilitate al bando Facility Management Urbano. L’importo a base d’asta è stato fissato a 16.336,59 euro (IVA e oneri per la sicurezza compresi), con l’esclusione automatica delle offerte che presentino una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata dalla piattaforma MEPA ai sensi di Legge. La ditta che si è aggiudicata l’affidamento del servizio ha risposto con una percentuale di ribasso del 22% (al netto delle somme per la sicurezza e l’IVA), la prima in graduatoria delle sedici partecipanti la cui offerta non è stata giudicata anomala dal sistema MEPA. La procedura di gara elettronica infatti, in caso di una partecipazione superiore a dieci ditte, provvede automaticamente a calcolare la soglia di anomalia e ad indicare le offerte anormalmente basse rispetto alla base d’asta. L’appalto aggiudicato prevede tre diversi interventi da parte della ditta sulle scuole di Cisterna, che copriranno la manutenzione del verde nelle aree di pertinenza dei plessi fino al 31 marzo del prossimo anno. “Partiamo oggi – ha commentato il Sindaco, Eleonora Della Penna - in maniera programmatica, puntuale e trasparente, con la manutenzione del verde nelle scuole affinché i nostri bambini ed i nostri ragazzi possano rien- CISTERNA FILM FESTIVAL: IL DOCUFILM “MY ENEMY, MY BROTHER” È IL VINCITORE ASSOLUTO La seconda edizione del Cisterna Film Festival – Festival Internazionale del Cortometraggio si è conclusa domenica 21 agosto dopo tre speciali serate di proiezione che hanno visto decretare il vincitore. Quest’anno ad essere premiato dalla giuria di tecnici ed esperti del mondo cinematografico è stato “My enemy, my brother” di Ann Shin, un docufilm sulla vera storia tra due soldati nemici della guerra tra Iran e Iraq che si incontrano dopo anni in Canada, scoprendo che il loro rapporto può diventare tanto stretto quanto quello fraterno, e andare al di là delle divisioni che i governi impongono alle popolazioni, tema sempre attuale. I giurati Emanuele Rauco, Lorenzo Berghella, Michele Degirolamo e Rino Piccolo, congratulandosi per l’eccellente qualità generale dei film in concorso, hanno così motivato la loro decisione: “Per il coraggio e l’unicità della storia raccontata, per la capacità di utilizzare più linguaggi riuscendo così a toccare più strati emotivi, per l’eleganza formale e la semplicità nel raccontare personaggi complessi che da una situazione limite portano alla luce la loro umanità andando oltre qualsiasi tipo di condizionamento ideologico”. Una storia che ha toccato nel profondo anche gli spettatori, che hanno deciso di assegnare allo stesso film anche il Premio del Pubblico. Bis quindi 8 - 22 SETTEMBRE 2016 trare in classe nella massima sicurezza e nel pieno decoro degli spazi verdi di pertinenza degli istituti. Altri interventi sulle scuole sono previsti per i prossimi mesi segno che gli studenti sono per questa amministrazione comunale una priorità assoluta”. TORNA IL MERCATINO DEL LIBRO USATO A Palazzo Caetani dal 9 al 14 settembre la vendita o il baratto dei testi per le scuole superiori di Cisterna. Iscrizioni entro l’8 settembre per “My enemy, my brother”, seguito nelle preferenze della platea rispettivamente da “La nuit, tous les chats sont roses” di Guillame Renusson e dal solo film d’animazione quest’anno in selezione, il candidato agli Oscar “We can’t live without cosmos” del russo Konstantin Bronzit. Le preferenze sono state dettate da una partecipazione sempre crescente del pubblico, che ha raggiunto un picco di spettatori nel finale, e che in totale nelle tre serate dell’evento ha superato i 600 spettatori: dato in crescita rispetto allo scorso anno, che dimostra come il Cisterna Film Festival sia un fenomeno sempre più seguito. Apprezzamento confermato anche dai numerosi privati che hanno deciso di investire nella manifestazione. Altri due i premi assegnati nel corso della serata. Il primo è stato quello della sezione Next Generation, dedicata ai ragazzi che hanno votato il corto olandese “All there is” di Jeroen Mourmans, e quello di MOBilitazioni Artistiche. I membri dell’Associazione Culturale di base a Cisterna hanno deciso di premiare il Miglior Interprete della manifestazione, ossia Lars Mikkelsen, protagonista del corto “Void”. Assegnate anche tre menzioni speciali: una per la regia di Kamal Parnak nel film iraniano “Hasti”, una per il film “Bellissima” di Alessandro Capitani e infine un’altra per la fotografia di “Lost Village”, ad opera di Gorka Gomez Andreu. Proiettato in anteprima anche il teaser del film americano, tuttora in corso di realizzazione, “Uma”, ambientato tra Firenze, Cisterna, Latina, Sermoneta e Gaeta, e tenuto un collegamento in diretta Skype con il regista Alain Maiki. Hanno ulteriormente arricchito la proposta artistica delle tre giornate la mostra fotografica di Paola Acciarino e quella della Latina Film Commission con scatti “rubati” dal backstage dei film girati in provincia di Latina. Ricordiamo che quest’anno il Cisterna Film Festival, con la direzione artistica di Cristian Scardigno e organizzato dall’Associazione MOBilitazioni Artistiche di Marianna Cozzuto, ha ottenuto non solo il patrocinio del Comune di Cisterna e della Provincia di Latina, ma anche quello della Regione Lazio. Torna il mercatino del libro usato per le scuole superiori, l’iniziativa giunta ormai alla sua terza edizione, promossa dall’amministrazione comunale di Cisterna con il patrocinio della Provincia di Latina. L’obiettivo è quello di far risparmiare le famiglie nell’acquisto dei libri di testo, una voce di spesa sempre più rilevante nel bilancio di tanti nuclei composti da uno o più studenti che frequentano la scuola secondaria di primo e secondo grado. Gli alunni degli istituti superiori o i loro familiari possono partecipare commercializzando o barattando, attraverso una trattativa privata, i libri di proprietà personale e utilizzati nei precedenti anni scolastici, purché in buone condizioni. Il tutto sarà possibile dal 9 al 14 settembre nelle fasce orarie 9.30 – 13.00 e 16.00 – 19.00 presso il cortile di Palazzo Caetani, Cisterna di Latina.Per iscriversi e partecipare al mercatino è possibile rivolgersi all’indirizzo email: [email protected] oppure tel. 06.96834351. I moduli per l’iscrizione e il regolamento per partecipare sono scaricabili dal sito internet www.comune.cisterna.latina.it . Il termine ultimo per l’iscrizione è fissato al giorno 8 settembre 2016. Le trattative per lo scambio dei libri resteranno assolutamente riservate tra i ragazzi o i loro familiari. I partecipanti avranno a disposizione uno spazio gratuito messo a disposizione in cui potranno gestire le trattative per lo scambio dei libri. Il prezzo di vendita dei libri non dovrà essere superiore al 50% di quello originale di copertina e le parti potranno accordarsi fra loro privatamente anche per un eventuale scambio di libri di testo. Prima di effettuare l’acquisto, l’acquirente è tenuto a controllare l’integrità dei libri, per evitare richieste di restituzione e o cambio successivi. Lotteria “Cisterna Estate 2016” tutti i numeri estratti Sul palco di Piazza XIX Marzo, si è tenuta l’estrazione dei numeri della Lotteria di “Cisterna Estate 2016”. L’associazione Pro Loco comunica i 13 numeri estratti: Primo premio, buono spesa da 50 euro (biglietto serie B numero 444); secondo premio, coppia di pappagalli “inseparabili Faccia rossa” con gabbia (serie H numero 488); terzo premio, borsa da donna (C – 334); quarto premio, cena per 4 persone (L – 482); quinto premio, bracciale Swarovski Stardust (B57); sesto, 5 massaggi tensioriflessogeni (D – 56); settimo, bracciale acciaio uomo (H – 388); ottavo, orologio unisex (I – 304); nono, orecchini cammeo e corallo in argento (H – 348); decimo premio, bici “Via Veneto” (E – 353); undicesimo estratto, pendente in oro bianco 18 kt con brillante e perla (N – 258); dodicesimo, orologio da donna e orologio da uomo Bulova/Seiko (F – 14); tredicesimo ed ultimo premio, Renault Twingo 5 porte (L – 242). Per il ritiro dei premi contattare i numeri della Pro Loco 333 8217180 – 334 9095718. IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 pagina 43 Vite spezzate e la città piange i suoi morti tra le macerie POMEZIA Terremoto in Sabina, dolore per le vittime di Pomezia Una fresca notte di pieno agosto con le stelle che occhieggiano nel cielo. Nessuno avrebbe potuto immaginare che di lì a poco la quiete propria delle zone del reatino e delle Marche sarebbero state sconquassate da crolli seminando la morte. Zone dove tipicamente si va in vacanza nella stagione estiva e dove si respira aria buona immersi nella gioiosa tranquillità dei paesini diventati all’improvviso sudari. Anche Pomezia piange le sue vittime. Chi scrive queste righe prima dell’alba era già in piedi e aveva appena acceso la televisione per le ultime notizie. Sul video una scritta che avvisava del disastro. Le informazioni erano ancora frammentarie e non si sapeva ancora quale fosse mai stata l’entità del sisma, seppur fortissimo. Poi il collega giornalista ha annunciato che c’era notizia di una prima vittima, poi di una seconda, poi di una terza. Da lì è stato un susseguirsi e l’elenco si allungava di minuto in minuto. Era mattina presto, e un cronista ha raccolto la testimonianza di un padre che tra speranza e dignitosa disperazione stava lì, davanti ad un cumulo immenso di macerie. Ha spiegato al microfono il perché stesse lì: appena saputo quello che era successo si era precipitato sul posto dove stava trascorrendo gli ultimi spensierati giorni prima di tornare a Andrea Cossu Anna Masciarelli Elisa Cafini scuola sua figlia, una 14enne di Pomezia. Ultimi giorni. Pomezia. Una tragedia che sarebbe potuta risultare distante seppur non molto geograficamente all’improvviso era entrata a casa mia, attraverso l’audio di un asettico televisore. Pomezia, la città che tanto bene conosco e il fatto che il volto di quell’uomo non fosse familiare a noi che guardavamo ce lo ha fatto diventare una persona virtualmente da abbracciare per potergli tra- CRONACHE POMETINE (a cura di Fosca Colli) 24ENNE ACCOLTELLATO SULLA SPIAGGIA, 2 FERMI I carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due cittadini marocchini responsabili di aver rapinato la notte del 23 agosto scorso, sull’arenile di Torvaianica, un ragazzo di anni 24 di Pomezia, dopo averlo ferito più volte al torace con un coltello. Per le ferite riportate la vittima è stata trasportata immediatamente all’Ospedale “G.B. Grassi” di Ostia dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico in quanto era stato ferito dell’emitorace sinistro, in un punto vicinissimo al polmone. Le indagini avviate dai Carabinieri della Compagnia di Pomezia, con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Ostia, dopo aver acquisito ad elementi utili per risalire agli autori del fatto e con prolungate osservazioni lungo le dune del litorale romano, hanno consentito di individuare e localizzare, lo scorso, 24 agosto, un marocchino 33enne, che nascondeva nelle tasche sia della sostanza stupefacente sia una collanina d’oro riconosciuta poi dalla vittima come uno dei beni che gli era stato rubato. Per l’extracomunitario è così scattato il fermo quale indiziato di delitto. Ulteriori indagini nel tratto Torvaianica-Capocotta hanno poi permesso di individuare e localizzare, nella serata del 25 agosto, il presunto complice 26enne anch’egli marocchino che, nonostante il tentativo di fuga tra i bagnanti veniva bloccato e fermato dai carabinieri. I 2 extracomunitari devono rispondere di rapina e tentato omicidio. ASS. TYRRHENUM, APPUNTAMENTO DI FINE ESTATE Il Gruppo Storico “Lavinium” dell’Associazione Tyrrhenum presenta la III edizione del “Villaggio Eneide”. Domenica 11 settembre, dalle ore 16.30, i Giardini Petrucci (in Piazza Indipendenza) faranno da scenario per una giornata in un’altra epoca. Immersi nel parco cittadino, infatti, il pubblico potrà vivere alcuni mestieri e momenti di vita quotidiana dell’antico Lazio e potrà conoscere “in carne ed ossa” quei personaggi dell’Eneide tanto importanti per la storia del nostro territorio. L’evento è gratuito, è organizzato in collaborazione con il Comune di Pomezia e rientra nell’ambito di “Estate 2016”. AGGREDITA AGENTE DELLA POLIZIA LOCALE, UN ARRESTO In manette una italiana di 36 anni che aveva aggredito un’agente di Polizia Locale intervenuta in pattuglia dopo la segnalazione di un commerciante di via Roma. La donna, con noti problemi di alcolismo e tossicodipendenza, manifestava infatti atteggiamenti aggressivi nei pressi dell’attività commerciale e, dopo l’intervento della Polizia Locale, ha aggredito fisicamente una delle agenti intervenute, che ha riportato 15 giorni di prognosi. La 36enne è stata arrestata sul posto dalla Polizia Locale e, nella giornata di oggi, il Tribunale di Velletri, considerata la pericolosità sociale del soggetto, ha disposto a suo carico la misura di custodia cautelare in carcere. NUOVA AIUOLA IN LOCALITÀ CINQUE PODERI Sarà pur piccola, ma in questo caso il piccolo si rivela fondamentale per abbellire uno spicchio cittadino. Si tratta della nuova aiuola inaugurata in località Cinque Poderi, in corrispondenza della fermata degli autobus in via Pontina Vecchia, dove è stata installata una nuova bacheca comunale e una nuova fontanella dell’acqua. Un lavoro che ha la sua importanza per il decoro del quartiere e anche per la salute pubblica, visto che negli ultimi anni era diventata una sorta di discarica abusiva. smettere la forza per affrontare quella che sembrava - cosa che poi è stata - lo spezzare improvviso di una vita nel fiore degli anni. Le cronache con il passare delle ore e dei giorni ha riversato come un fiume lancinante di lava i nomi delle vittime di Pomezia: i cuginetti Gabriele Pratesi (di 8 anni) ed Elisa Cafini (14), con le nonne Irma Cafini (81 anni) e Rita Colaceci (72 anni); Arianna Masciarelli (15 anni), Andrea Cossu (47 anni). Ma c’è anche Emma Piciacchia, nata del 1966. Le esequie si sono svolte nella Chiesa di San Benedetto e nel giorno del funerale è stato proclamato il lutto cittadino. Sono state officiate dal Vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro: “Tutti questi nomi, che già solo pronunciare è doloroso – ha sottolineato -, per i loro parenti superstiti sono molto di più; sono indice di affetti, di speranze, di storie che nel loro animo hanno risonanze per tutti noi indescrivibili”. Poi ha aggiunto: “Un antico testo che ci giunge dall’ebraismo – ha ricordato – recita che <se qualcuno salva una sola anima le Scritture gli riconoscono il merito di avere salvato il mondo intero>. Ed ecco che noi siamo davvero riconoscenti verso tutte quelle persone che, in forma ufficiale o volontaria, uomini e donne conosciuti ma anche anonimi e improvvisati samaritani nelle forme più varie si stanno prendendo cura delle vittime. Vorremmo essere tutti loro. Per questo ci impegniamo a sostenere il loro intervento in tutte le forme che ci sono possibili”. Fosca Colli [email protected] Piano di lottizzazione Santa Procula – via delle Vittorie, ceduta al Comune un’area per un parco pubblico attrezzato, nuovi parcheggi e sito archeologico Il Sindaco e la Giunta hanno approvato in via definitiva il progetto di Piano di Lottizzazione Santa Procula – via delle Vittorie, approvato in Consiglio comunale il 6 ottobre 2010 e successivamente modificato e integrato dall’attuale Amministrazione comunale. Il Piano appena approvato prevede la realizzazione, a totale spesa dei privati, di un parco pubblico attrezzato di 2530 mq tra via delle Vittorie e via Laurentina, nuovi parcheggi, aree gioco per bambini e valorizzazione del sito archeologico presente. “Continua l’attività dell’Amministrazione comunale di analisi e revisione dei piani urbanistici ereditati – spiega l’Assessore Giuliano Piccotti – Anche questo Piano di Lottizzazione del 2010 che interessa il quartiere di Santa Procula, è stato modificato e integrato per ristabilire il giusto equilibrio tra l’interesse dei privati e il benessere collettivo. Con il nuovo progetto il comune acquisirà una nuova area pubblica da restituire ai residenti del quartiere e all’intera cittadinanza”. “Un ulteriore successo per la nostra Amministrazione e una grande soddisfazione per i cittadini di Santa Procula – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Il nostro obiettivo è da sempre difendere il bene comune e garantire ai cittadini, anche nelle zone più periferiche della Città, servizi essenziali e opere di urbanizzazione. Con il nuovo Piano approvato in Giunta il quartiere avrà finalmente uno spazio verde attrezzato e nuovi parcheggi a servizio della scuola e della Chiesa, senza perdere le proprie caratteristiche storico-paesaggistiche”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 8 - 22 SETTEMBRE 2016 ARDEA Amatriciana sulla millenaria piazza del popolo rutulo. Un piatto che avrebbe gradito anche Charlie Hebdo Mezze maniche all’amatriciana sull’antica rocca di Ardea, il ricavato all’associazione Pro Loco di Amatrice. Ad organizzare la cena un gruppo di uomini e donne che spontaneamente si sono associate per questa occasione. Nessun colore politico, se pur come semplici cittadini hanno partecipato diversi consiglieri comunali ed assessori. Una fiumara di persone ha atteso quasi un ora per ritirare il tipico piatto Amatriciano, trasformato un pò alle esigenze dell’occasione che da “bucatini all’amatriciana” sono diventate per motivi tecnici e praticità di cottura “mezze maniche”. Nell’attesa un complessino accompagnava le canzoni di un cantante locale. Mai si era vista una valanga di persone che hanno letteralmente invaso la piazza, le auto parcheggiate nell’ampio spazio delle scuole sulla via Laurentina e lungo tutta la via fino alla rocca. Tre euro un abbondante piatto di “mezze maniche” ed un bicchiere di vino. A rifornire la cucina i commercianti di tutte le zone di Ardea, a lavorare i soci di varie associazione e volontari occasionali. Raggiunta la cifra di circa 7.500,00 euro che verrà consegnata ad Amatrice, nelle mani del presi- dente della Pro Loco e dell’assessore alla cultura sport, turismo e spettacolo. Verranno consegnati anche i restanti scatoli di pasta, pomodoro e quant’altro è servito ad organizzare un ottimo piatto italiana, che forse, se avessero l’opportunità di gustarlo “vignettisti” francesi di Charlie Hebdo autori delle infelici vignette sul terremoto che ha colpito le tre regioni italiane sicuramente si ricrederebbero. Va fatto notare come tavolini e sedie sono stati prestati per l’occasione da un noto consorzio, dove gli intervenuti hanno gustato il tipico piatto italiano. Seduti ai tavoli c’erano anche gruppo di cittadini di diverse nazionalità. A vigilare con discrezione, i soci dell’associazione delle Guardie Ambientali. Romito, quando una persona che esercita la funzione di presidente di uno dei consorzi più importanti del territorio dovrebbe sapere che l’unico vero e primario potere che un sindaco ha è di intervenire per garantire la salute pubblica”. Ardea, Colle Romito: Il consorzio perde il ricorso al Consiglio di Stato Ecco l’elenco delle irregolarità ”Su Colle Romito noi rispettiamo T.A.R e Consiglio di Stato”. E’ la risposta del sindaco Di Fiori all’articolo apparso la settimana scorsa dal titolo: “Ardea, a Colle Romito fortemente contestato il Sindaco Di Fiori” nel quale il Presidente Catini dichiarava che nel suo consorzio era stato “messo in crisi uno dei servizi meglio funzionanti messo in atto dall’amministrazione consortile, la raccolta differenziata, unitamente allo sfalcio del verde”. Sempre Catini contestava la scelta dell’amministrazione comunale di aver affidato al Geom. Luigi Centore la direzione dei lavori per la raccolta dei rifiuti, valente tecnico che ha sollevato le irregolarità trovate nel consorzio nel comprensorio in merito alla raccolta dei rifiuti, relazionando come era suo dovere al dirigente che c’erano delle infrazioni ambientali all’interno del consorzio. Tanto che successivamente la squadra ambiente della polizia municipale al comando del Cap. Aldo Secci a seguito di una verifica poneva sotto sequestro giudiziario un sito gestito dal consorzio che fungeva da discarica di rifiuti anche pericolosi, sequestro avallato dal magistrato di Velletri ed ancora in essere. E sempre a seguito delle segnalazioni del tecnico incaricato dal comune il sindaco emetteva l’ordinanza sindacale che vietava il deposito in terra ed all’interno dei piazzuole di rifiuti di ogni genere. Ordinanza avallata dal T.A.R. Lazio e successivamente dal Consiglio di Stato che ha messo la parola fine, stabilendo nei fatti che ad Ardea la raccolta dei rifiuti può almeno fino al 3 gennaio 2017 giorno della scadenza dell’appalto, effettuarla soltanto l’igiene urbana. “Nei giorni scorsi – afferma il sindaco – sono intervenuto nell’assemblea del Consorzio di Colle Romito, come richiesto ufficialmente da parte del presidente Romano Catini. Mi permetto di sottolineare che Catini fa un po’ di confusione tra me e il mio predecessore. Infatti, non ho mai autorizzato né partecipato a inaugurazioni di piazzole, dossi, né all’allargamento dell’isoletta di stazionamento del verde. Questa venne realizzata con l’impegno dell’allora assessore Tullio Valeri per il semplice stazionamento momentaneo degli sfalci e non per metterci ingombranti. E’ stata criticata la mia ordinanza sullo stazionamento dei rifiuti nelle piazzole di Colle direttore Bruno Jorillo IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 ARDEA Un successo la lunga Estate Ardeatina per asd Equilibrio e per i propri soci, che ha avuto inizio il 13 giugno il Centro Estivo con svariate attività sportive: yoseikan budo, mini volley, basket e atletica, svolte ogni settimana dai ragazzi che si sono esibiti un uno spettacolino teatrale fra cui gli Aristogatti, il Re Leone e il Talent show . Il 28 giugno è andata in scena la rappresentazione “Artegiando” sullo splendido palco del Teatro Europa di Aprilia, i giovani del 1° corso di teatro hanno interpretato Anastasia. Mentre “In side Out” è stato recitato dai ragazzi del 2° corso con un po’ più di esperienza. I ragazzi del corso di Musical hanno portato in scena “Mamma Mia” accompagnati dai maestri Luca Celico, Alessandro ed Enrico Magistri dei Ghost, i cui interpreti hanno riscosso applausi a scena aperta incantato il folto pubblico. A seguire diretti da Matteo Scaramuzza e Simone l’ottima prestazione dei ragazzi che si sono esibiti in “Hip Hop e Break Dance” al ritmo dello battere delle mani da parte del pubblico presente. Chiusura della serata è stata affidata Patrizia Clementi Maestra di Danza, laureata alla Accademia di danza che ha presentato uno spettacolo ispirato alla “Divina Commedia: Purgatorio Inferno e Paradiso” alternando sul palco giovani ballerine dei corsi di propedeutica di Danza classica e contemporanea. Il 14 luglio Master class pagina 45 Associazione Equilibrio ha partecipato con successo con i suoi campioni all’estate ardeatina riscuotendo grande successo nella sede di Largo Roma per il piacere dei nostri associati amanti del fitness con lezione di Zumba con le istruttrici Emily Frisicaro e Giorgia Simonaro. Mentre in spiaggia con Stefania italiana, salita sullo scanno più alto del podio facendo suonare l’Inno Nazionale nelle gare che si sono disputate a Langhirano (PR). E guadagnandosi il 2° posto per il combattimento a Genghini per gli amanti delle attività olistiche, si riunivano al tramonto i partecipanti alle lezioni di Yoga. Entusiasmante serata sabato 23 luglio alla “Grande Festa sulla Rocca di Ardea” ad intrattenere la fiumara di pubblico, i presenter dell’associazione Equilibrio di Zumba fitness. I giovani cantanti del corso di Musical accompagnati da Alex ed Enrico Magistri. Sul palco si sono esibiti i giovani atleti dello Yoseikan Budo, arte Marziale giapponese guidati dal Maestro Alessio Cappellano, già Campione Europeo. Fra i giovani atleti dell’associazione “Equilibrio” Serena Centore classe 2004, Campionessa coppia con il fratello Stefano. Il 1 Agosto ad presso il “consorzio lido di Lollia” a intrattenere il pubblico del rinomato stabilimento “Roma” dei fratelli Cavola, i ballerini di Break Dance, che avevano uno sfondo naturale come quello del mare di Ardea. Gli artisti, sportivi e simpatizzanti dell’associazine Equilibrio, hanno chiuso la stagione estiva 2016 il 20 ed il 21 agosto i ragazzi del corso di Musical che hanno duettato con i propri maestri al Ghost & Friend, serata emozionante per i nostri giovanissimi cantanti che hanno calcato un palcoscenico importante. Domenica la rappresentazione dei ragazzi che entusiasti hanno avuto piacere di cantare “si può fare di più” insieme al grande artista “Paolo Vallesi”. Dopo una splendida Estate 2016 Associazione “Equilbrio asd”, i soci, i maestri e maestre tutti, insieme alla direttrice Tiziana De Angelis, attende tutti per la prossima stagione sportiva. Mentre, nei vari teatri dei paesi limitrofi continueranno ad essere rappresentati nuovi spettacoli, cosi come i vari corsi proseguiranno nella sede dell’associazione stessa, Largo Roma ang. Via Rieti alla Nuova Florida. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 46 ANZIO - NETTUNO Lo Stefano7baseballmeeting centra un altro obiettivo e promette di donare parte del ricavato della quinta edizione per un’azione concreta nelle zone colpite dal terremoto. Sono stati consegnati il 5 Settembre , al termine di una giornata di sport e solidarietà nuovamente riuscita nel modo migliore, i bus per disabili destinati ai Comuni di Anzio e Nettuno. Anche quest’anno il Comitato che ricorda Stefano Pineschi è riuscito nel suo intento. Lo ha fatto grazie alla preziosa collaborazione dell’azienda di trasporto Gioia Bus che ha fornito la manutenzione dei veicoli acquistati dall’Amtab di Bari. “Adesso – ha detto ai rappresentanti dei Comuni di Anzio e Nettuno la presidente, Maura Garofalo, consegnando le chiavi – fateli funzionare nel migliore dei modi”. E’ stato poi annunciato un intervento per le popolazioni colpite dal sisma, dopo che nel corso della giornata è stato osservato un minuto di raccoglimento: “Com’è nello spirito del nostro comitato vogliamo realizzare 8 - 22 SETTEMBRE 2016 UN ALTRO OBIETTIVO CENTRATO: Consegnati i bus per disabili ai Comuni di Anzio e Nettuno. Un impegno anche per i terremotati qualcosa di concreto. Chiuderemo i conti, sappiamo già che qualcosa è avanzato grazie alla grande generosità di sponsor e cittadini comuni, ci impegniamo per un sostegno fattivo nei difficili mesi che attendono i terremotati” LA GIORNATA Partite tra Ragazzi ed Esordienti, la gabbia di battuta in funzione per ore con grandi e piccoli a provare, gli stand di Mc Donald’s e quelli di attività legate al baseball, i pranzi insieme prima di tornare in campo certamente per provare a vincere, ma soprattutto per divertirsi. Dopo il raccoglimento per le vittime del terremoto – che ha visto tra i dece- duti anche persone di Anzio e Nettuno, l’inno nazionale e poi la premiazione delle squadre partecipanti: Academy Nettuno, Dolphins Anzio, Nettuno 2, Nuova Roma, San Giacomo e Teramo. Il Comitato ha donato poi una targa alla signora Maria Antonietta Bambara, moglie dell’indimenticabile ricevitore del Nettuno Tonino Marcucci, come simbolo delle donne che sono dietro ai grandi campioni e comunque che consentono a chi lo sceglie di praticare questo sport, quindi allo storico dirigente anziate Fiorenzo Capomaggi. Ringraziamenti, premiazioni e un lungo applauso all’ingresso in campo dei due Mercedes 311 CDI K attrezzati per la salita e il trasporto disabili, con il logo dell’edizione 2016 dello Stefano7baseballmeeting e di Gioia Bus. Nei prossimi giorni sarà formalizzata la donazione, i due bus saranno a disposizione dei Comuni già dall’inizio del nuovo anno scolastico. LE DICHIARAZIONI “Per me questo è ormai un appuntamento fisso – ha detto il vicepresidente Fibs, Massimo Fochi – abbiamo avuto la fortuna di conoscerci da ragazzi grazie a questo sport, ci siamo sfidati e rispettati, oggi siamo qui per questo grande momento. Sono orgoglioso, la Federazione è orgogliosa di quello che fate”. Marco Montani, consigliere comunale di Nettuno che rappresentava il sindaco Angelo Istituita la Stazione Unica Appaltante a Anzio e Ardea Il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini ed il Sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, (nella foto) hanno firmato, a Villa Sarsina, l’atto di costituzione della Stazione Unica Appaltante (Sua) che consentirà di dare seguito all’azione amministrativa dei due Comuni e di espletare, sinergicamente, le procedure per le gare d’appalto. Il Comune di Anzio ha approvato l’accordo consortile con deliberazione consiliare n. 37 del 5 novembre 2015 mentre il Comune di Ardea ha approvato l’atto con deliberazione n. 69 del 21 luglio 2016. I due Sindaci hanno stabilito che la Stazione Appaltante, nella prima fase, sarà diretta dall’Ufficio Gare del Comune di Ardea.I due Comuni hanno dato seguito all’accordo procedendo all’iscrizione all’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (Ausa), presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). Casto ha detto: “Non conoscevo fino a oggi l’evento e Stefano, ma ho avuto la fortuna di parlare un po’ con i familiari e posso dire che sono persone stupende, mi onoro di averle conosciute. Grazie da parte del Comune di Nettuno per questo dono e spero che le città collaborino ancora come hanno fatto per questa occasione”. Roberta Cafà, assessore ai servizi sociali del Comune di Anzio, in rappresentanza del sindaco Luciano Bruschini: “Fatemi dire un immenso grazie anzitutto al Comitato Stefano7 e ai familiari di Stefano per quello che fanno sul territorio. Grazie per questo bus, ne avevamo bisogno, lo utilizzeremo di sicuro nel migliore dei modi per le esigenze dei disabili e delle persone con fragilità sociali”. Non poteva mancare il saluto di Umberto Pineschi, papà di Stefano, che ha stretto a sé il nipote (Umberto junior) ringraziando “tutti i ragazzi ormai di 45-50 anni che portano avanti questo programma e senza i quali sinceramente non saremmo mai riusciti a fare una cosa del genere, sarà che invecchio ma mi commuovo ogni anno di più”. GLI SPONSOR E CHI HA CONTRIBUITO A FAR CIRCOLARE LE MAGLIE Abbvie, Bcc Nettuno, “Cose Buone” Buccolini, Eurosnack Forno Damiani, Coop pescatori La concordia, Comitato Tre Cancelli, Giannoli Sergio tipografia, Poron Italiana sud, Todis, - Mc Donald’s, Gioia bus, Ristorante Grecale, Ristorante Turcotto, Fortitudo Bologna, Padova Bc, Nettuno Bc, Claudio Vecchi, del Modena Bc e dello staff della Nazionale italiana, Fraietta Autolavaggio, Rizzaro trasporti, Evergreen, Ferramenta Flavia, Cooperativa Gabbiano blu, Lumar Petroli distributore Agip Anzio, Le Leccornie Del Gatto, De Cupis Daniele Alluminio, Cepi icurezza sul lavoro, Straccale Gomme, Sena assicurazioni, Bellosi Antonio studio commercialista, Autofficina Augusto Tomassini, Gisa pescheria, Ats allestimenti veicoli per disabili, Latina IL GIORNALE DEL LAZIO 8 - 22 SETTEMBRE 2016 SPORT APRILIA 0-RACINCLUB 3 APRILIA (4-3-3): Caruso; Montella, Mancini, Sossai, Bencivenga; Maola, Blasi (16’ s.t. Fortunato), Cioè; Gamboni, Castro (33’ s.t. Benvenuti); Casimirri. A disp.: Ceraldi; Tassinari, Veroni, Lucidi, Fofi. All.: Venturi RACING CLUB (4-3-3): Cojucaru; Oliva, Ugolini, Caratelli, Brignone; Pratelli, Buonocore, Priori; Riitano (22’ s.t. Sammarco), Bianchini (44’ s.t. Recupero D.), De Renzi (38’ s.t. Paolucci). A disp.: Teresi, Gammella, Salvatori, Recupero A. All.: Selvaggio Arbitro: Di Biasio di Formia Marcatori: 3’ s.t. Caratelli, 32’ s.t. Priori, 34’ s.t. Sammarco Note: Spettatori: 200. Espulsi: nessuno. Ammoniti: Casimirri; Brignone, Bianchini, Oliva, Priori, Ugolini. Angoli: 10 - 1. Recuperi: 0’ p.t.; 3’ s.t. Esordio amaro per l’Aprilia nel campionato di Eccellenza. Dopo un primo tempo dominato ma concluso senza reti, i ragazzi di mister Venturi hanno subìto tre reti nella ripresa, sugli unici tre tiri concessi agli avversari. Ma nella prima frazione di gara c’è stata una sola squadra in campo: l’Aprilia. Maola, due volte Casimirri, Castro altre due volte, Montella e Gamboni hanno avuto sui piedi, o sulla testa nel caso di Maola, le occasioni per sbloccare il match. Invece la palla è sempre finita fuori dallo specchio della porta, anche se pochi centimetri. Il controllo territoriale non è parso mai in discussione, il Racing Club non ha mai avuto l’opportunità di presentarsi in maniera pericolosa davanti a Caruso. Eppure si è andati al riposo sullo 0 a 0. Nella ripresa era legittimo attendersi un gol da parte dei padroni di casa, naturale evoluzione del primo tempo dominato. E invece sono stati gli ospiti a passare dopo soli 3 minuti. Su un calcio di punizione la difesa pontina ha sbagliato il rinvio, consentendo a Caratelli di trovarsi tutto solo pagina 47 Esordio amaro per l’Aprilia nel campionato di Eccellenza davanti al portiere avversario, battuto con un destro rasoterra. Le rondinelle non si sono perse d’animo, hanno ricominciato a macinare gioco ed hanno prodotto altre quattro occasioni da gol. Prima su calcio d’angolo, quando nessuno è riuscito a deviare sotto porta il cross di Gamboni; poi sugli sviluppi di un calcio di punizione (sempre di Gamboni) Mancini ha costretto Cojucaru a rifugiarsi in angolo. In seguito il subentrato Fortunato non ha controllato un buon pallone da due passi e Casimirri ha visto sfilare a lato la sua conclusione dal limite. mister Venturi e all’Aprilia. Ma il tempo per rifarsi non manca di certo. Domenica prossima a Colleferro tutti si aspettano un altro epilogo. Arrivati alla mezz’ora sembrava che il pari fosse nell’aria. Ma dopo l’ennesimo spreco apriliano, stavolta con Castro, è arrivato il micidiale uno-due del Racing. Priori ha raddoppiato con un destro dal limite e poi, due minuti dopo, Sammarco ha fissato il risultato sullo 0 - 3. Prima dello scadere Gamboni ci ha provato di nuovo su punizione, ma la palla ha col- bene la prestazione del primo tempo, siamo stati ottimi. Anche se è mancato il gol. Dobbiamo ripartire da lì per preparare al meglio la prossima gara». Giuseppe Selvaggio (All. Racing Club): «Nel primo tempo abbiamo subìto la voglia di fare bene in casa dell’Aprilia, società blasonata che davanti al suo pubblico difficilmente sbaglia la partita. Sono convinto, però che il loro sia stato più un dominio territoriale, perché non gli abbiamo concesso occasioni limpide. Nella ripresa siamo riusciti a colpirli subito, per poi giocare con molto equilibrio. Dopo il secondo gol è stato tutto più semplice. Se fosse finita 0 a 0 ma avessimo giocato allo stesso modo sarei stato comunque soddisfatto. Non nascondo che i tre punti ci danno grande soddisfazione, anche perché arrivati in casa dell’Aprilia e con tre gol a nostro favore. In pochi ci riusciranno quest’anno. Sono felice per i ragazzi: sono un gruppo dai valori umani davvero forti». Mister Mauro Venturi pito l’esterno della rete. Prestazione di spessore ma risultato deludente. È questa la sensazione che lascia la prima giornata di campionato a Mauro Venturi (All. Aprilia): «Sono molto, molto amareggiato. Nel primo tempo abbiamo creato molto, abbiamo avuto tante palle gol ma non siamo riusciti a sfruttarle. Se non segni è poi giusto che tu venga punito. Peccato, perché abbiamo concesso solo tre occasioni ai nostri avversari, che sono stati bravi a sfruttarle al meglio. Molto IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 48 SPORT La Pallavolando riparte per la nuova stagione. Sono varie le discipline che si potranno svolgere in questa stagione ormai alle porte. Femminucce e maschietti si divertiranno con l’Attività Motoria di base e il Minivolley. Le più grandicelle potranno entrare a far parte delle squadre che giocheranno i campionati di pallavolo femminile Under 13 e Under 16. La voglia di pallavolo dei più grandi verrà soddisfatta con la partecipazione al campionato Misto. C’è poi il Sitting Volley, attività rivolta ai ragazzi con difficoltà, che ha reso famosa la Pallavolando in 8 - 22 SETTEMBRE 2016 PALLAVOLANDO A TUTTO TONDO tutta Italia. Tutte le specialità sportive della Pallavolando, pur essendo curate da istruttori ISEF di indubbie capacità, non sono improntate dall’ “assillo” del risultato a tutti i costi. L’Associazione di via delle Palme presta particolare attenzione al rispetto delle regole, alla buona preparazione fisica e tecnica di tutti gli atleti, senza trascurare il lato ricreativo. Non si tenterà di creare campioni o campionesse di serie A e, se qualche atleta riterrà opportuno fare un percorso diverso da quello che è la pallavolo di livello medio, potrà avere il nullaosta per andare in altre società sportive. La segreteria aprirà i battenti, presso la palestra dell’Istituto “Giovanni Pascoli”, il 5 settembre alle ore 17,30 nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì. Le attività sportive inizieranno, presso la stessa sede, il 12 settembre dalle ore 16,30 in poi e proseguiranno nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Nella foto vediamo Giulio Ciuferri, responsabile della Pallavolando insieme ad Andrea Lucchetta, amico di vecchia data della società apriliana. Gianni Iaci nella foto Giulio Ciuferri e Andrea Lucchetta Al via la preparazione dell'Axed Group Latina Calcio a 5 in vista della prossima stagione in serie A Alla presenza di tutto lo staff societario, con in testa il presidente Gianluca La Starza, il vice Giuseppe La Starza e il direttore sportivo, Luca Corbucci, nel pomeriggio di lunedi 5 settembre ha preso il via la preparazione dell'Axed Group Latina Calcio a 5 in vista della prossima stagione in serie A che, per i colori nerazzurri, inizierà venerdì 7 ottobre con la prima partita in casa contro la Luparense. La squadra si è radunata alle ore 15 per la prima riunione tecnica e per il saluto di presidente e direttore sportivo. “Siamo pronti a disputare un'altra stagione da prota- gonisti – queste le prime parole del presidente La Starza – Siamo convinti di aver allestito una squadra competitiva, pronta a dire la sua nel prossimo campionato. Lo dobbiamo a noi stessi ma, soprattutto, al nostro grandissimo pubblico che ci ha seguito sempre in massa, riempiendo il PalaBianchini. Noi siamo qui per ogni cosa, per risolvere ogni singolo problema – le parole del massimo dirigente con la squadra in religioso silenzio ad acoltarlo – E' nostra intenzione non farvi mancare nulla, in cambio vogliamo soltanto grande impegno perchè, lo ripeto, siamo convinti di poter essere all'altezza della situazione”. Oltre al tecnico Basile, elettrizzato, è il caso di dirlo, per questa sua terza avventura in nerazzurro, erano presenti il preparatore atletico, Omar Berti e Claudio Tartaglia che lo affiancherà nel lavoro sicuramente più importante in questa prima fase della preparazione. All'appello mancavano solo Gerardo Battistoni, con la Nazionale argentina, Sebastian Corso e Douglas Barn, meglio conosciuto come “Pica Pau”, che arriveranno la prossima settimana. Ecco la rosa a disposizione del tecnico Basile:Portieri: Simone Chinchio, Cristiano Compagni, Maurizio Landucci Giocatori: Jacopo Amoedo, Luciano Avellino, Gerardo Battistoni (con la Nazionale argentina ai Mondiali), Hugo Bernardez, Davide Caracini, Sebastian Corso (arriverà la prossima settimana), Lucas Maina, Matteo Martena, Maicol Montagna, Pica Pau (arriverà la prossima settimana), Enrico Rosati. 8 - 22 SETTEMBRE 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 49 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 50 VENDO 16 TAZZE/BICCHIERI in ceramica smaltata per alimenti a solo 9 euro Vendo 3 ampolle di vetro bianco (servivano per servire un quarto di vino nella trattoria di famiglia negli anni 60) a solo 8 euro. Vendo 23 antiche cartoline da collezione della LEWISS STRAUSS a solo 14 euro. Vendo una sediolina in legno con spalliera ,richiudibile per bambini ,comoda da portare al mare a solo 9 euro. 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