Raccomandazioni sulla terapia anticoagulante e

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Raccomandazioni sulla terapia anticoagulante e
DIPARTIMENTO CHIRURGICO GENERALE
SOC UROLOGIA
Direttore: Dott. Dionisio Schiavone
Rac c o mandazio ni s ulla te rapia antic o ag ulante e antiag g re g ante
I pazienti in trattamento con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti che devono essere sottoposti
a interventi chirurgici, a interventi endoscopici o interventi endourologici devono modificare tale terapia in
previsione dell’intervento.
Le indicazioni sulle modalità di variazione della terapia devono essere date dallo specialista che ha
prescritto la terapia anticoagulante/antiaggregante stessa.
Inte rv e nti p e r c ui è ric hie s ta la v ariaz io ne d e lla te rap ia antic o ag ulante
E’ necessario modificare la terapia anticoagulante per:
- interventi chirurgici di ogni tipo,
- interventi endoscopici operativi di ogni tipo,
- interventi endourologici operativi di ogni tipo,
- biopsia prostatica,
- ESWL.
In genere è consigliabile sempre modificare la terapia anticoagulante, ma si può evitare di farlo
previa valutazione specialistica in presenza di problemi clinici particolari, per:
- cistoscopia diagnostica,
- ureteroscopia diagnostica.
Non è necessario modificare la terapia anticoagulante per prestazioni ambulatoriali quali:
- visita,
- cambio catetere,
- procedimenti non invasivi.
Paz ie nti in trattame nto c o n antiag g re g anti
I principali farmaci antiaggreganti sono: Acido Acetil Salicilico (aspirina, aspirinetta, cardioaspirina,
ecc.), Ticlopidina (tiklid, ecc), Clopidogrel (Plavix).
L’Acido Acetil Salicilico e Clopidogrel, devono essere sospesi una settimana prima dell’intervento,
mentre per la Ticlopidina devono essere sospesi 10-14 giorni prima.
Se richiesto dallo specialista di riferimento, il paziente contemporaneamente comincia ad
assumere eparina a basso peso molecolare, secondo le indicazio dello specialista.
Dopo l’intervento, se è stata instaurata una terapia con eparina a basso peso molecolare, questa
viene continuata fino alla fine del ricovero.
Alla dimissione, se non è stata intrapresa terapia con eparina a basso peso molecolare, il paziente
può tornare ad assumere la terapia come prima dell’intervento.
Se invece è stato eseguito il trattamento con eparina a basso peso molecolare, questo viene
continuato a casa ancora per una settimana, poi si torna alla terapia precedente.
Paz ie nti in trattame nto c o n c o um ad in e s intro m (ac e no c umaro lo )
Una settimana prima dell’intervento i pazienti in trattamento con coumadin devono cominciare a
sospenderne l’assunzione gradualmente, monitorando i tempi di coagulazione (INR).
Se richiesto dallo specialista di riferimento, il paziente assume eparina a basso peso molecolare,
secondo le indicazioni dello specialista.
Dopo l’intervento, se è stata instaurata una terapia con eparina a basso peso molecolare, questa
viene continuata fino alla dimissione e poi a domicilio ancora per una settimana, quindi si torna al
coumadin, gradualmente, embricando l’eparina e monitorando i tempi di coagulazione.