Attorno alla scuola di Cossato tutti parlano la lingua dei segni

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Attorno alla scuola di Cossato tutti parlano la lingua dei segni
Attorno alla scuola di Cossato
tutti parlano la lingua dei segni
La imparano anche gli adulti, dall'edicolante al gelataio
PAOLA GUABELLO
COSSATO ( BIELLA)
egnano» tutti: l'autista del pulmino
che ora è in pensione ma che la Lis l'ha imparata
perchè voleva dialogare con i
suoi piccoli passeggeri; il gelataio e l'edicolante che insieme
alla moglie ha seguito un corso
così da poter vendere libri e riviste a quei giovani lettori che
non riuscivano a spiegarsi come i loro coetanei. Perché rendere le cose più facili al prossimo è una bella soddisfazione e
la voglia di imparare a parlare
attraverso la lingua dei segni
ha contagiato la città e ha creato i presupposti, per tante famiglie in cui ci sono adulti o
bimbi sordi, per una vita più
semplice. «Era il 1994 quando
nella scuola materna di Cossato, venne messo a punto un
progetto sperimentale della
Lis - spiega la maestra-interprete Claudia Innocenti -. Poi il
percorso è stato esteso alle
medie e oggi, grazie a questa
eccellenza siamo arrivati fino
alle medie superiori».
Il progetto considera i sordi come una minoranza linguistica, con una propria cultura
e quindi una propria lingua
così i bambini udenti e non
udenti convivono e interagi-
Cosa posso fare per te?
Mi sei simpatico
scono né più né meno di quando
si parla inglese con un amico
straniero. Nessuno avrebbe immaginato, quindici anni fa, che
quei primi passi avrebbero potuto varcare il portone di scuola
e circolare in città.
«Da 14 anni faccio l'edicolante a Cossato - spiega Riccardo
Melon che con la moglie Silvana
gestisce le vetrine di via Mazzini - In negozio hanno iniziato a
entrare ragazzi non udenti. Mia
moglie era amica di Claudia Innocenti, una maestra, e parlando con lei ha deciso di seguire
un corso, poi mi ha trasferito le
sue conoscenze. Prima, spesso,
si doveva ricorrere alla scrittura per comprendere le cose fondamentali ora va meglio e siamo amici dei nostri clienti».
Sono tante le famiglie che
scelgono di vivere a Cossato
proprio grazie a questa opportunità. In prima fila le associazioni Vedo Voci ed Ens, che organizzano eventi, corsi di sci
con la scuola di Bielmonte
Monte Marca e perfino spettacoli (uno andato in televisione
a «Italia's got talent»). «E' stato il gelataio, Pietro Capraro, a
darci una mano a vendere i biglietti del cabaret tutto tradotta in Lis» conclude Innocenti.
E non poteva che essere un
nuovo successo.
Sono contento
Le maestre con il gelataio che paria la lingua dei segni . Sotto l ' insegnante Riccardo Meion
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